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mini74
questa mattina ho giocato un po' con tempi e diaframmi in manuale e sono rimasto molto perplesso .

descrivo l'esperimento .
seduto sul treno mi sono fotografato le gambe mettendo a fuoco il piede .
quindi prova assolutamente ripetibile senza particolari variazioni .

1° foto in automatico con il flasch

ovviamente il ginocchio + vicino e' rimasto bruciato era a 20 cm e la messa a fuoco era a 1m e 30 circa

provo in manuale senza flasch e ovviamente rimane buia e mossa , erano le 6,30 del mattino

poi inizio in manuale a aumentare i tempi con il flasch e...
praticamente non cambia assolutamente nulla fino a 1 1000 ° ?????

in una digitale il lampo posso usarlo su qualunque tempo di esposizione ?

come posso abbasare la luce del flasch interno ?

ho avuto un lieve miglioramento mettendo il diaframma a 5,6

ho avuto un lieve miglioramento settando la foto come macro .
ma.. nulla di soddisfacente

suggerimenti ?
potevo schermare il lampo con un fazzoletto ?

i flasch vecchi delle reflex avevano un controllo di potenza e si autoregolavano su un diaframma in base al numero guida .
ora non si usa + ?

sono io che pretendo troppo da una compatta ?
grazie a chi mi fuga un po di dubbi

ea00220
QUOTE(mini74 @ Nov 5 2008, 10:45 PM) *
......................
grazie a chi mi fuga un po di dubbi


Scusa, ma quali sono questi dubbi ? hmmm.gif

Vediamo se riesco a dare risposte a dubbi che non ho ben compreso... rolleyes.gif
Se metti a fuoco un oggetto a 1,20mt e di conseguenza il flash tara la sua potenza per quella distanza, è evidente che un eventuale intruso a 20cm verrà illuminato in maniera eccessiva e risulterà sovraesposto. Se invece metti a fuoco il ginocchio (per esempio) verrà correttamente esposto il ginocchio, ma buio l'eventuale piede che si trova 1 metro più indietro. A meno di non usare shemi di illuminazione basati su flash multipli, non c'è possibilità di illuminare (col flash) oggetti posti a distanze tanto diverse.

E' normale, in una fotocamera compatta, che i tempi siano ininfluenti quando si usa il flash in condizioni di bassa luminosità ambientale. L'illuminazione principale è quella del flash, il cui lampo dura molto meno di 1/1000° di secondo, quindi quello che determina la quantità di luce che arriva al sensore è solo il diaframma. In assenza di luce ambientale, cioè al buio completo, fotografare (col flash) con 8 secondi di esposizione oppure 1/1000° non produce differenze.

Cosa significa abbassare la luce del flash ? Puoi compensare l'esposizione e il flash si adeguerà automaticamente...

Dai tempi in cui i flash erano manuali e si dovevano fare i calcoli per la regolazione del diaframme è già passato qualche decennio..... messicano.gif

Sono riuscito a dissipare qualche dubbio ?

Saluti

Pietro
mini74
hai fugato i miei dubbi
mi confermi che il flasch regola la sua potenza sulla messa a fuoco ?


2° dubbio Cosa significa abbassare la luce del flash ? Puoi compensare l'esposizione e il flash si adeguerà automaticamente...

se in manuale mi trovo un particolare troppo chiaro x i miei gusti ma non il soggetto messo a fuoco , quello che volevo fare nella prova come faccio a ridurre la luce ? accettando ovviamente il soggetto sottoesposto .

non avendo praticamente diaframmi con cui giocare , sottoesponendo da menu' riesco a ingannare il flasch ?

chissa se mi sono spiegato e se la p50 me lo consente


ea00220
Si, ti confermo che l'obbiettivo comunica la distanza di MAF e il flash regola la sua potenza in base a questo parametro. Questo succede ormai da parecchi anni, anche con i flash non integrati nella fotocamera.

Se sottoesponi intenzionalmente, tutto - anche il flash - si regola di conseguenza e l'immagine risulterà sottoesposta, anche nei primi piani. Però mi domando a cosa può servire regolare l'esposizione su un particolare che non è messo a fuoco. In questo modo l'immagine risultante conterrà due errori anzichè uno....

Come ho già scritto, con il solo flash integrato è impossibile garantire una illuminazione uniforme ad oggetti posti su piani diversi. Il fatto è che l'illuminazione del flash decade in proporzione quadratica rispetto alla distanza, quindi, a distanze ravvicinate, bastano alcuni centimetri per determinare forti differenze di esposizione, anche superiori al range di compensazione offerto dalla fotocamera. Per superare questi limiti si possono usare alcuni trucchi, come il bouncing flash, ma sono realizzabili solo con flash esterni a parabola orientabile.
Se proprio è necessario rendere uniforme l'illuminazione su piani diversi è necessario utilizzare un secondo flash "slave", disassato rispetto al flash master e posto in maniera da "vedere" i soggetti sul medesimo piano.

Saluti

Pietro
mini74
ok grazie delle info .

effettivamente mi sono distratto dietro a altri hobbies una 30 di anni .

riassumendo sono riuscito a fare la foto che volevo io (giusta o errata devo avere il potere io sul mezzo meccanico e non subirlo )

ma probabilmente mi sono scontrato con un limite progettuale della p50 .

riesco a portare a casa il ginocchio non troppo sovraesposto e il piede visibile ma ... non usando la p50 in manuale .

non potendo controllare in manuale veramente e non in modo virtuale il diaframma il flash fa il prepotente .

invece se uso il modo automatico o scena posso giocare virtualmente con i diaframmi (virtuamente perche non si usano diaframmi relai ma si cambia la sensibilita' ) sovra e sotto esponendo .
i miei grossi dubbi erano per un concetto ancora alieno x me .
ai bei tempi andati la pellicola aveva una sensibilita' e non variava .(ci potevamo giocare ma era veramente troppo macchinoso tirare le pellicole).
ora si cambia la sensibilita' .... e' dura risalire sul treno .
ea00220
Eh Eh Eh !
Mi rendo conto delle difficoltà che incontra chi ha avuto modo di fotografare con qualcosa che non sia un telefonino....
Io ci sono passato qualche anno fa ed ho inizialmente avuto un trauma che mi ha fatto ritornare di corsa alle mie reflex meccaniche, ma poi, dolorosamente, mi sono dovuto convertire alle nuove tecnologie....

Però il fatto che sei riuscito ad ottenere quello che volevi anche a dispetto degli automatismi è già un grande risultato. Credimi.
Insisti, sei sulla buona strada !

Con simpatia.

Saluti

Pietro
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