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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON COOLPIX
poshi
Ciao a tutti, possiedo una p5100. come tutti ben saprete i suoi tempi di otturazione spaziano da un massimo di 8'' ad un minimo di 1/2000 di sec, e le sue aperture focali variano da un minimo di f/2.7 ad un max di f/7.6. La mia domanda da inesperto è sapere se queste caratteristiche bastano per avere dei buoni risultati e se qualcuno mi aiuta a decifrare in termini di prestazioni queste caratteristiche. Fin dove mi posso spingere, in pratica, con questi tempi e aperture?
C.Federico
Per quando riguarda le aperture, direi che la gamma f/2,7 - f/7,9 (la P5100 arriva anche a f/7,9 lascio a te la scoperta di come impostare questo valore, è una strana curiosità!) sia una gamma completa considerando il fatto che f/xx rappresenta il diametro in mm dell'apertura del diaframma che è pari al rapporto (il rapporto gode della proprietà invariantiva) tra la focale f correntemente impostato e il numero xx al denominatore
Per quanto riguarda il range dei tempi dell'otturatore leggi i miei interventi nella discussione "Coolpix P6000 contro tutti ...." e li troverai la risposta bella e pronta (riguarda la P6000 ma nel contesto dell'apertura e dei tempi è uguale alla P5100, le due coolpix hanno esattamente gli stessi range di apertura e dei tempi)

ciao, federico
poshi
(la P5100 arriva anche a f/7,9 lascio a te la scoperta di come impostare questo valore, è una strana curiosità!) Daaaai! ma che cattivo! dimmelo come si fa, io non sono molto esperto e credo che non ci arriverei mai... biggrin.gif qui ci si aiuta e ci si consiglia, non si fa friggere di curiosità i compari nikonisti smile.gif Dai ora mi hai fatto venire la curiosità!!!!
memuz
QUOTE(poshi @ Nov 26 2008, 11:04 PM) *
Ciao a tutti, possiedo una p5100. come tutti ben saprete i suoi tempi di otturazione spaziano da un massimo di 8'' ad un minimo di 1/2000 di sec, e le sue aperture focali variano da un minimo di f/2.7 ad un max di f/7.6. La mia domanda da inesperto è sapere se queste caratteristiche bastano per avere dei buoni risultati e se qualcuno mi aiuta a decifrare in termini di prestazioni queste caratteristiche. Fin dove mi posso spingere, in pratica, con questi tempi e aperture?



