Ho acquistato l'obiettivo in oggetto, e durante delle prove ho notato una cosa curiosa: fotografando in manuale e impostando il diaframma a 2.8, se l'autofocus fatica a mettere a fuoco (poco contrasto), o proprio non ci riesce, durante i tentativi dell'autofocus vedo sul display della macchina il diaframma che varia anche fino a 5.6 per poi riscendere, e se non mette a fuoco si ferma su 3 (ed è come se fosse a 2.8, perchè muovendo la ghiera apposita non scende il valore, e se lo faccio successivamente mettere a fuoco correttamente, torna a 2.8).
E' un comportamento normale?
Grazie mille
Marco
E' un comportamento normale?
Grazie mille
Marco
si
La massima apertura del diaframma, è di f/2.8, ma questo valore, tenuto conto delle tolleranze fisiologiche di precisione meccanica del diaframma, sono calcolate con MaF all'infinito.
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
Grazie mille anche a te!
(ps proporzionalmente diretta... diminuisce la distanza diminuisce la luce
La massima apertura del diaframma, è di f/2.8, ma questo valore, tenuto conto delle tolleranze fisiologiche di precisione meccanica del diaframma, sono calcolate con MaF all'infinito.
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
Ho acquistato l'obiettivo in oggetto, e durante delle prove ho notato una cosa curiosa: fotografando in manuale e impostando il diaframma a 2.8, se l'autofocus fatica a mettere a fuoco (poco contrasto), o proprio non ci riesce, durante i tentativi dell'autofocus vedo sul display della macchina il diaframma che varia anche fino a 5.6 per poi riscendere, e se non mette a fuoco si ferma su 3 (ed è come se fosse a 2.8, perchè muovendo la ghiera apposita non scende il valore, e se lo faccio successivamente mettere a fuoco correttamente, torna a 2.8).
E' un comportamento normale?
Grazie mille
Marco
E' un comportamento normale?
Grazie mille
Marco
Ogni tanto stà storia del diaframma che si chiude da solo salta sempre fuori... Allora. Considera il tuo 105 micro come un 105 effettivo solo con messa a fuoco ad infinito. Nelle riprese ravvicinate il 105 (che è un IF) riduce progressivamente la propria focale pur mantenendo fisicamente la propria lunghezza. Il 105 VR, infatti, non si allunga ne si accorcia variando la distanza di messa a fuoco. Il barilotto rimane della stessa dimensione. Ora, prova a metterti dalla parte del sensore e prova ad immaginare ciò che il sensore vede durante la messa a fuoco progressivamente da lontano a vicinissimo. Immaginati, situazione corrispondente a fuoco all'infinito, sul fondo di un pozzo. Osserverai, dal fondo del pozzo, un certo diametro del foro d'uscita. Bene. Mettiamo a fuoco da vicino. Abbiamo detto che il 105 accorcia la propria focale pur mantenendo una lunghezza di 105 il barilotto.
A cosa corrisponde questo nella nostra analogia? Ad alzare il pozzo!! Se, infatti, il pozzo viene alzato non vedrai più un foro d'uscita dello stesso diametro che osservavi precedentemente, ma progressivamente più piccolo. La tua macchina fotografica sta vedendo questo e ti sta avvertendo di quello che succede. Punto e basta.
PS. Canon non lo fa
PPS Anche quando metto i tubi kenko la mia macchina non mi avverte più
Ciao, Ivan
Messaggio modificato da fatemi_entrare il Apr 24 2014, 09:29 PM
La massima apertura del diaframma, è di f/2.8, ma questo valore, tenuto conto delle tolleranze fisiologiche di precisione meccanica del diaframma, sono calcolate con MaF all'infinito.
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
Però la quantità di luce che colpisce il sensore, decresce in maniera proporzionalmente inversa alla distanza di messa a fuoco, per cui, più ci si avvicina al R:R: 1:1, più si noterà che il diaframma, anche a T.A., sarà effettivamente più chiuso di quanto ci si aspettasse.
ciao
proporzionalmente inversa al quadrato della distanza..Ciao
Grazie, avevo già letto in giro articoli in inglese che spiegavano il comportamento, ma sicuramente le similitudini che evidenzi chiariscono molto meglio.
Ora sto dando cornate alla messa a fuoco, sto facendo foto (D800) a 1/100 con vr attivo, 100 iso, f. da 11 a 32, su soggetti (alberi) distanti da 10 a 100mt e a 1:1 mi trovo dettagli scarsissimi, come se fosse sfocato.
Ho come l'impressione di un micromosso, anche se con il vr attivo...
Ovviamente messa a fuoco punto singolo centrale. Mah.
