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NikonClub.it Community _ NIKON DIGITAL REFLEX _ Foto Macro

Inviato da: filoss il Oct 24 2010, 09:17 AM

Ciao a tutti. Ho la D5000 da una settimana ma non sono ancora soddisfatta delle foto che ho scattato. In particolare vorrei sapere quale messa a fuoco (Automatica o Manuale) devo usare, per la modalità macro. Allego una foto scattata ieri. unsure.gif


 

Inviato da: Hansel.r il Oct 24 2010, 09:30 AM

Boh, io ci vedo nulla di sbagliato, nella foto.
Magari ha i colori un po' spenti, ma basta giocare col profilo colore in macchina, e puoi cambiarli come vuoi.

Per una macro, in genere si usano diaframmi abbastanza chiusi (numeri f grandi). Messa a fuoco manuale, o automatica dipende dai gusti ed abitudini personali, e dalla situazione.

Per fare una macro a distanza ravvicinata occorre l'attrezzatura adatta. In ordine crescente di costo e qualità:
- Lenti aggiuntive close-up.
- Tubi di prolunga.
- Obiettivo macro dedicato. Qui c'è solo l'imbarazzo della scelta, fra originali Nikon, e compatibili Tamron e Sigma.

Penso che, prima di tutto, ti occorra un buon manuale di fotografia.

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 09:33 AM

In genere per la foto macro si usa la messa a fuoco manuale ma si adoprano anche obiettivi dedicati.
Non essendoci i dati exif è difficile aiutarti, ci si può limitare solo a consigli derivati dalla foto allegata.
In primis ti consiglio di non includere mai oggetti sfocati in primo piano, bloccano la visione.
Gli sfondi vanno sfocati in modo che non creino disturbi alla visione, nella foto che hai allegato è troppo presente.
Con quale obiettivo hai scattato?
Se uno zoom, a quale focale?
Con quale apertura di diaframma?
Già questi dati aiuterebbero per darti qualche parere. "tecnico" sulle modalità di scatto.
ciao
Franco

Inviato da: filoss il Oct 24 2010, 09:51 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 24 2010, 10:33 AM) *
In genere per la foto macro si usa la messa a fuoco manuale ma si adoprano anche obiettivi dedicati.
Non essendoci i dati exif è difficile aiutarti, ci si può limitare solo a consigli derivati dalla foto allegata.
In primis ti consiglio di non includere mai oggetti sfocati in primo piano, bloccano la visione.
Gli sfondi vanno sfocati in modo che non creino disturbi alla visione, nella foto che hai allegato è troppo presente.
Con quale obiettivo hai scattato?
Se uno zoom, a quale focale?
Con quale apertura di diaframma?
Già questi dati aiuterebbero per darti qualche parere. "tecnico" sulle modalità di scatto.
ciao
Franco


L'obiettivo è il 18/105 ma per adesso faccio scatti senza badare troppo ai dati tecnici che mi richiedi. I dati exif si trovano nel formato raw o cosa?

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 09:56 AM

Dimenticavo una cosa importante, la macro prevede rapporto minimo di riproduzione 1:1, tutto ciò che è al di sotto di questo Rapporto è, diciamo, naturalistica.

In naturalistica si usano diaframmi aperti per sfocare lo sfondo, in macro si usano diaframmi chiusi per la PdC.

Queste foto le considero naturalistiche
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=476651
http://www2.nital.it/uploads/./ori/201009/gallery_4ca27272b8131_FE04973.jpg

http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=222812
http://www2.nital.it/uploads/./ori/200903/gallery_49b058ed44e4d_DSC7086.jpg

Queste macro
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=275369
http://www1.nital.it/uploads/./ori/200907/gallery_4a53ba010f0ec_FC01435.jpg

http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=231053
http://www2.nital.it/uploads/./ori/200903/gallery_49cc0ece70b02_DSC1779.jpg

Queste sono macro "spinte" ovvero il rapporto qui è di gran lunga superiore ad 1:1
fiore che a grandezza naturale misura circa 5 mm
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=224907
http://www1.nital.it/uploads/./ori/200903/gallery_49b907fa129ea_FB06061.jpg

fiore di cima di rapa
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=221797
http://www2.nital.it/uploads/./ori/200903/gallery_49ac6bcccea23_FB04940.jpg

