“Una scintilla può scatenare un incendio”. La scintilla è stata una proiezione di diapositive del deserto libico in un circolo fotografico. L’incendio….. l’irrefrenabile desiderio di partire subito. Ma per dove e come? Rinunciamo alla Libia che richiedeva mesi di attesa per passaporti e visti e che a posteriori si è rivelata un fortunata eliminazione, considerato che in quel periodo vi è stata la chiusura delle frontiere libiche. Optiamo per il Marocco e, per pigrizia o per la frenesia di voler partire la scelta del come è stata facile: Tour organizzato!
Viaggiare in fuoristrada, vedere il tramonto tra le dune, dormire sotto le tende berbere, assaporare l’alba, viaggiare sulle mitiche piste della Parigi-Dakkar e nella parte più vera del Marocco,hanno stimolato la nostra fantasia e condizionato la scelta.
A volte facciamo ore e ore di volo per andare lontano e non ci rendiamo conto che, anche relativamente vicino, ci si può calare in ambienti e luoghi assolutamente unici e splendidi.
Nel gruppo di 22 persone (tre fuoristrada) compresa guida ed autisti, Noi (Bruno e Paolo: “i più grandi”) ci siamo ben amalgamati con i più giovani compagni di viaggio con i quali, con il trascorrere dei giorni, si è creata un ottimo rapporto, solidale e amichevole.
Si parte……
La prima sensazione, lasciata Marrakech, è stata di viaggiare nel “nulla”.
Al massimo qualche casa di terra e fango, sorvegliati in lontananza dall’affascinante catena del Grande Atlante ancora innevata.
Poi all’improvviso la sorpresa: un brulicare di gente (adulti e bambini), merci, suoni, colori, profumi (non sempre gradevoli). Avevamo raggiunto un Paese, nel bel mezzo di un caotico mercato settimanale: “un souk di montagna”.
Proseguendo abbiamo visitato l’antica moschea in restauro di Tin-Mal del XII secolo, in cui il sole, “sfruttando abilmente” le colonne e la mancanza del tetto, creava suggestivi giochi di luci ed ombre sul pavimento.
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Il Passo di Tizi n’Test a 2092 metri, superato percorrendo tra le nuvole una strada strettissima e tortuosa dei primi del ‘900, conferisce al primo giorno di viaggio un fascino eccezionale che neppure il mal d’auto continuo di Beppe, un nostro compagno di jeep e d’avventura, è riuscito ad incrinare.
Quante volte nelle nostre peregrinazioni fotografiche dolomitiche avevamo percorso sentieri da “capre” per avere sotto di noi le nubi e all’orizzonte le vette che si stagliavano nell’azzurro sopra un bianco tappeto?
Chi ha camminato per ore e scalato può capire la sensazione e le emozioni provate quando, arrivati al passo, lo scenario era quello che tante volte avevamo cercato e non sempre trovato.
L’esatto contrario di quanto avevamo immaginato ed iniziato a vedere!
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E’ l’alba di un nuovo giorno.
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Il paesaggio che ci propone il viaggio non coincide sempre e solo con distese senza alcuna forma vivente.
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Nulla di più riduttivo. Distese di sassi ai piedi di colline in cui la vegetazione “pioniera” disegna arabeschi con colori tenui e irreali, oasi “calde” con palme e campi coltivati e oasi “fredde” con betulle e vegetazione simile alla nostra.
Nelle nostre foto ma principalmente nei nostri ricordi le immagini di quanto visto rimarranno indelebili come una “malattia” che ti colpisce lasciandoti nel corpo segni incancellabili.
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Il fuori strada sulle piste della Parigi-Dakkar è l’esaltante preambolo alle mitiche “Dune di Merzouga”.
Circa 100 Km tra deserto roccioso, villaggi, Bambini sparsi lungo le piste disposti a mangiare la polvere pur di vendere un souvenir ed altri fuoristrada con cui abbozzare simboliche competizioni.
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L’antipasto di deserto su cui facciamo una prima sosta ci vede trasformati in bambini euforici vogliosi di rotolarsi nella sabbia.
Purtroppo due “compatte” pagano il prezzo dell’euforia con una gloriosa fine (mors tua vita Nikon..), ma la fatidica frase “Tanto era tecnicamente superata” è una consolazione che mal si adatta ai malcapitati rimasti senza possibilità di fotografare.
