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B/n, Ma Quale Nicchia?
Una miniera di possibilità
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screech78
Messaggio: #51
Saremo nell'era del digitale... è vero...
però dopo avermi preso una d70s in kit, non ho resistito a prendermi una magica FM2 con un 28, un 50 e un 135 tutti rigorosamente nikon per potermi sbizzarrire proprio con il bianco e nero...
sono bellissime le foto dai mille colori, dalle molteplici sfumature, ma la magia di una bella bianco e nero è sempre di moda...
getCash
Messaggio: #52
Salve a tutti!
Mi unisco a carlotan nella richiestadi info su dove comprare (on-line o meno) le pellicole di cui parlava tembokigodo. smile.gif
Hasta el blanco e negro siempre! :-P laugh.gif tongue.gif laugh.gif tongue.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #53
Credo che il digitale sia quanto di più frustrante per un fotografo che ha imparato con l'analogico e la camera oscura. Il digitale lo trovo molto global. Con l'analogico puoi fotografare anche senza energia elettrica: pensa al posessore di una digitale cosa riesce a scattare, senza corrente è morto. Digitalini, andate in Africa, Sud America o Asia Centrale con la corrente a 120 Volts, poi mi saprete dire.
BrunoCi
Messaggio: #54
QUOTE(CORYCORY @ Oct 16 2006, 08:02 PM) *

Credo che il digitale sia quanto di più frustrante per un fotografo che ha imparato con l'analogico e la camera oscura. Il digitale lo trovo molto global. Con l'analogico puoi fotografare anche senza energia elettrica: pensa al posessore di una digitale cosa riesce a scattare, senza corrente è morto. Digitalini, andate in Africa, Sud America o Asia Centrale con la corrente a 120 Volts, poi mi saprete dire.

Non capisco perchè tu possa portarti in Africa centinaia di pellicole nella borsa ed io non possa portarmi delle batterie ed un trasformatore.
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria? hmmm.gif

Bruno.
G.L.C.
Messaggio: #55
uffa, ma è possibile che non si parli d'altro che di scomparsa della pellicola? non scomparirà, almeno per adesso, siatene certi.
il boom delle digitali ha spostato gli interessi delle grandi case, questo è vero. ma avrebbero potuto comportarsi diversamente? per loro il digitale ha significato nuovi profitti, i quali provengono in buona parte da nuovi utenti, che hanno visto nel digitale un nuovo modo di fare fototgrafia, apparentemente più semplice, più economico, e soprattutto ricco di pontenzialità, il digitale è stato il mezzo per conquistare tali soggetti, che rappresentavano un targhet irresistibile per aziende affamete di profitti. il grande successo che questi prodotti hanno ottenuto, ha poi spinto i produttori a proseguire su questa strada, concentrando le ricerche su questo settore, e sfornando continuamente nuovi modelli.
tutto questo a fatto pensare che la pellicola era arrivata al capolinea, CONVINCETEVI CHE NON LO E', e non lo sarà ancora per molto, almeno finchè il bacino di utenti restera abbastanza ampio da permettere ricavi soddisfacenti.
alcuni produttori hanno chiuso i battenti, ma questo era inevitabile, il mercato è spietato, tuttavia l'offerta di materiali e ancora abbastanza elevata da permettere agli amanti della pellicola di potere soddisfare le loro esigenze. insomma, parliamo d'altro. wink.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #56
QUOTE(BrunoCi @ Oct 18 2006, 01:00 PM) *

Non capisco perchè tu possa portarti in Africa centinaia di pellicole nella borsa ed io non possa portarmi delle batterie ed un trasformatore.
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria? hmmm.gif

Bruno.


Caro Bruno, grazie per essere intervenuto. La differenza, sicuramente sta nel fatto che io possa portarmi degli stock, così come di pellicola allo stesso modo di batterie. Al contrario con la mia D200 in Tanzania, se faccio una spedizione di 200 Km, per foto naturalistica, non posso tornare ogni volta indietro a ricaricare le batterie della D200, così non posso neppure "attaccarmi ad un baobab" per ricaricare la mia digitale "fedele". Inoltre quando cambio le ottiche ho il problema della sabbia che può entrare con facilità sul CCD.
Antonio
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #57
Caro Antonio, ho coltivato per anni le tue perplessità, in ordine soprattutto alla "gestione" energetica del digitale in zone isolate. Per quanto riguarda la polvere sul sensore...beh, dovessi contare i rullini di dia rovinati dall'invisibile granello di sabbia sul pressapellicola (e quelli, ancor più numerosi, "!massacrati" dai laboratori...)...

