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La Baìo Di Sampeyre
Antica celebrazione occitana
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Lucabeer
Messaggio: #1
In periodo di Carnevale si svolge, ogni cinque anni, una festa in costume che non è una manifestazione carnevalesca vera e propria. Si tratta infatti più di una rievocazione storica, condita con elementi festosi e pittoreschi, che di una tradizionale sfilata con carri allegorici e costumi gratuitamente stravaganti. Non a caso gli organizzatori della festa richiedono espressamente al pubblico di non lanciare coriandoli: un po' per non rovinare i preziosi costumi, un po' per non sminuire il significato di questa manifestazione che pur essendo gioiosa non vuole essere assimilata ai festeggiamenti carnevaleschi "tradizionali".

Di che festa sto parlando? Della Baìo di Sampeyre, località montana della Valle Varaita in provincia di Cuneo. Non si tratta in realtà di una festa esclusivamente locale: in tempi passati, anche altre località della zona avevano le loro Baìe (oggi rimangono vive in Val Varaita solo quella di Sampeyre e delle sue frazioni, e quella di Bellino, piccolissimo paese situato nella parte alta della valle, che si svolge con modalità leggermente diverse e in differenti annate). Richiami e collegamenti nei costumi e nei loro addobbi si ritrovano poi anche in diverse altre feste popolari delle località delle Alpi occidentali, a riprova del comune background culturale e artistico delle valli di etnìa occitana (e non solo).

Qual è il significato di questa festa, quali sono le sue radici storiche (per quanto ormai vaghe, imprecise, alterate da secoli di evoluzione delle tradizioni e delle influenze culturali, che hanno portato a mutamenti e stratificazioni nei costumi e nei personaggi che sfilano nella Baìo)? Pare che intorno al IX-X secolo queste valli alpine furono invase da eserciti saraceni provenienti dai valici con la Francia: secondo la versione più accreditata, ma comunque controversa, la Baìo celebra la cacciata degli invasori da parte delle popolazioni locali organizzatesi in milizie locali (anche se storicamente pare accreditato l'intervento in supporto da parte di Signori della Provenza). Non si tratta però di una festa cruenta o "guerresca"... tutt'altro! Nel corteo sfilano infatti, festeggiando con i locali e con altri personaggi che vedremo in seguito, gli stessi saraceni. Prigionieri, ma pure essi festosi e "riappacificati" con i locali.

Perchè un Life su questa festa, al di là della bellezza di costumi, colori e volti montani? Da anni fotografo con le mie Nikon i paesaggi di questa valle, dove ho passato molte delle mie estati e delle mie vacanze natalizie. Non sono "nativo" del posto, continuo ad essere un villeggiante di città... ma rimango sempre attratto dagli aspetti più tradizionali e antichi di questi posti. Non mi piace la montagna contaminata dalla modernità, con i cavi elettrici, le costruzioni moderne, gli impianti di risalita: mi piacciono i colori e le atmosfere antiche. Ogni anno ritorno spesso in questa valle, fotografando gli stessi posti che già conosco, cercando di catturare luci e atmosfere in varie stagioni, per fermare il tempo prima che la mano dell'uomo possa cambiare questi posti ma anche soltanto per catturare istanti di luce e colori fuggevoli e in continua evoluzione. La Baìo, per quanto ormai festa estremamente turistica e ricca di visitatori (elemento "moderno" e di "disturbo" fotografico ai miei fini) rimane comunque una tradizione affascinante e curiosa: in generale per l'aspetto storico e artistico (i costumi sono veramente di pregevole fattura), ma in particolare per il sottoscritto che conosce da anni molte persone del luogo. Un conto è infatti vedere durante l'anno un abitante di Sampeyre vestito in jeans, o con la divisa del torneo di calcetto, o al bar alla sera a bere una birra... un conto è rivederlo a interpretare un ruolo in costume tradizionale durante la Baìo, costume che automaticamente conferisce uno spessore storico e una "statura" simbolica a questi volti di montagna forse non sempre rudi come quelli degli antenati dei secoli passati, ma comunque tipici e caratteristici. E pazienza se sotto al costume spunta ogni tanto un orologio moderno, se nelle pause della sfilata i personaggi bevono da bicchieri di plastica o fumano una sigaretta invece di una delle classiche pipe (anche se qualcuno che la fuma per davvero c'è!)... il fascino resta comunque forte.

