Giorni Perfetti
Diario di viaggio tra Life e Reportage

Ho portato al plurale una vecchia canzone di Lou Reed che mi suonava in testa mentre pennellavo le dolci colline
tra Toscana ed Umbria, pochi giorni fa.
La storia comincia un lunedì mattina alle 07:30 mentre saluto insiema ad altri genitori, il pullman carico di urlacchianti adolescenti in partenza per la gita scolastica di tre … dico tre giorni.
Il ragazzo è sistemato, felice, contento ... e custodito.
Le previsioni meteo … una favola.
Io e la mia signora … tre giorni di anarchia assoluta.
Dopo meno di un’ora imbocchiamo la Firenze –Siena con nel bauletto della moto solo pigiami, spazzolini ed un cambio.
Si passa Siena in un lampo per inforcare la Cassia ed inoltrarci in quello che io definisco
un pezzo di Paradiso caduto sulla Terra … le Crete Senesi.
Ma prima mi presento … anzi ci presentiamo:

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Il motore, nervoso fino ad allora, improvvisamente gira più piano.
Iniziamo a scivolare senza fretta lungo un nastro di asfalto
che in realtà è una finestra su un mondo di colori e colline senza soluzione di continuità

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Lungo queste strade si capisce l’essenza della parola “viaggio”.
Profumi, colori, il vento addosso e un percorso da gustare metro dopo metro.
Non correre per arrivare … ma spostarsi dentro il paesaggio quasi fossimo noi stessi parte di esso … senza fretta.
Senza neanche una mèta esatta, ma solo collegando dei puntini su una carta quasi fosse un gioco della settimana enigmistica,
e la motocicletta il nostro lapis.

Il primo di questi puntini è l’Abbazia benedettina di Monteoliveto Maggiore



Imponente edificio del 1300, con i suoi preziosi affreschi del Signorelli e del Sodoma.



Nel silenzio del chiostro e della storia si è fatta già l’ora di pranzo, e la prima fiorentina ed il primo quartino di rosso,
gustati con calma all’ombra di un pergolato in fiore, aggiungono al piacere della vista e degli odori,
anche quello del palato in un’armonia assoluta.

Si riparte, e ad ogni curva ci sarebbe da fermarsi.
Molti spot pubblicitari di autovetture, hanno vitsto far da sfondo cascinali e strade orlate di cipressi, propri di questa zona.
Tutti non è possible fotogrfarli, ma passando in prossimità di questo boschetto la moto istintivamente accosta … click!



Via … il prossimo puntino sulla carta è un posto veramente particolare.
Lasciata la moto e percorse poche centinaia di metri in un ameno sottobosco,
si para dinnanzi a noi questo insolito scenario.

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Sono le Terme di San Filippo (Bagni di) ai piedi del Monte Amiata sul versante senese.
Nella macchia mediterranea sgorga questa sorgente di acqua alcalino-sulfurea a 52°,
già nota nel medioevo, e punto di ristoro per i pellegrini.
Non vi dico il piacere di togliersi gli stivali e fare una passeggiata nelle vasche sottostanti la cascata.



Allietati dalla temperatura fresca del sottobosco e calda delle acque,
è la volta di riprendere il cammino verso L’Abbazia di Sant’Antimo.

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La leggenda narra della sua fondazione ad opera di Carlo Magno.



In realtà la costruzione del nucleo primitivo sarebbe da ricondurre al culto delle reliquie di Sant'Antimo di Arezzo.
Alla morte del santo, nel 352, alcuni devoti costruirono sul luogo del martirio
un piccolo oratorio al fine di poter pregare sulla sua tomba



Prima dell’ultimo puntino della giornata, vogliamo tornare
in un posto già visitato molti anni fa.
Il tempo di un gelato ed una passeggiata attorno alla piazza …
si attorno, perché nella piazza non è consentito il passeggio per evidenti motivi



Bagno Vignoni è rimasta urbanisticamente inalterata dai tempi della sua fondazione, quando nella grande vasca di acqua termale, presero il bagno Santa Caterina da Siena e Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico.



Sulla cinta muraria il sole sta iniziando a calare, filtrando i suoi raggi attraverso fiori coltivati che diffondono il loro intenso profumo, e ci ricorda che è ora di avvicinarsi al punto del pernottamento.



La nostra moto accosta di nuovo … e come biasimarla,
quando ti si para davanti uno spettacolo come questo.



