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Meglio Stampa Da Negativo A Contato Ottenuto Da File Digitale O Stampa Classica Da Ingranditore?
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Avenger85
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Messaggio: #1
Considerato ed abbandonato il discorso ink-jet vs stampa con chimici, visto che la soddisfazione datami da quest' ultima a confronto della prima è senza paragoni, e che in futuro mi piacerebbe riuscire vendere delle stampe in tiratura limitata e più "pregiate", mi chiedevo appunto la differenza qualitativa che vi era tra questi due metodi di stampa ( stessi chimici, stessa carta e stessa foto ovviamente ). Ho notato che spesso ( alcuni mi diranno che esagero ), ovviamente al di fuori del discorso professionistico ( dove ho cmq anche notato questa cosa ), la capacità di uno stampatore non è ( ripeto, sempre a mio giudizio ) eguagliata dalla sua capacità come fotografo. Mi spiego: ci sono delle ottime stampe, e mi riferisco a quelle che ho visto essenzialmente da pc, con ottime tonalità e utilizzo della luce, per esmepio, ma che dal punto di vista della composizione e della forza del soggetto lasciano un pò a desiderare. Magari voi penserete che se una stampa fine art è effettuata a regola d' arte la forza del soggetto perde leggermente di valore, ma io la penso diversamente. Mi chiedevo quindi se un' ottima stampa in camera oscura da foglio lucido o altro a contatto ( ottenuti ovviamente da una stampante adeguata e professionale ), derivanti da file digitale, potesse eguagliare la qualità di una ad ingranditore, con quindi il vantaggio di fotografare con la propria reflex digitale in maniera più comoda e facile e sistemare il file direttamente su pc senza aver la necessità di mascherature e bruciature varie, che digitalmente sarebbe più facile ottenere, e con risultati senza dubbio migliori. Poi d' accordo che lo stampatore professionista sa fare tutto senza pc, come in passato è sempre stato fatto, ma d' altro canto sono convinto che la tecnologia debba essere sempre utilizzata per un miglioramento qualitativo e con meno difficoltà. Spero che qualcuno mi possa dare una mano quindi a capire se conviene questo metodo di stampa a contatto, perchè riuscire a stampare in camera oscura file digitali che possiedo sarebbe magnifico. Grazie a tutti ( mamma mia quanto ho scritto, e quante parentesi.... smile.gif )
Utente cancellato
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Messaggio: #2
Se ho capito bene vuoi fare una foto con la macchina digitale, ottenere un negativo di dimensioni xy e stamparlo "analogicamente" a contatto.

Innanzi tutto ti linko questo articolo , che magari avrai anche già letto.

Non avendo io alcuna esperienza con stampe a contatto di "negativi digitali" posso solo limitarmi a discuterne la teoria.
Contrariamente a quanto possa sembrare la stampa a contatto è una tecnica abbastanza (molto) complicata, soprattutto se si punta alla perfezione (parli di fine art).
Nonostante in questo caso la questione si semplifichi di molto -il negativo sarà perfettamente bilanciato e non avrà bisogno di ritocchi - ci sarà comunque bisogno di strumenti professionali come torchietti dotati di pompe a vuoto necessari alla stampa di formati maggiori, vetri di qualità e di dimensioni generose. Altrimenti tutto sarà limitato a stampe di piccolo formato e risultati approssimativi.

Una via più percorribile a mio avviso è l'utilizzo di ingranditori digitali che stampano con procedimento analogico (i deVere ad esempio.. dovrei avere da qualche parte un 'progesso fotografico' dove c'è un'intervista a Nardini che ne parla con soddisfazione). Oppure la stampa lambda (ma è un'altra storia).

Detto questo, il discorso sulla qualità se paragonato ad un procedimento interamente analogico muore sul nascere poichè i limiti saranno dettati dal supporto di partenza. Diventa più comprensibile se il fine ultimo è invece la ricerca di "unicità" del risultato.

Quanto al discorso stampe/abilità del fotografo posso solo dirti come la penso:
una buona fotografia stampata male sarà infinitamente peggiore di una cattiva fotografia ben stampata. A dimostrazione di questo e allineando proprio i tre cardini del discorso stampa a contatto, soggetti (apparentemente) deboli e ottime stampe mi viene in mente Weston. La fotografia di un tronco e di un carciofo. Si potrebbe discutere per ore e tutto ricadrebbe sul gusto personale, parametro così soggettivo da distruggere barbaramente qualsiasi tesi.

