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Duplicazione Diapositive
Scanner o reflex 36Mp ?
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alex_z
Messaggio: #1
Ciao a tutti,
come da titolo vorrei approfittare di questi giorni di festa per digitalizzare le diapositive in archivio.

In effetti avevo già iniziato a farlo utilizzando un CoolscanV che acquistai anni fa, ma visto che il procedimento è parecchio lungo ne feci solo una piccola parte.
Il problema è che ora per poter utilizzare lo scanner su Win 10 dovrei comprare Vuescan, nel frattempo sono anche un felice possessore di una D810.

Pensavo di trasformare il piano con colonna dell'ingranditore (che ho ancora in cantina) e usare come fonte di illuminazione un SB910 con diffusore e un piano di plexiglass opalino e come obiettivo un 105micro.
Ma secondo voi la qualità del file sarebbe comunque meglio quella del CoolscanV rispetto alla D810 ?

Grazie
Buone feste a tutti
Alessandro
pes084k1
Messaggio: #2
QUOTE(alex_z @ Dec 29 2016, 05:19 PM) *
Ciao a tutti,
come da titolo vorrei approfittare di questi giorni di festa per digitalizzare le diapositive in archivio.

In effetti avevo già iniziato a farlo utilizzando un CoolscanV che acquistai anni fa, ma visto che il procedimento è parecchio lungo ne feci solo una piccola parte.
Il problema è che ora per poter utilizzare lo scanner su Win 10 dovrei comprare Vuescan, nel frattempo sono anche un felice possessore di una D810.

Pensavo di trasformare il piano con colonna dell'ingranditore (che ho ancora in cantina) e usare come fonte di illuminazione un SB910 con diffusore e un piano di plexiglass opalino e come obiettivo un 105micro.
Ma secondo voi la qualità del file sarebbe comunque meglio quella del CoolscanV rispetto alla D810 ?

Grazie
Buone feste a tutti
Alessandro


Le diapositive hanno limiti di risoluzione, gamut colore e dinamica superiori a quelli di una DSRL Bayer 36+ Mp, quindi uno scanner 5400+ dpi (>42 Mp/colore, Minolta o Reflecta RPS 7200/10K) da sempre migliori risultati e di molto. Oltretutto, una DSRL deve chiudere molto il diaframma e fare molto più focus stacking e HDR per un buon lavoro. Il Coolscan è però un 23 Mp circa per colore, pochini per le dia moderne (molto aliasing e ruvidezza). Quindi la partita è aperta. Il Coolscan ha sempre un colore più graduato e dinamica più ampia, oltre alla pulitura via IR. Con la DSRL, accettando compromessi, si va più spediti, ma, con ottiche buone, ci si perde.

A presto telefono.gif

Elio
giovanni949
Messaggio: #3
QUOTE(alex_z @ Dec 29 2016, 05:19 PM) *
Ciao a tutti,
come da titolo vorrei approfittare di questi giorni di festa per digitalizzare le diapositive in archivio.
In effetti avevo già iniziato a farlo utilizzando un CoolscanV che acquistai anni fa, ma visto che il procedimento è parecchio lungo ne feci solo una piccola parte.
Il problema è che ora per poter utilizzare lo scanner su Win 10 dovrei comprare Vuescan, nel frattempo sono anche un felice possessore di una D810.
Pensavo di trasformare il piano con colonna dell'ingranditore (che ho ancora in cantina) e usare come fonte di illuminazione un SB910 con diffusore e un piano di plexiglass opalino e come obiettivo un 105micro.
Ma secondo voi la qualità del file sarebbe comunque meglio quella del CoolscanV rispetto alla D810 ?
Grazie
Buone feste a tutti
Alessandro

E' vero che ogni passaggio in più teoricamente fa perdere qualcosa ma una foto con la D810 ed uno schianto di macro come il 105 come vuoi che venga ? Che poi si fotografi un paesaggio o una diapositiva credi faccia differenza ? La difficoltà piuttosto sta nella corretta illuminazione e quello è davvero un bel problema. Io l'ho risolto qualche anno fa dopo innumerevoli insuccessi. La tecnica, invero semplice che ho descritto in una precedente discussione, sta nel fotografare la dia ponendo alle sue spalle, a qualche decina di cm. un foglio bianco in prossimità di una finestra, in un ambiente con pareti bianche, normalmente luminoso per luce naturale (sole) ovviamente su cavalletto, con specchio alzato e telecomando a filo. In questo modo ho felicemente messo al sicuro il mio piccolo patrimonio storico di circa 6.000 fra pellicole negative e diapositive. Poi col tempo le ho adeguatamente rielaborate ed invertite ove necessario, ma l'importane era salvarle dalle muffe avanzanti (le più vecchie avevano da tempo festeggiato i 40 anni). Se trovo il link alla discussione te lo allego. Non farti troppe paturnie, questo è il solo modo per operare velocemente e con adeguata qualità, parola di uno che ci ha perso un bel po di tempo a provare e riprovare ma poi ha risolto.
P.S. Ottima la soluzione della colonna dell'ingranditore ma ripeto, il difficile è fare in modo che il piano bianco dietro la dia sia uniformemente bianco.
Dimenticavo, il diaframma almeno F9/11 per l'inevitabile non planearità della dia e per evitare di mettere a fuoco (se c'è) il vetro di supporto alla stessa.
PSS La dia non deve essere raggiunta da luce diretta o il riflesso ti evidenzierà i pelucchi. Io ho rimediato col paraluce del micro 60 che copriva quasi del tutto l'oggetto.

