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Foto "pericolose"
Palazzi ed edifici industriali abbandonati
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inspi.red
Messaggio: #1
Sto realizzando degli scatti con tema residui urbani e industriali
Mi piacerebbe conoscere la vostra esperienza, piu' che tecnica ( per quella apro un altro post visto che sono ai miei primi dieci giorni con una d100 tongue.gif ... ) umana, al modo di avvicinarsi in luoghi che spesso vengono occupati da extra-comunitari o persone disagiate. Ho girato parecchio e trovato degli spot perfetti per scattare, ma ho un certo timore reverenziale, girare tra le rovine da solo è un po' inquietante, soprattutto con una attrezzatura fotografica in mano, cosi' come in quartieri periferici e degradati

Vostri pareri o esperienze?

saluti
buzz
Staff
Messaggio: #2
Un tempo era più semplice. La gente aveva meno timore per le fotocamere e oltre a lasciarsi fotografare senza chiedere dove andassero poi le foto, non ti guardava male.
Adesso, tra scandali, diritto alla privacy, uso smodato della carta da bollo e quanto altro si riesce a inserire di negativo, dovunque vai con una reflex al collo ti guardano male. Figuriamoci tra rom e senzatetto o extracomunitari. Se va bene ti prendono per uno dell'ufficio immigrazione.
inspi.red
Messaggio: #3
grazie buzz, hai ragione non è per niente semplice..
oggi nel pomeriggio sono andato a scattare in una fabbrica di calcestruzzo qui a roma che abbatteranno nel giro di pochi mesi e per fare poche foto ho dovuto chiedere autorizzazione e girare con il proprietario alle calcagna, dopo mille domande su chi fossi e sull'utilizzo che ne volevo fare delle foto
mi pare proprio ci sia la paura di un intrusione di un terzo occhio che è la macchina e la paura che vengano fuori delle magagne...mah

per gli edifici abbandonati o degradati e' forse diversa la situazione, piu' facile perche' non bisogna chiedere niente a nessuno per scattare, ma piu' pericolosa per gli incontri che si possono fare
forse chiedere a delle associazioni di quartiere o fare amicizia con gli "occupanti" se ci sono..

ripeto che mi piacerebbe sentire la vostra esperienza e volentieri trovare un "compagno di viaggio" interessato a questi temi
stincodimaiale
Messaggio: #4
Se dove vuoi fotografare c'è gente, le prime volte NON andare con la macchina fotografica. Non pensare mai adesso vado là e faccio il servizio. Prima devi iniziare a fare parte dell'ambiente che vuoi fotografare. La macchina portale dopo un po' che ci vai. Ricordati poi che un sorriso fa più di cento parole in quei casi.

Tutto questo perchè anche se vai in un ambiente disagiato, occupato o quello che vuoi, non è che sei allo Zoo con le gabbie e un po' di rispetto ci vuole.
Pensa se un giapponese curioso ti si presentasse nel cortile di casa tua per fare un po' di foto perchè è interessato a dove vivi?? Io lo farei diventare cinese a furia di botte!!

Facci vedere gli scatti poi!
vittorio scheni
Messaggio: #5
Mi occupo da anni di fotografia del sociale, penso che la cosa più importante sia l'approccio che hai con tematiche complesse quali quelle inerenti al sociale.
Non è importante (anche se ha la sua valenza)come lo fai ma cosa vuoi raccontare una volta fatto. Il rispetto e la condivisione delle problematiche che vivono questi " Invisibili"è un buon punto di partenza.
Se ti interessa visita www.edizioni-achab.it dove troverai il mio ultimo libro "Hotel Managua".Oppure IRES Torino "Rom e Sinti in Piemonte....
Ciao e Buon Lavoro
andrea.cinalli
Messaggio: #6
il problema più grande è il primo approccio. Anch'io ti consiglio di fare visitare il tutto prima senza macchina fotografica e poi in un secondo momento potresti cominciare. Io ti consiglierei di andare non da solo, almeno mentre tu scatti qualcuno ti guarda le spalle e sopratutto dove metterai i piedi, sai inciampare in qualcosa che sbuca dal terreno non è cosa piacevole dato che chissà da quanto tempo la roba sarà rimasta li. Andrai in posti dove tu non riuscirai ad ambientarti, ma chi ci vive si è ambientato molto bene. Ben presto ti accorgerai che dietro moltissime cose si nascondonderanno parecchi occhi. Mi raccomando fai molta attenzione e vai di giorno.
Ti faccio un grossisimo in bocca al lupo e aspetto con ansia di vedere il tuo lavoro.
stincodimaiale
Messaggio: #7
QUOTE(Vittorio @ Mar 27 2007, 08:27 AM) *

