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[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
Definizione di rumore
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P.Pazienza
Messaggio: #101
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 24 2006, 03:36 PM)
6- In situazioni di luce critica, con soggetti statici, usate la possibilità delle pose multiple (ogni 4 pose il rumore dimezza, su 9 pose il rumore si riduce di 3 volte…) Purtroppo non è utilizzabile per tutto ciò che sia in movimento. Non fatevi venire l’idea di utilizzare la stessa posa per nove volte, perché in questo caso il rumore salirebbe di pari passo.
Enzo Franchini
*



Mi sfugge il senso di questo punto.
Perchè ogni 4 pose il rumore dimezza? Stai parlando del rumore del segnale o del rumore di lettura? hmmm.gif

Tutto il resto Pollice.gif

grazie.gif

Messaggio modificato da P.Pazienza il Feb 25 2006, 10:22 AM
buzz
Staff
Messaggio: #102
Hai parlato del flat-field, e hai aperto un'altro varco verso una discussione che forse ha poco a che vedere con il rumore, ma che credo sia molto interessante.
In effetti nemmeno io ho mai letto qualcosa a riguardo su questo forum, ma quanto hai spiegato, mi fa venire in mente una caratteristica comune alle Nikon che usano il sistema matrix, sin dai tempi delle analogiche. Ovvero le scene in memoria.

Si dovrebbe trattare di una serie abbastanza cospiqua di "scenari" presenti nella memoria delle nostre nikon, che farebbe il confronto con l'immagine scattata e adatterebbe l'esposizione. QUesta cosa non l'ho mai avuta ben chiara, pur avendop avuto svariate volte la conferma della sua esistenza. Credi che dsi tratti di qualcosa simile al fdlat field di riferimento (come principio di funzionamento)

Un'altra domanda, anche se non sei un elettronico (lo ero io ma avendo abbandobnato da tempo gli studi sono rimasto anni indietro e con i progressi che ci sono stati è parecchio):
Anche secondo me, concettualmente, il Cmos deve amplificare di più del CCD per i 2 motivi (dimensioni sito e tipologia). MA come si può spiegare quindi che le immagini attuali vengano percepite con un rumore generale inferiore ( alle alte sensibilità)? Potrebbe tratarsi di un semoplice algoritmo di pulizia (tipo noiseware) o credi ci sia dell'altro?
_Led_
Messaggio: #103
QUOTE(buzz @ Feb 25 2006, 11:54 AM)
...
Un'altra domanda, anche se non sei un elettronico (lo ero io ma avendo abbandobnato da tempo gli studi sono rimasto anni indietro e con i progressi che ci sono stati è parecchio):
Anche secondo me, concettualmente, il Cmos deve amplificare di più del CCD per i 2 motivi (dimensioni sito e tipologia). MA come si può spiegare quindi che le immagini attuali vengano percepite con un rumore generale inferiore ( alle alte sensibilità)? Potrebbe tratarsi di un semoplice algoritmo di pulizia (tipo noiseware) o credi ci sia dell'altro?
*



Nella presentazione della Canon 30D si dice che il sensore ha della circuiteria di riduzione del rumore : "The sensor features a newly developed set of narrow-gap microlenses and noise reduction circuits to improve performance at high ISO values, and optimized photodiode configurations for improved performance at all ISO values".
Cioé la riduzione del rumore avviene a livello del sensore stesso.
Addirittura leggendo la "white paper" (che non sto più trovando) mi era sembrato di capire che tale circuiteria è sul singolo pixel (anche se mi sembra poco verosimile, visto che materialmente il pixel del CMOS ospita già di per sé il fotodiodo ed almeno 3 transistor...)
Gianluca_GE
Messaggio: #104
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 25 2006, 04:37 AM)
Purtroppo non è possibile. Sono due procedimenti totalmente diversi.
.......
Il dark (meglio chiamarlo dark frame), invece, è l'immagine della corrente di buio, che va sottratta  dall'immagine. Operazione totalmente diversa.
.........
Ciao

Enzo
*




Grazie per la esauriente e completa risposta...mi sembrava troppo bello e facile!!!

