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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PHOTO CULTURE > TEMI
banzai85
Ciao ragazzi, il titolo è volutamente intrigato ed il messaggio è volutamente molto provocatorio. Mi spiego: l'avvento del digitale ha stravolto l'universo della fotografia, ha fatto smarrire la confidenza ed il contatto del fotografo con l'immagine, dalla sua creazione nella mente, alla sua minuziosa inquadratura (oggi che ci importa di comporre bene, ne scattiamo una ventina, qualcuna andrà bene...), fino alla sua magica rivelazione in camera oscura. Oggi sofware sempre più raffinati e potenti permettono di bruciare, schermare, inserire filtri in pp, clonare, ecc...Morale della favola: è diventato quasi più importante essere buoni in PP che essere dei buoni fotografi...Sempre più spesso si leggono post su questo forum in cui si sostiene l'inutilità di un filtro, la non necessarietà di una corretta esposizione, e così via (del tipo: a cosa serve spendere 200 per un set di GND, tanto ho il programma tal de tali che me lo simula alla perfezione). Esiste un comando che simula questo, uno che riproduce quell'altro, uno quasi uguale all'altro ancora, uno addirittura meglio. Guardate bene: sono il primo a sostenere che la PP deve necessariamente far parte del bagaglio di un fotografo, e che io stesso la reputo un necessario complemento alla formazione dell'immagine definitiva (del resto anche con il negativo si facevano interventi in fase di sviluppo), però si sentono spesso delle discussioni in cui, a dire che abbiamo utilizzato un certo espediente tecnico in fase di scatto, si finisce quasi per passare per cretini. Ora, e qui mi riconduco alla mia provocazione, se tanto tutto si simula, tutto si riproduce e tutto si crea, compriamoci tutti un bel programma di modellazione 3d, diventiamo dei mostri con i rendering e smettiamo di alzarci presto la mattina, andare a prendere il freddo, la pioggia, il caldo e il vento, creandoci direttamente da casa paesaggi e inquadrature mozzafiato...
mirko_nk
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 19 2010, 11:00 AM) *
compriamoci tutti un bel programma di modellazione 3d, diventiamo dei mostri con i rendering e smettiamo di alzarci presto la mattina, andare a prendere il freddo, la pioggia, il caldo e il vento, creandoci direttamente da casa paesaggi e inquadrature mozzafiato...


mah.... il bello di vivere la natura la mattina presto o la sera tardi, o di vivere certe meraviglie della natura di certo non te lo simula nella tua anima un software di 3d...

Il bello di fare una bella fotografia non è soltanto il fine, ma tutto quello che richiede per farla... la preparazione minuziosa... le varie scelte tecniche e soprattutto immortalare il proprio modo di vedere la scena che ci si presenta davanti... nessun simulatore potrà mai regalarci queste emozioni...

Per quanto riguarda la PP, credo sia questione di scelte... se ti piace vivere la fotografia, e utilizzarla come modo di trasmettere le proprie emozioni, credo la utilizzerai nel minimo indispensabile lavorerai in fase di scatto...

Personalmente preferisco passare 2 ore in compagnia e all'aperto piuttosto che rinchiuso in casa di fronte ad un PC....
luigi vagnoli
QUOTE(mirko_nk @ Mar 19 2010, 06:16 PM) *
mah.... il bello di vivere la natura la mattina presto o la sera tardi, o di vivere certe meraviglie della natura di certo non te lo simula nella tua anima un software di 3d...

Il bello di fare una bella fotografia non è soltanto il fine, ma tutto quello che richiede per farla... la preparazione minuziosa... le varie scelte tecniche e soprattutto immortalare il proprio modo di vedere la scena che ci si presenta davanti... nessun simulatore potrà mai regalarci queste emozioni...

Per quanto riguarda la PP, credo sia questione di scelte... se ti piace vivere la fotografia, e utilizzarla come modo di trasmettere le proprie emozioni, credo la utilizzerai nel minimo indispensabile lavorerai in fase di scatto...

Personalmente preferisco passare 2 ore in compagnia e all'aperto piuttosto che rinchiuso in casa di fronte ad un PC....

quoto quanto detto , il fine del fotografare è per me ottenere delle fotografie appunto ovvero stampe: solo lì mi rendo conto definitivamente se ho combinato qualcosa di buono o no (senza andare a vedere istogrammi, curve, ingrandimenti a monitor del 400%); non sto a disquisire sui percorsi che ognuno sceglie per ottenere ciò: c'è chi investe nelle attrezzature , chi nei software chi in altre cose ma, secondo me ogni percorso scelto deve essere accettato e sopratutto deve essere un piacere per chi lo segue e non un obbligo
banzai85
QUOTE(mirko_nk @ Mar 19 2010, 06:16 PM) *
mah.... il bello di vivere la natura la mattina presto o la sera tardi, o di vivere certe meraviglie della natura di certo non te lo simula nella tua anima un software di 3d...