Messaggio modificato da DDS il Feb 7 2013, 09:36 AM
Max Lucotti
Messaggio: #3
QUOTE(DDS @ Feb 7 2013, 09:34 AM) *
Quanto al discorso stampe/abilità del fotografo posso solo dirti come la penso:
una buona fotografia stampata male sarà infinitamente peggiore di una cattiva fotografia ben stampata. A dimostrazione di questo e allineando proprio i tre cardini del discorso stampa a contatto, soggetti (apparentemente) deboli e ottime stampe mi viene in mente Weston. La fotografia di un tronco e di un carciofo. Si potrebbe discutere per ore e tutto ricadrebbe sul gusto personale, parametro così soggettivo da distruggere barbaramente qualsiasi tesi.



su questo non mi trovi dalla tua parte... smile.gif

per me una buona fotografia stampata malaccio é sempre meglio di una cattiva fotografia stampata bene.
Questo perchè per me i contenuti, l'aspetto emotivo che trasmettono sono decisamente superiori all'aspetto tecnico, una stampa perfetta non mi emoziona come una foto emozionate anche se stampata male.

(certo ci sarebbe da discutere quanto malaccio e quanto è bene...)

Ciao

Max
Utente cancellato
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Messaggio: #4
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 7 2013, 09:55 AM) *
su questo non mi trovi dalla tua parte... smile.gif

per me una buona fotografia stampata malaccio é sempre meglio di una cattiva fotografia stampata bene.
Questo perchè per me i contenuti, l'aspetto emotivo che trasmettono sono decisamente superiori all'aspetto tecnico, una stampa perfetta non mi emoziona come una foto emozionate anche se stampata male.

(certo ci sarebbe da discutere quanto malaccio e quanto è bene...)

Ciao

Max


Eheheh.. rolleyes.gif
Io non sò discutere sui forum, mi riesce malissimo, e divento prolisso. Preferisco la parola alla scrittura veloce.. che reputo troppo limitante (un collo di bottiglia). Ci provo.
A mio avviso una fotografia stampata "male" (dici bene tu: definisci male) è inqualificabile perchè incompleta , a prescindere dai contenuti. E la perfezione altro non è che completezza.
Diversa è una fotografia stampata volutamente "male", quindi con conoscenze tali da stravolgere la tecnica. Questa è perfetta.
La perfezione non va ricercata per forza nel rigore tecnico piuttosto nella completezza.

C'è anche da fare un distinguo in termini di contenuto. Il contenuto di una fotografia può essere messaggio, forma ed estetica.
Il genere fotografico è un'altra variabile troppo importante.

Insomma, come dicevo prima. Ci si può sforzare di oggettivare il gusto, con discreti risultati apparenti.. ma poi si arriva sempre ad un punto morto in cui il fiume di parole sfocia nella soggettività. E meno male che sia così sennò saremmo tutti degli automi.

Ciao Max wink.gif

Messaggio modificato da DDS il Feb 7 2013, 10:42 AM
Max Lucotti
Messaggio: #5
QUOTE(DDS @ Feb 7 2013, 10:39 AM) *
A mio avviso una fotografia stampata "male" (dici bene tu: definisci male) è inqualificabile perchè incompleta , a prescindere dai contenuti. E la perfezione altro non è che completezza.
Diversa è una fotografia stampata volutamente "male", quindi con conoscenze tali da stravolgere la tecnica. Questa è perfetta.
La perfezione non va ricercata per forza nel rigore tecnico piuttosto nella completezza.

C'è anche da fare un distinguo in termini di contenuto. Il contenuto di una fotografia può essere messaggio, forma ed estetica.
Il genere fotografico è un'altra variabile troppo importante.

Insomma, come dicevo prima. Ci si può sforzare di oggettivare il gusto, con discreti risultati apparenti.. ma poi si arriva sempre ad un punto morto in cui il fiume di parole sfocia nella soggettività. E meno male che sia così sennò saremmo tutti degli automi.

Ciao Max wink.gif


Che la perfezione sia completezza mi trovi d'accordo... quindi torniamo indietro, una foto perfetta è quella che ha contenuti e tecnica ai massimi livelli.
Quindi la tua affermazione e la mia sono da cestinare entrambe, perchè nessuna delle due raggiunge la completezza. wink.gif

Ps.. io cerco l'emozione nelle immagini, se una immagine me la trasmette per me ha centrato il segno.
Certo, è un sentimento estremamente soggettivo, me ne rendo conto.

smile.gif
Utente cancellato
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Messaggio: #6
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 7 2013, 12:23 PM) *
Che la perfezione sia completezza mi trovi d'accordo... quindi torniamo indietro, una foto perfetta è quella che ha contenuti e tecnica ai massimi livelli.
Quindi la tua affermazione e la mia sono da cestinare entrambe, perchè nessuna delle due raggiunge la completezza.

