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Fotovoltaico + Solare Termico
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Valejola
Messaggio: #51
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 06:07 PM) *
Grazie ho dato un occhiata alla Hercules condensing, mi sembra un ottima macchina e dai prezzi trovati in rete costerebbe anche abbastanza di meno...
Per i centri assistenza Immergas nella mia zona non ci sono problemi...
Il ricircolo sanitario non lo conoscevo e mi sembra una bella soluzione, lo prevederò.
Se hai altre dritte fatti avanti.... messicano.gif
Grazie di nuovo per la disponibilità
Simone

Altri consigli per ora non me ne vengono in mente, se non quello di far fare tutto da professionisti seri, competenti e soprattutto precisi e pignoli.
Quà da noi, come penso in tutt'Italia, lavorano sia professionisti che cialtroni (te ne potrei raccontare quante ne vuoi)...quindi molta molta attenzione a scegliere chi ti progetta e posa l'impianto.
Informati il più possibile e se mai chiama direttamente i centri assistenza per questo tipo di informazioni perchè lavorano con molti idraulici e termotecnici e sapranno sicuramente darti buoni consigli su chi scegliere...
Non ti fermare solo al totale del preventivo perchè spesso chi ti chiede di meno, ti offre di meno.
Poi quando hai individuato il professionista giusto, decidi insieme a lui modello, potenza e vari accessori/kit riguardanti la caldaia. La scelta è ampia!
Altro accorgimento: occhio al trattamento dell'impianto di riscaldamento e, se fosse necessario, anche di quello dell'acqua sanitaria.
Il riscaldamento, anche da nuovo, và trattato chimicamente, se no rischi (non c'è la certezza ma può succedere) di intasare lo scambiatore perchè quello delle caldaie a condensazione, per poter rendere, sfrutta tubazioni di piccola sezione, che ovviamente soffrono la sporcizia e i residui.
Fai anche montare un filtro sul ritorno così stai tranquillo.
Stessa cosa la parte sanitaria...se nella zona c'è acqua dura, conviene predisporre un addolcitore, e se tende a lasciare residui, un bel filtro e via.
Poi appena fai l'avviamento, fai il solito ciclo antilegionella.
Riguardo invece il fotovoltaico pure io sapevo che era come dice porkchop...ed è per questo che dicevo che non è più vantaggioso come una volta, perchè ora l'unica che ci guadagna è l'enel!!!!

Messaggio modificato da Valejola il Jun 4 2014, 05:38 PM
simonegiuntoli
Messaggio: #52
QUOTE(mikeol @ Jun 4 2014, 06:35 PM) *
Il problema non è continuare a produrre, ma quello di NON immettere in rete energia se le protezioni di rete sono scattate. Pensa se in cabina un operatore apre un interruttore in media tensione per fare lavorio, e io gli "butto" energia dal mio imopianto....
Sugli impianti di produzione è richiesto il cosiddetto dispositivo di interfaccia (DI), azionato da apposite protezioni (SPI), che disconnetta dalla rete l'impianto di produzione. Purtroppo, i piccoli inverter uso domestico o similare hanno il DI+SPI incorporato, e appena "sentono" che manca la rete si disattivano e non forniscono più energia in uscita. Negli impianti più consistenti che servono anche attività produttive, l'impianto FV continua a produrre per l'attività, pur restando disconnesso dalla rete, perchè il DI+SPI è a parte, e posso continuare ad alimentare "in isola" alcune utenze.
Nulla lo vieta, non è illegale, se sono scollegato dalla rete (con un contattore, p.es., o con un apposito interruttore).
Con gli inverter "domestici" è invece impossibile: se manca la rete, l'inverter si spegne, non può funzionare in isola, se non è fatto apposta per quello (ma in tal caso non lo posso usare per un impianto connesso in rete).
Non entro nel dettaglio della convenienza attuale di un impianto FV domestico; in breve, conviene solo se lo dimensiono in modo da consumare, in kWh, tutto quello che produco, sono finiti i tempi d'oro dei primi "conto energia", quando lo Stato regalava soldi (o meglio, regala i soldi che noi paghiamo e pagheremo per anni in bolletta, a favore di chi ha avuto riconosciute tariffe incentivanti che nessun altro paese ha mai concesso.... ma siamo in Italia, perchè aspettarsi cose intelligenti????)
saluti

