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Perché Le Fotografie Digitali In Bianco E Nero Sono Finte.
Sette - Blowin in the Web - Corriere della Sera
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nikosimone
Messaggio: #1
Non dico niente per non dare una chiave di lettura particolare all'articolo...


https://robertocotroneo.me/2017/02/24/biancoenero/


P.S. già mi immagino DAP messicano.gif
Cobaltatore
Messaggio: #2
Analisi impietosa per i patiti del "BIENNE" super contrastato acchiappa like.
buzz
Staff
Messaggio: #3
Semplicemente una opinione, che non condivido per nulla, anzi la ribalterei con le stesse sue argomentazioni.
Un sensore rileva esattamente come la pellicola un "numero" di fotoni che lo colpisce nel tempo.
la costruzione del colore dipende dai filtri sopramessi e da un complesso calcolo matematico.
Stessa cosa per una pellicola a colori, con i filtri a strato e i "copulanti" per generare i colori.
tutto ciò, ai miei occhi, rende l'articolo perfettamente inutile.
capannelle
Messaggio: #4
A me sembra solo una grande forzatura.

L'autore dice che il bianco e nero analogico aveva senso perchè all'epoca era l'unico modo per riprodurre la realtà. Pertanto, secondo il suo ragionamento, dopo la diffusione delle pellicole a colori il b/n avrebbe dovuto essere abbandonato in quanto era diventato una finzione. Sappiamo benissimo tutti che non è andata esattamente così.
Nemmeno con l'avvento del digitale le cose sono cambiate smile.gif
Bisogna anche considerare il fatto che il b/n è una caratteristica quasi esclusiva della fotografia (e del cinema che dalla fotografia deriva). Gli artisti del passato non facevano quadri in bianco e nero. Anche le statue dell'epoca classica erano colorate, così come i templi greci e romani. Il colore in questi casi è andato semplicemente perduto per l'effetto del tempo.
Quindi il fatto di continuare a produrre fotografie in b/n anche quando la tecnologia permette di realizzare immagini a colori è una scelta tipica dell'epoca moderna.

Sappiamo tutti che la fotografia non riproduce la realtà, per cui la distinzione tra fotografia 'vera' e fotografia 'finta' non ha nessun significato.
I ragionamenti talebani dell'articolo non tengono conto che la fotografia va letta partendo dai contenuti. Soltanto dopo, se ci interessa, potremo chiederci con quale tecnica è stata realizzata l'immagine.
nikosimone
Messaggio: #5
QUOTE(Cobaltatore @ Apr 4 2017, 10:51 AM) *
Analisi impietosa per i patiti del "BIENNE" super contrastato acchiappa like.



Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.

Cobaltatore
Messaggio: #6
QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 11:05 AM) *
Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.



Ed infatti il BN fatto con la pellicola e sviluppato in camera oscura non era neri nerissimi e bianchi bruciati, c'era una serie di transizioni di grigio in mezzo, il BN acchiappalike (quello "drammatico" a detta di chi ne abusa), è una forzatura per creare scatti assurdi "innaturali" (così come i viraggi improbabili di colore, HDR mai visti, oppure saturazioni di erba e cielo che nemmeno nel signore degli anelli si son mai viste).
Sotto questo aspetto condivido l'opinione.
Fermo restando che un BN fatto in digitale, che però emula la pellicola BN può ancora essere piacevole e sensato, ma solo se nato e costruito dietro un progetto preciso, e non per dare un senso ad una foto venuta male.

Almeno questa è la mia interpretazione di quanto scrive, se poi voleva dire altro allora parliamone.

Messaggio modificato da Cobaltatore il Apr 4 2017, 10:45 AM
pes084k1
Messaggio: #7
QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 10:41 AM) *
Non dico niente per non dare una chiave di lettura particolare all'articolo...


https://robertocotroneo.me/2017/02/24/biancoenero/


P.S. già mi immagino DAP messicano.gif


Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio
pes084k1
Messaggio: #8
QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 11:05 AM) *
Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.


Anche la scansione del negativo B/N preserva le scale tonali e permette anche ingrandimenti maggiori, non è una questione di puzzetta sotto il naso di presunti artisti di camera oscura (invero superata e poco ripetibile). La risoluzione digitale del colore (e la sua pulizia) è ridicola e quando lo passo in B/N o mi contento di un filtro verde e basta o ottengo artefatti che in stampa danno innaturalezza. Già la Leica Monochrome evita questo problema, ma fare B/N con sensori Bayer... pensatene un'altra.