Pienza.
La Città d'Autore, la Città Ideale, la Città Utopia. La città "nata da un pensiero d'amore e da un sogno di bellezza" come scrisse Giovanni Pascoli, per volontà di Enea Silvio Piccolomini, umanista raffinato e insigne, intraprese la carriera ecclesiastica e divenuto Papa, volle che in questo luogo, che aveva visto la sua nascita, sorgesse una città il cui nome ricordasse il suo papato.



L’albergo è 50 Mt dalla piazza centrale del paese, e riparata la moto al sicuro, dopo una bella doccia e una gustosa cena al lume di candela, una romantica passeggiata tra mura pregne di storia e di bellezza …
ed ai piedi della città la Val d'Orcia raccoglie gli ultimi raggi del giorno.



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Il mattino successivo sveglia presto … anzi no. Chi ci corre dietro?
Colazione con calma, bagaglio a posto e prime due tappe: il lago di Chiusi e Chiusi città.



Un buon caffè ed un passaggio in questa bella cittadina, considerata una delle più antiche città etrusche (VI secolo A.C.), poi prograssivamente assorbita dall’egemonia romana attorno al II secolo A.C.
Qui, mischio sacro e profano: dopo un pellegrinaggio in chiese e chiesette di varie epoche, approfitto della cortesia di un gommista per verificare la pressione delle gomme, visto che i due benzinai interpellati nei giorni precedenti mi avevano rivelato rispettivamente una posteriore troppo gonfia … troppo sgonfia (nota di viaggio).

Tutto bene … si riparte per il periplo del Trasimeno, e dopo opportuna sosta a Passignano, con annessa fregatura culinaria (tutte le volte mangio male e caro anche se cambio ristorante), ci “consoliamo” con un’oretta di ozio assoluto.

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Lasciato il lago alle spalle, percorriamo il tratto di strada a scorrimento veloce in prossimità di Perugia in mezzo ad un traffico commerciale piuttosto intenso, che rende sgradevole quei Km di trasferimento verso il prossimo puntino sulla carta.

La città della pace



Assisi
Una città densa di storia e misticismo.



Bella nella sua architettura imponente quanto nei suoi delicati scorci.



Si respira un’aria magica, e la sera al tramonto per le sue stradine,
un po’ per l’atmosfera, un po’ per il vino,
ma soprattutto per i chiari segni della vita di un grande Uomo che li è nato, vissuto e da li diffuso il suo messaggio,
anche uno non avvezzo a “bazzicar preti e Santi” come me …
beh qualcosa dentro effettivamente …



Se poi le stelle si mettono ad incorniciare quei monumenti che sono le cattedrali



… forse è giunta l'ora di ritirarci nelle nostre stanze.

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Al mattino … non presto, dopo tanta strada tra dolci colline,
decidiamo di salire sul Monte Subasio
per visitare l'Eremo delle Carceri.



Quassù tutto è umile e povero, tutto è silenzio,
tutto è sorriso di terra e di cielo.
Appena fuori dall'Eremo, subito dopo il ponte che conduce al sentiero che porta alla grotta di Fra Leone, si trova un leccio alquanto malandato
e tenuto su con corde e staffe.



Se dobbiamo credere al folclore locale, ed alle leggende che si tramandano,
questo albero di leccio vide Francesco.
Quindi oggi l'albero dovrebbe avere la veneranda età di circa 800 anni.
Camminando per antichi sentieri nei pressi del Monastero, si incontrano decine di altari.
Alcuni sorti come testimoni del percorso del Santo,
altri minuscoli, quasi invisibili, formati da innumerevoli piccole croci costruite con legnetti e tenute insieme da fili d’erba.



Preghiere di devoti …
o domande di uomini semplici, velatamente alla ricerca di risposte
ai troppi dubbi del vivere quotidiano.

Questo ci sembra un bel punto di arrivo, dove riprendere la strada per tornare a casa.
Ora è tempo di macinar chilometri senza indugiare.
Nel ritorno doppiamo Passignano
(evitando stavolta l’ennesima fregatura culinaria),
per piegare verso Cortona ed Arezzo.
Qui in una storica trattoria diamo fondo agli ultimi €uro messi in preventivo …
anzi abbiamo sforato già da un po’ … ma che importa.
Una volta a casa ci ripromettiamo di entrare in un regime “monastico” casa/lavoro …
fino alla prossima occasione.
Da Arezzo, per evitare l’autostrada ed un Valdarno ben conosciuto, percorriamo tutto il Casentino fino a Stia.
Da li il CBF ci porta sicuro ed arzillo fino al passo della Consuma
passando per Montemignaio.
Una boccata di fresco ed un caffè,
prima di calare rapidamente nella conca fiorentina.

A sera tutti rientrati alla base … e la moto al sicuro in garage.
Domani la quotidianeità ci risucchierà …
come è giusto che sia … forse.

