I punti AF allargati, che diventano 7 anziché 11, sono semplicemente più grandi. È l'unica differenza sostanziale.
La differenza operativa è che sono intrinsecamente meno precisi (selettivi), dato che possono impedire di scegliere con precisione il punto del soggetto su cui focheggiare, a seconda delle dimensioni, delle fattezze e della distanza del soggetto stesso.
Per intenderci, se inquadri una ringhiera (?!), con il punto AF "normale" potrai scegliere il singolo elemento della ringhiera su cui focheggiare. Viceversa il punto AF allargato includerà più di un elemento e la selezione precisa del piano di fuoco sarà fuori dal tuo controllo. In assenza di differenze di contrasto e quindi di diversa "appetibilità" per l'AF, la messa a fuoco sarà effettuata con priorità sull'elemento più vicino alla fotocamera, cosa non necessariamente auspicata..
Ringhiera a parte, questo accade in tutti quei casi in cui vi siano più elementi del soggetto (o di disturbo) posti a distanze diverse che vengono inclusi nell'area sensibile dell'AF.
I punti allargati possono essere utili quando la distanza del soggetto è tale da non permettere o da rendere inutile una precisa selezione del piano di fuoco sul soggetto, ovvero quando questo risulta "virtualmente bidimensionale".
Fotografando una persona a 20mt di distanza con un 50mm non serve scegliere una parte del corpo su cui fare la MaF, il soggetto anche se tridimensionale si può considerare bidimensionale. Per un ritratto è imprescindibile scegliere con cura la parte del soggetto su cui focheggiare, l'area allargata sarebbe una complicazione inutile.
Ho consumato un paio di D200 e non ho mai utilizzato i punti AF allargati. Questo vuol dire poco, naturalmente, solo una nota di cronaca personale...ho sempre trovato i punti AF "normali" della D200 già fin troppo estesi.