In realtà, molte di queste difficoltà logistiche stanno venendo meno.
Continuo a tenermi ben strette FM3a e FE, ma non per questo, quando due volte all'anno mi reco in Africa, lascio a casa la D70. Conscio - e sto provvedendo - che in queste condizioni operative è più adeguata una macchina meglio attrezzata contro l'uso rude e gli agenti esterni, diciamo dalla D200 in su...

Alimentazione: in borsa mi porto sempre quattro batterie di scorta, oltre al caricabatterie. Ormai tutti i lodge e in campi tendati, anche quelli più immersi nella wilderness, hanno un generatore che funziona alcune ore al giorno e che mettono a disposizione. Il peso delle stilo per alimentare la F80 con MB80 era certamente superiore; non parliamo della quantità industriale di pile necessarie se sulla FM3a monto l'MD12...

In 32 viaggi in Africa, dal Sahara al Capo di Buona Speranza (ma prevalentemente in Tanzania, Kenya e Senegal) l'unico problema insormontabile che mi si è presentato è stato il bloccaggio completo (sparito poi come s'era presentato) di una F301 sulla strada per Tamanrasset. Per fortuna avevo anche la FG20...

No, davvero, ormai non ci sono più seri problemi (se non in condizioni davvero estreme, che prevedono lunghissime permanenze fuori da qualsiasi insediamento) ostativi all'uso del digitale. Mentre - e qui riporto il 3d alla sua dimensione originaria - può essere la qualità di una Velvia, o l'inarrivabile ricchezza di un bianconero "argentico", a far pendere la bilancia verso la pellicola.
Diego
BrunoCi
Messaggio: #58
Come ha detto Diego, basta portarsi qualche batteria di riserva, ed il gioco è fatto.
Ad esempio, con una batteria sulla D200 si fanno almeno 400 scatti (c'è una discussione aperta in cui se ne parla, ed alcuni ne fanno più di 600...).

Nell'ipotetico viaggio naturalistico di 200km, il fotografo digitale si porta 4 batterie ed un hard disk grande come un pacchetto di sigarette.
Il fotografo "a pellicola", per avere la stessa autonomia deve portarsi 45 rullini da 36 pose. Un ingombro notevole nello zaino, non trovi?

Se poi valutiamo possibilità come ad esempio quella di caricare le batterie con l'impianto elettrico del fuoristrada, l'autonomia del fotografo digitale aumenta.

Non solo! I 1600 scatti del fotografo digitale potranno costituire una migliore selezione di quelli del fotografo a pellicola. Ad esempio: uno scatto a raffica ad una scena di caccia o ad un uccello che plana...Il fotografo digitale potrà immediatamente cancellare le foto in cui l'animale è riuscito male (animale mosso, inquadrato male, oppure troppo presto o troppo tardi rispetto all'azione...).

In sostanza, ti dico: fotografa con cosa vuoi... la cosa che conta, alla fine, è la foto stampata.

Ciao,
Bruno


MEBRAT53
Messaggio: #59
QUOTE(evelin @ May 7 2006, 01:14 PM) *

Io uso il bianco e nero a pellicola e la camera oscura da un anno 35mm.gif , premetto che lo adoro e che da risultati splendidi. La carta e la pellicola si trovano, ma soprattutto la carta non è così poco costosa. Io un pacco di baritata da 10 fogli della ilford lo pago 10 euro e considera che in camera oscura è più quello che butto tra provini e stampe che poi hanno bisogno di mascherature e bruciature. Certo, i risultati sono stupendi (tralasciando le mie foto), ma la spesa c'è. Non voglio scatenare polemiche, ma questa è la mia esperienza. La spesa c'è, il rischio di sbagliare uno sviluppo e buttare un negativo anche cerotto.gif , ma ne vale la pena!
Ciao smile.gif