Ora sto dando cornate alla messa a fuoco, sto facendo foto (D800) a 1/100 con vr attivo, 100 iso, f. da 11 a 32, su soggetti (alberi) distanti da 10 a 100mt e a 1:1 mi trovo dettagli scarsissimi, come se fosse sfocato.
Ho come l'impressione di un micromosso, anche se con il vr attivo...
Ovviamente messa a fuoco punto singolo centrale. Mah.
Ogni tanto stà storia del diaframma che si chiude da solo salta sempre fuori... Allora. Considera il tuo 105 micro come un 105 effettivo solo con messa a fuoco ad infinito. Nelle riprese ravvicinate il 105 (che è un IF) riduce progressivamente la propria focale pur mantenendo fisicamente la propria lunghezza. Il 105 VR, infatti, non si allunga ne si accorcia variando la distanza di messa a fuoco. Il barilotto rimane della stessa dimensione. Ora, prova a metterti dalla parte del sensore e prova ad immaginare ciò che il sensore vede durante la messa a fuoco progressivamente da lontano a vicinissimo. Immaginati, situazione corrispondente a fuoco all'infinito, sul fondo di un pozzo. Osserverai, dal fondo del pozzo, un certo diametro del foro d'uscita. Bene. Mettiamo a fuoco da vicino. Abbiamo detto che il 105 accorcia la propria focale pur mantenendo una lunghezza di 105 il barilotto.
A cosa corrisponde questo nella nostra analogia? Ad alzare il pozzo!! Se, infatti, il pozzo viene alzato non vedrai più un foro d'uscita dello stesso diametro che osservavi precedentemente, ma progressivamente più piccolo. La tua macchina fotografica sta vedendo questo e ti sta avvertendo di quello che succede. Punto e basta.
PS. Canon non lo fa
PPS Anche quando metto i tubi kenko la mia macchina non mi avverte più
Ciao, Ivan
A cosa corrisponde questo nella nostra analogia? Ad alzare il pozzo!! Se, infatti, il pozzo viene alzato non vedrai più un foro d'uscita dello stesso diametro che osservavi precedentemente, ma progressivamente più piccolo. La tua macchina fotografica sta vedendo questo e ti sta avvertendo di quello che succede. Punto e basta.
PS. Canon non lo fa
PPS Anche quando metto i tubi kenko la mia macchina non mi avverte più
Ciao, Ivan
Ogni tanto stà storia del diaframma che si chiude da solo salta sempre fuori... Allora. Considera il tuo 105 micro come un 105 effettivo solo con messa a fuoco ad infinito. Nelle riprese ravvicinate il 105 (che è un IF) riduce progressivamente la propria focale pur mantenendo fisicamente la propria lunghezza. Il 105 VR, infatti, non si allunga ne si accorcia variando la distanza di messa a fuoco. Il barilotto rimane della stessa dimensione. Ora, prova a metterti dalla parte del sensore e prova ad immaginare ciò che il sensore vede durante la messa a fuoco progressivamente da lontano a vicinissimo. Immaginati, situazione corrispondente a fuoco all'infinito, sul fondo di un pozzo. Osserverai, dal fondo del pozzo, un certo diametro del foro d'uscita. Bene. Mettiamo a fuoco da vicino. Abbiamo detto che il 105 accorcia la propria focale pur mantenendo una lunghezza di 105 il barilotto.
A cosa corrisponde questo nella nostra analogia? Ad alzare il pozzo!! Se, infatti, il pozzo viene alzato non vedrai più un foro d'uscita dello stesso diametro che osservavi precedentemente, ma progressivamente più piccolo. La tua macchina fotografica sta vedendo questo e ti sta avvertendo di quello che succede. Punto e basta.
PS. Canon non lo fa
PPS Anche quando metto i tubi kenko la mia macchina non mi avverte più
Ciao, Ivan
A cosa corrisponde questo nella nostra analogia? Ad alzare il pozzo!! Se, infatti, il pozzo viene alzato non vedrai più un foro d'uscita dello stesso diametro che osservavi precedentemente, ma progressivamente più piccolo. La tua macchina fotografica sta vedendo questo e ti sta avvertendo di quello che succede. Punto e basta.
PS. Canon non lo fa
PPS Anche quando metto i tubi kenko la mia macchina non mi avverte più
Ciao, Ivan
se ti riferisci a quanto ho scritto, mi dici dove avrei sostenuto che il diaframma si chiude magicamente da solo?
Magari la mia risposta non sarà così esaustiva come ti sarebbe piaciuto, per questo neanche la tua spiega come la reflex ti avverte.