A presto telefono.gif

Elio
nikosimone
Messaggio: #9
QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:12 PM) *
Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio



QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:38 PM) *
Anche la scansione del negativo B/N preserva le scale tonali e permette anche ingrandimenti maggiori, non è una questione di puzzetta sotto il naso di presunti artisti di camera oscura (invero superata e poco ripetibile). La risoluzione digitale del colore (e la sua pulizia) è ridicola e quando lo passo in B/N o mi contento di un filtro verde e basta o ottengo artefatti che in stampa danno innaturalezza. Già la Leica Monochrome evita questo problema, ma fare B/N con sensori Bayer... pensatene un'altra.

A presto telefono.gif

Elio



e quindi?

non riesco a capire il nesso con l'articolo.
willy3300
Messaggio: #10
io scatto in b&w solo a pellicola,piu' che altro perchè non riesco ad ottenere risultati soddisfacenti in pp e perchè mi diverte usare la mia fe2 messicano.gif
PAS
Messaggio: #11
Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.


capannelle
Messaggio: #12
QUOTE(PAS @ Apr 4 2017, 03:06 PM) *
Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.


Finalmente un intervento intelligente, che parla di fotografia senza scomodare la povera matrice di bayer
_FeliX_
Messaggio: #13
Parto dalla considerazione finale dell'autore della articolo:
"L’illusione che nelle nostre vite potremo sempre avere a disposizione un rullino e una camera oscura, quando invece è solo una finzione di qualcosa di veramente finito. Anche se ci piace tanto."
Errato, c'è un "sottobosco" in fermento e in ascesa, nascono nuove carte e pellicole, case storiche come la Ilford riprendono la produzione di carte e ne aggiungono di nuove, Rollei, Ferrania, Beregger, Fuji, Kodak, Agfa, Foma, Ilford, Oriental saegull etc etc, aziende che ai più non dicono nulla, ma chi fa fotografia analogica conosce, adora e compra a seconda del proprio gusto. Leica non ha mai smesso di produrre le sue fotocamere a pellicola... perchè le vende, ovviamente.

Detto questo, il BN digitale e analogico non hanno nulla in comune se non l'assenza di colore. Le scale di grigio e le sfumature tonali della pellicola in BN semplicemente al momento non sono nemmeno paragonabili ad un BN digitale.
MA vanno valutate su carta stampata. Per quanto (come dice Elio) le scansione dei negativi sono comunque performanti, sono sempre risultati di una digitalizzazione dell'immagine. Bisogna invece paragonare una stampa su carta argentica ad una su carta chimica con inchiostro... che ve lo dico a fare!

Sarebbe un errore però dire che uno è meglio dell'altro, non ha senso, siamo nell'era digitale e il BN digitale piace a tutti, è pomposo, esasperato, drammatico o poetico a nostro piacere; un rosso su carta chimica lo puoi far diventare bianco accecante o nero cupo, ti basta muovere un cursore. La nitidezza di solito è esasperata, i contrasti inverosimili con quei cieli da fantascienza, la struttura quasi plastica... ma come dicevo è questo che piace, fa scena, appaga.

Il Tavernello è uno dei vini più venduti, piace, è leggero, è sano, poco alcolico quindi fa poco male, è alla portata delle tasche di tutti... però poi quando uno assagia un bicchiere di Sassicaia dice CaXXo!! E questo cos'é??


p.s. Resta comunque inteso che il valore della fotografia è il contenuto, che sia digitale o analogica, stampa chimica o argentica, poco conta: se è una foto ciofeca, ciofeca rimane.
nikosimone
Messaggio: #14
QUOTE(Cobaltatore @ Apr 4 2017, 11:42 AM) *
Ed infatti il BN fatto con la pellicola e sviluppato in camera oscura non era neri nerissimi e bianchi bruciati, c'era una serie di transizioni di grigio in mezzo, il BN acchiappalike (quello "drammatico" a detta di chi ne abusa), è una forzatura per creare scatti assurdi "innaturali" (così come i viraggi improbabili di colore, HDR mai visti, oppure saturazioni di erba e cielo che nemmeno nel signore degli anelli si son mai viste).
Sotto questo aspetto condivido l'opinione.
Fermo restando che un BN fatto in digitale, che però emula la pellicola BN può ancora essere piacevole e sensato, ma solo se nato e costruito dietro un progetto preciso, e non per dare un senso ad una foto venuta male.

Almeno questa è la mia interpretazione di quanto scrive, se poi voleva dire altro allora parliamone.


Ma no Cobà (che nel mio dialetto significa "Compare" = massimo grado di amicizia),

Lui non disquisisce sull'uso sbagliato del bianco e nero, fa una distinzione secca:
B/N con pellicola = grande fotografo
B/N digitale = instagrammer da 4 soldi.