Fiore di basilico
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=162491
http://www1.nital.it/uploads/./ori/200810/gallery_48efcdb2b235e_FA01356.jpg

ciao
Franco

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 10:08 AM

I dati exif corredano le foto RAW ma anche i JPG se non li si sopprime nella compressione per il web
Il 18/105 non è adatto alla macro ma può comunque darti qualche soddisfazione in naturalistica.
Ciao
Franco

Inviato da: filoss il Oct 24 2010, 10:13 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 24 2010, 11:08 AM) *
I dati exif corredano le foto RAW ma anche i JPG se non li si sopprime nella compressione per il web
Il 18/105 non è adatto alla macro ma può comunque darti qualche soddisfazione in naturalistica.
Ciao
Franco



Grazie per la risposta. Sono cosciente delle limitazioni del 18/105 nel campo della macro. Qualcuno mi ha consigliato di acquistare delle lenti close up. Tu pensi che per questo obiettivo vadano bene? Oppure devo rinunciare a scattare foto di questo tipo fino a quando nn avrò un'ottica più adatta? E' la mia prima reflex... sto muovendo ora i primi passi in questo mondo.

Inviato da: sosaax il Oct 24 2010, 10:25 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 24 2010, 10:56 AM) *
Dimenticavo una cosa importante, la macro prevede rapporto minimo di riproduzione 1:1, tutto ciò che è al di sotto di questo Rapporto è, diciamo, naturalistica.

Non lo scrivo per essere sapientone, ma per una conferma.
Ho letto nel libri di Michael Freeman "Close Up" che le foto ravvicinate vengono catalogate in tre tipi:
1) La fotografia ravvicinata da 0,1x a 1,0x quindi da 1:10 a 1:1
2) La macrofotografia o macro da 1,0x a 20x quindi da 1:1 a 20:1
3) la microfotografia superiore al 20x = superiore a 20:1 con il microscopio.
Vale sempre questa regola?
Infatti dopo la lettura ho dovuto ricalibrare tutte le foto che credevo macro. rolleyes.gif

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 10:58 AM

QUOTE(filoss @ Oct 24 2010, 11:13 AM) *
Grazie per la risposta. Sono cosciente delle limitazioni del 18/105 nel campo della macro. Qualcuno mi ha consigliato di acquistare delle lenti close up. Tu pensi che per questo obiettivo vadano bene? Oppure devo rinunciare a scattare foto di questo tipo fino a quando nn avrò un'ottica più adatta? E' la mia prima reflex... sto muovendo ora i primi passi in questo mondo.


Più che le lenti close up adopererei i tubi di prolunga, ne esistono di economici quanto un set di lenti close-up ma non alteri lo schema ottico aggiungendo appunto le lenti.

QUOTE(sosaax @ Oct 24 2010, 11:25 AM) *
Non lo scrivo per essere sapientone, ma per una conferma.
Ho letto nel libri di Michael Freeman "Close Up" che le foto ravvicinate vengono catalogate in tre tipi:
1) La fotografia ravvicinata da 0,1x a 1,0x quindi da 1:10 a 1:1
2) La macrofotografia o macro da 1,0x a 20x quindi da 1:1 a 20:1
3) la microfotografia superiore al 20x = superiore a 20:1 con il microscopio.
Vale sempre questa regola?
Infatti dopo la lettura ho dovuto ricalibrare tutte le foto che credevo macro. rolleyes.gif


E' un po' la divisione fatta "artigianalmente" da me, la micro fotografia è possibile farla anche con obiettivi rovesciati, è il metodo che adopero.

ciao
Franco

Inviato da: sosaax il Oct 24 2010, 11:00 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 24 2010, 11:58 AM) *
E' un po' la divisione fatta "artigianalmente" da me, la micro fotografia è possibile farla anche con obiettivi rovesciati, è il metodo che adopero.

Obiettivi rovesciati?
In che senso?
Come si fa?

Inviato da: sarogriso il Oct 24 2010, 11:24 AM

QUOTE(sosaax @ Oct 24 2010, 12:00 PM) *
Obiettivi rovesciati?
In che senso?
Come si fa?