Il bello di fare una bella fotografia non è soltanto il fine, ma tutto quello che richiede per farla... la preparazione minuziosa... le varie scelte tecniche e soprattutto immortalare il proprio modo di vedere la scena che ci si presenta davanti... nessun simulatore potrà mai regalarci queste emozioni...

Per quanto riguarda la PP, credo sia questione di scelte... se ti piace vivere la fotografia, e utilizzarla come modo di trasmettere le proprie emozioni, credo la utilizzerai nel minimo indispensabile lavorerai in fase di scatto...

Personalmente preferisco passare 2 ore in compagnia e all'aperto piuttosto che rinchiuso in casa di fronte ad un PC....

Sono assolutamente d'accordo con te, dalla prima all'ultima parola, naturalmente, credo che si fosse capito, la mia era una provocazione rivolta a tutti quelli che in continuazione ci ricordano che siamo proprio suonati ad usare i filtri, che andavano bene ai tempi di Giulio Cesare, a preoccuparci di affinare e mettere in pratica espedienti tecnici quando il beneamato software sa fare molto meglio e così via, mentre loro sono mooolto più furbi...una delle frasi che hai usato è particolarmente calzante, perchè l'ho letta quasi testualmente in una discussione, in cui si sosteneva proprio che la fotografia in fondo è solo un fine, e che solo questo contava:il risultato...
Max Lucotti
Se la fotografia è il fine, e magari questa ti deve anche dare da vivere, cercare lo scatto a tutti i costi potrebbe NON essere gratificante per lo spirito ma DEVE esserlo per il portafoglio.

In questo siamo più fortunati noi fotoamatori, che possiamo scattare sbattendocene se poi la foto non sarà eccellente, semplicemente la butteremo via.
Ultimamente mi trovavo alle 6 di mattino in cima ad un monte, sulla neve. Tutto era silenzioso, tutto era buio e mi aggiravo solitario tra i pini per cercare l'inquadratura giusta con le ciaspole ai piedi,la torcia in testa, il cavalletto da una parte e la borsa dall'altra.
Chi me lo fà fare?
L'emozione che si prova in quei momenti, l'assordante silenzio del bosco, lo scricchiolio della neve sotto i piedi, la lepre che scappa al mio arrivo, la luce che debolmente si fà strada nel cielo nero.

Non credo che esista, o esisterà mai, un Plug-in di PS che simuli queste sensazioni, inappagabili e tutte da conquistare.
Alessandro Avenali
Una bella foto è una foto che emoziona. Che importa la tecnica?
Se uno ha occhio, può usare anche strumenti poveri, o essere un principiante digiuno di ogni nozione, per cogliere un attimo emozionante.

A chi è mai servito essere un donnaiolo esperto per avere un orgasmo memorabile?
Tante volte basta il cuore.
mirko_nk
QUOTE(bluvertical @ Mar 20 2010, 07:44 PM) *
Una bella foto è una foto che emoziona. Che importa la tecnica?
Se uno ha occhio, può usare anche strumenti poveri, o essere un principiante digiuno di ogni nozione, per cogliere un attimo emozionante.

A chi è mai servito essere un donnaiolo esperto per avere un orgasmo memorabile?
Tante volte basta il cuore.


Si e no... se la vogliamo chiamare foto, deve seguire delle tecniche inerenti la fotografia... Nulla toglie che un bel rendering può emozionare... ma si chiama computergrafica...

Ogni forma di arte emoziona se ben fatta... ma hanno nomi diversi...

P.S.: una cosa è il reale e un'altra è il virtuale... ognuno sceglie di vivere quello che preferisce, anche se entrambi emozionano l'osservatore in maniera simile o uguale.... ma chi ama fotografare si emoziona dietro il mirino... e poi cerca di trasmettere... il vero amatore se non si emoziona in fase di scatto non scatta...
Alessandro Avenali
QUOTE(mirko_nk @ Mar 20 2010, 11:04 PM) *
Si e no... se la vogliamo chiamare foto, deve seguire delle tecniche inerenti la fotografia... Nulla toglie che un bel rendering può emozionare... ma si chiama computergrafica...

Ogni forma di arte emoziona se ben fatta... ma hanno nomi diversi...

P.S.: una cosa è il reale e un'altra è il virtuale... ognuno sceglie di vivere quello che preferisce, anche se entrambi emozionano l'osservatore in maniera simile o uguale.... ma chi ama fotografare si emoziona dietro il mirino... e poi cerca di trasmettere... il vero amatore se non si emoziona in fase di scatto non scatta...