Non dice "se il digitale emula la pellicola allora va bene", dice che va solo male, a prescindere dallo sviluppo più o meno "drammatico".

Anche perchè, se ne facesse una questione di "sviluppo drammatico" ci sarebbe da accoppiare anche le foto a colori ipercontrastate, ipersaturate e ultranitide...
...quelle che ti fanno male gli occhi a guardarle.

Dice che il B/N da pellicola è vero (contraddicendosi da solo) e quello da digitale è falso.


PELLICOLA
È bello il bianco e nero. Ma è figlio di un limite chimico, esiste perché un tempo non esisteva la possibilità di restituire i colori del mondo per come erano. E l’unico modo per ritrarre le cose era attribuire tonalità che non c’erano in natura.

DIGITALE
Poi è nato il digitale [...] E per fare il bianco e nero ci sono voluti migliaia di programmatori che negli anni hanno studiato un metodo per simulare attraverso algoritmi complessi l’effetto delle pellicole in bianco e nero.
Era giusto simulare qualcosa che un tempo esisteva in natura e con la fine delle pellicole non poteva più esistere?



Secondo me aveva mangiato una cassoela fuori stagione ed aveva esagerato con il vino buono, gli hanno detto "allora 'st'articolo lo mandi?" e lui ha scritto le prima fesserie che gli sono venute in mente mentre era assalito dai draghi che gli ballavano la rumba sullo stomaco.




Cobaltatore
Messaggio: #15
QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 03:29 PM) *
Ma no Cobà (che nel mio dialetto significa "Compare" = massimo grado di amicizia),

Ti ringrazio e contraccambio Simò

Secondo me aveva mangiato una cassoela fuori stagione ed aveva esagerato con il vino buono, gli hanno detto "allora 'st'articolo lo mandi?" e lui ha scritto le prima fesserie che gli sono venute in mente mentre era assalito dai draghi che gli ballavano la rumba sullo stomaco.


Evidentemente mi sono sforzato di dare una motivazione alle sue argomentazioni (pensando che fosse un interlocutore senziente), ma se è come dici, meglio soprassedere.

A parer mio la fotografia è illusione e "menzogna" per definizione (in quanto da una percezione alterata della realtà), e in altra discussione avevo linkato i problemi relativi al fatto che spesso invece noi la usiamo come prova "attendibile", per confutare il nostro modo di interpretare la realtà.

Come ogni cosa effimera, funziona se inganna chi la osserva, ovvero non si rende conto immediatamente della sua falsità.
Post produzioni (tipiche del digitale), palesemente falsate per stupire i non addetti ai lavori (ovvero la massa), non sono convincenti, per cui i grandi maestri (e qui a sto punto ci metto del mio), tendono a non abusare di questi strumenti per non perdere l'effetto "inganno" che da autorevolezza, alla propria visione della realtà. (per questo ho pensato che il suo passaggio sulla pellicola BN fosse una metafora per trasmettere questo concetto).

P.S. la peperonata inizia a fare effetto, si vede?

Messaggio modificato da Cobaltatore il Apr 4 2017, 02:49 PM
federico777
Messaggio: #16
Mi sembra il classico argomento "che prova troppo", come si suol dire.
A seguire il metro dell'autore, infatti, è da quando esistono dia a colori di eccellente qualità - che superano quindi l'originaria impossibilità tecnica nel rendere i colori del mondo che ci circonda - che l'insistenza nel "simulare la realtà in bianco e nero" sarebbe priva di senso.
Invece ha continuato e continua su binari paralleli, appunto perché un certo linguaggio estetico è entrato nel nostro modo di vedere.
robermaga
Messaggio: #17
QUOTE(PAS @ Apr 4 2017, 03:06 PM) *
Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.

Pollice.gif ... e non mi farei tanti problemi!

R.
_FeliX_
Messaggio: #18
Al di la' dei contenuti (prendiamoli per buoni a prescindere) e volendo valutare solo il BN, quello digitale e quello analogico sono semplicemente diversi. E ribadisco che quello digitale, proprio perchè è molto più "facile e veloce" da ottenere per chiunque con un minimo di pratica in PP, proprio perchè si presta naturalmente alla spettacolarizzazione, piace, "va di moda".

Io da quando ho iniziato a scattare, sviluppare e stampare a casa le mie foto analogiche, ho fatto un percorso di apprendimento, ho iniziato ad imparare a capire le stampe argentiche, a farmi spiegare come e cosa guardare, e pian piano ho visto e capito la bellezza ineguagliabile della stampa analogica in BN.
Ho fatto un parallelo col vino e ci sta tutto, per apprezzare un barolo bisogna che qualcuno ti insegni a gustarlo, a sentire i tannini, i retrogusti, i sentori e i profumi, poi puoi fare confronti.
Guardatevi la stampa di un paesaggio di Ansel Adams.