Tecnica usata da molto,anche su analogico,usando letteralmente l'obiettivo rovesciato,si usa un apposito anello adattatore montato sul filetto porta filtri dell'ottica e poi innestato normalmente sul corpo,perdendo ovviamente qualsiasi automatismo.
Soluzione economica e di discreto risultato.

ciao
saro

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 11:37 AM

Adopero un 28 mm Panagor f/2.8 che avevo sulla mia Pentax, diametro filtro 52 mm.
Ho preso un anello BR-2 che avvito sal posto del filtro, dall'altra parte cè la baaionetta Nikon per montare il tutto sulla fotocamera.
Niente automatismi, d'obbligo treppiedi e slitta micrometrica per la messa a fuoco.
ciao
Franco

Inviato da: larsenio il Oct 24 2010, 02:51 PM

QUOTE(filoss @ Oct 24 2010, 10:51 AM) *
L'obiettivo è il 18/105 ma per adesso faccio scatti senza badare troppo ai dati tecnici che mi richiedi. I dati exif si trovano nel formato raw o cosa?

il 18-105 non è un'ottica macro, per fare il genere di foto di Franco ti occorre ottica macro con rapporto riproduzione 1:1.. queste ottiche variano di prezzo da minimo 300 in su.. la più economica è la Tamron 90 macro (che ho anche io) ottica pregiatissima e con cui puoi davvero divertirti smile.gif il prezzo sui 350.. smile.gif

Inviato da: eudigio il Oct 24 2010, 03:07 PM

QUOTE(Hansel.r @ Oct 24 2010, 10:30 AM) *
Magari ha i colori un po' spenti, ma basta giocare col profilo colore in macchina, e puoi cambiarli come vuoi.


salve, io pure a volte sono delusa dai colori spenti della mia d5000 come si cambiano questi profili? è pp o qualcosa che si imposta prima?

grazie e scusate l'intromissione

Inviato da: sosaax il Oct 24 2010, 07:07 PM

QUOTE(sarogriso @ Oct 24 2010, 12:24 PM) *
Tecnica usata da molto,anche su analogico,usando letteralmente l'obiettivo rovesciato,si usa un apposito anello adattatore montato sul filetto porta filtri dell'ottica e poi innestato normalmente sul corpo,perdendo ovviamente qualsiasi automatismo.
Soluzione economica e di discreto risultato.



QUOTE(monteoro @ Oct 24 2010, 12:37 PM) *
Adopero un 28 mm Panagor f/2.8 che avevo sulla mia Pentax, diametro filtro 52 mm.
Ho preso un anello BR-2 che avvito sal posto del filtro, dall'altra parte cè la baaionetta Nikon per montare il tutto sulla fotocamera.
Niente automatismi, d'obbligo treppiedi e slitta micrometrica per la messa a fuoco.

Ottimo, ho capito come fare ma non comprendo il meccanismo, cioè tecnicamente come funziona?
Scusate ma ho il vizio di andare a fondo di tutte le cose che mi interessano e affascinano.
Ciao
Silvio

Inviato da: macromicro il Oct 24 2010, 09:29 PM

Bellissimi colori, Franco. Ottima anche la definizione. Che obiettivo/i hai usato?

Inviato da: Hansel.r il Oct 24 2010, 10:20 PM

QUOTE(eudigio @ Oct 24 2010, 04:07 PM) *
salve, io pure a volte sono delusa dai colori spenti della mia d5000 come si cambiano questi profili? è pp o qualcosa che si imposta prima?

Da quello che è letto, la D5000, in quanto a controlli immagine (Picture Control nei menù in inglese, che uso io), è uguale alle sorelle maggiori.
Sono impostazioni che si fanno in macchina, oppure anche in post, ma se scatti in raw.
Ci sono vari Controlli Immagine predefiniti: prova a impostare quello saturo (vidid in inglese, non so come lo hanno tradotto nei menù in italiano), e i colori diventano molti più accesi.
Puoi anche provare ad alzare di uno, o due punti la saturazione e di un punto la nitidezza di quello standard.

Io, sulla D300s (e sulla D90 prima) uso lo standard con un punto o due in più di saturazione, e un punto in più di nitidezza. Quando voglio esagerare, uso quello saturo, sempre con uno, o due punti di saturazione in più, e un punto di nitidezza in più.

Se la D5000 ha il D-Lighting Attivo, disabilitalo: è meglio usarlo solo quando effettivamente serve.