Messaggio modificato da giovanni949 il Dec 29 2016, 08:30 PM
pes084k1
Messaggio: #4
QUOTE(giovanni949 @ Dec 29 2016, 08:27 PM) *
E' vero che ogni passaggio in più teoricamente fa perdere qualcosa ma una foto con la D810 ed uno schianto di macro come il 105 come vuoi che venga ? Che poi si fotografi un paesaggio o una diapositiva credi faccia differenza ? La difficoltà piuttosto sta nella corretta illuminazione e quello è davvero un bel problema. Io l'ho risolto qualche anno fa dopo innumerevoli insuccessi. La tecnica, invero semplice che ho descritto in una precedente discussione, sta nel fotografare la dia ponendo alle sue spalle, a qualche decina di cm. un foglio bianco in prossimità di una finestra, in un ambiente con pareti bianche, normalmente luminoso per luce naturale (sole) ovviamente su cavalletto, con specchio alzato e telecomando a filo. In questo modo ho felicemente messo al sicuro il mio piccolo patrimonio storico di circa 6.000 fra pellicole negative e diapositive. Poi col tempo le ho adeguatamente rielaborate ed invertite ove necessario, ma l'importane era salvarle dalle muffe avanzanti (le più vecchie avevano da tempo festeggiato i 40 anni). Se trovo il link alla discussione te lo allego. Non farti troppe paturnie, questo è il solo modo per operare velocemente e con adeguata qualità, parola di uno che ci ha perso un bel po di tempo a provare e riprovare ma poi ha risolto.
P.S. Ottima la soluzione della colonna dell'ingranditore ma ripeto, il difficile è fare in modo che il piano bianco dietro la dia sia uniformemente bianco.
Dimenticavo, il diaframma almeno F9/11 per l'inevitabile non planearità della dia e per evitare di mettere a fuoco (se c'è) il vetro di supporto alla stessa.
PSS La dia non deve essere raggiunta da luce diretta o il riflesso ti evidenzierà i pelucchi. Io ho rimediato col paraluce del micro 60 che copriva quasi del tutto l'oggetto.


Metodo quick and dirty... muffe? Solo dirt a casa tua, evidentemente.

A presto telefono.gif

Elio
giovanni949
Messaggio: #5
QUOTE(pes084k1 @ Dec 29 2016, 09:11 PM) *
Metodo quick and dirty... muffe? Solo dirt a casa tua, evidentemente.

A presto telefono.gif

Elio

???? 40 anni sono tanti, se quando facevo le mie prime dia tu poppavi non puoi capire.
astellando
Messaggio: #6
QUOTE(giovanni949 @ Dec 29 2016, 08:27 PM) *
E' vero che ogni passaggio in più teoricamente fa perdere qualcosa ma una foto con la D810 ed uno schianto di macro come il 105 come vuoi che venga ? Che poi si fotografi un paesaggio o una diapositiva credi faccia differenza ? La difficoltà piuttosto sta nella corretta illuminazione e quello è davvero un bel problema. Io l'ho risolto qualche anno fa dopo innumerevoli insuccessi. La tecnica, invero semplice che ho descritto in una precedente discussione, sta nel fotografare la dia ponendo alle sue spalle, a qualche decina di cm. un foglio bianco in prossimità di una finestra, in un ambiente con pareti bianche, normalmente luminoso per luce naturale (sole) ovviamente su cavalletto, con specchio alzato e telecomando a filo. In questo modo ho felicemente messo al sicuro il mio piccolo patrimonio storico di circa 6.000 fra pellicole negative e diapositive. Poi col tempo le ho adeguatamente rielaborate ed invertite ove necessario, ma l'importane era salvarle dalle muffe avanzanti (le più vecchie avevano da tempo festeggiato i 40 anni). Se trovo il link alla discussione te lo allego. Non farti troppe paturnie, questo è il solo modo per operare velocemente e con adeguata qualità, parola di uno che ci ha perso un bel po di tempo a provare e riprovare ma poi ha risolto.
P.S. Ottima la soluzione della colonna dell'ingranditore ma ripeto, il difficile è fare in modo che il piano bianco dietro la dia sia uniformemente bianco.
Dimenticavo, il diaframma almeno F9/11 per l'inevitabile non planearità della dia e per evitare di mettere a fuoco (se c'è) il vetro di supporto alla stessa.
PSS La dia non deve essere raggiunta da luce diretta o il riflesso ti evidenzierà i pelucchi. Io ho rimediato col paraluce del micro 60 che copriva quasi del tutto l'oggetto.