mikeol
mikeol


E' verissimo, non solo devi consumare tutto ma devi anche farlo evitando scambi, da qui gli accumulatori. Io metterò solo il minimo indispensabile previsto dalla legge che penso sia 1 Kw, spendendo il minimo possibile, ovviamente restando nella qualità, e cercando di consumare tutto, che con un Kw non penso sia difficile... messicano.gif
Grazie per il passaggio...
GuidoGR
Messaggio: #53
A casa mia ho un impianto solare termico Buderus per il solo riscaldamento dell'acqua sanitaria.
Non ho potuto utilizzarlo per il riscaldamento perché questo sistema funziona solo con il riscaldamento a bassa temperatura (quello "a pavimento" o a "pannelli radianti") mentre io ho i tradizionali termosifoni.
Mi trovo molto bene ed ho quantificato un risparmio annuo pari a circa 4/500 litri di gasolio. Il ritorno economico va ovviamente visto a medio/lungo periodo, in quanto l'impianto ha un suo costo, però spese di questo tipo non devono essere viste solamente nell'ottica del risparmio (che talvolta neppure c'é), quanto nella soddisfazione personale di non consumare troppe risorse non rinnovabili.
Quest'anno ho anche installato un impianto fotovoltaico trifase da 6kW di picco, il costo è stato di circa 15000Euro IVA compresa.
In questo modo ho la personale soddisfazione di produrre annualmente, in modo ecologico, e di immettere in rete un quantitativo di corrente elettrica superiore a quello che io consumo annualmente (5700 kWh circa). In questo modo la mia abitazione ha un bilancio energetico pari a zero nei confronti della collettività (non sono un "verde", ma ritengo che ciascuno di noi, potendo, dovrebbe fare comunque qualcosa...), almeno per quanto riguarda il consumo di energia elettrica.
Non ho comunque ancora quantificato il risparmio a livello monetario, ma ho l'impressione che i tempi siano piuttosto lunghi, almeno 10/12 anni prima di arrivare alla pari...
Inoltre il mio impianto di riscaldamento, a cinque zone separate, dotate di altrettanti termostati e pompe, è affiancato da una stufa a legna in refrattario e ceramica (Thun). Essa integra il riscaldamento invernale della zona "giorno" sostituendosi all'impianto a termosifoni, la legna è autoprodotta abbattendo gli alberi morti del terreno circostante od acquistata in loco (km zero).
Adesso devo solo sostituire la già ottima caldaia a gasolio con una a gas a condensazione e poi dovrei essere a posto per un po'... :-)

Messaggio modificato da GuidoGR il Jun 4 2014, 05:45 PM
simonegiuntoli
Messaggio: #54
QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 06:37 PM) *
Altri consigli per ora non me ne vengono in mente, se non quello di far fare tutto da professionisti seri, competenti e soprattutto precisi e pignoli.
Quà da noi, come penso in tutt'Italia, lavorano sia professionisti che cialtroni (te ne potrei raccontare quante ne vuoi)...quindi molta molta attenzione a scegliere chi ti progetta e posa l'impianto.
Informati il più possibile e se mai chiama direttamente i centri assistenza per questo tipo di informazioni perchè lavorano con molti idraulici e termotecnici e sapranno sicuramente darti buoni consigli su chi scegliere...
Non ti fermare solo al totale del preventivo perchè spesso chi ti chiede di meno, ti offre di meno.
Poi quando hai individuato il professionista giusto, decidi insieme a lui modello, potenza e vari accessori/kit riguardanti la caldaia. La scelta è ampia!
Altro accorgimento: occhio al trattamento dell'impianto di riscaldamento e, se fosse necessario, anche di quello dell'acqua sanitaria.
Il riscaldamento, anche da nuovo, và trattato chimicamente, se no rischi (non c'è la certezza ma può succedere) di intasare lo scambiatore perchè quello delle caldaie a condensazione, per poter rendere, sfrutta tubazioni di piccola sezione, che ovviamente soffrono la sporcizia e i residui.
Fai anche montare un filtro sul ritorno così stai tranquillo.
Stessa cosa la parte sanitaria...se nella zona c'è acqua dura, conviene predisporre un addolcitore, e se tende a lasciare residui, un bel filtro e via.
Poi appena fai l'avviamento, fai il solito ciclo antilegionella.
Riguardo invece il fotovoltaico pure io sapevo che era come dice porkchop...ed è per questo che dicevo che non è più vantaggioso come una volta, perchè ora l'unica che ci guadagna è l'enel!!!!

