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Alzare Gli Iso
Come e Perche' ???
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zonaradioattiva
Messaggio: #1
Buona sera a tutti

probabilmente e' una domanda gia' fatta un milione di volte...
ma con il tasto cerca non ho avuto riscontri percio' propongo sto' mio dubbio
ho sentito diverse volte questo discorso cioe' impostare ISO diversi in macchina rispetto a quelli reali della pellicola
la mia domanda da ignorantone e'.... PERCHE'???
venendo dal digitale posso solo fare supposizioni anche perche' il sensore non si comporta come la pellicola
mi spiego...se in digitale alzo gli ISO ho piu' sensibilita' del sensore per lo stesso risultato su pellicola devo usare una pellicola piu' sensibile
e fin qui !!!
ma se la stessa pellicola la imposto con valori piu' alti di quelli reali ho una conseguente variazione dei tempi scatto e diaframma
cioe' la camera si comportera' come se avesse una pellicola piu' sensibile aumentando i tempi di scatto e chiudendo il diaframma rispetto a quelli reali
percio' il risultato dovrebbe essere una sottoesposizione della pellicola
mi sbaglio??
grazie.gif
d.kalle
Messaggio: #2
Si. E' il classico trattamento push che si utilizza nelle diapositive 200 o 400 ISO per sfruttare tempi di posa piu' rapidi ed ottenere comunque dia sature.
Viceversa esiste anche il trattamento pull, spesso utilizzato invece su negativi (io l'ho spesso fatto su Fuji NPH) dove si inganna l'esposimetro impostando sensibilita' inferiore a quella reale della pellicola.

Sono inoltre usate nei trattamenti cross-processing, ovvero quando si sviluppa una dia come se fosse un negativo, e viceversa, per avere effetti cromatici piu' o meno accentuati.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
Se la domanda è "perchè?", la risposta l'ha già data d.kalle:
1. per ragioni di creatività;
2. per ottenere tempi di posa o diaframmi diversi da quelli disponibili alla sensibilità nominale della pellicola.
La sensibilità "nominale" della pellicola dipende dalla quantità e dalla grandezza degli alogenuri d'argento: più ve ne sono, e più sono grandi, e più sensibile alla luce sarà il tipo di film prodotto.
Alla sottoesposizione viene poi abbinato il sovrasviluppo (tempi più lunghi o più alta temperatura del rivelatore), mentre, di contro, alla sovraesposizione si abbina il sottosviluppo (tempi più previ, ma non temperature più basse!).
Sappi, infine, che praticamente tutte le pellicole oggi in commercio perdonano molto di più in sottoesposizione (incassano sino a -4 EV) che non in sovraesposizione (mediamente incassano sino a +2 EV), che le pellicole B&W perdonano molto di più del negativo colore e che le diapositive colore ... perdonano quasi nulla.
Per queste ultime, ai miei tempi (sembra un secolo fa ... ed invece sono solo pochi anni ... ma il prograsso tecnologico fa sembrare gli anni secoli ed i secoli ... millenni!) era prassi diffusa scattare costantemente con una sottoesposizione di -2/3 EV per saturare maggiormente i colori.
Buona Nikon a te.
Vincenzo
camillobis
Messaggio: #4
QUOTE(zonaradioattiva @ Dec 11 2012, 09:35 PM) *
cioe' la camera si comportera' come se avesse una pellicola piu' sensibile aumentando i tempi di scatto e chiudendo il diaframma rispetto a quelli reali
percio' il risultato dovrebbe essere una sottoesposizione della pellicola
mi sbaglio??
grazie.gif


No, non sbagli.

La sottoesposizione si compensa poi in fase di trattamento adeguando in modo opportuno tempi e agitazione di sviluppo.

Ovviamente nulla viene gratis, per cui questo trattamento si paga con grana più evidente e calo del contrasto (equivalente di quello che oggi in digitale è detto "rumore".

In fondo il principio è lo stesso... il "sensore" viene investito da una minor quantità di luce e si aumenta di conseguenza "l'amplificazione" del segnale, introducendo inevitabili disturbi.

Perchè?