Infatti il Bello doveva ancora venire………...
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E’ un miraggio? L’immagine tremolante e sfumata che ci appariva all’orizzonte era invece una realtà!
Il vero ed atteso clou del viaggio si manifestava in modo sempre più reale in tutta la sua imponenza.
Eravamo finalmente giunti alle Dune di Merzouga.
Le grandi dune come quelle che avevamo di fronte, si evolvono con i venti cambiando le linee sinuose, ma sono vere e proprie immobili montagne.
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I motori dei fuoristrada si spengono e le nostre Nikon vibrano tra le mani.
Non è però ancora il momento di dare libero sfogo ai nostri desideri.
Dobbiamo aspettare di prendere possesso delle tende, di bere il the di benvenuto e decidere se affittare un cammello con relativo conducente per risalire le dune.
Noi, a differenza degli altri rinunciamo al “mezzo di trasporto”, per avere la massima libertà negli spostamenti e nella scelta dei punti di ripresa.
Camminiamo sulla sabbia a volte dura e compatta a volte morbida tanto da affondare oltre la caviglia, liberi di fotografare in controluce o con il sole alle spalle, affiancando precedendo o seguendo la carovana dei nostri compagni cammellati.
La salita, a volte di corsa è stata una dolce fatica, cancellata dallo spettacolo sempre diverso che il Deserto ci proponeva.
Ad ogni sosta, l’immagine che vedevamo attraverso l’obiettivo era emozionante e mutevole per la continua variazione di luci, ombre, profili e colori delle dune.
La notte in tenda è stata una “fresca parentesi” in cui rivivere i momenti così emozionanti vissuti in attesa di quell’alba altrettanto agognata.
La foschia ci ha traditi, ma non è riuscita a sminuire quanto già vissuto.
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Le gole del Todra e del Dades, la Kasbah di Ait Ben Haddou (utilizzata in tanti film tra cui “Il Gladiatore) sono le altre mete, non prive di forti sensazioni che ci riportano a Marrakech .
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Marrakech, “città del mito” ha risposto solo parzialmente alle nostre aspettative, nonostante la Medina, i Palazzi, i Musei, il calore della gente indaffarata nella vita quotidiana e nella caotica piazza Djemaa El Fna densa di vita.
E con un gustoso the alla menta che accompagna il Tramonto su una terrazza sulla Piazza si completa nel modo migliore la realizzazione del nostro piccolo sogno.
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Bruno e Paolo
Ciao Bruno, ciao Paolo.
Bellissimo il reportage con splendide foto.
Mia Moglie ed io ci siamo stati in marzo ma purtroppo pioveva spesso.
Nuccio
Complimenti, foto veramente splendide e rappresentative dell'ambiente visitato.
Ci sono stato 10 anni fa e mi sembra che poco sia cambiato. Luoghi entusismanti! Fotograficamente parlando poi...
Su tutte quelle del deserto di Merzouga, in particolare quelle in b&n.
Complimenti Zeno
ottimo Life davvero... un luogo che spero di visitare il prima possibile, è proprio in grado di regalare emozioni e scorci incredibili... le foto mi sono piaciute molto, alcune, come sempre accade, decisamente un gradino sopra altre, ma nel complesso tutte davvero ben fatte, ben composte, ben esposte... ottimo il mix fra paesaggi e ritratti ambientati, insomma, qualche minuto del mio tempo speso davvero benissimo, grazie.
ottimo documento, sia il testo che le immagini. Complimenti!
Complimenti per questo Life, Bruno..
sono tutte bellissime foto, ma un paio fatte nel deserto (quelle con le impronte dei piedi)
te le ruberei volentieri!!!!!
Francesco Martini
Scatti ben fatti e molto belli da vedere!!!
Prima o poi devo andare in Marocco anche io...è stupendo!!!
Davvero belle foto Bruno, complimenti. Avrei messo solo qualche b/n in più.
P.S. Mi spiace ma la D3 non la vendo...
Ma dico io, di stare a casa non ne volete proprio sapere
Bruno, una bellissima ed emozionante avventura, penso che la definizione esatta sia proprio questa: Avventura!