Ps.. io cerco l'emozione nelle immagini, se una immagine me la trasmette per me ha centrato il segno.
Certo, è un sentimento estremamente soggettivo, me ne rendo conto.

smile.gif


Pollice.gif

L'emozione, al di là del soggetto, a me può darla anche una sola sfumatura di grigio o uno stacco tonale. Quel punto di bianco. Una certa armonia cromatica. Ma anche la plasticità chessò.. di un chiodo piantato su una tavola.

Quindi -secondo me - tornando alle nostre affermazioni, nulla è da cestinare, tutto da definire.
Su tutto va definito cosa sia il contenuto[...] e cosa sia il bello. Bello in quanto tale (e fine a sè stesso), o bello perchè legato a qualcosa di interpretabile..
E i mezzi usati? anche quello è contenuto? Per me sì. Perchè continuare a usare il collodio altrimenti. Una scomoda folding in legno. Qual'è il Contenuto nel cianotipo di una pera poggiata su un tavolino?!

Però nulla (sempre per me) può prescindere da una stampa ben eseguita nei limiti delle possibilità dei materiali scelti. Altrimenti crolla tutto il castello. Ed è proprio questa la differenza tra una buona stampa e una Fotografia. L'ultimo anello nella "costruzione" di una Fotografia (che sia un chiodo piantato in un asse, che sia una veduta di Yellowstone, che sia gare saint lazare) è la stampa.
Mi metto in gioco e non potrei assolutamente visto il paragone che vado a fare. E' come confrontare una mia foto con quella di Weston (torno a weston). Paradossalmente il contenuto di alcune "potrebbe", vagamente, essere lo stesso.. ma la percezione e di conseguenza l'emozione che si prova davanti a una delle mie fotuccie è infinitesimevolmente minore, se non imparagonabile, ai capolavori di Edward; per quello che c'è nell'immagine? non solo! Ma per quello che rappresenta quella fotografia una volta allineati una serie infinita di punti che vanno anche oltre l'immagine stessa.

hmmm.gif blink.gif wink.gif

Messaggio modificato da DDS il Feb 7 2013, 01:15 PM
Utente cancellato
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Messaggio: #7
Tornando al paragone tra una bella foto mal stampata e viceversa, così chiudo il cerchio:

Per me è meglio una 'brutta' foto ben* stampata perchè rispetta la 'catena stabile' del processo. La bellezza dell'immagine invece è un parametro puramente arbitrario.

*intesa come curata, poi anche quì ci sono milioni di variabili più o meno oggettive

Messaggio modificato da DDS il Feb 7 2013, 01:28 PM
Max Lucotti
Messaggio: #8
Le tue argomentazioni mi hanno convinto..anche se non sono le mie, wink.gif una bella stampa la vedo solo come un completamento tecnico di una bella immagine, la stessa stampa di una immagine che non mi emoziona ..non riesce a farmi emozionare.
Potrebbe essere anche un mio limite culturale. smile.gif

Grazie per l'interessante scambio di idee!

Ciao

Max
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Messaggio: #9
ma quale limite culturale... annamose a prende 'na birretta va! messicano.gif

Grazie a te per la bella chiacchierata!
Alla prossima wink.gif

Enrico
Avenger85
Iscritto
Messaggio: #10
Innanzi tutto chiedo scusa per aver aperto il post e non aver risposto prima, ma ero strapreso dagli esami...comunque ho seguito molto attentamente il dibattito.

