Fermi tutti, in fisica ottica il termine vignettatura non esiste, viceversa il fenomeno della caduta di luce ai bordi esiste, è ben noto, studiato e, se parliamo di ottica geometrica semplice, è funzione della quarta potenza del coseno dell'angolo di incidenza dei raggi luminosi sul supporto di osservazione/registrazione.
E' un fenomeno cosi' ben conosciuto che per alcuni obiettivi particolari in passato venivano prodotti filtri grigi neutri più scuri al centro e digradanti verso i bordi, calibrati in modi da uniformare la luminosità dell'ottica (visto che in pellicola non si poteva eliminare la caduta di luce).
Il fatto che poi comunemente si parli di vignettatura, confondendo cause, effetti e termini, non eleva la "vignettatura" al rango di termine tecnico. Il "mal d'ossi" della nonna non è un termine medico, la nonna semplicemente non conoscendo la medicina dice che ha "mal d'ossi", poi saranno i medici a capire e stabilire di che si tratta, quello che è certo è che non è "mal d'ossi"
Se proprio vogliamo associare il termine ad un qualcosa di legato all'ottica fotografica dobbiamo necessariamente associarlo a qualcosa che non abbia già una definizione tecnica, cioè un'ombra proiettata da un elemento esterno che impedisce il passaggio uniforme della luce, tutti gli altri fenomeni la loro definizione tecnica già la hanno e l'unico non previsto è quello frutto di un errore umano (paraluce sbagliato, filtro sbagliato, troppi filtri, ecc...).
Per quanto simili, sono diversi anche gli effetti, erroneamente si puo' pensare che in presenza di un'ombreggiatura agli angoli possiamo confondere i fenomeni tuttavia la differenza è netta, la caduta di luce ai bordi è evidente alla massima apertura, decade rapidamente ad uno stop di chiusura e solitamente scompare nella percezione umana a due stop di chiusura del diaframma, viceversa quella che chiamate vignettatura a due stop di chiusura diventa piu' netta e dai bordi meglio comprensibili e peggiora chiudendo il diaframma. Inoltre la "vignettatura" non è affatto detto che sia simmetrica, dipende dalla causa, un filtro avvitato male causa "vignettatura" asimmetrica, il flash usato con il paraluce con focali corte causa vignettatura solo un basso sul fotogramma, insomma la forma della vignettatura dipende dalla causa che la genera, viceversa la caduta di luce ai bordi è perfettamente simmetrica e per questo controllabile via software. Il controllo vignettatura che troviamo nei software infatti
si occupa solo di correggere la caduta di luce ai bordi, il fatto che la chiamino vignettatura è solo per rendere comprensibile a tutti la funzione, un po' come quando sul manuale d'uso dell'automobile parla di "cambio" invece che di "variatore meccanico del rapporto di moltiplicazione nella trasmissione del moto".
Sono proprio due cose diverse, nelle cause, negli effetti e nelle definizioni.
Poi comunemente possiamo chiamare tutto con qualsiasi termine, basta capirsi, ma non vuol dire che sia la definizione corretta
Ciao
Attilio