Dove possiamo trovare del materiale valido sul dark frame e come si usa la tecchina sottrattiva...mi sembra che sia molto, ma molto, ma molto utilissma smile.gif

grazie.gif
Gianluca

earlybird
Messaggio: #105
QUOTE(P.Pazienza @ Feb 25 2006, 10:17 AM)
Mi sfugge il senso di questo punto.
Perchè ogni 4 pose il rumore dimezza? Stai parlando del rumore del segnale o del rumore di lettura? hmmm.gif

Tutto il resto  Pollice.gif

grazie.gif
*



Immaginiamo 4 immagini dello stesso soggetto, che naturalmente (e purtroppo) deve essere statico. Intuitivamente, in ognuna di queste 4 immagini ci aspetteremmo che ogni pixel recasse le stesse informazioni dei corrispondenti pixel delle altre 3. Questo in teoria. Nella realtà osserviamo che in ognuno di questi pixel il rumore (del segnale) non è assolutamente correlato con quello dei pixel corrispondenti nelle altre 3 immagini e viceversa. Ciò a causa della fluttuazione casuale del rumore.
In pratica succede questo, per un segnale ipotizzato 100, quindi di rumore atteso pari a 10:
_________________________________Segnale ______________Rumore

Ogni immagine separata_______________100_____________RadQuad(100)=10

4 iterazioni sulla stessa immagine ->___ 4*100=400_______4*RadQuad(100)=40

Somma di 4 immagini diverse->_______4*100=400_______RadQuad(4*100)=20
___________________________________________________________________

Tutto chiaro? In generale la radice quadrata del numero di immagini sommate ci dice di quanto si abbatte il rumore. Con 4 immagini di 2 volte, con 9 di 3 volte, con 16 di 4 volte ecc.

Quando necessitano calibrazioni accuratissime in laboratorio o in osservatorio, si arrivano a sommare centinaia e centinaia di immagini. Per fortuna non sarà mai il nostro caso (cioè nella fotografia tradizionale).

Stiamo parlando di rumore di segnale (photon shot noise). Per abbattere percentualmente il rumore di lettura l'unico modo che mi viene in mente d'acchito è il binning, cioè la somma del valore di matrici di pixel (2x2, 3x3, 4x4) prima che il segnale passi per l'amplificazione e la conversione analogico-digitale. La stragrande maggioranza delle macchine tradizionali, reflex e non, non offrono questa possibilità, per cui è meglio non aprire questo nuovo filone.

A cosa può servire, all'atto pratico, la somma di più immagini dello stesso soggetto nella fotografia tradizionale?
Nei paesaggi notturni per ridurre se non eliminare all'origine l'effetto scia dei veicoli, l'incedere dei passanti, le luci di un aeroplano che rompe i cosiddetti proprio in quel momento, o semplicemente per evitare di aumentare troppo gli ISO. Invece di esporre per 1 secondo, potremo effettuare 4 pose a 1/4 sec o 9 a 1/10 sec.

Un curiosità: una delle più famose foto del telescopio spaziale Hubble, quella che mostra migliaia di debolissime galassie ai confini estremi dell'universo, ha necessitato di 2 settimane di tempo e un migliaio di pose!

Sembra una procedura complicata, lo ammetto, in realtà è molto più semplice che passare poi ore al computer chiedendo salti mortali al nostro programma di elaborazione.

Spero di essere riuscito a chiarire il tuo quesito.

Ciao e grazie a te.

Enzo
earlybird
Messaggio: #106
QUOTE(buzz @ Feb 25 2006, 10:54 AM)
Hai parlato del flat-field, e hai aperto un'altro varco verso una discussione che forse ha poco a che vedere con il rumore, ma che credo sia molto interessante.
In effetti nemmeno io ho mai letto qualcosa a riguardo su questo forum, ma quanto hai spiegato, mi fa venire in mente una caratteristica comune alle Nikon che usano il sistema matrix, sin dai tempi delle analogiche. Ovvero le scene in memoria.

Si dovrebbe trattare di una serie abbastanza cospiqua di "scenari" presenti nella memoria delle nostre nikon, che farebbe il confronto con l'immagine scattata e adatterebbe l'esposizione. QUesta cosa non l'ho mai avuta ben chiara, pur avendop avuto svariate volte la conferma della sua esistenza. Credi che dsi tratti di qualcosa simile al fdlat field di riferimento (come principio di funzionamento)


Condivido la tua sensazione. Penso, però, che l'unico che possa illuminarci sia l'ing.Maio. (chissà se ci legge...)