Principalmente per ottenere pellicole più sensibili ( la "vittima" prediletta era l'HP5 Ilford che dai 400 nominali veniva portata a 1600 asa) oppure, come già detto, per ottenere modifiche nella resa, introducendo particolari effetti cromatici o di grana.

Dettaglio molto importante: a differenza degli attuali sensori, la correzione sulla pellicola non può essere apportata fotogramma per fotogramma, ma vale per l'intero rullino.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE(camillobis @ Dec 12 2012, 08:47 AM) *
Dettaglio molto importante: a differenza degli attuali sensori, la correzione sulla pellicola non può essere apportata fotogramma per fotogramma, ma vale per l'intero rullino.


Vero e no hmmm.gif smile.gif
sviluppando in stand si può usare la pellicola (Bienne) un pò come un sensore digitale, nei limiti della sua Ldp massima totale. Ovvero cambiare l'Indice d'esposizione fotogramma per fotogramma.
Ad esempio:
- ponendo a f/5.6 il grigio medio di una pellicola 400 asa, a f/11 con I.E 1600, a f/2.8 con I.E 100. Avremo un'estensione di 9 stop tra le basse luci -2 Ev (f/1.4) dei 100asa e le alte luci +2 EV (f/22) dei 1600 asa.
Con una buona emulsione, meglio se doppio strato, funziona.
camillobis
Messaggio: #6
QUOTE(DDS @ Dec 12 2012, 09:17 AM) *
Vero e no hmmm.gif smile.gif
sviluppando in stand si può usare la pellicola (Bienne) un pò come un sensore digitale, nei limiti della sua Ldp massima totale. Ovvero cambiare l'Indice d'esposizione fotogramma per fotogramma.
Ad esempio:
- ponendo a f/5.6 il grigio medio di una pellicola 400 asa, a f/11 con I.E 1600, a f/2.8 con I.E 100. Avremo un'estensione di 9 stop tra le basse luci -2 Ev (f/1.4) dei 100asa e le alte luci +2 EV (f/22) dei 1600 asa.
Con una buona emulsione, meglio se doppio strato, funziona.


Perdonami, ma in questo caso non stai "tirando" una pellicola a sensibilità diversa da quella nominale, ma semplicemente sfruttando la latitudine di posa del film, esaltandola grazie allo sviluppo stand, per ottenere scatti decenti anche sotto o sovraesponendo la scena. Più o meno quello che succedeva già con le box a tempo e diaframma fissi a inizio 900..

Dubito che ci riusciresti con un rullino di dia.

La densità dei diversi fotogrammi esposti con le stesse coppie tempo/diaframma in diverse condizioni di luce non sarà comunque omogenea, ed una corretta resa delle alte e basse luci richiederà un recupero in fase di stampa.

Quel che intendevo io è che non è semplice come cambiare l'impostazione ISO sulle digitali dove sulla stessa scheda puoi mischiare scatti a 80 ISO e a 1600 iso.

Messaggio modificato da camillobis il Dec 12 2012, 01:01 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE(camillobis @ Dec 12 2012, 12:59 PM) *
Perdonami, ma in questo caso non stai "tirando" una pellicola a sensibilità diversa da quella nominale, ma semplicemente sfruttando la latitudine di posa del film, esaltandola grazie allo sviluppo stand, per ottenere scatti decenti anche sotto o sovraesponendo la scena. Più o meno quello che succedeva già con le box a tempo e diaframma fissi a inizio 900..

Dubito che ci riusciresti con un rullino di dia.

La densità dei diversi fotogrammi esposti con le stesse coppie tempo/diaframma in diverse condizioni di luce non sarà comunque omogenea, ed una corretta resa delle alte e basse luci richiederà un recupero in fase di stampa.