Innanzi tutto ti linko questo articolo , che magari avrai anche già letto.[/quote]

Si si l'avevo già letto grazie

Una via più percorribile a mio avviso è l'utilizzo di ingranditori digitali che stampano con procedimento analogico (i deVere ad esempio.. dovrei avere da qualche parte un 'progesso fotografico' dove c'è un'intervista a Nardini che ne parla con soddisfazione). Oppure la stampa lambda (ma è un'altra storia).[/quote]

Scusa cosa sarebbe la stampa lambda? Adesso mi leggo gli articoli di Nardini

Quanto al discorso stampe/abilità del fotografo posso solo dirti come la penso:
una buona fotografia stampata male sarà infinitamente peggiore di una cattiva fotografia ben stampata. A dimostrazione di questo e allineando proprio i tre cardini del discorso stampa a contatto, soggetti (apparentemente) deboli e ottime stampe mi viene in mente Weston. La fotografia di un tronco e di un carciofo. Si potrebbe discutere per ore e tutto ricadrebbe sul gusto personale, parametro così soggettivo da distruggere barbaramente qualsiasi tesi.
[/quote]

Mi spiego meglio, ti trovo due esempi che descrivano quello che penso, tralasciando il discorso Edward Weston e i suoi peperoni visto che per stampa di un soggetto povero non intendo affatto un peperone le quali forme, l' illuminazione delle stesse e la stampa sublime lo rendono qualcosa di piacevole ed artistico.

Mi perdoni zio Wolfy ma anche considerato che data la loro natura saranno molto meglio viste dal vivo...la forza del soggetto rimane quella che è

http://www.moersch-photochemie.de/content/galerie/lithf/1

Weston lo metto su un altro livello sinceramente...si forza del soggetto debole ma...

http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it...tx=89&ty=47

http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it...tx=82&ty=57

Questa invece, trovata su Flickr, è quella che io chiamo una stampa WOW! Forza del soggetto ed ottima tecnica ( così mi sono spiegato sul cosa intendevo )

http://www.flickr.com/photos/angelaguero/8.../in/photostream








Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
Ti metto un link che ne elenca i pregi, potrai approfondire con una bella googleata, ne troverai centomilioni che sviscerano l'argomento in maniera esaustiva.
E' una tipologia di stampa digitale (non inkjet ovviamente) su carta tradizionale che sfrutta l'esposizione laser ed è in grado di restituire immagini di qualità elevatissima. Non entro nello specifico perchè rischierei di fare delle figuracce, non ho mai approfondito l'argomento al punto di poterti fare un'accurata recensione.
Mi limito a dire che per me (per quel poco che ho potuto vedere) anche la stampa lambda è inequiparabile alla stampa analogica (dettaglio nelle ombre, alte densità, sfumature tonali); e forse è una questione di mera percezione personale che esula dai tecnicismi. Ma non sono un tecnico, ed il mio è solo un parere figlio di confronti fatti peraltro in ambienti tutt'altro che controllati. Riconosco però che è una tecnica capace di raggiungere profondità di nero e nitidezza davvero straordinari.

QUOTE
Mi spiego meglio, ti trovo due esempi che descrivano quello che penso


Ma certo, le tue sono idee rispettabilissime ed anche condivisibili perchè no; però ripeto, è un discorso troppo soggettivo e "delicato". Gusti. Poi una stampa lith è davvero lontana da ogni possibile parere "imparziale". Semplici gusti e opinioni personali. Ed è bello che sia così! wink.gif
lorenzobix
Messaggio: #12
scusate il piccolo, e relativamente off topic, intervento: mi dissero che Sebastiao Salgado esegua proprio questa.."analogizzazione" (?) dei file digitali. qualcuno può confermare questa curiosità?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
QUOTE(lorenzobix @ Feb 14 2013, 07:27 PM) *
scusate il piccolo, e relativamente off topic, intervento: mi dissero che Sebastiao Salgado esegua proprio questa.."analogizzazione" (?) dei file digitali. qualcuno può confermare questa curiosità?


Ecco l'estratto di un'intervista rilasciata a Salgado in occasione dell'esibizione "Africa"::

So he continued, saying a friend brought up the digital option. And he used and loved it. NOw he works with Canon EOS 1 Mark III cameras. But the interesting thing is that, since "I can barely type in a computer", he said, he gets all the digital files printed like a contact sheet. He then edits and, to make the story short, have the chosen digital files processed into large 4x5inches B&W negatives (Tri-x???), and then have them printed as usual. So, at the end, he said, "nothing changed for me. But now that 25kg bag weights only 700grams", and gave us a big smile.


Sostanzialmente si fa stampare dei negativi formato 10x12 da file digitale per poi procedere con la stampa normale. Il tutto perchè si era stufato di trascinarsi ("far trascinare") sacchi di pellicole da 25 chili e dover ogni volta sostare ai controlli dell'aereoporto per non farli passare ai raggi x. Così dice.
(ecco il link)

Interessante. Nella stessa intervista sostiene anche che la qualità della Tri-x sia peggiorata nel tempo (minor quantità di argento.. ricordo di aver letto in una pubblicazione -purtroppo non ricordo nè autore nè titolo- un articolo sul confronto tra TmY e Tri-x dove si sottolinea proprio questa riduzione nella quantità d'Ag nella tri-x , che però continua ad essere considerata superiore alla tmax400 per le sue capacità di registrare un miglior micro-contrasto rispetto alla tabulare. Devo cercarlo).