QUOTE
Un'altra domanda, anche se non sei un elettronico (lo ero io ma avendo abbandobnato da tempo gli studi sono rimasto anni indietro e con i progressi che ci sono stati è parecchio):
Anche secondo me, concettualmente, il Cmos deve amplificare di più del CCD per i 2 motivi (dimensioni sito e tipologia). MA come si può spiegare quindi che le immagini attuali vengano percepite con un rumore generale inferiore ( alle alte sensibilità)? Potrebbe tratarsi di un semoplice algoritmo di pulizia (tipo noiseware) o credi ci sia dell'altro?
*



Francamente non lo so e quoto totalmente il commento di Led566. Però qualche diavoleria anche a livello firmware ci deve pur essere...
Mi vengono in mente tante ipotesi, ma non ho la competenza tecnica per discuterne.

Ciao Buzz

Enzo
P.Pazienza
Messaggio: #107
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 25 2006, 01:48 PM)
Immaginiamo ...

Spero di essere riuscito a chiarire il tuo quesito.

Ciao e grazie a te.

Enzo
*



Non solo sei riuscito a chiarire i miei dubbi... ma mi hai fatto venir voglia di provare...

Qual'è il modo migliore per unire più immagini?

Credi che a questo scopo la funzione HDR di Photoshop CS2 possa andare bene? In questo modo, oltre a contenere il rumore si aumenterebbe anche la gamma dinamica dell'immagine... insomma, due piccioni con una fava! Lampadina.gif

Mi scuso in anticipo se ho detto una stupidaggine!


Gianluca_GE
Messaggio: #108
Mi sembra che HDR di photoshop cs2 non funzioni......a meno che non ci siano impostazioni particolari da settare..........

Ciao

Gianluca
buzz
Staff
Messaggio: #109
Forse vuoi dire che non funziona bene....
la sua "funzionalità" la espleta, solo che personalmente non sono soddisfatto dei risultati. Magari approfondirò con delle prove in notturna.

Ti ricordo che è una funzione batch
Gianluca_GE
Messaggio: #110
QUOTE(buzz @ Feb 26 2006, 01:17 PM)
Forse vuoi dire che non funziona bene....
la sua "funzionalità" la espleta, solo che personalmente non sono soddisfatto dei risultati. Magari approfondirò con delle prove in notturna.

Ti ricordo che è una funzione batch
*



Ma funzione anche con le immagini dark?
Forse sono io che sbaglio qualcosa huh.gif

Esistono altri sistemi/software specifici per effettuare la "sottrattiva" della dark?

Gianluca

Messaggio modificato da gdonadio il Feb 26 2006, 04:29 PM
buzz
Staff
Messaggio: #111
il sistema HDR serve a comprimere la dinamica di più foto.
Fai una sequenza di foto (con treppiede) di un panorama molto contrastato partendo ada una forte sottoesposizione finendo ad una forte sovraesposizione. Un bracketiong esagerato. Poi unisci le foto ( per es. da 5 a 9) con il sistema HDR e otterrai una sola foto nella quale sono visibili sia le ombre che le alte luci.
Gianluca_GE
Messaggio: #112
QUOTE(buzz @ Feb 27 2006, 01:33 AM)
il sistema HDR serve a comprimere la dinamica di più foto.
Fai una sequenza di foto (con treppiede) di un panorama molto contrastato partendo ada una forte sottoesposizione finendo ad una forte sovraesposizione. Un bracketiong esagerato. Poi unisci le foto ( per es. da 5 a 9) con il sistema HDR e otterrai una sola foto nella quale sono visibili sia le ombre che le alte luci.
*



Ok .....ma io mi riferivo all'uso delle immagini dark per la riduzione del rumore!

Grazie

Gianluca
Gianni_Casanova
Messaggio: #113
Volevo segnalare l'articolo "La rivoluzione del sensore" sulla rivista CHIP di marzo...
ciao, Gianni
_Led_
Messaggio: #114
QUOTE(Led566 @ Feb 25 2006, 12:19 PM)
...Cioé la riduzione del rumore avviene a livello del sensore stesso.
Addirittura leggendo la "white paper" (che non sto più trovando) mi era sembrato di capire che tale circuiteria è sul singolo pixel ...
*



Scusate se mi autocito ma a proposito di quanto si diceva sulla riduzione del rumore nei CMOS Canon segnalo questo interessante link:
CMOS Noise reduction

Mentre per le differenze tra CCD e CMOS (e perché per le applicazioni scientifiche il CCD è di molto superiore al CMOS) e sulle possibili evoluzioni segnalo questo documento (piuttosto tecnico...):
Janesick paper

Purtroppo sono in inglese...buona lettura a chi è interessato.

