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Pagine: 1, 2
mzanigni
Salve a tutti,
da un mio precedente e discusso post è venuta più volte fuori l'esigenza di definire il concetto di "bella" avvicinato alla parola "foto".

Allora vi chiedo di dare ognuno di voi la propria versione del concetto di BELLA FOTO.

Concetto difficile e soggettivo certo, ma almeno possiamo avvicinarci un poco per approsimazione? Oppure è impossibile?

Dite la vostra...
Cosimo Camarda
..incomincia te....siamo tutti curiosi, o meglio...porta un esempio pratico.
Negativodigitale
Una foto è bella, per me, se ha almeno uno dei seguenti requisiti, in ordine di importanza:

MI emoziona.
E' funzionale allo scopo (di ogni tipo) per il quale è stata scattata.
E' perfetta tecnicamente.

Saluti
Paolo

p.s.: occhio che c'è anche il bello Afono ...
alexb61
Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello... rolleyes.gif
CarloNadalin
Secondo me:
Una foto è bella quando risulta essere come io l'immaginavo (rispecchia ciò che avevo in mente)
Una foto mediocre è quando mi avvicino al risultato (vicino ma non uguale)
Una foto pessima è quando il risultato sperato non lo vedo neanche con il binocolo smile.gif

Ovviamente di qualunque genere parliamo..ritratti, paesaggi, still-life...

Carlo
Claudio Orlando
Non esistono belle foto. Il bello è troppo soggettivo. Mi fermerei a definire se una foto è una "buona foto" e già ci siamo allargati ma rientreremmo nei limiti giusti indicati da negativodigitale.
78Anto
QUOTE(mzanigni @ Dec 10 2008, 08:04 PM) *
Salve a tutti,
da un mio precedente e discusso post è venuta più volte fuori l'esigenza di definire il concetto di "bella" avvicinato alla parola "foto".

Allora vi chiedo di dare ognuno di voi la propria versione del concetto di BELLA FOTO.

Concetto difficile e soggettivo certo, ma almeno possiamo avvicinarci un poco per approsimazione? Oppure è impossibile?

Dite la vostra...

Facci vedere una tua foto che ritieni bella e perchè

Qua vale la storia delle 50 righe? Spero di no

Attendo con ansia

Come detto gia nel yuo post precedente TUTTE le mie foto sono belle e mi danno emozioni altrimenti non scatterei
Quindi le foto da me postate sono tutte belle

P.S.: Attendo ancora risposta nel tuo post precedente
Grazie
PAS
Argomento già ampiamente trattato.

Sposto in Temi, collocazione più pertinente.

Saluti
mzanigni
ok, allora inutile continuare...
buzz
già...
mzanigni
L'avevo aperto xchè me l'avevano espressamente chiesto, alcuni, pochi a dire il vero, asserivano di non avere idea di cosa fosse una bella foto...evidentemente non erano al corrente che il tema era gia stato trattato.

Ora basterà loro leggersi tutti i post citati e finalmente lo sapranno.

Allora un ringraziamento ai solerti moderatori che mi hanno fatto risparmiare del tempo. messicano.gif
buzz
...prego wink.gif
_Led_
QUOTE(mzanigni @ Dec 11 2008, 04:24 AM) *
...Ora basterà loro leggersi tutti i post citati e finalmente lo sapranno.



Bastasse leggersi tutti i post per SAPERE.

Come dire che basta leggersi tutti i post di it.scienza.fisica per conoscere l'origine dell'universo. biggrin.gif

Invece di leggere tutti quei post (molti dei quali decisamente fuori strada, ammettiamolo...) ritengo più utile (e meno dispendioso in termini di tempo...) iniziare leggendo Roland Barthes.

Ciao.
FZFZ
QUOTE(mzanigni @ Dec 10 2008, 08:04 PM) *
Salve a tutti,
da un mio precedente e discusso post è venuta più volte fuori l'esigenza di definire il concetto di "bella" avvicinato alla parola "foto".

Allora vi chiedo di dare ognuno di voi la propria versione del concetto di BELLA FOTO.

Concetto difficile e soggettivo certo, ma almeno possiamo avvicinarci un poco per approsimazione? Oppure è impossibile?

Dite la vostra...



Se per "bella" diamo buono il senso di una foto che giudichiamo positivamente...per me è una foto che riesca a comunicarci qualcosa.

Come in qualunque forma d'arte l'importante è questo per me.

E poco, anzi nulla ,conta l'intenzione dell'autore.

Il concetto di "arte" è semplicemente uno spazio che si viene a creare tra l'opera e l'osservatore.
Questo spazio spesso si chiama "interpretazione".


La tecnica , in tutto questo, non ha NULLA a che fare con il fatto che una foto sia "bella" (riuscita) o meno.


Federico.
mzanigni
Hanno già scritto fiumi d'inchiostro, ok. Ma in sintesi?

Il concetto di BELLO secondo me è legato alla cultura.
La cultura cambia, è dinamica, viene permeata da altre culture, esperienze, popoli diversi, artisti, ecc.

Ecco che allora anche il concetto di bello non è più quello della simmetria dell'antichità perchè la nostra cultura non è più quella. Come non è più l'armonia il "bello" della musica.

In sintesi per fare (e capire) una Bella Foto è necessario aver un ampia cultura e non solo fotografica.

Chi non c'è l'ha o ce l'ha limitata fa sempre le stesse foto perchè fa riferimento ad un piccolo bagaglio culturale.

Un grande fotografo, ma anche un grande scrittore o , anche un grande cuoco riescono a creare capolavori proprio perchè conoscendo una ampia gamma di opere, stili, tendenze, esperimenti (cultura) e, sopratutto, avendo una grande talento, riescono partendo dalla conoscenza del "già realizzato" ad andare oltre, almeno di un attimo, e continuare a stupire.

Questo vale certamente nella fotografia, ma anche in tutte le arti in genere.

Allora, riassumendo stile Bignami, per fare una bella foto ci vuole:

1) Cultura
2) capacità tecnica
3) creatività
4) gusto (estetica declinata dalla cultura)

il tutto mixato in dosi e modi sempre diversi ed originali, ma come si chiama questa capacità, che poi è la cosa + importante perchè senza di quella le singole componenti, acnhe tutte insieme non fanno una bella foto??

Si chiama: IL TALENTO

Senza il talento non si possono fare belle foto, inutile!

Si può studiare i maestri (cultura), si possono passare notti insonni su manuali e il forum della nital ( ;-) ) (capacità tecnica), si può essere trasgressivi ed geniali (creatività), si può sapere cosa è il bello oggi ma magari non si riesce a riprodurlo (aver gusto).

Il talento invece magicamente unisce il tutto in un amalgama magica che crea una foto bella.