Ho visto e rivisto decine di volte le foto del deserto e ancora non riesco a scegliere la migliore, come si fa....forse la prima in bianconero, che mi ha dato una emozione più forte. Io purtroppo non avrò mai questa possibilità di toccare con mano "altri mondi" sono destinato a morire nel mio orticello, ma ti assicuro che guardando i vostri viaggi mi sento li con voi. E' una fortuna poter aver parte delle vostre emozioni vissute, specialmente conoscendo i "protagonisti" (a proposito, Paolo lo conosco?). Se proprio vogliamo fare le pulci al Life, mi sembra che manchi qualche scena conviviale, che ne so, sotto le tende? tipo le cene a lume di "accampamento". E credo anche che abbiate lesinato nell'esternare le vostre sensazioni verbali. Insomma un po' di testo in più ci sarebbe stato a pennello. Comunque volendo le foto parlano da sole, quindi un grosso applauso e una malcelata invidia da parte mia (quella buona però).
Ci vediamo a settembre sperando magari in qualche stampa generosa.....
Ciao ragazzi, Vi ringrazio a nome di Paolo e mio per la visita e per i bellissimi commenti.
Capisco chi desidera andarci e Vi confermo che ne vale la pena specialmente in Marzo-Aprile. Dico anche che siamo stati fortunati perchè la scelta è caduta sul viaggio giusto e la compagnia era quella giusta, il che non è poco, ma il resto l'ha fatto il Paese con la sua natura e la sua gente, con i suoi colori i suoi profumi ed anche i suoi sapori. Purtroppo (rispondendo a Zico53) è vero che siamo stati molto sintetici ed abbiamo impiegato forse più tempo a togliere immagini che non a scrivere (siamo due matematici più idonei a scrivere numeri che non lettere ), ma volevamo assolutamente evitare di essere prolissi e di questo ce ne scusiamo.
Arrivederci ed ancora .
Bruno e Paolo
P.S. Per chi vuole, in Clikon vi sono alcune altre immagini nell'Album del Marocco.
Bravissimo Bruno e Paolo
Un LIfe intenso e coinvolgente. Sicuramente degno di evidenza.
Ciao
A presto
Valerio
Bruno, mille complimenti.
Un racconto fotografico e anche scritto che cattura e rapisce. Ho visto delle bellissime foto, non scontate e con un occhio molto attento alla composizione.
Complimenti!
Caro BRUNO (vero amico dai tempi giurassici dell'Università).
Ti contatto non su mail privata ma attraverso il forum per ringraziarti per avere inserito il LIFE.
Il nostro lavoro a quattro mani ( e due NIKON) mi pare abbia suscitato, visti i commenti, lusinghiere approvazioni. Mi ero sempre ripromesso di socializzare i miei "scatti" ma forse per pigrizia non avevo mai proceduto. Ci volevi tu!!!!
Paolo
Ciao Bruno e Paolo complimenti per questo vostro bel viaggio vissuto in piena avventura.
Un po di invidia per la bella esperienza che avete fatto c'è,lo dimostrano il bel life accompagnato da altrettanto belle foto che raccontano i colori e i sapori di questa terra facendomi immergere con la fantasia in questo vostro bel percorso.
Bella la serie che racconta il tragitto verso il deserto che va dalle persone incontrate con i continui cambiamenti del territorio fino a giungere al deserto (le foto sono stupende) addirittura vedere la Tajina in mezzo alla nebbia ha dell'incredibile per poi chiudere con gli spettacolari tramonti in piazza JemailFnà. Ah che invidia!
ps:è incredibile come la stessa foto fatta all'artigiano fabbro l'abbia anch'io, vorrà dire che dovremmo fare lo stesso viaggio insieme.
complimenti ancora
ciao
Luigi
Ciao Valerio, Dario e Luigi, Vi ringrazio del passaggio e dei graditi commenti a questo anomalo Life a 4 mani, ovviamente anche da parte di Paolo che è corresponsabile del contenuto scritto e fotografico.
A Luigi devo riconoscere che la profonda conoscenza del Paese traspare anche dal nome della secolare statale che adesso so per certo chiamarsi "Tajina".
Noi la conoscevamo come "strada da paura".
Anche per questo la sua critica ha per me ancor più valore.
Bruno e Paolo.
P.S. Per Paolo: ringraziami per averti in parte convinto ad acquistare la D300 ed aver subito in silenzio il tuo russare in tenda, non per altro.
Bellissime foto e ottima descrizione dei luoghi visitati.
Mi hai fatto rivivere un Tour di 3600 km fatto nel 2003.
