Ciao a tutti...
Mentre vagavo sul web in piena notte pensando a troppe cose tutte insieme, mi sono imbattuto in questo libro...
Con un 56k fa mezz'ora di download..presentazione in flash!
Vi consiglio caldamente di dare un occhiata a questo libretto autoprodotto in un unica copia e portato in tasca ogni giorno per mostrare alla gente che cosa si sta realizzando quando viene posta la fatidica domanda "perchè mi fotografi?"...
Questo del libro autoprodotto è un mio progetto di vecchia data, oggi ci sono due o tre mini-agenzie che permettono di impaginarlo on line, anche se così è decisamente meglio, assolutamente personale..
Oltre che autore di un certo spessore, già incontrato nei vagabondaggi su photonet, è ora anche autore di un originalissima idea..
Oggi che la carta stampata non è più in auge come qualche tempo fa..
Aldilà di questo mio apprezzamento, il link contiene dell'ottima fotografia..
ciao a tutti....
Mentre vagavo sul web in piena notte pensando a troppe cose tutte insieme, mi sono imbattuto in questo libro...
Con un 56k fa mezz'ora di download..presentazione in flash!
Vi consiglio caldamente di dare un occhiata a questo libretto autoprodotto in un unica copia e portato in tasca ogni giorno per mostrare alla gente che cosa si sta realizzando quando viene posta la fatidica domanda "perchè mi fotografi?"...
Questo del libro autoprodotto è un mio progetto di vecchia data, oggi ci sono due o tre mini-agenzie che permettono di impaginarlo on line, anche se così è decisamente meglio, assolutamente personale..
Oltre che autore di un certo spessore, già incontrato nei vagabondaggi su photonet, è ora anche autore di un originalissima idea..
Oggi che la carta stampata non è più in auge come qualche tempo fa..
Aldilà di questo mio apprezzamento, il link contiene dell'ottima fotografia..
ciao a tutti....
Carinissima idea, come sempre ci passi belle chicche.
grazie!
Andrea
grazie!
Andrea
bellissimo.
Come sempre riesci ad emozionarmi oltre che con le tue foto che spesso mi vado a rivedere anche con questo bel suggerimento.
Mi piace moltissimo anche la colonna sonora che ha scelto
ciaoooooooooooo
p.s. ci dici come si fa a fare una cosa simile o a chi ci si puo' rivolgere
ariciaoooooooo
Come sempre riesci ad emozionarmi oltre che con le tue foto che spesso mi vado a rivedere anche con questo bel suggerimento.
Mi piace moltissimo anche la colonna sonora che ha scelto
ciaoooooooooooo
p.s. ci dici come si fa a fare una cosa simile o a chi ci si puo' rivolgere
ariciaoooooooo
Veramente molto bello come concept e come immagini !!! Grazie Gabriele!
Grazie dello spunto, Gabriele, in effetti hai tirato fuori un'idea alla quale, in forma più o meno simile, ero arrivato anche io in queste settimane., quindi mi conforta pensare che l'idea non fosse da buttare via!!
Tornato dal viaggio in India, dove mi sono potuto sbizzarrire a fotografare la gente perchè essendo immediatamente riconosciuto come turista (che brutta parola, preferisco anche io viaggiatore
) era facile stabilire un certo tipo di rapporto, ho deciso fermamente di ripetere l'esperienza anche qui in Sardegna. Di sicuro non sarà facile, la nostra cultura è molto diversa dalla loro e un estraneo che si mette a fotografarti è certamente visto con sospetto se non peggio. Ma forse la parola chiave è appunto questa, "estraneo", e se si riesce a instaurare un rapporto di conoscenza reciproca, di amicizia e perchè no, di fiducia e di complicità nel creare insieme le fotografie, forse questa barriera che sembra insormontabile può essere superata.
In che modo quindi creare un rapporto di questo tipo? Senza dubbio con la massima correttezza e umiltà, mettendo bene in chiaro come stanno le cose e quali sono i reali intenti delle foto che vorremmo fare a queste persone.
