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Supremazia della tecnica sull'arte?
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Alan Slade
Messaggio: #1
La mia domanda deriva da un riflessione che mi frulla in testa da anni e che ho portato avanti su molti lidi, ossia la questione della fotografia artistica paragonata a quella amatoriale e commerciale.
Buona parte dei frequentatori assidui di questo forum credo sappiano a memoria tutti i dati tecnici delle reflex Nikon passate, presenti e future; dicono "wow" di fronte all'ennesimo paesaggio in hdr (e in giro per il mondo ormai ci saranno migliaia di fotografie simili, basta guardare su 500px); si entusiasmano di fronte all'ennesima foto "glamour" che mostra un centimetro di carne in più.
Però magari non hanno idea di chi sia stato Ghirri, non hanno mai visto una foto di moda Mapplethorpe o di Blumenfeld, un paesaggio di Fontana e non si sono mai persi nelle profondità di una foto di Wall.

Sia chiaro, non voglio generalizzare dicendo che tutti sono così, ma personalmente avendo studiato e continuando a studiare arte e fotografia contemporanea, non posso fare a meno di ispirarmi e rimanere incantato di fronte ai grandi fotografi contemporanei (a novembre sono andato al paris Photo per un bagno di cultura), piuttosto che limitarmi ad osservare foto che sanno di "già visto".
La foto autoriale è ovviamente diversa da quella amatoriale, eppure condividono la stessa radice. Ma in qualche modo questa dicotomia mi relega ad avere pochissimi interlocutori quando esce un discorso sulla fotografia.

Qual è il vostro pensiero in merito?
cuomonat
Messaggio: #2
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 10:12 AM) *
...

Qual è il vostro pensiero in merito?

La fotografia diventa artistica se chi la fa ha una sensibilità artistica, che va coltivata e non è innata, perché se può essere vero che in ognuno c'è il germe dell'artista "non v'è scienza senza esperienza". Il fotoamatore si rivolge al mezzo fotografico perché affascinato dalla tecnologia oppure perché sceglie la fotografia come medium. L'artista studia innanzitutto, analizza i percorsi dei Maestri e tenta un'analisi critica, mette alla prova la propria creatività per aggiungere qualcosa di nuovo, infine intraprende vie nuove, mai percorse, come sempre ha fatto chi ha ottenuto il riconoscimento di Artista. Nei casi estremi ma non infrequenti il riconoscimento è postumo messicano.gif

Il fotoamatore, come me, necessita di soddisfare una pulsione, come tante, e fintantoché non se ne libera resta fotoamatore.
buzz
Staff
Messaggio: #3
Hai dato già una risposta nel sottotitolo, che condivido.
E' molto più facile conoscere le formazioni e gli allenatori di tutte le squadre di serie A piuttosto che saper giocare a calcio ad alti livelli.
E' più facile conoscere titoli e musiche che saper suonare o cantare.
Però secondo questa mia teoria (neanche tanto mia) i fotoamatori dovrebbero conoscere i fotografi considerati grandi, anche se non sono in grado di raggiungere le loro qualità.
Pigrizia? Mancanza di stimoli culturali?
io direi l'uno e l'altro.
I mezzi a disposizione ci sono, ma non c'è la spinta.

Però, quasi a mo' di rimprovero, tu poni questa domanda, ma cosa fai per modificare lo stato delle cose?
Perché non proponi tu un autore su cui discutere l'arte, e perchè no, anche la tecnica, visto che questa ha la supremazia sull'arte?
iSt3f
Messaggio: #4
ha ragione Buzz, parliamo di autori e vediamo se qualcuno segue la discussione. Io sono in attesa ed interessato
rolleyes.gif
astellando
Messaggio: #5
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 10:12 AM) *
La mia domanda deriva da un riflessione che mi frulla in testa da anni e che ho portato avanti su molti lidi, ossia la questione della fotografia artistica paragonata a quella amatoriale e commerciale.
Buona parte dei frequentatori assidui di questo forum credo sappiano a memoria tutti i dati tecnici delle reflex Nikon passate, presenti e future; dicono "wow" di fronte all'ennesimo paesaggio in hdr (e in giro per il mondo ormai ci saranno migliaia di fotografie simili, basta guardare su 500px); si entusiasmano di fronte all'ennesima foto "glamour" che mostra un centimetro di carne in più.
Però magari non hanno idea di chi sia stato Ghirri, non hanno mai visto una foto di moda Mapplethorpe o di Blumenfeld, un paesaggio di Fontana e non si sono mai persi nelle profondità di una foto di Wall.

Sia chiaro, non voglio generalizzare dicendo che tutti sono così, ma personalmente avendo studiato e continuando a studiare arte e fotografia contemporanea, non posso fare a meno di ispirarmi e rimanere incantato di fronte ai grandi fotografi contemporanei (a novembre sono andato al paris Photo per un bagno di cultura), piuttosto che limitarmi ad osservare foto che sanno di "già visto".
La foto autoriale è ovviamente diversa da quella amatoriale, eppure condividono la stessa radice. Ma in qualche modo questa dicotomia mi relega ad avere pochissimi interlocutori quando esce un discorso sulla fotografia.

