FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
2 Pagine: V   1 2 >  
Dentro Una Nuvola
Sul Grappa con Giallo
Rispondi Nuova Discussione
giannizadra
Messaggio: #1
Sabato scorso.
Sopralluogo con Giallo (graditissima visita !) sul Monte Grappa.
Il massiccio fu teatro di scontri immani tra il novembre 1917 e l'ottobre 1918.
Alcuni rapidi appunti miei; poi spazio alle impressioni del mio eccellente compagno.
PS. Ho lasciato visibile un granello di polvere sul sensore della D3; lo toglierò con calma. rolleyes.gif

Partiamo col sole, in vetta finiamo dentro una nuvola. La Via degli eroi:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ripariamo nella galleria che trafora, con uno sviluppo di cinque chilometri, la "nave" sommitale: uno dei 122 cannoni ivi incavernati ( altri 3000 costellavano, dalle due parti, gli acrocori e le valli del massiccio):
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Riusciamo dall'antro.
Uno squarcio di azzurro (l'unico) sul Sacrario italiano:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Attendiamo a lungo, invano.
Le Dolomiti non si lasciano vedere.
Scendiamo verso Feltre, inondata di luce:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Il santuario di S. Vittore:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

E uno scorcio dai suoi bastioni:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Abbiamo scavalcato longitudinalmente i due fronti opposti.
Doverosa una visita al suggestivo cimitero Austro-Tedesco di Quero.
Precedo Giallo (sullo sfondo) lungo il prato di accesso:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

4161 nomi di caduti nel libro di rame, sotto una lama di luce dall'alto:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Sono sepolti tutti assieme, sotto un tappeto di bacche rosse, sul fianco di questa trincea:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


Giallo
Messaggio: #2
eccomi qua!

Rubando il tempo grazie alla comprensione ed accondiscendenza di mia moglie, sabato mattina mi sono alzato alle 5, ed alle 9:30 suonavo al campanello del mio amico Gianni da Montebelluna.

Un'improvvisata per andare insieme a fare qualche foto sul Monte Grappa, teatro della più epica battaglia sul fronte italiano nel conflitto del 15-18.

Dopo il disastro di Caporetto (ottobre '17), le nostre truppe riuscirono a riorganizzarsi ed a costituire un estremo fronte di difesa su quelle alture, sul vicino altopiano di Asiago, sul Montello e sul Piave.

Nel giugno '18 l'estremo tentativo degli austriaci di dilagare in pianura generò uno scontro titanico che in breve tempo lasciò su quelle terre decine di migliaia di morti, di entrambi gli schieramenti.

Gli alpini riuscirono a resistere, e vincemmo la guerra, caso più unico che raro nei conflitti successivi alla caduta dell'impero romano.

Visitare quei luoghi, soprattutto grazie all'autorevole amico Gianni, fonte inesauribile di informazioni, dall'aneddotico alla sintesi strategica, è stato non soltanto interessante, ma commovente.

So bene che gli scatti che seguono non possono nemmeno rendere vagamente l'idea del dramma e del sacrificio di tantissimi e per lo più anonimi soldati.

Il tempo, soprattutto in vetta, era ventoso e nuovoloso, e mi ha impedito di vedere alcune delle propaggini del gruppo montuoso, teatro di scontri memorabili.

Tuttavia quel clima estremamente variabile mi ha consentito di apprezzare di più il fatto che non si era lì soltanto per portare a casa qualche cartolina: il sacrario in pietra chiara, battuto dal vento ed immerso nel silenzio, costituisce ancora, pur nella retorica architettura del ventennio che seguì di poco la fine del primo conflitto, un suggestivo ed imponente tributo ai tanti soldati, per lo più alpini, ai quali ancora dobbiamo la nostra libertà, tante volte così male impiegata.