Usando una terminologia abbastanza da barbone posso dire che l'apertura focale a 2.7 fa entrare più luce dell'apertura 7.6, percui lafoto ti viene più chiara o più scura, per i tempi, 8 secondi, rimane aperto l'otturatore per 8 secondi e tutte le cose in movimento, anche piccoli movimenti venogno mossi, la velocità di 1/2000 ti basta per fermare le goccie d'acqua di una fontanella per gustarti i dettagli, tutti e due i parametri devono essere "coerenti" tra di loro, altrimenti ti viene una foto buia o troppo chiara, prova a smaterrarci un pochino, quando hai capito il meccanismo ti spingi oltre con tutte le altre regolazioni. Con la P80, i tempi sono uguali, l'apertura focale non mi ricordo fin dove arriva, ma ti posso dire che fotografi tranquillamente uno squarcio notturno della città illuminata senza usare flash... Fai prima qualche decina di foto per capire.
C.Federico
Memuz la tua terminologia non mi sembra da "Barbone" sei stato tecnicamente corretto e chiaro pur usando un linguaggio semplice e comprensibile a tutti.
La P80 rispetto alla P5100 permette di impostare anche l'apertura minima che è f/8 indipendentemente dalla estensione dello zoom, anche il tempo brevissimo di 1/2000 sec è impostabile indipendentemente dall'estensione dello zoom, (nella P5100 il tempo di 1/2000 sec è disponibile solo nella minima estensione grandangolare dello zoom) peccato che la P80 a causa della sua alta densità di pixel nel sensore ccd da 1/2,3" comporti rumore esagerato già a partire da ISO100 (peccato perché è quella che si avvicina molto alla completezza bastava che Nikon adottasse per questa il sensore della P5000, aggiungesse la slitta per un flash esterno per esempio l'SB400 ed il gioco era fatto).
Comunque in generale le Coolpix della serie P, a parte le solite lacune che per colmarle occorrerebbe poter unire i pregi di ciascun modello e con qualche caratteristica e sforzo in più da parte di Nikon, offrono scatti di qualità e si comportano bene nelle ordinarie situazioni di scatto e questo vale anche per la serie style e live quest'ultime producono scatti nettamente superiori a scatti ottenibili da fotocamere dello stesso livello ma di altri marchi.
Per esempio mi è capitato spesso di visionare scatti prodotti con fotocamere canon, nonostante quest'ultimo sia un buon marchio e storicamente l'unico antagonista di nikon nel mercato user a me non mi convinconto ho visto sempre foto più sgranate e meno nitide di quelle offerte dai prodotti nikon, bo forse sono stato sfigato perché ho visionato foto scattate da gente che non sa scattare.
Ma mi dispiace dirlo anche con un po di nostalgia gli scatti delle coolpix oramai fuori catalogo erano veramente magnificamente superbi ....
Mi fu regalata a suo tempo la coolpix 7600, vi assicuro con la P5100 che mi soddisfa molto a livello di qualità degli scatti non è in grado di ottenere il livello degli scatti prodotti dalla 7600 soprattutto dal punto di vista della brillantezza dei colori e della assoluta nitidezza; la 7600 l'ho rivenduta per quattro soldi eppure ancora adesso la rimpiango.
memuz
Non posso paragonare molto la P80 alle altre fotocamere di altre marche, perchè a prima vista sembrano uguali come qualità, bisognerebbe avercele in mano almeno un giorno intero per capire i difetti di una e dell'altra, comunque provenendo da una Sony da 6 megapixel, posso solo dire che ritendo la P80 fantastica, di fatto ho notato che superiore a 200 iso c'è rumore, ma poco male perchè ho sembre scattato foto con massimo 200 iso anche prima con la sony, poi dipende sempre da quanta luce c'è, cosa si fotografa...
C.Federico
Sono daccordo la P80 Fino ad ISO200 (volevo scrivere ISO200 e forse ho digitato male) si comporta molto bene, del resto è conforme all'evidente inclinazione della stessa, con quella focale che spazia dal grandangolo di 27 mm al super tele di 480 mmm; Però è un peccato bastava che gli montassero un sensore tipo quello della P5000 per evere in mano veramente una compatta tutto fare capace di reggere egregiamente anche ISO800. Del resto l'ho acquistata e poi regalata ecco uno scatto:

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 754.1 KB


Io resto fermo ancora sulla P5100 in attesa di una compatta nikon che mi soddisfi, con l'uscita della P6000 non ho ritenuto opportuno passare a quest'ultima per il raw, la scheda di rete e il GPS mi stanno solo alla gola le due lenti ED nella sua ottica (benché la stessa ottica risulti almeno sulla carta più buia di quella della P5100) per il resto la ritengo analoga alla P5100
raffer
QUOTE(C.Federico @ Dec 2 2008, 04:00 PM) *
Sono daccordo la P80 Fino ad ISO200 (volevo scrivere ISO200 e forse ho digitato male) si comporta molto bene, del resto è conforme all'evidente inclinazione della stessa, con quella focale che spazia dal grandangolo di 27 mm al super tele di 480 mmm; Però è un peccato bastava che gli montassero un sensore tipo quello della P5000 per evere in mano veramente una compatta tutto fare capace di reggere egregiamente anche ISO800.


Comunque anche a più di 200 ISO la P80, considerando sempre che è una compatta, non è proprio da buttare via.

Esempio a 1534 ISO.