e per un anno come hai smaltito lo sviluppo?
Ciao Pino
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #60
In quasi tutte le città dove viene praticata seriamente la raccolta differenziata è possibile conferire i chimici presso apposite "isole ecologiche"...certo, magari aspettando di averne un po' in una tanica per evitare il viaggio con un litro di roba dopo ogni sessione di camera oscura...Oppure, ci si può più semplicemente accordare con un laboratorio...
Non è un problema insormontabile, tralascaindo pratiche certo meno "ecologiche"...
Diego
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #61
Ritorno in questo 3d che stava un po' languendo per segnalare, sempre da B&W Photography, quella che potrebbe essere - se i costi saranno accessibili, e al momento non è il caso - una praticabile "terza via" per chi desidera coniugare la qualità della stampa su carta trazionale, magari una pregiata fine art baritata, con la comodità e la versatilità di ripresa garantite dalla fotografia digitale.
Si tratta in pratica di un ingranditore (nell'aspetto in tutto simile a quelli tradizionali) in grado di proiettare immagini da files digitali su un piano sul quale si trova normale carta fotografica. Il procedimento di esposizione, sviluppo e fissaggio è ovviamente quello tradizionale.
Una soluzione che potrebbe davvero ampliare di nuovo il gap fra stampa b/n tradizionale e stampa monocromatica inkjet, ridottosi con l'introduzione delle stampanti di ultima generazione come la Espon 2400.
Diego
Kozmicblues
Iscritto
Messaggio: #62
QUOTE(tembokidogo @ May 5 2006, 07:56 PM) *
A forza di sentirmi ripetere che "la pellicola non ha futuro" e che "il bianconero sarà sempre più un costoso prodotto di nicchia", nonostante abbia sempre sostenuto il contrario ho cominciato anch'io a nutrire qualche dubbio...

Così, ho intrapreso - in parte in prima persona, in parte affidandomi ad esperienze/conoscenze di amici, in parte leggendo su riviste straniere meno "orientate dal mercato" di quanto non siano le nostre - una piccola "esplorazione" di quanto può ancora offrire - in termini di quantità dei materiali e di qualità degli stessi - il mondo della fotografia monocromatica.

Posso dirvi che ho tirato un grosso sospiro di sollievo. Vi riassumo i risultati di questa incompleta esplorazione: oltre a rincuorare i pochi superstiti amanti della camera oscura, chissà che non incuriosisca anche gli altri...

Pellicole: chi ha detto che sono rare, introvabili, costose?

Le "grandi"
Vabbè, Agfa ha chiuso bottega. Ma Fuji, Kodak e Ilford offrono ancora una vasta gamma di emulsioni bianconero, tradizionali o T-grain, in grado di coprire una gamma di sensibilità da 50 Iso (Pan F di Ilford) a 1600 (Neopan di Fuji). A prezzi varianti fra i 2 e i tre caffè a rullo di 36 pose, con un costo/fotogramma che scende ulteriormente acquistano in rulli da 30 metri e bobinando.

Le "sofisticate"
Autentiche "chicche", queste - sì - un pochino più costose, ma in grado di fornire sorprese. Nome sconosciuto ai più, la francese Berrger. E' l'erede della gloriosa Pathè. Offre una 200 Iso e una 400 iso ad alto contenuto d'argento, con una gamma tonale assolutamente incredibile per ricchezza.
Poi Maco, il brand emergente. Da 25 a 400 Iso, ortocromatiche e pancromatiche, trattabili nei chimici tradizionali o in quelli "dedicati". Su B&W Photography ho visto una prova della Orto 25 trattata (per ridurre il contrasto) in Docufin: risultati paragonabili a stampe da negativo 4X5 pollici! Insomma, un po' come la vecchia Agfaortho 25 trattata nel Pota...Lo stesso discorso vale per le Rollei, prodotte da Maco. Poi, per gli amanti dell'eltissima definizione e della grana inesistente, Gigafilm. Non l'ho provata, me ne hanno raccontato meraviglie ma pare che sia un po' difficile da trattare.

Le "economiche"
Sì, non saranno emulsioni ultraprofessionali, ma le Lucky 100 e 400 prodotte su licenza e con macchinari Kodak in Cina costano proprio poco...

Le "sorprese"
Dalla Croazia le Ekfe: pellicole "vecchia maniera", alto contenuto d'argento in un'unica stesa. Mi piacciono da morire le 50 Iso, grana finissima, vastissima gamma tonale, un senso di "profondità" incredibile. Ci sono anche da 100 e 400 Iso. Dalla Repubblica Ceca le Foma, da 100, 200 e 400 Iso. Ho provato l'ultima, molto simile alla Ilford HP%, costa un euro meno a rullo da 36. Poi ci sono le Adox (si trovano anche in Italia con qualche difficoltà), caratteristiche simili alle altre pellicole "vecchia maniera" di questo capitoletto. Poi le Forte, stesse caratteristiche e prezzi simili.

