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quale prendere ????
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Traderfast
Messaggio: #76
Rileggendo ora la discussione vedevo notavo tante parole.....
ragazzi che ne dite di postare qualche lavoro?
Carlo79
Messaggio: #77
Sarebbe una grande cosa Trader smile.gif

chi ha la possibilità di scannerizzare qualcosa, sarebbe bello vedere le reazioni delle pellicole nelle diverse situazioni!!! smile.gif Pollice.gif

Aspetto fiducioso ed ovviamente se ne ho la possibilità vi posto anche qualcosa di mio!!! smile.gif
mspadaccino
Messaggio: #78
eccone una....
Pirellone, dettagli! wink.gif

pellicola Kodak T-Max 3200, sviluppo "normale" Rodinal

ps: siate buoni, sono alle primissime armi! cerotto.gif
Anteprima(e) allegate
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #79
QUOTE(Traderfast @ May 8 2005, 11:04 PM)
Rileggendo ora la discussione vedevo notavo tante parole.....
ragazzi che ne dite di postare qualche lavoro?
*



Ho cercato nello scarso archivio che ho di foto scannerizzate e ho trovato questa che può esser un esempio che spero calzante: Il contrasto della scena era di sette diaframmi, troppo per qualsiasi pellicola, anche per la Tri-X, molto "malleabile" usata in questa occasione. Mi sono regolato così: Ho misurato la parte scura dell'arco in cui si vedevano ancora dei dettagli leggibili. In base a questa misurazione e a quella del cielo esterno (sette diaframmi di differenza) ho deciso di chiudere di due stop il diaframma mantenendo lo stesso tempo ottenendo così due risutati. 1° avere una grande profondità di campo necessaria per avere più nitidezza possibile dal selciato e fin fuori la porta e, cosa che qui ci interessa di più, avere la parte sinistra del muro completamente nera a far da guida allo sguardo, avere l'arco in zona 4, zona in cui sono presenti dettagli ancora visibili, avere il selkciato in zona 5 come grigio medio e soprattutto avere dettagli leggibili anche nelle alte luci che altrimenti sarebbero risultate sfondate. Ho quindi sviluppato allungando lo sviluppo del 10% per avere dettaglio nelle alte luci e un contrasto più elevato. In stampa è bastata una leggera bruciatura nella parte in luce per recuperare lo sfondo. Questa la foto che non vuole avere nulla di artistico ma è l'unico esempio che ho trovato per spiegare in concreto come si applica il SZ.
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
mspadaccino
Messaggio: #80
Claudio, hai mai pensato di scrivere un libro? Sei sempre chiarissimo nelle tue spiegazioni. Ti faccio una domanda: se avessi ridotto i tempi di sviluppo anziché aumentati, cosa sarebbe successo?
Grazie ancora
Maurizio
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #81
QUOTE(mspadaccino @ May 11 2005, 09:28 AM)
Claudio, hai mai pensato di scrivere un libro? Sei sempre chiarissimo nelle tue spiegazioni. Ti faccio una domanda: se avessi ridotto i tempi di sviluppo anziché aumentati, cosa sarebbe successo?
Grazie ancora
Maurizio
*



Ti ringrazio Maurizio per quello che hai detto...per scrivere un libro bisogna essere un esperto "vero"! Io sono solo un praticone... biggrin.gif con un po' di esperienza.

Per rispondere alla tua domanda: se avessi accorciato invece che aumentare il tempo di sviluppo avrei agito contro ogni logica legata al ragionamento fatto per la ripresa. Il risultato sarebbe stato un negativo da cui avrei tratto una stampa in cui il muro di sinistra sarebbe rimasto di un grigio slavato invece che nero e soprattutto avrei perso qualsiasi dettaglio nelle alte luci, proprio quello che non volevo. Bisogna tener presente sempre una massima da cui difficilmente si può sfuggire nello sviluppo del negativo e che più o meno recita così: in una foto è bene esporre per le ombre e sviluppare per le luci Il perchè è presto detto: è molto più difficile far sì che su un negativo siano presenti dettagli nelle alte luci che nelle ombre. Anche ai fini puramente pratici di stampa, tenendo presente che la carta ha una latitudine di posa ancora più ristretta della pellicola (circa quattro diaframmi), è sempre conveniente, quando è necessario, mascherare una zona d'ombra per ottenere dettagli nelle parti scure, di quanto non sia bruciare le zone di alte luci per ottenere dettagli che si renderanno forse visibili, se ci sono, ma in cui la bruciatura sarà anch'essa chiaramente visibile.
mspadaccino
Messaggio: #82
QUOTE(__Claudio__ @ May 11 2005, 08:48 AM)
QUOTE(mspadaccino @ May 11 2005, 09:28 AM)
Claudio, hai mai pensato di scrivere un libro? Sei sempre chiarissimo nelle tue spiegazioni. Ti faccio una domanda: se avessi ridotto i tempi di sviluppo anziché aumentati, cosa sarebbe successo?
Grazie ancora
Maurizio
*



Ti ringrazio Maurizio per quello che hai detto...per scrivere un libro bisogna essere un esperto "vero"! Io sono solo un praticone... biggrin.gif con un po' di esperienza.