Quel che intendevo io è che non è semplice come cambiare l'impostazione ISO sulle digitali dove sulla stessa scheda puoi mischiare scatti a 80 ISO e a 1600 iso.


ohmy.gif allora, se mi segui, anche tu sei un fan della serie Fanta-fotografia(provocazioni,paradossi, e situazioni estreme), discussioni eccentriche per fotoamatori fondamentalmente annoiati. smile.gif
Vero e non.. di nuovo! Ho specificato pellicole bienne, e bisogna premettere anche che le densità sono compromesse a prescindere: il trattamento stand è tutto meno che coerente. Per di più anche in un eventuale tiraggio classico la risposta non è sempre delle migliori.
Il tiraggio altro non è che la possibilità di giocare all'interno di un determinato range di posa (per quella determinata pellicola) manipolando il trattamento in base ad esso. Lo stand che fa? niente contrazioni, niente "pregiudizi": cuoce a fuoco lento e smorza le luci, e apre le ombre a prescindere.
Il recupero in stampa si rivelerebbe una questione secondaria perchè ragionando per tempi di scatto (limitandosi entro limiti ben definiti) avrò potuto comunque portare a casa una scala tonale onesta in termini non di densità ma di passaggi in stop. E non è poco.
Non da meno le stampe si fanno un frame alla volta scegliendo un ventaglio infinito di supporti, sviluppi, diluizioni, filtrature, indebolitori, eccetera...ergo molti più mezzi a disposizione.
Magari a zonaradioattiva poco gliene importa, o magari si troverà al crepuscolo con in macchina mezzo rullo asa 400 esposto il primo pomeriggio. Che fa? se modifica il trattamento compromette metà rullino, se continua con a asa 400 c'ha tutte foto mosse, oppure si ingegna e salva il salvabile (oppure ha un'altro rullo nel taschino! rolleyes.gif )
Ora c'è da capire quant'è lo scotto da pagare in entrambi i casi. Ma quella è un'altra storia, se vuoi ti offro una birra wink.gif !
camillobis
Messaggio: #8
QUOTE(DDS @ Dec 12 2012, 02:15 PM) *
ohmy.gif allora, se mi segui, anche tu sei un fan della serie Fanta-fotografia(provocazioni,paradossi, e situazioni estreme), discussioni eccentriche per fotoamatori fondamentalmente annoiati. smile.gif


Touchè...

QUOTE
Vero e non.. di nuovo! Ho specificato pellicole bienne


Scusa, non ero stato abbastanza elastico da capire che "bienne" stava per "B/N" ... rolleyes.gif

QUOTE
Magari a zonaradioattiva poco gliene importa, o magari si troverà al crepuscolo con in macchina mezzo rullo asa 400 esposto il primo pomeriggio. Che fa? se modifica il trattamento compromette metà rullino, se continua con a asa 400 c'ha tutte foto mosse, oppure si ingegna e salva il salvabile (oppure ha un'altro rullo nel taschino! )
Ora c'è da capire quant'è lo scotto da pagare in entrambi i casi. Ma quella è un'altra storia, se vuoi ti offro una birra !


Ora siamo perfettamente d'accordo.... vada per la birra! wink.gif
zonaradioattiva
Messaggio: #9
signori mi avete fatto venire mal di testa...troppe informazioni tutte insieme messicano.gif
latitudine longitudine push pull...prometto che studiero'... tongue.gif
per ora vada per la birra wink.gif

grazie.gif
AlexanderFreud
Messaggio: #10
QUOTE(VinMac @ Dec 11 2012, 10:40 PM) *
[...] era prassi diffusa scattare costantemente con una sottoesposizione di -2/3 EV per saturare maggiormente i colori.


...Piuttosto quando mi capita di scattare con compatte digitali (non parlo solo di 'compattine' - ci includo la Leica D-LUX 3) fotografando in esterni mi trovo a sottoesporre di 2/3 o anche di 1 stop, che in notturna diventano 2. La foto scattata in esterni a piena luce secondo esposimetro (a Media Ponderata, non Spot né quella diavoleria del Matrix 3D o come si chiama) appare sciatta, dai colori piatti, persino biancastra; la sottoesposizione é d'obbligo e ormai tengo tutte le compatte digitali con sottoesposizione preimpostata a 2/3

¿ gli esposimetri delle compatte digitali fanno schifo o io non comprendo la fotografia digitale ?