Qual è il vostro pensiero in merito?


Forse perché tu hai una sensibilità diversa che altri quà non hanno o non vogliono mettere in piazza su un forum frequentato per lo più da fotoamatori, poi certo che la foto d'autore e la foto amatoriale condividono la stessa radice ma le strade che prendono sono diverse e soprattutto il percorrere l'una o l'altra richiede un impegno totalmente diverso.
Io sono un fotoamatore e per di più mediocre e quando mi siedo quà al pc per vedere due foto o per fare due chiacchiere lo faccio soprattutto per rilassarmi va da se che spesso se c'è da spremersi troppo le meningi soprassiedo;
ciò non toglie che io sia insensibile ai percorsi dell'arte nelle sue varie forme però...


QUOTE(cuomonat @ Feb 19 2014, 10:34 AM) *
La fotografia diventa artistica se chi la fa ha una sensibilità artistica, che va coltivata e non è innata, perché se può essere vero che in ognuno c'è il germe dell'artista "non v'è scienza senza esperienza". Il fotoamatore si rivolge al mezzo fotografico perché affascinato dalla tecnologia oppure perché sceglie la fotografia come medium. L'artista studia innanzitutto, analizza i percorsi dei Maestri e tenta un'analisi critica, mette alla prova la propria creatività per aggiungere qualcosa di nuovo, infine intraprende vie nuove, mai percorse, come sempre ha fatto chi ha ottenuto il riconoscimento di Artista. Nei casi estremi ma non infrequenti il riconoscimento è postumo messicano.gif

Il fotoamatore, come me, necessita di soddisfare una pulsione, come tante, e fintantoché non se ne libera resta fotoamatore.



Quoto.

Buona giornata.

Andrea
Alan Slade
Messaggio: #6
QUOTE(buzz @ Feb 19 2014, 10:51 AM) *
Però, quasi a mo' di rimprovero, tu poni questa domanda, ma cosa fai per modificare lo stato delle cose?
Perché non proponi tu un autore su cui discutere l'arte, e perchè no, anche la tecnica, visto che questa ha la supremazia sull'arte?

Non tanto come rimprovero, quanto rammarico.
Quello che faccio per modificare lo stato delle cose, come dicevo, è proporre un po' di "cultura" su altri lidi qui su internet, all'Accademia di belle arti qui a Catania, e con le persone che conosco interessate alla fotografia.
Poi se volete, potremmo parlare di autori sia passati che contemporanei per i prossimi dieci anni, e si creerebbe una gran confusione su un solo topic smile.gif
Ma una cosa di cui secondo me si può parlare è: da quali grandi fotografi traiamo ispirazione?
Personalmente, per il mio progetto Uomo camera-oscura e per la serie Ghirresque, che è in continua evoluzione mi sono lasciato ispirare appunto da Ghirri, per la sua perfetta geometria e la decisione di "non toccare" nulla all'interno della scena, ma di esserne documentatore consapevolmente oggettivo. Nelle mie scene è sempre presente una luce "esterna" data da un flash, che uso per sottolineare concetti e narrazioni.
Ultimamente mi sto dedicando ad un altro progetto, Prospettive incompatibili, dove invece ho tratto molto giovamento dalle foto di David Hilliard viste al Paris Photo, e da Kim Boske, una fotografa emergente che nella sua serie Mapping ha reinterpretato il concetto di "punto di vista" e l'ho trovato interessantissimo.



QUOTE(astellando @ Feb 19 2014, 10:59 AM) *
Forse perché tu hai una sensibilità diversa che altri quà non hanno o non vogliono mettere in piazza su un forum frequentato per lo più da fotoamatori, poi certo che la foto d'autore e la foto amatoriale condividono la stessa radice ma le strade che prendono sono diverse e soprattutto il percorrere l'una o l'altra richiede un impegno totalmente diverso.
Io sono un fotoamatore e per di più mediocre e quando mi siedo quà al pc per vedere due foto o per fare due chiacchiere lo faccio soprattutto per rilassarmi va da se che spesso se c'è da spremersi troppo le meningi soprassiedo;
ciò non toglie che io sia insensibile ai percorsi dell'arte nelle sue varie forme però...
Quoto.

Buona giornata.

Andrea

Ma non so se sia solo questione di sensibilità, quanto di amore verso questa forma di espressione a cui dedichiamo il nostro tempo. La sensibilità appunto va coltivata, e per me è incomprensibile come qualcuno possa postare una foto, chiedere "commenti e critiche" e vedersi rispondere "io l'avrei fatta più dritta", "io avrei saturato di più", "io l'avrei fatta da un'angolazione differente" da persone che basano queste critiche su una cultura fotografica di dubbia provenienza.

Io non sono nessuno per giudicare, sto esprimendo questa mia perplessità perchè mi farebbe piacere che le critiche venissero fatte sulla base di una cultura fotografica radicata, e che aiuta veramente allo sviluppo della propria autorialità..