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Ingrandimento full detail : 1.9 MB

C.Federico
raffer quello che tu dici è vero però dallo scatto che tu hai postato si evince che ti trovavi in condizioni favorevoli dal punto dell'illuminazione per effettuare lo scatto; il rumore si nota leggermente e sono sicuro che stampando il tuo scatto con una stampante fotografica di qualità risulterebbe perfetto e il rumore sarebbe praticamente invisibile.
Il rumore è particolarmente fastidioso e tutt'altro che piacevole in condizioni di scatti con scarsissima illuminazione posto questo mio scatto ad ISO66, eppure nonostante il bassissimo valore ISO in esso si nota chiaramente il rumore soprattutto nelle zone superiori dell'immagine

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 989.3 KB

così come lo vedi postato (la risoluzione è stata ridotta a 96 dpi per ridurre la dimensione in termini di MByte) ti sembra irrisorio il rumore nei tratti del cielo notturno eppure ti assicuro che nell'originale così come è uscito dalla fotocamera è ancora più marcato, ho anche una stampa in A4 su carta fotografica e anche in quest'ultima è vistoso il rumore nelle zone che rappresentano il cielo notturno
C.Federico
Questo è un'altro mio scatto sempre con la coolpix P80 ma questa volta ad ISO 100

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 855 KB

Anche in questa immagine ho ridotto la risoluzione da 300 dpi a 96 dpi (tutte le immagini che devo postare nel web le modifico così mediante adobe photoshop, il perché dei 96 dpi è presto detto, è la risoluzione standard di windows quindi la risoluzione ottimale per la visualizzazione sul monitor del PC) ebbene nonostante che gli iso di questo scatto siano superiori ad iso66 (quest'ultimo è l'iso del precedente mio scatto notturno), l'immagine non presenta rumore e questo è dovuto alle condizioni di forte illuminazione del soggetto dello scatto (l'ho scattata in estate alle ore 13:29 in una giornata stupendamente solare e torrida). il luogo dello scatto è il seguento, l'ucello (non so che specie sia ) era appoggiato sul cartello all'angolo sinistro dell'immagine che seguente:

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 1.2 MB

Coolpix P5100, distanza focale 8 mm, apertura f/4.8, tempo di esposizione 1/1000 sec., ISO 64
C.Federico
Quest'altro è uno scatto con la coolpix p5100 ad ISO800, avevo ridotto quanto più potevo l'apertura per esaltare la radiosità proveniente dai corpi illuminanti presenti nell'inquadratura

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 1.2 MB

per non ottenere il micromosso ho appoggiato la P5100 in un appoggio di fortuna (nella foto si vede parte di questo appoggio giusamente sfuocato perché vicnissimo all'ottica della coolpix) quindi ho disattivato il VR ed ho impostato l'autoscatto a 10 sec. (preferisco l'autoscatto di 10 sec. piuttosto di 3 sec per dar tempo alla P5100 di smorzare le micro oscillazioni e stabilizzare il proprio corpo, oscillazioni conseguenti alla pressione sul pulsante di scatto).
memuz
http://www.nikonclub.it/forum/Coolpix_e_Fo...42424-s275.html

Quì trovi le mie foto con la P80 di notte, dovrebbero essere state fatte tutte ad 100 ISO, peccato solo che le ho fatte a 5 megapixel, ma sono venute bene. Tieni presente che sono state le prime fatte senza esperienza.
raffer
Io non uso Photoshop, ma Corel Paint Shop Pro Photo X2 e, molto più rozzamente, uso l'opzione "Ridimensiona immagine" per ridurle in genere a 1600 pixel sul lato lungo.
Nell'immagine a 1534 ISO che ho postato io vedo nettamente il rumore, che comunque avrei potuto attutire di molto se la avessi rielaborata con Noiseware o Neat Image.
Comunque almeno le condizioni di scatto non erano delle migliori poichè ero lontano ed ho dovuto usare quasi lo zoom estremo, il soggetto era in movimento e la messa a fuoco non è perfetta ed infine le luci variavano continuamente d'intensità. Inoltre anche l'inquadratura lascia a desiderare poichè leggermente storta.
A proposito di rumore potrebbe interessarti, se non l'hai già fatto, la lettura di questo articolo.