Grazie,
per gli artigiani diciamo che quelli che conosco sono seri e competenti, per esempio quello a cui mi rivolgo adesso per la manutenzione annuale è un "amico" mi ci servo da più di 20 anni e non ho mai avuto problemi, è venuto per un intervento anche la vigilia di Natale e non mi ha fatto pagare niente, ovviamente il danno era piccolo, mi ha detto ci si rifarà la prossima volta... wink.gif
Un ultima domanda secca:
Non avendo il riscaldamento a pavimento, ma uno tradizionale, la caldaia a condensazione, conviene o no?
Scusa se approfitto... messicano.gif

grazie.gif
GuidoGR
Messaggio: #55
A proposito di ricircolo sanitario: tutto il mio impianto ne è dotato, con tanto di orologio per far partire la pompa solo negli intervalli previsti, però ho constatato che le tubazioni disperdono un quantitativo enorme di calore, pur essendo coibentate. In inverno il calore tende comunque a riscaldare gli ambienti e quindi non è interamente sprecato, mentre in estate mi riduce progressivamente la riserva di acqua calda accumulata, con il risultato che, se piove per due giorni di fila, non ho più l'acqua calda "solare" e devo accendere la caldaia...
Per questo motivo ho disattivato il sistema, l'unica scomodità è che si deve lasciar scorrere qualche litro d'acqua prima di farsi la doccia :-)
Valejola
Messaggio: #56
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 06:49 PM) *
Grazie,
per gli artigiani diciamo che quelli che conosco sono seri e competenti, per esempio quello a cui mi rivolgo adesso per la manutenzione annuale è un "amico" mi ci servo da più di 20 anni e non ho mai avuto problemi, è venuto per un intervento anche la vigilia di Natale e non mi ha fatto pagare niente, ovviamente il danno era piccolo, mi ha detto ci si rifarà la prossima volta... wink.gif
Un ultima domanda secca:
Non avendo il riscaldamento a pavimento, ma uno tradizionale, la caldaia a condensazione, conviene o no?
Scusa se approfitto... messicano.gif

grazie.gif

Ti dirò...da noi, inteso come regione Piemonte, le caldaie a condensazione sono addirittura obbligatorie.
Lo sono già dal 2007 in caso di sostituzione o di ristrutturazione/nuovo impianto.
Ora lo sono pure per le caldaie esistenti perchè l'anno prossimo, figurati, vanno cambiate tutte se si supera un tot di inquinamento.
Quindi secondo me, già che ci sei, ti conviene pensare al futuro mica che anche da voi una mattina si svegliano col pallino dell'inquinamento e vi costringono come da noi.
Sulla convenienza qualcosina si risparmia, ma all'atto pratico si parla del 5% o poco più. Al 10% non si dovrebbe arrivare.
Col riscaldamento a pavimento abbinato invece sento parlare di 15 e addirittura 20%.


QUOTE(GuidoGR @ Jun 4 2014, 06:52 PM) *
A proposito di ricircolo sanitario: tutto il mio impianto ne è dotato, con tanto di orologio per far partire la pompa solo negli intervalli previsti, però ho constatato che le tubazioni disperdono un quantitativo enorme di calore, pur essendo coibentate. In inverno il calore tende comunque a riscaldare gli ambienti e quindi non è interamente sprecato, mentre in estate mi riduce progressivamente la riserva di acqua calda accumulata, con il risultato che, se piove per due giorni di fila, non ho più l'acqua calda "solare" e devo accendere la caldaia...
Per questo motivo ho disattivato il sistema, l'unica scomodità è che si deve lasciar scorrere qualche litro d'acqua prima di farsi la doccia :-)