Sì d'accordo, ma tirare in ballo il rendering che senso ha? Sappiamo benissimo che la fotografia a pellicola aveva (ha tuttora) i suoi strumenti, come la fotografia digitale ha i suoi. Se ci scandalizziamo nel chiamare "foto" una fotografia digitale (dove per esempio i Picture Control possono essere quello che una volta era il cambiare tipo di pellicola) è un altro discorso. E' un "prurito" puramente bigotto.

Ci sono delle ragioni tecniche, a mio modo di vedere, per cui a volte si preferisce intervenire in digitale con un filtro, piuttosto che in maniera "hardware".
Un paio d'anni fa feci degli esperimenti col filtro rosso (25A) su una D80. Ebbene nella conversione in bianco e nero mi resi conto che la qualità e il dettaglio delle mie foto era piuttosto scadente, se paragonato a un intervento in post-produzione. Ho poi capito/intuito che poteva dipendere dal fatto che semplicemente stavo sfruttando 1/4 dei fotodiodi del sensore, visto che la metà sono sensibili al verde, 1/4 al blu e 1/4 al rosso.
Strumenti diversi presuppongono tecniche diverse.

Ci sono cose tuttavia che sono possibili esclusivamente via HW. Ad esempio l'effetto di un polarizzatore è simulabile solo in minima parte via software (magari per contrastare un cielo), e per molte situazioni, come l'eliminazione dei riflessi su un parabrezza o sul mare, è impossibile farne a meno.

Credo che una persona a cui interessi la massima qualità trovi nella sua strada il giusto equilibrio tra postproduzione e strumenti professionali.

Quest'anno l'Oscar per la migliore fotografia l'hanno assegnato ad Avatar. Eppure c'è tanto rendering, tanta computergrafica.
Che cosa vuol dire fotografia? Non è forse, prima del processo di scatto (o ripresa) e di stampa (o proiezione), l'*ideazione* di una situazione di luce, di colori, di inquadratura, di atmosfera?
Perché se non è questo, forse sta dando *qualcuno* un significato troppo ristretto alla parola, e allora sarebbe meglio parlare non di fotografia, ma di fotografia chimica.
Attilio PB
Beh, pero' la fotografia è una disciplina ben precisa, diversa dalla pittura, dal disegno, dalla scultura, dalla letteratura e dalla musica, diversa anche dalla fotografia cinematografica, questo qualsiasi cosa pensino e dicano i giurati degli oscar. La fotografia ha dei confini tecnici ed un linguaggio ben preciso, per comunicare dobbiamo conoscere quel linguaggio ed usarlo, per usare correttamente quel linguaggio necessariamente avremo bisogno di una base tecnica, altrimenti non riusciremo a comunicare adeguatamente le nostre emozioni, magari nello scatto riusciamo ugualmente a mettere delle emozioni ma in modo meno efficace.
Se poi usciamo dalla disciplina fotografica riusciamo ugualmente a trasmettere emozioni, la poesia trasmette emozioni, la pittura, la musica, la computer grafica, l'illustrazione, sono tutte arti che trasmettono emozioni, ma sono discipline diverse dalla fotografia. Di recente ho fotografato un illustratore naturalistico, dipinge ad acquerello, e prima di tutto nella sua testa si crea un'immagine fatta di forme, luce, colori, composizione, atmosfera, addirittura elementi fuori fuoco, eppure lui non ha idea di come si usi una macchina fotografica, lui è sicuramente un artista, sicuramente un illustratore, sicuramente non è un fotografo, la sua disciplina è nata molto prima della fotografia...

Lorenzo Starnini - acquerello

IPB Immagine

per fotografare una macchina fotografica ci vuole, altrimenti facciamo un'altra cosa, magari migliore, ma diversa.
Ciao
Attilio
banzai85
QUOTE(bluvertical @ Mar 20 2010, 11:33 PM) *
Sì d'accordo, ma tirare in ballo il rendering che senso ha? Sappiamo benissimo che la fotografia a pellicola aveva (ha tuttora) i suoi strumenti, come la fotografia digitale ha i suoi. Se ci scandalizziamo nel chiamare "foto" una fotografia digitale (dove per esempio i Picture Control possono essere quello che una volta era il cambiare tipo di pellicola) è un altro discorso. E' un "prurito" puramente bigotto.