Ti saluto,

Raffaele

P.S. Una curiosità: perchè nella foto della spiaggia la priorità ai tempi ed 1/1000 in quelle ottimali condizioni di luce?
C.Federico
Ciao Raffaele, rispondo prima al tuo PS, ho usato la priorità dei tempi perché volevo avere le crespe nette delle onde del mare, i soggetti sulla spiaggia non sfuocati a causa di eventuali movimenti e poi mi trovavo completamente in controluce dalla foto non sembra ma è così, considera che la spiaggia è quella di anzio in provincia di roma quindi ad ovest, lo scatto è stato effettuato alle ore 13 e qualcosa, quindi il sole mi era quasi di fronte aggiungi poi il riflesso della luce da parte del mare, la distanza focale era quella minima di 8 mm, quindi a detta della P5100 il tempo di 1/1000 sec era quello più adatto per una corretta esposizione, molto propabilmente settando 1/500 sec era troppo esposta e settando 1/2000 era troppo sottoesposta, c'è da dire anche il fatto che l'ho scattata lungo la passerella di legno per scendere giu in spiaggia e quindi per non intralciare ho impostato velocemente la coolpix per lo scatto forse con più calma potevo fare di meglio, del resto la foto che ho postato non mi piace perché non è esattamente come la volevo; tuttavia ho il vizio di salvare tutti gli scatti che effettuo perché da essi posso meditare sugli errori e di conseguenza migliorare (sono molto pignolo con me stesso)
per quanto riguarda corel, in passato usavo coreldraw 11, ma questo mi dava dei problemi in Windows XP .....
Praticamente ho impostato il PC con due account uno di amministratore, l'altro da user e normalmente accedo come user mentre accedo come amministratore solo in caso di manutenzione, in particolare per navigare in internet uso solo l'account user (ho impostato perfino il registro di sistema in modo che nessuno dal web sia in grado di accerdervi e quindi senza questa risorsa difficlmente attecchiscono virus, worm e malware considerando che ho anche un antivirus, con tutte queste accortezze non ho avuto mai problemi e da internet nessuna delle schifezze vengono scaricate senza mio consenso).
L'unico problema è che l'account user impone molte limitazioni, del tipo non si possono installare e disinstallare programmi e drivers di periferiche, non si può configurare l'hardware, in molte cartelle di sistema non è possibile accedere ecc ecc e dunque non tutti i programmi vecchi funzionano con questo accesso e CorelDraw 11 era uno di questi, da allora ho abbandonato i prodotti corel e non li ho più utilizzati quindi mi sono limitato a Photoshop (ad ogni modo la superiorità grafica di photoshop è indisutibile, solo the Gimp che è gratuito gli compete ma è maledettamente lento nelle fasi di photoritocco)
Per quanto riguarda il rumore ho letto la discussione da te indicata dopo che me l'hai segnalata, in generale condivido quello che sostiene ma dovrei leggere con molta attenzione tra le righe perché introduce argomenti trattabili meglio con un formalismo più scientifico e mi riprometto di farlo.
Nel caso dei sensori il rumore dovuto alla termica è quello più dominante, si producono elettroni anche in situazioni di scarsa radiazione e anche nel buio totale prova ad occludere l'obiettivo e prova a scattare aumentando l'iso ad ogni scatto otterrai fotogrammi non bui come ci si potrebbe aspettare ma fotogrammi con rumore, quuesto risultato è ancora più accentuato nelle compatte, la predetta prova è semplice da realizzare e molto formativa
C.Federico
Raffaele, ho letto con molta attenzione la discussione sul rumore, devo dire molto chiara ed esaustiva, in generale sono daccordo con quanto viene asserito; l'unica cosa è che gli esempi riportati non sono proprio concordi con la tecnologia digitale delle fotocamere in commercio .... mi spiego....