Oltre alle ore hai anche un termostato che te lo disinibisce? Perchè appunto farlo girare "ad oltranza" ovviamente si fà sentire come consumo.
Se invece viene attivato quando si ha il surplus, allora è tutto di guadagnato.
Altra cosa, il circuito è preso direttamente dall'accumulo o da dopo la valvola termostatica (che dovresti avere di legge)?
Perchè un conto è far girare 40°, un altro è farne girare 60... smile.gif
simonegiuntoli
Messaggio: #57
QUOTE(GuidoGR @ Jun 4 2014, 06:45 PM) *
A casa mia ho un impianto solare termico Buderus per il solo riscaldamento dell'acqua sanitaria.
Non ho potuto utilizzarlo per il riscaldamento perché questo sistema funziona solo con il riscaldamento a bassa temperatura (quello "a pavimento" o a "pannelli radianti") mentre io ho i tradizionali termosifoni.
Mi trovo molto bene ed ho quantificato un risparmio annuo pari a circa 4/500 litri di gasolio. Il ritorno economico va ovviamente visto a medio/lungo periodo, in quanto l'impianto ha un suo costo, però spese di questo tipo non devono essere viste solamente nell'ottica del risparmio (che talvolta neppure c'é), quanto nella soddisfazione personale di non consumare troppe risorse non rinnovabili.
Quest'anno ho anche installato un impianto fotovoltaico trifase da 6kW di picco, il costo è stato di circa 15000Euro IVA compresa.
In questo modo ho la personale soddisfazione di produrre annualmente, in modo ecologico, e di immettere in rete un quantitativo di corrente elettrica superiore a quello che io consumo annualmente (5700 kWh circa). In questo modo la mia abitazione ha un bilancio energetico pari a zero nei confronti della collettività (non sono un "verde", ma ritengo che ciascuno di noi, potendo, dovrebbe fare comunque qualcosa...), almeno per quanto riguarda il consumo di energia elettrica.
Non ho comunque ancora quantificato il risparmio a livello monetario, ma ho l'impressione che i tempi siano piuttosto lunghi, almeno 10/12 anni prima di arrivare alla pari...
Inoltre il mio impianto di riscaldamento, a cinque zone separate, dotate di altrettanti termostati e pompe, è affiancato da una stufa a legna in refrattario e ceramica (Thun). Essa integra il riscaldamento invernale della zona "giorno" sostituendosi all'impianto a termosifoni, la legna è autoprodotta abbattendo gli alberi morti del terreno circostante od acquistata in loco (km zero).
Adesso devo solo sostituire la già ottima caldaia a gasolio con una a gas a condensazione e poi dovrei essere a posto per un po'... :-)



Hai davvero un bell'impianto, complimenti...
Per la corrente quindi tu non ricevi nessuna bolletta dall'Enel? Oppure paghi la bolletta normalmente e dopo loro ti rendono i soldi sotto forma di rimborso?
In ogni caso i combustibili tradizionali aumenteranno i loro prezzi in maniera costante nel tempo mentre il sole è gratis, fino che non metteranno una tassa sugli impianti solari... mad.gif
Per quanto riguarda la legna ritengo che sia una valida fonte di energia integrative se non addirittura sostitutiva.... E poi una buona stufa in una casa di campagna c'è sempre stata...
Grazie.
Simone

QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 07:13 PM) *
Ti dirò...da noi, inteso come regione Piemonte, le caldaie a condensazione sono addirittura obbligatorie.
Lo sono già dal 2007 in caso di sostituzione o di ristrutturazione/nuovo impianto.
Ora lo sono pure per le caldaie esistenti perchè l'anno prossimo, figurati, vanno cambiate tutte se si supera un tot di inquinamento.
Quindi secondo me, già che ci sei, ti conviene pensare al futuro mica che anche da voi una mattina si svegliano col pallino dell'inquinamento e vi costringono come da noi.
Sulla convenienza qualcosina si risparmia, ma all'atto pratico si parla del 5% o poco più. Al 10% non si dovrebbe arrivare.
Col riscaldamento a pavimento abbinato invece sento parlare di 15 e addirittura 20%.
Oltre alle ore hai anche un termostato che te lo disinibisce? Perchè appunto farlo girare "ad oltranza" ovviamente si fà sentire come consumo.
Se invece viene attivato quando si ha il surplus, allora è tutto di guadagnato.
Altra cosa, il circuito è preso direttamente dall'accumulo o da dopo la valvola termostatica (che dovresti avere di legge)?
Perchè un conto è far girare 40°, un altro è farne girare 60... smile.gif