Per rispondere alla tua domanda: se avessi accorciato invece che aumentare il tempo di sviluppo avrei agito contro ogni logica legata al ragionamento fatto per la ripresa. Il risultato sarebbe stato un negativo da cui avrei tratto una stampa in cui il muro di sinistra sarebbe rimasto di un grigio slavato invece che nero e soprattutto avrei perso qualsiasi dettaglio nelle alte luci, proprio quello che non volevo. Bisogna tener presente sempre una massima da cui difficilmente si può sfuggire nello sviluppo del negativo e che più o meno recita così: in una foto è bene esporre per le ombre e sviluppare per le luci Il perchè è presto detto: è molto più difficile far sì che su un negativo siano presenti dettagli nelle alte luci che nelle ombre. Anche ai fini puramente pratici di stampa, tenendo presente che la carta ha una latitudine di posa ancora più ristretta della pellicola (circa quattro diaframmi), è sempre conveniente, quando è necessario, mascherare una zona d'ombra per ottenere dettagli nelle parti scure, di quanto non sia bruciare le zone di alte luci per ottenere dettagli che si renderanno forse visibili, se ci sono, ma in cui la bruciatura sarà anch'essa chiaramente visibile.
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grazie a te Claudio,
solo una cosa: dici che è piu difficile preservare il dettaglio nelle alte luci che nelle ombre nei negativi, ma credevo questo fosse vero per le dia, mentre per i negativi era vero il contrario, proprio perchè nei negativi la parte bianca senza texture corrisponde proprio alle ombre. Immagino volessi scrivere il contrario, considerando anche quanto dici "Esporre per le ombre.... sviluppare per le luci". Vero? Solo per chiarirmi un po' di confusione.... biggrin.gif
ciao!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #83
QUOTE(mspadaccino @ May 11 2005, 11:03 AM)

solo una cosa: dici che è piu difficile preservare il dettaglio nelle alte luci che nelle ombre nei negativi, ma credevo questo fosse vero per le dia, mentre per i negativi era vero il contrario, proprio perchè nei negativi la parte bianca senza texture corrisponde proprio alle ombre. Immagino volessi scrivere il contrario, considerando anche quanto dici "Esporre per le ombre.... sviluppare per le luci". Vero? Solo per chiarirmi un po' di confusione.... biggrin.gif
ciao!
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Il mio discorso era riferito alla stampa finale, quindi vero quanto affermi, mi sono spiegato sicuramente male unsure.gif, mi dispiace.
Traderfast
Messaggio: #84
Complimenti a tutti voi ragazzi,
questa discussione è diventata un vero e proprio cenacolo di arte e cultura fotografica, la torvo piacevolissima; proprio per questo motivo potrebbe essere un'idea da sottoporre ai moderatori quella di costituire una sezione del forum al B/W, riconosco che le persone interessate non sarebbero moltissime, ma l'argomento lo meriterebbe davvero.
Grazie a Claudio e a spadaccino che hanno colto al volo la mia proposta, interessanti i vostri lavori, personalmente non mi posso tirare indietro, appena riesco scannerizzo e posto anche io delle immagini promesso!!!
Ciao
botbot
Messaggio: #85
c'e qualcosa che non torna, provo a riassumere qualche concetto:

le alte luci nel b/n si controllano (tralasciamo l'aspetto stampa) oltre che con l'esposizione anche (parzialmente) con lo sviluppo.
lo sviluppo bn agisce infatti in misura maggiore sulle alte densità (luci) che sulle basse densità (ombre) ed è proprio su questa caratteristica che si basano i concetti di "estendere" e "contrarre" la gamma tonale espressi dal citato a.adams.

quindi, per sommi capi:
una volta determinata l'esposizione delle ombre (come giustamente detto: lettura sulle ombre più scure nelle quali si vuole mantenere dettaglio e posizionate queste in zona III o II con una sottoesposizione di 3 o 2 stop, si controlla dove cadranno le luci; se queste cadranno fuori scala (in zoda IX per esempio) si dovrà sottosviluppare per contrarre la scala tonale e riportare le luci in una zona con dettaglio, per esempio in zona VIII.

ciao!



mspadaccino
Messaggio: #86
QUOTE(botbot @ May 12 2005, 09:09 AM)
c'e qualcosa che non torna, provo a riassumere qualche concetto:

le alte luci nel b/n si controllano (tralasciamo l'aspetto stampa) oltre che con l'esposizione anche (parzialmente) con lo sviluppo.
lo sviluppo bn agisce infatti  in misura maggiore sulle alte densità (luci)  che sulle basse densità (ombre) ed è proprio su questa caratteristica che si basano i concetti di "estendere" e "contrarre" la gamma tonale espressi dal citato a.adams.