SENZA TALENTO NON C'E FOTO BELLA, spiacenti:

si potrà fare una foto perfettamente aderente ad uno stile (cultura) ma non è detto che sia bella per forza

una foto ineccepibile per taglio , esposizione, definizione, ecc (capacità tecnica), ma non è detto che sia bella per forza

per scelta del soggetto, espressività, originalità (creatività), ma non è detto che sia bella per forza,

o per stile ( gusto), ma non è detto che sia bella per forza,

Perchè sia bella manca il quid, lo "shining": il talento...

alcarbo
QUOTE(mzanigni @ Dec 12 2008, 05:40 AM) *
Senza il talento non si possono fare belle foto, inutile!

SENZA TALENTO NON C'E FOTO BELLA, spiacenti:


Pollice.gif ecco che cosa mi manca !
Ed io che cercavo di supplire con la miglior fotocamera sul mercato.
Ma purtroppo il talento non è in vendita. Neanche sulla baia wink.gif
Sono d'accordo e parlo seriamente, senza ironia. Sono d'accordo veramente. Pollice.gif

Cercherò comunque ancora pervicacemente di migliorarmi, se non per raggiungere il "bello" (in assoluto) quanto meno il "piacevole o gradevole"........ almeno per me.
mzanigni
QUOTE(alcarbo @ Dec 12 2008, 06:19 AM) *
Pollice.gif ecco che cosa mi manca !
Ed io che cercavo di supplire con la miglior fotocamera sul mercato.
Ma purtroppo il talento non è in vendita. Neanche sulla baia wink.gif
Sono d'accordo e parlo seriamente, senza ironia. Sono d'accordo veramente. Pollice.gif

Cercherò comunque ancora pervicacemente di migliorarmi, se non per raggiungere il "bello" (in assoluto) quanto meno il "piacevole o gradevole"........ almeno per me.



Questo vale (purtroppo e per fortuna) er tutte le belle arti.

Puoi studiare, imparerare le tecniche, copiare i maestri ma se non hai un minimo di talento non farai mai qualcosa di Bello.

Poi chiaramente , e qui vieni in gioco la cultura di chi valuta, può essere bello anche ciò che un fotografo professionista o un critico d'arte non lo ritiene tale e, forse, va bene anche così.

Regole rigidissime non ci possono essere più dato che la cultura nn è più un dogma rigido da secoli.

Oggi il melting pot culturale e l'appiattimento planetario dell'informazione che osseqiua più che altro cinema e telvisione schiaccia e mischia come una lavatrice temi e valori togliendoci ogni riferimento stabile.

Solo chi accetta che oggi fare cultura equivale a surfare un onda capricciosa e scostante comprende che anche il concetto di bello (declinato in altrettante versioni ed interpretazioni) è un entità mutante la cui identità è, di volta in volta, costretta a riferirsi a valori e riferenti sempre diversi.


Complicato a dirsi ma facile a comprendere...
mzanigni
QUOTE(FZFZ @ Dec 12 2008, 03:47 AM) *
Il concetto di "arte" è semplicemente uno spazio che si viene a creare tra l'opera e l'osservatore.
Questo spazio spesso si chiama "interpretazione".


Questa definizione di arte mi piace molto Federico
alcarbo
da Wikipedia........ lungo ma ritengo interessante

La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano sensazioni piacevoli, che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell'universo osservato, che si sente istantaneamente durante l'esperienza, che si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi ad un contenuto emozionale positivo, in seguito ad un rapido paragone effettuato consciamente od inconsciamente, con un canone di riferimento interiore che può essere innato oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale.


Nel suo senso più profondo, la bellezza genera un senso di riflessione benevola sul significato della propria esistenza dentro il mondo naturale.

Ninfa con i fiori della gloria mattutina, dipinto di Jules Joseph Lefebvre.Anatomicamente ed evoluzionisticamente la bellezza umana "base" non sarebbe da ricondurre ad altro che ad un architettura cranica caratterizzata da linee di tensione idealmente resistenti alle sollecitazioni meccaniche.

Indice [nascondi]
1 Introduzione
1.1 Il concetto aristotelico del "Bello" corrispondente al "Vero"
1.2 Il "Bello" come corrispondente al "Regno delle Idee"
2 I rischi di un'estetica radicalmente empirista
2.1 Intellettualizzazione dell'opera d'arte
2.2 Criteri obiettivi nella valutazione di un Opera d'Arte
2.3 Criteri soggettivi nella valutazione della Bellezza Corporea
2.4 Criteri obiettivi nella valutazione della Bellezza Matematica



Introduzione [modifica]
La bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell'osservatore un senso ed esperienza di attrazione, affezione, piacere, salute.
Spesso si afferma che un "oggetto di bellezza" è qualsiasi cosa nel mondo percepito che riveli un aspetto significativo per la persona riguardo la "bellezza naturale". La presenza del sé in qualsiasi contesto umano, indicherebbe che la bellezza è naturalmente basata sul sentimento che suscita negli umani, anche se la bellezza umana è soltanto l'aspetto dominante di una più grande ed incalcolabile bellezza naturale.
Il contrario di bellezza è bruttezza, intesa come la percezione di una mancanza di bellezza o accumulo di imperfezioni, che suscita indifferenza o dispiacere e genera una percezione negativa dell'oggetto.

Gli insegnamenti religiosi e morali spesso mettono a fuoco la "virtù" e la “divinità” della bellezza, per delineare la bellezza naturale come un aspetto di una “bellezza spirituale” (ovvero “verità”) e definire tutte le pretese egocentriche e materialistiche basate sull'ignoranza. L'antica storia di Narciso per esempio tratta la distinzione fra bellezza e vanità. Nel contesto moderno, l'utilizzo della bellezza come mezzo per promuovere un'ideologia o un dogma è stato fulcro di dibattiti sociali che trattano argomenti come pregiudizio, etica, e diritti umani. L'utilizzo della bellezza a fini commerciali è un aspetto controverso della "guerra culturale", all'interno del quale il femminismo tipicamente afferma che tale utilizzo promuove una percezione dogmatica (cioè "Il Mito del Bello") piuttosto che virtuosa della bellezza.

Bellezza e gusto dell'osservatore sembrano termini inscindibili, in quanto concepire una bellezza indipendente da un qualche osservatore che stia lì per goderla, equivale a pensare ad un dipinto bellissimo dimenticato in una cassaforte da decenni. Oppure ad un fiore che cresce in mezzo ad una foresta invalicabile da umani ed animali (mancando un osservatore, esiste allora la bellezza?). Tali oggetti possono essere senz'altro concepiti, ma mancano del tutto di quel carattere di interazione pratica (di azione e reazione) con un'intelligenza percettiva, che tendenzialmente riconosciamo al "bello".


Il concetto aristotelico del "Bello" corrispondente al "Vero" [modifica]
Il bello per Aristotele e Platone è il "Vero". Nell'età moderna, Giambattista Vico afferma un altro criterio, secondo cui il vero è il "fatto" (verum - factum). Unificando questi due criteri ricaviamo la forma occidentale della bellezza, che è inevitabilmente l'arte. Il bello è nell'arte, e la possibilità che la bellezza sia propria della natura è esplicitamente esclusa da Kant nella Critica del giudizio dove definisce il bello naturale come "sublime". Essenzialmente, nella cultura filosofica dell'Occidente il bello si definisce in funzione del giudizio che lo esprime, mentre il "bello in sé" è assolutamente chimerico.


Il "Bello" come corrispondente al "Regno delle Idee" [modifica]
Nel tardo Impero Romano, il filosofo Plotino, ristabilendo il collegamento tra opera d'arte e regno delle idee, espone ampiamente il concetto di visione interiore già proposto da Platone, che permette all'artista di attingere da una forma ideale del bello, non esistente nella res extensa (mondo reale) ma soltanto nella res cogitans (mondo delle idee), e che presto o tardi sfocerà in una rappresentazione materiale. Si può applicare a mai creati dipinti, architetture, forme di governo, sculture, strategie, modelli matematici, ecc. oppure ad un ipotetico essere umano: "il più bello nella storia" ancora non nato.


I rischi di un'estetica radicalmente empirista [modifica]
Va altresì chiarito dove si nasconda il rischio di un'estetica radicalmente empiristica: questo consiste nel fatto che essa dovrebbe, a rigore, parlare prioritariamente se non esclusivamente degli organi di senso, o della coscienza, che riceve ed unifica i "dati" di bellezza; ma ciò significa trascurare e, alla fine, ignorare completamente gli oggetti cui si accorda o rifiuta lo statuto di bellezza; il che, particolarmente nel caso delle arti umane, risulterebbe oltraggioso per gli artefici e finalmente assurdo, come assurda può essere solo una scienza dell'arte che mostri indifferenza verso le opere!

Tuttavia la tendenza a considerare la bellezza di un oggetto intrinsecamente connessa con un soggetto che lo contempla, il quale "applica" il giudizio all'oggetto, e lo ritiene bello in grazia del concetto di bellezza che porta in sé, appare tanto dubbia quanto insopprimibile, nella nostra cultura estetica.

A riguardo, Kant nella Critica del giudizio analizza il bello dandone quattro definizioni, che ne delineano altrettante caratteristiche:

il disinteresse: secondo la qualità un oggetto è bello solo se è tale disinteressatamente quindi non per il suo possesso o per interessi di ordine morale, utilitaristico ma solo per la sua rappresentazione;
l'universalità: secondo la quantità il bello è ciò che piace universalmente, condiviso da tutti, senza che sia sottomesso a qualche concetto o ragionamento, ma vissuto spontaneamente come bello;
la finalità senza scopo: secondo la relazione un oggetto è bello non perché fosse il suo scopo esserlo ma è come se vedere un oggetto bello sia vedere la sua compiutezza anche se in realtà non vi è alcun fine;
la necessità: secondo la modalità è bello qualcosa su cui tutti devono essere d'accordo necessariamente ma non perché può essere spiegato intellettualmente; anzi, Kant pensa che il bello sia qualcosa che si percepisce intuitivamente: non esserci quindi "principi razionali" del gusto, tanto che l'educazione alla bellezza non può essere espressa in un manuale, ma solo attraverso la contemplazione stessa di ciò che è bello.

Intellettualizzazione dell'opera d'arte
[modifica]
È peraltro la sintesi di quel processo di intellettualizzazione dell'opera d'arte che rappresenta la più cospicua novità nell'arte di questi ultimi due secoli, dal Romanticismo in poi. L'arte moderna e contemporanea, la hegeliana arte romantica, è segnata dal confronto con l'osservatore - critico in modo profondissimo, tale da non consentire più in alcun modo la spontaneità creativa, l'innocenza primaria del dipinto di Gustave Courbet, L' origine del mondo -innocenza peraltro sapientissima - se non nel ghetto/riserva/colonia penale del genere naif. Da quel momento l'opera d'arte è "operazione" sul corpo dell'arte; ogni nuova opera è osservatrice della totalità della tradizione artistica; chiama in causa la filosofia dell'arte; si fa meta-arte ed in molteplici correnti si traduce in una discesa agli inferi dei materiali dell'arte, fino a congiungersi con il residuale, con l'immondizia.

Uomo Vitruviano, proporzioni del corpo umano
Criteri obiettivi nella valutazione di un Opera d'Arte
[modifica]
Criteri classici: armonia nella composizione, rispetto del canone, corrispondenza al vero, chiaroscuro, conformità teologica, perfezione, prospettiva, rispetto delle proporzioni vitruviane, presenza della curva sigma di Hogarth, simbolismo, simmetria, rispetto dello stile che si è scelto.
Criteri moderni: accettazione da parte della critica, asimmetria controllata, astrattismo, contrasto, deformità (in Francis Bacon), iperrealismo, parziale imperfezione che dà l'idea del reperto, impressionismo, messaggio sociale, novità, onirismo, provocazione, simbolismo, stilizzazione, surrealismo.

Criteri soggettivi nella valutazione della Bellezza Corporea [modifica]
Criteri puramente estetici: armonia nella composizione, eleganza, grazia, omogeneità, portamento, proporzioni vitruviane, simmetria.
Criteri di tipo riproduttivo: armonia nella composizione, caratteri sessuali secondari, conformità allo standard genetico e razziale, forza, giovinezza, grandezza dei genitali, intelligenza, salute.
Criteri di tipo genetico: completamento delle proprie lacune o eccessi fisici o mentali, diversità razziale, simmetria.

Criteri obiettivi nella valutazione della Bellezza Matematica [modifica]
Anche le formule matematiche possono essere considerate belle. La formula di Eulero: eiπ + 1 = 0 è comunemente considerata uno dei più bei teoremi della matematica (vedi Identità di Eulero).
La poetessa Edna St. Vincent Millay scrisse che "soltanto Euclide ha guardato nella nuda bellezza" alludendo all'austera bellezza che molte persone trovano nel ragionamento matematico connesso alla Geometria euclidea.

Altri legami tra la matematica e la bellezza che hanno giocato un ruolo prominente nella filosofia di Pitagora era la possibilità di disporre ed arrangiare i toni musicali in sequenze matematiche, che si ripetono ad intervalli regolari chiamati ottave.

La cosiddetta "Proporzione Aurea", rappresentata dalla lettera greca Phi(Φ), ed approssimativamente uguale a 1.618, è stata considerata da molti "bella". Viene anche chiamata la "divina proporzione" ed è spesso riscontrata in natura. Per esempio, nella conchiglia di un nautilus, il rapporto tra sezioni successive è circa 1.618.

Possiamo trovare parallelismo tra la bellezza matematica e le altre:
Corrispondenza al vero, p.es nelle equazioni che descrivono accuratamente un fenomeno fisico.
Per le equazioni di Mandelbrot si è visto che spesso determinano grafici con proporzioni di tipo vitruviano, oppure si possono graficare in modi che sono simili a generici alberi, montagne, nubi, ecc.
Gennaro Ciavarella
aggiungo che per me il bello non è strettamente correlato con il perfetto tecnicamente


e poi perfetto tecnicamente che vuol dire ...

il problema è complesso e molto strutturato oltre che non di facile argomentazione

inoltre non credo che sista una "soluzione" ci sono troppi parametri non misurabili e privi di metro di riferimento, soggettivi e legate al mondo delle sensazioni "influenzabili", insomma un casino

nei post messi di riferimento si arrivava ad una estrema relativizzazione che di fatto non pone una soluzione ma tante possibili soluzioni e, quindi, nessuna soluzione rolleyes.gif

ci sono tra di noi persone che su questo argomento legato alla psicologia della percezione, alla cultura (un termine troppo generico nella nostra lingua), alla comunicazioni, alle stazioni, ai mezzi e così via, hanno costruito e costruiscono il loro mondo lavorativo e sperimentale, per cui il loro intervento appare opportuno (Davideeeeeeee rolleyes.gif )

qui, per esempio, un link che fornisce alcuni contenuti di base
uniroma-quaroni
capannelle
Non è facile rispondere...

personalmente a me una foto piace quando mi comunica qualcosa.

La tecnica serve, ma solo a completare e rendere ancora più bella una foto che trasmette sensazioni.
La tecnica da sola non serve a niente, è un mezzo non un fine.

Non ho preclusioni di genere fotografico, in tutti i generi ci sono foto buone e foto meno buone, un po' come nella musica, dove ci sono brani più o meno belli in tutti i generi musicali.

_Led_
QUOTE(mzanigni @ Dec 12 2008, 07:40 AM) *
...
Si chiama: IL TALENTO
...


Talent is overrated. tongue.gif

QUOTE(mzanigni @ Dec 12 2008, 07:40 AM) *
SENZA TALENTO NON C'E FOTO BELLA, spiacenti:


In giro per il mondo ce ne sono migliaia...

Poco tempo fa ho aiutato un amico a scaricare delle foto da una compatta: erano foto di un matrimonio a cui era stato invitato...centinaia di foto sbagliate, senza né capo né coda, senza alcuna tecnica alle spalle, non parliamo di cultura fotografica...poi ne vedo una: una composizione perfetta, l'ho trasformata in BN: da mettersi a piangere per l'emozione, c'era tutto il senso del giorno di festa, l'attesa, la preparazione e quant'altro.

Poi gli ho chiesto come e perché l'avesse fatta: "no, niente, stavo riguardando una delle foto scattate nello schermo ed ho premuto il bottone sbagliato".

Ripeto, rileggiamo Barthes: aiuta.
nuvolarossa
Il concetto di "bello" è molto soggettivo...

Una foto è riuscita quando comunica qualcosa, a prescindere dal mezzo e dalla tecnica... Quando la foto bisogna spiegarla non ha raggiunto il suo scopo.
E qui entrano in ballo tutte le regole della comunicazione ed occorrerebbe scrivere un trattato in merito...

Il talento.... Mah!.... Esistono fior di fotografi che guadagnano cifre da capogiro con un talento discutibile... Sarà legato alla soggettività del bello!.... rolleyes.gif
mzanigni
QUOTE(_Led_ @ Dec 12 2008, 11:55 AM) *
Talent is overrated. tongue.gif
In giro per il mondo ce ne sono migliaia...

Poco tempo fa ho aiutato un amico a scaricare delle foto da una compatta: erano foto di un matrimonio a cui era stato invitato...centinaia di foto sbagliate, senza né capo né coda, senza alcuna tecnica alle spalle, non parliamo di cultura fotografica...poi ne vedo una: una composizione perfetta, l'ho trasformata in BN: da mettersi a piangere per l'emozione, c'era tutto il senso del giorno di festa, l'attesa, la preparazione e quant'altro.

Poi gli ho chiesto come e perché l'avesse fatta: "no, niente, stavo riguardando una delle foto scattate nello schermo ed ho premuto il bottone sbagliato".

Ripeto, rileggiamo Barthes: aiuta.



Non è per caso che la foto era bella perchè TU l'hai riconosciuta come tale?

In questo caso è grazie alla tua cultura fotografica che hai saputo riconoscere in quella bella foto un potenziale.

Hai capito che in B/n avrebbe reso maggiormente (talento?) ed ecco la bella foto, che altrimenti sarebbe magari passata inosservata agli occhi poco "da fotografo" (poca cultura fotografica + poco talento) del tuo amico.


Inoltre:

Ci sono fotografi che settano la macchina a f8 e ah 1/60, poi camminano per strada e scattano a raffica senza inquadrare magari con la camera ad altezza del ginocchio, molti lanciano addirittura la camera in alto sopra la testa con l'autoscatto inserito, altri legano delle compatte al collare del cane settata in modo che scatti foto di continuo ogni tot tempo.

E spesso ne escono grandi scatti...e non si può dire che non sia foto da attribuirsi a quel fotografo.

Ma li il talento e la cultura del fotografo non vengono applicati allo scatto in se come tradizionalmente lo concepiamo ma alla selezione successiva degli scatti effettuati in maniera così casuale.

Il fotografo quindi non è detto che sia neanche e per assurdo colui che scatta o colui che sceglie l'inquadratura, ma certo non possiamo dire che quel tipo di scatto appena descritto non si possa che attribuire al fotografo che l'ha progettato, realizzato e selezionato.



Cosimo Camarda
QUOTE(mzanigni @ Dec 12 2008, 05:40 AM) *
Hanno già scritto fiumi d'inchiostro, ok. Ma in sintesi?

Il concetto di BELLO secondo me è legato alla cultura.
La cultura cambia, è dinamica, viene permeata da altre culture, esperienze, popoli diversi, artisti, ecc.



In sintesi per fare (e capire) una Bella Foto è necessario aver un ampia cultura e non solo fotografica.

Chi non c'è l'ha o ce l'ha limitata fa sempre le stesse foto perchè fa riferimento ad un piccolo bagaglio culturale.

Un grande fotografo, ma anche un grande scrittore o , anche un grande cuoco riescono a creare capolavori proprio perchè conoscendo una ampia gamma di opere, stili, tendenze, esperimenti (cultura) e, sopratutto, avendo una grande talento, riescono partendo dalla conoscenza del "già realizzato" ad andare oltre, almeno di un attimo, e continuare a stupire.

Questo vale certamente nella fotografia, ma anche in tutte le arti in genere.


[


...dalle tue parole e quelle relative ad un tuo altro 3d si evince un classica forma di classismo...non giustificata e senza senso....ho avuto la fortuna di conoscere artisti, che di cuuuultura ne avevano poca...però sono dei grandi...arte è sensibilità...è quello che hai dentro e quello che riesci a trasmettere, puoi fare critica con maggiori conoscenze...ma non l'artista....e non puoi dire che è così....poi stai a parlare sempre delgi altri, ma tu in quale posto ti collochi come fotografo?? ancora non ci ha risposto....te l'ho chiesto più volte...hai il coraggio di rispondere??
mzanigni
QUOTE(Cosimo Camarda @ Dec 12 2008, 04:25 PM) *
ho avuto la fortuna di conoscere artisti, che di cuuuultura ne avevano poca...
però sono dei grandi...arte è sensibilità...è quello che hai dentro e quello che riesci a trasmettere, puoi fare critica con maggiori conoscenze...ma non l'artista....e non puoi dire che è così...


