la mia preferita e' la 7!
ha una gran forza, e la trasmette a tutte le altre!
una bella serie Maurizio!
mi piacciono le conversioni e anche la "progressione" del racconto
dall'entrata in scena iniziale un po' timida, alla spensieratezza che mano a mano aumenta
e l'ultima, che richiama le difficolta', e la voglia di superarle!!
complimenti!!!
Bi
l hai vissuta e si vede..eri dentro .....bella la dinamica ed ottimo il risultato...anche per me la 7 su tutte......gioia allo stato puro e al femminile......
bravo maurizio
ciao
Ric
bravo maurizio
ciao
Ric
Un bel reportage , si lascia guardare gradevolmente , bello il b/n , la sette e la otto sprizzano di vitalità , la nove
sicuramente per le inquadrature originali in un'ambientazione tipicamente street . tutto molto bello , ciao Antonio .
sicuramente per le inquadrature originali in un'ambientazione tipicamente street . tutto molto bello , ciao Antonio .
La prima foto sulle prime sembrava negare la tua introduzione, con quella faccia serissima e la posa inchiodata al centro dell'inquadratura!
Poi ho capito che sarebbe stato un crescendo che culmina con la 7 e la 8.
Non sono sicura di aver compreso il senso della penultima: giovani "parcheggiati"?
Buona conclusione, fiduciosa.
Ciao
Ilaria
Poi ho capito che sarebbe stato un crescendo che culmina con la 7 e la 8.
Non sono sicura di aver compreso il senso della penultima: giovani "parcheggiati"?
Buona conclusione, fiduciosa.
Ciao
Ilaria
@bianca: hai ragione sulla timidezza. Hai una sensibilità straordinaria. Forse era una Forlì così insolita che ho dovuto lasciar trascorrere un po' di tempo per entrare in sintonia.
@riccardo ciao Riccardo grazie, ero entusiasta veramente. Una parata di energia che ha scombussolato per un pomeriggio la seria Forlì. La ritmica ha trascinato decisamente anche me.
@antonio grazie, grazie davvero, sono parole forti di incoraggiamento.
@ilaria: la penultima è un sovvertimento delle regole. Cosa che mi è piaciuta assai in una città che ripeto è inchiodata su se stessa. Quella anomalia variopinta, artistica, sudata e gioiosa trovava spazio anche nell' "invasione" fisica urbana decisamente originale, artisti sui davanzali, sui bidoni della spazzatura che abbandonavano il loro grigiore e la loro funzione e sui parchimetri che per un attimo hanno smesso di essere salassatori. Mi è piaciuta questa idea coraggiosa, dato che proprio il coraggio era il tema speranzoso dentro questo tempo che per un attimo è sembrato sospeso.
Grazie a tutti.
@riccardo ciao Riccardo grazie, ero entusiasta veramente. Una parata di energia che ha scombussolato per un pomeriggio la seria Forlì. La ritmica ha trascinato decisamente anche me.
@antonio grazie, grazie davvero, sono parole forti di incoraggiamento.
@ilaria: la penultima è un sovvertimento delle regole. Cosa che mi è piaciuta assai in una città che ripeto è inchiodata su se stessa. Quella anomalia variopinta, artistica, sudata e gioiosa trovava spazio anche nell' "invasione" fisica urbana decisamente originale, artisti sui davanzali, sui bidoni della spazzatura che abbandonavano il loro grigiore e la loro funzione e sui parchimetri che per un attimo hanno smesso di essere salassatori. Mi è piaciuta questa idea coraggiosa, dato che proprio il coraggio era il tema speranzoso dentro questo tempo che per un attimo è sembrato sospeso.
Grazie a tutti.
"al Rof non si va, il Rof si fa!"
non lo conoscevo per cui grazie anche per questo,
un buon racconto fotografico,
Bravo Maurizio!
sauro
non lo conoscevo per cui grazie anche per questo,
un buon racconto fotografico,
Bravo Maurizio!
sauro
Ciao Maurizio,
una bella serie... i primi due scatti non mi convincono, sarà per il taglio verticale o per il fatto che si contestualizzano solo dopo, ma non li avrei utilizzati come apertura. In apertura avrei visto bene proprio la 7 o la 8.
