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hausdorf79
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
Clik102
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
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Anni fa, fape foto macro, avevo provato (con risultati accettabili) ad utilizzare sulla F2 un sofffietto con montato un obiettivo per ingranditore avvitato su un tappo frontale della macchina opportunamente forato !!!

Visto l'articolo di Fotografia Reflex (io non l'ho visto ma mi fido di quello che dici), si potrebbe provare montando una bella lente, diciamo da 5 diotrie ...... super tele ultra economico !!!
Mauro Villa
Da quello che ho potuto vedere, non possiedo Dx, la differenza si vede eccome anzi nel caso della D2x anche le ottiche migliori vengono portate ai limiti prestazionali.
lucaoms
il vetro o obbiettivo che dir si voglia è l'attrezzo che fa passare la luce che deve essere impressa dal sensore -pellicola non capisco quindi come si possa dire che non vi sia "differenza di incisivita'" su uno scatto fatto con d2x con il 55-200 a 180mm o con il af-s80-200 alla stessa focale.....
Prima un ottica eccellente poi il corpo macchina wink.gif
questa è la mia teoria
Clik102
QUOTE(lucaoms @ Jul 12 2005, 12:09 PM)
il vetro o obbiettivo che dir si voglia è l'attrezzo che fa passare la luce che deve essere impressa dal sensore -pellicola non capisco quindi come si possa dire che non vi sia "differenza di incisivita'" su uno scatto fatto con d2x con  il 55-200 a 180mm o con il af-s80-200 alla stessa focale.....
Prima un ottica eccellente poi il corpo macchina wink.gif
questa è la mia teoria
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Infatti .... gli obiettivi .... restano per sempre !!!
giannizadra
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 12:07 PM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
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Rileggi meglio l'articolo...
PS. Per Click: le ottiche da ingranditore vanno benissimo per la macro: hanno grande nitidezza, eccellente planeità di campo e sono ottimizzate per le brevi distanze. Talvolta monto l'Apo-Rodagon sul PB-6. Unica avvertenza: mascherare la finestrella per la lettura del diaframma.
Clik102
QUOTE(gianluigizadra @ Jul 12 2005, 12:29 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 12:07 PM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
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Rileggi meglio l'articolo...
PS. Per Click: le ottiche da ingranditore vanno benissimo per la macro: hanno grande nitidezza, eccellente planeità di campo e sono ottimizzate per le brevi distanze. Talvolta monto l'Apo-Rodagon sul PB-6. Unica avvertenza: mascherare la finestrella per la lettura del diaframma.
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Infatti (Rodagon 35 e 78) .... me ne sono accorto a mie spese a suo tempo con una fleschiata che ci era finita sopra ... ed il soggetto era una farfalla stupenda che non avevo mai visto !!!

Non ho ancora provato con il digitale anche perchè il mio soffietto ha le alette per la F2 ! Pensi che anche con i sensori i risultati siano buoni ?
giannizadra
QUOTE(Clik102 @ Jul 12 2005, 01:42 PM)
QUOTE(gianluigizadra @ Jul 12 2005, 12:29 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 12:07 PM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
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Rileggi meglio l'articolo...
PS. Per Click: le ottiche da ingranditore vanno benissimo per la macro: hanno grande nitidezza, eccellente planeità di campo e sono ottimizzate per le brevi distanze. Talvolta monto l'Apo-Rodagon sul PB-6. Unica avvertenza: mascherare la finestrella per la lettura del diaframma.
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Infatti (Rodagon 35 e 78) .... me ne sono accorto a mie spese a suo tempo con una fleschiata che ci era finita sopra ... ed il soggetto era una farfalla stupenda che non avevo mai visto !!!

Non ho ancora provato con il digitale anche perchè il mio soffietto ha le alette per la F2 ! Pensi che anche con i sensori i risultati siano buoni ?
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In teoria, con aggiuntivi o soffietto, non dovrebbero esserci problemi.
Ti confesso che il PB-6 lo uso quasi esclusivamente con la F5, per via del mirino (100%).
Clik102
QUOTE(gianluigizadra @ Jul 12 2005, 12:49 PM)
QUOTE(Clik102 @ Jul 12 2005, 01:42 PM)
QUOTE(gianluigizadra @ Jul 12 2005, 12:29 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 12:07 PM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
In particolare questo viene affermato per le reflex economiche(così vengono definite quelle da 5-6 MP) e risulta ancora vero, si dice, per le ammiraglie da 15-16 MP.

Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif

Attendo numerose risposte...
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Rileggi meglio l'articolo...
PS. Per Click: le ottiche da ingranditore vanno benissimo per la macro: hanno grande nitidezza, eccellente planeità di campo e sono ottimizzate per le brevi distanze. Talvolta monto l'Apo-Rodagon sul PB-6. Unica avvertenza: mascherare la finestrella per la lettura del diaframma.
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Infatti (Rodagon 35 e 78) .... me ne sono accorto a mie spese a suo tempo con una fleschiata che ci era finita sopra ... ed il soggetto era una farfalla stupenda che non avevo mai visto !!!

Non ho ancora provato con il digitale anche perchè il mio soffietto ha le alette per la F2 ! Pensi che anche con i sensori i risultati siano buoni ?
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In teoria, con aggiuntivi o soffietto, non dovrebbero esserci problemi.
Ti confesso che il PB-6 lo uso quasi esclusivamente con la F5, per via del mirino (100%).
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Il mio foffietto ha la forcella per l'esposimetro della F2 temo diano noia !!!
Proverò !
OkadaToru
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
....


Ciao hausdorf, anche io ho letto l'articolo presente su fotografia reflex di questo mese, non senza una certa soddisfazione, essendo un pellicolista convinto smile.gif

Ma il tuo post, mi ha convinto ad approfondire la cosa.
Innanzitutto noto che chi ha scritto quell'articolo da' per scontato che siccome la pellicola ha una risoluzione equivalente da 20 megapixel o più (alcuni dicono 30) le lenti verrebbero sfruttate "al massimo" solo a quella risoluzione.

Quindi mi son messo con un po' di buona pazienza e son partito da questi due assunti (se sbaglio qualcosa i guru sicuramente mi perdonerete guru.gif ) :
- La risolvenza e' il numero di linee per millimetro massime che un obiettivo riesce a riprodurre su un negativo. In realtà indica una frequenza spaziale.
- Il teorema del campionamento dice che per campionare con efficienza una frequenza f, i campioni devono essere presi ad almeno a 2f.

Ho preso in esame il caso delle reflex digitali nikon, che hanno un sensore che misura : 23.7mm per 15.7mm circa. (da ora in poi perdonatemi i calcoli non precisi ma che comunque portano a risultati quantitativamente corretti).
La D70 in particolare possiede una risoluzione di 3000x2000 pixel, (ottenuti tramite interpolazione dai dati del sensore CCD), il che vuol dire che ogni punto dell'immagine sara' un quadrato con lato di circa 0,0079 mm.

Navigando in rete non ho trovato informazioni circa gli obiettivi nikkor, (qualcuno con buona pazienza non credo ci metterebbe tanto a trovarli) ma sembra che un valore accettabile di risolvenza per un obiettivo moderno sia sulle 50 linee per millimetro.

Preso tutto cio' si fa presto a calcolare che la più piccola linea che il sensore riesce a riprodurre dovrà avere una larghezza di :
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
essendo il potere risolvente di un obiettivo 50 linee per millimetro, non ci "dovrebbero" essere problemi (almeno in teoria). Insomma con la D70 ci troviamo con un sensore che riesce "appena" (proprio perchè la risoluzione non è reale ma interpolata) a stare dietro un obiettivo con potere risolvente 50.

La pratica si sà che e' diversa dalla teoria, e per ottenere delle buone immagini suppongo (dai miei studi di elettronica e sui segnali) che il potere risolvente del sensore debba essere 4 volte il potere risolvente dell'obiettivo. In teoria, rifacendo i calcoli di prima, si ottiene un sensore da circa 14 megapixel, sempre nel formato nikon DX.

Quanto detto finora avvalora quindi la pratica : un obiettivo con potere risolvente 50 sulla D70 non è sfruttato al massimo ma neanche di tanto, invece se lo stesso ottimo obiettivo viene montato sulla D2X, siamo molto molto molto vicini a sfruttarlo al massimo.

