da profano mi chiedo quanto sia indispensabile lavorare sulla post produzione delle foto, soprattutto con la mia zero esperienza in questo campo e anche come viene vista da voi esperti questa lavorazione: è considerata una specie di doping della fotografia? l'abilità di un fotografo sta nello scattare belle foto che poi non necessitano di "trucco" in un secondo momento? oppure in certi casi è proprio necessario qualche ritocchino?
Annoso discorso. Se ne parla da quando hanno inventato photoshop.
Ma in realtà anche prima, quando si facevano le modifiche in camera oscura, i fotomontaggi, le correzioni, e tutto ciò che la creatività e l'abilità, con i limiti dei mezzi consentivano.
Oggi è estremamente più facile, rapido e meno costoso.
Opinioni ne sentirai tante, e do il mio piccolo contribuito esprimendo la mia.
Partendo dal presupposto che la foto "così com'è" non esiste, perchè trattandosi di un file digitale, già molto dipende dal programma di visualizzazione, che può essere diverso da un sistema a un'altro, c'è anche la manipolazione interna alla macchina che deve interpretare quella sequenza di "uni e zeri" e farla diventare immagine, E GIà differisce da un modello ad un altro. Un po' come parlare di differenza di qualità delle pellicole.
Per cui le regolazioni di base io non le considero un doping, ma il normale trattamento base di qualsiasi immagine.
Così come sovraesponevo in stampa una foto altrimenti troppo scura, lo faccio in digitale. Modifico le curve, la dinamica, la saturazione, l'intonazione, le linee cadenti e le deformazioni dell'ottica.
Poi ci sono ritocchi di altro genere, come le modifiche strutturali, la cancellazione di parti di immagine, le deformazioni liquide, lisciature della pelle, fotodisegno, HDR e applicazioni di filtri vari. Quelle sono elaborazioni più pesanti che possono stravolgere l'immagine. Lecite anche quelle ma molto più "invasive" e al tempo stesso modificano quella che era la realtà al momento dello scatto.
Alla tua ultima domanda do una risposta scontata: L'abilità del fotografo sta nel produrre foto che hanno la minima necessità di intervento.
in certi casi, ovvero o foto errate, o creatività spinta, i ritocchini sono necessari. Più o meno pesanti.
Ma in realtà anche prima, quando si facevano le modifiche in camera oscura, i fotomontaggi, le correzioni, e tutto ciò che la creatività e l'abilità, con i limiti dei mezzi consentivano.
Oggi è estremamente più facile, rapido e meno costoso.
Opinioni ne sentirai tante, e do il mio piccolo contribuito esprimendo la mia.
Partendo dal presupposto che la foto "così com'è" non esiste, perchè trattandosi di un file digitale, già molto dipende dal programma di visualizzazione, che può essere diverso da un sistema a un'altro, c'è anche la manipolazione interna alla macchina che deve interpretare quella sequenza di "uni e zeri" e farla diventare immagine, E GIà differisce da un modello ad un altro. Un po' come parlare di differenza di qualità delle pellicole.
Per cui le regolazioni di base io non le considero un doping, ma il normale trattamento base di qualsiasi immagine.
Così come sovraesponevo in stampa una foto altrimenti troppo scura, lo faccio in digitale. Modifico le curve, la dinamica, la saturazione, l'intonazione, le linee cadenti e le deformazioni dell'ottica.
Poi ci sono ritocchi di altro genere, come le modifiche strutturali, la cancellazione di parti di immagine, le deformazioni liquide, lisciature della pelle, fotodisegno, HDR e applicazioni di filtri vari. Quelle sono elaborazioni più pesanti che possono stravolgere l'immagine. Lecite anche quelle ma molto più "invasive" e al tempo stesso modificano quella che era la realtà al momento dello scatto.
Alla tua ultima domanda do una risposta scontata: L'abilità del fotografo sta nel produrre foto che hanno la minima necessità di intervento.
in certi casi, ovvero o foto errate, o creatività spinta, i ritocchini sono necessari. Più o meno pesanti.
le giuste considerazione di Buzz sarebbero da mettere in evidenza!
Antonio
Antonio
le giuste considerazione di Buzz sarebbero da mettere in evidenza!
Antonio
Antonio
Anch'io ritengo molto interessante e convincente la risposta di BUZZ.
Ai tempi andati in camera oscura utilizzavi un Photoshop manuale ed acido
Poi quando portavi le foto al laboratorio dovevi sorbirti a tua insaputa le rielaborazioni dello stampatore ......
Messaggio modificato da vater_fotografo il Feb 24 2017, 09:49 AM
grazie della bella risposta buzz
in effetti anche quello che percepiamo come verde a occhio nudo chi ce lo dice che sia davvero "verde"
quindi la post produzione posso anche non considerarla per adesso, ma se proprio dovessi utilizzarla dite che con il software inserito nel kit Nikon si può già fare qualcosa?
in effetti anche quello che percepiamo come verde a occhio nudo chi ce lo dice che sia davvero "verde"
quindi la post produzione posso anche non considerarla per adesso, ma se proprio dovessi utilizzarla dite che con il software inserito nel kit Nikon si può già fare qualcosa?
con software Nikon puoi fare tutto (e anche di più) che si poteva fare in camera oscura con l'analogico, mentre per vero FOTORITOCCO e fotomontaggio ci vogliono software specifici.
Antonio
Antonio
con software Nikon puoi fare tutto (e anche di più) che si poteva fare in camera oscura con l'analogico, mentre per vero FOTORITOCCO e fotomontaggio ci vogliono software specifici.
Antonio
Antonio
esiste anche qualcosa di free sul web o sono tutti programmoni a pagamento (come è giusto che sia) ?
molto conosciuto è:
GIMP
Antonio
GIMP
Antonio
grazie della bella risposta buzz
in effetti anche quello che percepiamo come verde a occhio nudo chi ce lo dice che sia davvero "verde"
quindi la post produzione posso anche non considerarla per adesso, ma se proprio dovessi utilizzarla dite che con il software inserito nel kit Nikon si può già fare qualcosa?
in effetti anche quello che percepiamo come verde a occhio nudo chi ce lo dice che sia davvero "verde"
quindi la post produzione posso anche non considerarla per adesso, ma se proprio dovessi utilizzarla dite che con il software inserito nel kit Nikon si può già fare qualcosa?
non te lo dice nessuno, ma quello che tu vedi verde nella realtà, lo vedrai verde nella stampa o a monitor!
A questo servono i calibratori.
Un chilo è sempre un chilo, ma se lo solleva un bambino avrà la percezione che sia pesantissimo, se lo solleviamo noi la cosa cambia.
La taratura ti da il "peso" strumentalmente esatto, poi ognuno lo vede come può.
Puoi benissimo considerare la post. Non l'ho demonizzata, al contrario la ho ritenuta impossibile da non fare.
Per i programmi, Antonio ti ha dato le giuste dritte.
Ci sono anche programmi gratis di visualizzazione che fanno anche modifiche di luce, colore, e altro, come ad esempio "fast stone image viewer"
Prendili in considerazione, scaricali, giocaci e poi vedrai quale si adatta meglio alle tue esigenze.
grazie a tutti
Mi associo ai commenti di chi mi ha preceduto.
Comunque, non è per venderti il programma ma solo a titolo di info, fare l'abbonamento a Lightroom ha un costo che sta sui 120€ annuali, se pagati in unica soluzione, oppure un tot al mese che sono circa 50centesimi al giorno. Dato che la postproduzione è un passo fondamentale per valorizzare il lavoro di un fotografo, credo che sia una spesa da considerare...
Ciao e buona luce!
Comunque, non è per venderti il programma ma solo a titolo di info, fare l'abbonamento a Lightroom ha un costo che sta sui 120€ annuali, se pagati in unica soluzione, oppure un tot al mese che sono circa 50centesimi al giorno. Dato che la postproduzione è un passo fondamentale per valorizzare il lavoro di un fotografo, credo che sia una spesa da considerare...
Ciao e buona luce!
Io ti posso dire che agli inizi affascinato dalle potenzialita' del fotoritocco, per mesi/anni ho buttato ore a fare post-produzione cercando di recuperare scatti decisamente mediocri.
Poi frequentando il forum e club di fotografia ho capito che si diventa fotografi bravi scattando, concentrandosi su soggetto, inquadratura composizione e sulla luce, .... si e' bravi se si riesce a tirare fuori gia sulla fotocamera a ogni occasione, una serie di foto praticamente pronte a esser pubblicate. Ho anche imparato guardando tante fotografie nei vari libri di storia della fotografia, in cui di post ce ne era poca, molto poca...
Ho visto che studiando la luce, e imparando a gestirla... e andando a giocare in studio o in camera oscura per qualche ora, ho imparato di piu che in mesi di photoshop/gimp.
Anche io considero la post produzione una parte (opzionale) della pubblicazione finale, simile alla stampa a ingranditore.
Meno ne uso piu sono contento, perche' vuol dire che sto migliorando... e meno tempo perdo, e maggiore e' la soddisfazione!
Ho visto che studiando la luce, e imparando a gestirla... e andando a giocare in studio o in camera oscura per qualche ora, ho imparato di piu che in mesi di photoshop/gimp.
la camera oscura è anch'essa post produzione, più limita perché è più impegnativa e pochi conoscevano i trucchi e le potenzialità, cosa che oggi è alla portata di tutti spostando qualche cursore se non addirittura con dei preset tolgono creatività allo sviluppo delle nostre idee.
come in tutte le cose la via di mezzo non sarebbe male.
Antonio