QUOTE(luigino77 @ Sep 3 2015, 04:04 PM)
Ho pianto molto guardando questa foto, ed ancora mi commuove. L'essere padre di un bimbo della stessa età forse ne amplifica, se possibile, la forza.
Questa foto è brutale, fa così male che mi ha scioccato, e penso diverrà, come già detto da molti il simbolo della tragedia in atto.
Molte volte si è discusso del ruolo della fotografia, e della sua superiorità, a volte, rispetto alle parole.
Questo ne è un caso sublime e tremendo, una foto, dice tutto.
Quindi penso che vada pubblicata, come peraltro hanno fatto molte testate giornalistiche mondiali, perché veicola un messaggio diretto, che spazza via il chiacchiericcio e la superficialità con la quale si era finora affrontata la questione dei migranti.
Grazie della discussione, questo il mio parere, saluti
Giacomo
Anche io quoto tutto, e non avrei voluto che mi fosse celata questa foto.
Il mio unico dubbio sul pubblicare o meno era più rivolto ai "luoghi" in cui questa foto veniva resa visibile:
giornali che sono visibili nelle edicole per strada, telegiornali nazionali ad orari di pranzo e cena.
Ho un bambina di 6 anni, per puro caso ancora non ha visto questa foto, o meglio, durante il telegiornale ha intravisto qualcosa ma non ha percepito cosa.
Per lei i bambini non "salgono in cielo", soltanto gli anziani molto vecchi, stanchi e malati lo fanno.
E nonostante questo, come tanti bambini, ha paura delle streghe, dei cattivi, del buio.
Il rapporto dei bambini con la morte è qualcosa di delicato, ogni bambino deve arrivare a sviluppare alcune competenze emotive prima di poterlo affrontare senza profondo sconvolgimento.
E già è difficile arrivare a comprendere, accettare e metabolizzare la morte degli anziani, quando invece si trovano di fronte alla morte di un loro coetaneo o peggio, ancora più piccolo, la questione cambia, cambia molto.
Forse il mio è egoismo, voglio ritardare questa presa di coscenza per mia figlia per non farle del male, per proteggerla.
Però credo anche che sia diritto e dovere di un genitore riuscire a capire quando i propri figli possono affrontare una questione tanto sconvolgente.
Non lo so, sono confuso.