Messaggio modificato da Alan Slade il Feb 19 2014, 11:51 AM
cuomonat
Messaggio: #7
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 11:48 AM) *
...
Ma non so se sia solo questione di sensibilità, quanto di amore verso questa forma di espressione a cui dedichiamo il nostro tempo. La sensibilità appunto va coltivata, e per me è incomprensibile come qualcuno possa postare una foto, chiedere "commenti e critiche" e vedersi rispondere "io l'avrei fatta più dritta", "io avrei saturato di più", "io l'avrei fatta da un'angolazione differente" da persone che basano queste critiche su una cultura fotografica di dubbia provenienza.

Io non sono nessuno per giudicare, sto esprimendo questa mia perplessità perchè mi farebbe piacere che le critiche venissero fatte sulla base di una cultura fotografica radicata, e che aiuta veramente allo sviluppo della propria autorialità..

La sensibilità artistica l'hanno +/- tutti, l'artista però sviluppa una poetica, e non è detto che provi amore, c'è il caso che possa essere artista suo malgrado, vedi il caso degli artisti maledetti. L'artista vede le cose che vedono tutti e prova gli stessi sentimenti di tutti i suoi simili. La differenza sta nel linguaggio, che è conoscenza derivata dalla messa in pratica delle idee.
astellando
Messaggio: #8
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 11:48 AM) *
Non tanto come rimprovero, quanto rammarico.
Quello che faccio per modificare lo stato delle cose, come dicevo, è proporre un po' di "cultura" su altri lidi qui su internet, all'Accademia di belle arti qui a Catania, e con le persone che conosco interessate alla fotografia.
Poi se volete, potremmo parlare di autori sia passati che contemporanei per i prossimi dieci anni, e si creerebbe una gran confusione su un solo topic smile.gif
Ma una cosa di cui secondo me si può parlare è: da quali grandi fotografi traiamo ispirazione?
Personalmente, per il mio progetto Uomo camera-oscura e per la serie Ghirresque, che è in continua evoluzione mi sono lasciato ispirare appunto da Ghirri, per la sua perfetta geometria.
Ultimamente mi sto dedicando ad un altro progetto, Prospettive incompatibili, dove invece ho tratto molto giovamento dalle foto di David Hilliard viste al Paris Photo, e da Kim Boske, una fotografa emergente che nella sua serie Mapping ha reinterpretato il concetto di "punto di vista" e l'ho trovato interessantissimo.
Ma non so se sia solo questione di sensibilità, quanto di amore verso questa forma di espressione a cui dedichiamo il nostro tempo. La sensibilità appunto va coltivata, e per me è incomprensibile come qualcuno possa postare una foto, chiedere "commenti e critiche" e vedersi rispondere "io l'avrei fatta più dritta", "io avrei saturato di più", "io l'avrei fatta da un'angolazione differente" da persone che basano queste critiche su una cultura fotografica di dubbia provenienza.

Io non sono nessuno per giudicare, sto esprimendo questa mia perplessità perchè mi farebbe piacere che le critiche venissero fatte sulla base di una cultura fotografica radicata, e che aiuta veramente allo sviluppo della propria autorialità..


IL discorso si fa serio... io credo che la maggior parte della gente che chiede consigli quà sul forum non sia e non si senta artista, semplicemente chiede consigli a amici che condividono la stessa passione o a persone che reputano più esperte; consigli per lo più tecnici per migliorare il proprio "lavoro".
Questo non vuol dire che non ci sia amore verso questa forma di espressione, non vorrai mica dirmi che io non debba cimentarmi in una qualunque forma di arte o espressione solo perchè so che non sarò mai un artista o che non raggiungerò mai l'eccellenza?

Se il mio target è fare un bel paesaggio anche solo per appenderlo nel mio salotto chiederò consiglio a un bravo paesaggista e se migliorerò il mio modo di fotografare nel mio piccolo avrò fatto centro e sarò bello contentone.

Poi sono sinceramente molto dispiaciuto del tuo rammarico, sarebbe bello che anche qua dove siamo tutti legati da una passione (e da un marchio) ognuno trovasse quello che cerca, certo che più è alto il target e più è difficile accontentarci e accontentare.

Andrea
buzz
Staff
Messaggio: #9
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 11:48 AM) *
Quello che faccio per modificare lo stato delle cose, come dicevo, è proporre un po' di "cultura" su altri lidi qui su internet, all'Accademia di belle arti qui a Catania, e con le persone che conosco interessate alla fotografia.
Poi se volete, potremmo parlare di autori sia passati che contemporanei per i prossimi dieci anni, e si creerebbe una gran confusione su un solo topic smile.gif


La domanda nasce spontanea: perchè proponi temi culturali "su altri lidi" e no li proponi da noi?
Altrove non si fa confusione?
Qui ti basta proporre un nome per volta e vedrai che si parlerà solo di lui, con inevitabili riferimenti anche ad altri.
Questa sezione è nata apposta.
Alan Slade
Messaggio: #10
QUOTE(cuomonat @ Feb 19 2014, 12:07 PM) *
La sensibilità artistica l'hanno +/- tutti, l'artista però sviluppa una poetica, e non è detto che provi amore, c'è il caso che possa essere artista suo malgrado, vedi il caso degli artisti maledetti. L'artista vede le cose che vedono tutti e prova gli stessi sentimenti di tutti i suoi simili. La differenza sta nel linguaggio, che è conoscenza derivata dalla messa in pratica delle idee.