Per fare ciò, e qui mi ricollego alla tua segnalazione, è fondamentale mostrare qualcosa di concreto, alcune fotografie rappresentative del proprio archivio, in modo tale da dimostrare la propria buona fede.
In questo senso l'idea di avere con se un libro con le proprie foto è senz'altro buona, ma anche senza arrivare al libro vero e proprio, che potrebbe essere anche utilizzato come una sorta di piccolo inganno, facendo credere che sia stato stampato non da noi a nostre spese ma da qualche editore particolarmente colpito dalla nostra bravura, penso che anche una sorta di album ben fatto e curato raggiunga egualmente lo scopo. Io poi stavo anche pensando, per lo meno per alcuni progetti fotografici non casuali ma ben ragionati e a lungo termine, di portarmi appresso il portatile, in modo da mostrare a chi fosse interessato i contenuti e la "filosofia" del mio sito su internet (ancora in costruzione, ma spero il mese prossimo di riuscire a terminarlo). Il discorso da fare, semplificando un po', deve essere questo, secondo me: "Signore/a, sarei interessato a farle delle foto per il tal motivo, se lei acconsente le sue foto finiranno in questo mio sito internet, è d'accordo oppure no?". Massima correttezza, poi è chiaro che il 99% delle risposte saranno dei rifiuti e che ci vorrà una certa faccia tosta, ma credo che ne possa comunque valere la pena. Scusate la prolissità e fatemi sapere la vostra, ciao
Tornato dal viaggio in India, dove mi sono potuto sbizzarrire a fotografare la gente perchè essendo immediatamente riconosciuto come turista (che brutta parola, preferisco anche io viaggiatore
) era facile stabilire un certo tipo di rapporto, ho deciso fermamente di ripetere l'esperienza anche qui in Sardegna. Di sicuro non sarà facile, la nostra cultura è molto diversa dalla loro e un estraneo che si mette a fotografarti è certamente visto con sospetto se non peggio. Ma forse la parola chiave è appunto questa, "estraneo", e se si riesce a instaurare un rapporto di conoscenza reciproca, di amicizia e perchè no, di fiducia e di complicità nel creare insieme le fotografie, forse questa barriera che sembra insormontabile può essere superata. In che modo quindi creare un rapporto di questo tipo? Senza dubbio con la massima correttezza e umiltà, mettendo bene in chiaro come stanno le cose e quali sono i reali intenti delle foto che vorremmo fare a queste persone.
Per fare ciò, e qui mi ricollego alla tua segnalazione, è fondamentale mostrare qualcosa di concreto, alcune fotografie rappresentative del proprio archivio, in modo tale da dimostrare la propria buona fede.
In questo senso l'idea di avere con se un libro con le proprie foto è senz'altro buona, ma anche senza arrivare al libro vero e proprio, che potrebbe essere anche utilizzato come una sorta di piccolo inganno, facendo credere che sia stato stampato non da noi a nostre spese ma da qualche editore particolarmente colpito dalla nostra bravura, penso che anche una sorta di album ben fatto e curato raggiunga egualmente lo scopo. Io poi stavo anche pensando, per lo meno per alcuni progetti fotografici non casuali ma ben ragionati e a lungo termine, di portarmi appresso il portatile, in modo da mostrare a chi fosse interessato i contenuti e la "filosofia" del mio sito su internet (ancora in costruzione, ma spero il mese prossimo di riuscire a terminarlo). Il discorso da fare, semplificando un po', deve essere questo, secondo me: "Signore/a, sarei interessato a farle delle foto per il tal motivo, se lei acconsente le sue foto finiranno in questo mio sito internet, è d'accordo oppure no?". Massima correttezza, poi è chiaro che il 99% delle risposte saranno dei rifiuti e che ci vorrà una certa faccia tosta, ma credo che ne possa comunque valere la pena. Scusate la prolissità e fatemi sapere la vostra, ciao
| QUOTE (Fedro @ Oct 24 2004, 09:53 AM) |
| Veramente molto bello come concept e come immagini !!! Grazie Gabriele! |
Grazie anche da parte mia
Al ritorno da una intera giornata trascorsa a crogiolarmi al sole in spiaggia (è uno duro lavoro, qualcuno deve pur farlo 
), speravo di trovare delle risposte interessanti a questa stimolante discussione proposta dal sempre ottimo Gabriele, e soprattutto che qualcuno raccontasse la propria esperienza in proposito....possibile che nessuno abbia provato ad approcciare la gente mostrando le proprie foto, in forma di album, libro o altro? O almeno, vi sembra una buona idea, o avete altre proposte? Attendo fiducioso, ciao
), speravo di trovare delle risposte interessanti a questa stimolante discussione proposta dal sempre ottimo Gabriele, e soprattutto che qualcuno raccontasse la propria esperienza in proposito....possibile che nessuno abbia provato ad approcciare la gente mostrando le proprie foto, in forma di album, libro o altro? O almeno, vi sembra una buona idea, o avete altre proposte? Attendo fiducioso, ciao
Ciao a tutti...per la strada no, non ho mai finora provato a mostrare alla gente cosa faccio e perchè...ed in effetti quella di un mini-libretto è una di quelle idee che coltivo da tempo, solo che dovrei trovare altro tempo per farlo...