Allora per farti contento, il diaframma non si apre e non si chiude, la reflex ti avvisa, presentandoti a display un valore di diaframma più chiuso, nel caso di avvicinamento, di quello impostato manualmente.
Cosa che nelle vecchie analogiche non poteva capitare, in quanto la lettura veniva fatta sulle scritte stampigliate sul barilotto, attraverso le famose "orecchie di coniglio".
ciao
Grazie, avevo già letto in giro articoli in inglese che spiegavano il comportamento, ma sicuramente le similitudini che evidenzi chiariscono molto meglio.
Ora sto dando cornate alla messa a fuoco, sto facendo foto (D800) a 1/100 con vr attivo, 100 iso, f. da 11 a 32, su soggetti (alberi) distanti da 10 a 100mt e a 1:1 mi trovo dettagli scarsissimi, come se fosse sfocato.
Ho come l'impressione di un micromosso, anche se con il vr attivo...
Ovviamente messa a fuoco punto singolo centrale. Mah.
Ora sto dando cornate alla messa a fuoco, sto facendo foto (D800) a 1/100 con vr attivo, 100 iso, f. da 11 a 32, su soggetti (alberi) distanti da 10 a 100mt e a 1:1 mi trovo dettagli scarsissimi, come se fosse sfocato.
Ho come l'impressione di un micromosso, anche se con il vr attivo...
Ovviamente messa a fuoco punto singolo centrale. Mah.
C'è qualcosa che ti sfugge... oppure è un lapsus... Non puoi essere 1:1 se il soggetto é a 10 metri.
C'è qualcosa che ti sfugge... oppure è un lapsus... Non puoi essere 1:1 se il soggetto é a 10 metri.
Si hai assolutamente ragione, me ne sono accorto ora rileggendo, 1:1 non c'entra nulla e non so da dove mi è uscito...
Comunque, per evitare inquinamenti delle discussioni, ho aperto questa, per la messa a fuoco:
105 Micro Vr, Messa A Fuoco
se ti riferisci a quanto ho scritto, mi dici dove avrei sostenuto che il diaframma si chiude magicamente da solo?
Magari la mia risposta non sarà così esaustiva come ti sarebbe piaciuto, per questo neanche la tua spiega come la reflex ti avverte.
Allora per farti contento, il diaframma non si apre e non si chiude, la reflex ti avvisa, presentandoti a display un valore di diaframma più chiuso, nel caso di avvicinamento, di quello impostato manualmente.
Cosa che nelle vecchie analogiche non poteva capitare, in quanto la lettura veniva fatta sulle scritte stampigliate sul barilotto, attraverso le famose "orecchie di coniglio".
ciao
Magari la mia risposta non sarà così esaustiva come ti sarebbe piaciuto, per questo neanche la tua spiega come la reflex ti avverte.
Allora per farti contento, il diaframma non si apre e non si chiude, la reflex ti avvisa, presentandoti a display un valore di diaframma più chiuso, nel caso di avvicinamento, di quello impostato manualmente.
Cosa che nelle vecchie analogiche non poteva capitare, in quanto la lettura veniva fatta sulle scritte stampigliate sul barilotto, attraverso le famose "orecchie di coniglio".
ciao
Ohibò cesare. Non mi riferivo a quello che hai scritto. Mi riferivo al fatto che, da quando seguo il forum, stà storia del diaframma che si apre e chiude da solo te la ritrovi puntualmente 2-3 volte all'anno. La più bella che lessi fu di un tipo che affermava " Il 100 Zeiss non chiuderebbe mai da solo come fa il 105 nikkor "
Ciao, Ivan
Ohibò cesare. Non mi riferivo a quello che hai scritto. Mi riferivo al fatto che, da quando seguo il forum, stà storia del diaframma che si apre e chiude da solo te la ritrovi puntualmente 2-3 volte all'anno. La più bella che lessi fu di un tipo che affermava " Il 100 Zeiss non chiuderebbe mai da solo come fa il 105 nikkor "
Ciao, Ivan
Ciao, Ivan
Questa amenità mi mancava.
Sicuramente, perché lo Zeiss è un manual focus, mentre il micro, essendo un AFS, e un concentrato di tecnologia, lo fa da solo
ciao
Quello di chiudersi da solo ogni tanto capita anche al mio Nikon 300mm f/4 AF-IF ED, da F8 passa improvisamente a F32, impazzisce di punto in bianco ma ho capito il perchè, succede quando sto preparando lo scatto ed il tele è esposto al sole, è un problema di fonte di calore eccessiva, probabilmente il surriscaldamento della lente manda in tilt il diafframma. Verificato e riverificato, nel caso del mio 300 le motivazioni sono queste.
Ciao.
Ciao.