Non è un grosso risparmio ma non è nemmeno così male.
Da noi non so se è obbligatorio ma il futuro va sicuramente in quella direzione... wink.gif
Per quanto riguarda i costi di manutenzione sono molto più alti di una tradizionale? Perché in questo caso andrebbero considerati e magari il 5% di risparmio si annullerebbe... texano.gif
Valejola
Messaggio: #58
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 09:06 PM) *
Non è un grosso risparmio ma non è nemmeno così male.
Da noi non so se è obbligatorio ma il futuro va sicuramente in quella direzione... wink.gif
Per quanto riguarda i costi di manutenzione sono molto più alti di una tradizionale? Perché in questo caso andrebbero considerati e magari il 5% di risparmio si annullerebbe... texano.gif

Noi facciamo pagare uguale qualsiasi manutenzione sotto i 35Kw...facciamo 75Euro e la prova fumi la regaliamo quando c'è da farla.
Questo è il prezzo "abbonati" (chi ha abbonamento o comunque chi segue l'annualità).
Chi invece salta gli anni, diventa 90.
Ma quì in zona, cialtroni apparte, siamo gli unici a fare questo prezzo...e mi sa che anche da voi difficilmente si sta su ste cifre.
Va beh, ad ogni modo non c'è nulla di particolare in più da fare, è solo un pò diverso il metodo di pulizia perchè quelle a condensazione vanno lavate più che aspirate.

Messaggio modificato da Valejola il Jun 4 2014, 08:30 PM
simonegiuntoli
Messaggio: #59
QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 09:30 PM) *
Noi facciamo pagare uguale qualsiasi manutenzione sotto i 35Kw...facciamo 75Euro e la prova fumi la regaliamo quando c'è da farla.
Questo è il prezzo "abbonati" (chi ha abbonamento o comunque chi segue l'annualità).
Chi invece salta gli anni, diventa 90.
Ma quì in zona, cialtroni apparte, siamo gli unici a fare questo prezzo...e mi sa che anche da voi difficilmente si sta su ste cifre.
Va beh, ad ogni modo non c'è nulla di particolare in più da fare, è solo un pò diverso il metodo di pulizia perchè quelle a condensazione vanno lavate più che aspirate.


Io in abbonamento pago 60 e 120 perché dice c'è la "cartucce" che vanno dentro il lettore dei fumi costano care.... Così dice...
Valejola
Messaggio: #60
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 09:53 PM) *
Io in abbonamento pago 60 e 120 perché dice c'è la "cartucce" che vanno dentro il lettore dei fumi costano care.... Così dice...

60 un anno e 120 l'altro? blink.gif
Quando ti fà 60 che lavoro ti fà scusa?
Perchè quà di norma, parlo di altre ditte, le pulizie si aggirano sui 90Euro.
Noi teniamo ancora 75 perchè abbiamo parecchi clienti...
porkchop
Messaggio: #61
QUOTE(mikeol @ Jun 4 2014, 06:35 PM) *
Il problema non è continuare a produrre, ma quello di NON immettere in rete energia se le protezioni di rete sono scattate. Pensa se in cabina un operatore apre un interruttore in media tensione per fare lavorio, e io gli "butto" energia dal mio imopianto....

mikeol


Sapevo la motivazione tecnica (risolvibile) ero stato succinto per non essere prolisso, il tecnico comunque mi aveva assicurato che lo switch prima della riimmissione in rete era illegale poi non so.

Comunque di certo gli incentivi prima del 2010 in Francia e Germania erano simili se non maggiori che in Italia (centesimi)
simonegiuntoli
Messaggio: #62
QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 10:13 PM) *
60 un anno e 120 l'altro? blink.gif
Quando ti fà 60 che lavoro ti fà scusa?
Perchè quà di norma, parlo di altre ditte, le pulizie si aggirano sui 90Euro.
Noi teniamo ancora 75 perchè abbiamo parecchi clienti...

Solo la pulizia.... Smonta la ventola, pennello, spruzza un liquido penso detergente, soffia qua è la e cambia un tubicino di rame con in cima un piccolo ugello. 15 minuti al massimo.
I fumi sono ogni due anni....

Messaggio modificato da simonegiuntoli il Jun 4 2014, 09:29 PM
Valejola
Messaggio: #63
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 10:25 PM) *
Solo la pulizia.... Smonta la ventola, pennello, spruzza un liquido penso detergente, soffia qua è la e cambia un tubicino di rame con in cima un piccolo ugello. 15 minuti al massimo.
I fumi sono ogni due anni....