Tudici che l'artista "vede le cose che vedono tutti e prova gli stessi sentimenti di tutti i suoi simili".
Se la tua affermazione fosse vera, i surrealisti e i concettuali non sarebbero mai esistiti.
Secondo la sensibilità e la cultura acquisita dall'artista gli permette di "vedere" e "sentire" molto meglio di altri.


QUOTE(astellando @ Feb 19 2014, 12:14 PM) *
Se il mio target è fare un bel paesaggio anche solo per appenderlo nel mio salotto chiederò consiglio a un bravo paesaggista e se migliorerò il mio modo di fotografare nel mio piccolo avrò fatto centro e sarò bello contentone.

Ma chi definisce il "bravo paesaggista"? Chiederò consigli a lui perchè "secondo me" è bravo, perchè le sue foto "mi piacciono" o "sono belle"?
Per carità ripeto, non sto criticando nessuno e lungi da me dire che non si debba fare fotografia se non si hanno intenti prettamente autoriali.

E mi fa piacere che stiate rispondendo a questa discussione, vuol dire che qualuno frequenta questa sezione.


QUOTE(buzz @ Feb 19 2014, 12:54 PM) *
La domanda nasce spontanea: perchè proponi temi culturali "su altri lidi" e no li proponi da noi?
Altrove non si fa confusione?
Qui ti basta proporre un nome per volta e vedrai che si parlerà solo di lui, con inevitabili riferimenti anche ad altri.
Questa sezione è nata apposta.

La discussione era originariamente nata con un altro scopo buzz.
Era quello di sapere cosa ne pensavate voi della riflessione che avevo scritto.
Ripeto, se vogliamo parlare di artisti, io ho già lanciato poco più sopra un'altra domanda, prima di descrivere la mia poetica, ossia da quali grandi fotografi traiamo ispirazione?

Messaggio modificato da Alan Slade il Feb 19 2014, 01:13 PM
cuomonat
Messaggio: #11
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 01:12 PM) *
... ho già lanciato poco più sopra un'altra domanda, prima di descrivere la mia poetica, ossia da quali grandi fotografi traiamo ispirazione?

Ma che dici, hai la poetica? Ma sai cos'è la poetica, perché non t'informi prima?

Messaggio modificato da cuomonat il Feb 19 2014, 01:20 PM
Alan Slade
Messaggio: #12
QUOTE(cuomonat @ Feb 19 2014, 01:20 PM) *
Ma che dici, hai la poetica? Ma sai cos'è la poetica, perché non t'informi prima?

Non ho capito se stai facendo del flame gratuito o altro.
Spiegati meglio per cortesia.
pes084k1
Messaggio: #13
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 10:12 AM) *
La mia domanda deriva da un riflessione che mi frulla in testa da anni e che ho portato avanti su molti lidi, ossia la questione della fotografia artistica paragonata a quella amatoriale e commerciale.
Buona parte dei frequentatori assidui di questo forum credo sappiano a memoria tutti i dati tecnici delle reflex Nikon passate, presenti e future; dicono "wow" di fronte all'ennesimo paesaggio in hdr (e in giro per il mondo ormai ci saranno migliaia di fotografie simili, basta guardare su 500px); si entusiasmano di fronte all'ennesima foto "glamour" che mostra un centimetro di carne in più.
Però magari non hanno idea di chi sia stato Ghirri, non hanno mai visto una foto di moda Mapplethorpe o di Blumenfeld, un paesaggio di Fontana e non si sono mai persi nelle profondità di una foto di Wall.

Sia chiaro, non voglio generalizzare dicendo che tutti sono così, ma personalmente avendo studiato e continuando a studiare arte e fotografia contemporanea, non posso fare a meno di ispirarmi e rimanere incantato di fronte ai grandi fotografi contemporanei (a novembre sono andato al paris Photo per un bagno di cultura), piuttosto che limitarmi ad osservare foto che sanno di "già visto".
La foto autoriale è ovviamente diversa da quella amatoriale, eppure condividono la stessa radice. Ma in qualche modo questa dicotomia mi relega ad avere pochissimi interlocutori quando esce un discorso sulla fotografia.

Qual è il vostro pensiero in merito?


