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Ansel Adams
Negativo e stampa
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_Nico_
Messaggio: #1
La Biblioteca del Congresso (ovvero la biblioteca del Parlamento americano), una delle più grandi del mondo, ha preparato una specifica sezione dedicata alle stempe e alle fotografie. Interessante, anche se al momento non la definirei soddisfacente...

Interessante tuttavia è una notevole serie di foto di Ansel Adams. Vi anticipo subito che le foto, in sé, non sono particolarmente significative, almeno rispetto all'Adams più noto.

Ma sono interessanti per due motivi. Il primo è storico: si tratta d'un paio di centinaia di foto scattate a Manzanar, il campo di 'rilocazione' dei Giapponesi americani... Dopo Pearl Harbor, e la dichiarazione di guerra col Giappone, tutti i Giapponesi naturalizzati americani furono trasferiti a forza nel campo di 'rilocazione' (un campo di concentramento ingentilito) di Manzanar. Insomma, guardando le foto di Adams vedrete persone e luoghi d'una vicenda triste...

Il secondo motivo è squisitamente tecnico: la Library of Congress ha inserito per ogni foto sia il negativo, sia la stampa... Ne risultano alcune cose. La prima è che Ansel Adams ha un'incontrovertibile tendenza alla sottoesposizione, ma che effettua in fase di stampa, momento in cui corregge sia il taglio compositivo, sia qualche errore di scatto... La terza è che certamente queste foto non sono memorabili, se non dal punto di vista storico, e che Ansel Adams non è un mostro del ritratto. Intendiamoci, le foto sono tutt'altro che brutte, anzi... Ma non sono dello stesso livello dei paesaggi, e la sottoesposizione in fase di stampa spesso riduce la loro leggibilità...

Vedere che un cosiddetto 'mostro' della fotografia interviene sistematicamente sulla gamma tonale originale, sulla composizione, gioverà a coloro che ritengono la foto una fanciulla vergine da non toccare nemmeno con un fiore... smile.gif

Ecco un primo esempio, negativo e stampa:

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_Nico_
Messaggio: #2
Ecco un secondo esempio, con ritaglio, raddrizzamento e sottoesposizione:

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_Nico_
Messaggio: #3
Un terzo:

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_Nico_
Messaggio: #4
Infine un quarto esempio:

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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE(_Nico_ @ Aug 8 2005, 05:02 PM)
Vedere che un cosiddetto 'mostro' della fotografia interviene sistematicamente sulla gamma tonale originale, sulla composizione, gioverà a coloro che ritengono la foto una fanciulla vergine da non toccare nemmeno con un fiore...  smile.gif


Che la fotografia non si fermi al solo momento dello scatto penso che per chiunque si sia cimentato in un minimo di Camera Oscura sia una cosa risaputa... texano.gif

Ovviamente quelli che scattavano e portavano il negativo in laboratorio per lo sviluppo e la stampa ritengono di non dover "perdere tempo" per la post produzione nella cosiddetta Camera Chiara... al Computer per farmi capire da tutti... messicano.gif

D'altra parte ognuno ha le sue priorità... io a esempio preferisco passare una mezz'ora in più con il mio PC piuttosto che vedere un reality show... altri invece sono in tutt'altre faccende affaccendati... contenti loro contenti tutti... una volta "perdevo" tempo a rispondergli adesso... anch'io sono in tutt'altre faccende affaccendato e non ho più tempo da dedicargli... wink.gif
christian.coco
Messaggio: #6
Ma non sono dello stesso livello dei paesaggi, e la sottoesposizione in fase di stampa spesso riduce la loro leggibilità...

Vedere che un cosiddetto 'mostro' della fotografia interviene sistematicamente sulla gamma tonale originale, sulla composizione, gioverà a coloro che ritengono la foto una fanciulla vergine da non toccare nemmeno con un fiore... smile.gif

Ecco un primo esempio, negativo e stampa:

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*

[/quote]


Ciao Nico,
premesso che stimo da tempo la tua competenza nel campo fotografico,questa volta (evviva Dio) non mi trovo d'accordo con quello che hai scritto.