Le fotocamere digitali in commercio indipendentemente dal livello professionale sono accomunate tutte dal fatto di disporre di un unico sensore CCD o CMOS, fondamentalmente questi sensori sono monocromatici, la possibilità di ottenere degli scatti a colori da questi sensori è dovuta alla presenza della matrice di filtri di Bayer che fa da schermo alla luce che colpisce il sensore, mediante questo filtro ogni pixel del sensore (non dell'immagine è sostanziale la differenza) che da ora in poi chiamo con il suo nome corretto ovvero fotodiodo contribuisce solo per un terzo dei dati che occorrono al corrispondente pixel dell'immagine .... in altre parole la tripletta (R,G,cool.gif di un pixel dell'immagine letta nel sensore è solo ed esclusivamente della forma (R,0,0) oppure (0,G,0) oppure ancora (0,0,cool.gif e ciò dipende dalla posizione del fotodiodo sul sensore, infatti la matrice di bayer è una matrice per dare l'idea una scacchiera nella quale ogni casella è un filtro che lascia passare una sola delle componenti R (Rosso), G (verde) e B (blu) della luce incidente e ad ogni casella della scacchiera di bayer corrisponde un unico fotodiodo del sensore sottostante che rivela il lvello della luce solo di tipo R, oppure solo di tipo G oppure ancora solo di tipo B.
Dunque all'uscita del sensore le informazioni che si ottengono risultano gravemente mutilate e incomplete.
Queste informazioni vengono prima amplificate e il grado di amplificazione corrisponde proprio agli ISO, dunque impostare l'iso significa impostare il guadagno dell'amplificazione(e qui si introduce ulteriore rumore) poi passano al convertitore A/D (che praticamente associa al segnale analogico proveninte dal sensore una seguenza numerica ossia un segnale digitale) ed è all'uscita che si ottengono i pixel dell'immagine finale nella forma (R,0,0) oppure (0,G,0) oppure (0,0,cool.gif; mediante processo di interpolazione si ricavano le componenti mancanti di ciascun pixel.
Dunque il processo di interpolazione che può essere lineare (polinomio di 1°), quadratico (polinomio di 2° grado), cubico (polinomio di 3°) ecc. ecc. inevitabilmente è antagonista del rumore ossia il rumore (che è somma di quello intrinseco più quello termico più quello introdotto dall'amplificazione) del segnale stesso viene fortemente attenuato dal processo di interpolazione.
ora è chiaro che a parità di superficie del sensore ad un numero maggiore di fotodiodi corrisponde un processo di interpolazione più fine ma nell'altro piatto della bilancia si avranno fotodiodi meno sensibili (cosa inevitabile perché per aumentare su una stessa superficie il numero dei fotodiodi occorre necessariamente ridurre la superfice delle giunzioni dei fotodiodi stessi il che vuol dire disporre di meno cariche e dunque meno sensibilità) e più rumore termico (maggiore densità di fotodiodi contribuiscono ad aumentare la densità di temprearatura sulla superfice del sensore la quale incrementa le cariche in gioco da rilevare che non sono funzione della luce incidente)
Morale della favola ..... nelle fotocamere digitali in commercio il livello di rumore intrinseco è pressocché irrilevante perché le informazioni provenienti dal sensore CCD o CMOS sono incomplete, dunque la percentuale maggiore di rumore è dovuta al rumore termico più il rumore introdotto dallo stadio amplificatore, d'altra parte il rumore dello stadio amplificatore può essere drasticamente attenuato mediante un raffinato sistema di retroazione dell'amplificatore stesso così ché quel che resta è il rumore termico.

Mi scuso se risulto essere impreciso ma comprendete che è difficile esporre certe questioni tecniche cercando di usare un linguaggio semplice e comprensibile a tutti

Ciao Federico

C.Federico
Concentrato sulla questione del rumore ho dimenticato di precisare la seguente cosa ....