Hai ragione Cosimo, non è assulutamente obbligatorio avere cultura per fare una bella foto.

Una bella foto è la summa ti tanti aspetti non è detto che sia necessario che siamo presenti tutti e nella stessa misura.

Un analfabeta può fare una grande foto? certo! ma perchè ha talento. o perchè è stato fortunato a scattare quella foto.

Ma chi la riconosce come grande foto? Tu, perchè hai la cultura per apprezzarla.

L'esempio di prima dell amico con la compatta al matrimonio è perfetto, la bella foto l'ha fatta per sbaglio.



.poi stai a parlare sempre delgi altri, ma tu in quale posto ti collochi come fotografo?? ancora non ci ha risposto....te l'ho chiesto più volte...hai il coraggio di rispondere??



Cosimo, amico mio...l'ho già detto più volte che avendo cominciato a settembre 2007 mi ritengo un principiante. avanzato (l'avanzato solo per sono avanti con gli anni.... rolleyes.gif ).
Cosimo Camarda
ti dico io fotografo seriamente da febbraio scorso...e mi sono accorto piano piano che la migliore la palestra è l'esercizio...più scatti e meglio è...naturalmente devi essere portato...
mzanigni
QUOTE(Cosimo Camarda @ Dec 12 2008, 05:07 PM) *
ti dico io fotografo seriamente da febbraio scorso...e mi sono accorto piano piano che la migliore la palestra è l'esercizio...più scatti e meglio è...naturalmente devi essere portato...



verissimo...

ma poi anche incosciamente si cambia , guardi di più il mondo con "l'occhio fotografico" che si sta formando leggendo riviste, ammirando capolavori di artisti famosi, frequentando i forum e analizzando le belle foto degli altri, visitando mostre, ecc.

tutto questo bagaglio d'informazioni è la tua cultura fotografica che si sta formando.

poi c'è del tuo.

La tua cultura non è solo fotografica, ti porti comunque esperienze passate e presenti diverse dal mondo fotografico e tutto questo va "schekerato" per creare un mix interessante primo per te che ti diverti a scattare e secondo per chi magari potrebbe apprezzare le tue immagini.

alimentare la sete di belle immagini aiuta ad aumentare il bagaglio culturale fotografico, ma non basta.

Se ci si interessa anche di design, di grafica e tanto altro è meglio: Tutto conta. Tutto è cultura. E questa cultura è al servizio della propria creatività.

sempre secondo il mio modesto parere naturalmente...
gciraso
Scusate, ma non si possono fare affermazioni del tipo "tutto è cultura" senza definire cos'è la cultura, e non mi ci metto neppure, ci sono tanti concetti di cultura, su cui gli epistemologi si sono accapigliati per decenni.
Ma l'affermazione che per fare belle foto ci vuole cultura, inteso nel senso più esteso possibile, anche se non sono d'accordo, non è vera. Ci vuole sensibilità, piuttosto, gusto dell'immagine, preveggenza di cosa si voglia ottenere dall'inquadratura e questa solo in senso molto, molto lato, può essere definito cultura. Anche se le tue conoscenze sono estesissime, hai letto tutto quello che è stato scritto sulla immagine fotografica, non per questo riesci a fare belle foto.

E poi, anche quelli estremamente acculturati non necessariamente saranno bravi fotografi, capaci di fare "belle" foto (che devono ancora essere definite nei loro canoni di bellezza).

Anche la capacità di comunicazione non garantisce le "belle" foto, in quanto il pubblico che percepisce l'immagine prodotta può recepire qualcosa di diverso da quello che si vuole comunicare. E ancora, un fotografo di guerra produce "belle" immagini, anche se il suo scopo di comunicazione magari lo raggiunge anche?

E poi ci aggiungiamo l'esperienza, che complica ancora il quadro. L'omologazione delle immagini, per cui definiamo belle le foto che piacciono in quel momento. Negli ultimi anni in rete si vedono centinaia di panorami tutti uguali o quasi, con sassi in primo piano,oppure l'acqua bella setosa mossa, tutti identici, invariabilmente recensiti in termini entusiastici: sono "belle" foto?

Le foto dei bambini del Darfur sono "belle" foto? Come tutte le altre foto di reportage, se per questo.

Non è così semplice come sembra. E per questo che mi limito a dire che una foto mi piace o no ed il perchè.

Saluti

Giovanni
mzanigni
La cultura cambia e con lei il valore dei fotografi...

Terry Richardson, per esempio

Oggi è considerato il miglioro fotografo del mondo.

Scatta con una Yashica T4 perchè non ci vede bene e con una reflex nonriuscerrebe nenache a mettere a fuoco, è quasi un pornografo, il suo studio è un buco alla periferia di los angeles dove tra uno scatto e l'altro alterna sbronze, orge e droga.

Dice che se non si fa la modella non riesce a stabilire il giusto feeling per lo shooting.

Il suo pene è spesso in bella mostra tra una foto e l'altra dei suoi libri fotografici che ritraggono star del cinema, musica e tv che fanno la file per farsi immortalare da lui.


Le case di moda del tutto il mondo del calibro di gucci, dior, cavalli, sisley, iceberg e tante altre se lo contendono.

Le sue mostre sono sempre eventi internazionali eppure, pochi anni fa questo simpatico ragazzaccio di 40 anni non avrebbe mai neanche potto metttere piede dentro una maisno di moda, figuriamoci essere pagato 300.000 per 6 foto.

Per tutti oggi invece è un genio, eè un genio per la critica, il pubblico, le aziende.

Forse perchè ha saputo cavalcare l' onda della moderna e mutevole cultura?
mzanigni
chiedo scusa per gli errori ortografici ma questo c***o di Iphone ha i tasti troppo piccoli per le mie dita!
nuvolarossa
QUOTE
Terry Richardson, per esempio


...Ecco, appunto!

Sono i misteri della comunicazione... Basta farsi un giro sul suo sito e si capisce che chiunque armato di una qualunque fotocamera potrebbe fare foto molto simili se non migliori. Però siccome le fa LUI, non si sa perchè e come, diventano delle opere d'arte... E non possiamo neanche parlare di "novità" o "originalità", certe cose le faceva già, molto meglio di lui, Mapplethorpe negli anni 70 e 80. E lui si che era un Fotografo!...
buzz
QUOTE(mzanigni @ Dec 13 2008, 05:31 AM) *
La cultura cambia e con lei il valore dei fotografi...

Terry Richardson, per esempio



Anche Costantino è conteso dalle TV e dalle discoteche, ma questo non fa di lui n* un bravo attore né una persona intelligente.
Poi ho visto le sue foto. Avrà una grande fantasia, ma tutta questa "bellezza" non ce la vedo.