Secondo me le stampe si che sono sottoesposte rispetto al negativo ma non ne riducono affatto la legibilità,tutt'altro,trovo invece le stampe molto più corpose e dettagliate dei negativi ma forse mi sono confuso io ed ho interpretato male la tua considerazione.

Un saluto wink.gif

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
In effetti bisognerebbe vedere le stampe e il negativo... quelli veri e non le immagini web per fare un raffronto serio... ma qui non è tanto importante la sovraesposizione o il sottosviluppo... quello che si vuole far capire che anche un certo Ansel Adams dopo lo scatto "perdeva" tempo in camera oscura... partendo da un negativo sovraesposto e male inquadrato... in camera oscura "rimediava" con un taglio diverso e sottoesponendo le stampe... tutto qua... quindi anche un maestro della fotografia si "abbassava" alla post produzione... quindi non si capisce cosa ci sarebbe di male se a farlo fosse un fotografo qualsiasi... ma soprattutto ha un senso la filosofia dello scatto che non deve essere modificato perché se no non è più fotografia? hmmm.gif

Nello specifico troviamo 4 ritratti gradevoli ma niente di eccelso... bisogna vedere anche come Adams li ha dovuti fare... della serie anche la panza vuole la sua parte e anche i "grandi" devono mangiare... e a quel punto un conto è il lavoro e un conto è il piacere... evidentemente in questi scatti fatti alla mordi e fuggi magari il buon Adams non ha messo tutto il suo "sentimento"...texano.gif
Michelangelo Serra
Messaggio: #8
QUOTE
magari il buon Adams non ha messo tutto il suo "sentimento


magari non lo ha fatto ho forse si di certo anche i grandi maestri dovevano e devono studiare per poi fare la lezione agli alunni o no!
come dici tu Lambretta anche io sono certo che Adams oltre al talelento, che ne aveva davvero tanto, è stato certamente uno che con la foto anche in camera oscura ci ha sgobbato, forse anche lui è stato un precursore del ritocco che ne dici?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE(Artephoto @ Aug 8 2005, 10:26 PM)
...forse anche lui è stato un precursore del ritocco che ne dici?


Che abbia studiato su questo non ci piove... non vorrei tirare fuori il SZ se no ricoliamo a picco... però volente o nolente è stato il primo tentativo di approccio "scientifico" alla questione... hmmm.gif

Precursore del ritocco non credo... in camera oscura gia si "esibivano" altri maestri... forse lui ha avuto il merito di "oggettivizzare" il tutto... prima la questione era molto soggettiva... era una pratica un po carbonara dove i "segreti" si tramandavano con molta "parsimonia"... unsure.gif

Una parola per definirlo... hmmm.gif "Divulgativo"... messicano.gif
Giuseppe78
Messaggio: #10
QUOTE
ma soprattutto ha un senso la filosofia dello scatto che non deve essere modificato perché se no non è più fotografia


Anche io, non mi stupisco del fatto che una fotografia sia il risultato di un processo creativo che non si esaurisce al semplice momento dello scatto, anzi lo trovo anche piuttosto normale. E non mi stupisce il fatto anche che una fotografia, famosa o meno, non sia uno scatto unico ma è quasi sempre quello che esce dalla selezione di una serie di scatti eseguiti "intorno" allo stesso soggetto. Vi è mai capitato di vedere su alcune pubblicazioni i cosiddetti "provini d'autore" ? Cosa c'è dietro uno scatto famoso? Quasi sempre più o meno un rullo interno "srotolato" intorno allo steso soggetto e con esposizioni e inquadrature corrette poi in fase di stampa.

E' vero alla fine vediamo un solo unico risultato che è lo scatto unico, impagabile, perfetto in se stesso: ma è,nella maggioranza dei casi, uscito da un lavoro di "selezione" e "rielaborazione drammatica" effettuato dal fotografo stesso.
E' pratica insita nella fotografia stessa quella di "perfezionare" il lavoro e non ci trovo affatto nulla di male anzi...

Saluti e Buone Foto
G.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
Anche i più grandi pittori della storia hanno avuto ripensamenti e corretto o modificato radicalmente le loro opere d'arte (lo si è scoperto radiografando i quadri).

Nulla di scandaloso, quindi, se un fotografo si permette di migliorare il proprio scatto in camera oscura o con PS.
Lo scatto è solo uno dei passi da compiere per arrivare alla stampa finale.

sergio pivetta
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
sarà... ma io preferisco il negativo alla stampa...