Ciao wink.gif




Lutz!
Messaggio: #14
Avevo trovato sul youtubo un video sulla stampa fine art al platino partendo da un negativo digitale stampato, originato dalla scansione e post produzione di un negativo 35mm di un famoso fotografo.

Ci sono (c'erano?) stampanti o meglio, plotter digitali specifici in grado di stampare negativi di grande formato, e penso siano nati nel periodo di transizione tra analogico e digitale, specie per la litografia.

Come concetto lo trovo molto macchinoso e sincerametne non giustificato al giorno d'oggi. Poi, in fotografia, tutto e' possibile.

Secondo me, mentre la pellicola classica ha ancora senso di esistere (pensa al grande formato!) , la stampa chimica, e' decisamente perdente, sia per costi, controllo, e qualita' finale. L'unico processo misto che secondo me ha senso di esistere oggi e' la scansione di un negativo grande formato, e successiva stampa digitale.

Poi per giocare son il primo che si sviluppa in E6 35mm agfa color e fuji velvia.... e li scannerizza...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
QUOTE(Lutz! @ Feb 15 2013, 04:14 PM) *
Secondo me la stampa chimica e' decisamente perdente, sia per costi, controllo, e qualita' finale
Poi per giocare son il primo...


Andiamoci piano. La stampa chimica ha ragion d'essere e soprattutto non è un gioco, stiamo attenti a non sparare arbitrarie sentenze perchè poi il "secondo me" non ne giustifica il fuoriluogo.
A tal proposito mi viene in mente, e mi riallaccio alla tragica morte di G.Basilico, il lavoro di D'ambrosio con i negativi di Gabriele (lavori passati e moderni). Invito a darci un'occhiata che ne vale la pena.
La stampa chimica è un'arte sofisticata che merita oggi più di ieri di essere apprezzata, studiata e salvaguardata:
perchè in termini di estensione/stacchi/sfumature tonali non ha eguali (sostengono questa tesi stampatori professionisti che lavorano nel campo da decenni: "la scala di toni, molto più ampia e morbida nei passaggi, i neri profondi e brillanti" [D.d.G] "la proiezione da ingranditore su carta chimica conferisce alla stampa un aspetto più naturale rispetto ai procedimenti digitali" [B.N];
perchè permette un'ottima e precisa mudolazione delle densità estreme;
perchè permette di ottenere un'estesissima latitudine di posa rivolgendosi all'uso di sviluppi tannanti ed accorgimenti delicati in fase di esposizione (non è possibile scandire un negativo trattato in pirocatechina/pirogallolo);
perchè le stampe di adams e sella sarebbero superate ed invece ancora non ho visto nulla che possa anche solo aspirare a tanto;
perchè lestampe a contatto (quelle vere) si fanno solo chimicamente, con risultati da svenimento;
perchè è unica e irripetibile;
perchè i costi non è vero che siano così inaccessibili;
perchè è un valore aggiunto;
perchè non è da tutti, chè non basta premere un bottone (e qui ci sarebbe da dilungarsi un attimo, perchè secondo me sta il fulcro del discorso.. ne sò qualcosa anch'io che per quanto mi sforzi di raggiungere buoni livelli ancora la strada è infinitament lunga e tortuosa. La stampa chimica è difficile! per quello noi volpi poi ,che non si arriva all'uva, talvolta ci facciamo prendere dallo sconforto e siamo pronti ad additarla come marcia, anacronistica e superata;
eccetera
Questo non per fare un confronto, ma semplicemente per dare a cesare quel che è di cesare. Ognuno ha le sue opinioni ed è bene che sia così
Poi che entrambi i sistemi (analogico e digitale) abbiano i loro vantaggi ed i loro svantaggi, su questo non sto a sindacare; anche perchè, in generale, le seghe mentali sulle Lp/mm non mi hanno mai entusiasmato; e limitare tutto alla nitidezza sul forte ingrandimento è abbastanza ridicolo. Però da quì a considerare perdente la stampa chimica, insomma.. ci starei un attimo attento. wink.gif

metto un video che forse farà meditare sull'argomento..



Ciao wink.gif
 
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