Nel 2007 la Baìo di Sampeyre si è svolta come da tradizione in tre giornate: domenica 4 febbraio, domenica 11 febbraio, e giovedì 15. Ogni giornata si è svolta in maniera diversa: la prima domenica si incontrano soltanto le sfilate di Piassa (Sampeyre "centro") e della frazione Chuchèis (Calchesio), le uniche fra l'altro che sfoggiano milizie a cavallo, mentre Villar e Rore festeggiano esclusivamente nelle rispettive frazioni. La seconda domenica si incontrano invece tutte e quattro le sfilate, per poi tornare a una festa in scala leggermente ridotta al giovedì vista l'assenza del Villar (che, nuovamente, festeggia soltanto "in casa").

Per gli approfondimenti su personaggi e tradizioni vi rimando ad alcuni link:

http://www.vallevaraita.cn.it/inverno/baio.html
http://www.ghironda.com/vvaraita/rubriche/baio.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Ba%C3%ACo

... e per il resto adesso vi lascio alle mie immagini di questi tre giorni di festa!

Ognuna delle giornate è aperta dai Tamborins che sfilano per le vie chiamando la gente a raccolta e invitando a partecipare alla festa:

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Accorrendo in piazza, si cominciano a intravedere i primi personaggi curiosi... come i Grec, che rappresentano i prigionieri dei Saraceni liberati dai locali... e che fumano la pipa (alcuni per finta, come questi ragazzini).

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Si cominciano anche a incontrare le prime Senhorinas, le ragazze del posto che finalmente possono uscire serenamente dopo che i minacciosi invasori sono stati debellati. Da notare che, come tutti i personaggi femminili della Baìo, esse sono interpretate da maschi!

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Altro personaggio femminile... le Sarasinas: bambine che agitando il loro fazzoletto segnalano l'arrivo degli invasori alle milizie valligiane.

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Il corteo procede quindi con l'incontro con le altre Baìe andando incontro ad esse verso le loro borgate... Sulla strada si può incontrare uno degli Abbà (gli organizzatori della festa, gli "anziani" rispettati del paese) che esce di casa, e ammirare il suo copricapo:

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Al punto di incontro, gli Abbà sono scortati dai soldati a cavallo: in nero quelli di Sampeyre, in verde quelli di Calchesio (le altre borgate non hanno milizie equestri):

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... e si cominciano anche a vedere i divertenti Arlequin, personaggi stravaganti che hanno il compito di tenere lontana dal corteo la folla con il loro aspetto truce e agitando code di marmotta, topi e serpenti morti (una volta veri, oggi finti e soprattutto usati pochissimo):

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Finalmente si arriva all'incontro degli Abbà delle varie borgate, che incrociano le spade in segno di alleanza contro gli invasori:

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Dopo l'incontro si torna in piazza, con il corteo sempre più numeroso di partecipanti e spettatori:

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Sul cammino del corteo, ogni tanto, si incontrano degli ostacoli: barriere di tronchi lasciati dagli invasori durante la fuga per rallentare i loro inseguitori. Nessun problema, arrivano i Sapeurs a demolire i tronchi a colpi d'ascia!

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In piazza poi la festa esplode in un turbine multicolore di balli, di copricapi e di nastri colorati che addobbano i costumi. Questi nastri, detti "bindèi", risalgono in parte al 1700 e sono conservati gelosamente dal Comune e dalle famiglie, che provvedono a ogni Baìo a cucirli sui vestiti in maniera differente da quelli della volta prima. Già, perchè è molto probabile, fra l'altro, che ogni persona interpreti di volta in volta un personaggio diverso, seguendo quella che viene chiamata "carriera": per approfondimenti rimando ai link sopra citati.

Ecco quindi in piazza i Turc: essi girano a coppie, legati da una catena ai piedi. Essi rappresentano probabilmente i Saraceni fatti prigionieri.

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Poi i Moru, non meglio precisati personaggi di etnia africana, forse schiavi degli invasori...

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Uno dei Cantiniè, che portano da bere (rigorosamente vino!) agli altri personaggi del corteo (in foto, il nostro amico Antonio):

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E poi musicisti...