Questi BN troppo scuri, la ricerca esasperata della gamma tonale...
Adams è e rimane un grande fotografo e forse l'unico vero teorico del BN, ma spesso la teoria, un immagine tecnicamente perfetta, non rende l'atmosfera e l'emozione di uno scatto virato secondo il gusto.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
QUOTE(Lambretta S @ Aug 8 2005, 10:58 PM)
...quello che si vuole far capire che anche un certo Ansel Adams dopo lo scatto "perdeva" tempo in camera oscura... partendo da un negativo sovraesposto e male inquadrato... in camera oscura "rimediava" con un taglio diverso e sottoesponendo le stampe... tutto qua... quindi anche un maestro della fotografia si "abbassava" alla post produzione... quindi non si capisce cosa ci sarebbe di male se a farlo fosse un fotografo qualsiasi... ma soprattutto ha un senso la filosofia dello scatto che non deve essere modificato perché se no non è più fotografia?...
*


Due considerazioni:
La prima è che, come giustamente asserito da Lambretta, la postproduzione non è qualcosa che intacca il valore iconografico della fotografia. E' stata fatta da sempre in Camera Oscura e da tutti i Grandi Maestri.
La seconda è l'errore di valutazione, o meglio il luogo comune che vorrebbe il lavoro in Camera Oscura un lavoro da fotografo esperto e che sa il fatto suo, invece lo "smanettamento" (come spesso viene chiamato) al computer, un mestiere da catena di montaggio che nulla ha a che fare con la Fotografia.
Nulla di più errato!
Mezzi diversi, identico scopo!

Poi, nel caso specifico, si può discutere sulla buona riuscita o meno del lavoro di A.A. e si può essere d'accordo con Matteo.
Anzi, personalmente non mi fanno impazzire sia i negativi che le stampe. Ma questa è un'altra storia.
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #14
concordo pienamente

gli scatti premiati per il fotografo della natura sono chiarissimi (Wildlife photographer of the year)
quest'anno sono stati privilegiati quelli effettuatti durante la mangianza effettuata da un gruppo di squali su un branco di sardine

il fotografo era nel mezzo e ha fotografato gli squali in piena azione con tutti i problemi (fuoco, mosso, illuminazione non perfette) ma il momento era privilegiato
Eliantos
Messaggio: #15
Trovo assolutamente coerente con il lavoro e la produzione bibliografica di Adams il fatto che un negativo sia semplicemente il punto di partenza per ottenere una fotografia. Il lavoro di camera oscura è essenziale, che si utilizzi o meno il sistema zonale.
Lo stesso Adams (credo..) sosteneva che il negativo è come uno spartito musicale: sta al direttore d'orchestra interpretarlo e tirare fuori un buon risultato finale. Quindi trovo pienamente giustificabile l'intervento in camera oscura (tradizionale o digitale) per ottenere un riusultato che sia confacente a quanto si era visualizzato nel momento dello scatto. Non mi meraviglia vedere che Adams partisse da un negativo leggermente sovraesposto per apportare poi ancora una sovraesposizione in fase di stampa ed ottenere quindi una stampa più "scura". Da quello che è dato vedere a video le immagini ne hanno beneficiato sicuramente per ciò che riguarda i volti e la resa della pelle. Che poi si possa preferire un'immagine più chiara o più scura credo che siano gusti del tutto personali.
Credo che sia impossibile svolgere questo tipo di valutazione semplicemente a video dopo la scansione sia del negativo che della stampa. Le stampe di Ansel Adams sono delle creazioni uniche che meritano di essere osservate non solo dal vivo, ma anche con la giusta illuminazione. Quando avrò la fortuna di poterlo fare credo che mi emozionerò.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
QUOTE(matteoganora @ Aug 9 2005, 09:07 AM)
sarà... ma io preferisco il negativo alla stampa...


Ciao Matteo me la piglio con Te perché ormai la quantità di cappuccini e cornetti che mi devi ha raggiunto proporzioni bibliche... uno più uno meno non fa la differenza... messicano.gif

Ma ovviamente anche agli altri che sono intervenuti... wink.gif

Dove sarebbero questi negativi che dite siano meglio della stampa... io ho visto solo 8 positivi 4 presunti provini a contatto e 4 presunte stampe... mo' mi dovete dire come fate a preferire gli uni o gli altri... stiamo parlando di immagini WEB siamo sicuri che gli originali siano stati scansionati a mestiere? ph34r.gif

Quindi io prima di dare giudizi vorrei vedere i negativi veri e le stampe fatte da Adams poi possiamo discutere quanto vi pare... ripeto qui la qualità delle foto e soprattutto dei "negativi" chi li ha visti? Non c'entra! Posso perdonare Matteo che poverino è tutto digitale e la pellicola non sa nemmeno dove si mette nella fotocamera... ma chi ha avuto occasione di smaneggiarli presumo la conosca la differenza tra un negativo e un positivo (la stampa o la dia)... o no? Qui la discussione verte sulla liceità o meno dell'attività postuma in Camera Oscura o Chiara... che nasce dall'esigenza di rendere lo scatto il più possibile consono a quanto immaginato dal fotografo al momento della ripresa...texano.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #17
QUOTE(Eliantos @ Aug 9 2005, 09:20 AM)
Credo che sia impossibile svolgere questo tipo di valutazione semplicemente a video dopo la scansione sia del negativo che della stampa. Le stampe di Ansel Adams sono delle creazioni uniche che meritano di essere osservate non solo dal vivo, ma anche con la giusta illuminazione. Quando avrò la fortuna di poterlo fare credo che mi emozionerò.


Una parola per definire quanto sopra... Sostanziale... grazie.gif

Per il resto togli il credo... vedere i lavori di Adams dal vivo emoziona... guru.gif
Eliantos
Messaggio: #18
QUOTE(Lambretta S @ Aug 9 2005, 11:22 AM)
QUOTE(Eliantos @ Aug 9 2005, 09:20 AM)
Credo che sia impossibile svolgere questo tipo di valutazione semplicemente a video dopo la scansione sia del negativo che della stampa. Le stampe di Ansel Adams sono delle creazioni uniche che meritano di essere osservate non solo dal vivo, ma anche con la giusta illuminazione. Quando avrò la fortuna di poterlo fare credo che mi emozionerò.


Una parola per definire quanto sopra... Sostanziale... grazie.gif

Per il resto togli il credo... vedere i lavori di Adams dal vivo emoziona... guru.gif
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Quando dico che le stampe di Adams sono "uniche" mi riferisco al fatto che il suo flusso di lavoro prevedeva una serie di stampe preliminari prima di quella finale; non solo provinature quindi, ma vere e proprie stampe complete e in formato finale attraverso le quali valutare la bontà dell'esposizione e delle "manipolazioni" per arrivare infine alla stampa fine-art.
L'unicità sta proprio nel fatto che ogni singola stampa è il risultato di un laborioso processo di esposizioni spesso multiple, facendo largo uso di mascherature, bruciature, etc.
Esattamente l'esatto contrario della stampa che si potrebbe ottenere (date le dimensioni dei negativi di Adams) per contatto, che è una stampa neutra che riproduce il negativo non interpretato.
Immagino che Adams si ribellerebbe non poco a vedere giudicare i suoi negativi e non le sue stampe finali.
_Nico_
Messaggio: #19
QUOTE(Lambretta S @ Aug 9 2005, 11:18 AM)
Dove sarebbero questi negativi che dite siano meglio della stampa... io ho visto solo 8 positivi 4 presunti provini a contatto e 4 presunte stampe... mo' mi dovete dire come fate a preferire gli uni o gli altri... stiamo parlando di immagini WEB siamo sicuri che gli originali siano stati scansionati a mestiere? ph34r.gif
Direi di sì. Stiamo parlando d'un lavoro d'archiviazione effettuato dalla più grande biblioteca del mondo nell'ambito d'un progetto che vedrà la costituzione d'un archivio web di centinaia di migliaia di foto, messe a disposizione da istituzioni museali di livello internazionale. Se volete controllare personalmente vi basterà seguire il link che ho inserito, e troverete per ogni foto anche le scansioni TIF da una ventina di MB ciascuna... smile.gif

Ovviamente non si tratta di negativi, ma di stampe dal negativo originale, messe a confronto con la stampe realizzate da Ansel Adams stesso e firmate. So che a molti appare normale il lavoro di camera oscura, ma non dobbiamo dimenticare che ormai moltissimi fotoamatori si formano direttamente sul digitale, e sono proprio molti di loro a invocare lo scatto 'vergine'... smile.gif
_Nico_
Messaggio: #20
Ecco, vi aggiungo un altro esempio (con JPG a maggior risoluzione):

user posted image
(TIF di questa immagine)

user posted image
(TIF di questa immagine)
Eliantos
Messaggio: #21
QUOTE(_Nico_ @ Aug 9 2005, 02:38 PM)
So che a molti appare normale il lavoro di camera oscura, ma non dobbiamo dimenticare che ormai moltissimi fotoamatori si formano direttamente sul digitale, e sono proprio molti di loro a invocare lo scatto 'vergine'...  smile.gif
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Credo che lo scatto "vergine" fine a se stesso (sia per quanto riguarda la composizione sia per l'esposizione) porta solo ad autoimporsi dei limiti per nulla costruttivi.
Personalmente ho sempre creduto che sia più gratificante ottenere una composizione perfetta fin dallo scatto, come sostenuto, per esempio, da Cartier-Bresson.
La stampa a pieno formato (arricchita magari dalle impressioni sul fotogramma) ha per me un sicuro fascino.
Ma durante la mia breve esperienza di camera oscura non mi sono mai posto troppi problemi nel ricomporre l'immagine o, più spesso, nell'effettuare un'esposizione multipla facendo anche uso di mascherature e/o bruciature.
Non ne ho fatto una questione etica e penso che, quando passerò alla fotografia digitale, assumerò lo stesso atteggiamento.
Diverso è il caso di certe elaborazioni un po' spinte, fatte in maniera inconsapevole e solo grazie all'aiuto dei software di fotoritocco. Ma quella è un'altra storia...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #22
Direi che l'intervento di 'manipolazione', non solo è normale ma è proprio inevitabile, una volta inserito il negativo nell'ingranditore quello che segue è tutto 'post-produzione', ed è parte integrante del naturale lavoro di camera oscura che qualunque buon fotografo compie.
Secondo me, è forse la parte più affascinante della fotografia BN, il completamento ideale dello scatto, così come nella fotografia digitale lo è l'elaborazione al Computer anzi, qui a maggior ragione, .... altrimenti che senso avrebbe il file RAW e le infinite possibilita che offre? wink.gif

QUOTE
Vedere che un cosiddetto 'mostro' della fotografia interviene sistematicamente sulla gamma tonale originale, sulla composizione, gioverà a coloro che ritengono la foto una fanciulla vergine da non toccare nemmeno con un fiore...

Nico, con il suo intevento, interessante e ricercato nella documentazione come sempre, poneva opportunamente la riflessione.guru.gif
Chi oggi, si scandalizza dell' elaborazione digitale, considerando questa quasi un deturpamento della fotografia, dovrebbe pensare che tutto quello che ora ci permette il Computer, ma proprio tutto, è stato gia fatto manualmente in Camera Oscura. Nel software di fotoritocco, non ritroviamo le stesse voci, le stesse operazioni della CO? le simula elettronincamente, ma è da queste che derivano.
Ma anche alcuni effetti speciali, diciamo "creativi", che oggi ritroviamo nei menù di PS, erano gia conosciuti in CO. Forse qualcuno ricorderà, per esempio, l'effetto 'solarizzazione' ottenuto in fase di stampa, con un colpo di luce sul foglio di carta parzialmente sviluppato, oppure l'effetto 'bassorilievo' con un doppia esposizione leggermente sfalsata, e tanti ma tanti altri che ora non sto ad elencarvi. Insomma, cambiano gli strumenti, ma il desiderio di ottimizzare lo scatto, come anche la voglia di smanettare e sperimentare, è sempre la stessa. wink.gif

saluti
Bruno
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #23
Potrei dare il mio parere ma visto che dovrei riscrivere quello che ha scritto Bruno...mi astengo.

Sulle foto di A.A. ...pure! A me non è mai piaciuto come fotografo smile.gif
 
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