QUOTE(claudio60 @ Jun 16 2009, 04:40 PM)
Quanto il fotografo è padrone del proprio punto di vista? a volte lo si cambia perchè si è forzati a farlo oppure lo si cambia per opportunismo. Sembra teoria, ma non lo è.
Oppure lo si cambia per esplorazione, volontariamente, perché ci si chiede come vedano il mondo gli altri.
Personalmente, ritengo questa una eccellente ragione per "cambiare punto di vista"... e anche una grande fonte di crescita: se si guarda il cortile sempre dalla stessa finestra, si continua a vedere sempre la stessa scena allo stesso modo. Ma se si fa il giro di tutte le finestre disponibili, si acquisisce una visione molto più completa e una quantità di informazioni che dalla nostra finestra originaria semplicemente non si vedevano. E alla fine la nostra visione del cortile sarà diversa e più ricca...
QUOTE(claudio60 @ Jun 16 2009, 04:40 PM)
Non sempre il punto di vista è agevole e non sempre collima con il nostro modo di essere, spostare il nostro punto di vista, non dico cambiarlo, è una fatica ciclopica.
Dipende dalla molla che ti muove... e da quanto ti identifichi con il tuo punto di vista.
Se la molla è la curiosità, il desiderio di crescita, di condivisione, di comprensione, allora non è "faticoso". Forse potrà essere "difficile"... le prime volte.
Questo non vuol dire che una persona curiosa, che vuole crescere, che comprende condivida ogni punto di vista. Solo che li esplora, per capire cosa ci sia di buono... magari non ci trova niente, ma cerca, e cerca da quel punto di vista, entrandoci. Per restare nella mia metafora di prima, si sposta di finestra in finestra, e accetta anche quello che non gli piace, perché è comunque una informazione sul "mondo così com'è", anche se dalla sua finestra abituale non si vede. Ma per poterlo fare deve PRIMA andare a vedere con i suoi occhi, altrimenti il suo è un atto di fede...
QUOTE(claudio60 @ Jun 16 2009, 04:40 PM)
Essere d'accordo con una persona su un certo argomento significa esprimere un punto di vista, quando siamo in due o in più persone a pensarla ugualmente e ad avere una simile ottica, il punto di vista diventa comune e si rafforza. Si rafforza anche la convinzione di essere nel giusto anche in quelle occasioni in cui non si è per niente nel giusto, esprimere un proprio punto di vista, fotograficamente ed umanamente talvolta richiede fatica, ma secondo me ne vale la pena.
Per qualche motivo, questo mi ricorda George Bernard Shaw, quando diceva "Se sei l'unico a sostenere una opinione contro il parere di tutti, sii tranquillo di essere nel giusto: quando mai si è vista tanta gente dire la verità tutti insieme?"
Da un certo punto di vista (appunto), questo è un problema. Tutto questo discorso sembra implicare la ricerca di conferme del proprio punto di vista... "se altri la vedono allo stesso modo, allora forse il mio punto di vista è corretto". Ma, personalmente, la vedo di più come Bollinger, che diceva:
QUOTE
"Spendiamo le nostre vite cercando rinforzo alle cose che crediamo, quando quello che dovremmo davvero fare è ascoltare l'opposizione. I Democratici dovrebbero andare alle Convention repubblicane. I religiosi dovrebbero leggere la letteratura ateista. Gli ambientalisti dovrebbero leggere i bilanci delle industrie che odiano di più. I liberali dovrebbero ascoltare Buchanan e i conservatori Nader. Nel mercato azionario, i rialzisti dovrebbero ascoltare i ribassisti e viceversa. Perché? Perché leggere letteratura della vostra stessa opinione è una perdita di tempo. Sapete già di essere rialzisti, credete già nell'Onnipotente, le vostre opinioni politiche sono già vostre e sapete già che l'ambiente è nei guai. Il tempo è prezioso, quindi ci dev'essere un modo migliore di spenderlo che puntellare bastioni già solidi. E allora cosa dovreste leggere, ascoltare o guardare? Qualsiasi cosa vi faccia imbestialire di più. Se vedete rosso quando ascoltate il commento di Tizio-e-Caio, Tizio-e-Caio vi sta rendendo un servizio di grande valore. Se volete stracciare la newsletter di Tizio-e-Caio e gettarla via, dovreste rinnovare l'abbonamento seduta stante. Se vi scoprite incapaci di determinare se un danno fisico o una causa legale sono più adatti a rispondere a un insulto alla vostra intelligenza, siete veramente fortunati. Questi provocatori aprono una finestra sulla vostra anima, una finestra attraverso cui potete vedere le vostre questioni più profonde".
Non so se mi sono spiegato, ma lo spero.
Rimane il fatto che, sì, esplorare altri punti di vista è un'attività che vale la pena coltivare... IMHO.
Ciao,
Davide