Ottimo, stavo giusto cercando un metodo economico per duplicare le mie Dia e non avevo troppa voglia di investire in uno scanner un po' più serio.
Se non ho capito male tu hai digitalizzato anche i negativi, comunque se trovi il link sarò felicissimo.

Ciao Andrea
pes084k1
Messaggio: #7
QUOTE(giovanni949 @ Dec 29 2016, 09:22 PM) *
???? 40 anni sono tanti, se quando facevo le mie prime dia tu poppavi non puoi capire.


Nel 1982 facevo dia e negativi (con Nikon e Ultron), mi sa proprio che poppavi ancora e facevi cadere pure il latte. A quei tempi cercavo i mirini più potenti, usavo DG-2 (perché sapevo che cosa era importante per la MAF), smorzatori del pulsante di scatto (riscoperti decenni dopo...), metodi per ridurre le vibrazioni su treppiede. Non hai evidentemente ancora capito l'antifona... e soprattutto non puoi parlare con chi ha provato e USA regolarmente tutto (uso Coolscan 5000, Minolta 5400 II, RPS 7200, focus stacking/HDR, 6 macro/supermacro, una decina di tubi, compresi elicoidi da ingranditore, dia-duplicatore PS-2, poi A7r, ecc., ecc... ).
Tieniti le muffe, mi sa che te le sei procurate con le tue "conoscenze" di archivio. Le mia dia Ektachrome sono ancora ben proiettabili. Cerca soprattutto di non dare consigli superficiali o sbagliati e di tirare fuori qualche argomento razionale, almeno qualche volta.

A presto telefono.gif

Elio
maxbunny
Messaggio: #8
QUOTE(astellando @ Dec 29 2016, 10:44 PM) *
Ottimo, stavo giusto cercando un metodo economico per duplicare le mie Dia e non avevo troppa voglia di investire in uno scanner un po' più serio.
Se non ho capito male tu hai digitalizzato anche i negativi, comunque se trovi il link sarò felicissimo.

Ciao Andrea


Ciao, una buona recensione sul tuo scanner la puoi leggere qui. Il tuo scanner non è male, per la digitalizzazione delle diapositeve e negativi io preferisco la via dello scanner. Ho cominciato a digitalizzare soprattutto le diapositive molti anni fa. Una volta la stampa da diapositiva avveniva con il metodo cibachrome, non era economico ma i risultati erano stupefacenti. Con l'arrivo del digitale la maggior parte dei laboratori, sia per abbattere i costi e veloccizzare le operazioni, nonchèe per eliminare i residui inquinanti, hanno cominciato a stampare le diapositive previa scansione. Il risultato non era sempre buono perchè spesso il laboratorio non lavorarva il file ottenuto dalla scansione. Per avere ottime stampe bisognava rivolgersi a laboratori professionali ma il prezzo saliva, quindi ho pensato di fare da solo. La soluzione migliore era ed è l'uso di uno scanner a tamburo virtuale, ma il costo è molto elevato per un fotoamatore. Per un periodo ho provato i duplicatori di diapositive ( qui un esempio ), caricando la reflex con una pellicola speciale, la KODAK VERICOLOR INTERNEGATIVE FILM ottenevo i negativi stampabili delle diapositive. Lo stesso aggeggio lo si può utilizzare oggi su reflex digitali se non si possiede un obiettivo macro. Il lavoro di duplicazione in questo modo ( sia con reflex analogica che digitale ) era per me lungo e non mi dava i risultati che volevo.
Per me la soluzione migliore è lo scanner. Trovai un buon compromesso dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, acquistai il Konica Minolta Dimage Scan Elite 5400II che uso ancora oggi con il driver Vuescan. ( come Driver c'è anche l'ottimo SilverFast ma è molto caro ). Due libri di riferimento col quale affinai la tecnica di scansione e lavoro di post sono:
1) Rocky Nook-Scanning Negatives and Slides 2nd Edition
2) Adobe Photoshop CS2 - Bruce Fraser - Real World Image Sharpening With Adobe Photoshop - 2007

Ho digitalizzato migliaia di diapositive, un lavoro lungo e paziente ma anche divertente perchè mi ha permesso di prendere sempre più confidenza con i software utilizzati. Le mie diapositive sono sempre ben conservate, in più ho la loro copia digitalizzata ( tutti Tif non compressi da circa 200Mb!!! ) pronti per la stampa.
Alcuni esempi:
Da diapositiva:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.



