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Non posso comunque neppure negare l’ espressa volontà del Nostro grande Gianni sulla necessità di “emulare” le straordinarie condizioni che alcune procedure di un tempo passato ma non molto lontano! portavano a straordinari risultati qualitativi.
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E questa frase mi fa pensare ...
Crediamo veramente che i nostri posteri, ignari di tali procedimenti e risultati, sentiranno (per esempio) l'esigenza di simulare la grana delle ormai sconosciute emulsioni ...?
Oppure questo è un retaggio che ci portiamo dietro noi "traghettati" nel digitale, che scomparirà con noi ?

Grazie dei bei commenti.

Io credo che i nostri posteri si "adatteranno" a quello che avranno a disposizione in quel momento. Come noi ci siamo adattati alla pellicola, senza pensare troppo alle procedure della daghuerrotipia.

Noi abbiamo la fortuna (io credo) di essere fotografi attivi, durante un passaggio epocale tra due tecnologie. Abbiamo avuto (e l'abbiamo ancora) la massima espressione qualitativa per quanto riguarda la fotografia chimica e ci avviamo verso le nuove frontiere che la fotografia digitale ci fa intravvedere.

Come, all'inizio del XXsec. l'emozione di chi, sceso da cavallo, ha potuto sedere sulle prime rumorose, puzzolenti e spartane autovetture.
Sicuramente un'emozione maggiore di quella che provo oggi, guidando la mia auto.

Un bel Life, Fabio, scattato e scritto alla tua "solita" maniera, e che fa riflettere, nonostante l'apparente "frivolezza" dell'argomento.

Stefano

Ciao Fabio,
mi limito a dirti che quello che conta e cioe' il risultato finale e' davvero ben riuscito.
Sono convinto che per produrre un buon bianconero digitale si debba conoscere la resa di quello a pellicola, il tuo e' infatti strepitoso.
I miei complimenti!