15 minuti?
Sorbole....piacerebbe anche a me prendere 60 euro per un quarto d'ora. messicano.gif
La nostra pulizia dura mediamente 50 minuti perchè oltre che a pulire l'intera caldaia, ventola, bruciatore e scambiatore, controlliamo anche il/i vaso/i d'espansione e tutte le sicurezze/meccanismi di contorno. Più ovviamente si verifica l'idoneità dell'installazione e il locale.
Se no che controllo è? rolleyes.gif
Anche quà c'è gente che chiede 50 euro, ma poi vai a vedere e 1 la caldaia la guardano di striscio, 2 la modulistica manco è compilata a dovere facendo rischiare pure sovvenzioni al responsabile d'impianto.
simonegiuntoli
Messaggio: #64
QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 10:54 PM) *
15 minuti?
Sorbole....piacerebbe anche a me prendere 60 euro per un quarto d'ora. messicano.gif
La nostra pulizia dura mediamente 50 minuti perchè oltre che a pulire l'intera caldaia, ventola, bruciatore e scambiatore, controlliamo anche il/i vaso/i d'espansione e tutte le sicurezze/meccanismi di contorno. Più ovviamente si verifica l'idoneità dell'installazione e il locale.
Se no che controllo è? rolleyes.gif
Anche quà c'è gente che chiede 50 euro, ma poi vai a vedere e 1 la caldaia la guardano di striscio, 2 la modulistica manco è compilata a dovere facendo rischiare pure sovvenzioni al responsabile d'impianto.

La caldaia e' una Ferroli di più di 20 anni... Il locale e' una soffitta. 50 minuti li impiega forse si forse no quando fa l'analisi dei fumi.
Il libretto lo aggiorna regolarmente.
Comunque in più di 20 anni non ho mai avuti grossi problemi.
Non saprei dirti se le nuove caldaie hanno una durata simile.... texano.gif
GuidoGR
Messaggio: #65
QUOTE(Valejola @ Jun 4 2014, 07:13 PM) *
Oltre alle ore hai anche un termostato che te lo disinibisce? Perchè appunto farlo girare "ad oltranza" ovviamente si fà sentire come consumo.
Se invece viene attivato quando si ha il surplus, allora è tutto di guadagnato.
Altra cosa, il circuito è preso direttamente dall'accumulo o da dopo la valvola termostatica (che dovresti avere di legge)?
Perchè un conto è far girare 40°, un altro è farne girare 60... smile.gif

Certamente ho la valvola termostatica di miscelazione in uscita dal bollitore. Altrimenti, quando il serbatoio dell'acqua calda è a 4 atmosfere e a 90°c, uscirebbe vapore dal rubinetto dell'acqua calda, con le conseguenze del caso! smile.gif
Non ho il termostato che regola il ricircolo, in ogni caso ho preferito escludere il ricircolo poiché da noi piove molto anche in estate, e quindi devo cercare di conservare più calore possibile. Per questo motivo ho un serbatoio da 400 litri (anche se siamo solo in tre in famiglia) e circa 6 m2 di pannelli termici. Così posso far fronte senza problemi a due o tre giorni di cattivo tempo, soprattutto senza dover accendere nuovamente la caldaia, che tengo spenta in genere da Giugno ad Ottobre.
GuidoGR
Messaggio: #66
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 4 2014, 09:06 PM) *
Hai davvero un bell'impianto, complimenti...
Per la corrente quindi tu non ricevi nessuna bolletta dall'Enel? Oppure paghi la bolletta normalmente e dopo loro ti rendono i soldi sotto forma di rimborso?
In ogni caso i combustibili tradizionali aumenteranno i loro prezzi in maniera costante nel tempo mentre il sole è gratis, fino che non metteranno una tassa sugli impianti solari... mad.gif
Per quanto riguarda la legna ritengo che sia una valida fonte di energia integrative se non addirittura sostitutiva.... E poi una buona stufa in una casa di campagna c'è sempre stata...
Grazie.
Simone


Certamente, ricevo ogni due mesi la bolletta dall'ENEL con l'addebito dell'energia prelevata dalla rete (in sostanza quando non c'é il sole e l'impianto non produce o non produce a sufficienza) e l'addebito dei costi di trasporto ed i fissi (quelli non te li toglie nessuno, a meno di sganciarsi totalmente dalla rete con accumuli o produzione alternativa notturna, come fanno nei rifugi di alta montagna).
A pratica ultimata dovrei anche ricevere periodicamente un contributo per i kw non consumati ed immessi in rete.