Mi piace la penultima.. bel taglio, bell'idea.
ciao
Ric
una bella serie... i primi due scatti non mi convincono, sarà per il taglio verticale o per il fatto che si contestualizzano solo dopo, ma non li avrei utilizzati come apertura. In apertura avrei visto bene proprio la 7 o la 8.
Mi piace la penultima.. bel taglio, bell'idea.
ciao
Ric
@scarpegialle: grazie Sauro del passaggio. E' vero: quello è il motto e in fin dei conti incarna bene lo spirito. Il Rof è partecipazione. Ognuno mette un po'!
@ricpic: ho un po' il vizio di partire piano. Proprio perchè sono io così. Non riesco ad essere subito a mio agio, non riesco a gettarmi nella mischia. Pago l'ambientamento e le mie foto pagano per me (purtroppo).
Ciao a tutti! Grazie.
@ricpic: ho un po' il vizio di partire piano. Proprio perchè sono io così. Non riesco ad essere subito a mio agio, non riesco a gettarmi nella mischia. Pago l'ambientamento e le mie foto pagano per me (purtroppo).
Ciao a tutti! Grazie.
Ciao Maurizio, l'ho trovato molto gradevole, la pen'ultima è quella che mi ha colpito di più...belle conversioni e gran reportage.
Io vado controcorrente. Mi piace il BN, mi convincono molto la 7 e la 8, da sole reggono tutto il reportage. Le altre, a mio avviso, indeboliscono il racconto.
ciao
ciao
Anche per me 7 e 8 reggono tutto il reportage, belle
Io vado controcorrente. Mi piace il BN, mi convincono molto la 7 e la 8, da sole reggono tutto il reportage. Le altre, a mio avviso, indeboliscono il racconto.
ciao
ciao
Ciao Maxbunny, grazie del passaggio e del commento. La 7 e la 8 rappresentano il cuore di questa serie, cuore decisamente pulsante data la concitazione gioiosa della festa. Le altre a mio modesto avviso, non indeboliscono il reportage, lo completano e sono assolutamente d'accordo con te se per "indebolire" intendi che le altre non hanno appeal dal punto di vista fotografico come le 2 menzionate. E' vero, non lo hanno, per colpa mia fondamentalmente, che non son riuscito a dare pepe al tutto ma il corollario di foto è vivo per dare la giusta dimensione (a mio avviso ovvio) di tutto ciò che è stato il ROF ovvero voglia di cambiare, di essere impegnati ma leggeri, di ritrovarsi un po' come uomini e ritrovare gli spazi delle nostre città reinventandoli. A questo proposito la penultima è (nel mio tentativo) un riassunto su come reinventare e sovvertire lo spazio urbano (sempre nel contesto del ROF i cassonetti smettevano di essere contenitori di rifiuti ma divenivano contenitori di idee, venivano colorati, ci si ballava sopra, così come il parchimetro che smette di essere parchimetro e quindi vessatore, divenendo uno spazio da occupare per sedersi ad esempio), per fare ciò serve "coraggio" ed infatti il coraggio era il tema del ROF. Inoltre sentitissima a maggio era la questione Turca.
Questo semplicemente per dirti che a mio avviso non c'è un indebolimento del messaggio del reportage che anzi, trova una sua maggiore esplicazione nella sue enunciazione, bensì c'è un evidente (per causa mia) flessione (magari estetica) nella forma che sicuramente è ben più accattivante nelle due foto che mi indichi.
..o almeno credo..
Grazie di tutto.
Anche per me 7 e 8 reggono tutto il reportage, belle
Maurizio, grazie del passaggio. Un caro saluto.