Tirare in ballo il rendering, come ho più volte sottolinetao, ha esclusivamente un senso provocatorio...e, come in tutte le provocazioni, si prende un concetto e lo si estremizza, cadendo volutamente in un paradosso...personalmente, e da qui nasce la mia polemica, che, vedo con piacere, ha sucitato interesse, ritengo sacrosanto e giustamente al passo coi tempi fare un sapiente uso della PP, ma trovo fastidioso che esista una sempre più estesa categoria di appassionati di fotografia che non perde occasione di sottolineare la stupidità di chi continua ad utilizzare tecniche tradizionali...tutto qui...utilizzare una certa tecnica, potrà essere anche vecchia, non vuol dire essere scemi, vuol dire essere convinti della bontà di ciò che stiamo facendo, e vuol dire utilizzare il modo di fotografare che più gratifica la nostra passione...
Alessandro Avenali
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 21 2010, 01:33 PM) *
ma trovo fastidioso che esista una sempre più estesa categoria di appassionati di fotografia che non perde occasione di sottolineare la stupidità di chi continua ad utilizzare tecniche tradizionali...tutto qui...utilizzare una certa tecnica, potrà essere anche vecchia, non vuol dire essere scemi, vuol dire essere convinti della bontà di ciò che stiamo facendo, e vuol dire utilizzare il modo di fotografare che più gratifica la nostra passione...

Scusa ma... la gratificazione è soggettiva! smile.gif
E se ti riferisci a me, non ho di certo detto che sia stupido chi continua a utilizzare tecniche tradizionali. Stai parlando con uno che è nato nel digitale e sta scoprendo la passione della pellicola. Ma sono due mondi parecchio distanti, tant'è che si riescono a tirar fuori OTTIMI prodotti da entrambe le tecnologie pur ignorandosi completamente.
Prova a pensare a un paradosso, visto che ti piacciono tanto: se fosse venuto prima il digitale e poi qualcuno avesse inventato la pellicola, i filtri ottici e i sistemi di sviluppo manuale?

Il digitale offre dei vantaggi, come qualcuno diceva, per chi deve portare a casa la pagnotta. In maniera sicura e in maniera rapida. Posso capire che si trovi più poesia in un procedimento artigianale antico, ma è così per tutte le cose. Così come è più poetico (sempre *forse*) fare una tela a olio piuttosto che un fabriano con l'aerografo.
Io mi tengo qualche prezioso rullo di Velvia, di HP5+ o di TtriX, così come qualche Polaroid, per quando voglio provare quell'ebbrezza dello sparare a colpo sicuro. Ma non è certo saper scattare con la pellicola che fa di me un (aspirante) fotografo. Quello che so fare non l'ho imparato con la pellicola. Le poche volte che ho preso in mano una compatta prima di comprare una macchina mia, qualche bella foto che ho fatto non ha risentito minimamente della mia INesperienza in pellicola, né della mia esperienza nel mondo della PP.
Ribadisco, tornando al titolo del topic: per me è una questione di occhio e di cuore. Chiunque può fare una bella fotografia.
Pertu
Io parlo da novizio. So che fotografia indica la scrittura tramite la luce. Per me basta questo.

L'evoluzione su pellicola ha comportato l'abbinamento nello sviluppo con la chimica.
L'evoluzione digitale ha comportato uno sviluppo senza la chimica ma tramite tecnologia.

Una provocazione simile secondo me nasce da diversi fattori:

1) la fotografia era fino a 20 anni fa un qualcosa per professionisti, la sua commercializzazione infastidisce chi nel campo ci lavorava o aveva acquisito grandi capacità, ora eguagliate tramite prodotti software.

2) Una barriera all'ingresso nel mondo fotografico, oltre all'apprendimento, era legata al costo d'ingresso. Una volta acquistata la reflex serviva anche avere soldi per gli sviluppi e per le pellicole. Oggi non più col digitale.

3) Abbiniamo al punto precedente che se in passato alcuni reagenti o alcuni metodi di sviluppo erano particolarmente costosi oggi non è più così. Lo sviluppo col digitale è portato avanti si con strumenti costosissimi, ma nella maggior parte dei casi non pagati (ne ho sentiti di corsi di fotografia in cui si indicava dove ottenere chiavi di lightroom ecc.).

Ciò che noto spesso nelle discussioni è che chi fotografava con pellicola letteralmente, e giustamente, è invidioso. ha accumulato un bagaglio di sapere enorme, fa foto ottime e ha speso molti soldi. le sue foto sono poco visibili perchè confuse in un mare di altre foto prodotte digitalmente, con mille accorgimenti per renderle spettacolari.

Le sue foto per un professionista rimarranno sempre ottime, ma già su un forum come questo, in cui la visualizzazione è destinata ad esser a video chi utilizza la pellicola è penalizzato e se dalla pellicola passa al digitale si ritrova allo stesso livello (i campo di post produzione) con un principiante quasi.