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... e tanti altri personaggi (rappresentanti principalmente la gente del luogo che esce a festeggiare) uno più colorato dell'altro:

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Nel pomeriggio gli Abbà e i portabandiera si incontrano nuovamente prima di darsi il commiato:

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Al giovedì finale, però, la giornata in ognuna delle quattro frazioni si conclude con il processo al Tesoriere: pare infatti che questo personaggio avesse cercato di scappare con la cassa del Comune approfittando del caos provocato dall'invasione e con l'aiuto del Segretario... Catturato e posto sotto processo (non senza un bicchiere di buon vino come ultimo desiderio)

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... egli cercherà nuovamente di scappare, ma verrà nuovamente acciuffato dagli Usoart (gli Ussari, i cui costumi mostrano influenze del periodo napoleonico) e portato a subìre la sua condanna:

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Durante il processo (tutto parlato in piemontese), al Tesoriere vengono rinfacciate tutte le sue malefatte, ma anche lui si difende mettendo a nudo vizi e marachelle di tanti altri compaesani. Il tutto si svolge ovviamente in maniera ironica e umoristica, e bisogna conoscere bene le persone del posto per capire frecciatine e riferimenti (che non sono storici o fittizi, ma si riferiscono ai veri e propri Sampeyresi dell'anno 2007!).

A Villar il Tesoriere viene fucilato (anche se verrà poi fatto risorgere con un opportuno grappino miracoloso... biggrin.gif ), ma nelle altre tre frazioni esso verrà graziato: in parte perchè le "malefatte" che esso ha svelato sui suoi compaesani non sono da meno delle sue, un po' per l'intervento di due giovani ragazze giunte in sua difesa...

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... e sì, queste sono le uniche due donne vere di tutta la festa!


Alla fine la Baìo di Sampeyre si commiata con una foto ricordo di gruppo, per poi ballare fino a notte fonda...

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... e darvi appuntamento al 2012!

Messaggio modificato da Lucabeer il Sep 23 2007, 12:14 PM
maurizioricceri
Messaggio: #2
grazie per averci fatto partecipi di questa bella festa di colori e tradizioni.
maurizio
GianfryMarty
Messaggio: #3
E sì, ho rivissuto quella giornata!
Peccato che bisogni aspettare 5 anni per rivedere la festa....
....chissà magari ci ritroveremo lì con un pò più di esperienza (parlo per me).

Grazie Luca

Buon WE anche a te!

Gianfranco
Roby49
Messaggio: #4
Bravo,Luca,un gran bel Life,una spiegazione perfetta di quella che e' una festa poco conosciuta ai piu',(sopratutto fuori dal Piemonte credo) e immagini molto belle che mi hanno riportato a Sampeyre dopo due settimane biggrin.gif ,e contentissimo di esserci stato,peccato dover aspettare cinque anni per la prossima......ma mi prenoto gia' da ora biggrin.gif

ancora complimenti

a presto Roby
blurain71
Messaggio: #5
Ciao Luca, complimenti davvero! Bellissimo il tuo Life! L'ho notato proprio ieri pochi minuti dopo il tuo inserimento. Me lo sono pregustato con calma, testo e immagini, cercando di compenetrarne fino in fondo lo spirito autentico, così come credo sia tuo desiderio. Tantissimi Km separano usi, costumi e tradizioni di quei luoghi da quelli ai quali sono comunemente abituato, ma, credimi, il tuo racconto e le tue foto sono riusciti ad azzerare le distanze dandomi la sensazione di poter essere anch'io presente, pienamente calato nell'atmosfera di questa coloratissima rievocazione storica. Molto, molto bella la sequenza degli allegri copricapo! Tanto di cappello Luca smile.gif

Sergio
fabryxx
Messaggio: #6
Ho aspettato con pazienza per leggere il tuo life, sapevo che era in preparazione ma non immaginavo sicuramente come sarebbe riuscito, hai fatto tutta una cronistoria di queste tradizioni della splendida Val Varaita, condita da immagini molto cromatiche che rendono benissimo l'idea di questa manifestazione popolare, avendo la possibilità di assistervi nei tre giorni hai potuto cogliere i momenti più significativi
ottimo lavoro, ciao Fabrizio

ps: sono contento di esserci stato pure io ma ho un rammarico, bisogna aspettare altri cinque anni per rivederla, la Baìo
Lucabeer
Messaggio: #7
QUOTE(fabryxx @ Feb 28 2007, 09:39 AM) *

ps: sono contento di esserci stato pure io ma ho un rammarico, bisogna aspettare altri cinque anni per rivederla, la Baìo


