Tutti sappiamo che la fotografia può essere divertimento, sfida, svago, relax. O che può essere lavoro, impegno, sopravvivenza.
Può essere arte, bellezza, capolavoro.
Un modo per bloccare il tempo e i ricordi, o per trasmettere emozioni a persone vicine o lontane.
Oppure comunicazione, una immagine vale più di 1000 parole, e scienza, descrizione, cultura, didattica, informazione, denuncia anche sociale. In tribunale può essere prova, giustizia, libertà.
La foto può essere propaganda, si dice che la famosa foto della bandiera sulla prima isola liberata dai giapponesi abbia permesso riprendere fiducia agli alleati e soprattutto di racimolare gli indispensabili fondi di guerra e quindi liberare il mondo dalle tirannie, tanto che recentemente ne è stato fatto un film celebrativo.
Può essere storia, testimonianza, memoria per non dimenticare e non ripetere gli errori del passato.
La fotografia può essere occasione di aggregazione sociale foriera di nuove amicizie.
Può essere azione, rapidità, esercizio di riflessi pronti o al contrario riflessione, meditazione.
Se è vero che qualsiasi attività fatta con lo spirito giusto può essere preghiera la fotografia diventa celebrazione del Creatore attraverso la contemplazione, l'esaltazione della sua creazione.
La fotografia può essere sana attività fisica nella natura, allenamento, auto disciplina.
Può essere, allenamento per la mente, studio delle leggi dell'ottica, dell'arte e della composizione, dell'informatica, ma pure delle abitudini degli animali per chi fa caccia fotografica, psicologia per chi fa ritratti, geografia per chi fa foto di luoghi lontane, ecc.

Tutto questo mi era noto, quello che non sapevo è che fosse pure terapia! Vicino a casa mia hanno presentato una mostra di arte terapia, illustri psichiatri hanno spiegato come questa arte possa giovare a pazienti con problemi psicosociali. E se è vero che prevenire è meglio che curare, allora la fotografia non è forse anche prevenzione?

Ma ogni medaglia ha un rovescio, tutto può essere amore o odio a secondo del come, e sopratutto del perché si fa, e l'altro corno di questa attività è che anche questa arte può diventare egoismo, violenza voieristica, ostentazione, occasione di invidia e di gelosie, di guerre 'religiose' tra scuole, tra sostenitori di marchi fotografici diversi, dipendenza e solitudine.
Per questo un forum deve essere sempre vigile, anche se spesso le discussioni trascendono gli aspetti tecnici e sconfinano in quelli umanistici, filosofici, proprio allora lo fanno assurgere ad importante presidio sociale.