Ovviamente più aumenteranno i megapixel, e la qualità dei sensori meglio sarà e chissà che anche io non mi convinca a passare ad una digitale biggrin.gif

A presto e mi scuso se ho fatto errori grossolani,

Enzo
Lambretta S
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente. Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif


Senza parole... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
abyss
Non entro nel merito dei calcoli e della teoria (per il momento).
Molto più pragmaticamente, tempo fa ho fatto una prova: ho scattato la stessa foto, con la D70 su treppiede roccioso + autoscatto, montando prima il 18-70 e poi il 12-24 Nikkor, a parità di focale e di diaframma.
Le differenze 'ad occhio' (anche fermandosi alla sola nitidezza), guardando l'immagine a monitor al 100%, a favore del 12-24 ci sono, e sono facilmente visibili, pur essendo ottime anche le immagini del 18-70.
Questo mi fa concludere che, anche su un sensore 'povero' di Mpixel quale quello della D70, un buon obiettivo comunque garantisce risultati 'a vista' migliori che uno così così...
Ciò non toglie che, è ovvio, il sensore della D2X porti molto più a trovare il limite degli obiettivi rispetto alla D70!
F.T.
QUOTE
Zenox Inviato il Oggi, 01:34 PM
  QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
....



Ciao hausdorf, anche io ho letto l'articolo presente su fotografia reflex di questo mese, non senza una certa soddisfazione, essendo un pellicolista convinto 

Ma il tuo post, mi ha convinto ad approfondire la cosa.
Innanzitutto noto che chi ha scritto quell'articolo da' per scontato che siccome la pellicola ha una risoluzione equivalente da 20 megapixel o più (alcuni dicono 30) le lenti verrebbero sfruttate "al massimo" solo a quella risoluzione.

Quindi mi son messo con un po' di buona pazienza e son partito da questi due assunti (se sbaglio qualcosa i guru sicuramente mi perdonerete  ) :
- La risolvenza e' il numero di linee per millimetro massime che un obiettivo riesce a riprodurre su un negativo. In realtà indica una frequenza spaziale.
- Il teorema del campionamento dice che per campionare con efficienza una frequenza f, i campioni devono essere presi ad almeno a 2f.

Ho preso in esame il caso delle reflex digitali nikon, che hanno un sensore che misura : 23.7mm per 15.7mm circa. (da ora in poi perdonatemi i calcoli non precisi ma che comunque portano a risultati quantitativamente corretti).
La D70 in particolare possiede una risoluzione di 3000x2000 pixel, (ottenuti tramite interpolazione dai dati del sensore CCD), il che vuol dire che ogni punto dell'immagine sara' un quadrato con lato di circa 0,0079 mm.

Navigando in rete non ho trovato informazioni circa gli obiettivi nikkor, (qualcuno con buona pazienza non credo ci metterebbe tanto a trovarli) ma sembra che un valore accettabile di risolvenza per un obiettivo moderno sia sulle 50 linee per millimetro.

Preso tutto cio' si fa presto a calcolare che la più piccola linea che il sensore riesce a riprodurre dovrà avere una larghezza di :
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
essendo il potere risolvente di un obiettivo 50 linee per millimetro, non ci "dovrebbero" essere problemi (almeno in teoria). Insomma con la D70 ci troviamo con un sensore che riesce "appena" (proprio perchè la risoluzione non è reale ma interpolata) a stare dietro un obiettivo con potere risolvente 50.

La pratica si sà che e' diversa dalla teoria, e per ottenere delle buone immagini suppongo (dai miei studi di elettronica e sui segnali) che il potere risolvente del sensore debba essere 4 volte il potere risolvente dell'obiettivo. In teoria, rifacendo i calcoli di prima, si ottiene un sensore da circa 14 megapixel, sempre nel formato nikon DX.

Quanto detto finora avvalora quindi la pratica : un obiettivo con potere risolvente 50 sulla D70 non è sfruttato al massimo ma neanche di tanto, invece se lo stesso ottimo obiettivo viene montato sulla D2X, siamo molto molto molto vicini a sfruttarlo al massimo.

Ovviamente più aumenteranno i megapixel, e la qualità dei sensori meglio sarà e chissà che anche io non mi convinca a passare ad una digitale

A presto e mi scuso se ho fatto errori grossolani,

Enzo


Ciao,
anche io sono del tuo stesso avviso, insomma se si considera che il valore di riferimento inerente le linee per millimetro di un'ottica di alte prestazioni e tra le 50 e le 60 linee per mm.... possiamo stare tranquilli fino ai 15-16 MP infatti sono in molti ad affermare che la massima risoluzione del sensore può essere tranquillamente stimata tra il 70 è l'85% della risoluzione teorica a seconda della tecnologia del sensore in esame.