Più che rimanere incantati, è meglio scattare. I lavori rimasti di questi artisti sono la crema della loro attività e risultati simili, magari non con continuità, sono ottenibili da chiunque con un buon gusto e un'accurata selezione e taglio successivi. Alcuni di questi autori però non eccellevano tecnicamente e non mi sento di consigliarli acriticamente.
Molti scatti di Capa, Besson, e altri reportagisti ecc... sono decisamente mediocri, a partire dalla scelta del supporto, all'esecuzione raffazzonata e al PP non curato. Pertanto la tecnica è già molto più di metà della qualità fotografica e, in fondo, è perseguibile da chiunque. Un autore top può scegliere con calma per un "capolavoro" tempi e modi di ripresa dopo aver identificato o costruito (più spesso) uno scenario accattivante.
Molto più spesso capita ai normali fotografi (che non campano di quello...) di dover improvvisare e se non avete la reale padronanza della tecnica e l'attrezzatura adatta (inclusi i miglioramenti digitali, che non sono le orrende Photoshoppature a livelli multipli) non riuscirete mai ad accattivare con l'immagine qualcuno "normale" (cioè non distorto dalle puzzette emarginanti da fotoclub/forum e dalla carne scoperta e in posa).
Quindi la tecnica (basi della composizione incluse, ma queste sono molto derogabili...) è bene studiarla per prima, come forza, resistenza, tiro e palleggio vengono curati nel calcio prima dell'agonismo e degli schemi. Il bel gol in una vita capita a chiunque, se non si liscia sistematicamente la palla. In questo confronto, i "grandi" sono piuttosto dei "rigoristi".

A presto telefono.gif

Elio

Messaggio modificato da pes084k1 il Feb 19 2014, 01:37 PM
cuomonat
Messaggio: #14
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 01:35 PM) *
Non ho capito se stai facendo del flame gratuito o altro.
Spiegati meglio per cortesia.

Altro.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 10:12 AM) *
La mia domanda deriva da un riflessione che mi frulla in testa da anni e che ho portato avanti su molti lidi, ossia la questione della fotografia artistica paragonata a quella amatoriale e commerciale.
Buona parte dei frequentatori assidui di questo forum credo sappiano a memoria tutti i dati tecnici delle reflex Nikon passate, presenti e future; dicono "wow" di fronte all'ennesimo paesaggio in hdr (e in giro per il mondo ormai ci saranno migliaia di fotografie simili, basta guardare su 500px); si entusiasmano di fronte all'ennesima foto "glamour" che mostra un centimetro di carne in più.
Però magari non hanno idea di chi sia stato Ghirri, non hanno mai visto una foto di moda Mapplethorpe o di Blumenfeld, un paesaggio di Fontana e non si sono mai persi nelle profondità di una foto di Wall.

Sia chiaro, non voglio generalizzare dicendo che tutti sono così, ma personalmente avendo studiato e continuando a studiare arte e fotografia contemporanea, non posso fare a meno di ispirarmi e rimanere incantato di fronte ai grandi fotografi contemporanei (a novembre sono andato al paris Photo per un bagno di cultura), piuttosto che limitarmi ad osservare foto che sanno di "già visto".
La foto autoriale è ovviamente diversa da quella amatoriale, eppure condividono la stessa radice. Ma in qualche modo questa dicotomia mi relega ad avere pochissimi interlocutori quando esce un discorso sulla fotografia.

Qual è il vostro pensiero in merito?


Credo che "tecnica" e componente "artistica" siano 2 componenti fondamentali della fotografia tuttavia, per l'utente normale come il sottoscritto, è più facile e "leggero" acculturarsi in merito alla tecnica piuttosto che alla componente artistica della fotografia; tuttavia se il fotoamatore vuole fare il vero balzo di qualità ampliando la propria sensibilità verso ciò che vede e come può riprodurla attraverso la fotografia deve obbligatoriamente intraprendere 1 cammino culturale attraverso lo studio ( + o - approfondito) dei "maestri" della fotografia...
è da poco scomparso Basilico e pochi giorni addietro, su SkyArte, hanno trasmesso 1 sua retospettiva.....bellissima...

Saluti...
fabio_botteon
Messaggio: #16
QUOTE(pes084k1 @ Feb 19 2014, 02:36 PM) *
Più che rimanere incantati, è meglio scattare. I lavori rimasti di questi artisti sono la crema della loro attività e risultati simili, magari non con continuità, sono ottenibili da chiunque con un buon gusto e un'accurata selezione e taglio successivi. Alcuni di questi autori però non eccellevano tecnicamente e non mi sento di consigliarli acriticamente.
Molti scatti di Capa, Besson, e altri reportagisti ecc... sono decisamente mediocri, a partire dalla scelta del supporto, all'esecuzione raffazzonata e al PP non curato. Pertanto la tecnica è già molto più di metà della qualità fotografica e, in fondo, è perseguibile da chiunque. Un autore top può scegliere con calma per un "capolavoro" tempi e modi di ripresa dopo aver identificato o costruito (più spesso) uno scenario accattivante.
Molto più spesso capita ai normali fotografi (che non campano di quello...) di dover improvvisare e se non avete la reale padronanza della tecnica e l'attrezzatura adatta (inclusi i miglioramenti digitali, che non sono le orrende Photoshoppature a livelli multipli) non riuscirete mai ad accattivare con l'immagine qualcuno "normale" (cioè non distorto dalle puzzette emarginanti da fotoclub/forum e dalla carne scoperta e in posa).
Quindi la tecnica (basi della composizione incluse, ma queste sono molto derogabili...) è bene studiarla per prima, come forza, resistenza, tiro e palleggio vengono curati nel calcio prima dell'agonismo e degli schemi. Il bel gol in una vita capita a chiunque, se non si liscia sistematicamente la palla. In questo confronto, i "grandi" sono piuttosto dei "rigoristi".