Mi occupo da anni di fotografia del sociale, penso che la cosa più importante sia l'approccio che hai con tematiche complesse quali quelle inerenti al sociale.
Non è importante (anche se ha la sua valenza)come lo fai ma cosa vuoi raccontare una volta fatto. Il rispetto e la condivisione delle problematiche che vivono questi " Invisibili"è un buon punto di partenza.
Se ti interessa visita www.edizioni-achab.it dove troverai il mio ultimo libro "Hotel Managua".Oppure IRES Torino "Rom e Sinti in Piemonte....
Ciao e Buon Lavoro

Pollice.gif
Pienamente d'accordo.
Comunque penso che inspi.red voglia solo riprendere gli stabili in maniera formale, quindi senza fini di reportage sociale. Almeno così ho capito...
inspi.red
Messaggio: #8
grazie per i preziosi consigli e complimenti a vittorio per il suo lavoro!
è veramente un piacere potermi confrontare con voi e sentire le vostre opinioni ed esperienze

il mio intento è quello di fotografare edifici e reperti industriali in disuso senza pero' mettere da parte o trascurare chi queste realta' le vive, visto che molti di questi edifici sono occupati ..
ho un occhio particolarmente sensibile al sociale, visto anche la mia formazione in psicologia, sto cercando di documentare questa realta' su roma portando avanti questo progetto che fa dialogare "residui urbani e umani".
Non voglio fare un reportage di denuncia ne moralistico..ma ridare vita ai soggetti riportandoli al centro dell'attenzione tramite un terzo occhio che e' la fotografia

non vi ho detto che sono un pittore, ed utilizzo la fotografia da poco tempo, e questo progetto nasce anche dalla voglia di unire in un quadro foto e pittura. ho prodotto un prototipo che ho fotografato (male) in frettissima prima di spedirlo. ho provato a "salvarlo" con PS CS2 ma con scarsi risultati. mi fa piacere farvelo vedere e cerchero' di postare la foto del quadro, magari qualcuno di voi mi puo' dare qualche dritta su come aggiustarla...

saluti, f.
stincodimaiale
Messaggio: #9
Sei psicologo e ci chiedi come riuscire ad avvicinare altre persone?? hmmm.gif
inspi.red
Messaggio: #10
non sono d'accordo stinco
dipende da che "obiettivo" uno ha nell'avvicinare una persona, una cosa è avvicinare una persona di fronte ad una domanda di aiuto da parte sua, un altra è voler magari avvicinare una persona con una macchina fotografica al collo per fargli qualche scatto ( poi ognuno aggiunge la propria motivazione a scattare certi soggetti.. se vuole... ) e stiamo parlando comunque di persone che vivono una situazione difficile e si sentono, forse, minacciate da uno che va li con una macchina per fotografare

ripeto che non ho fini moralistici o voglia morbosa di fare degli scatti di denuncia...

provo a postare una foto dell'ex manicomio di roma scattata il primo giorno in compagnia della d100
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
inspi.red
Messaggio: #11


primi scatti...
provo con un altra, entrambe scattate attraverso i vetri rotti di un edificio

Messaggio modificato da inspi.red il Mar 27 2007, 03:06 PM
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
stincodimaiale
Messaggio: #12
Niente di polemico nella mia domanda... Mi sembrava curioso che uno psicologo domandasse a dei fotografi come avvicinare dei soggetti...
Anzi, la tua domanda penso faccia piacere a molti! wink.gif
Comunque per me è proprio il fatto di considerare "diverse" certe persone che crea distacco e paura. Hai ragione a dire che ci vuole cautela, infatti concordo con la tua idea di parlare prima con qualche associazione che potrebbe già avere contatti in loco.
Però ricordati che avere rispetto di un'altra persona significa trattarla alla pari. I tuoi personaggi probabilmente ne hanno viste di cotte e di crude nella vita e si saranno "scafati" a riconoscere a pelle la gente. Il tuo problema per me non è tanto la macchina fotografica (come ho già scritto ti conviene portarla dopo qualche tempo...) che mette sicuramente a disagio, ma cercare di mantenere il sangue freddo e riuscire a parlare in modo naturale e disinvolto, anche se l'odore di p1sci@ che emana il tuo prossimo ti fa venire la nausea (mi è già capitato...). In questo caso che tipo di consigli si può dare?
Uno invece te lo do volentieri perchè con me funziona...
Prima di andare beviti un bel bicchierino di grappa o cognac che aiuta!! rolleyes.gif