Ciao Maxbunny, grazie del passaggio e del commento. La 7 e la 8 rappresentano il cuore di questa serie, cuore decisamente pulsante data la concitazione gioiosa della festa. Le altre a mio modesto avviso, non indeboliscono il reportage, lo completano e sono assolutamente d'accordo con te se per "indebolire" intendi che le altre non hanno appeal dal punto di vista fotografico come le 2 menzionate. E' vero, non lo hanno, per colpa mia fondamentalmente, che non son riuscito a dare pepe al tutto ma il corollario di foto è vivo per dare la giusta dimensione (a mio avviso ovvio) di tutto ciò che è stato il ROF ovvero voglia di cambiare, di essere impegnati ma leggeri, di ritrovarsi un po' come uomini e ritrovare gli spazi delle nostre città reinventandoli. A questo proposito la penultima è (nel mio tentativo) un riassunto su come reinventare e sovvertire lo spazio urbano (sempre nel contesto del ROF i cassonetti smettevano di essere contenitori di rifiuti ma divenivano contenitori di idee, venivano colorati, ci si ballava sopra, così come il parchimetro che smette di essere parchimetro e quindi vessatore, divenendo uno spazio da occupare per sedersi ad esempio), per fare ciò serve "coraggio" ed infatti il coraggio era il tema del ROF. Inoltre sentitissima a maggio era la questione Turca.
Questo semplicemente per dirti che a mio avviso non c'è un indebolimento del messaggio del reportage che anzi, trova una sua maggiore esplicazione nella sue enunciazione, bensì c'è un evidente (per causa mia) flessione (magari estetica) nella forma che sicuramente è ben più accattivante nelle due foto che mi indichi.
..o almeno credo..
Grazie di tutto.
Maurizio, grazie del passaggio. Un caro saluto.
Questo semplicemente per dirti che a mio avviso non c'è un indebolimento del messaggio del reportage che anzi, trova una sua maggiore esplicazione nella sue enunciazione, bensì c'è un evidente (per causa mia) flessione (magari estetica) nella forma che sicuramente è ben più accattivante nelle due foto che mi indichi.
..o almeno credo..
Grazie di tutto.
Maurizio, grazie del passaggio. Un caro saluto.
Ciao, intendevo esattamente come evidenziato in rosso . Grazie della spiegazione.
a presto
Messaggio modificato da maxbunny il Aug 16 2013, 11:01 AM
Ciao Maurizio, a ME questo piccolo reportage sul ROF non piace.
Non ci vedo né la malizia di un (discutibile) lavoro di-fino sui dettagli, né la sagacia di un dietro-le-quinte (eventualmente ben destrutturato ) come quello del Flora e Fauna, né qualcosa che MI faccia appassionare all'evento.
Ci trovo poca coerenza. Ad esempio: i primi quattro ritratti sono uguali come genere ma completamente diversi come capacità comunicativa: il primo è elegante e (ma) vuoto/statico, il secondo è la versione blandamente ROF del primo, il terzo è assai fine a sé stesso, il quarto è, come tecnica e come scena, agli antipodi del precedente, poi c'è un dettaglio strettissimo, una scena aperta ed interlocutoria, poi, ok, i due mossi, poi un dettaglione pazzesco dal mood giovanile, ed infine un altro dettaglio-con-significato.
E' poco, per me, è poco.
Ciao! Paolo
Non ci vedo né la malizia di un (discutibile) lavoro di-fino sui dettagli, né la sagacia di un dietro-le-quinte (eventualmente ben destrutturato ) come quello del Flora e Fauna, né qualcosa che MI faccia appassionare all'evento.
Ci trovo poca coerenza. Ad esempio: i primi quattro ritratti sono uguali come genere ma completamente diversi come capacità comunicativa: il primo è elegante e (ma) vuoto/statico, il secondo è la versione blandamente ROF del primo, il terzo è assai fine a sé stesso, il quarto è, come tecnica e come scena, agli antipodi del precedente, poi c'è un dettaglio strettissimo, una scena aperta ed interlocutoria, poi, ok, i due mossi, poi un dettaglione pazzesco dal mood giovanile, ed infine un altro dettaglio-con-significato.
E' poco, per me, è poco.
Ciao! Paolo