A presto telefono.gif

Elio

più che rigoristi (nel termine calciofilo del termine, per come interpreto quanto hai scritto) credo i grandi nomi utilizzino con grande consapevolezza e se vogliamo rigore la corretta tecnica, ma certamente se la sono andata a cercare l'immagine, facciamo qualche esempio...
McCurry la ragazza Afghana non l'ha portata in studio, manco il mago indiano (quello dai capelli arancioni), oppure durante la prima guerra che come unico fotografo interpretò ( e gli valse il premio CAPA) disse lui a loro come piazzarsi, certo che gli chiese di posizionarsi così, piuttosto che in altro modo, ma composizione e dettagli non sono certo venuti a caso o con grandi illuminazioni artificiali, e di suoi esempi ce ne potrebbero essere centinaia.
Basilico altro nome che di certo non mi sembra piccolo, non mi pare che mettesse i palazzi piuttosto che le strade di Beirut come meglio volesse, certo le inquadrava con maestria compositiva e sapienza tecnica...

Altri ancora la costruiscono, e non credo sia così facile come sembra... in studio io non ho mai provato, però immagino non sia così facile, altrimenti tutti saremmo grandi fotografi....
poi come dimostra Benedusi per fare una fotografia basta una qualsiasi macchina fotografica, ma per fare Fotografia serve molto altro, compreso lo studio, l'arte e quant'altro...
guarda un po' qui... benedusi blog

Fabio B.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #17
Ciao a tutti !!
Sinceramente credo che non si possa negare che la maggior parte dei forum/blog/ecc riguardanti la fotografia si occupano di tecnologia fotografica. Io credo che la fotografia sia qualcosa che sfrutta questa tecnologia, ma non essa stessa.
Il perché forse lo possiamo intuire molto facilmente, il confrontarsi su schemi tecnici o test di laboratorio o sulle ultime novità cercando di prevedere le risposte del mercato, come nei TG, è per definizione una qualcosa di "pubblico" che cerca appunto il confronto.
Quando invece vogliamo passare ad un livello differente, poetico o artistico come volete, li in quel momento abbiamo bisogno di entrare in noi stessi... abbiamo bisogno di intimità... e siamo poco propensi a rendere pubblico (nella misura cibernetica del termine) quello che troviamo nel nostro io.
E' meno complicato un confronto personale, con persone fisiche, conosciute, stimate, amate che con una iconcina di 50x50 px...
Credo sia questo il motivo per il quale non mi piace pubblicare le immagini che più amo. Perché sono mie, anzi perché sono Io...
Se cerco arte non la cerco in un forum, un quadro va visto dal vero, una foto va vista stampata come l'artista vuole, una musica non va ascoltata con l'altoparlante del cellulare, non si leggono i riassunti dei libri...
Il cyberspazio è il riassunto del mondo e va benissimo per il sapere, ma per il capire bisogna abbiamo bisogno di qualcosa di diverso...
miciagilda
Messaggio: #18
A parte che sono seriamente preoccupata perché sono d'accordo con Elio unsure.gif , però Alan, lo scrivi tu stesso qual'è la discriminante: hai studiato e studi arte e fotografia contemporanea. cool.gif
Quanti utenti del sito credi che abbiano la tua fortuna? (almeno, per me lo è)

E' logico che su 10000 persone che nella vita fanno, studiano, leggono e sanno tutt'altro, ce ne siano pochissime che si vanno a guardare gli scatti dei grandi Maestri, e ancora meno che ne scelgano uno al quale ispirarsi.

Per un esperto come te sarà anche ridicolo e vergognoso che nei forum la gente carichi le proprie foto per sentirsi anche solo dire "è storta", "è sottoesposta" da fotografi amatoriali di dubbia cultura fotografica, ma ti posso assicurare che, se uno è alle prime armi, tutti quelli che ne sanno anche solo un pochino più di lui gli sono utilissimi e gli sembrano dei mostri sacri.

E' una bella catena, è un passaggio di conoscenze, di esperienze senza che nessuno chieda nulla più di un "grazie". Confinarlo a una cosa quasi spregevole o quanto meno incomprensibile perdonami ma mi sa di supponenza e, per quello che ne so io, le figure più grandi sono proprio quelle più umili.