Per adesso ancora negli occhi quel tramonto
su un pezzo di Paradiso caduto sulla Terra



Fine

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Nikon Coolpix S1
Nikon Capture NX
Adobe Photoscop CS2
Honda CBF 500

Messaggio modificato da kurtz il Jun 20 2007, 10:14 PM

hai solo omesso 2 cose nell'attrezzatura:
- un grande uomo
- una grande moglie

il resto si commenta da solo.
Ti ammiro

.oesse.

Splendido diario di viaggio!
Queste tue foto (e tante altre nel forum) mi fanno venire una tale voglia di viaggiare per l'Italia...

Ne hai altre?

ciao
Alessandro


PS: Unico appunto, l'effetto glow di alcune foto (va a gusti, ovviamente: così biancastro a me non piace molto...)

Caro Fabio,
già ti ho detto cosa pensavo di questo "Life"...perchè di Life si tratta...
Un racconto e un viaggio il tuo che vogliono dire tante cose!
Resta solo che un moderatore o un NPU lo sposti nella sezione che merita!
Un saluto grande, Davide.

Un bel viaggio fra splendidi luoghi,
indipendentemente dal fatto che sia un LIFE o un articolo di "Viaggi" ti faccio i miei complimenti in quanto mi è molto piaciuto il taglio che hai saputo dare al tuo lavoro. Ciao.

Messaggio modificato da brusa69 il Jun 1 2007, 03:11 PM

Bello, bello, bello.

Il tuo viaggio continua, in moto e con la visiera dell'integrale abbassata.

Un abbraccio ad entrambi.
Gianluca

Complimenti. Ecco quello che intendevo parlando (in una discussione su un mio viaggio in Ladak) - da un lato - di foto tramite cui condividere le emozioni e - dall'altro - dei miei dubbi rispetto alla qualità "intrenseca" degli scatti (i miei ovviamente ). Queste foto sia comunicano che sono bellissime!
Un maestro da seguire (anche sulle strade toscane), ma questo già si sapeva...
Ciao

Mi hai fatto venire una voglia bestia di fare il tagliando e cambiare le gomme e preparare la borsa magnetica ecc ecc... complimenti, fotoviaggio stupendo

Ho ripercorso grazie a te luoghi a me cari.... le crete... Assisi ... ecc
Bellissimo viaggio fotografico tra la Toscana e l'Umbria, le terre che piu' amo.
bravissimo!!! e... Grazie.

Grazie Fabio per aver condiviso con noi questi momenti bellissimi ma anche molto personali. Lo giudico un gran gesto.

Per quanto tu non sia avvezzo a "bazzicar preti e santi" sono sicuro che quell'aria, ancora pregna del Suo messaggio (nonostante tutto...) vi abbia fatto bene...

Non so a te, ma a me la storiella della Perfetta Letizia mi ha aiutato spesso ad accettare i momenti difficili e di questo non posso che ringraziare Frate Francesco!

Le foto sono belle ma in questo caso le emozioni che mi hai regalato non sono venute da quelle!

ancora!

un viaggio magnificamente narrato, intimo e bello. grazie ragazzi!

Nella primavera del 2000, tornando da Siena a Roma, ho attraversato la Val d'Orcia ed ho avuto modo di contemplare lo splendido paesaggio del luogo: purtroppo si era sul tardi, la luce stava calando, il sottoscritto era distrutto in quanto reduce da una intensa giornata e, pertanto, i magici scorci delle Crete Senesi sono rimasti impressi su null'altro che... la mia memoria visiva ! Conto prima o poi di ritornarci con digireflex e annessi e connessi: nel frattempo, complimenti per lo splendido life e grazie per avermi fatto rivivere dei piacevoli ricordi.

Ognuno di Voi, in base al fatto che mi conosca personalmente o no, ha colto un lato di questi "appunti di viaggio".

Chi si è soffermato sulle foto, che belle o brutte che siano sono un importante ricordo "catturato" con una "semplice" compatta, a riprova che queste piccoline escono a testa alta da ogni situazione, forti anche di un ingombro irrisorio.

Chi invece, conoscendomi, ha colto la doppia valenza di questa storia ed ha lasciato un commento che mi ha sinceramente toccato.

A tutti un "grazie ragazzacci".

ciao fabio, questo lo avevo perso... molto intenso il tuo racconto/video/testo...
una bella esperienza
ciao
G.

Ciao Capitano Kurtz.

Mi hai dato modo di iniziare a leggere un racconto composto di piacevoli immagini, pensieri dal profondo del cuore di chi come Te ama trasmettere un messaggio sincero e trasparente.