quindi, per sommi capi:
una volta determinata l'esposizione delle ombre (come giustamente detto: lettura sulle ombre più scure nelle quali si vuole mantenere dettaglio e posizionate queste  in zona III o II con una sottoesposizione di 3 o 2 stop, si controlla dove cadranno le luci; se queste cadranno fuori scala (in zoda IX per esempio) si dovrà sottosviluppare per contrarre la scala tonale e riportare le luci in una zona con dettaglio, per esempio in zona VIII.

ciao!
*



OTTIMO Botbot

grazie.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #87
QUOTE(botbot @ May 12 2005, 10:09 AM)
c'e qualcosa che non torna, .....................................................................


Infatti non torna... hai ragione botbot. Credoi tutto nasaca da questa mia frase errata unsure.gif
QUOTE
Ho quindi sviluppato allungando lo sviluppo del 10% per avere dettaglio nelle alte luci

Talvolta nella fretta di scrivere si dicono emerite corbellerie...la frase doveva contenere la dicitura "accorciando lo sviluppo del 10%" anzichè allungando. chiedo scusa se ho confuso le idee. unsure.gif
mspadaccino
Messaggio: #88
Ecco perchè Claudio ti avevo chiesto all'inizio cosa succedeva se accorciavo i tempi di sviluppo, a me sembrava di aver capito il contrario....
bene, confusione risolta!
ottimo thread.... cool.gif
nazzak
Validating
Messaggio: #89
Salve
Ho letto tutti i post e vedo con piacere che il B&N desta ancora molto interesse ed
anche il SZ di Ansel Adams.Per applicare il SZ teorizzato da AA,bisognerebbe
avere una fotocamera a dorsi intercambiabili,un dorso lo chiameremo N-1 per
indicare il sottosviluppo,N sviluppo normale,N+1 sovrasviluppo e soprattutto
un esposimetro spot per misurare le varie zone di luminosità del soggetto.
Ma la maggior parte dei fotoamatori possiede solo fotocamere 35mm.
Applicare il SZ su un rullo da 36 pose diventa difficoltoso perchè sicuramente
ci sono dei fotogrammi che devono essere sovrasviluppati(N+1) altri invece
sottosviluppati(N-1) e infine quelli a sviluppo(N).
Io opero in questo modo per applicare il SZ ad un intero rullino es.Kodak TRI-X
Espongo l'intero rullo a 250 iso e poi sviluppo a fondo come se fosse stato esposto
a 400 iso. In fase di stampa utilizzare carte a contrasto variabile per
riequilibrare il contrasto del negativi.
Naturalmente questa tecnica è applicabile quando la variazione di luminosità
del soggetto non sia inferiore a 4 stop ne superiore a 8.
Dopotutto è improbabile che sullo stesso rullino si riprendono sport invernali
in pieno sole ed interni a lume di candela.
Saluti texano.gif



Carlo79
Messaggio: #90
Ragazzi ripesco un attimo questo thread per chiedere una cosa senza aprire una nuova discussione visto che siamo sullo stesso tema!

Tempo fa ho avuto modo di scattre un rullo con una Pan F 50iso Ilford e il contrasto mi ha affascinato!
Chiedevo, quale altra pellicola potrebbe avvicinarsi ???
straorso
Nikonista
Messaggio: #91
La Pan F è una pellicola a grana molto fine, ma non ha un contrasto particolarmente elevato, come poteva avere ad esempio la Kodak Technical Pan.
Con la maggior parte delle pellicole BN variando i tempi di sviluppo si possono ottenere contrasti differenti. Stampando poi su carte di diversa gradazione, la gamma dei contrasti ottenibili si estende moltissimo.
Hannibal
Messaggio: #92
Visto che sono anche io un malato del bianco e nero, sopratutto del sistema zonale , come gia' avevo posto in altre discussioni ho impiegato circa un'ora e mezza per leggere tutti questi messaggi. Che cosa affascinante.Peccato che e' mezza notte , sarei andato volentieri a fare delle prove.
A presto.
Ciao a tutti Annibale
Hannibal
Messaggio: #93
Ah altra cosa su cui ho riflettuto ultimamente. Prendetela come idea, non ho esperienza in merito, ma si potrebbe provare. Parlando del sistema a zonale ho piu' volte letto su questo forum,che e' impraticabile sulle 35mm , perche' su ogni scatto si associa una situazione , una determinata esposizione con corrispondente sviluppo. Indi con situazione (foto) che differisce dalla precedente risulta poi difficile applicare in sviluppo i diversi parametri per il sistema zonale ad ogni foto.
Avete mai pensato di includere come strumenti necessari per il sistema zonale, un estrattore di pellicola?
Sii associare ad ogni rullino un tipo di Foto, quindi un tipo di sviluppo: N , N+1, N+2 ecc.
Che ne dite?

Ciao Annibale
 
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