(preciso di aver notato questa sovraesposizione di 'default' con la marche piú varie - Leica, Sony, Nikon, Kodak, Ricoh)

Messaggio modificato da AlexanderFreud il Dec 22 2012, 10:44 PM
zonaradioattiva
Messaggio: #11
QUOTE(DDS @ Dec 12 2012, 02:15 PM) *
ohmy.gif allora, se mi segui, anche tu sei un fan della serie Fanta-fotografia(provocazioni,paradossi, e situazioni estreme), discussioni eccentriche per fotoamatori fondamentalmente annoiati. smile.gif
Vero e non.. di nuovo! Ho specificato pellicole bienne, e bisogna premettere anche che le densità sono compromesse a prescindere: il trattamento stand è tutto meno che coerente. Per di più anche in un eventuale tiraggio classico la risposta non è sempre delle migliori.
Il tiraggio altro non è che la possibilità di giocare all'interno di un determinato range di posa (per quella determinata pellicola) manipolando il trattamento in base ad esso. Lo stand che fa? niente contrazioni, niente "pregiudizi": cuoce a fuoco lento e smorza le luci, e apre le ombre a prescindere.
Il recupero in stampa si rivelerebbe una questione secondaria perchè ragionando per tempi di scatto (limitandosi entro limiti ben definiti) avrò potuto comunque portare a casa una scala tonale onesta in termini non di densità ma di passaggi in stop. E non è poco.
Non da meno le stampe si fanno un frame alla volta scegliendo un ventaglio infinito di supporti, sviluppi, diluizioni, filtrature, indebolitori, eccetera...ergo molti più mezzi a disposizione.
Magari a zonaradioattiva poco gliene importa, o magari si troverà al crepuscolo con in macchina mezzo rullo asa 400 esposto il primo pomeriggio. Che fa? se modifica il trattamento compromette metà rullino, se continua con a asa 400 c'ha tutte foto mosse, oppure si ingegna e salva il salvabile (oppure ha un'altro rullo nel taschino! rolleyes.gif )
Ora c'è da capire quant'è lo scotto da pagare in entrambi i casi. Ma quella è un'altra storia, se vuoi ti offro una birra wink.gif !

da qualche settimana ho iniziato a stampare....e mi e' tornata in mente questa discussione...perchè i primi tempi (ma forse anche dopo)si fanno esperimenti si cerca di capire....anche se ammetto che la materia non e' delle piu' semplici ci si prova
...chi mi conosce sa' gia' delle mie discussioni e dei miei quesiti a volte,forse un po' controcorrente a volte veri e propri strafalcioni (ma è cosi' che si impara o no?)
dunque da cio' che ho capito... durante il giorno io scatto con il mio bel rullino ILFORD HP5 400 ISO (diciamo 20 foto )(in un post sopra si parlava di questo come ottimo per tirarlo un po')
poi vado a cena ma caspita e' proprio una bella serata facciamo una bella passeggiata in citta' ...opsss ma il mio rullino non e' adatto hmmm.gif:-(
IDEA.....!!!!!! alziamo gli ISO fino a 1600 avro' un po' di grana ma magari e' piacevole e faccio degli scatti decenti senza mosso
tanto poi faccio il mio bello sviluppo STAND e qualcosa di buono salta fuori su tutto il rullo
.........e' giusto cio' che ho credo di aver capito ???
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
Sì ma ricorda che è una situazione estrema e all'atto pratico non ti farà sorridere. Dovrai fare a schiaffi con l'ingranditore. Lo stand di suo non è uno sviluppo facile (devi fare un pò di prove.. di rigore è 1+200 2h ma non è raro trovarsi i negativi striati), nè di facile digeribilità per i puristi. Ideale usare una doppio strato (HP5 OK) e preesporre per gli scatti da tirare così da guadagnare qualcosina in più.
Io qualche prova l'ho fatta prima di stufarmi. Dopotutto non mi piace buttare le foto, devo cercare..
Sempre meglio avere due rullini, due macchine, una macchina con i magazzini intercambiabili, rullini preconfezionati da pochi scatti (8 sono il top) bobinati da sè.
Oppure: sei al 15°ftg , si fa buio. OK. Fai qualche scatto a vuoto, e continui a 1600. In c.o srotoli il rullo e conti ogni 8 fori un fotogramma (partendo dalla coda attaccata al rocchetto i ftg iniziano dal 20° circa). Tagli e sviluppi in due bagni diversi.
Bah, ce ne sono di soluzioni bizzarre... wink.gif
 
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