Un racconto che ha inizio con “Ho portato al plurale una vecchia canzone” ma che non avrà forse mai fine, proprio come quel motivo.

Cosa mi ha trasmesso questo Tuo messaggio?
Passione, voglia di scoprire, sapore di viaggio proprio come quelli della mia gioventù, Fotografia ed arte.

Quasi come per magia per qualche istante mi sono sentito sulla sella della Tua 2 ruote che mi ha condotto “mentre pennellavo le dolci colline”, anch’ io ho avuto questa fortuna…

grazie a Te, anzi a Voi!

Un salutone anche alla Tua Signora.

Marco

Ecco come trascorrere tre giorni alla ricerca di emozioni forti, le nostre emozioni che fanno parte del nostro dna, che non ci lasceranno mai, basterà posare gli occhi su una di quelle immagini e tutto tornerà alla memoria, ...... piacevolmente
grazie Fabio per averle condivise con noi

Bellissimo diario di viaggio, mi piace molto il taglio che hai dato ad alcuni scatti....

bellissimo Fabio!

Grande Fabio..
Grazie per aver condiviso con tutta la comunity questo tuo viaggio in compagnia della tua dolce meta',regalandoci emozioni e gradevoli foto....
Complimenti...


Valerio

Da motociclista e fotografo ti ringrazio per i bei momenti che ci avete regalato...Mi avete fatto venir voglia di partire...

Mi hai fatto venire una voglia bestia di fare il tagliando e cambiare le gomme e preparare la borsa magnetica ecc ecc...

Da motociclista e fotografo ti ringrazio per i bei momenti che ci avete regalato...Mi avete fatto venir voglia di partire...

Son due settimane che rimando una "gitarella" sui monti sibillini causa maltempo.
Ma prima o poi arriverà il sole ...

Grazie dei bei commenti.

Ciao Fabio.

Per quel poco (tanto ??? ) che ti conosco, posso solo dirti che guardando le tue foto e leggendo il racconto che le accompagna mi è sembrato di viaggiare insieme a te e alla tua lei.
Sei stato molto bravo a esternare le sensazioni più intime che questo viaggio ti ha trasmesso, rendendo il lettore partecipe di tutto ciò.
Ma, soprattutto, mi hai trasmesso una gran voglia di libertà, una gran voglia di viaggiare con la mia compagna (e basta) alla ricerca di sensazioni che lavoro, figli, quotidianità hanno momentaneamente sopito.

Alla prossima gita (dei figli, ovvio )

Un carissimo saluto !!!

Sai Fabio, penso a quella strada percorsa, ai 'paradisi' scorti, alle 'fregature' culinarie, agli attimi preziosi e irripetibili ed oltre ad essere stata coinvolta nel tuo racconto di 'cardiaco' , mi fa pensare che questo sia a 'pieno giro' un LIFE con la L maiuscola. Un esperienza, che, in tanti vorrebbero poter vivere. Semplice. Gioiosa. Serena. Con la persona che condivide con te, non solo una strada di 'campagna', ma una strada per ben piu' lunga e spesso piu' ardua.

Purtroppo non so perchè ma non riesco a vedere le foto ( che comunque avevo gia' visto prima ). Lasciarti un pensiero è difficile. Posso solo dirti che nonostante ci sentiamo poco, meno di prima, le persone come te, semplici, sensibili, profonde, schiette ... lasciano sempre un segno indelebile, ed io sono felice di averti incrociato, durante il mio viaggio.

Omaggi alla Signora

Quelle sensazioni che ho descritto e che con piacere apprendo esservi piaciute, sono comuni a tutti.
A chi non piace rallentere ... scendere dalla giostra.
Godere appieno della bellezza delle opere dell'uomo ... della natura ... dei piaceri della tavola e condividerle con una "complice" in sintonia col tuo ritmo ... il tuo respiro.

Chi in certi momenti non prova un'emozione nel percepire qualcosa che trascende la realtà del quotidiano.

A chi non piace il bello "incontestabile" di un tramonto ... di una collina in primavera ... del sapore della libertà amplificato dal viverla in due.

E' che quasi sempre siamo restii a parlarne.
Pudore?
Paura di non essere compresi?
Tacere un momento di felicità per paura che anche solo a nominarlo questi svanisca?

Boh. A me stavolta mi andava di raccontarvelo con le immagini e le parole.

Si, forse questo è il life più life che potessi fare ...

Grazie.

GRANDE FABIO OGNI ALTRA PAROLA E' SUPERFLUA ........ ciao rosario