Non limitarti a guardare il mondo dall'alto delle tue conoscenze: è un paraocchi, né più né meno di quello del profano che non apre la sua mente a comprendere l'Arte. smile.gif

Ciao
Katia
mikifano
Messaggio: #19
è vero che questa sezione è trascurata.....
....perché i vari costruttori anziché educare i suoi clienti ad ottenere il massimo, li educano ad aprire il portafogli per comprare qualcosa di nuovo.... e non cambia nulla tra i vari costruttori, si somigliano tutti!!!!
forse Nikon con la Nikon School e tenendo ancora in produzione alcuni vecchi ed ancora apprezzatissimi obiettivi è meglio di altri!
oggi purtroppo è una tristezza vedere che i temi più apprezzati sono il tifo da stadio tra una fotocamera anziché l'altra, tra un obiettivo anziché l'altro, tra un OS anziché l'altro.....
sarebbe bello fermarsi e riflettere:
la foto chi le fa? ovviamente chi impugnala fotocamera con l'obiettivo montato!
poi continuare a riflettere:
chi sono i grandi della fotografia e perché lo erano?
non ho capito perché nella fotografia non si debba mai "studiare" i grandi del passato come invece avviene per tutte le altre forme di arte, dalla pittura alla musica!!!
buzz
Staff
Messaggio: #20
QUOTE(mikifano @ Dec 8 2014, 08:01 PM) *
è vero che questa sezione è trascurata.....
....perché i vari costruttori anziché educare i suoi clienti ad ottenere il massimo, li educano ad aprire il portafogli per comprare qualcosa di nuovo.... e non cambia nulla tra i vari costruttori, si somigliano tutti!!!!
forse Nikon con la Nikon School e tenendo ancora in produzione alcuni vecchi ed ancora apprezzatissimi obiettivi è meglio di altri!
oggi purtroppo è una tristezza vedere che i temi più apprezzati sono il tifo da stadio tra una fotocamera anziché l'altra, tra un obiettivo anziché l'altro, tra un OS anziché l'altro.....
sarebbe bello fermarsi e riflettere:
la foto chi le fa? ovviamente chi impugnala fotocamera con l'obiettivo montato!
poi continuare a riflettere:
chi sono i grandi della fotografia e perché lo erano?
non ho capito perché nella fotografia non si debba mai "studiare" i grandi del passato come invece avviene per tutte le altre forme di arte, dalla pittura alla musica!!!


Non ti illudere. I costruttori fanno il loro "mestiere", e devono anche farlo bene.
Del resto la tifoseria esiste da sempre. Gibson contro fender fiat contro alfa, probabilmente un tempo c'era anche elmetto contro corazza, e cava contro bastone smile.gif-
Per fortuna poi ci sono i vari Jimy Endrix o Carlo s Santana ed ecco che o fender o gibson, tirano fuori cose superlative.
Però, con una nota molto polemica e critica, convengo che chi non sa suonare insegue la chitarra "perfetta" gli altri riescono anche con un fil di ferro attaccato ad un chiodo (cfr. BB King).
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #21
Ciao, ma scusa nessuno ti spara addosso se ti studi i grandi del passato...
I costruttori di strumenti fanno il loro mestiere, creano strumenti! Nikon school o canon o fuji o quel che vuoi sono operazioni di marketing, per dare una facciata di azienda che pensa ai suoi clienti, magari in alcuni casi è anche vero !! Non parlo delle persone che fanno articoli o ci mettono la faccia nelle lezioni, parlo proprio di investire capitali a livello management aziendale in qualcosa di non direttamente produttivo. Per noi è solo un bene.
Io studio i grandi del passato, e i grandi del presente, e magari anche i meno grandi o proprio i piccolini, perché a volte possiamo imparare anche senza volare a new york o parigi.
Stanchino
Messaggio: #22
QUOTE(Alan Slade @ Feb 19 2014, 10:12 AM) *
La mia domanda deriva da un riflessione che mi frulla in testa da anni e che ho portato avanti su molti lidi, ossia la questione della fotografia artistica paragonata a quella amatoriale e commerciale.
Buona parte dei frequentatori assidui di questo forum credo sappiano a memoria tutti i dati tecnici delle reflex Nikon passate, presenti e future; dicono "wow" di fronte all'ennesimo paesaggio in hdr (e in giro per il mondo ormai ci saranno migliaia di fotografie simili, basta guardare su 500px); si entusiasmano di fronte all'ennesima foto "glamour" che mostra un centimetro di carne in più.
Però magari non hanno idea di chi sia stato Ghirri, non hanno mai visto una foto di moda Mapplethorpe o di Blumenfeld, un paesaggio di Fontana e non si sono mai persi nelle profondità di una foto di Wall.

Sia chiaro, non voglio generalizzare dicendo che tutti sono così, ma personalmente avendo studiato e continuando a studiare arte e fotografia contemporanea, non posso fare a meno di ispirarmi e rimanere incantato di fronte ai grandi fotografi contemporanei (a novembre sono andato al paris Photo per un bagno di cultura), piuttosto che limitarmi ad osservare foto che sanno di "già visto".
La foto autoriale è ovviamente diversa da quella amatoriale, eppure condividono la stessa radice. Ma in qualche modo questa dicotomia mi relega ad avere pochissimi interlocutori quando esce un discorso sulla fotografia.

Qual è il vostro pensiero in merito?