Ciao
Michelangelo Serra
QUOTE
Quindi mi son messo con un po' di buona pazienza e son partito da questi due assunti (se sbaglio qualcosa i guru sicuramente mi perdonerete  ) :
- La risolvenza e' il numero di linee per millimetro massime che un obiettivo riesce a riprodurre su un negativo. In realtà indica una frequenza spaziale.
- Il teorema del campionamento dice che per campionare con efficienza una frequenza f, i campioni devono essere presi ad almeno a 2f.

Ho preso in esame il caso delle reflex digitali nikon, che hanno un sensore che misura : 23.7mm per 15.7mm circa. (da ora in poi perdonatemi i calcoli non precisi ma che comunque portano a risultati quantitativamente corretti).
La D70 in particolare possiede una risoluzione di 3000x2000 pixel, (ottenuti tramite interpolazione dai dati del sensore CCD), il che vuol dire che ogni punto dell'immagine sara' un quadrato con lato di circa 0,0079 mm.

Navigando in rete non ho trovato informazioni circa gli obiettivi nikkor, (qualcuno con buona pazienza non credo ci metterebbe tanto a trovarli) ma sembra che un valore accettabile di risolvenza per un obiettivo moderno sia sulle 50 linee per millimetro.

Preso tutto cio' si fa presto a calcolare che la più piccola linea che il sensore riesce a riprodurre dovrà avere una larghezza di :
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
essendo il potere risolvente di un obiettivo 50 linee per millimetro, non ci "dovrebbero" essere problemi (almeno in teoria). Insomma con la D70 ci troviamo con un sensore che riesce "appena" (proprio perchè la risoluzione non è reale ma interpolata) a stare dietro un obiettivo con potere risolvente 50.

La pratica si sà che e' diversa dalla teoria, e per ottenere delle buone immagini suppongo (dai miei studi di elettronica e sui segnali) che il potere risolvente del sensore debba essere 4 volte il potere risolvente dell'obiettivo. In teoria, rifacendo i calcoli di prima, si ottiene un sensore da circa 14 megapixel, sempre nel formato nikon DX.

Quanto detto finora avvalora quindi la pratica : un obiettivo con potere risolvente 50 sulla D70 non è sfruttato al massimo ma neanche di tanto, invece se lo stesso ottimo obiettivo viene montato sulla D2X, siamo molto molto molto vicini a sfruttarlo al massimo.

Ovviamente più aumenteranno i megapixel, e la qualità dei sensori meglio sarà e chissà che anche io non mi convinca a passare ad una digitale

A presto e mi scuso se ho fatto errori grossolani,

Enzo



credo che questa sia una buona risposta complimenti! wink.gif wink.gif
-missing
Non ci capisco molto, ma sembra convincente.
hausdorf79
QUOTE(Zenox @ Jul 12 2005, 01:34 PM)
[...]
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
[...]
*


Perchè moltiplicato due?
hausdorf79
QUOTE(Lambretta S @ Jul 12 2005, 02:52 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente. Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif


Senza parole... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
*



Guarda che la mia domanda era provocatoria... wink.gif
Lambretta S
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 09:57 PM)
QUOTE(Zenox @ Jul 12 2005, 01:34 PM)
[...]
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
[...]
*


Perchè moltiplicato due?
*



...presumo perché applica il teorema di Shannon sul campionamento alle linee e non alle frequenza spaziali della luce riproducibili... è una storia vecchia già proposta a suo tempo da sergio Buttà... letta a suo tempo sulla stessa rivista... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Lambretta S
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 09:58 PM)
QUOTE(Lambretta S @ Jul 12 2005, 02:52 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente. Che ne dite?
Devo rinunciare a cambiare il mio Sigma 70-300 con un 70-200 VR f/2,8 sulla mia D70? smile.gif