In sostanza ciò che sostengo io è che ciò che vale è il talento. Riguardo invece ai limiti della postproduzione secondo me non ci sono, la fotografia passando per il computer diviene una arte grafica che dalla sua ha la ricchezza di dettaglio e la base di partenza differente da altre arti come la pittura. E' sbagliato porre un obiettivo alla fotografia, deve essere espressione, come ogni arte. Lo so, qui si porrà il problema di cosa sia allora la fotografia. beh secondo me non è possibile più legare la fotografia ad un procedimento ma è solo collegabile alla fase di scatto, quindi al recupero del materiale e alla sua gestione. Nel momento in cui si apre un software di fotoritocco (quindi non lightroom) si entra in un campo che è oltre alla fotografia.
banzai85
QUOTE(bluvertical @ Mar 21 2010, 02:33 PM) *
Scusa ma... la gratificazione è soggettiva! smile.gif
E se ti riferisci a me, non ho di certo detto che sia stupido chi continua a utilizzare tecniche tradizionali. Stai parlando con uno che è nato nel digitale e sta scoprendo la passione della pellicola.

No, no, non mi riferivo assolutamente a te...mi riferivo ad alcune discussioni a cui avevo assistito da spettatore...era solo per spiegare il mio post iniziale e il motivo per cui avevo tirato in ballo i rendering...oltretutto io sono uno che, pur avendo smanettato da piccolo con una yashica meccanica più per guioco che altro, mi sono formato col digitale per poi apprendere anche le tecniche analogiche, quindi figurati...Però ti faccio un esempio di quelli che io intendo come eccessi dell'era digitale: un post di qualche giorno fa diceva: non sono capace di fare il panning, qualcuno mi insegna a simularlo al computer? Con tanto di foto scattata a 1/800 s allegata. Ed ecco piovere consigli e postare la foto in diverse versioni, ciscuna con applicati effetti che simulavano più o meno bene il panning. Eseguire un lavoro del genere è ancora fotografia? Oppure possiamo parlare di un ottimo lavoro di grafica? Del resto, sarebbe bastato prendere un treppiedi, mettere sopra la macchina fotografica impostata in automatico, magari con programma sport così eravamo sicuri che i tempi fossero veloci, e poi, senza neanche guardare nel mirino ma continuando a goderci la gara, sparare col telecomando una raffica di colpi a 6/7 fotogrammi al secondo (tanto uno verrà fuori cenrato, no?) e poi, al computer, fare il miracolo. In questo caso, saremmo stati dei bravi fotografi dei bravi grafici?
banzai85
QUOTE(Pertu @ Mar 21 2010, 03:17 PM) *
Io parlo da novizio. So che fotografia indica la scrittura tramite la luce. Per me basta questo.

L'evoluzione su pellicola ha comportato l'abbinamento nello sviluppo con la chimica.
L'evoluzione digitale ha comportato uno sviluppo senza la chimica ma tramite tecnologia.

Una provocazione simile secondo me nasce da diversi fattori:

1) la fotografia era fino a 20 anni fa un qualcosa per professionisti, la sua commercializzazione infastidisce chi nel campo ci lavorava o aveva acquisito grandi capacità, ora eguagliate tramite prodotti software.

2) Una barriera all'ingresso nel mondo fotografico, oltre all'apprendimento, era legata al costo d'ingresso. Una volta acquistata la reflex serviva anche avere soldi per gli sviluppi e per le pellicole. Oggi non più col digitale.

3) Abbiniamo al punto precedente che se in passato alcuni reagenti o alcuni metodi di sviluppo erano particolarmente costosi oggi non è più così. Lo sviluppo col digitale è portato avanti si con strumenti costosissimi, ma nella maggior parte dei casi non pagati (ne ho sentiti di corsi di fotografia in cui si indicava dove ottenere chiavi di lightroom ecc.).

Ciò che noto spesso nelle discussioni è che chi fotografava con pellicola letteralmente, e giustamente, è invidioso. ha accumulato un bagaglio di sapere enorme, fa foto ottime e ha speso molti soldi. le sue foto sono poco visibili perchè confuse in un mare di altre foto prodotte digitalmente, con mille accorgimenti per renderle spettacolari.

Le sue foto per un professionista rimarranno sempre ottime, ma già su un forum come questo, in cui la visualizzazione è destinata ad esser a video chi utilizza la pellicola è penalizzato e se dalla pellicola passa al digitale si ritrova allo stesso livello (i campo di post produzione) con un principiante quasi.

