FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Da Leggere: Il Basculaggio
Capire a fondo le ottiche Nikkor-PC
Rispondi Nuova Discussione
Lutz!
Messaggio: #1
Le moderne ottiche Nikkor PC offrono la possibilità di effettuare il basculaggio della lente.

Questo movimento, corrisponde al movimento di TILT o SWING della standarda frontale sulle fotocamere a banco ottico. Anche le reflex Nikkor diventano cosi capaci di essere trasformate in fotocamere dal fuoco selettivo.

Poter basculare la lente, permette infatti di dare piena libertà al fotografo sul posizionamento del piano di messa a fuoco, solitamente parallelo al piano immagine, nelle ottiche prive di movimenti..

Per varie ragioni, le ottiche PC non offrono tutta la libertà dei movimenti di una grande formato, ma sono perfettamente in grado di effettuare almeno uno dei 4 movimenti di focus selettivo, il che è abbastanza per la stragrande maggioranza di applicazioni sia nel paesaggio, nel ritratto e soprattutto nella macrofografia e still life.

E' bene dunque capire a fondo, come questo fuoco selettivo funzioni, visto che la documentazione in merito reperibile in italiano è decisamente fumosa.

Scheimpflug Principle Moltissimi testi che trattano l'argomento, si limitano a citare il ben noto Scheimpflug Principle, (anche se il nome non è appropriato, Scheimpflug ha scoperto un altro principio simile).

Consideriamo 1 solo movimento di basculaggio. I piani son duqnue rappresentabili facilmente su un foglio di carta come rette.

Il Principio afferma che il Piano immagine, il piano della lente e il piano di messa a fuoco, si incontrano tutti nello stesso punto

Bene, con questo principio da solo, non si arriva da nessuna parte. In quanto ci sono infiniti piani di messa a fuoco che passano per l'intersezione dei piani immagine e lente.
La lunghezza focale e la posizione della standarda anteriore giocano un ruolo fondamentale nel posizionamento del piano di messa a fuoco.

Per capire dove si troverà il piano di messa a fuoco ci sono due strade. La prima, matematica, la seconda, estremamente piu chiara, che è quella geometrica.

Introduciamo la seguente figura:

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 96 KB

Descrive una generica fotocamera, con evidenziate le estensioni del
- Piano Immagine
- Piano lente.

Tali piani (che qui son rappresentate come rette) si incontrano nel punto S.

Consieriamo ora due altri piani:
- Piano focale; Corrisponde alla focale della lente a infinito. Supponendo una lente simmetrica e semplice, avremo un piano focale a infinito all'interno della fotocamera, nello spazio immagine, e uno esterno, nello spazio oggetto. Prendiamo in sola considerazione come piano focale, quello nello spazio oggetto. (Cosa inusuale... normalmente non lo consideriamo minimanete quel punto).
- Piano CERNIERA (Hinge Plane). Tale piano deve passare per il centro della lente, e esser parallelo al piano immagine.

Questi due piani son ricavati da quella che si chiama la HINGE RULE, vera regola scoperta da Scheimpflug, alla base di tutte le fotocamere con movimenti.

Piano focale e piano cerniera, si incontrano in un punto H.

Il piano di messa a fuoco passerà per il punto S (Scheimpflug) e il punto H (HINGE).

Capiamo immediatamente che il piano H si chiama cerniera, perchè il punto H si sposta non appena cambiamo la messa a fuoco, o il basculaggio o la focale della lente (che sui Nikkor PC corrisponde a cambiare ottica con altra PC su cui viene impostato stesso basculaggio).

Per avere tutti i soggetti nitidi per un piano passante er essi, , indipendentemente dalla distanza, e dalla apertura, dovremo far passare il piano di messa a fuoco risultante per quei punti dei soggetti che vogliamo perfettamente a fuoco

Ora, complichiamo un goccio le cose e consideriamo il caso in cui si voglia aumentare la nitidezza chiudendo il diaframma. Come calcolare la profondità di campo?

Un modo semplice consiste nel considerare la lente simmetrica, e gli equivalenti piani di profondità di campo rispetto al fuoco su infinito. (ricordate l'iperfocale?)

Consideriamo di chiudere il diaframma su una lente semplice. Il piano di messa a fuoco resta fisso, ma, in base al circolo di confusione, possiamo considerare un nuovo piano immanario, che chiameremo DoF Near, che corrisponde al piano entro cui consideriamo un soggetto a fuoco.
Consideriamo ora, il piano simmetrico oltre infinito, chiamato DoF Far.

Tali due piani, posson esser usati per tracciare due nuovi piani di messa a fuoco, esattamente come se DoFNear e DoFFar fossero le focali a infinito di due diverse lenti che andiamo a sostituire sulla standarda anteriore di un banco ottico.

Ripetiamo il procedimento usato prima per trovare il piano di messa a fuoco con i nuovi piani focali DoFNer e DofFar e Il risultato, chiaramente visibile in figura, è di un cono di profondità di campo.