Da qualche parte di questo forum ho letto la discussione sul fatto che gli scatti in formato raw contengono o non contengono dati dell'immagine manipolati ... per quanto detto nel precedente mio post la risposta è si, ed il motivo è presto detto... i dati nel formato raw sono esattamente i dati uscenti dal processo di interpolazione, il file raw non è altro che un'archiviazione esatta dei risultati di interpolazione.
Da qui si capisce come la qualità dell'immagine finale dipende esclusivamente dal potere risolutivo dell'ottica, dalle caretteristiche del sensore, dalla bontà dell'amplificazione (precisamente dal metodo di retroazione dello stadio di amplificazione stesso) e in fine dall'algoritmo di interpolazione utilizzato.
ea00220
A prescindere dal fatto che la trattazione è completamente off topic, quanto asserito, e cioè:

QUOTE(C.Federico @ Dec 3 2008, 11:24 AM) *
......
la possibilità di ottenere degli scatti a colori da questi sensori è dovuta alla presenza della matrice di filtri di Bayer che fa da schermo alla luce che colpisce il sensore, mediante questo filtro ogni pixel del sensore (non dell'immagine è sostanziale la differenza) che da ora in poi chiamo con il suo nome corretto ovvero fotodiodo contribuisce solo per un terzo dei dati che occorrono al corrispondente pixel dell'immagine .... in altre parole la tripletta .........

... non è esatto, in quanto la matrice di Bayer è del tipo RGGB, cioè ogni fotosito contribuisce per il 25% alla composizione del dato luminanza dopo essere stato corretto del fattore di conversione del rispettivo filtro.

Se proprio vuoi trattare analiticamente la materia, almeno cerca di partire da dati precisi...


In riferimento a questo chiarimento:
QUOTE(C.Federico @ Dec 3 2008, 11:38 AM) *
Concentrato sulla questione del rumore ho dimenticato di precisare la seguente cosa ....

Da qualche parte di questo forum ho letto la discussione sul fatto che gli scatti in formato raw contengono o non contengono dati dell'immagine manipolati ... per quanto detto nel precedente mio post la risposta è si, ed il motivo è presto detto... i dati nel formato raw sono esattamente i dati uscenti dal processo di interpolazione, il file raw non è altro che un'archiviazione esatta dei risultati di interpolazione.
....................


Scusa, ma non ho capito se ritieni che i dati RAW siano manipolati o no.
Insomma sono esattamente i dati convertiti o esiste anche una manipolazione sul RAW ?

Saluti

Pietro
C.Federico
Non sono entrato in merito, per non appesantire ulteriormente l'esposizione, sul fatto che nella matrice di bayer i filtri che lasciano passare la radiazione verde sono in numero maggiore dei restanti due filtri per il rosso e il blu (per il semplice fatto che l'occhio umano è più sensibile nella banda delle radiazioni che corrispondono alla gamma del verde), così come non sono entrato nei dettagli come sono disposti queste "caselle" di filtri nella matrice di bayer, questa omissione del resto non era fondamentale per i concetti che intendevo esprimere anche perché avrei dovuto scrivere parecchie pagine in quanto scendendo nel dettaglio avrei dovuto parlare anche di altri sistemi non standard per esempio quelli adottati dalla fujifilm in cui la disposizione dei filtri nella matricce di bayer è diversa (disposizione a diagonale e le giunzioni degli stessi fotodiodi non hanno lo stesso spessore), oppure dei sensori Foveon dai quali escono le informazioni cromatiche complete perché ad ogni pixel corrispondono tre fotodiodi disposti in tre livelli di profondità del sensore (quando un pixel del sensore viene colpito da una radiazione luminosa il diodo nello strato superiore cattura il livello di una sola componente cromatica e lascia passare le restanti due che penetrano negli strati sosttostanti, il fotodiodo nello strato intemredio cattura la seconda componente cromatica lasciando penetrare la terza che viene catturata dal fotodiodo situato nello strato sottostante più profondo); insomma ho cercato di mantenere il filo del discorso senza divagare troppo.
Del resto l'argomento è importantissimo, vasto ed è il fulcro della fotografia digitale.