Per quanto riguarda carta e chimici, a parte la sparizione delle Brovira e delle superfici Matt nel catalogo Ilford, si trova un po' di tutto, politenate e baritate, multigrade e graduate, per "principianti" e da fine art. Sui chimici, ho trovato - sempre su B&W Photography - una intrigante prova dei nuovi rivelatori per carta Ilford a toni freddi e a toni caldi. Esiste la possibilità si sviluppare lo stesso foglio per la prima parte di trattamento nell'uno, per la seconda nell'altro. I risultati pubblicati sono alquanto interessanti.

Diego



Ho letto solo ora questo messaggio che è del maggio del 2006, beh è bello che alla faccia di chi vuole (e davvero non ho capito il motivo) la morte della pellicola, oggi a settembre del 2008, non solo ci sono tutte le pellicole che hai citato, ma anzi, ce ne sono di più. Blupolice, le adox hanno presentato nuove pellicole, anzi ti correggo, in questo momento le pellicole bianco nero vanno da iso 8 fino a iso 6400 smile.gif, le maco/rollei oramai sono una presenza fissa anche nei negozi, sia con le infra che con le pan e le orto. Insomma il mercato tira.
Io onestamente, ohi lungi da me essere polemico, non capisco perchè la gente, molte volte senza sapere nulla, parla e sparla. Sento parlare foto di nicchia, foto elitaria, etc etc.
Sembra quasi che prima del digitale il 100% dei fotografi si sviluppava e stampava in casa ed usava le pellicole ultra pro, come le Technical Pan oppure le ektagraphic. Allora capirei questa grande conversione al digitale.
Il 70% ma forse di più, della popolazione dei nuovi utenti di digitali, era gente che usava le Koda VR, al massimo le kodak color gold, magari la pellicola che il laboratorio (che poi le portavano dall'ottico sotto casa che le portava al laboratorio) regalava con lo sviluppo e la stampa. Qualcuno ha usato le solite Ilford un paio di volte. Quindi evitiamo certi discorsi.
Quando si legge che il digitale è il 99% del mercato, vorrei ricordare che la percentuale è compresa di utenti amatoriali che vengono dalle compatte, comprese le usa e getta.

Vero che i cavalli si vendono ancora, vero che il trasporto avviene all 99% in altri modi, vero anche che una marea di persone mangia 4 salti in padella, ma significa che mia madre che cucina in casa è una cuoca di nicchia???????? Mah

N.B. Ultima cosuccia, noi, inteso come Italia, fortunatamente non facciamo tendenza, se girate, se leggete, se vi interessate di fotografia (tra un test comparativo e l'altro) vedrete che la maggioranza dei fotografi che fanno arte, intendo, mostre, esposizioni, libri, etc etc. Usano indifferentemente digitale e pellicola, come è giusto che sia. Poi certo se per voi la fotografia è solo foto sportiva, giornalismo o compleanni, beh allora non parlo più.

Voglio mettere per inciso, che la mia non è assolutamente una critica, capisco che può essere letta ed intesa in questo modo, ma non lo vuole essere.
E' solo che si dimentica sempre che la fotografia è un fine, la macchina fotografica un mezzo. Il digitale, la polaroid, la pellicola, sono solo differenti modi di "catturare una immagine" quindi non esiste questo è meglio, questo è più moderno, questo è anticato, questo è simpatico, questo è antipatico.

Molti artisti continuano a fare e vendere vinili, i piatti per i dischi si vendono ancora, ma non significa che chi compra un vinile invece di un cd sia uno di nicchia, oppure un nostalgico.
Quindi viva la fotografia, viva il digitale e viva la pellicola...

Ops sorry sono stato un pochino troppo lungo, chiedo venia smile.gif
simone_chiari
Messaggio: #63
QUOTE(BrunoCi @ Oct 18 2006, 02:00 PM) *
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria? hmmm.gif

Bruno.


la mia FM3A e la EL si

ciao
Simone
BrunoCi
Messaggio: #64
QUOTE(CORYCORY @ Oct 16 2006, 08:02 PM) *
...
Con l'analogico puoi fotografare anche senza energia elettrica: pensa al posessore di una digitale cosa riesce a scattare, senza corrente è morto. Digitalini, andate in Africa, Sud America o Asia Centrale con la corrente a 120 Volts, poi mi saprete dire.