Il BN analogico è migliore di quello digitale? Mi ripeto, no, sono diversi e nessuno dei due è in fin di vita, però l'analogico ad oggi per le sue qualità intrinseche è ancora il più bello anche se non va di moda, non è di massa.
Il digit è un tavernello laugh.gif

Messaggio modificato da _FeliX_ il Apr 4 2017, 05:09 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #19
non ho letto l'articolo, me ne sono fatto un idea leggendo i commenti.....e l'idea è quella di una paranoia infinita degna solo di un velo sepolcrale...........per quel che mi riguarda, a me interessa ciò che ho da proporre allo spettatore, a me interessa il coinvolgimento emotivo di esso, che sia scaturito da una pittura, da un armonia musicale o da una fotografia.....scelgo la conversione bienne con relativi doverosi accorgimenti sulla scala tonale quando credo nell'opportunità di un "messaggio" sostanziale specifico e quando il colore non lo ritengo necessario e lo ritengo veicolante verso altre suggestioni che non mi interessa offrire relativamente al motivo per cui ho fotografato una determinata circostanza.....mi interessa ciò che lo spettatore prova davanti a ciò che gli propongo punto!!..........continuare con la bega bienne analogico/digitale lo trovo assai stupido...a meno che non si discuta su determinate peculiarità dell'affascinante processo e risultati ottenuti da un bienne "di una volta"...ma era una volta e quanto avremmo da dire su quanto abbiamo perso a proposito di "una volta"........credo fortemente che un bravo fotografo non debba avere alcun timore di scrupoli quando riesce a ritrarre una bella circostanza, quando con gli strumenti oggi a disposizione, con una capace elaborazione, riesce a dare un prodotto che sappia emozionare.......a prescindere dal "back stage" !!
riccardobucchino.com
Messaggio: #20
Copio quanto ho scritto su fb in merito (con le dovute modifiche)

Il problema é che oggi molti di quelli che scattano a pellicola in bn non sanno cosa siano i filtri colorati e alcuni che scattano in digitale dedicano molto tempo alla conversione in bn badando a regolare le luminosità di ogni colore.

L'arte é arte indipendentemente dal mezzo che si usa per esprimerla. É come dire che la pittura é meno nobile della scultura quando in realtà é solo un modo diverso di creare arte. Da molti discorsi che ho letto su internet sembra che se scatto a pellicola creo arte anche se fotografo male, ed é come dire che se prendo un pezzo di marmo di carrara e gli do due mazzate a caso sono un artista a livello del Bernini perché ho usato lo stesso materiale.

Non sarà la pellicola a farvi diventare artisti ne il digitale a rendere "finte" le vostre fotografie.
riccardobucchino.com
Messaggio: #21
QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:12 PM) *
Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio



Ctrl + Shit + U è diverso da Ctrl + Alt + Shift + B ma che te lo dico a fare? Non puoi capire.
_FeliX_
Messaggio: #22
QUOTE(DAP @ Apr 4 2017, 06:54 PM) *
non ho letto l'articolo, me ne sono fatto un idea leggendo i commenti.....e l'idea è quella di una paranoia infinita degna solo di un velo sepolcrale...........per quel che mi riguarda, a me interessa ciò che ho da proporre allo spettatore, a me interessa il coinvolgimento emotivo di esso, che sia scaturito da una pittura, da un armonia musicale o da una fotografia.....scelgo la conversione bienne con relativi doverosi accorgimenti sulla scala tonale quando credo nell'opportunità di un "messaggio" sostanziale specifico e quando il colore non lo ritengo necessario e lo ritengo veicolante verso altre suggestioni che non mi interessa offrire relativamente al motivo per cui ho fotografato una determinata circostanza.....mi interessa ciò che lo spettatore prova davanti a ciò che gli propongo punto!!..........continuare con la bega bienne analogico/digitale lo trovo assai stupido...a meno che non si discuta su determinate peculiarità dell'affascinante processo e risultati ottenuti da un bienne "di una volta"...ma era una volta e quanto avremmo da dire su quanto abbiamo perso a proposito di "una volta"........credo fortemente che un bravo fotografo non debba avere alcun timore di scrupoli quando riesce a ritrarre una bella circostanza, quando con gli strumenti oggi a disposizione, con una capace elaborazione, riesce a dare un prodotto che sappia emozionare.......a prescindere dal "back stage" !!



