QUOTE(robermaga @ Jan 5 2017, 04:47 PM)
E che vuol dire ... Sono Zeiss a tutti gli effetti, progetti Zeiss e firmati e garantiti Zeiss. Poi se l'esecuzione è affidata a Cosina ha poca importanza e comunque la stessa Cosina è un grosso fabbricante di ottica.
Per quanto riguarda i 18 mi dovrei stare zitto non avendoli. Ma essendo appassionato dei vecchi AIS e del vintage in genere ne ho letto molto per dirti che in questo caso bisogna guardare al nuovo: come è risaputo i raggi obliqui dei super grandangoli di vecchio tipo (compreso gli AF almeno i primi) poco si addicano ai sensori e accentuano in maniera negativa i bordi dell'immagine, che già di suo in molti non era gran che neppure su pellicola. Lo stesso 15 Ai 3,5 che a suo tempo costava un botto ed è un piacere al solo guardarlo, sul digitale non va assolutamente se non al centro dell'immagine.
Non a caso gli amici hanno consigliato gli zoom 16-35 o l'ottimo economico nuovo 18-35. Se così non deve essere non resta che lo Zeiss 18, ma pure quello sembra che non raggiunga la grande qualità del 21zf.
Buona luce
Roberto
In realtà lo ZF 18/3.5 va come lo ZF 21 a tutti gli effetti: lo fece vedere un tedesco, l'ho riscontrato da me (e ho preso il più utile ZF 18 per la migliore focale e gestione della curvatura di campo, avendo anche lo ZM 21C, più nitido e contrastato di tutti, anche se più specializzato) e lo dicono anche i datasheet Zeiss pro (ma un po' anche quelli sul sito) che consultai (ZF 21 omologato a 3.6 micron di passo pixel, ZF 18 a 3.7, una vera inezia, molto meno di mezzo stop di apertura pratica, specie con 3 mm di meno). Il 21 ha solo una inutile gobbetta di MTF a 20-30 lp/mm (come i Sigma ART e gli Otus) che complica e danneggia solo lo sharpening, che deve essere molto più ripido sulle alte frequenze. Lo ZF 18 perde poi molto lentamente MTF con la frequenza, va circa lo stesso su FX e DX, cosa molto poco comune, migliore in questo anche del 21 mm.
Della Cosina sono contentissimo, sa fare vetri, lenti asferiche speciali o curvate, montature stabili, risolvenze e contrasti da urlo, non è proprio commerciale, anzi sembra un'industria che lavora per i laboratori e i militari come stile. Gli Otus vengono dalle tecnologie Cosina (dispersione anomala, asferici doppia faccia), la Zeiss non li ha mai fatti. Lo ZF 18/3.5 ha CINQUE elementi a dispersione anomala (altro che ED, ELD..., sono vetri matchati a coppie con altrettanti normali) e QUATTRO+1 ASF. il nuovo Milvus 2.8, di prestazioni pratiche molto simili.
Se poi hai la Sony A7r ... , impeghi quasi tutto al meglio, certamente i vecchi grandangoli retrofocus a film vanno al top. Fra questi il 18/3,5 è meno distorto e altrettanto risolvente del 20/2.8 AIS (le alte frequenze contano, non la gobba MTF a 20 lp/mm!!!!). Ovviamente perderà un po' di MTF ai bordi come prescritto dalla fisica e vignetta molto su ALCUNE Nikon (sulla D700 non mi è sembrato, la vignettatura non è comunque qualità, ma una caratteristica di adattamento che può essere positiva o negativa). Il 18 AFD lasciamolo stare, se si accetta la distorsione e le camme sono a posto preferirei il 17-35, di cui ho visto gli "star target" di buoni esemplari, in assistenza purtroppo.
A presto
Elio