Senza parole... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
*



Guarda che la mia domanda era provocatoria... wink.gif
*



...anche la mia risposta era provocatoria... questo è uno di quegli argomenti che ogni tanto ricicciano come i brufoli sul naso degli adolescenti e che dimostrano se mai ce ne fosse bisogno che basta scrivere 4 righe fatte bene con 2 formulette prese a casaccio e si diventa esperti di fotografia digitale... comunque per notizia è un po' di tempo che non compro più quella rivista... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Il teorema di shannon si applica alle frequenze della luce e nulla ha a che vedere con le righe orizzontali e verticali moltiplicate per 2 per 3 o per 4... se avete tempo o voglia andatevi a cercare la discussione precedente in cui la questione è stata già sollevata da Sergio Buttà previa lettura della stessa rivista e a cui è stata già data un ampia risposta... rolleyes.gif
abyss
A ulteriore conferma che anche il 'povero' sensore da 6Mpixel DX comunque un po' riesce a lavorare "bene", rammento di aver fatto un'altra prova, appena comprata la D70, per vedere come se la cavava l'obiettivo in kit.
Ho messo sempre la macchina su treppiede, ho puntato un cartellone pubblicitario ricco di scritte e particolari minuti, ed ho scattato varie foto a vari diaframmi.
La differenza di definizione tra tutta apertura ed f/5,6 (tanto per fare un esempio) si vedeva eccome!
Quindi la D70 riesce a trarre vantaggio da un obiettivo che lavora meglio... smile.gif
giannizadra
La pratica mostra che perché abbia un notevole peso la qualità dell'ottica bastano molto meno dei 6 Mp. della D70. Sono sufficienti un paio di scatti con la D1 (la prima..) per rendersene conto.
In altre parti della stessa rivista si espongono tesi del tutto contrarie a quella segnalata da hausdorf.
OkadaToru
QUOTE(Lambretta S @ Jul 13 2005, 08:13 AM)
Il teorema di shannon si applica alle frequenze della luce e nulla ha a che vedere con le righe orizzontali e verticali moltiplicate per 2 per 3 o per 4... se avete tempo o voglia andatevi a cercare la discussione precedente in cui la questione è stata già sollevata da Sergio Buttà previa lettura della stessa rivista e a cui è stata già data un ampia risposta... rolleyes.gif
*



Ciao Lambretta,

Mi permetto di contraddire cio' che dici, non tanto perchè io sia detentore di verità assolute, quanto per il fatto che a parlare di frequenza spaziale e' proprio un articolo di Michele Vacchiano su nadir, che puoi trovare qui :

http://www.nadir.it/ob-fot_miscell/mtf_02/default.htm

E' vero che normalmente il teorema di shannon si applica a frequenze temporali (in genere grandezze fisiche che variano nel tempo) ma nulla vieta di applicarlo ad esempio ad un obiettivo, e anche questo non lo dico io, ma la teoria dei sistemi.
In pratica un obiettivo benche' complesso, puo' essere studiato (fatte determinate assunzioni), come una scatola chiusa, che ha una funzione di trasferimento lineare, altrimenti sarebbe un sistema non deterministico, la prova più lampante di cio' sono proprio i test MTF, che se interpretati in un certo modo, danno la funzione di trasferimento di un sistema fisico (passivo, perchè disperde energia) lineare di ordine N.

Con questo non voglio assolutamente dire di essere esperto di fotografia digitale, spero altresì che tu, voglia ammettere che non prendo formule a casaccio, se con il post di prima ti riferivi a quello che ho scritto prima.

Saluti,

Enzo
studioraffaello
QUOTE(Zenox @ Jul 12 2005, 02:34 PM)
QUOTE(hausdorf79 @ Jul 12 2005, 11:07 AM)
Ciao a tutti,
ho letto su "Fotografia Reflex" di questo mese che con l'attuale quantità di mega pixel non sarebbe possibile distinguere la diversa incisività di una lente mediocre con quella di una lente eccellente.
....


Ciao hausdorf, anche io ho letto l'articolo presente su fotografia reflex di questo mese, non senza una certa soddisfazione, essendo un pellicolista convinto smile.gif

Ma il tuo post, mi ha convinto ad approfondire la cosa.
Innanzitutto noto che chi ha scritto quell'articolo da' per scontato che siccome la pellicola ha una risoluzione equivalente da 20 megapixel o più (alcuni dicono 30) le lenti verrebbero sfruttate "al massimo" solo a quella risoluzione.

Quindi mi son messo con un po' di buona pazienza e son partito da questi due assunti (se sbaglio qualcosa i guru sicuramente mi perdonerete guru.gif ) :
- La risolvenza e' il numero di linee per millimetro massime che un obiettivo riesce a riprodurre su un negativo. In realtà indica una frequenza spaziale.
- Il teorema del campionamento dice che per campionare con efficienza una frequenza f, i campioni devono essere presi ad almeno a 2f.

Ho preso in esame il caso delle reflex digitali nikon, che hanno un sensore che misura : 23.7mm per 15.7mm circa. (da ora in poi perdonatemi i calcoli non precisi ma che comunque portano a risultati quantitativamente corretti).
La D70 in particolare possiede una risoluzione di 3000x2000 pixel, (ottenuti tramite interpolazione dai dati del sensore CCD), il che vuol dire che ogni punto dell'immagine sara' un quadrato con lato di circa 0,0079 mm.

