in attesa di preparare le immagini di alcune auto, vi propongo un estratto dei dettagli che mi hanno ispirato durante la fase della punzonatura delle auto partecipanti alla Mille Miglia 2005...
Inizio con una fotografia già postata, ma il suo posto era comunque assieme a queste
Mi raccomando, ingranditele!
Nel frattempo vi tedio con un pò di storia...
La storia delle Mille Miglia
....... chissà se Nando Minoja, pilota della O.M., nel piombare vincitore in viale Venezia, alle sei del mattino del 27 marzo 1927, mentre Brescia ancora dormiva, attendendo le vetture di ritorno dalla prima Coppa della Mille Miglia molte ore più tardi, avrà anche solo minimamente immaginato di aver impresso il primo sigillo di una leggenda destinata a sopravvivere ai suoi ideatori e protagonisti. La bramosia di una grande competizione era nata, solo un anno prima, in due giovani rampolli della nobiltà bresciana, Aymo Maggi, ventitreenne e Franco Mazzotti, ventiduenne. I due ogni settimana si recavano (a bordo delle loro Bugatti e Isotta Fraschini) gareggiando con il treno "diretto" a Milano, in quello che era il covo degli appassionati di automobilismo: il Biffi in Galleria. Qui tra semplici entusiasti, giornalisti sportivi ed i campioni di passaggio, Nuvolari, Borzacchini, Brilli Peri, Varzi, Danese, decisero di far qualcosa per restituire a Brescia il ruolo che le competeva nel mondo dell'automobilismo. Presero contatto, nel dicembre del 1926, con un altro bresciano, Renzo Castagneto, trentaquattrenne, uomo di innate doti organizzative e di spettacolo, Segretario della costituenda sede bresciana del RACI, Regio Automobile Club d'Italia (della quale Mazzotti sarebbe stato designato presidente), ed il trentino, milanese d'adozione, Giovanni Canestrini, trentaduenne, redattore della Gazzetta dello Sport, primo giornalista specializzato d'automobilismo. Composto il gruppo, poi noto come I "Quattro Moschettieri", ipotizzarono diverse soluzioni.
(segue nel post successivo)