Quello che volevo dire è che se io consumo un tot di energia, ma ne immetto altrettanta, o di più, prodotta in modo "pulito" allora il mio bilancio energetico totale è nullo. Ciò non vale a livello economico in quanto comunque ci sono i costi fissi di trasporto ed i canoni, inoltre l'energia che si acquista dall'ENEL, quando l'impianto non produce, costa di più del rimborso ricevuto per quella immessa in rete quando l'impianto produce di più di quanto utilizzato. Il risparmio totale dovrebbe raggiungere circa il 30% della spesa che era sostenuta prima dell'installazione dell'impianto fotovoltaico. Tra qualche mese potrò essere più preciso.
simonegiuntoli
Messaggio: #67
QUOTE(GuidoGR @ Jun 5 2014, 09:39 AM) *
Certamente, ricevo ogni due mesi la bolletta dall'ENEL con l'addebito dell'energia prelevata dalla rete (in sostanza quando non c'é il sole e l'impianto non produce o non produce a sufficienza) e l'addebito dei costi di trasporto ed i fissi (quelli non te li toglie nessuno, a meno di sganciarsi totalmente dalla rete con accumuli o produzione alternativa notturna, come fanno nei rifugi di alta montagna).
A pratica ultimata dovrei anche ricevere periodicamente un contributo per i kw non consumati ed immessi in rete.

Quello che volevo dire è che se io consumo un tot di energia, ma ne immetto altrettanta, o di più, prodotta in modo "pulito" allora il mio bilancio energetico totale è nullo. Ciò non vale a livello economico in quanto comunque ci sono i costi fissi di trasporto ed i canoni, inoltre l'energia che si acquista dall'ENEL, quando l'impianto non produce, costa di più del rimborso ricevuto per quella immessa in rete quando l'impianto produce di più di quanto utilizzato. Il risparmio totale dovrebbe raggiungere circa il 30% della spesa che era sostenuta prima dell'installazione dell'impianto fotovoltaico. Tra qualche mese potrò essere più preciso.


E' proprio questo che "mi da nel naso" immettere in rete corrente e ricavarne una cifra, dopo di che ritirarla, (la mia), ad un prezzo praticamente doppio.
Nel tuo caso, in fondo all'anno, produci più corrente di quanto consumi, è il risparmio è di circa il 30%... blink.gif
In definitiva paghi comunque il 70% dell'energia che produci da solo, all'Enel. assurdo, non credi?
Per questo secondo me conviene mettere degli accumulatori, produci e consumi il tuo, gratis, con 6 Kw ti puoi staccare tranquillamente dall'Enel, al limite puoi mettere un piccolo generatore di corrente da qualche centinaio di euro per le emergenze....
Oppure l'alternativa è un impianto piccolo, costa poco, produce poco, ma consumi praticamente tutto.
Grazie per la testimonianza, se avrai aggiornamenti saranno graditi.
Simone

Messaggio modificato da simonegiuntoli il Jun 5 2014, 05:07 PM
GuidoGR
Messaggio: #68
QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 5 2014, 06:04 PM) *
E' proprio questo che "mi da nel naso" immettere in rete corrente e ricavarne una cifra, dopo di che ritirarla, (la mia), ad un prezzo praticamente doppio.
Nel tuo caso, in fondo all'anno, produci più corrente di quanto consumi, è il risparmio è di circa il 30%... blink.gif
In definitiva paghi comunque il 70% dell'energia che produci da solo, all'Enel. assurdo, non credi?
Per questo secondo me conviene mettere degli accumulatori, produci e consumi il tuo, gratis, con 6 Kw ti puoi staccare tranquillamente dall'Enel, al limite puoi mettere un piccolo generatore di corrente da qualche centinaio di euro per le emergenze....
Oppure l'alternativa è un impianto piccolo, costa poco, produce poco, ma consumi praticamente tutto.
Grazie per la testimonianza, se avrai aggiornamenti saranno graditi.
Simone