Navigando in rete non ho trovato informazioni circa gli obiettivi nikkor, (qualcuno con buona pazienza non credo ci metterebbe tanto a trovarli) ma sembra che un valore accettabile di risolvenza per un obiettivo moderno sia sulle 50 linee per millimetro.

Preso tutto cio' si fa presto a calcolare che la più piccola linea che il sensore riesce a riprodurre dovrà avere una larghezza di :
2 * 0.0079 cioè circa 0.016 mm, corrispondenti a circa 62 linee per millimetro,
essendo il potere risolvente di un obiettivo 50 linee per millimetro, non ci "dovrebbero" essere problemi (almeno in teoria). Insomma con la D70 ci troviamo con un sensore che riesce "appena" (proprio perchè la risoluzione non è reale ma interpolata) a stare dietro un obiettivo con potere risolvente 50.

La pratica si sà che e' diversa dalla teoria, e per ottenere delle buone immagini suppongo (dai miei studi di elettronica e sui segnali) che il potere risolvente del sensore debba essere 4 volte il potere risolvente dell'obiettivo. In teoria, rifacendo i calcoli di prima, si ottiene un sensore da circa 14 megapixel, sempre nel formato nikon DX.

Quanto detto finora avvalora quindi la pratica : un obiettivo con potere risolvente 50 sulla D70 non è sfruttato al massimo ma neanche di tanto, invece se lo stesso ottimo obiettivo viene montato sulla D2X, siamo molto molto molto vicini a sfruttarlo al massimo.

Ovviamente più aumenteranno i megapixel, e la qualità dei sensori meglio sarà e chissà che anche io non mi convinca a passare ad una digitale biggrin.gif

A presto e mi scuso se ho fatto errori grossolani,

Enzo
*




questa mi era sfuggita............
troppo divertente sto forum...............
smile.gif
abyss
QUOTE(gianluigizadra @ Jul 13 2005, 09:52 AM)
La pratica mostra che perché abbia un notevole peso la qualità dell'ottica bastano molto meno dei 6 Mp. della D70. Sono sufficienti un paio di scatti con la D1 (la prima..) per rendersene conto.
In altre parti della stessa rivista si espongono tesi del tutto contrarie a quella segnalata da hausdorf.
*



...quasi quasi me lo compro questo numero della rivista "incriminata": mi è venuta una certa curiosità di vedere chi scrive cosa... wink.gif
Lambretta S
QUOTE(Zenox @ Jul 13 2005, 08:53 AM)
Ciao Lambretta,

Mi permetto di contraddire cio' che dici, non tanto perchè io sia detentore di verità assolute, quanto per il fatto che a parlare di frequenza spaziale e' proprio un articolo di Michele Vacchiano su nadir, che puoi trovare qui :

http://www.nadir.it/ob-fot_miscell/mtf_02/default.htm

E' vero che normalmente il teorema di shannon si applica a frequenze temporali (in genere grandezze fisiche che variano nel tempo) ma nulla vieta di applicarlo ad esempio ad un obiettivo, e anche questo non lo dico io, ma la teoria dei sistemi.
In pratica un obiettivo benche' complesso, puo' essere studiato (fatte determinate assunzioni), come una scatola chiusa, che ha una funzione di trasferimento lineare, altrimenti sarebbe un sistema non deterministico, la prova più lampante di cio' sono proprio i test MTF, che se interpretati in un certo modo, danno la funzione di trasferimento di un sistema fisico (passivo, perchè disperde energia) lineare di ordine N.

Con questo non voglio assolutamente dire di essere esperto di fotografia digitale,  spero altresì che tu, voglia ammettere che non prendo formule a casaccio, se con il post di prima ti riferivi a quello che ho scritto prima.


In effetti le formule a casaccio non era riferito a Lei... huh.gif comunque... hmmm.gif

Però visto che si permette di contraddirmi... io mi mi permetto di farle alcune domande... stiamo discutendo della funzione di trasferimento della modulazione di un obiettivo... o del teorema del campionamento circa la risposta in frequenza relativa alla frequenze spaziali della luce che arriva sul sensore e deve essere trasformata in segnale digitale previa quantizzazione... quindi con le problematiche relative al filtro low-pass e quant'altro... in sostanza stiamo parlando del teorema di nyquist o di che cosa... solo per chiarire... e a questo punto che c'entra il teorema del campionamento con la risoluzione verticale e orizzontale del sensore... e visto che ci siamo mi pare pertinente anche la domanda del dottor hausdorf79 che vorrebbe sapere perché dobbiamo moltiplicare per 2 il valore di 0.0079... grazie.gif
studioraffaello
QUOTE(Lambretta S @ Jul 13 2005, 11:35 AM)
QUOTE(Zenox @ Jul 13 2005, 08:53 AM)
Ciao Lambretta,