Messaggio modificato da Led566 il Mar 25 2006, 08:05 AM
luciocaste
Messaggio: #115
Hai spiegato in modo chiaro ed esaustivo il concetto die rumore.

Grazie
Galeno
Messaggio: #116


Ciao a tutti.

Intanto mi complimento con Vincenzo Franchini. Senza i suoi interventi, e le discussioni che ne sono derivate, il problema del "rumore" nella fotografia digitale sarebbe rimasto per molti un "mistero" delle cui origini erano depositari soltanto pochi "eletti"!

Vorrei porre ora a Vincenzo, ma anche a chi ha "polvere da sparare", il quesito relativo ad un tipo particolare di "rumore" che affligge tutti quelli, me compreso, che possiedono la oramai "mitica" D 200: il banding (o striping).

Come tutti (possessori di D 200) purtroppo sappiamo, questa fotocamera è affetta in origine dal problema del banding non appena si imposta una sensibilità ISO (impropriamente paragonata a quella della pellicola, ma che è derivata soltanto da una maggiore amplificazione del segnale in uscita dal sensore e non già da una differente composizione chimico/strutturale dell' emulsione) appena superiore alla sensibilità minima di ISO 100 della D 200.
Va detto che a ISO 100, almeno nella mia D 200, il banding è presente, ma è trascurabile.

Che sia un problema del tutto generalizzato, magari più evidente in alcuni esemplari, è dimostrato da rilievi effettuati anche da riviste e laboratori in tutto il mondo: il problema è concreto e sembrerebbe di ordine progettuale/costruttivo.

Vero è che la Nikon, e in Italia Nital, si offrono gratuitamente di ritarare l' output del segnale con l' obiettivo di "ridurre" o eliminare il banding.
Ma è altrettanto vero che i tecnici preposti alla taratura, per quanto notoriamente bravi, non possono fare miracoli.

E qui sorge il dubbio.

In genere, il "segnale" in entrata in una qualsiasi apparecchiatura (black-box) di "manipolazione" del segnale stesso, solo teoricamente produce, in uscita, una funzione "esatta" del segnale in entrata. Spesso è un compromesso tra il segnale atteso e quello che è possibile ottenere dagli algoritmi della funzione di trasferimento e dai dispositivi di regolazione interni all' apparecchiatura.
Appare improbabile che i guru dagli occhi a mandorla non si siano dati da fare per fornire le D 200 al meglio di quanto progetto, costi e costruzione potessero dare.

Pertanto, presupponendo che in fabbrica, al banco di taratura, siano stati settati al meglio i dispositivi di regolazione (cioè si sia raggiunto il miglior compromesso tra le varie caratteristiche del segnale in uscita), ne consegue che, agendo ulteriormente sui parametri di regolazione, si riesca anche a ridurre o eliminare il banding, ma si rischi di inficiare altre caratteristiche dell' immagine (per esempio, la nitidezza e/o il colore) altrettanto e forse più importanti del banding se è vero, come è vero, che questo difetto si evidenzia, con una certa intensità, soltanto in particolari condizioni di luce e di ripresa, e alle sensibilità ISO superiori a ISO 100.
Un diverso compromesso potrebbe incidere negativamente su tutte le immagini.

Da qui le domande:

1) - Come si può definire questo particolare tipo di "rumore"?

2) - La sua origine dipende, presumibilmente, dalla funzione di trasferimento del segnale, e quindi è di tipo progettuale/costruttivo non modificabile, oppure dalle caratteristiche del sensore utilizzato, anche queste non modificabili?

3) - E' ipotizzabile la riduzione, o l' eliminazione, del difetto con un aggiornamento del firmware?

Aggiungo che, come detto in altro post, ho cercato di ovviare al problema utilizzando diversi software di trattamento delle immagini, purtroppo con risultati complessivamente poco soddisfacenti.