QUOTE(BrunoCi @ Oct 18 2006, 02:00 PM) *
Non capisco perchè tu possa portarti in Africa centinaia di pellicole nella borsa ed io non possa portarmi delle batterie ed un trasformatore.
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria? hmmm.gif

Bruno.


QUOTE(simone_chiari @ Sep 5 2007, 08:01 AM) *
la mia FM3A e la EL si

ciao
Simone

Appunto! Ma se non si vuole dipendere dalle batterie, perchè ci si compra F5 ed F100 (come risultava, all'epoca, dalla firma dell'utente in questione)?
A prescindere dalla validità o meno di quell'obiezione al digitale, mi sembrava un comportamento piuttosto strano.

Comunque mi pare che la discussione abbia preso una direzione decisamente più interessante della banale diatriba "pro" o "anti" digitale, e non vorrei riportarla sul binario sbagliato.

Ciao,
Bruno
danighost
Nikonista
Messaggio: #65
QUOTE(tembo @ Apr 10 2007, 02:22 PM) *
Ritorno in questo 3d che stava un po' languendo per segnalare, sempre da B&W Photography, quella che potrebbe essere - se i costi saranno accessibili, e al momento non è il caso - una praticabile "terza via" per chi desidera coniugare la qualità della stampa su carta trazionale, magari una pregiata fine art baritata, con la comodità e la versatilità di ripresa garantite dalla fotografia digitale.
Si tratta in pratica di un ingranditore (nell'aspetto in tutto simile a quelli tradizionali) in grado di proiettare immagini da files digitali su un piano sul quale si trova normale carta fotografica. Il procedimento di esposizione, sviluppo e fissaggio è ovviamente quello tradizionale.
Una soluzione che potrebbe davvero ampliare di nuovo il gap fra stampa b/n tradizionale e stampa monocromatica inkjet, ridottosi con l'introduzione delle stampanti di ultima generazione come la Espon 2400.
Diego


In effetti il mio stampatore non usa il laser per stampare i files, una specie di videoproiettore.
Mi chiedo a quando un sistema simile per noi amatori.
BrennerPuP
Messaggio: #66
Interessante la "terza via", ma...
Da qualche anno sono passato al digitale, D70, D200, D300, e i progressi si vedono, lavorando in fotolito/tipografia, rispetto alle scansioni da dia, nel senso che ci si avvicina molto a queste, anche meglio in molti casi.
Il bn è un discorso a parte. Ma non è sulla questione tecnica che vorrei dire la mia piccola opinione. Per me il bn da scatto digitale è un falso ideologico. Il bn è quello che si fa con una pellicola bn e con la stampa in camera oscura. Tutto il resto non ha lo stesso fascino, non dà la stessa sensazione.
Sto parlando di foto per uso personale, non il servizio fotografico che deve essere fatto velocemente e subito fruibile e tecnicamente ineccepibile.
Io personalmente se voglio farmi un album in bianconero, rabbrividisco al pensiero di avere scattato in digitale, con ottiche AFS VR ecc.
Prendo la F3 (già fin troppo elettronica ma la uso in manuale) vado a farmi le foto con ottiche fisse AIs e aspetto di sviluppare il negativo. Quando avrò tempo anche fra due anni stamperò...
Per me è una questione di feeling.
roberto depratti
Messaggio: #67
Noto con piacere che questa tematica, dopo molto tempo, risulta ancora aperta; è uno degli elementi che mi conferma come la fotografia evolve, mantenendo vivo l'interesse per l'argomento di base: creare, emozionare, trasmettere, .....
Il supporto può cambiare, mantenendo il medesimo target.
Ho aperto alcune settimane fa una discussione relativa alla competizione esistente tra Analogico e Digitale ....
E' chiaramente affascinante avvicinarsi ad un nuovo mezzo, cercando di capire i meccanismi, approfondendo la tecnica che non si discosta molto da ciò che si otteneva in analogico.
Anch'io ho ampliato il parco reflex acquistando una NIKON D80. Dopo circa 8 mesi, rispetto a ciò che ottenevo con la mia NIKON F80, non noto grosse differenze ..... anzi in questo momento noto una "D" che a vlte si soitituisce ad una "F" e viceversa.
Proprio ieri l'altro, mi sono recato a San Felice sul Panaro e ho scattat due rulli di diapositive ed un centinaio di scatti in digitale.
Vi assicuro che son contento come un Re.