Messaggio modificato da stincodimaiale il Mar 27 2007, 03:09 PM
zona-industriale
Messaggio: #13
Discussione interessante.
Purtroppo è vero che ormai, soprattutto nelle città questo problema della " sicurezza" è sentito da chi ama pregrinare nei vecchi edifici abbandonati.
Tra le diverse soluzioni qui non considerate esiste un'alternativa che ho praticato ed è quella di affidarsi a qualcuno che fa da "apripista". Intendo l'ambiente dei rave parties che è noto vengono spesso organizzati in questi luoghi.
Per quanto mi riguarda, muovendomi in ambienti musicali da 20 anni non lo considero una situazione critica, per altri probabilmente è necessaria una certa abitudine. A me nessuno ha mai disturbato ma non è mai detta l'ultima parola.
L'alternativa è quella di evitare almeno la vicinanza delle città ma posso dire, per esperienza personale, che può cambiare poco le cose. In un vecchio ospedale la mia entrata, del tutto innocua, è andata a buon fine per scoprire tramite il web che un paio di giorni dopo avevano arrestato spacciatori extracomunitari, grazie a telecamere sistemate per l'occasione da tempo: quindi oggi c'è un nemico peggiore degli extracomunitari perchè è invisibile, anche se fotografando non si fa nulla di male; vietati però i cantieri e comunque esiste sempre l'ipotesi della violazione di domicilio. Police.gif
Non trascurerei il pericolo chimico ma la tipologia del luogo aiuta a comprendere i rischi. E perchè non topi o che diavolo di altri animali.
Se siete interessati i siti nel mondo sono molti; qui ci sono giovani che ne sanno un bel po'.
http://www.st-al.com/
http://zona.forumfree.net/ (possibile che il forum in questo momento non funzioni)

Saluti smile.gif
P.Pazienza
Messaggio: #14
Forse potrebbe interessarti questo mio lavoro:

Borderline

In questo caso l'intento non era quello di una "esplicita" denuncia sociale e ho volutamente scelto di non inserire "presenze" umane... nonostante questo la realizzazione è stata tuttaltro che "agevole".

Se vuoi possiamo approfondire il discorso... (tra l'altro dipingo anch'io rolleyes.gif )

ciao
vittorio scheni
Messaggio: #15
Per la Caritas ho realizzato un reportage sul manicomio di Managua in Nicaragua...
Le cose da dire sono talmente tante che non basta solo il forum.
Comunque sono d'accordo con tutti voi anche se alla base ci deve essere sempre un progetto.
Allego 2 foto
Vittorio
inspi.red
Messaggio: #16
QUOTE(maomobile@tiscali.it @ Apr 12 2007, 11:55 PM) *


bellissimo questo sito, grazie
ed è interessante ascoltare la tua esperienza, magari posta qualche foto
saluti
inspi.red
Messaggio: #17
QUOTE(P.Pazienza @ Apr 13 2007, 10:32 AM) *

Forse potrebbe interessarti questo mio lavoro:

Borderline

In questo caso l'intento non era quello di una "esplicita" denuncia sociale e ho volutamente scelto di non inserire "presenze" umane... nonostante questo la realizzazione è stata tuttaltro che "agevole".

Se vuoi possiamo approfondire il discorso... (tra l'altro dipingo anch'io rolleyes.gif )

ciao


molto volentieri, se vuoi anche in PM
cmq complimenti per il lavoro, il fascino di questi progetti che traspare poi dalle foto è proprio quello, a volte, del disagio, del camminare in mezzo a rovine in spazi immensi. queste mie prime esperienze sul campo sono state in effetti u po' inquietanti ma favolose
posto un paio di scatti, il luogo è via prenestina a roma, ditemi la vostra

ps. vittorio non riesco a vedere le tue immagini


scusate ho esagerato con la compressione dell imagine
riprovo

foto2
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Giuseppe78
Messaggio: #18
Per un certo tempo ho seguito anche io un lavoro del genere e ho moltissimo materiale a riguardo.
Queste immagini in particolare sono di una fabbrica abbandonata nei pressi di Papigno (Terni) proprio accanto agli studi cinematografici.
Spero siano di vostro gradimento...

-1-
IPB Immagine

-2-
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

-3-
IPB Immagine

wink.gif G.
_ROY_
Messaggio: #19
Io ho avuto modo di bazzicare in certe zone per qualche tempo ed ogni tanto ci torno...Secondo l'ideale sarebbe andare in 2/3, magari ti fai accompagnare da qualche amico, ti vesti da straccione e te ne vai in giro con l'aria "indifferente"...di sabato mattina presto.....Questo è quello che sono riuscito a portare a casa io x il momento...

Ciao!

Roby

Messaggio modificato da _ROY_ il Apr 14 2007, 08:50 AM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #20
Salve a tutti.
Ho letto con moltissimo interesse questa discussione perchè fotografare fabbriche e case abbandonate è sempre stata un'attività che mi ha affascinato. Ho inserito anche una mia foto sul Photo Contest gallery. Ho trovato molto interessante tutto ciò che avete detto, ed in particolare il sito STILL ALIVE. Vivo a Torino e questa città offre parecchie locations per foto di questo tipo, prossimamente farò qualche uscita in luoghi di questo tipo che ho già individuato sperando di non incappare in spiacevoli inconvenienti, e posterò qualche immagine.
Grazie a tutti, qui c'è sempre da imparare... grazie.gif
 
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