In sostanza ciò che sostengo io è che ciò che vale è il talento. Riguardo invece ai limiti della postproduzione secondo me non ci sono, la fotografia passando per il computer diviene una arte grafica che dalla sua ha la ricchezza di dettaglio e la base di partenza differente da altre arti come la pittura. E' sbagliato porre un obiettivo alla fotografia, deve essere espressione, come ogni arte. Lo so, qui si porrà il problema di cosa sia allora la fotografia. beh secondo me non è possibile più legare la fotografia ad un procedimento ma è solo collegabile alla fase di scatto, quindi al recupero del materiale e alla sua gestione. Nel momento in cui si apre un software di fotoritocco (quindi non lightroom) si entra in un campo che è oltre alla fotografia.

Devo smentirti per un semplice fatto: ho 24 anni, mi sto per laurerare in Architettura, quindi non vivo certo di foto, e mi sono appassionato alla fotografia in piena era digitale, imparando prima a smanettare con Photoshop che aa accendere un ingranditore. Quindi non mi sento certo minacciato da una nuova generazione portatrice di nuove tecniche, in quanto anche io ne facciio pate. Oltretutto la mia non era una contrapposizione pellicola-digitale (tra l'altro, dei miei scatti, solo un misero 10% è su pellicola). Tuttavia continuo a ritenere che il semplice raggiungimento di un fine non si possa definire prpriamente fotografia. Ben venga la PP, assolutamente necessaria per ottenere un risultato di qualità, ma che se ne faccia un uso consapevole.
Max Lucotti
Ritorno OT per rispondere alla domanda... secondo una corrente di pensiero (a cui io mi dissocio, riporto un passo ) "Non conta come la fai la foto, conta il risultato."

forum

Se ne avete voglia, leggetevi la discussione linkata sopra e traetene le conclusioni che credete opportune.





emore
Saluti a tutti... Interessante discissione con varie metodologie di comunicazione. La fotografia é una forma di comunicazione, come tutte le immagini, anche se create con discipline differenti. Io credo che la cosa piú importante é il contenuto dell'immagine, e no il mezzo usato...
Emore.
logitech61
Il mio pensiero e' inserito nella firma.
bravabianca
QUOTE(emore @ Apr 29 2010, 11:26 PM) *
Io credo che la cosa piú importante é il contenuto dell'immagine, e no il mezzo usato...
Emore.


sono daccordo con Emore.
per me quel che conta e' il risultato.
non stiamo parlando della qualita' di un tessuto che deve durare e non rovinarsi, o di un vino che contiene metanolo piuttosto che etanolo, stiamo parlando di comunicazione, ed in tal senso il "prodotto" e' il messaggio che passa. se passa il prodotto e' riuscito, anche se per averlo ho passato una notte al computer.
io ho iniziato a fotografare con l'analogico diversi anni fa, poi la famiglia ecc.....ho accantonato tutto e ripreso da poco.
quando iniziai comprai in un mercatino un ingranditore usato Meopta, porta la garanzia datata 1939!!!
l'emozione che provai quando il primo foglio di carta comincio' a reagire all'acido.....la ricordo ancora!
e' la stessa che ho provato due giorni fa quando ho scattato con la digitale, e guardando nel lcd ho visto una foto fatta come la volevo, ed e' la stessa che provo quando sul pc mi guardo una immagine che davo per neutra ed insignificante, poi soffermandomici trovo quel qualcosa che photoshop mi permette di tirar fuori, e che fa la foto.
qualche giormo fa ho commentato una foto di sspezi, un uccellino che ogni volta che la vedo....MI STRAPPA UN SORRISO!!
ecco, se per riuscire a fare questo uso il digitale, o il pc, o le lastre d'argento,.... non c'e' differenza!
ciao
marluc64
QUOTE(bravabianca @ May 1 2010, 05:19 PM) *
sono daccordo con Emore.
per me quel che conta e' il risultato.
non stiamo parlando della qualita' di un tessuto che deve durare e non rovinarsi, o di un vino che contiene metanolo piuttosto che etanolo, stiamo parlando di comunicazione, ed in tal senso il "prodotto" e' il messaggio che passa. se passa il prodotto e' riuscito, anche se per averlo ho passato una notte al computer.
io ho iniziato a fotografare con l'analogico diversi anni fa, poi la famiglia ecc.....ho accantonato tutto e ripreso da poco.
quando iniziai comprai in un mercatino un ingranditore usato Meopta, porta la garanzia datata 1939!!!
l'emozione che provai quando il primo foglio di carta comincio' a reagire all'acido.....la ricordo ancora!
e' la stessa che ho provato due giorni fa quando ho scattato con la digitale, e guardando nel lcd ho visto una foto fatta come la volevo, ed e' la stessa che provo quando sul pc mi guardo una immagine che davo per neutra ed insignificante, poi soffermandomici trovo quel qualcosa che photoshop mi permette di tirar fuori, e che fa la foto.
qualche giormo fa ho commentato una foto di sspezi, un uccellino che ogni volta che la vedo....MI STRAPPA UN SORRISO!!
ecco, se per riuscire a fare questo uso il digitale, o il pc, o le lastre d'argento,.... non c'e' differenza!
ciao


concordo in toto (forse perché la storia fotografica è la stessa... ma soprattutto perché penso proprio che le cose stiano così!)

ciao, Luca
bergat@tiscali.it
Non confondiamo la fotografia come senzazione che fornisce l'immagine, con tecnicismo fotografico. Perchè come senzazione dell'immagine basta anche una macchina fotografica di un fustino di dash o la foto di un cellulare.