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Da negativo:
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alex_z
Messaggio: #9
Grazie a tutti per le risposte
Maxbunny, risultati eccellenti. Hai dovuto lavorare molto di post produzione?
Oltre alle mie scarse conoscenze di Photoshop è il tempo che mi manca. Tra la famiglia e il lavoro in proprio preferisco molto di più uscire a fotografare che mettermi davanti al computer per la post. Pensa che è ormai due anni che ho l'abbonamento PS+LR CC e li avrò usati si e no una ventina di volte cerotto.gif

Tornando al tema della discussione, mi sembra di aver capito dall'intervento di Elio che il mio CoolscanV ha una resa abbastanza paragonabile alla D810 se non per la gamma dinamica che dovrebbe essere un pò più estesa. Ho guardato sul sito di Vuescan ma non ho capito se il programma si può scaricare in versione trial o meno, mi piacerebbe a questo punto fare un confronto sulla stessa diapo tre la scansione e la ripresa.

Per quanto riguarda l'illuminazione Giovanni propone la luce naturale: è meglio una illuminazione continua piuttosto che il flash?
Pensavo che l'esposizione con il flash mi mettesse un po al riparo dal possibile micromosso.
Ottimo il suggerimento di schermare la diapo dai possibili riflessi non ci avevo pensato.
Dovrei avere parecchie diapo con cui facevo le proiezioni in dissolvenza nei telaietti con vetrino (spero che non siano andate, avranno 30anni !) conviene estrarle?
Mi ricordo che negli anni 80 esistevano i duplicatori di diapo che si montavano direttamente sulla macchina tipo soffietto macro, esistono ancora?

Ciao
Alessandro

giovanni949
Messaggio: #10
QUOTE(astellando @ Dec 29 2016, 10:44 PM) *
Ottimo, stavo giusto cercando un metodo economico per duplicare le mie Dia e non avevo troppa voglia di investire in uno scanner un po' più serio.
Se non ho capito male tu hai digitalizzato anche i negativi, comunque se trovi il link sarò felicissimo.

Ciao Andrea

Qui troverai una trattazione del tema piuttosto esaustiva.
https://www.nikonclub.it/forum/Qualit_Delle...ni-t341815.html
Buon lavoro
giovanni949
Messaggio: #11
QUOTE(pes084k1 @ Dec 29 2016, 11:43 PM) *
Nel 1982 facevo dia e negativi (con Nikon e Ultron), mi sa proprio che poppavi ancora e facevi cadere pure il latte. A quei tempi cercavo i mirini più potenti, usavo DG-2 (perché sapevo che cosa era importante per la MAF), smorzatori del pulsante di scatto (riscoperti decenni dopo...), metodi per ridurre le vibrazioni su treppiede. Non hai evidentemente ancora capito l'antifona... e soprattutto non puoi parlare con chi ha provato e USA regolarmente tutto (uso Coolscan 5000, Minolta 5400 II, RPS 7200, focus stacking/HDR, 6 macro/supermacro, una decina di tubi, compresi elicoidi da ingranditore, dia-duplicatore PS-2, poi A7r, ecc., ecc... ).
Tieniti le muffe, mi sa che te le sei procurate con le tue "conoscenze" di archivio. Le mia dia Ektachrome sono ancora ben proiettabili. Cerca soprattutto di non dare consigli superficiali o sbagliati e di tirare fuori qualche argomento razionale, almeno qualche volta.

A presto telefono.gif

Elio

Solo nell' 82 ? Vedi che avevo ragione, ma si vedeva subito. La mia Nikkormat è del 76 e funziona benissimo nonostante sia inondata dalla polvere e dalle muffe tongue.gif ed è stata la mia terza macchina "seria". Il mio primo ingranditore, un Meopta, cecoslovacco mi pare, costruito come un carro armato, lo comprai nel 1969 ma... stiamo a fare una gara ? Non ne ho voglia scusa, vedi di non seguirmi ed importunarmi più, ho solo voglia di imparare e condividere con altri le mie esperienze. Lo prometto, non ti risponderò mai più e se dovessi ricascarci vi prego amministratori, bannatemi per almeno 6 mesi, grazie !
maxbunny
Messaggio: #12
Ciao, per quanto mi riguarda mi diverto a fotografare, soprattutto quando sono in viaggio di piacere, il divertimento poi prosegue a casa: anni fa in camera oscura, oggi in camera chiara ovveros ul PC.
Come dicevo il tuo è uno scanner prosumer valido, il parametro più importante da controllare per l'acquisto di uno scanner è il Dynamic Range, qui per approfondire meglio.
Eseguo le scansioni senza agire sul driver quindi con i parametri di default, tutto il resto lo faccio in Photoshop. Mediamente ogni file mi porta via circa 10 minuti di lavoro. Non nego che su alcuni file c'ho lavorato anche 20-30 minuti per trovare la giusta quadratura :-)
I duplicatori di diapositive di cui parli esistono ancora, ti ho anche indicato il link nella mia precedente risposta. Esistono anche questa soluzione da utilizzare con ottica macro. Io preferifo la luce flash, non per il micromosso, il quale lo si evita utilizzando treppiede, scatto remoto e sollevamento preventivo dello specchio, bensì per avere una luce il più possibile neutra per evitare dominanti. Inoltre non avevo alternative valide di fonti di luce continua.