Buongiorno, mi chiamo therry rochardson e vorrei un consiglio dsal forum.
Come mai ogni volta che scatto una fogo con il flash mi compare un grosso alone bianco nello sfondo?
allego una foto di esempio:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Caro therry, quell'alone è tipico di un uso del flash diretto. Se vuoi eliminarlo studia un poco il libretto di istruzioni dove spiega la tecnica del flash di rimbalzo, o usa un diffusore.
Inoltre la tua foto è ripresa un po' troppo dal'alto e schiaccia il soggetto, creando anche delle linee prospettiche che vengono chiamate "linee cadenti".
Continua ad esercitarti e continua a postare le tue foto, ma non metterle per favore in digital reflex, altrimenti qualcuno potrebbe avere a che ridire.

Un'altra foto di richardson
IPB Immagine

Qui la critica la muovo all'ombra netta dietro il soggetto, alla confusione degli oggetti dietro la modella (che si sarà portata a letto, altrimenti come la fotografava?) la ripresa dall'alto e una sovraesposizione.

Onestamente non capisco come mai sia tanto conteso in america, ma evito di esprimere il mio parere sulle mode americane perchè dovrei poi bannarmi da solo.

Che sia diventato famoso per le orge e la droga lo ritengo invece molto più probabile.
mzanigni
Hai visto Buzz anche il miglior fotografo del mondo fotografa nonne e zie..! rolleyes.gif

Sui difetti tecnici della foto hai perfettamente ragione, ma..."So what?"

Non penso che Terry non sappia come fotograre senza aloni del flash alle spalle del soggetto o non ne capisca di prospettiva (basta vedere altri suoi scatti).

Terry VUOLE fare foto del genere!


Guarda questa della campagna Nike (mica il pizzicagnolo sotto casa), pensi davvero che non si è accorto che il flash si vede nello specchio?

IPB Immagine

Penso, e qui FORSE, sta il "genio" di Richardson ha portato in concetto di "point & shot" casalingo ad un livello diverso.




Saturando all'ennesima potenza i classici difetti e atteggiamenti di quel tipo di foto popolare.

Andy wharol lo faceva con i barattoli di pomodori Campbell.

NOn penso che nessuno ad anni dalla sua morte potrenne dire "ma che ci vuole a dipingere una scatola di pomodori, non è arte quella m...a"

Ed invece è arte...può non piacere ma lo è.

Richardson è dissacrante, divertente e assolutamente non politicamente corretto, ma viene considerato il fotografo migliore del mondo, per questo l'ho scelto come esempio qui, perchè tradisce quasi tutti i dogmi con i quali siamo stati istruiti da tanti libri di fotografia.

Volevo dimostrare quanto può cambiare il concetto di bella foto con l'evolversi della cultura.


campagna pubblicitarie milionarie:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


IPB Immagine


Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


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mzanigni
QUOTE(nuvolarossa @ Dec 13 2008, 09:08 AM) *
...Ecco, appunto!

Sono i misteri della comunicazione... Basta farsi un giro sul suo sito e si capisce che chiunque armato di una qualunque fotocamera potrebbe fare foto molto simili se non migliori. Però siccome le fa LUI, non si sa perchè e come, diventano delle opere d'arte... E non possiamo neanche parlare di "novità" o "originalità", certe cose le faceva già, molto meglio di lui, Mapplethorpe negli anni 70 e 80. E lui si che era un Fotografo!...



Mapplethorpe è stato un grande piace molto anche a me, ma come hai ricordato il suo lavoro ben più raffinato anche tecnicamente risale a 20 anni fa, se un fotografo lo riproponesse ora in certi ambienti culturali che si nutrono di trendy sarebbe considerato obsoleto.

Richardson ha ora i suoi 15 minuti di celebrità ma domani sarà masticato da un altro fotografo con un stile magari diametralmente opposto, tutto si muove...almeno un pò...!
buzz
Non devo convincere nessuno.
Se a te queste foto piacciono, trovo strano che abbia trovato "mediocri" le foto ai muri postate in digital reflex.

Secondo me questo non è un bravo fotografo, o almeno le foto che fa non mi piacciono per niente. Probabilmente a te sì, ma questa è la dimpostrazione che il "bello" è qualcosa di soggetivo.

O forse la mia cultura è limitata e non comprendo questo genbere d'arte, e lo confondo con presunzione.
In una cosa sola sarà bravo; a sfruttare commnercialmente il fatto ci aver pagato quakche critico per farsi il nome, In america funziona così.
Ovvio che usi una compatta a pellicola, con una reflex non saprebbe da dove cominciare!

Insomma, tra tutti gli esempi che potevi mostrare hai scelto il peggiore....
o forse rispecchia il tuo gusto.
mzanigni
Scusa, ma non leggi mai le mie premesse?

Terry è considerato il miglior fotografo del mondo dalla critica e dal mercato. Non da ME.

Ho portato proprio lui come esempio di come il concetto di bella foto cambi assieme alla cultura.

E' un esempio che ovviamente presta immediatamente il fianco a facile critiche ed illazioni ed infatti l'ho scelto apposta perchè costringe noi a chiedersi ancora più radicalmente cos'è una bella foto (ed eventualemnte dove sta il genio fotografico).

questo non vuol dire che deve piacere a me o te si parla di milioni di persone, di critici, di aziende, di studi di marketing che muovono cifre colossali e anche attreverso la pubblicità suggeriscono modelli e stili.

qui possiamo criticare la foto con il manuale alla mano ma resta il fatto che è considerato il migliore al mondo, anche senza una reflex.


A me richardson piace ma è già un tantino vecchio, ormai il suo stile è copiato da altri , ha perso l'impatto che mi suscitava tempo fa.

E anche le aziende se ne sono accorte, tant'è vero che ha perso se non erro le campagne sisley che curava dal 97, è un segno, forse sta passando lo scettro a qualcun' altro...

Chi si fa avanti del forum? ;-)
davidebaroni
Gennaro mi ha chiamato in causa, ed eccomi qui... rolleyes.gif

Ma mi limiterò ad una, una sola, semplice osservazione.

Molti, qui, scrivono: "Una bella foto è quella che mi trasmette, mi comunica qualcosa", e aggiungono: "L'intenzione dell'autore non c'entra nulla".

A queste persone, e anche a tutte le altre, voglio semplicemente ricordare il Primo Assioma della Comunicazione: "Non si può non comunicare: ogni comportamento é comunicazione".
Tradotto in fotografichese: ogni foto comunica "qualcosa". Non può non farlo, perché ad attribuire un significato all'immagine è l'osservatore. Quindi, se la foto è osservata da qualcuno, questo qualcuno fa le sue associazioni personali, attribuisce significati ai "segni" che percepisce, e quindi la foto "gli comunica" qualcosa... che gli piaccia o no. smile.gif
Se questo è il metro con cui "misurate" la "bellezza" di una foto, o di quasiasi altra cosa se é per questo, beh, allora state soltanto misurando VOI STESSI. La vostra "capacità" di leggere un significato in un'immagine... spesso anche dove "non c'é", nel senso che l'autore magari ha scattato per caso, e nemmeno se ne é accorto.
Come si suol dire... La Bellezza, come la Competenza, la Professionalità, il Genio e le Lenti a Contatto, è nell'occhio di chi guarda. rolleyes.gif

Il mio pensiero sul tema l'ho già ampiamente espresso in alcuni dei thread precedentemente linkati, e non è cambiato di una virgola. biggrin.gif

Ciao,
Davide
mzanigni
Ottimo!