Si ma a parità di contenuti sei d'accordo sul giudizio che da' l'autore dell'articolo al BN digitale e analogico? Di quello si parla, insomma converrai con me che una bella foto con un bel BN sia meglio di una bella foto con un brutto BN (ho scoperto l'acqua calda messicano.gif ). E per me l'articolo dice delle fesserie, come già detto trovo digitale e analogico diversi, e personalmente tra i due col tempo ho imparato ad apprezzare di più il secondo.
E poi sdoganiamo la discussione sempre dai "contenuti", parliamo anche di estetica, le belle foto sono anche paesaggi, panorami, nature morte, ritratto, nudo, macro, il gatto e i nipotini al parco! smile.gif
_FeliX_
Messaggio: #23
QUOTE(riccardobucchino.com @ Apr 4 2017, 09:07 PM) *
Copio quanto ho scritto su fb in merito (con le dovute modifiche)

Il problema é che oggi molti di quelli che scattano a pellicola in bn non sanno cosa siano i filtri colorati e alcuni che scattano in digitale dedicano molto tempo alla conversione in bn badando a regolare le luminosità di ogni colore.

L'arte é arte indipendentemente dal mezzo che si usa per esprimerla. É come dire che la pittura é meno nobile della scultura quando in realtà é solo un modo diverso di creare arte. Da molti discorsi che ho letto su internet sembra che se scatto a pellicola creo arte anche se fotografo male, ed é come dire che se prendo un pezzo di marmo di carrara e gli do due mazzate a caso sono un artista a livello del Bernini perché ho usato lo stesso materiale.

Non sarà la pellicola a farvi diventare artisti ne il digitale a rendere "finte" le vostre fotografie.


Vero, l'ho constatato pure io, da quando uso anche la pellicola ho conosciuto tanti fotografi analogici che si sentono VERI fotografi, che ora snobbano il digitale, ne prendono le distanze, si sentono degli eletti, degli artisti... anche se fanno foto come tutti gli altri.
Pazienza, del resto quanti fotografi digitali si eleggono a "Tizio Photographer © ®" solo perchè hanno preso una reflex da un mese?
riccardobucchino.com
Messaggio: #24
QUOTE(_FeliX_ @ Apr 4 2017, 09:26 PM) *
Vero, l'ho constatato pure io, da quando uso anche la pellicola ho conosciuto tanti fotografi analogici che si sentono VERI fotografi, che ora snobbano il digitale, ne prendono le distanze, si sentono degli eletti, degli artisti... anche se fanno foto come tutti gli altri.
Pazienza, del resto quanti fotografi digitali si eleggono a "Tizio Photographer © ®" solo perchè hanno preso una reflex da un mese?


Si e poi ci sono quelli "no, io solo Leica, la vera fotografia si fa con la Leica" e ovviamente poi ci sono quelli "leica solo a pellicola" quelli sono i peggiori di tutti, peggio anche di quelli con la medio formato digitale che non la sanno usare e bruciano luci e bucano ombre (che solo loro sanno come si fa con tutta la gamma che hanno a disposizione)
vz77
Messaggio: #25
ho letto l'articolo ma è smontabile in ogni affermazione. un'accozzaglia di generalizzazioni per riempire uno spazio bianco.

in ogni caso l'informazione colore in moltissimi casi è inutile e distoglie l'attenzione da ciò che si vuole mostrare. in qualsiasi genere fotografico ci possono essere presenze o dominanti cromatiche che peggiorano o compromettono una foto o un'inquadratura o il bilanciamento di un'immagine. sta nel gusto del fotografo tirar fuori da uno scatto quello che reputa significativo. esiste un bel bn e uno non bello? per alcuni sì. per me esistono solo foto che piacciono a me e foto che non mi piacciono. c'è più differenza fra il bianco e nero su pellicola e quello digitale, che fra il colore su pellicola e quello su digitale? no. il bianco e nero era un tempo una necessità ora un vezzo? nì. c'era modo e modo di fare bn. così come oggi. se c'è intenzione artistica lo si può fare anche con 'tecniche' che simulano tecnologie passate. ma non c'entra nulla con il 'revival'. e in fondo se dovessimo stroncare tutte le cavolate che si vedono in qualsiasi film con finte vignettature filtri graduati etc tanto vale allora dire che tutto è finzione di qualcosa di veramente finito, anche se ci piace tanto. io di finto ci vedo solo questo non-pensiero di un semi-scrittore. semi-sceneggiatore. semi-criticofotografico. etc. vuoto pneumatico.

Messaggio modificato da vz77 il Apr 4 2017, 09:49 PM
 
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