Messaggio modificato da maxbunny il Dec 30 2016, 11:48 AM
giovanni949
Messaggio: #13
QUOTE(alex_z @ Dec 30 2016, 11:13 AM) *
Per quanto riguarda l'illuminazione Giovanni propone la luce naturale: è meglio una illuminazione continua piuttosto che il flash?
Pensavo che l'esposizione con il flash mi mettesse un po al riparo dal possibile micromosso.
Ottimo il suggerimento di schermare la diapo dai possibili riflessi non ci avevo pensato.
Dovrei avere parecchie diapo con cui facevo le proiezioni in dissolvenza nei telaietti con vetrino (spero che non siano andate, avranno 30anni !) conviene estrarle?
Mi ricordo che negli anni 80 esistevano i duplicatori di diapo che si montavano direttamente sulla macchina tipo soffietto macro, esistono ancora?

Ciao
Alessandro

Giusta l'idea del flash per minimizzare le vibrazioni ma per quanti tentativi abbia fatto non sono riuscito ad ottenete una illuminazione uniforme. Bisognerebbe disporlo perpendicolarmente al piano da illuminare e ad adeguata distanza, ma vedi bene che la cosa è fisicamente impossibile. Come detto l'illuminazione del piano riflettente è il nodo del problema. Dopo innumerevoli tentativi la soluzione che ho trovato è stata l'unica soddisfacente, ci va di mezzo solo qualche secondo di esposizione in più.
Quanto ai duplicatori in commercio hanno un difetto insuperabile, contengono all'interno una lente che consente la messa a fuoco a breve distanza con un obiettivo "normale", una specie di lente close up che però introduce delle aberrazioni ottiche inevitabili abbassando la qualità del complesso.
alex_z
Messaggio: #14
Grazie ragazzi, sto mettendo insieme le vostre info e i link per iniziare col piede giusto.
Tra qualche giorno farò una prova comparativa tra scansione e ripresa.
Ho pensato, visto il costo non proibitivo, di acquistare comunque Vuescan anche solo perchè mi spiace aver a disposizione lo scanner e non poterlo utilizzare visto il mancato supporto di Nikon mad.gif

Cercherò comunque di affinare il problema dell'uniformità dell'illuminazione magari utilizzando un piccolo softbox lastolite che ho.

Un ultima domanda: nel caso trovassi muffe o quant'altro sulle diapo non ci si fa nulla? Esiste qualche metodo per limitare i danni ?
Riccardo_A
Messaggio: #15
Il Vuescan è scaricabile gratuitamente per un test.
La versione di prova inserisce però un logo ripetuto sull'immagine per renderla inutilizzabile.
Acquistando il sw, si riceve un codice con il quale lo si sblocca.
Al posto tuo, lo prenderei senza troppi dubbi. La versione base costa un prezzo ridicolo (20 Euro), quella completa con aggiornamento perpetuo (70 Euro).
Hai già in casa un buon scanner, che senso ha tenerlo fermo.
Un'ultimo suggerimento, se per caso ottenessi delle scansioni non soddisfacenti, il Coolscan potrebbe avere bisogno d'una pulizia interna.
Tutti gli scanner Nikon hanno uno specchio interno, che indirizza l'immagine della dia verso l'obiettivo ed il sensore.
Essendo questo specchio rivolto verso l'alto, con il tempo, tende a sporcarsi facilmente.
Su internet trovi le istruzioni per risolvere questo eventuale problema.
Ciao



rolubich
Messaggio: #16
Ho duplicato solo un numero molto limitato di diapositive e negativi, ma mi sono attrezzato in questo modo:

- ho acquistato una serie di anelli di spessore di circa 2/3mm con filetto di diametro 52mm che mi servono per distanziare opportunamente un porta dia/negativi dotato di un plexiglass dietro il supporto
- attacco anelli e porta dia direttamente all'obiettivo
- uso sia un 55mm che un 105mm (AIS con porta filtro da 52mm) perché posso regolare la distanza con gli anelli
- è tutto fissato all'obiettivo con il vantaggio che si può anche scattare senza cavalletto e non si hanno problemi di parallelismo fra sensore e dia/negativo
- come illuminazione ho usato il monitor del mio pc così puoi regolare anche il colore della luce (bisogna però avere un monitor uniforme, cosa che non è scontata)

Il tutto è molto comodo e veloce

sarogriso
Messaggio: #17
Seguo a distanza questa discussione perché da anni sto valutando di digitalizzare le mie vecchie dia anni 80, non ho fretta anche perché sono veramente tante e non vorrei fare io lavoro tre volte, in tutti i casi sarei propenso per una tecnica simil "macro" da fare con il nikon 60G ma sono ancora indeciso sul tipo di illuminazione da usare ma da poco sto leggendo questo experience che trovo assai interessante, il piano luminoso, stativo con colonna e testa, D3, 60 G, due SB-r200 e SU-800 ci sarebbero già in casa e basterebbe fare delle prove, resta ancora da fare il lavoro di pulizia dei supporti positivi che con il tempo hanno raccolto qualche macchia e polvere varia e li non vorrei fare danni, in tutti i casi mi metto in coda per sentire altre dritte in merito. smile.gif

Messaggio modificato da sarogriso il Dec 30 2016, 07:59 PM
maxbunny
Messaggio: #18
QUOTE(sarogriso @ Dec 30 2016, 07:58 PM) *
Seguo a distanza questa discussione perché da anni sto valutando di digitalizzare le mie vecchie dia anni 80, non ho fretta anche perché sono veramente tante e non vorrei fare io lavoro tre volte, in tutti i casi sarei propenso per una tecnica simil "macro" da fare con il nikon 60G ma sono ancora indeciso sul tipo di illuminazione da usare ma da poco sto leggendo questo experience che trovo assai interessante, il piano luminoso, stativo con colonna e testa, D3, 60 G, due SB-r200 e SU-800 ci sarebbero già in casa e basterebbe fare delle prove, resta ancora da fare il lavoro di pulizia dei supporti positivi che con il tempo hanno raccolto qualche macchia e polvere varia e li non vorrei fare danni, in tutti i casi mi metto in coda per sentire altre dritte in merito. smile.gif


Conoscevo l'interessante l'articolo, ma il confronto qualitativo lo faceva tra il sensore della D70 ed uno scanner piano. Per questi lavori vanno utilizzati scanner dedicati non piani, come afferma l'autore dell'articolo nelle sue conslusioni. Certo, un conto è già possedere un buon scanner prosumer, altra cosa è affronatre la spesa per poi utilizzarlo solo per un breve periodo. Fai bene ad organizzarti con quello che hai.
Ci sono anche laboratori che offrono scansioni con scanner a tamburo virtuale, consegnano al cliente tif non compressi, ma il costo è elevato, alcuni chiedono anche 10 euro a scansione!!
Io ogni tanto, quando mi "assale" la voglia, un rullo di diapositive lo faccio ancora, purtroppo la Kodak 100 VS che mi piaceva tanto non è più in commercio, ma Velvia e Provia per fortuna ci sono, spero quindi che il mio scanner mi accompagni per un bel pò ancora. Se dovesse avere problemi tenterei la riparazione ( qui a Roma ci sono un paio di laboratori storici che davvero fanno miracoli ), altrimenti lo ricomprerei
Sarò nostalgico ma un rullo di Dia nel mio frigo non manca mai:
Immagine Allegata
giovanni949
Messaggio: #19
QUOTE(sarogriso @ Dec 30 2016, 07:58 PM) *
Seguo a distanza questa discussione perché da anni sto valutando di digitalizzare le mie vecchie dia anni 80, non ho fretta anche perché sono veramente tante e non vorrei fare io lavoro tre volte, in tutti i casi sarei propenso per una tecnica simil "macro" da fare con il nikon 60G ma sono ancora indeciso sul tipo di illuminazione da usare ma da poco sto leggendo questo experience che trovo assai interessante, il piano luminoso, stativo con colonna e testa, D3, 60 G, due SB-r200 e SU-800 ci sarebbero già in casa e basterebbe fare delle prove, resta ancora da fare il lavoro di pulizia dei supporti positivi che con il tempo hanno raccolto qualche macchia e polvere varia e li non vorrei fare danni, in tutti i casi mi metto in coda per sentire altre dritte in merito. smile.gif