Cio che stupisce, è proprio la forma. Avremo una DoF Molto limitata per i soggetti vicini alla fotocamera, ma molto grande per i soggetti lontani. Una profondità di campo variabile a cui non siamo abituati nella fotografia classica in cui la profondità di campo è costante!!

Concludo con un un esempio pratico.

Voglio fotografare una modella molto vicino alla fotocamera. Dietro alla modella si trova un campanile, e dietro al campanile si trova una splendida montagna. Voglio avere tutto a fuoco. Come posso fare?

Il trucco sta nel far passare il piano di messa a fuoco per il centro del volto della modella, per il centro del campanile e per metà dellìaltezza della montagna. A questo punto calcolare una profondità di campo tale che tutti e 3 i soggetti siano compresi dentro al cono di profondità di campo.

La tecnica puo esser ovviamente usata anche al contrario, per ottenere ovvero un fuoco molto selettivo, l'esempio famoso è quello del falso plastico in miniatura, ma ci son applicazioni in still life in cui l'uso è molto piu sapiente.

Uso del focus merge Volevo solo ricordare, che le tecniche di unione di piu fotografie con diversi punti di messa a fuoco, fatti con fotocamere classiche, son utili laddove il soggetto sia perfettamente fermo, e dove si desideri avere tutto a fuoco. Con un decentrabile, invece, possiamo fare molto di piu da un punto di vista compositvo, e cioè mettere il piano di messa afuoco, dove vogliamo noi, o avere a fuoco soggetti molto vicini per tutta la loro lunghezza anche se in movimento.


Spero l'articolo vi sia piaciuto.
Ciao, Lutz! (Luigi Gallerani)

89stefano89
Messaggio: #2
stampo e leggo a casa!
grazie
Lutz!
Messaggio: #3
Incredibile, nessun commento tenico...

tre possibilità,

1 non si capisce nulla, e dopo le prime 3 righe nessuno lo ha letto da quanto e scritto male
2 e' talmente pieno di errori che passa la voglia di leggerlo
3 non frega assolutamente niente a nessuno dell'argomento ...


:-)
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
QUOTE(Lutz! @ Feb 16 2012, 05:24 PM) *
Incredibile, nessun commento tenico...
tre possibilità,
1 non si capisce nulla, e dopo le prime 3 righe nessuno lo ha letto da quanto e scritto male
2 e' talmente pieno di errori che passa la voglia di leggerlo
3 non frega assolutamente niente a nessuno dell'argomento ...
:-)

Buonasera, Lutz, è sempre un piacere leggerti!
Escluderei la prima e la seconda ipotesi ... smile.gif ... l'articolo è ben scritto e, sulla base della mia (poca) esperienza, anche corretto.
Sulla terza ... ehmmm ... sulla terza credo ci sia da discutere, ma andremmo in OT.
E' comunque un dato di fatto che il banco ottico non sia particolarmente diffuso e che anche il numero di coloro che usano obiettivi PC non sia poi elevatissimo.
Personalmente, quoto per intero 89stefano89 (l'articolo è secondo me da leggere e conservare) e ti ringrazio di cuore.
Buona Nikon a te.
Vincenzo
wombat
Messaggio: #5
Le lenti basculanti sono anche molto utili per le foto architettoniche (forse oprattutto per quelle). Io avevo già letto da altre parti come funziona il meccamismo e tu lo hai spiegato bene. Credo che alla maggior parte dei fotografi non interessi fotografare in studio o fare delle perfette foto di edifici.
Massimiliano Piatti
Messaggio: #6
Grazie Lutz! per il tuo articolo,ben fatto e ben spiegato.
Ritengo,per la fattura del testo e per l'interesse suscitato di aggiungerlo alla sez. Tech Reference un meritato premio.
Complimenti....... smile.gif

Massi

Messaggio modificato da Massimiliano Piatti il Feb 20 2012, 08:32 AM
Lutz!
Messaggio: #7
QUOTE(Massimiliano Piatti @ Feb 20 2012, 08:21 AM) *
Grazie Lutz! per il tuo articolo,ben fatto e ben spiegato.
Ritengo,per la fattura del testo e per l'interesse suscitato di aggiungerlo alla sez. Tech Reference un meritato premio.
Complimenti....... smile.gif

Massi


Grazie grazie!! Beh, allora presto rimandero la versione pdf con una spiegazione piu completa.
Lutz!
Messaggio: #8
Volevo aggiungere una precisazione, sono anche possibili configurazioni in cui il piano focale sia fuori dal campo inquadrato. A che serve? per le foto allo specchio ad esempio...
giucci2005
Messaggio: #9
Stai tranquillo: l'articolo è ben fatto e aiuta a comprendere meglio il famigerato grafico!
Avevo in mente quello nell'eXperience di qualche anno fa (di cui riporto il collegamento per chi è interessato) e confesso che qualche dubbio sulla esatta interpretazione del grafico l'ho avuta.
Ancora grazie
Diego

File Allegato  micro_nikko85mm.pdf ( 494.88k ) Numero di download: 202
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio