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Tri-x 400 Vs T-max 400
ovvero,perchè sono tornato alla prima.
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Messaggio: #1
Come è noto (o dovrebbe wink.gif ) le pellicole fotografiche sono costituite da un supporto di acetato su cui viene stesa l'emulsione, che è composta da gelatina che ha in sospensione sali d'argento che si trasformano in argento metallico dopo lo sviluppo. Una delle caratteristiche più appariscenti di una pellicola e che talvolta ce ne fa preferire una anzichè un'altra è sicuramente la grana che è il risultato di questa riduzione. Più i granuli sono grandi più le pellicola è sensibile perchè più estesa è la parte esposta alla luce. Questo era vero fino all'introduzione sul mercato delle pellicole cosiddette tabular-grain, ossia pellicole in cui i sali d'argento sono a struttura "piatta" in modo che a parità di luce raccolta, la quantità di "materia" interessata è minore. Questo processso ha fatto sì che una pellicola di sensibilità 400 ISO produca una grana simile a quella di una 100/125 ISO tradizionale. Ma è tutto oro quel che luce? La Kodak ha nel suo listino una di queste pellicole, forse la più famosa e diffusa: la T-Max 400, che si raccomanda di essere trattata nel proprio rivelatore dedicato, il T-Max appunto, cosa che io ho fatto, sia utilizzandola al valore nominale sia tirandola anche di due stop, con risultati più che soddisfacenti devo dire. Ho provato anche a svilupparla in altri rivelatori (D-76) ma... huh.gif C'era qualcosa in lei che non riusciva a convincermi. Guardavo le stampe blink.gif ...pulite, con grande estensione tonale, prive di grana ma laugh.gif ecco! Prive di personalità. E allora, allora torno al mio primo amore la Tri-X 400, grana medio-grossa ma secca e ben definita, tirabile anch'essa di due stop con aumento conseguente di grana e contrasto ma ragazzi! Che grinta mad.gif Finalmente avevo ritrovato i bianchi bianchi e i neri neri con in mezzo tutto quello che serviva laugh.gif .
Per finire, se dopo cinquant'anni ancora la vecchietta è sulla braccia ci sarà un perchè! Io credo di averlo trovato: un reportage politico, di costume, se si vuole che abbia impatto DEVE essere riportato su Tri-X, la T-Max è troppo PERFETTA ma nella sua perfezione si perde il cuore. :ciao:
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Messaggio: #2
QUOTE(Claudio Orlando @ Dec 12 2003, 05:53 PM)
Come è noto (o dovrebbe wink.gif ) le pellicole fotografiche sono costituite da un supporto di acetato su cui viene stesa l'emulsione, che è composta da gelatina che ha in sospensione sali d'argento che si trasformano in argento metallico dopo lo sviluppo. Una delle caratteristiche più appariscenti di una pellicola e che talvolta ce ne fa preferire una anzichè un'altra è sicuramente la grana che è il risultato di questa riduzione. Più i granuli sono grandi più le pellicola è sensibile perchè più estesa è la parte esposta alla luce. Questo era vero fino all'introduzione sul mercato delle pellicole cosiddette tabular-grain, ossia pellicole in cui i sali d'argento sono a struttura "piatta" in modo che a parità di luce raccolta, la quantità di "materia" interessata è minore. Questo processso ha fatto sì che una pellicola di sensibilità 400 ISO produca una grana simile a quella di una 100/125 ISO tradizionale. Ma è tutto oro quel che luce? La Kodak ha nel suo listino una di queste pellicole, forse la più famosa e diffusa: la T-Max 400, che si raccomanda di essere trattata nel proprio rivelatore dedicato, il T-Max appunto, cosa che io ho fatto, sia utilizzandola al valore nominale sia tirandola anche di due stop, con risultati più che soddisfacenti devo dire. Ho provato anche a svilupparla in altri rivelatori (D-76) ma... huh.gif C'era qualcosa in lei che non riusciva a convincermi. Guardavo le stampe blink.gif ...pulite, con grande estensione tonale, prive di grana ma laugh.gif ecco! Prive di personalità. E allora, allora torno al mio primo amore la Tri-X 400, grana medio-grossa ma secca e ben definita, tirabile anch'essa di due stop con aumento conseguente di grana e contrasto ma ragazzi! Che grinta mad.gif Finalmente avevo ritrovato i bianchi bianchi e i neri neri con in mezzo tutto quello che serviva laugh.gif .
Per finire, se dopo cinquant'anni ancora la vecchietta è sulla braccia ci sarà un perchè! Io credo di averlo trovato: un reportage politico, di costume, se si vuole che abbia impatto DEVE essere riportato su Tri-X, la T-Max è troppo PERFETTA ma nella sua perfezione si perde il cuore. :ciao:

Gia' Claudio, personalmente dopo varie "indagini", sono anch'io rimasto fedele alla tri-x (oltre cha alla stupenda plus-x). L'enorme successo di queste pellicole sta' sicuramente al fatto che ad una grana, anche se piu' evidente delle famose sorelle t-max (ma è un po' il problema di tutte le pellicole a grani tabulari...), è in qualche modo piu' gradevole. La vera forza di questa emulsione sta' sull'eccellente contrasto, la piacevolezza della grana che ha e la notevolissima capacita' di rendere i tutti dettagli della gamma tonale, anche in condizioni di luce proibitive per le altre (a grani tabulari) e in ultima ben si prestano all'utilizzo con vari sviluppi ottenendo sempre delle notevoli immagini. Un po' la pecca delle pellicole a grani tabulari è difatto la non capacita' di riprodurre i dettagli nelle alte luci, sopratutto all'esterno dove non è possibile avere un controllo delle luci, cosa che invece in studio è possibile fare, di conseguenza sono un tipo di pellicole forse piu' adatte all'uso in studio rispetto alle sorelle. La tri-x, quanto la plus-x le sviluppo anch'io in D76, alla soluzione 1+1, ma con qualche piccolo accorgimento durante in procedimento che fa' fare quella piccola differenza....(quanta pazienza in esperimenti e prove/confronti....).
Ciao Mauro.
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Messaggio: #3
So per esperienza quanto costa in termini di tempo e prove l'avvicinarsi al risultato voluto blink.gif ma certo so che un po' tutti abbiamo quel piccolo segreto che ci fa fare quel piccolo salto di qualità che cercavamo wink.gif . Allora facciamo così: io ti svelo (sempre che tu già non lo sappia) come far emergere le alte luci con la T-Max e tu ci sveli il tuo piccolo segreto con la Tri-X e la Plus-X.
Dunque prima di tutto devi esporre la T-Max a 80 ISO anzichè a 100, poi la sviluppi nel Rodinal (sì hai letto bene, il vecchio buon Rodinal) diluito 1+50 per 11 minuti con un'agitazione continua per il primo minuto e poi due ribaltamenti ogni 30 sec.. Come per magia le alte luci non saranno più così sparate ohmy.gif
E....ora tocca a te wink.gif
Ciao
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Messaggio: #4
QUOTE(Claudio Orlando @ Dec 13 2003, 07:31 PM)
So per esperienza quanto costa in termini di tempo e prove l'avvicinarsi al risultato voluto blink.gif ma certo so che un po' tutti abbiamo quel piccolo segreto che ci fa fare quel piccolo salto di qualità che cercavamo wink.gif . Allora facciamo così: io ti svelo (sempre che tu già non lo sappia) come far emergere le alte luci con la T-Max e tu ci sveli il tuo piccolo segreto con la Tri-X e la Plus-X.
Dunque prima di tutto devi esporre la T-Max a 80 ISO anzichè a 100, poi la sviluppi nel Rodinal (sì hai letto bene, il vecchio buon Rodinal) diluito 1+50 per 11 minuti con un'agitazione continua per il primo minuto e poi due ribaltamenti ogni 30 sec.. Come per magia le alte luci non saranno più così sparate ohmy.gif
E....ora tocca a te wink.gif
Ciao