Il nostro guru del rumore, Vincenzo, può darci una mano?

Galeno.

earlybird
Messaggio: #117
QUOTE(Galeno @ Mar 25 2006, 05:54 PM)
Ciao a tutti.

Intanto mi complimento con Vincenzo Franchini.  Senza i suoi interventi, e le discussioni che ne sono derivate, il problema del "rumore" nella fotografia digitale sarebbe rimasto per molti un "mistero" delle cui origini erano depositari soltanto pochi "eletti"!

Vorrei porre ora a Vincenzo, ma anche a chi ha "polvere da sparare", il quesito relativo ad un tipo particolare di "rumore" che affligge tutti quelli, me compreso, che possiedono la oramai "mitica" D 200:  il banding (o striping).

Come tutti (possessori di D 200) purtroppo sappiamo, questa fotocamera è affetta in origine dal problema del banding non appena si imposta una sensibilità ISO (impropriamente paragonata a quella della pellicola, ma che è derivata soltanto da una maggiore amplificazione del segnale in uscita dal sensore e non già da una differente composizione chimico/strutturale dell' emulsione) appena superiore alla sensibilità minima di ISO 100 della D 200.
Va detto che a ISO 100, almeno nella mia D 200, il banding è presente, ma è trascurabile.

Che sia un problema del tutto generalizzato, magari più evidente in alcuni esemplari, è dimostrato da rilievi effettuati anche da riviste e laboratori in tutto il mondo:  il problema è concreto e sembrerebbe di ordine progettuale/costruttivo.

Vero è che la Nikon, e in Italia Nital, si offrono gratuitamente di ritarare l' output del segnale con l' obiettivo di "ridurre" o eliminare il banding.
Ma è altrettanto vero che i tecnici preposti alla taratura, per quanto notoriamente bravi, non possono fare miracoli.

E qui sorge il dubbio.

In genere, il "segnale" in entrata in una qualsiasi apparecchiatura (black-box) di "manipolazione" del segnale stesso, solo teoricamente produce, in uscita, una funzione "esatta" del segnale in entrata.  Spesso è un compromesso tra il segnale atteso e quello che è possibile ottenere dagli algoritmi della funzione di trasferimento e dai dispositivi di regolazione interni all' apparecchiatura.
Appare improbabile che i guru dagli occhi a mandorla non si siano dati da fare per fornire le D 200 al meglio di quanto progetto, costi e costruzione potessero dare.

Pertanto, presupponendo che in fabbrica, al banco di taratura, siano stati settati al meglio i dispositivi di regolazione (cioè si sia raggiunto il miglior compromesso tra le varie caratteristiche del segnale in uscita), ne consegue che, agendo ulteriormente sui parametri di regolazione, si riesca anche a ridurre o eliminare il banding, ma si rischi di inficiare altre caratteristiche dell' immagine (per esempio, la nitidezza e/o il colore) altrettanto e forse più importanti del banding se è vero, come è vero, che questo difetto si evidenzia, con una certa intensità, soltanto in particolari condizioni di luce e di ripresa, e alle sensibilità ISO superiori a ISO 100.
Un diverso compromesso potrebbe incidere negativamente su tutte le immagini.

Da qui le domande:

1) - Come si può definire questo particolare tipo di "rumore"?

2) - La sua origine dipende, presumibilmente, dalla funzione di trasferimento del segnale, e quindi è di tipo progettuale/costruttivo non modificabile, oppure dalle caratteristiche del sensore utilizzato, anche queste non modificabili?

3) - E' ipotizzabile la riduzione, o l' eliminazione, del difetto con un aggiornamento del firmware?

Aggiungo che, come detto in altro post, ho cercato di ovviare al problema utilizzando diversi software di trattamento delle immagini, purtroppo con risultati complessivamente poco soddisfacenti.

Il nostro guru del rumore, Vincenzo, può darci una mano?

Galeno.
*



Ciao Galeno,

grazie degli apprezzamenti e scusa se ti rispondo solo ora.
Vediamo se riesco a rispondere.
1) - Come si può definire questo particolare tipo di "rumore"?
Ciò che viene chiamato "banding" in realtà è un "pattern noise", cioè un rumore ricorsivo, geometricamente definito.