Qui uno scatto all'interno della galleria Vittorio Emanuele, strumento di difesa realizzato in tempi miracolosamente rapidi, mentre gli austriaci, con base a Felstre, già attaccavano le prime pendici del monte Tomatico, difeso ad oltranza dai Montebellunesi per consentire alle altre truppe d'avere il tempo di attestarsi sul nucleo centrale di difesa

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Appena fuori dalla galleria, una cinquantina di metri sotto il livello del sacrario, il vento muove rapidamente le nubi sul versante che dà sul Piave, in un alternarsi di luci ed ombre

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Dopo breve percorso in salita, si giunge alla base del sacrario: è una serie di enormi anelli in marmo, ove sono ricavate nicchie: in ogni nicchia riposano i resti di un soldato di cui è stato possibile conoscere l'identità; in ciascuna delle nicchie un po' più alte sono conservate invece le vestigia di 100 soldati ignoti.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

il tempo continuava a cambiare, alternandosi il sole e le nuvole, mentre io e Gianni salivamo lungo l'ampia gradinata del sacrario

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

e qui, quasi in cima, ecco Gianni che mi precede, con un gilet che accenna discretamente alle sue preferenze circa l'attrezzatura di ripresa...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

uno scorcio dalle scalinate, marmo e nuvole

IPB Immagine

Dal sommo del sacrario, una sorta di viale conduce fino ad una piccola costruzione sovrastata dalla bandiera.

Sui lati del percorso, si ergono cippi su ognuno dei quali è scolpito il nome di una delle cime del Grappa sulle quali sono state combattute le battaglie più feroci: Col Moschin, Pertica e tante altre circa le quali Gianni mi spiegava ogni dettaglio

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Questa serie di scatti è invece centrata sul fronte austriaco e - al di là del contenuto paesaggistico - testimonia dell'intensità della battaglia: dopo 90 anni, sulle pendici verdi si vedono ancora le ferite procurate dall'artiglieria: tutte le macchie scure corrispondono ad altrettante devastazioni di granate...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

IPB Immagine

In sostanza, quando una delle due parti riusciva a prevalere su una vetta, cominciava a subire il pesantissimo martellamento dell'artiglieria nemica, che culminava quasi sempre con il totale eccidio dei "vincitori", con la riconquista della vetta ed il nuovo bombardamento da parte dell'artiglieria avversa.

uno dei tanti pezzi d'artiglieria che si rivelarono indispensabili alla battaglia, o meglio, al massacro che colpì ambedue gli schieramenti.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

il vento ed il silenzio furono protagonisti di quei momenti passati in vetta

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

IPB Immagine

Il massiccio del Grappa si estende per chilometri e chilometri quadrati, ed ha grossomodo la forma di una mano aperta, con una specie di altopiano centrale da cui si dipartono diverse dorsali, ciascuna delle quali fu teatro di attacchi e resistenze all'ultimo sangue.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ogni stradina e sentiero era costantemente battuto dal tiro d'artiglieria: una colonna austriaca di 500 rincalzi che marciava verso la prima linea, in una notte fu ridotta a soli 40 effettivi giunti alla meta.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Nei pressi di una delle tante trincee scavate sulla dorsale centrale

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Un improvviso fronte nuvoloso ci impedì la vista dal punto dal quale sarebbe stato possibile ricostruire tutti gli scenari principali della battaglia: mi dovetti accontentare di scattare al simpatico nuvolone....

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Le nostre speranze di avere l'agognata visione panoramica dello scenario andavano scemando assieme a quelle dell'ignota visitatrice di abbronzarsi...sullo sfondo, il sacrario con le bandiere austriaca ed italiana

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Sulla via del ritorno, si apre uno squarcio tra le nubi, ed appare il m. Palòn (Gianni, se ho sbagliato, non volermene) con una costruzione militare ancora in piedi, che all'epoca serviva per dirigere il tiro dell'artiglieria; sullo sfondo, appena accennata, un'ansa del Piave

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Con un'ottica più corta, ancora il Palòn, tra cielo azzurro e nubi fosche

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

L'amico, un po' sconsolato per non esser stato in grado, causa meteo, di mostrarmi e spiegarmi l'intero scenario: ma in realtà io ero contentissimo anche così. D'accordo, la parte descrittivo-didascalica è stata per forza di cose contenuta, ma l'atmosfera, la suggestione e - lo ammetto - la commozione per quei tempi tragici ed eroici, c'era tutta.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Un ultimo scorcio sull'altopiano di Asiago (spero!!!), teatro di una battaglia assai più breve, dopo la quale gli austriaci decisero di concentrare gli sforzi sul Grappa ed il Piave.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Giallo
Messaggio: #3
Proseguo nel racconto: scesi dalla vetta, abbiamo percorso in auto la strada costruita all'epoca dagli austriaci, in direzione Feltre.
Lungo il "cammino" ho immortalato quest'albero solitario