Roberto biggrin.gif
Kozmicblues
Iscritto
Messaggio: #68
Io non ho mai capito perchè in era di digitale, sia scoppiata la diatriba questo o quello, nicchia o popolare.
Il digitale ha sostituito tutto il "parco" compatte, le usa e gette, gli utenti di pellicole amatoriali VR, Gold, etc etc, i professionisti. Questo è tutto.
Poi rimangono cose diverse.
Le pellicole si producono ancora, si vendono, sulla reperibilità anche qui ho i miei dubbi. Alcune sono facili da trovare, quelle più particolari sono sempre state difficili da trovare.
Le pellicole dismesse sono tutte pellicole che avevano "un doppio" faccio un esempio al volo, kodak aveva 3 ektachrome tungsteno, giusto che ne abbia dismesse due per tenere solo la 64T che è la migliore, e potrei andare avanti con altri esempi.
Diciamo che con il digitale si è razionalizzato il tutto, ma nessuno ha ucciso nessuno. Sento parlare di case che falliscono per via del digitale, ma non capisco quali, AGFA ha smesso con alcune pellicole, ma non certo per via del digitale, ma per problemi societari di altra pasta, Ilford nonostante siano decenni che è sull'orlo del baratro(molto prima della prima digitale), continua a produrre pellicole, anzi sta tornando più in forma di prima, fuji fa pellicole a go go, così rollei/maco, sono nate o si sono potenziate altre ditte come ekfe, adox, etc etc.
Poi dovremmo finalmente scrivere le reali differenze tra chimico ed argenteo rispetto al digitale. Senza ogni volta dover decidere da che parte stare, non è che uno escluda l'altro.
La differenza è tutta nella gamma dinamica e nel contrasto (inteso non come contrasto che conoscete su photoshop, ma come capacità di risposta nelle alte luce e nelle ombre) e da quel punto di vista, per ovvi motivi, il digitale non avrà mai le caratteristiche della pellicola. Ma ripeto le differenze sono differenze e non punti a favore di uno o di altro.
Il fatto del discorso di nicchia, beh con il digitale sembra che tutti prima usassero le ektagraphic, le rollei ortho, le HIE, le TECHNICAL PAN. Questo non è vero, al massimo si usavano le Delta, le TMAX, che sono belle forti ed in commercio.
Se tornate indietro di qualche anno potete leggere annunci da fine del mondo tipo "kodak smette il mercato pellicole" mentre invece sta facendo uscire versioni nuove e migliori di pellicole tipo Portra o TMAX 400, quello che ha smesso è solo il mercato di macchine fotografiche compatte ed usa e getta (che poi non penso avessero tutta questa grande fetta di mercato) e mi ripeto, ha tolto pellicole che avevano mercato pari allo zero, e pellicole amatoriali superate come le Gold o le VR.
Questi giorni si tuona con la fine di polaroid, mentre in realtà la storia è che polaroid chiude le fabbriche fuori USA, produce fino al 2009 e vende il brevetto che chiunque può acquistare, e non ci dimentichiamo che fuji produce pellicole a sviluppo immediato, io quindi questa catastrofica notizia non la vedo.
Secondo me l'errore che invece si fa, è chi scatta in pellicola, scansiona, lavora con photoshop e poi pretende una stampa dal file, la pellicola va stampata da pellicola, proprio per il fatto del contrasto e gamma dinamica, se si "filtra" con scansione e photoshop e salvataggio in digitale, il gioco non vale più la candela, si perdono le "qualità" per strada, quindi in quel caso meglio direttamente da digitale. La scansione dalla pellicola andrebbe fatta solo per caricare la foto online.
Certo il digitale ha "popolarizzato" la fotografia e molti non avendo le basi, non riescono a fare una foto decente da stampare ed hanno bisogno di photoshop, questo spinge a digitalizzare anche la pellicola (ohi non è una critica, è una constatazione benevolissima) perdendo proprio le peculiarità ed il giusto della pellicola. Non penso ci siano dubbi che una pellicola ben esposta, ben sviluppata e stampata per bene, non è neanche avvicinabile da qualsiasi stampa, da qualsivoglia digitale arrivi, che sia Nikon, fuji, Canon, ma come ho detto, non significa migliore, sono risultati differenti.
E' una guerra/non guerra, che non ha senso, è come dire meglio diesel o meglio benzina, ma nessuno ha ucciso nessuno, la televisione dovrebbe aver fatto sparire la radio.............. il compact disc dovrebbe aver fatto sparire il vinile.............. così il digitale ha fatto sparire la pellicola...............
Anzi io che sono "pelllicolaro" ad oltranza, lavoro al 99,99 per cento con la pellicola, penso che il digitale abbia finalmente "stabilizzato" il mercato, ora le pellicole sono meno, ma più di qualità, così come le carte ed i chimici.
Ultimo discorso prezzi........ beh in questo caso occhio ragazzi, i prezzi proibitivi di laboratori, pellicole, carte, etc etc sono cosa tipicamente italiana, dove un filtro che fuori costa 20 euro, qui costa 50 euro!!!! Quindi non è un discorso generale, io una pellicola che qui pago 9 euro, la prendo online a 3 euro, quindi per il fatto dei prezzi occhio a valutare su quello, il caroprezzi non penso sia collegato al mercato, anzi.............
zalacchia
Messaggio: #69
Concordo in pieno, tranne che su questo punto:

QUOTE(Kozmicblues @ Mar 9 2008, 08:28 PM) *
Secondo me l'errore che invece si fa, è chi scatta in pellicola, scansiona, lavora con photoshop e poi pretende una stampa dal file, la pellicola va stampata da pellicola, proprio per il fatto del contrasto e gamma dinamica, se si "filtra" con scansione e photoshop e salvataggio in digitale, il gioco non vale più la candela, si perdono le "qualità" per strada, quindi in quel caso meglio direttamente da digitale....


Stampare bene, molto bene da ingranditore è piuttosto difficile, il perfetto controllo dei contrasti e mascherature perfette sono cose che pochi "artisti" sono (o erano) in grado di fare...sfrisi e pelucchi sono sempre in agguato...

Io ottengo ottimi risultati tramite la stampa in BN da file naturalmente non mandando il file ad un comune laboratorio...stampo in casa e procedo così:

1° fase sviluppo il negativo con estrema accuratezza.
2° acquisisco con scanner dedicato per neg. 35mm
3° spuntino con Photoshop e correggo l'immagine (masceratura)
4° applico una maschera di contrasto più o meno accentuata NON per migliorarne la definizione ma soprattutto per accentuare o attenuare la grana a seconda dell'immagine...ritaglio e salvo a 360dpi.
5° stampo su una vecchia Epson 2100 armata di inchiostri a pigmenti di carbone su carta di puro cotone (carte per fine-art).

Vi assicuro che i risultati sono entusiasmanti, e se la risposta tonale della carta resta un filo inferiore alla carta chimica, il totale controllo del processo e del ritocco permette di ottenere stampe a mio giudizio migliori del procedimento completamente chimico.

Ciao
Stefano Z.
cucciolo1234
Messaggio: #70
Tutte le persone che ti dicono.... le pellicole non si trovano più.... e sono commercianti, non bisogna ascoltarli, perchè hanno il loro interesse economico, a dirottare verso il digitale.
Ormai lo sappiamo tutti. La camera oscura, e le pellicole bianco nero non moriranno mai; figuratevi.. si trovano ancora pellicole per il super 8 - per vecchie cineprese di almeno 40 anni fa. E poi, per dirla tutta, che interesse avrebbe la Nikon a lanciare la F6?
Chi ha cominciato a fotografare con il digitale, non potrà mai capire il fascino della stampa manuale, e del bobinamento della pellicola.
Proprio ieri ho sviluppato 3 pellicole, ed ero entusiasta, quando le vedevo in controluce;
Cerchiamo sempre le pellicole, ed esse si faranno trovare. Più aumenta la richiesta, e più il prodotto verrà distribuito.
Un caloroso saluto a tutti i fotografi di questo forum.
alex274
Messaggio: #71
QUOTE(Diogene @ May 5 2006, 10:59 PM) *
Adoro le minoranze.
Trovo bellissimo sentirmi lo 0,1 %


Anch'io, nomen, omen. messicano.gif
riccardobucchino.com
Messaggio: #72
Sapevo che la quantità di pellicole in commercio era assurda e la scelta difficile, ma ad un niubbo dell'analogico sapreste spiegare come si valuta una pellicola e come si sceglie? Sapete indicarmi un sito, un blog, una discussione, un libro (anche se dubito che un libro possa essere aggiornato agli attuali tipi di pellicola e sviluppo) in cui si confrontano i vari tipi di pellicola in commercio e i vari modi di svilupparle per ottenere un risultato piuttosto che un'altro? Io voglio imparare!