Ah...mi hai incastrato.....con la tri-x e la plus-x uso sovrasviluppare di due minuti con agitazioni energiche ogni trenta secondi...(sempre a 20°)...il negativo risultera' risultera' bello contrastato ma sempre con un' ottima leggibilita' della scala tonale, un negativo d'impatto ma perfetto nella gamma tonale.....!!
Ciao Mauro.
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Messaggio: #5
Ragazzi, finalmente!!

Personalmente credo di aver abbandonato la T-max al 2ndo o terzo rullo..troppa grana fine, troppa pulizia...preferisco una resa più "grezza" sebbene condita con una buona gamma tonale.
Ho visto le vostre ricette, e non è che vada troppo d'accordo con metodi di sviluppo troppo accurati, chi mi conosce lo sa. Però avete mai provato a sviluppare la Tri-x nei chimici Ilford? Se vi piace ottenere un immagine bella contrastata, sacrificando un pelino di gamma tonale nei grigi a favore di bianchi e neri belli intensi, provate a seguire la ricetta della TRI-X esposta a 1600 e sviluppata in Ilfosol, o altri Ilford, ovviamente per 1600 asa.

E fatemi sapere! ciaociao! ph34r.gif
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Messaggio: #6
QUOTE(gabrielelopez@tiscalinet.it @ Dec 15 2003, 08:31 PM)
Ragazzi, finalmente!!

Personalmente credo di aver abbandonato la T-max al 2ndo o terzo rullo..troppa grana fine, troppa pulizia...preferisco una resa più "grezza" sebbene condita con una buona gamma tonale.
Ho visto le vostre ricette, e non è che vada troppo d'accordo con metodi di sviluppo troppo accurati, chi mi conosce lo sa. Però avete mai provato a sviluppare la Tri-x nei chimici Ilford? Se vi piace ottenere un immagine bella contrastata, sacrificando un pelino di gamma tonale nei grigi a favore di bianchi e neri belli intensi, provate a seguire la ricetta della TRI-X esposta a 1600 e sviluppata in Ilfosol, o altri Ilford, ovviamente per 1600 asa.

E fatemi sapere! ciaociao! ph34r.gif

Caro Gabriele, non sono amante dei tiraggi troppo spinti, preferisco lavorare direttamente con ala beneamata Fuji neopan 1600 se devo lavorare in "quelle zone", ottimale con L'Ornano St 33 a 1+1 con i tempi della casa stessa: l'ilford l'ho abbandonato gia' da tempo come sviluppo a favore del D76 e dell'Ornano Bromor St 50 per la carta........questione di gusti......ho no.....?!
Ciao Mauro.
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Messaggio: #7
QUOTE(mauro.yzf@libero.it @ Dec 15 2003, 11:27 PM)
QUOTE(gabrielelopez@tiscalinet.it @ Dec 15 2003, 08:31 PM)
Ragazzi, finalmente!!

Personalmente credo di aver abbandonato la T-max al 2ndo o terzo rullo..troppa grana fine, troppa pulizia...preferisco una resa più "grezza" sebbene condita con una buona gamma tonale.
Ho visto le vostre ricette, e non è che vada troppo d'accordo con metodi di sviluppo troppo accurati, chi mi conosce lo sa. Però avete mai provato a sviluppare la Tri-x nei chimici Ilford? Se vi piace ottenere un immagine bella contrastata, sacrificando un pelino di gamma tonale nei grigi a favore di bianchi e neri belli intensi, provate a seguire la ricetta della TRI-X esposta a 1600 e sviluppata in Ilfosol, o altri Ilford, ovviamente per 1600 asa.

E fatemi sapere! ciaociao! ph34r.gif

Caro Gabriele, non sono amante dei tiraggi troppo spinti, preferisco lavorare direttamente con ala beneamata Fuji neopan 1600 se devo lavorare in "quelle zone", ottimale con L'Ornano St 33 a 1+1 con i tempi della casa stessa: l'ilford l'ho abbandonato gia' da tempo come sviluppo a favore del D76 e dell'Ornano Bromor St 50 per la carta........questione di gusti......ho no.....?!
Ciao Mauro.

Ah gia'......la Fuji Neopan 1600......pellicola davvero stupenda, anche a 3200....!!
Ri-ciao Mauro.
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Messaggio: #8
QUOTE (gabrielelopez@tiscalinet.it @ Dec 15 2003, 08:31 PM)
Però avete mai provato a sviluppare la Tri-x nei chimici Ilford?

Veramente no. Non l'ho mai provato, ma non è detto che non lo faccia, anche perchè a me piace provare di tutto! wink.gif
Per ora quando mi servono sensibilità estreme sto usando la T-Max 3200, che è l'unica della famiglia che riscuote le mie simpatie e incontra il mio gusto, e la stampo su carta multigrada con filtro 3 o anche 3e1/2. biggrin.gif
Ho visto le foto che avete inserito della Fuji 1600 e devo dire che è notevole. Ma fino a quella sensibilità credo che la Tri-x soddisfi a pieno i miei personali gusti. ciao.gif
ConteMaxS
Messaggio: #9
Caro Claudio e Caro Mauro, non resisto e questa cosa devo proprio dirverla: grazie, siete bravissimi.
Non so quante volte ho riletto i vostri interventi e non mi sono mai annoiato e non solo per il contenuto ma per il modo stesso in cui esponete gli argomenti e vi confrontate.
Sapete cosa c'è di bello nel vostro "racconto"? C'è di bello che non si avverte mai quellla sensazione di saccenza, il tentativo di salire in cattedra e impartire lezioni a questi poveri asini che frequentano il forum (non che qulcuno lo faccia!!!).
No, tutto questo nel vostro epistolario non c'è, piuttosto trapela chiaramente l'amore e la passione per la fotografia, la stessa che poi schizza fuori dalle vostre fotografie.
Si può essere tecnicamente preparati ma non lasciare un bel niente, una fotografia è bella quando parla e ti lascia un ricordo, e quando, poi, è accompagnata dal racconto di quello che c'è stato prima e dopo dello scatto, allora in quel caso stiamo toccando il cielo con le mani.
Vedi Mauro, onestamente, non saprei dare un giudizio tecnico sulle tue stampe, io ho cominciato a farlo da due settimane e con risultati ancora molto scarsi, ma una cosa è certa quando ho visto i tuoi allegati mi è scappato subito un: "a faccia ro cazz!!!", che a Roma si potrebbe tradurrebbe in :"anvedi che belle" e a Milano...boh, non lo so.
Vabbuò, le foto di Claudio le conosco troppo bene e lui sa quanto mi paicciono e quali in particolare.
E' così, la fotografia è racconto, quello scritto sulla fotografia stessa e quello narrato da voi. Io vi vedo nella Camera Oscura mentre armeggiate con le attrezzature e non sapete che stimolo siete per la mia crescita.
Complimenti, guagliù, lo so di essere fuori tema, ma sapete com'è, sono troppo sanguigno per tenermi dentro stà cosa.
A Maronna ve benerice!!!
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Messaggio: #10
wub.gif wub.gif wub.gif
GiovanniPisana
Iscritto
Messaggio: #11
Ciao a tutti. Per prima cosa vi volevo ringraziare per i vostri interventi che sono molto istruttivi per uno che si è avvicinato da poco tempo alla camera oscura. Anche io preferisco molto la Tri-X 400 alla T-max 400. La Tri-X l'ho tirata anche a 3200 (3 f-stops) con risultati accettabili anche se con una riduzione dei toni e aumento di contrasto. Per di più l'ho sviluppata con chimica Ilford (Microphen). Stesso trattamento con la HP5 che è quella che uso normalmente a tutte le sensibilità da 400 a 3200.
Ho notato inoltre che sia la Tri-X che la HP5 tirate a 3200 hanno una grana minore (e comunque diversa) anche della TMAX 3200 o della Delta 3200, anche se quest'ultime mantengono l'ampiezza dei toni.
Ciao.
Giovanni.
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Messaggio: #12
Ciao Giovanni ciao.gif Benvenuto tra noi, sia per quanto riguarda il forum, sia tra i quattro gatti ph34r.gif ph34r.gif ph34r.gif ( ph34r.gif ) amanti della C.O.
P.S. quello tra parentesi è Max gliela toglieremo quando ci invierà le sue foto biggrin.gif
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Messaggio: #13
QUOTE (MaxS @ Dec 16 2003, 12:13 PM)
Caro Claudio e Caro Mauro, non resisto e questa cosa devo proprio dirverla: grazie, siete bravissimi.
Non so quante volte ho riletto i vostri interventi e non mi sono mai annoiato e non solo per il contenuto ma per il modo stesso in cui esponete gli argomenti e vi confrontate.
Sapete cosa c'è di bello nel vostro "racconto"? C'è di bello che non si avverte mai quellla sensazione di saccenza, il tentativo di salire in cattedra e impartire lezioni a questi poveri asini che frequentano il forum (non che qulcuno lo faccia!!!).
No, tutto questo nel vostro epistolario non c'è, piuttosto trapela chiaramente l'amore e la passione per la fotografia, la stessa che poi schizza fuori dalle vostre fotografie.
Si può essere tecnicamente preparati ma non lasciare un bel niente, una fotografia è bella quando parla e ti lascia un ricordo, e quando, poi, è accompagnata dal racconto di quello che c'è stato prima e dopo dello scatto, allora in quel caso stiamo toccando il cielo con le mani.
Vedi Mauro, onestamente, non saprei dare un giudizio tecnico sulle tue stampe, io ho cominciato a farlo da due settimane e con risultati ancora molto scarsi, ma una cosa è certa quando ho visto i tuoi allegati mi è scappato subito un: "a faccia ro cazz!!!", che a Roma si potrebbe tradurrebbe in :"anvedi che belle" e a Milano...boh, non lo so.
Vabbuò, le foto di Claudio le conosco troppo bene e lui sa quanto mi paicciono e quali in particolare.
E' così, la fotografia è racconto, quello scritto sulla fotografia stessa e quello narrato da voi. Io vi vedo nella Camera Oscura mentre armeggiate con le attrezzature e non sapete che stimolo siete per la mia crescita.
Complimenti, guagliù, lo so di essere fuori tema, ma sapete com'è, sono troppo sanguigno per tenermi dentro stà cosa.
A Maronna ve benerice!!!