2) - La sua origine dipende, presumibilmente, dalla funzione di trasferimento del segnale, e quindi è di tipo progettuale/costruttivo non modificabile, oppure dalle caratteristiche del sensore utilizzato, anche queste non modificabili?
Penso che la vera ragione sia conosciuta solo dal costruttore e probabilmente dovuto ad un problema di controllo qualità nell'avvio di produzione visto che ha inficiato solo alcuni esemplari della "prima" sfornata. In ogni caso non è un problema del sensore, ma delle regolazioni tra firmware ed elettronica.

3) - E' ipotizzabile la riduzione, o l' eliminazione, del difetto con un aggiornamento del firmware?
Penso che se fosse un problema del firmware avrebbe colpito tutte le D200 della prima produzione.

Aggiungo che, come detto in altro post, ho cercato di ovviare al problema utilizzando diversi software di trattamento delle immagini, purtroppo con risultati complessivamente poco soddisfacenti.

In attesa che te la sistemino, applica una sfocatura con raggio di 1 pixel nella zona del banding. Rigorosamente su NEF.

Un caro saluto

Enzo
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #118
io non ho banding sulla d200 neanche a 1600

girano molte voci sullo stesso che sembrano diventare sempre delle verità assodate ma così non è e lo dimostrano le prove di tanti possessori

unico risultato sta nelle prove che tanti hanno effettuato sulla propria macchina

ma così va il mondo (o devo citare il barbiere di siviglia?)

Gennaro
Galeno
Messaggio: #119
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Mar 27 2006, 06:49 PM)
Ciao Galeno,

grazie degli apprezzamenti e scusa se ti rispondo solo ora.
Vediamo se riesco a rispondere.
1) - Come si può definire questo particolare tipo di "rumore"?
Ciò che viene chiamato "banding" in realtà è un "pattern noise", cioè un rumore ricorsivo, geometricamente definito.

2) - La sua origine dipende, presumibilmente, dalla funzione di trasferimento del segnale, e quindi è di tipo progettuale/costruttivo non modificabile, oppure dalle caratteristiche del sensore utilizzato, anche queste non modificabili?
Penso che la vera ragione sia conosciuta solo dal costruttore e probabilmente dovuto ad un problema di controllo qualità nell'avvio di produzione visto che ha inficiato solo alcuni esemplari della "prima" sfornata. In ogni caso non è un problema del sensore, ma delle regolazioni tra firmware ed elettronica.

3) - E' ipotizzabile la riduzione, o l' eliminazione, del difetto con un aggiornamento del firmware?
Penso che se fosse un problema del firmware avrebbe colpito tutte le D200 della prima produzione.

Aggiungo che, come detto in altro post, ho cercato di ovviare al problema utilizzando diversi software di trattamento delle immagini, purtroppo con risultati complessivamente poco soddisfacenti.

In attesa che te la sistemino, applica una sfocatura con raggio di 1 pixel nella zona del banding. Rigorosamente su NEF.

Un caro saluto

Enzo
*



Ciao, Vincenzo.

Intanto, ti ringrazio per la cortesia e tempestività della risposta.

Sulla 1) concordo perfettamente.

Per la 2), ritengo anch' io che soltanto il costruttore conosce esattamente le cause del difetto.
Tuttavia, l' ipotesi avanzata da Stefano Bonfa (V. in questo forum la discussione "Aiutatemi a capire il banding" - Pag. 4) mi sembra quanto meno plausibile, e comunque, sempre riconducibile a carenza o criticità di taratura della tensione applicata al substrato del sensore CCD Sony, che, a quanto pare, è particolarmente sensibile a questo parametro, tanto da costringere Sony a marcare ogni sensore con l' esatta tensione di funzionamento.

In effetti, da quanto mi risulta, tutte le D 200 soffrono di banding, quale più, quale meno, indipendentemente dai tempi di consegna. Presumo che, con gli arrivi futuri, le nuove macchine, una volta che in fabbrica avranno preso le opportune contromisure, saranno perfette.

Per quanto riguarda la mia D 200, la mia pluridecennale esperienza di misure e di laboratorio mi rende "riluttante" circa un intervento in assistenza. Per la serie: so quello che ho...