Grazie Davide per il tuo punto di vista, molto interessante.
buzz
QUOTE(mzanigni @ Dec 13 2008, 04:49 PM) *
Scusa, ma non leggi mai le mie premesse?

Terry è considerato il miglior fotografo del mondo dalla critica e dal mercato. Non da ME.
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A me richardson piace ma è già un tantino vecchio, ormai il suo stile è copiato da altri , ha perso l'impatto che mi suscitava tempo fa.



Deciditi: ti piace o non ti piace?
gciraso
Terry Richardson non mi piace adesso come non mi è piaciuto quando ha iniziato a fotografare. Le premesse del suo lavoro, poi, sono demenziali. Se piace alla critica ed al mercato, meglio per loro: ciò però non significa che faccia belle foto, indipendentemente da chi gli commissiona le campagne, solo che fa foto che vende care, meglio per lui.

A qualcuno piacciono anche le foto dei cessi in mezzo ad una stanza, può essere un veicolo estetico interessante, ma non per questo mi piacciono. Alla Biennale di Venezia, qualche ano fa, un artista ha presentato un'opera dal titolo "m...a di artista", osannato dalla critica, meno dal pubblico: cosa significa, che la sua opera era bella?

Saluti

Giovanni


PS: mannaggia alla censura del sito: l'opera si chiamava m.e.r.d.a di artista, non è una parolaccia.
gbarbiera
QUOTE(gciraso @ Dec 14 2008, 12:53 AM) *
Terry Richardson non mi piace adesso come non mi è piaciuto quando ha iniziato a fotografare. Le premesse del suo lavoro, poi, sono demenziali. Se piace alla critica ed al mercato, meglio per loro: ciò però non significa che faccia belle foto, indipendentemente da chi gli commissiona le campagne, solo che fa foto che vende care, meglio per lui.

A qualcuno piacciono anche le foto dei cessi in mezzo ad una stanza, può essere un veicolo estetico interessante, ma non per questo mi piacciono. Alla Biennale di Venezia, qualche ano fa, un artista ha presentato un'opera dal titolo "m...a di artista", osannato dalla critica, meno dal pubblico: cosa significa, che la sua opera era bella?

Saluti

Giovanni
PS: mannaggia alla censura del sito: l'opera si chiamava m.e.r.d.a di artista, non è una parolaccia.


A proposito di quanto sopra da Wikipedia

Attualmente i barattoli sono conservati in diverse collezioni d'arte in tutto il mondo (ad esempio l'esemplare numero 4 è esposto alla Tate Modern di Londra) ed il valore di ciascuno di loro è stimato intorno ai 30.000 €, prezzo assai superiore a quello fissato dall'autore.

A Milano, il 23 maggio 2007 nelle sale della casa d'aste Sotheby's, un collezionista privato europeo si è aggiudicato l'esemplare numero 18 a 124.000 euro: record d'asta mondiale per una delle 90 opere.

Agostino Bonalumi, amico di strada di Piero Manzoni, ha dichiarato che in realtà all'interno delle famose scatole da 30 gr. l'una non vi sia contenuto nient'altro che gesso. Più precisamente

« Posso tranquillamente asserire che si tratta di solo gesso. Qualcuno vuole constatarlo?
Faccia pure. Non sarò certo io a rompere le scatole »
(Corriere della Sera di lunedì 11 giugno 2007, pagina 30)

Quindi anche la m......... è bella e rende.

Ciao
Giancarlo texano.gif
buzz
Albernet e zanigni, siete pregati di risolvere le vostre beghe personali altrove.
mzanigni
QUOTE(buzz @ Dec 13 2008, 10:03 PM) *
Deciditi: ti piace o non ti piace?


A me piace perchè ha sdoganato nei salotti chic della critica e della moda uno stile che non c 'era prima e ora esiste, dato che molti lo copiano.

Una sorta di mix tra il "point & shot" la cultura pop e il porno.

L'averlo portato sulle sofisticate copertine di moda del mondo per me è opera di un genio.

Analizzando molti dei suoi scatti ovviamente presi uno per uno non dicono molto e non mi piacciono ma, altri sono geniali, divertenti e anche molto ben fatti.

Ma spesso in quei casi l'opera non è la singola immagine ma il libro ed è nella sua interezza che andrebbe giudicato.

L'anno scorso stavo prendendo un caffè in une grossa libreria di una grande città.

Appena si entrava c'era un grande leggio con una copia di un famoso libro di Richardson aperto e a disposizione.

Ebbene chiunque si sia avvicinato e ne abbia sfogliato un paio di pagine l'ha poi letto avidamente fino in fondo. Tutti.

L'analisi non è ovviamente scientifica ma mi dato credere che Terry piaccia a molti. D'altronde è un fotografo POP.

E come tutta l'arte POP sembra facile realizzarla o grossolana nella tecnica ma poi si riesce solo ad imitarli mentre sono i geni che creano il nuovo, il mai visto in quella maniera.
E quando la critica comincia ad usare il tuo cognome per designare un certo stile vuol dire che sei arrivato in cima.
walter55
Ogni tanto mi riaffaccio in queste stanze e ritrovo ciclicamente dibattiti sulla foto "bella", sull'arte del fotografare o sulla fotografia come arte, sulla comunicazione visiva, sulla "verità" della fotogrfaia,ecc... ecc... Ben vengano... se ci sono di stimolo ad approfondire in maniera seria l'argomento, magari leggendo qualche libro di storia della fotografia o di critica.

Proprio riprendendo in mano un vecchio libro di storia della fotografia ri-leggo come un tale disse che per definire una "buona" fotografia (e si riferiva a ritratti) questa doveva avere:

- fisionomia gradevole
- nitidezza generale
- scuri, mezze tinte e chiari ben pronunciati, i chieri brillanti
- proporzioni naturali
- accuratezza di particolari neri
- bellezza (!)

Questo tale era Eugene Disderi che nel 1862 (milleottocentosessantadue!) pubblicò un' "Estetica della fotografia". Disderi aveva un genio comemrciale fuori dal comune. Inventò le "carta da visita" che erano la soluzione per venire incontro al desiderio autorappresentativo della media borghesia francese che però non potava permettersi i costi delle fotografie dell'epoca. Da un'unica lastra Disderi , attraverso un apparecchio fotografico con più obiettivi ricavava 8 immagini, che riusciva a vendere a prezzi decisamente più bassi. Il successo fu enorme. Non solo per i costi accessibili quanto per il fatto che Disderi accompagnava alla stampa un'abile operazione di ritocco che, aggiungendo o togliendo, colorando o scolorando, arricchendo la scenografia con elementi adatti all'importanza che si voleva dare al personagio ritratto, rendeva la foto "bella", o meglio, "bella" per l'acquirente.
E' noto l'aneddotto in cui si narra che un cliente restituì a Disderi i ritratti che gli aveva fatto facendo notare che lo stesso aveva 60 anni e non trenta, che aveva il votlo rugoso e non la pelle liscia, che avava un naso camuso e non un naso dal profilo greco. E Disderi sdegnato gli rispose "Se Lei voleva un ritratto somigliante doveva dirlo! Noi non potevamo indovinarlo!"