In realtà la corrente che ritiri non è la tua ma quella prodotta da altri con altri mezzi, spesso molto onerosi, come spiegherò più sotto.
Gli impianti devono essere dimensionati a seconda dei consumi che hai, non più grandi né inferiori alle necessità, io preferisco un po' più grandi, potendo, perché altrimenti i picchi di consumo li paghi comunque.
Un aspetto curioso e spesso non considerato che mi ha fatto notare un amico è che se hai un contratto da 3 kW e 3 kW di solare puoi far funzionare un apparecchio da 6 kW senza che ti si stacchi il contatore: lui utilizzava una saldatrice ad arco che era al limite del suo contratto, in estate la poteva utilizzare senza problemi senza la necessità di staccare preventivamente gli altri carichi.
Batterie: se fai bene i conti attualmente il costo degli accumulatori è talmente elevato che non conviene mai in condizioni normali. E' invece necessario dove la rete ENEL non arriva se vuoi immagazzinare l'energia prodotta e non vuoi ricorrere in alternativa ad un gruppo elettrogeno. Con il denaro impiegato nell'acquisto e nella manutenzione periodica dei gruppi di continuità, che fra l'altro devono essere di discreta potenza, soprattutto se hai motori/ventilatori/carichi difficili da alimentare, acquisti corrente elettrica per anni ed anni!
Ti faccio l'esempio dell'aspirapolvere centralizzato da 3 kW che ho a casa, alla partenza è in grado di mettere quasi a K.O. il mio generatore bicilindrico diesel da 10kVA, che ho installato per emergenzza. Dovresti pertanto in un caso come questo mettere batterie in grado di erogare circa tre volte più del nominale, cioé per un aspiratore da 3 kW devi mettere almeno 9 kW di batterie, perché lo spunto è molto elevato. Le batterie funzionano generalmente bene solo con carichi resistivi puri.

Comunque l'energia che produci in più viene pagata (poco) dall'ENEL ed in aggiunta il GSE ti da un contributo per ogni kW prodotto ed immesso in rete. La cosa non è l'affare che ti fanno credere i venditori degli impianti, ma comunque il risparmio c'é.
Fra l'altro per chi come me utilizza molta corrente elettrica (ho un contratto da 10 kW), e quindi esce sempre dalle fasce di consumo a prezzo calmierato/agevolato, il risparmio è in proporzione maggiore proprio perché si riduce la quantità di corrente che si sarebbe dovuta acquistare a prezzo più elevato.
Indubbiamente il massimo risparmio si avrebbe solo nell'ipotesi in cui si potesse consumare esclusivamente la corrente autoprodotta, spegnendo tutti i carichi in assenza di produzione propria, cosa ovviamente quasi impossibile! Si può migliorare la situazione cercando di fare l'opposto di quello che si cercava di fare prima cioé effettuando di giorno e con il sole tutti quei consumi che prima invece si effettuavano di notte: lavatrici, lavastoviglie, aspirapolvere ecc. ecc.
Qualche anno fa ci fu quasi il blackout per i maggiori consumi dovuti ai condizionatori d'aria nei mesi estivi, ora invece il surplus del solare installato, che si ha proprio in quei mesi, è in grado di coprire ampiamente i consumi dovuti al condizionamento degli ambienti.

Il problema più grande oramai ce l'hanno le centrali di produzione di energia elettrica, perché la quantità di energia immessa dal solare è estremamente variabile, anche di ora in ora, con il mutare delle condizioni atmosferiche e pertanto la programmazione della produzione è estremamente difficile e costosa.
Una centrale a gas infatti rende se fatta funzionare 24 ore su 24 alla massima potenza, quando è impiegata solo per livellare i picchi invece il rendimento scende enormemente ed i costi salgono.
La situazione si complica poi con l'obbligo di rispettare in ogni caso i contratti di acquisto all'estero, e non parliamo poi delle centrali idroelettriche senza accumulo che sono sempre in funzione (perché l'acqua persa è persa per sempre) e spesso immettono l'energia in rete sotto costo!
Quelle con accumulo invece potendo far fronte in tempi ristrettissimi (3 minuti per una turbina da 80 MWatt da zero alla massima potenza) alle richieste del gestore, possono vendere la corrente a prezzi anche elevati.
 
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