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Nital
Nikon Life: Mali: da Timbuctù ai villaggi Dogon di Vincenzo Tessarin

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spidyhero
mi è piaciuto molto questo breve reportage dal Mali, e mi ha incuriosito, che vorrei saperne (e vederne) di più.

innanzitutto vorrei sapere come è stato il rapporto con la popolazione locale, e come hai fatto per comunicare (francese ?).

per le foto hai avuto qualche problema per fotografare, e che accortezza hai adottato per la protezione dell'attrezzatura (ad esempio sicuramente la sabbia avrà posto un serio problema).

grazie ancora per aver condiviso questa tua esperienza.

donato
Vincenzo Tessarin
Ciao Donato,grazie per aver apprezzato il mio lavoro.
Veniamo ai punti che hai toccato

Per vedere altre immagini di questo viaggio, basta clikkare su di una qualsiasi immagine inserite nel Life ed attendere il caricamento. Verrà visualizzato un album virtuale da sfogliare dove sono raccolte più di 40 immagini di questo reportage, il quale può essere anche scaricato in formato pdf.

La lingua per comunicare è il francese, che io non parlo assolutamente. Avevo una guida, un ragazzo maliano che parlava italiano, che mi ha aiutato a comunicare con la popolazione locale, ma che mi ha creato anche un sacco di problemi !!!!
Un ragazzo intelligente e conoscitore della cultura di quel paese, ma anche molto orgoglioso e che sentiva ancora il peso del passato coloniale tramandato da generazioni.
E' stato molto difficile, direi impossibile, spiegargli che io non ero il solito "turista" a caccia di panorami o villaggi pieni di souvenir e artigianato a buon mercato, ma che ero interessato alla vita quotidiana della gente, a conoscere e capire quale fosse il rapporto tra la gente, vedere la vita familiare, il lavoro, la scuola!
In un primo momento, quando gli ho mostrato alcuni miei lavori sembrava avesse compreso cosa andavo cercando in questo viaggio, ma poi, quando sono entrato nei cortili, nelle case, nelle scuole coraniche, ha cominciato a non collaborare, a dire che non aveva mai visto qualcuno che entrava nelle case, che si vergognava !!!
Certo, entravo nelle case, ma sempre chiedendo il permesso, salutando, e sempre in maniera rispettosa, facendo fotografie solo dopo aver avuto il consenso degli abitanti, e se non volevano non c'era problema, ma rimanevo comunque volentieri a conversare, poiché il mio primo obiettivo è quello di conoscere la gente. Comunque poi lasciavo quei luoghi ringraziando ed a volte lasciando qualche donazione, a mia discrezione.

Così mi sono trovato a dover conversare in inglese in un paese che come lingua ufficiale dopo la lingua locale usa il francese !!!

Non è stato facile, ed dopo alcuni giorni siamo arrivati anche ad un confronto verbale tra me e la guida, molto forte.

In certe località molto frequentate dal turismo, e pressoché impossibile fare foto senza lasciare qualche moneta!!
Io mi rifiuto di pagare in anticipo per una foto, caso mai decido poi se dare qualcosa, a mia insindacabile decisione.
Così si alimenta il malcostume del guadagno facile, specie per i bambini, che "elemosinando" guadagnano in un attimo quello che il genitore guadagna in un giorno di duro lavoro !!!

Per l'attrezzatura non ho avuto alcun problema; certo la polvere te la ritrovi dappertutto, ed ogni sera una pulizia accurata delle macchine e delle ottiche era d'obbligo.
Fortunatamente ho due corpi macchina tropicalizzati ed anche le ottiche lo sono, ho comunque evitato di sostituire le ottiche durante la giornata di lavoro in esterno, cercando di mantenere la stessa ottica sullo steso corpo per tutta la giornata.

Mi auguro di aver dato risposte esaurienti alle tue domande.

Un caro saluto.

Vincenzo
GuidoGR
Complimenti! Mi sono emozionato guardando le tue fotografie: luoghi e genti di rara bellezza, ritratti con un utilizzo sapiente del grandangolo. Non ho parole...bravo, anzi bravo è riduttivo per cui... bravissimo!
Tra parentesi il Francese è quasi indispensabile in moltissime regioni dell'africa a nord dell'equatore ed in Italia siamo pochissimi ormai a parlarlo, l'inglese impera :-)
photo63
Ciao Vincenzo, molto interessante il tuo reportage, mi hanno colpito un po' tutte le immagini anche se mi piacerebbe vederne dell'altre su questo reportage,poi se mi dici dove posso vedere tutto il lavoro mi farebbe piacere saperlo.
La foto che mi ha colpito di piu' e'quella ripresa all'interno della tenda dove si notano scene di vita quotidiana e sullo sfondo una struttura gigantesca che quasi sembra surreale su tutto quello che e' caratterizzato dal paesaggio che lo circonda, cosi'posso descrivere questa immagine , che ovviamente e' stata tua bravura cercare quell'inquadratura per dare ilsenso di questa chiave di lettura ( sempre se era questa la chiave di lettura che volevi dare all'immagine)
Saluti Antonio
photo63
Trovate ,ho visto tutto il reportage su Click Nikon.. Bravo.
davcal77
splendide foto smile.gif
complimenti

Davide
macromicro
Intanto complimenti vivissimi per le foto; sono il mio modo di intendere la foto di viaggi anche che molto distanti dai
miei risultati
Per l'attrezzatura non ho avuto alcun problema; certo la polvere te la ritrovi dappertutto, ed ogni sera una pulizia accurata delle macchine e delle ottiche era d'obbligo.
Come ti eri attrezzato per farlo?
Vincenzo Tessarin
QUOTE(macromicro @ Nov 18 2010, 01:15 PM) *
Intanto complimenti vivissimi per le foto; sono il mio modo di intendere la foto di viaggi anche che molto distanti dai
miei risultati
Per l'attrezzatura non ho avuto alcun problema; certo la polvere te la ritrovi dappertutto, ed ogni sera una pulizia accurata delle macchine e delle ottiche era d'obbligo.
Come ti eri attrezzato per farlo?



Grazie per i complimenti!

Come già accennato, avendo due corpi macchina ho evitato di cambiare le ottiche in situazioni dove la polvere era nell'aria, soprattutto all'aperto.

E poi con una pompetta soffiavo via la polvere ogni qualvolta dovevo sostituire un ottica e comunque ogni sera dedicavo un quarto d'ora ad una pulizia generale dell'attrezzatura.

Poi con il digitale come e forse più che con la pellicola, con la polvere bisogna conviverci.

Ricordo di interi rullini di diapositive buttate perché una riga le attraversava per intero !!

Ora se capita, e capita ! di avere un granello di polvere nel cielo azzurro, beh! in un attimo si ritocca !!!



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