Nel 2020 Photoshop uscirà con un nuovo filtro che si chiamerà "Retrò: anni 2010" e negli anni 2020 tutti copieremo qualcuno che ha fatto la foto in maniera strana per la prima volta. Nel 2030 Photoshop inserirà un nuovo filtro ecc. ecc. ecc. Per ora ci barcameniamo tra HDR e Hardcore.

La differenza è tra creare e copiare. Per creare ci vuole inventiva, conoscenza, regole e la capacità di infrangerle. Per copiare basta hardware e il fotoritocco giusto. Faccio coming out: Io non ho inventiva, provo a studiare a tempo perso per vedere se da questa rapa esce un po' di sangue.
Nomini Mapplethorpe che è un grande fotografo, evitato dai più perchè uno si sente gay a guardare le sue foto, figuriamoci a farle, invece sono di una creatività incredibile ma quanti lo seguirebbero? Ad una sua mostra a prato negli anni 90 eravamo in due nel museo: io e la mia ragazza.
Molto più divertente fare metart di basso livello, cosce larghe e pedalare, chiamarlo nudo artistico e sbattacchiarlo in giro per i forum (almeno qui no). Ed Helmut Newton? Lui faceva nudi in un modo perchè voleva dare un'idea di erotismo o di donna, non per mostrare libre di meat.
Non sto accusando, sto riflettendo, anche su di me.

Alla fine ha ragione Buzz: allenare è diverso da fare la formazione al bar, per questo qui non mettiamo quasi mai piede.

smile.gif

fabidon@tin.it
Messaggio: #23
Viene visitata poco!? forse si dovrebbe cercare risposta nella società in cui viviamo e il fatto che la fotografia con l'avvento del digitale è divenuta un fenomeno di massa . Tutti ora scattano foto, vuoi con un cell vuoi con una compattina o con una super reflex da 3000 euri ma solo pochi sono appassionati a quella che realmente è la FOTOGRAFIA.
Se si cerca, anche la TV (es rai 5 con Contact) propone qualcosa di valido a chi si sente affascinato da questo mezzo di comunicazione (inteso nel senso più ampio del termine).Anche le riviste cartacee,alcune a livello di un quattroruote di fotografia altre che indagano su quelli che sono o sono stati dei fotografi da cui è possibile imparare o più semplicemente ammirare.
Una volta stavo osservando dei quadri nel Palazzo dei Pittori (sono fiorentino) in viale Milton, mi trovavo in imbarazzo essendo veramente un somaro in mezzo a tante tele.Orbene un pittore di cui conoscevo sua moglie (era stata la mia professoressa di inglese) mi disse :inizia a dire se ti piace o no e se ti piace cerca cosa ti piace, poi se senti la pulsione a sapere di più seguila.....
Personalmente adoro il colore come lo esprime Fontana, Pete Turner, Erick Meola, o all'opposto con qui meravigliosi pastello senza quasi contrasto di quel favoloso maestro che era Ghirri. Non mi dilungo oltre e voglio consigliarvi una serie che va in onda su Sky sulla scuola di Modena.
Buona luce a tutti
alex9
Messaggio: #24
QUOTE(cuomonat @ Feb 19 2014, 01:07 PM) *
La sensibilità artistica l'hanno +/- tutti, l'artista però sviluppa una poetica, e non è detto che provi amore, c'è il caso che possa essere artista suo malgrado, vedi il caso degli artisti maledetti. L'artista vede le cose che vedono tutti e prova gli stessi sentimenti di tutti i suoi simili. La differenza sta nel linguaggio, che è conoscenza derivata dalla messa in pratica delle idee.


L'artista vede cose che gli altri non vedono percorre strade che non tutti possono o vogliono percorrere, come i reporter di guerra; sono pochi e talvolta sfortunati muoiono sparati. Anche il modo di soffrire è spesso diverso... se facesse le stesse cose dei suoi simili non sarebbe tale. L'artista fisicamente simile riesce sempre a trovare le differenze la dove gli altri simili non riescono. L'artista mette in evidenza quello che sotto gli occhi di tutti in tutti i giorni dell'anno è scontato e come tale diviene anche banale quasi superfluo fino a quando non lo vedi più e allora "forse" ci si accorge che manca qualcosa.
La sensibilità artistica magari l'avessero tutti e devo dire che in Italia manca malgrado sia il paese dell'arte per eccellenza, qualità, quantità e profondità di ricerca...

Sviluppare una poetica senza amore è raccontare cosa hai imparato a scuola sulla poesia e sulla sua metrica, sei un tecnico non un poeta... si impara dall'amore stesso che si vive non dai racconti, si può far propri certi pensieri se si hanno gli impulsi che originano dentro altrimenti si è un registratore/riproduttore.
alex9
Messaggio: #25
solo oggi scopro questa nicchia... sul sapere.
Mi meraviglia ancora vedere che ci si preoccupa tanto di più se questa sezione è poco frequentata o meno invece di dedicarcisi, e porre attenzione magari sulla genuina proposta di saperne un po di più rispetto a ieri e magari correre il rischio che ci si erudisca un pochino. Speriamo bene...
 
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