Beh, fra due anni c'è quella di Bellino... a 20 Km più in alto nella valle... smile.gif
fabryxx
Messaggio: #8
Benissimo così ne approfittiamo per riprendere le 40 meridiane di cui ho visto il servizio del TG3
ciao Fabrizio
Lucabeer
Messaggio: #9
QUOTE(fabryxx @ Feb 28 2007, 10:59 AM) *
Benissimo così ne approfittiamo per riprendere le 40 meridiane di cui ho visto il servizio del TG3
ciao Fabrizio


Oh, sì, le meridiane di Celle... Sinceramente ignoravo fossero addirittura 40... evidentemente me ne è sempre sfuggita qualcuna...
nonnoGG
Messaggio: #10
Oggi, casualmente, il mouse ha "clickato" sul link che avevo salvato tra i preferiti, con una noticina : da rivedere per problemi di visualizzazione, ora evidentemente risolti, forse con aggiustamenti della piattaforma o con l'aggiornamento del mio browser, e ne sono molto lieto .

Ho avuto il piacere di passare un bel pomeriggio facendo la conoscenza di una magnifica tradizione, ben rappresentata da una (forse eccessiva) serie di foto stupende ben realizzate, frutto di ottime ottiche in ottime mani : bravo Luca, mi prenoto per l'edizione 2012 !

Unica critica, la scelta delle Senhorinas, interpretate da maschi ... biggrin.gif

Cosuetudine vorrebbe che si indicassero le foto più gradite : la 1, la 4 e la 6 , più questa :

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... scusa se la linko qui, ma ho perso il conto .

Salutoni .

nonnoGG, nikonista!



Lucabeer
Messaggio: #11
QUOTE(nonnoGG @ Sep 23 2007, 06:28 PM) *
Ho avuto il piacere di passare un bel pomeriggio facendo la conoscenza di una magnifica tradizione, ben rappresentata da una (forse eccessiva) serie di foto stupende ben realizzate, frutto di ottime ottiche in ottime mani : bravo Luca, mi prenoto per l'edizione 2012 !


Grazie dei commenti, Luigi!

E se nel 2012 vorrai venire a vedere la Baìo di persona, spero di riuscire a farti da guida... anche se come possono testimoniarti i Nitalisti che hanno presenziato quest'anno, nella folla perdersi di vista è un attimo a causa della bolgia!

Magari nel 2009, alla Baìo di Bellino, ci sarà meno gente: dovrebbe essere una versione più "intima", con il vantaggio di svolgersi in luoghi più remoti e "caratteristici". Anche se, ovviamente, il mio cuore rimane fedele a quella di Sampeyre.
Lucabeer
Messaggio: #12
QUOTE(Lucabeer @ Feb 24 2007, 12:22 PM) *
E poi musicisti...

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Uppo spudoratamente... perchè ho fatto una bella scoperta e per segnalarvi una piccola chicca.

Questo signore (Dario Anghilante), il cui volto mi era sembrato interessante tanto da dedicargli un ritratto, è uno degli attori del film "Il vento fa il suo giro".

L'avevo visto l'anno scorso al cinema senza collegare il suo volto a quello del violinista della Baìo... Adesso che l'ho rivisto in DVD (è appena uscito), ho avuto un flash.

Ottimo film, uno dei migliori titoli italiani degli ultimi anni, e ve lo dice uno che generalmente NON ama il cinema italiano... Se vi piace il cinema indipendente, non fatevelo scappare anche se è recitato in occitano con sottotitoli: ha vinto una quantità di premi veramente impressionante.
fererix
Messaggio: #13
La Baìo di Sampeyre? Accidenti, e io che sono di Cuneo me la sono persa?
Le tue foto mi fanno rimpiangere di non esserci stato anche io!

Ottimo lavoro, si intravede l' "atmosfera" che pervade ancora le nostre vallate.
 
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