Direi che questo pezzettino di storia della fotografia (ma potremmo citare casi simili a iosa) fa comprendere come più che di "bellezza" di un'immagine (qualità inesistente in termini oggettivi) si debba parlare di foto "ben fatta per" dove il "per" sta per lo scopo che quella stessa immagine deve assolvere. Non è infrequente ascoltare radiologi che osservando radiografie (che sono foto!) che evidenziano inequivocabilmente la presenza di un tumore esclamano "Bellissima!", o di persone che messe di fronte ad una cruda immagine di reportage allo stesso modo dicono "Bellissima!". Cosa ci può essere di "bello" in un cancro o in un morto ammazzato? Eppure diciamo "Che bello!". In realtà il concetto di "bello fotografico" ha poco a vedere con l'estetica in senso lato quanto con la "funzione" dell'immagine. E su questo ci sarebbe tantissimo da dire. Basterebbe solo aggiungere di come la cosiddetta "estetica" ove connessa alla "funzione" sia fortemente collegata all' "etica". Se svincoliamo anche solo concettualmente il concetto di "estetica" da quello di "funzione" l'"estetica" rischia di trasformarsi (e di fatto si è già trasformata!) in "anestetica".
In questo contesto interpretativo trovano (o trovavano visto che già c'è un oltre) tranquillamente collocazione anche le immagini proposte da Terry Richardson che "vogliono" farsi guardare, e come tali trovano cassa di risonanza soprattutto nella fotografia di moda. Del resto "la forza commerciale" di diversi fotografi sta proprio nella loro capacità di creare immagini davanti alle quali ci si fermi, a prescindere dal giudizio "estetico" soggettivo di ognuno. Immagini irriverenti, spesso volgari, politically incorrect, o semplicemnete "brutte". Il "brutto" paradossalmente diventa "valore", commercialmente parlando, perchè funziona più del "bello". Diventa allora, proprio perchè "esposto" e sponsorizzato, paradossalmente "bello".

Scusate la lunghezza.
gciraso
QUOTE(mzanigni @ Dec 15 2008, 12:42 PM) *
A me piace perchè ha sdoganato nei salotti chic della critica e della moda uno stile che non c 'era prima e ora esiste, dato che molti lo copiano.
......
E quando la critica comincia ad usare il tuo cognome per designare un certo stile vuol dire che sei arrivato in cima.

Qui, secondo me siamo chiaramente OT: infatti si sta parlando del fotografo e non dell'immagine.
Che la critica lo osanni non vuole dire che fa belle foto. Il critico infatti, secondo una nota definizione di un certo G. Verdi è colui che non avendo sufficiente talento, si diverte a demolire quello altrui.
Ma tornando all'immagine ed alla domanda posta, cos'è per voi una bella foto, va anche detto che se si porta in ballo la critica, bisogna ballare con criteri oggettivi di critica, criteri che non esistono se non contestualizzati al momento in cui sono espressi.

Pertanto affermazioni come "L'averlo portato sulle sofisticate copertine di moda del mondo per me è opera di un genio", qualifica il personaggio ma non le foto, tant'è che poi affermi anche che "Analizzando molti dei suoi scatti ovviamente presi uno per uno non dicono molto e non mi piacciono ma, altri sono geniali, divertenti e anche molto ben fatti".

Quindi quelli da te indicati non sono criteri per definire una bella foto. Ne esistono di altri?

Anche quelli indicati "storicamente" da Walter55:
- fisionomia gradevole
- nitidezza generale
- scuri, mezze tinte e chiari ben pronunciati, i chiari brillanti (e, aggiungo io, equilibrio cromatico)
- proporzioni naturali
- accuratezza di particolari neri
- bellezza (!)
non aiutano più di tanto, dato che l'ultimo dei criteri è un non criterio, puramente soggettivo.

Ergo torniamo alle origini: una bella foto è quella tecnicamente corretta e che piace, quindi un parere quasi del tutto soggettivo. Quindi, come dice Davide, la bellezza, come le altre qualità non strettamente tecniche, sta in chi guarda.

E allora passiamo agli esempi:
questa foto secondo voi è una bella foto? Non mi interessa il sì o il no, ma il perchè.



Saluti

Giovanni




Lucabeer
QUOTE(gciraso @ Dec 15 2008, 01:26 PM) *
E allora passiamo agli esempi:
questa foto secondo voi è una bella foto? Non mi interessa il sì o il no, ma il perchè.


E' un bel paesaggio, ma una foto tecnicamente solo corretta.
capannelle
Mi piace e mi emoziona, perciò la reputo una bella foto smile.gif
walter55
QUOTE(gciraso @ Dec 15 2008, 01:26 PM) *
Anche quelli indicati "storicamente" da Walter55:
- fisionomia gradevole
- nitidezza generale
- scuri, mezze tinte e chiari ben pronunciati, i chiari brillanti (e, aggiungo io, equilibrio cromatico)
- proporzioni naturali
- accuratezza di particolari neri
- bellezza (!)
non aiutano più di tanto, dato che l'ultimo dei criteri è un non criterio, puramente soggettivo.


Giusto per evitare equivoci: io mica ho detto che questi sono criteri "storici". Questi sono i criteri di un fotografo e sono funzionali all'uso delle foto che faceva e vendeva. Funzionali ad uno specifico "gusto" di una specifica "classe". Criteri oltretutto abbondantemente contestati da una buona fascia di fotografi a lui stesso contemporanei.

Venendo alla foto che proponi non so che dire. Bella? Brutta? Perchè? Dipende dal contesto. Nella sala d'attesa di un dentista ci farebbe un figurone.
Figurone che certo non farebbe quest'altra foto:

Clicca per vedere gli allegati

ma magari per molti quest'ultima è molto più "bella" di un suggestivo panorama.

La storia è stracolma di immagini su cui il giudizio estetico è cambiato radicalmente con il passare delle generazioni. Atget muore nel 1927 in miseria e totalmente "incompreso". Non fa infatti in tempo a godere del fatto che Man-ray e Breton ne pubblicano alcune foto nel 1926 sul una rivista d'avanguardia artistica e da allora le sue foto sono annoverate tra le immagini più importanti del secolo appena trascorso. Lo stesso uso del "colore" viene sottoposto a giudizi estetici tra i più controversi, tanto da far dire ad alcuni (Stieclitz ed altri del cosidetto gruppo dei Secessionisti) che il "colore", proprio perchè tale rendeva volgari le immagini, diveramente dal "nobile" ed artistico biancoenero. la storia dell'arte è un continuo alternarsi di concetti "estetici" fortemente influenzati per un verso dalle culture dominanti, e per altro verso dall'evolversi delle tecnologie.
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