Ho provato il tuo suggerimento (ovviamente su NEF), ma ho riscontrato soltanto una relativamente modesta riduzione del banding.
Il software che, a mio avviso, si comporta meglio è Developer Studio 2.0 della Silkypix (implementa anche la specifica funzione "Geometric Noise Reduction") che funziona bene ma, purtroppo, oltre che costare circa 114 euro, mi risulta poco "amichevole" come gestione.

Hai avuto modo di provarlo?([URL=http://www.isl.co.jp/SILKYPIX/english/support/]
Qui[/URL])

Cari saluti. Galeno.

Galeno
Messaggio: #120
QUOTE(gciavarella @ Mar 27 2006, 08:35 PM)
io non ho banding sulla d200 nenche a 1600
*



E ti credo, Gennà! A ISO 1600 c' è tanto rumore da far fischiare le orecchie!
Scherzi a parte, sono contento che questa storia del banding non ti tange.

Altrettanto non può dirsi dell' attuale maggioranza dei possessori di D 200.
Essi si dividono in due categorie:
1)- Chi ce l' ha (il banding!)
e
2)- Chi non sa ancora che ce l' ha.

(Ogni tanto, un mezzo sorriso ci sta pure bene!).

Che i soloni giallini abbiano finalmente capito che razza di figura... "mondiale" hanno fatto?

Buone foto. Galeno.
earlybird
Messaggio: #121
QUOTE(Galeno @ Mar 28 2006, 05:32 PM)
Ciao, Vincenzo.

Intanto, ti ringrazio per la cortesia e tempestività della risposta.

Sulla 1) concordo perfettamente.

Per la 2), ritengo anch' io che soltanto il costruttore conosce esattamente le cause del difetto.
Tuttavia, l' ipotesi avanzata da Stefano Bonfa (V. in questo forum la discussione "Aiutatemi a capire il banding" - Pag. 4) mi sembra quanto meno plausibile, e comunque, sempre riconducibile a carenza o criticità di taratura della tensione applicata al substrato del sensore CCD Sony, che, a quanto pare, è particolarmente sensibile a questo parametro, tanto da costringere Sony a marcare ogni sensore con l' esatta tensione di funzionamento.

In effetti, da quanto mi risulta, tutte le D 200 soffrono di banding, quale più, quale meno, indipendentemente dai tempi di consegna.  Presumo che, con gli arrivi futuri, le nuove macchine, una volta che in fabbrica avranno preso le opportune contromisure, saranno perfette.

Per quanto riguarda la mia D 200, la mia pluridecennale esperienza di misure e di laboratorio mi rende "riluttante" circa un intervento in assistenza.  Per la serie: so quello che ho...

Ho provato il tuo suggerimento (ovviamente su NEF), ma ho riscontrato soltanto una relativamente modesta riduzione del banding.
Il software che, a mio avviso, si comporta meglio è Developer Studio 2.0 della Silkypix (implementa anche la specifica funzione "Geometric Noise Reduction") che funziona bene ma, purtroppo, oltre che costare circa 114 euro, mi risulta poco "amichevole" come gestione.

Hai avuto modo di provarlo?(
Qui
)

Cari saluti.  Galeno.
*



Ciao Galeno,

hai un bel nome: quello di un grande sperimentatore in tempi difficili.
Scusa la divagazione.

Ho letto il 3D.
Io so per certo che per la prima volta non è possibile accedere a un datasheet Sony: alludo a quello inerente al sensore della D200. Il che significa che è costruito in accordo commerciale e venduto solo alla Nikon. Te lo dico con cognizione di causa perché, avendo i datasheets di molti sensori, D70 compreso, tutti di pubblico dominio, ho cercato attraverso miei canali inglesi particolari di reperire quello della D200. Niente da fare.
So per certo che l'antiblooming nella D70 entra in azione solo per un overload di 800x. Forse nella D200 è diverso, ma, ripeto, non so dove andare a reperire il dato.
Mi piacerebbe leggere direttamente tutti i dati forniti.

Riguardo i software, avrai notato che il risultato è sempre una perdita di nitidezza o di gamma: in pratica applicano la sfocatura. Più ne ampli il raggio, migliore sarà l'effetto correttivo sul banding, peggiore la qualità.

Un caro saluto a te e ai tenaci che ci seguono.

Enzo Franchini
Galeno
Messaggio: #122
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Mar 28 2006, 07:40 PM)
Ciao Galeno,

hai un bel nome: quello di un grande sperimentatore in tempi difficili.
Scusa la divagazione.