Per quanto riguarda il formato raw, in effetti è il risultato di una manipolazione che è la interpolazione, contrariamente a quanto si legge spesso i files raw non contengono informazioni grezze così come escono dal sensore, si tratta dunque di dati manipolati non reali, non corrispondenti esattamente all'inquadratura reale del resto l'interpolazione in parole povere tira a indovinare i valori cromatici mancanti per ciascun pixel seguendo una certa logica di continuità.
E chiaro che il files raw una volta scritto non viene manipolato subirà ulteriori manipolazioni se da esso si vuol passare ad altri formati tipo il jpg
Insomma per manipolazione intendevo non la manipolazione del file in se ma una premanipolazione dei dati in esso archiviati.
C.Federico
Raffaele, nel mio post N° 14 in questa discussione ho scritto che la foto del mare era stata scattata alle ore 13 e qualcosa ... ERRATO! è stata scattata alle ore 15 e qualcosa
ea00220
QUOTE(C.Federico @ Dec 3 2008, 02:10 PM) *
Non sono entrato in merito, .......

Se doveva essere una trattazione semplificata, non c'era bisogno di tutte le precisazioni successive che risultano fuorvianti in quanto basate su un presupposto erroneo.
Alla faccia del rigore scientifico ! messicano.gif

QUOTE(C.Federico @ Dec 3 2008, 02:10 PM) *
Per quanto riguarda il formato raw, in effetti è il risultato di una manipolazione che è la interpolazione, contrariamente a quanto si legge spesso i files raw non contengono informazioni grezze così come escono dal sensore, si tratta dunque di dati manipolati non reali, non corrispondenti esattamente all'inquadratura reale del resto l'interpolazione in parole povere tira a indovinare i valori cromatici mancanti per ciascun pixel seguendo una certa logica di continuità.
E chiaro che il files raw una volta scritto non viene manipolato subirà ulteriori manipolazioni se da esso si vuol passare ad altri formati tipo il jpg
Insomma per manipolazione intendevo non la manipolazione del file in se ma una premanipolazione dei dati in esso archiviati.


A quanto mi risulta sui dati RAW non ci sono manipolazioni né altri interventi possibili, sono solo i dati numerici provenienti dal convertitore A/D, disposti opportunamente in un file con un header che indica in forma testuale tutti i parametri fotografici significativi. Per comodità nell'header del file RAW viene inserita anche una preview JPEG per consentire la visualizzazione della foto sul monitor; su quella già sono presenti le manipolazioni relative ai parametri di scatto, ma non sui dati RAW.
Il file RAW, per sua natura, non può essere manipolato né, tanto meno, pre-manipolato.

L'interpolazione dei dati interviene solo durante il processo di demosaicizzazione, cioè in una fase successiva alla memorizzazione dei dati e non riguarda il file RAW, bensì la sua trasposizione visiva... che non è più un file RAW.

Per fare un esempio semplice semplice, il formato RAW è un po' come un CD musicale. Quando lo ascolti puoi intervenire sul volume, sui toni, puoi applicare qualunque modifica "ambience"; oggi lo puoi ascoltare con gli acuti squillanti e domani con bassi profondi, ma il file contenuto nel disco disco è sempre lo stesso. Come il file RAW.