Se parliamo di tecnicismo d'immagine, allora come oggi esiste la postproduzione di un'immagine digitale, così prima esistevano le tecniche sovra e sottosviluppo, la possibilità di aumento dell'acutanza, la possibilità di compensazione di sviluppo, la tecnica della mascheratura, della pseudosolarizzazione edel sistema zonale etc etc.

Oggi col digitale, diciamo che l'asticella si è spostata più in alto... tutto lì.
bravabianca
QUOTE(bergat@tiscali.it @ May 1 2010, 05:59 PM) *
Non confondiamo la fotografia come senzazione che fornisce l'immagine, con tecnicismo fotografico. Perchè come senzazione dell'immagine basta anche una macchina fotografica di un fustino di dash o la foto di un cellulare.

Se parliamo di tecnicismo d'immagine, allora come oggi esiste la postproduzione di un'immagine digitale, così prima esistevano le tecniche sovra e sottosviluppo, la possibilità di aumento dell'acutanza, la possibilità di compensazione di sviluppo, la tecnica della mascheratura, della pseudosolarizzazione edel sistema zonale etc etc.

Oggi col digitale, diciamo che l'asticella si è spostata più in alto... tutto lì.


chiedo scusa.....ma non ho capito quasi niente.
se parliamo di fotografia come.....strumento tecnico di documentazione.....
e' un conto,
se, come ho interpretato io, parliamo di fotografia come fatto artistico......ha ragione chi sostiene che la fotocamera serve solo per portarle a casa le foto.
detto questo,
se le foto che porto a casa sono migliori......
e se quando le metto sul pc sono ancora migliori.....preferisco.
resta il fatto che la foto la faccio e la interpreto io, a seconda della mia sensibilita'.
e questo non c'e' tecnica che lo possa sostituire!!!
ciao
bergat@tiscali.it
Mi sembrava essere stato chiaro.

La fotografia è senzazione d'immagine e tecnica; e l'una non è appannagio dell'analogico e la tecnica del digitale.

La postproduzione c'è sempre stata, anche con la pellicola, a meno che con la pellicola non vi fermavate solo allo scatto. rolleyes.gif
Claudio Orlando
QUOTE(bergat@tiscali.it @ May 1 2010, 08:21 PM) *
..............
La postproduzione c'è sempre stata, anche con la pellicola, a meno che con la pellicola non vi fermavate solo allo scatto. rolleyes.gif


Sono daccordo su quasi tutto. Con le dia lo scatto è solo la conclusione di un percorso fatto a monte dello stesso. Scelte previsualizzate per ottenere ciò che si vuole. Se sbagliate, non c'era verso di correggerle ad esclusione, forse, di un tiraggio forzato ma che avrebbe compromesso il resto del rullo, quindi non praticabile, almeno nel 35mm.
aquila665
QUOTE(mirko_nk @ Mar 19 2010, 07:16 PM) *
mah.... il bello di vivere la natura la mattina presto o la sera tardi, o di vivere certe meraviglie della natura di certo non te lo simula nella tua anima un software di 3d...

Il bello di fare una bella fotografia non è soltanto il fine, ma tutto quello che richiede per farla... la preparazione minuziosa... le varie scelte tecniche e soprattutto immortalare il proprio modo di vedere la scena che ci si presenta davanti... nessun simulatore potrà mai regalarci queste emozioni...

Per quanto riguarda la PP, credo sia questione di scelte... se ti piace vivere la fotografia, e utilizzarla come modo di trasmettere le proprie emozioni, credo la utilizzerai nel minimo indispensabile lavorerai in fase di scatto...

Personalmente preferisco passare 2 ore in compagnia e all'aperto piuttosto che rinchiuso in casa di fronte ad un PC....


Quoto in toto quanto detto sopra, ed aggiungo: parecchi anni fa iniziai a fare delle foto con una zenit ttl ed insieme ad un ragazzo che lavorava presso uno studio fotografico appresi i primi rudimenti della fotografia, l'arte di scrivere con la luce, e la prima volta che entrai in una camera oscura e vidi reagire la carta agli acidi facendomi vedere la foto tanto agognata, fu un grande giorno per me.