L'idea comunque non mi pare male, l'approccio con un pc portatile...secondo me è già difficile,meglio un libretto da guardare senza troppe complicazioni per la strada, in un bar, sulla spiaggia o svaccati in un prato...l'idea di dover aspettare l'avvio di windows mi "spegne" parecchio l'entusiasmo, ma è solo un parere personale...diciamo che un libretto ha già una forma, un idea...una cartella nel pc...boh, non lo so, mi appare vaga, indefinita, e soprattutto poco esplicativa di cosa si andrà poi a comporre.....
Ok se si tratta di una galleria di ritratti, ma se si tratta di un reportage...non lo so, io recepisco questo sistema con un certo distacco, ma potrebbe al contrario funzionare benissimo..
Comunque, ripeto, è un idea da portare avanti...una ristrettissima selezione di immagini (nessuno guarda 100 foto con attenzione) ed alcune parole...
Davvero interessante..finora io fornivo a soggetti casuali un bigliettino da visita con l'indirizzo del mio sito, ma anche così non funziona...vedranno DOPO quello che sto facendo...mentre abbandono del tutto l'0idea della revisione dello scatto a display, in quanto una foto singola in sè, non inserita in un contesto, dice davvero poco...
ciao!!
L'idea comunque non mi pare male, l'approccio con un pc portatile...secondo me è già difficile,meglio un libretto da guardare senza troppe complicazioni per la strada, in un bar, sulla spiaggia o svaccati in un prato...l'idea di dover aspettare l'avvio di windows mi "spegne" parecchio l'entusiasmo, ma è solo un parere personale...diciamo che un libretto ha già una forma, un idea...una cartella nel pc...boh, non lo so, mi appare vaga, indefinita, e soprattutto poco esplicativa di cosa si andrà poi a comporre.....
Ok se si tratta di una galleria di ritratti, ma se si tratta di un reportage...non lo so, io recepisco questo sistema con un certo distacco, ma potrebbe al contrario funzionare benissimo..
Comunque, ripeto, è un idea da portare avanti...una ristrettissima selezione di immagini (nessuno guarda 100 foto con attenzione) ed alcune parole...
Davvero interessante..finora io fornivo a soggetti casuali un bigliettino da visita con l'indirizzo del mio sito, ma anche così non funziona...vedranno DOPO quello che sto facendo...mentre abbandono del tutto l'0idea della revisione dello scatto a display, in quanto una foto singola in sè, non inserita in un contesto, dice davvero poco...
ciao!!
Quando parlavo di mostrare qualcosa sul portatile mi riferivo, anche se non mi sono spiegato bene, ad un certo mio progetto futuro, con foto da fare dentro casa e con tutta calma. Ovvio che per la strada la cosa non è fattibile e sarebbe di una scomodità incredibile, anche perchè i tempi di accensione del mio portatile sono dell'ordine di tre-quattro minuti!!!
L'idea del libretto comunque credo che si dimostrerà valida...facciamo così, il primo che la mette in pratica poi racconterà la sua esperienza agli altri. Anche per me come al solito il problema è il poco tempo a disposizione, ma spero nei prossimi mesi di poter fare i primi tentativi, ciao!!