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Giunti a Feltre, il cielo si era liberato dai nuvoloni, e ne abbiamo approfittato per qualche scatto in questa elegante cittadina circondata dalle montagne; anche la toponomastica risente della pur breve dominazione imperiale

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Qui la piazza principale, purtroppo "imballata" nei ponteggi per una ristrutturazione in corso; con un po' di taglierina ho isolato un contesto ancora libero

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

in un cortiletto, un eccentrico insieme di oggetti crea un insolito patchwork

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

una classica composizione alla quale non riesco mai a rinunciare

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

ho notato un ragazzetto sfaccendato che si affacciava all'uscio della bottega paterna ad osservare il passaggio; non faceva caso a me, che l'ho immortalato con il "normale"

IPB Immagine

uno scatto rubato in un baretto, dove ci siamo fermati un attimo, ma senza smettere di fotografare

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Giallo
Messaggio: #4
ai moderatori: per errore la mia prima risposta è stata duplicata: potete eliminare la seconda? Grazie! Giallo

ok, grazie. ora vado avanti...

... di questa avevo già dato un'anticipazione: sempre nel famoso barettino, un gruppo di ragazzi allegri e spensierati chiacchieravano tranquillamente

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

uno scatto per le vie di Feltre

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

...e rieccoci in pista, per visitare il monastero di S.Vittore, appena fuori dalla città.

Vi si accede tramite una scalinata; il monastero è posto su uno sperone di roccia, dal quale si domina la vallata sottostante

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

All'interno, un elegante chiostro invita alla meditazione ed alla contemplazione

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

non resisto mai a questi geometrici chiaroscuri

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

un ultimo saluto al monastero...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

... e via, in auto, per tornare a casa.

Ma durante il tragitto, ancora una deviazione: il cimitero militare austro-tedesco. Chi all'epoca perse la battaglia non merita meno ammirazione di chi la vinse. Lo stile del mausoleo austriaco è completamente diverso dai "fasti" del sacrario italiano; posto in posizione appartata, in una valletta dalla quale veniva diretto il tiro dell'artiglieria, si erge una costruzione sobria, austera, essenziale nel suo ricordarci la tragedia nella quale l'Europa consumò il proprio suicidio

IPB Immagine

Gianni, al solito, mi precede sul praticello, mantenuto con cura certosina

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

... fino ad arrivare al cimitero, con una grande croce di legno che lo sovrasta

IPB Immagine

attraverso una stretta scalinata, veniamo introdotti in un ambiente scurissimo, illuminato soltanto da una piccola apertura circolare nel soffitto a cupola: esattamente sotto l'apertura, un piccolo altare sovrastato da un libro di bronzo, con incisi i nomi di tutti i soldati austriaci e tedeschi che riposano nel piccolo cimitero; l'atmosfera è completamente diversa dal sacrario italiano, anche se il destino ha accomunato questi soldati

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

lapidaria e discreta anche l'iscrizione sulla pietra posta sopra la fossa comune che conserva i resti mortali di oltre 3000 soldati

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

da questa piccola feritoia veniva diretto il tiro dell'artiglieria contro le nostre truppe

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

ma adesso c'è un simbolo di pace ad indicare una speranza per le contraddizioni di allora e di oggi

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Un gioco di luce nel breve cammino verso l'auto mi intriga, nonostante la difficoltà di centrare la giusta esposizione

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

E' ormai tardi, e comincio a sentire il peso della levataccia matturina e del viaggio in auto. Guardando nel monitor della fotocamera, scopro molti errori e dubito delle mie capacità di focheggiare col telemetro; Gianni pazientemente collabora per un test al ristorante, con il 50 1,4 a tutta apertura...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

E poi, prima di giungere al sospirato giaciglio in un confortevole albergo sul Montello, scatto un ultima foto al tramonto su quello scenario glorioso.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Prima o poi conto di tornarci. Grazie per la pazienza e complimenti a chi è arrivato fin qui!