Vedi caro Maxs, lo scambio di idee, il confronto e quello che piu' stimola questo bel forum, personalmente metto a disposizione le mie conoscenze e a sua volta cerco di captare quelli di altri amici: bisogna ricordare che nessuno è nato maestro, lo si impara......basta avere pazienza ed umilta'......!!
Ciao e grazie...!!
Mauro.
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Messaggio: #14
Cos'è questa, un isola felice? E' bello poter parlare di queste cose, ogni tanto!
Ogni tanto pare che non interessino a nessuno, ma so bene che in realtà c'era chi c'è sempre stato...e qualche nuova entry per fortuna! ridens.gif
ciao!
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Messaggio: #15
QUOTE (gabrielelopez@tiscalinet.it @ Dec 16 2003, 07:57 PM)
Cos'è questa, un isola felice? E' bello poter parlare di queste cose, ogni tanto!
Ogni tanto pare che non interessino a nessuno, ma so bene che in realtà c'era chi c'è sempre stato...e qualche nuova entry per fortuna! ridens.gif
ciao!

Gabriele..... per caso non è che qualcuno è timido.....?????????
Ciao........forza e coraggio...........!!
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Messaggio: #16
Scusate il ritardo, arrivo anch'io! Le "tabulari" le ho abbandonate al loro destino dopo i primi rullini di prova, e ho ripreso a bobinarmi (non per tirchieria, credetemi, è un altro dei piaceri "manuali" che stanno scomparendo) la cara, vecchia HP5, che sviluppo in Rodinal S senza badare troppo a che la temperatura sia esattissima: se l'acqua è troppo fredda, al limite, agito un po' di più...Ma devo dire che una pellicola che mi piace da morire è la Ilford SFX2: senza filtri è una normale 200 iso dal contrasto un po' tosto, già con un filtro giallo diventa quasi una infrared...Ci potete giocare come volete!
Diego
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Messaggio: #17
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Dec 17 2003, 09:45 PM)
devo dire che una pellicola che mi piace da morire è la Ilford SFX2: senza filtri è una normale 200 iso dal contrasto un po' tosto, già con un filtro giallo diventa quasi una infrared...

Ciao Diego, ti dispiacerebbe parlarci un po' di più di questa pellicola, io non l'ho mai provata e mi piacerebbe saperne di più.
Per esempio, il suo campo d'applicazione migliore qual'è secondo te? E' una tabulare o a cristalli normali? Per la stampa è meglio una carta a tono freddo o caldo? Insomma erudiscici un po'.
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Messaggio: #18
bouncy.gif Allora: la SFX200 è una pellicola della Ilford a struttura tradizionale, non tabulare, di media sensibilità (200 iso). Purtroppo non si trova in bobine, ma solo in caricatori da 36 pose. Utilizzata senza filtri di contrasto si comporta come una normale pellicola B/N pancromatica, diciamo molto simile alla FP4 Plus: grana fine, contrasto medio-elevato. La sua particolarotà è che spinge la sua sensibilità fin quasi alle soglie dell'infrarosso, dunque utilizzata con filtri di contrasto giallo, arancio o rosso enfatizza ulteriormente le caratteristiche delle normali pellicole B/N. Col filtro rosso l'effetto è molto simile a quello di una infrared, coi rossi trasformati in bianco puro e i toni blu tendenti al nero. Personalmente la trovo molto valida nella foto di paesaggio ma anche nel reportage d'ambiente, anche se a volte 200 iso, magari con un'ulteriore perdita di 1-2 stop derivante dall'uso del filtro, possono risultare insufficienti. Non necessita di rivelatori particolari, io la sviluppo in Rodinal S; rende molto bene, ho trovato, stampata su Ilfospeed Multigrade Portfolio in superficie perla, mantenendo la gradazione piuttosto morbida per ottenere un'ampia gamma tonale e, magari, sviluppando in un rivelatore dal tono medio-caldo tipo il Normaton 18 di Ornano. Anche se la "morte sua" sarebbe un bel cartoncino baritato "fine art"...
Alleggo una fotina (molto, molto "ina" per rendere l'idea.
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Messaggio: #19
provo di nuovo...
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Messaggio: #20
Grazie Diego, la proverò senz'altro, anche seguendo i tuoi consigli.
rolleyes.gif A proposito dell'allegato, credo che dovremo parlare urgentemente di un'altro tema: LA SPUNTINATURA. tongue.gif biggrin.gif
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Messaggio: #21
sad.gif eh eh, era un vecchio negativo rovinatissimo, e passato nello scanner senza "ricostruzione" alcuna...la stampa corrispondente è in condizioni mooolto migliori, montata su cartoncino nero e protetta da pergamino..
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Messaggio: #22
SFX, filtro rosso, Firenze....


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