Altra cosa, se ho capito bene ogni tipo di pellicola deve essere sviluppata in modo diverso, ma la stessa pellicola può essere sviluppata in modi differenti ottenendo risultati diversi o le differenze sono date solo dalla scelta della pellicola e poi dalla successiva fase di stampa? Questo lo chiedo perchè probabilmente sul subito appena avrò la mia analogica farò sviluppare in qualche negozio non essendo capace, se lo sviluppo è una cosa "standardizzata" allora significa che poi quando saprò stampare potrò prendere quei rullini sviluppati in negozio e stamparli io secondo il mio gusto, magari sfruttando quei posti dove ti affittano la camera oscura e stampi tu, se invece lo sviluppo comprende una componente creativa mi perderei facendo sviluppare ad altri la possibilità di interagire in quella fase.

Devo imparare... sono assetato di informazioni...

Messaggio modificato da riccardobucchino il Aug 20 2009, 11:56 PM
riccardobucchino.com
Messaggio: #73
QUOTE(CORYCORY @ Oct 16 2006, 08:02 PM) *
Digitalini, andate in Africa, Sud America o Asia Centrale con la corrente a 120 Volts, poi mi saprete dire.


Nessun problema di energia, l'autonomia è estremamente elevata, si parla minimo 500 scatti con ogni batteria carica, anche se è facile farne 1300 (con D80) senza aver bisogno di energia, tutti o quasi hanno almeno 2 batterie, il caricabatterie è auto-regolante come quelli dei portatili funziona tra 100 e 240 v non vi sono problemi in nessun luogo del mondo... l'importante è procurarsi la spina adatta ma costano poco (il cavo con la spina adatta costa un paio di €... molto meno che un adattatore universale). la scelta digitale-analogico di sicuro non si fa in base alle condizioni dei luoghi in cui si va.
fufo89
Iscritto
Messaggio: #74
QUOTE(riccardobucchino @ Aug 21 2009, 12:43 PM) *
Nessun problema di energia, l'autonomia è estremamente elevata, si parla minimo 500 scatti con ogni batteria carica, anche se è facile farne 1300 (con D80) senza aver bisogno di energia, tutti o quasi hanno almeno 2 batterie, il caricabatterie è auto-regolante come quelli dei portatili funziona tra 100 e 240 v non vi sono problemi in nessun luogo del mondo... l'importante è procurarsi la spina adatta ma costano poco (il cavo con la spina adatta costa un paio di €... molto meno che un adattatore universale). la scelta digitale-analogico di sicuro non si fa in base alle condizioni dei luoghi in cui si va.



Siamo arrivati nel 2010 e le pellicole per fortuna ci sono ancora.
Sinceramente non ho mai capito per quale motivo, con l'avvento del digitale, moltissimi fotografi hanno deciso di dismettere la loro macchina a pellicola.
Le motivazioni sono plausibili per i fotografi professionisti in quanto hanno possibilià di scattere più foto e quindi lavorare con più tranquillità, di ritoccarle, di fare dei book più fantasiosi e di spendere meno.
Per gli amatori sinceramente non ne riesco a capire le motivazioni, a parte la voglia di novità. Le fotografie in digitale sono qualitativamente peggiori, si pensa meno quanto si scatta, tutto a fronte di costi leggermente più bassi. Mah. Sarà la forza del mercato che però si è reso conto che con il digitale si stampa anche meno ....

Un saluto a tutti
dimpe
Iscritto
Messaggio: #75
Ciao a tutti sono nuovo del forum e mi fa davvero piacere constatare di non essere l'unico appassionato della fotografia 35mm.
Spero di poter condividere con voi esperienze e suggerimenti.
Il fatturato nikon è così alto sul digitale perchè nella noia dei tempi moderni qualunque impiegato annoiato spende 500 euro per darsi una botta di vita e scattare 5000 foto ad ogni vacanza che fa in posti, appunto, da annoiato per raccontarlo ad altri annoiati.
Un professionista annoiato è stato in islanda la scorsa estate. In 8gg ha scattato 2000 foto. Le ho viste tutte. Non ce n'era una che non fosse banale o tecnicamente malfatta. Ha un cannone Nikon credo una D3000.
Non è perchè ti infili le penne in xxx che diventi una gallina.
Grazie

dimpe
 
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