Giallo
cratty
Messaggio: #5
Non avevo mai visto il sacrario senza neve.
Mi complimento per gli scatti e tra tutti alcuni hanno un passo in più, ma probabilmente dipende dai gusti personali.
Saluti
vecchiavolpe
Messaggio: #6
Complimentissimi a tutti e due. Racconto fotografico perfetto e le foto si commentano da sole
Pollice.gif
Sandro
-missing
Messaggio: #7
Bravi! grazie.gif
Zebra3
Messaggio: #8
Le foto mi piacciono molto. Sono semplici, essenziali, e per questo cariche, dense. Non c'è stato bisogno (almeno così mi sembra) di particolari tecniche di pp. L'unica cosa che vi chiedo è: in alcune foto in controluce, avete schiarito in pp o sono tutte immagini "nature". Questa ad esempio:

http://xs128.xs.to/xs128/08234/168200805mgrappa-59118.jpg

giannizadra
Messaggio: #9
QUOTE(Zebra3 @ Jun 5 2008, 09:04 PM) *
Le foto mi piacciono molto. Sono semplici, essenziali, e per questo cariche, dense. Non c'è stato bisogno (almeno così mi sembra) di particolari tecniche di pp. L'unica cosa che vi chiedo è: in alcune foto in controluce, avete schiarito in pp o sono tutte immagini "nature". Questa ad esempio:


Quella foto è di Giallo. Non so risponderti.

Per quanto riguarda le mie postate (e non), nessuno "schiarimento" in PP.
vecchiavolpe
Messaggio: #10
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2008, 09:14 PM) *
Quella foto è di Giallo. Non so risponderti.

Per quanto riguarda le mie postate (e non), nessuno "schiarimento" in PP.

Fammi vedere qualche foto con il 180; non sono mai stato sul Grappa, ma lo scenario di guerra è molto simile a quello di Monte Piana e Monte Pianto che conosco come le mie tasche.
(Vuote dopo la D3 rolleyes.gif )
Sandro
giannizadra
Messaggio: #11
QUOTE(vecchiavolpe @ Jun 5 2008, 09:30 PM) *
Fammi vedere qualche foto con il 180; non sono mai stato sul Grappa, ma lo scenario di guerra è molto simile a quello di Monte Piana e Monte Pianto che conosco come le mie tasche.
(Vuote dopo la D3 rolleyes.gif )
Sandro


Il Grappa è molto diverso dal Monte Piana: è un acrocoro vasto 800 Km quadrati, fatto di una serie di linee di cresta disposte a raggera (le più verso nord) e infulcrate sulla vetta, separate tra loro da valli profonde.
Più che un 180, per avere una visione esauriente del campo di battaglia servirebbe un 14mm.
In questa occasione, quasi tutto era coperto dalle nubi.
Per dartene un'idea (parziale), ti posto una foto scattata qualche mese fa (con 17mm) che riprende dalla vetta la sola dorsale più "famosa" ( Croce dei Lebi, Col dell'Orso, Valderoa, Salaroli, Fontanasecca, Tomatico). Ce n'è un'altra decina tutt'attorno, da Bassano a Feltre, dal Brenta al Piave.
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 5 2008, 08:59 PM
gciraso
Banned
Messaggio: #12
Bravi entrambi, belle foto, atmosfera coinvolgente, commenti sobri. grazie.gif

Giovanni
vecchiavolpe
Messaggio: #13
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2008, 09:55 PM) *
Il Grappa è molto diverso dal Monte Piana: è un acrocoro vasto 800 Km quadrati, fatto di una serie di linee di cresta disposte a raggera (le più verso nord) e infulcrate sulla vetta, separate tra loro da valli profonde.
Più che un 180, per avere una visione esauriente del campo di battaglia servirebbe un 14mm.
In questa occasione, quasi tutto era coperto dalle nubi.
Per dartene un'idea (parziale), ti posto una foto scattata qualche mese fa (con 17mm) che riprende dalla vetta la sola dorsale più "famosa" ( Croce dei Lebi, Col dell'Orso, Valderoa, Salaroli, Fontanasecca, Tomatico). Ce n'è un'altra decina tutt'attorno, da Bassano a Feltre, dal Brenta al Piave.

Grazie della disponibilità, dagli scatti di Giallo sembrava uno scenario di guerra simile a Monte Piana, invece mi rendo conto che è enormemente più vasto. (Bellissima anche la foto inserita con la panorimica). Ho chiesto di vedere qualche cosa con il 180 per trarre spunto di foto da fare in questi frangenti con un'ottica che sta entusiasmando anche me.
Ciao, Sandro
P.S. Certo che anche la Leica M8 non scherza rolleyes.gif
dario-
Messaggio: #14
Splendide foto guru.gif e complimenti sia a Gianni che a Giallo guru.gif bellissimo reportage. Ho apprezato moltisismo anche il commento delle presentazioni.