Saluti

Pietro
C.Federico
Non capisco a quale presupposto erroneo alludi, spero che mi rispondi in maniera più esplicita.
Per quanto riguarda il raw non mi quadra cio che mi hai scritto nell'ultimo tuo intervento .... precisamentwe mi hai scritto che nel file raw è memorizzato un prewiew JPG cito testualmente:

"Per comodità nell'header del file RAW viene inserita anche una preview JPEG per consentire la visualizzazione della foto sul monitor ..."

allora se il file raw viene creato prima del processo di demosaicizzazione (che è esattamente il processo di interpolazione da me menzionato e su questo non ho assoluamente dubbi) come è possibile esibire un prewiew in jpg dello scatto finale visto che ogni pixel dell'immagine ha le informazioni cromatiche non complete?
ea00220
Il file, nel formato RAW proprietario di Nikon, cioè il .NEF, è composto dallo stack di dati RAW, con l'header dei dati fotografici in formato testuale e "in più" ha, nel suo interno, un file JPEG che prima di essere associato al file .NEF, viene processato dal processore expeed esattamente come per qualsiasi JPEG, quindi sottoposto a demosaicizzazione, "manipolazioni" e applicazione dei parametri di personalizzazione impostati sulla fotocamera. Questo serve per il preview.
I due processi, cioè la memorizzazione dei dati RAW e la creazione del JPEG, sono separati e distinti anche se producono un solo file con estensione .nef.

Parecchi programmi di visualizzazione, come ad esempio il buon vecchio Nikon View, non effettuano la demosaicizzazione dei dati RAW, ma per velocizzare la visualizzazione utilizzano direttamente il JPEG. E, purtroppo, questa tecnica viene utilizzata anche da alcuni pseudo-converter che sono velocissimi nel convertire i RAW in JPG.... Ovviamente usano la scorciatoia di ravanare all'interno del file RAW fino a riconoscere il JPG di preview e lo presentano come si trattasse della ricostruzione del file RAW.

Saluti

Pietro
C.Federico
OK Pietro ora mi è chiaro, viene applicato il processo di interpolazione (demosaicizzazione) quindi le impostazioni di scatto limitatamente per produrre il prewiew nel formato jpg poi questultimo viene archiviato internamente al file raw, per analogia sono come le icone memorizzate negli eseguibili

grazie

PS ma non mi hai ancora risposto sul presupposto erroneo a cui tu facevi riferimento al riguardo dei sensori e della matrice di Bayer
ea00220
Il CFA (Color Filter Array) basato su filtro Bayer è una matrice quadrata 2X2, con 1 elemento R, 1 Elemento B e 2 Elementi G.
Quindi la ricostruzione dell'elemento base, completo di luminanza e croma si basa su quattro elementi e non tre (presupposto erroneo).
In particolare gli elementi B sono quelli più significativi per la luminanza (luminance-sensitive elements ), quelli R e B per il croma (chrominance-sensitive elements). Questi elementi sono definiti sensel e divengono pixel solo dopo l'interpolazione.
L'output grezzo (raw) del CFA è conosciuto come Bayer pattern image ed è una sequenza di valori di luminanza per ciascun sensel, nel senso che non c'è alcun riferimento al colore. E' il processo di demosaicing che riassocia i sensels ai colori primari e l'interpolazione che ne stabilisce l'interazione e il corretto posizionamento nello spazio colore voluto, con la creazione, finalmente, del pixel.

In questo contesto parlare di triplette di colore (come per i monitor) è per lo meno fuorviante. O no ?

Saluti

Pietro
nonnoGG
Nota del Moderatore:

Invito affettuosamente (ma stavo per scrivere diffido perentoriamente...) a continuare in MP ogni disquisizione OT compresi tutti i "batti e ribatti" assolutamente inopportuni, i cui toni rasentano spesso odiosi attacchi ad personam.

Al primo fuori pista prenderò provvedimenti molto seri, sottoponendo il caso al Team per sanzioni molto più pesanti di quelle già adottate ( hmmm.gif inutilmente?).

Il tema, definitamente perso di vista, non riguarda valutazioni personali sulle capacità degli altri interlocutori, dunque è inutile e dannoso tentare di sviare la discussione tentando di ricondurla alla fin troppo abusata ultima strategia di Schopenhauer.

Ringrazio per la comprensione rammentando che modestia ed umiltà sono virtù rare, ma basta applicarsi quel tanto che basta...

Salutoni .

nonnoGG, nikonista!

PS: per sapere tutto (o quasi) del formato RAW, clickami!
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