Non sto qui a raccontare tutta la mia vita fotografica, ma negli ultimi anni con l'avvento delle fotocamere digitali si è perso tutto il lavoro della camera oscura per soppiantarlo con la PP, che fino a quando serve a "sviluppare" il negativo digitale la cosa mi sta bene, ma quando serve a far sparire nei, pance, ed a gonfiare seni, cambiare colore degli occhi non credo sia più tecnica "fotografica", chiamiamola chirurgia estetica applicata alle foto texano.gif .

Ciao

Salvatore
vbcportal
Questa discussione mi interessa moltissimo, e ci tengo davvero molto dire la mia. Io amo fotografare, per avere la consapevolezza di ritrarre ciò che guardo, e non ciò che vorrei guardare e non è visibile. Ecco spiegato cosa peso della PostProduzione, in breve un'elemento importantissimo, ma solo per dare la giusta atmosfera, e per giusta intendo reale, quindi non al fotoritocco, che è cosa ben diversa dalla PP. Se sbaglio messa e fuoco, esposizione, composizione anche, significa che ho cannato la foto, e la cestino. Quindi il digitale ben venga, me per la comodità di utilizzo, non la smodata ed incosapevole mania di fotografare, senza un criterio, senza la dovizia che si deve avere per forza di cose nello scattare.

Insomma chi vuole con il digitale avrà le stesse, se non superiori soddisfazioni della cara ed amata pellicola.
nic_nikon
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 19 2010, 12:00 PM) *
Ciao ragazzi, il titolo è volutamente intrigato ed il messaggio è volutamente molto provocatorio. Mi spiego: l'avvento del digitale ha stravolto l'universo della fotografia, ha fatto smarrire la confidenza ed il contatto del fotografo con l'immagine, dalla sua creazione nella mente, alla sua minuziosa inquadratura (oggi che ci importa di comporre bene, ne scattiamo una ventina, qualcuna andrà bene...), fino alla sua magica rivelazione in camera oscura. Oggi sofware sempre più raffinati e potenti permettono di bruciare, schermare, inserire filtri in pp, clonare, ecc...Morale della favola: è diventato quasi più importante essere buoni in PP che essere dei buoni fotografi...Sempre più spesso si leggono post su questo forum in cui si sostiene l'inutilità di un filtro, la non necessarietà di una corretta esposizione, e così via (del tipo: a cosa serve spendere 200 per un set di GND, tanto ho il programma tal de tali che me lo simula alla perfezione). Esiste un comando che simula questo, uno che riproduce quell'altro, uno quasi uguale all'altro ancora, uno addirittura meglio. Guardate bene: sono il primo a sostenere che la PP deve necessariamente far parte del bagaglio di un fotografo, e che io stesso la reputo un necessario complemento alla formazione dell'immagine definitiva (del resto anche con il negativo si facevano interventi in fase di sviluppo), però si sentono spesso delle discussioni in cui, a dire che abbiamo utilizzato un certo espediente tecnico in fase di scatto, si finisce quasi per passare per cretini. Ora, e qui mi riconduco alla mia provocazione, se tanto tutto si simula, tutto si riproduce e tutto si crea, compriamoci tutti un bel programma di modellazione 3d, diventiamo dei mostri con i rendering e smettiamo di alzarci presto la mattina, andare a prendere il freddo, la pioggia, il caldo e il vento, creandoci direttamente da casa paesaggi e inquadrature mozzafiato...




Come darti torto ? Io sono uno di quelli che gia' a 16 anni (adesso 46enne) che è nato con la reflex a rullino per intenderci, quindi anche io tollero poco un discorso di comodita' a tutto spiano che le digitali offrono. Ci possono essere casi in cui puo' veramente servire un titocco ma senza mai abusare. Io preferisco pensare a cosa sto fotografando ,anche se posso farne 1000, voglio una foto tutta mia, creata dal mio occhio , se poi devo cancellare il cartello di divieto di sosta ,nelle vicinanze di una stupenda chiesa, perche' è pressocche' impossibile fotografarla senza che lo possa evitare, dico che ci sta il ritocco ma modificare la mia foto nell'inquadratura ,nelcontrasto o altri fattori di cui potevo tenerne conto prima di scattare la foto...dico di no, forse perche' sono di vecchia data e sono abituato a risparmiare fotogrammi e a ponderare bene le mie mosse, prima di far clic.

Io, nella mia reflex digitale.....ci metto spesso un bel polarizzatore e come filtro fisso un bel UV che non guasta mai. I ritocchi li lascio ad altri che magari prediligono piu' questa "disciplina", io preferisco fotografare ,pensando l'inquadratura adeguata.
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