Ho letto il 3D.
Io so per certo che per la prima volta non è possibile accedere a un datasheet Sony: alludo a quello inerente al sensore della D200. Il che significa che è costruito in accordo commerciale e venduto solo alla Nikon. Te lo dico con cognizione di causa perché, avendo i datasheets di molti sensori, D70 compreso, tutti di pubblico dominio, ho cercato attraverso miei canali inglesi particolari di reperire quello della D200. Niente da fare.
So per certo che l'antiblooming nella D70 entra in azione solo per un overload di 800x. Forse nella D200 è diverso, ma, ripeto, non so dove andare a reperire il dato.
Mi piacerebbe leggere direttamente tutti i dati forniti.

Riguardo i software, avrai notato che il risultato è sempre una perdita di nitidezza o di gamma: in pratica applicano la sfocatura. Più ne ampli il raggio, migliore sarà l'effetto correttivo sul banding, peggiore la qualità.

Un caro saluto a te e ai tenaci che ci seguono.

Enzo Franchini
*



Ciao, Enzo,

Circa la "divagazione", l' origine del nickname deriva, più modestamente, dal fatto che sono anche un discreto appassionato di enigmistica.
A te risalire al nome (troppo facile...).

Datasheet del sensore: il "banding macker" sarà Sony?
Attenuante per Nikon, ma...e noi?

Misteri (ma non troppo) degli intrall...,pardon, accordi tecnico commerciali!

A presto. Galeno.
_Led_
Messaggio: #123
QUOTE(Galeno @ Mar 28 2006, 06:56 PM)
E ti credo, Gennà!   A ISO 1600 c' è tanto rumore da far fischiare le orecchie!
Scherzi a parte, sono contento che questa storia del banding non ti tange.

Altrettanto non può dirsi dell' attuale maggioranza dei possessori di D 200.
Essi si dividono in due categorie:
1)- Chi ce l' ha (il banding!)
      e
2)- Chi non sa ancora che ce l' ha.

(Ogni tanto, un mezzo sorriso ci sta pure bene!).

Che i soloni giallini abbiano finalmente capito che razza di figura... "mondiale" hanno fatto?

Buone foto.   Galeno.
*



Quindi Gennaro che ha fatto le sue prove, fa parte, fortunato lui, di una sparuta minoranza di felici possessori che non ce l'hanno...non si capisce perché.

Ho capito che di questi tempi fornire numeri non va tanto di moda...ma magari in ambito tecnico sarebbe più corretto quantificarla 'sta benedetta maggioranza.

Mah hmmm.gif


P.S. Per quanto riguarda i soloni...beh ce ne sono in giro di tanti colori diversi che fanno figure barbine ad ogni pié sospinto...qualche giapponese in più non è che sposti la media.

Messaggio modificato da Led566 il Mar 29 2006, 11:23 AM
Fabio Pianigiani
Messaggio: #124
QUOTE(Galeno @ Mar 28 2006, 06:56 PM)
...
Altrettanto non può dirsi dell' attuale maggioranza dei possessori di D 200.
Essi si dividono in due categorie:
1)- Chi ce l' ha (il banding!)
      e
2)- Chi non sa ancora che ce l' ha.

(Ogni tanto, un mezzo sorriso ci sta pure bene!).

Che i soloni giallini abbiano finalmente capito che razza di figura... "mondiale" hanno fatto?
...


Gradiremmo avere le percentuali e la fonte delle tue preziose informazioni.

Altrimenti per le chiacchiere c'è il Bar.

Ma anche li, se si sparano troppo grosse e a vanvera, alla fine non ti crede più nessuno... e si beve da soli.
Michele Difrancesco
FOUNDER
Messaggio: #125
QUOTE(kurtz @ Mar 29 2006, 08:47 AM)
Gradiremmo avere le percentuali e la fonte delle tue preziose informazioni.

Altrimenti per le chiacchiere c'è il Bar.

Ma anche li, se si sparano troppo grosse e a vanvera, alla fine non ti crede più nessuno... e si beve da soli.
*




Concordo con le richieste indicate.
Mi permetto inoltre di informare che per la diffamazione il posto corretto è un aula non propriamente "friendly" come il Bar

grazie
MD
 
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