Mi permetto di contraddire cio' che dici, non tanto perchè io sia detentore di verità assolute, quanto per il fatto che a parlare di frequenza spaziale e' proprio un articolo di Michele Vacchiano su nadir, che puoi trovare qui :

http://www.nadir.it/ob-fot_miscell/mtf_02/default.htm

E' vero che normalmente il teorema di shannon si applica a frequenze temporali (in genere grandezze fisiche che variano nel tempo) ma nulla vieta di applicarlo ad esempio ad un obiettivo, e anche questo non lo dico io, ma la teoria dei sistemi.
In pratica un obiettivo benche' complesso, puo' essere studiato (fatte determinate assunzioni), come una scatola chiusa, che ha una funzione di trasferimento lineare, altrimenti sarebbe un sistema non deterministico, la prova più lampante di cio' sono proprio i test MTF, che se interpretati in un certo modo, danno la funzione di trasferimento di un sistema fisico (passivo, perchè disperde energia) lineare di ordine N.

Con questo non voglio assolutamente dire di essere esperto di fotografia digitale,  spero altresì che tu, voglia ammettere che non prendo formule a casaccio, se con il post di prima ti riferivi a quello che ho scritto prima.


In effetti le formule a casaccio non era riferito a Lei... huh.gif comunque... hmmm.gif

Però visto che si permette di contraddirmi... io mi mi permetto di farle alcune domande... stiamo discutendo della funzione di trasferimento della modulazione di un obiettivo... o del teorema del campionamento circa la risposta in frequenza relativa alla frequenze spaziali della luce che arriva sul sensore e deve essere trasformata in segnale digitale previa quantizzazione... quindi con le problematiche relative al filtro low-pass e quant'altro... in sostanza stiamo parlando del teorema di nyquist o di che cosa... solo per chiarire... e a questo punto che c'entra il teorema del campionamento con la risoluzione verticale e orizzontale del sensore... e visto che ci siamo mi pare pertinente anche la domanda del dottor hausdorf79 che vorrebbe sapere perché dobbiamo moltiplicare per 2 il valore di 0.0079... grazie.gif
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ill.mo prof lambretta se non la smette............

mi costringe a cambiar mestiere.......poi verro' a mangiare a casa sua biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
studioraffaello
ps ho conosciuto ad umbria jazz uno che si chiama shannon.........ma faceva il mimo biggrin.gif
Lambretta S
QUOTE(studioraffaello @ Jul 13 2005, 10:37 AM)
ill.mo prof lambretta se non la smette............

mi costringe a cambiar mestiere.......poi verro' a mangiare a casa sua biggrin.gif


Quando vuole Esimio Illustrissimo Dottor Studio Raffaello il mio frugale desco è a sua disposizione... laugh.gif l'importante è che non diventi un'abitudine... texano.gif messicano.gif ... laugh.gif

Sono convinto che il Dottor Zenox abbia interpretato correttamente i dati riportati sull'articolo in questione... ora non lo so se è lo stesso che a suo tempo fece venire gli stessi dubbi al Dottor Sergio Buttà... se invece è un articolo nuovo hanno reiterato la questione!!! blink.gif Ovviamente in questo caso la cosa si fa oltremodo buffa... comunque il mondo è bello perché è avariato... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
studioraffaello



Quando vuole Esimio Illustrissimo Dottor Studio Raffaello il mio frugale desco è a sua disposizione... laugh.gif l'importante è che non diventi un'abitudine... texano.gif messicano.gif ... laugh.gif