L'idea del libretto comunque credo che si dimostrerà valida...facciamo così, il primo che la mette in pratica poi racconterà la sua esperienza agli altri. Anche per me come al solito il problema è il poco tempo a disposizione, ma spero nei prossimi mesi di poter fare i primi tentativi, ciao!!
| QUOTE (Luca Moi @ Oct 25 2004, 09:43 AM) |
| Anche per me come al solito il problema è il poco tempo a disposizione, ma spero nei prossimi mesi di poter fare i primi tentativi, ciao!! |
Luca, mi dispiace se sei preso, ma da una parte mi consola....
darei tutto per un mese di libertà dal lavoro...
troppe cose si sono accavallate...
Acc, mi dispiace per te, in realtà il mio lavoro vero e proprio in reparto mi lascia abbastanza tempo a disposizione, per lo meno rispetto al tuo, credo. Solo che poi a casa c'è da studiare e tutto il resto....quindi torniamo al punto di partenza!!
Comunque, bisogna tenere duro e mai scoraggiarsi...ti dirò, per me da quando sono andato in India è più facile.
Prima di lamentarmi di qualcosa, ripenso a Chander, l'autista che durante tutto il viaggio si è detto molto fortunato e soddisfatto del suo lavoro, che gli consentiva di guadagnare 60 euro al mese più le mance dei turisti. Abbiamo stretto una grossa amicizia e al ritorno a Delhi ci ha invitato a casa sua a conoscere la famiglia. Mai ci siamo sentiti più mortificati e imbarazzati per il nostro "benessere occidentale"come in quella occasione: la "casa" era una stanza di 2 metri per due senza finestre, con un letto a una piazza e mezzo, una poltroncina e un armadietto. Unico segno del benessere raggiunto, un telefono e il televisore. In quella stanza senza bagno ne' cucina vivevano lui, la moglie e i due figlioletti; i genitori invece dormono in strada, al padre i guadagni di guidatore di ciclorisciò non gli consentivano di permettersi nemmeno una stanza squallida come quella del figlio, paradossalmente "benestante".
So benissimo che non è il tuo caso, Gabriele, ma chissà che questa testimonianza non serva ad aiutare qualcuno a inquadrare le cose con la giusta prospettiva...
Ciao e mi raccomando, aspettiamo di vedere il tuo libro (non mi stupirei nemmeno se un giorno o l'altro lo trovassi in qualche libreria.. )
Comunque, bisogna tenere duro e mai scoraggiarsi...ti dirò, per me da quando sono andato in India è più facile.
Prima di lamentarmi di qualcosa, ripenso a Chander, l'autista che durante tutto il viaggio si è detto molto fortunato e soddisfatto del suo lavoro, che gli consentiva di guadagnare 60 euro al mese più le mance dei turisti. Abbiamo stretto una grossa amicizia e al ritorno a Delhi ci ha invitato a casa sua a conoscere la famiglia. Mai ci siamo sentiti più mortificati e imbarazzati per il nostro "benessere occidentale"come in quella occasione: la "casa" era una stanza di 2 metri per due senza finestre, con un letto a una piazza e mezzo, una poltroncina e un armadietto. Unico segno del benessere raggiunto, un telefono e il televisore. In quella stanza senza bagno ne' cucina vivevano lui, la moglie e i due figlioletti; i genitori invece dormono in strada, al padre i guadagni di guidatore di ciclorisciò non gli consentivano di permettersi nemmeno una stanza squallida come quella del figlio, paradossalmente "benestante".
So benissimo che non è il tuo caso, Gabriele, ma chissà che questa testimonianza non serva ad aiutare qualcuno a inquadrare le cose con la giusta prospettiva...
Ciao e mi raccomando, aspettiamo di vedere il tuo libro (non mi stupirei nemmeno se un giorno o l'altro lo trovassi in qualche libreria..
)
| QUOTE (CDT @ Oct 25 2004, 08:50 AM) |
| non funziona il link... |
Non si apre neppure a me....