Peccato che la piazza di Jemaa el Fna tu non l'abbia trovata piena di saltimbanchi,incantatori di serpenti, mangiafuochi e banchetti dove si mangia e si bevono le leccornie locali.
Noi abbiamo trovato persino un banchetto che affittava dentiere!!!!
Comunque complimenti hai messo insieme un ottimo reportage.
Complimenti, davvero un bel viaggio, ben fotograficamente raccontato... mi avete fatto sognare per un pò!
Ciao Max, Fede ed Eolias, ci fa molto piacere che abbiate dedicato un po' di tempo al nostro Life ed i Vostri commenti ci stimolano a pensare come migliorare nei prossimi.
In merito alle considerazioni di Eolias che evidentemente è stato a Marrakech, voglio dire che i saltimbanchi nella Piazza e tutto il resto li abbiamo visti, ma siamo stati "penalizzati" dalla Nikon che avevamo al collo, che veniva vista da tutti come occasione per chiedere soldi, nonostante la tenessimo ben lontana dal viso e scattassimo "di posizione". Forse avremmo dovuto mettere la Macchina fotografica in borsa, ma questo è un po' contro natura......... .
Solo dalla terrazza abbiamo potuto scattare, ma non si possono certamente definire "street", come non si poteva trovare spontaneità nei volti della gente nella Piazza. Tutta qui la nostra parziale insoddisfazione.
Ancora Grazie e saluti.
Bruno e Paolo
Ciao Bruno,
complimenti sia a te che a Paolo per averci proposto un -life- ricco di suggestioni e di belle immagini.
Un salutone
Franco
Ciao Bruno,
complimenti un Life coinvolgente...
Giovanni
Non posso che ringraziare sia Franco che Giovanni per i graditissimi commenti.
Come primo Life, non possiamo che essere lusingati per le numerose Visite e la qualità delle critiche.
Ancora .
Bruno e Paolo
Gran bel reportage, complimenti. Fra un mese dovrei affrontare anch'io il desertro del Marocco. Che precauzioni hai usato per proteggere l'attrezzatura fotografica? Mi hanno detto di stare molto attento perché la sabbia molto fine potrebbe creare grossi problemi. Che ottiche ti sei portato?
chapeaux
un saluto
Francesco
Immagini che documentano senz'altro un viaggio da ricordare. Dal punto di vista fisico è stato impegnativo?
1 corpo o 2 ? Le ottiche le ho lette
Un Life ben documentato ricco di ottime immagini, i miei complimenti Bruno e Paolo
Visto e letto tutto d'un fiato, bel racconto immagini stupende, complimenti davvero ......
Ringrazio anche a nome di Paolo jaypeg77, Fr3ddie87, macromicro, Maurizio e marce956 per la gradita visita.
Per rispondere a macromicro, confermo che sia io che Paolo avevamo un solo corpo (D300 entrambe) e che la fatica, è cancellata dall'adrenalina che i luoghi, il Gruppo e la guida trasmettono. La notte in tenda (per farti un esempio), è stata freddina e di conseguenza poco riposante, ma la mattina prima dell'alba eravamo tutti ad aspettare il sole ...
Poi, ritornati a casa si è fatta sentire un pò la stanchezza (circa 1500Km in fuoristrada ci sono), ma niente di particolare.
Purtroppo dopo solo un anno, il Nord Africa è diventato molto più complicato e questo, speriamo si risolva positivamente per quei Popoli!
Bruno
Lande brulle e desolate, deserti setosi a perdita d' occhio, gente semplice ed accogliente.
Belle foto in una stupenda atmosfera.
Che dire, un bellissimo reportage, i miei più sinceri complimenti
Vincenzo
non posso che farti i complimenti per le foto che hai postato, alcune sono veramente notevoli
mi hai fatto venire voglia di andare in marocco
Anche se un pò in ritardo, a Vincenzo e SweetyG anche a nome di Paolo.
Adesso non è consigliabile, ma quando speriamo si sarà consolidato il vento della democrazia, il Marocco merita un viaggio.
Saluti.
Bruno
Bellissime foto. Per lavoro viaggio in quelle zone, ma purtroppo non riesco mai a ritagliare il tempo per la mia Nikon. La sensazione che ho provato è però quella che vivo ogni volta che ci vado.
Complimenti.
Marco
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