Sono convinto che il Dottor Zenox abbia interpretato correttamente i dati riportati sull'articolo in questione... ora non lo so se è lo stesso che a suo tempo fece venire gli stessi dubbi al Dottor Sergio Buttà... se invece è un articolo nuovo hanno reiterato la questione!!! blink.gif Ovviamente in questo caso la cosa si fa oltremodo buffa... comunque il mondo è bello perché è avariato... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
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[/quote] hmmm.gif nel tranquillizzarla dicendole che sono a dieta........un dubbio mi sorge.....l'uso della parola "avariata" che lei fa' in altro contesto per caso contiene un messaggio subliminale.....relativo alla qualita' di cio' che mi offrirebbe ....al suo...umile desco...? hmmm.gif
abyss
Non so perché, ma ho la convinzione che a casa di Lambretta 'se magna' bene...
abyss
... e quindi non credo proprio che offrirebbe roba 'avariata'.. wink.gif
vabbeh' io sono 'de Ostia... per andare a casa di Lambretta credo ci metterei poco... ed in questo momento ho un po' di fame... grazie.gif
(ovviamente scherzo... )
OkadaToru
QUOTE(Lambretta S @ Jul 13 2005, 10:35 AM)

In effetti le formule a casaccio non era riferito a Lei... huh.gif comunque... hmmm.gif

Però visto che si permette di contraddirmi... io mi mi permetto di farle alcune domande... stiamo discutendo della funzione di trasferimento della modulazione di un obiettivo... o del teorema del campionamento circa la risposta in frequenza relativa alla frequenze spaziali della luce che arriva sul sensore e deve essere trasformata in segnale digitale previa quantizzazione... quindi con le problematiche relative al filtro low-pass e quant'altro... in sostanza stiamo parlando del teorema di nyquist o di che cosa... solo per chiarire... e a questo punto che c'entra il teorema del campionamento con la risoluzione verticale e orizzontale del sensore... e visto che ci siamo mi pare pertinente anche la domanda del dottor hausdorf79 che vorrebbe sapere perché dobbiamo moltiplicare per 2 il valore di 0.0079... grazie.gif
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Salve Lambretta,

Se non ha nulla in contrario, preferirei ci si desse del tu, mi creda il mio intervento non era assolutamente teso a contraddirla, e se così le è sembrato, mi scuso.
Anzi a dirla tutta, trovo questa disquisizione di dati tecnici piuttosto sterile al fine di fare delle belle foto che poi e' quello che penso a cui tutti aspiriamo.

Detto ciò vorrei passare a rispondere alle sue domande :
E' vero, la funzione di trasferimento della modulazione della luce di un obiettivo ci indica come l'obiettivo si comporta al variare delle frequenze d'onda della luce, io però parlo di frequenze spaziali quindi del contrasto.
La cosa non si legge chiaramente nel test MTF stesso ma essa e' deducibile :
Nel test MTF su un asse la distanza dal centro dell'obiettivo, e sull'altro la percentuale di contrasto, questo per un dato diaframma.
Se consideriamo invece questa situazione :
- la distanza dal centro dell'obiettivo una costante
- il contrasto in valori assoluti
- il diaframma una costante (come prima)
e poniamo tutto su una scala logaritmica, otteniamo proprio il diagramma di una tipica funzione di trasferimento. In pratica, riferendomi a questo articolo otteniamo il diagramma del trasferimento di modulazione del contrasto (T). (mi riferisco comunque a questo articolo http://www.nadir.it/ob-fot_miscell/valutaz_obiett.htm )

La cosa e' rafforzata dal modo in cui si calcola T :
T = M finale / M iniziale.
se vogliamo calcolare quindi t, cioe' t x ogni valore di frequenza (f) abbiamo :
t(f) = Mfinale(f) / Minziale(f).
se di questo ne faccio il limite, per lo spazio che tende a 0 (quindi per frequenze che aumentano), ottengo proprio una funzione di trasferimento di un sistema lineare, simile in tutto e per tutto al grafico della funzione di trasferimento della luce.
Su questo punto vorrei aprire una piccola parentesi : in pratica questi calcoli sono quantitativamente esatti, ovvero ci dicono come l'obiettivo tendera' a comportarsi, ma non come l'obiettivo realmente si comporti, ecco perchè in fondo, nessun test MTF sostituirà mai l'occhio attento di un fotografo.

L'altra domanda, relativa al perchè moltiplicare per due il lato del pixel, beh, e' proprio per il teorema del campionamento: la frequenza (spaziale) a cui un sensore puo' campionare e' :
1 / dimensione del pixel (visto che in questo caso il pixel e' quadrato il risultato vale sia in verticale che in orizzontale)
visto che per il teorema di shannon questa frequenza deve essere il doppio di quella da campionare otteniamo :
fmax_che_si_può_campionare = f_sensore / 2
quindi essendo f_sensore circa 128 (1/0,0078) si ottiene una f_max del nostro sensore di circa 64.
Spero con questo di aver chiarito tutti i punti sulla mia risposta.

Saluti,

Enzo
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