Molto interessante ma per la mia esperienza il flash così vicino al piano da illuminare fatalmente provoca delle disuniformità inaccettabili, anche se sono 2 o 3 la cosa è difficilmente controllabile. Concordo che sarebbe la soluzione ottimale per allontanare il rischio di mosso ma per funzionare il/i flash andrebbero posti a distanza significativa ma la cosa è impossibile se non si vuole investire con la luce anche la pellicola. Si potrebbe provare a schermare la stessa con un tubo o scatola tutto attorno ed i 2 flash ai lati dell'obiettivo tipo flash anulare ma la logistica dell'accrocchio si complica. Francamente uno stativo roccioso come quello visto, specchio alzato e comando flessibile credo siano accorgimenti più che sufficienti per un risultato ottimale. Io ho usato un cavalletto ben piantato e zavorrato ed anche con tempi di 5/6 secondi non ho avuto problemi. La riprova ? Il confronto della dia originale letta con un contafili 10X con l'immagine scansionata a video. Vi assicuro che si può essere assai soddisfatti.
Bello comunque confrontarsi, c'è sempre da imparare, grazie ai partecipanti.

Messaggio modificato da giovanni949 il Dec 30 2016, 08:51 PM
giovanni949
Messaggio: #20
QUOTE(sarogriso @ Dec 30 2016, 07:58 PM) *
resta ancora da fare il lavoro di pulizia dei supporti positivi che con il tempo hanno raccolto qualche macchia e polvere varia e li non vorrei fare danni, in tutti i casi mi metto in coda per sentire altre dritte in merito. smile.gif

Per carità non toccare le dia e tanto meno i negativi, ci ho provato all'inizio facendo qualche danno irreparabile. Passi per la polvere che va via con una spompettata ma le emulsioni più datate sembrano avere inglobato certe piccole particelle di polvere e comunque le superfici sono campi minati. Eventualmente meglio correggere in p.p. qualche puntino che se l'emulsione non viene illuminata è pressoché invisibile o comunque assai meno di certe macchiette maledette sul sensore.
Riccardo_A
Messaggio: #21
Ho scansionato alcune Kodakrome fatte da mio padre a metà degli anni sessanta.
Quindi parliamo di diapo con 50 anni di vita.
E' strano, alcuni rullini sono rimaste abbastanza sani.
Altri hanno subito un fenomeno di degrado, come quello descritto da Giovanni.
Ovvero, a guardarle bene, sembra che i colori si siano come coagulati, creando una grana spiacevole.
Tutte, essendo Kodakrome, presentano in scansione una forte dominante azzurra.
Morale, è opportuno digitalizzare le vecchie diapo, prima che diventi troppo tardi.
Ciao

Messaggio modificato da Riccardo_A il Dec 31 2016, 12:09 AM
astellando
Messaggio: #22
Oggi avevo del tempo da perdere e ho provato con macro e luce flash riflessa, credo che dovrei affinare la tecnica ma dai primi risultati credo che la qualità raggiunta da max con le scansioni sia inarrivabile; certo ho fatto delle prove al volo e farò nuove prove cercando di migliorare la tecnica ma per ora sono un po' demoralizzato.
Vi mostro risultati, qualche consiglio?

IPB Immagine



IPB Immagine



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Ciao Andrea

pes084k1
Messaggio: #23
QUOTE(sarogriso @ Dec 30 2016, 07:58 PM) *
Seguo a distanza questa discussione perché da anni sto valutando di digitalizzare le mie vecchie dia anni 80, non ho fretta anche perché sono veramente tante e non vorrei fare io lavoro tre volte, in tutti i casi sarei propenso per una tecnica simil "macro" da fare con il nikon 60G ma sono ancora indeciso sul tipo di illuminazione da usare ma da poco sto leggendo questo experience che trovo assai interessante, il piano luminoso, stativo con colonna e testa, D3, 60 G, due SB-r200 e SU-800 ci sarebbero già in casa e basterebbe fare delle prove, resta ancora da fare il lavoro di pulizia dei supporti positivi che con il tempo hanno raccolto qualche macchia e polvere varia e li non vorrei fare danni, in tutti i casi mi metto in coda per sentire altre dritte in merito. smile.gif


Anni fa feci dei confronti D700 e ES-1 contro Minolta 5400 II qui sul forum: nessun problema d'illuminazione, un solo flash diffuso da dietro (o luce solare). Lo (gli) scanner alla fine vanno molto meglio e soprattutto entrano dritti nel dataflow che uso per le immagini digitali, pulitura IR se voglio, focus-stacking o HDR a velocità pari e accuratezza superiore. Comunque il sistema con PS-2 era semplice e soprattutto funzionale (con qualche dia rigata dalle mollette...). Con 36 Mp subiresti ancora la peggior resa colore delle DSRL verso i CCD corretti IT-8. Con un banco da riproduzione avresti solo più problemi, infiltrazioni di luce, scarsa uniformità... Se uno pensa con quell'accrocco di superare accessori e sistemi dedicati (risparmiando), gli faccio i miei migliori auguri. Per me è solo un'operazione critica e dispersiva. Se uno vuole provare... Duplicatori dia da agganciare ai macro si fanno una volta per tutte e a basso costo, servono anche per vetrini o altri oggetti.

