QUOTE(Fausto Panigalli @ Apr 1 2012, 07:31 AM)
Ciao Gigi!
Bravissimo,ottimo lavoro e ottima la descrizione sulla tecnica utilizzata,grazie!
Viste le difficoltà operative direi che i risultati sono ottimi,ma non riesco a capire come mai c'è quell'alone diffuso,quasi fosse aberrazione sferica (come un'obiettivo medio a TA,per capirci),che solitamente non vediamo col 500 Nikon.
Che sia il calore dell'asfalto,come dicevi sopra?
Certo è che il contrasto e i colori brillanti di quella scattata col 300f4,beh...forse stiamo chiedendo troppo ai nostri catadiottrici...
Grazie per il bel reportage,complimenti ancora:non oso immaginare che difficoltà sia tenere a fuoco le SBK
Un saluto,a presto!
Fausto.
QUOTE(macromicro @ Apr 1 2012, 08:20 AM)
Intanto gli scatti li hai portati a casa; certo che se andiamo a fare il pelo nell'uovo ci sarebbe qualcosina da recriminare,
ma non bisogna pretendere, a mio avviso, troppo da un'ottica che non è stata ideata per le foto così estreme.
Damandina: mano libera o monopiede?
Grazie a tutti!
...questo alone deve essere un effetto di più componenti, tra cui il particolare sfocato dello specchio
circolare, che in quello sfondo di barriere grigie, battute dal sole e senza elementi di contrasto, crea un "effetto deserto".
Oltre a ciò, metterei l'esalazione calorica dei 30°C e più, sulla pista, con l'esibizione massima dell'effetto "flou" sulle parti bianche e cangianti delle moto.
Comunque il bel "nero contrastato" del Nikkor, nelle ombre c'è tutto... e posso ancora ben distinguere altri particolari se schiarisco le sole ombre in postproduzione.
Un piccolo dubbio lo lascio anche sull'accoppiata specchio+corpo macchina: in queste foto ho usato la D7000. Con la D300 avrei avuto un risultato diverso?
Per esperienza diretta potrei scommetterci, ma solo per un maggior rumore (la 7000 ne esibisce davvero meno!). Con la D700 avrei avuto invece un ottimo compromesso luminosità d'inquadratura/rumore, ma anche minor fattore d'ingrandimento e meno rischio "mosso".
Un altro aspetto che va pesato, nel confronto col 300 è la distanza raggiunta.
La foto col 300 era con soggetti tra i 40/50 metri (variante Bassa) e moto più lente.
Quelle col 500 le ho realizzate in campo più aperto, alla Variante Tamburello che è una doppia curva, sinistra destra molto veloci... distanza soggetti 80/100 metri.
...Molto veloci e difficili da seguire, avanzando verso di me sulla trequarti!!!
Focheggiare continuamente e senza quasi punti di riferimento sul tracciato: una faticaccia.
Per rispondere anche a Macromicro, essendo l'obiettivo così leggero e compatto, e le motorazze così nervose e filanti,... rigorosamente a mano libera!
Se in campo aeronautico gli scatti che si salvano possono essere tra il 30/50% di quelli eseguiti, qui su pista avrò salvato il 10% scarso!
Però, se penso ai fotografi sportivi degli anni 70-80,... avranno pur usato questa ottica?!
Quelli erano veramente dei gran "manici"!!!
I reporter di oggi.
A dirla tutta, girando diversi settori lungopista e guardando i fotografi professionisti appostati, posso evidenziare alcuni aspetti significativi:
- Più Nikon che Canon... e non di poco.
- Molte casacche "Nikon PRO" e diversi allievi di stage fotografici, con attrezzature da urlo!
- Diversi improvvisati, con dotazioni quasi kossovare, però con PASS super Gold, Pro ecc. ecc.
- Molti dotati di 300 f/2,8 (vecchio e nuovo tipo) o 400 f/2,8. (tutti su monopiede)
- Qualche 500 f/4 o 600 f/4 (rigorosamente su monopiede).
- Qualche caso di attrezzature tipo D3s+600 f/4 agganciate a penzoloni e raschiando il pentaprisma su muretti o tenute per terra trai sassi
(io mi sparavo!)
- Un unico, isolato impavido, anacronistico e avventuroso, dotato di Nikkor 500n Catadiottrico...
Posterò in seguito qualche altra nota "di colore"...
Ciao,
Gigi