Bravissimi

Dario
giannizadra
Messaggio: #15
QUOTE(vecchiavolpe @ Jun 6 2008, 07:41 AM) *
Ho chiesto di vedere qualche cosa con il 180 per trarre spunto di foto da fare in questi frangenti con un'ottica che sta entusiasmando anche me.


L'idea era di usarlo molto, dalla vetta.
Purtroppo, la nuvola che ci ha avvolti lo ha reso pressoché inutilizzabile per mancanza di ...soggetti..
L'ho potuto impiegare solo per questo fugace squarcio verso la dorsale di M. Palon (era un formidabile covo di artiglierie italiane che battevano la giunzione Grappa-Piave; il fiume si vede ):
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
E per qualche dettaglio:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Peccato, anche perché il 180 su D3 è un vero spettacolo.

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 6 2008, 08:39 AM
Giallo
Messaggio: #16
QUOTE(Zebra3 @ Jun 5 2008, 09:04 PM) *
Le foto mi piacciono molto. Sono semplici, essenziali, e per questo cariche, dense. Non c'è stato bisogno (almeno così mi sembra) di particolari tecniche di pp. L'unica cosa che vi chiedo è: in alcune foto in controluce, avete schiarito in pp o sono tutte immagini "nature". Questa ad esempio:

http://xs128.xs.to/xs128/08234/168200805mgrappa-59118.jpg


Certo, Zebra, in questa ed in alcune altre ho schiarito un po' le ombre in PP.
Nonostante il controluce, avevo volutamente esposto per le luci, per evitare di bruciarle troppo ottenendo un'immagine slavata.
In pp (meglio, in sede di conversione del RAW) ho corretto "tirando su" un po' le ombre, cercando un difficile compromesso.
Buona luce.

smile.gif
PAS
Messaggio: #17
Un reportage ricco con alcune foto in evidenza.
Vedo che avete avuto condizioni di luce molto variabili, gestendole sempre al meglio.
Complimenti
Mezzumione
Messaggio: #18
Un reportage emozionante, da rimanere a bocca aperta, un omaggio doveroso a quei poveri figli strappati dalle famiglie e mandati a difendere quella patria che noi riconosciamo soltanto quando ci sono i mondiali di calcio.
Grazie per averla condivisa con noi!
il Tabaccaio
Messaggio: #19
Belli i tagli , gran reportage al solito di Gianni e Giallo , peccato per un paio su cui le nuvole hanno dato davvero fastidio , ma li nessuo di noi puo' farci nulla. Pollice.gif
Sempre bello apprezzare i vostri lavori.
vecchiavolpe
Messaggio: #20
QUOTE(giannizadra @ Jun 6 2008, 09:38 AM) *
Peccato, anche perché il 180 su D3 è un vero spettacolo.

Ti ringrazio della disponibilità, il 180 va veramente alla grande un peccato le condizioni atmosferiche che non ti hanno permesso d'usarlo.
Sandro
P.S. Ho notato la macchia sul sensore (quella che mi dicevi), se come penso è quella con quell'alone circolare penso che sia meglio farla togliere ad un buon centro d'assistenza.
Ciao
morgan
Messaggio: #21
Un interessantissimo reportage a quattro mani....e che mani. Testi ed immagini di ottima fattura Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Complimenti ad entrambi

Franco
brusa69
Messaggio: #22
Bel reportage con tante foto!
Complimenti a entrambi anche per l'interessante testo che le accompagna.

ciao
giannizadra
Messaggio: #23
QUOTE(vecchiavolpe @ Jun 6 2008, 02:44 PM) *
P.S. Ho notato la macchia sul sensore (quella che mi dicevi), se come penso è quella con quell'alone circolare penso che sia meglio farla togliere ad un buon centro d'assistenza.


E' stato il regalo di un 200-400 (non mio) in postazione fissa, su cui ho innestato la D3.
Provvederò io col liquido e il marchingegno adatti.
Dopo essermi fatto coraggio... rolleyes.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 6 2008, 05:03 PM
gianci
Nikonista
Messaggio: #24
complimenti a entrambi per le belle foto.

ciao smile.gif
nicolamilani
Messaggio: #25
Racconto sobrio, misurato ed intenso, con delle splendide immagini.
Grazie ad entrambi.
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
2 Pagine: V   1 2 >