A presto telefono.gif

Elio

Messaggio modificato da pes084k1 il Jan 4 2017, 07:26 PM
giovanni949
Messaggio: #24
QUOTE(astellando @ Jan 4 2017, 06:56 PM) *
Oggi avevo del tempo da perdere e ho provato con macro e luce flash riflessa, credo che dovrei affinare la tecnica ma dai primi risultati credo che la qualità raggiunta da max con le scansioni sia inarrivabile; certo ho fatto delle prove al volo e farò nuove prove cercando di migliorare la tecnica ma per ora sono un po' demoralizzato.
Vi mostro risultati, qualche consiglio?
Ciao Andrea

Direi che c'è una evidente sfocatura dei bordi e non solo; a prescindere dalla corretta esposizione le immagini appaiono impastate dunque o qualcosa si è mosso o la MAF non era a posto. Tieni presente che il flash, se si va in automatismo, ha si una durata brevissima ma l'esposizione con la luce ambiente dura 1/60 sec. creando una immagine fantasma. La cosa si risolve grazie alla chiusura del diaframma almeno ad F8 o andando in manuale (sincronizzazione ad 1/250 sec.) e comunque lavorando con luminosità ambientale non eccessiva. L'illuminazione è evidentemente mal distribuita e comunque appare avere bruciato le parti più chiare e sottoesposto quelle più scure. Una aumento del contrasto è quasi inevitabile e può essere corretto ma comunque, come detto, la criticità (e la soluzione) sta nell'illuminazione e di conseguenza nella corretta esposizione di tutta la superfice. Ripeto le regole base, illuminazione uniforme (e col flash è un problema quasi irrisolvibile) diaframma fra F8 ed 11 e complesso stabile e granitico. Le tue foto mi ricordano tanto i miei esordi, non disperare, la soluzione è possibile. Ovvio poi che se trovi uno scanner "adeguato" va benissimo ma quando avrai finito lo potrai solo buttare e valuta che fra posizionamento e scansione occorrono almeno 2 minuti a diapositiva. Se vuoi trattare solo le tue immagini top ci può stare ma se parli di migliaia di foto di archivo, magari solo di valore affettivo non ci sono altre soluzioni.
P.S. ricorda che l'esposizione automatica può essere falsata se inquadri il bordo bianco del cartoncino che riquadrava le dia Kodachrome o comunque se misuri l'esposizione col sistema semispot con prevalenza della zona centrale. Riprova perchè la soluzione è dietro l'angolo.
astellando
Messaggio: #25
QUOTE(giovanni949 @ Jan 5 2017, 10:46 AM) *
Direi che c'è una evidente sfocatura dei bordi e non solo; a prescindere dalla corretta esposizione le immagini appaiono impastate dunque o qualcosa si è mosso o la MAF non era a posto. Tieni presente che il flash, se si va in automatismo, ha si una durata brevissima ma l'esposizione con la luce ambiente dura 1/60 sec. creando una immagine fantasma. La cosa si risolve grazie alla chiusura del diaframma almeno ad F8 o andando in manuale (sincronizzazione ad 1/250 sec.) e comunque lavorando con luminosità ambientale non eccessiva. L'illuminazione è evidentemente mal distribuita e comunque appare avere bruciato le parti più chiare e sottoesposto quelle più scure. Una aumento del contrasto è quasi inevitabile e può essere corretto ma comunque, come detto, la criticità (e la soluzione) sta nell'illuminazione e di conseguenza nella corretta esposizione di tutta la superfice. Ripeto le regole base, illuminazione uniforme (e col flash è un problema quasi irrisolvibile) diaframma fra F8 ed 11 e complesso stabile e granitico. Le tue foto mi ricordano tanto i miei esordi, non disperare, la soluzione è possibile. Ovvio poi che se trovi uno scanner "adeguato" va benissimo ma quando avrai finito lo potrai solo buttare e valuta che fra posizionamento e scansione occorrono almeno 2 minuti a diapositiva. Se vuoi trattare solo le tue immagini top ci può stare ma se parli di migliaia di foto di archivo, magari solo di valore affettivo non ci sono altre soluzioni.
P.S. ricorda che l'esposizione automatica può essere falsata se inquadri il bordo bianco del cartoncino che riquadrava le dia Kodachrome o comunque se misuri l'esposizione col sistema semispot con prevalenza della zona centrale. Riprova perchè la soluzione è dietro l'angolo.


Grazie mille Giovanni, riproverò con più calma e seguendo i tuoi consigli.

Ciao Andrea
 
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