Inviato da: monteoro il Oct 24 2010, 11:13 PM

QUOTE(sosaax @ Oct 24 2010, 08:07 PM) *
Ottimo, ho capito come fare ma non comprendo il meccanismo, cioè tecnicamente come funziona?
Scusate ma ho il vizio di andare a fondo di tutte le cose che mi interessano e affascinano.
Ciao
Silvio

Si monta l'obiettivo al rovescio, cosa possibile con un anello adattatore.
Questo anello ha da una parte la filettatura come se fosse un filtro, dall'altra la baionetta che hanno tutti gli obiettivi Nikon F-mount.
Ovviamente non ci si può avvalere di nessun automatismo per cui vanno fatte manualmente messa a fuoco e valutazione di diaframma/tempo di scatto.
Essendo la lente molto vicina al soggetto (nel caso del fiore di cima di rapa ero a circa un centimetro e mezzo dal fiore la Pdc è minima per cui si devono usare diaframmi chiusi il più possibile.
Il tempo di scatto quindi sarà sempre abbastanza lungo a meno che non ci si avvalga di flash.
E' indispensabile l'utilizzo di:
Treppiede
Slitta micrometrica
Comando a distanza
Alzo dello specchio preventivo se la fotocamera lo consente.

Come si procede:
Montato tutto l'insieme ci si avvicina al soggetto per cercare un fuoco approssimativo, per far ciò io utilizzo un elastico per tenere il diaframma tutto aperto per valutare la messa a fuoco.
Trovato il punto di fuoco approssimativo si fa la messa a fuoco fine tramite la slitta micrometrica che fà avanzare o indietreggiare l'insieme Fotocamera/obiettivo fino a che la messa a fuoco non ci soddisfi.
A questo punto tolgo l'elastico che teneva a tutta apertura il diaframma che si chiuderà quindi al valore stabilito
Attendo quindi qualche secondo per smorzare vibrazioni indotte da questa operazione-
Schiaccio il pulsante di scatto sul telecomando per alzare lo specchio, attendo qualche secondo e schiaccio ancora per effettuare lo scatto.

QUOTE(macromicro @ Oct 24 2010, 10:29 PM) *
Bellissimi colori, Franco. Ottima anche la definizione. Che obiettivo/i hai usato?


Gli obiettivi usati puoi vederli dagli exif.
Ho tre obiettivi macro
60 mm micro f/2.8 Nikkor
105 mm macro f/2.8 Sigma
150 mm f/2.8 macro Sigma
In alcuni casi utilizzo abbinati a questi obiettivi i tubi di prolunga
(quarta foto 105 mm + tubi di prolunga)

Nelle tre foto con obiettivo rovesciato ho usato un panagor 28 mm f/2.8

ciao
Franco

Inviato da: sosaax il Oct 25 2010, 07:00 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 25 2010, 12:13 AM) *
Vari cut
Come si procede:
utilizzo un elastico per tenere il diaframma tutto aperto per valutare la messa a fuoco.
A questo punto tolgo l'elastico che teneva a tutta apertura il diaframma che si chiuderà quindi al valore stabilito.

Tecnica un po complicata ma credo che facendoci un po la mano diventi più facile a farsi che a dirsi.

Non ho capito il passaggio dell'elastico, dove lo metto per tenere il diaframma aperto?

Tecnicamente l'obiettivo montato all'incontrario a cosa serve? cioè che effetto "contrario mi da"?
non so se sono riuscito a spiegare cosa intendo, all'incontrario mi dovrebbe fare l'effetto opposto e cioè invece di avvicinare mi allontana, non ho ben capito hmmm.gif

Grazie per la pazienza.
Silvio

Inviato da: 89stefano89 il Oct 25 2010, 07:10 AM

a me non e´chiaro il rapporto di riproduzione, significa che l´immagine nel formato intero e´ scalata no?
ma questo non dipende anche dalla dimensione dell´immagine (dal prodotto del sensore in soldoni)?

un altra cosa, qual´e´ la differenza tra un obiettivo macro e uno non macro? (fisica intendo)
infine, ho visto dei sigma 70-300 ad un prezzo molto abbordabile, anche questi ultimi sono macro che differenza c´e´ tra un "puro" macro?

grazie

Inviato da: monteoro il Oct 25 2010, 10:11 AM

QUOTE(sosaax @ Oct 25 2010, 08:00 AM) *
Tecnica un po complicata ma credo che facendoci un po la mano diventi più facile a farsi che a dirsi.

Non ho capito il passaggio dell'elastico, dove lo metto per tenere il diaframma aperto?

Tecnicamente l'obiettivo montato all'incontrario a cosa serve? cioè che effetto "contrario mi da"?
non so se sono riuscito a spiegare cosa intendo, all'incontrario mi dovrebbe fare l'effetto opposto e cioè invece di avvicinare mi allontana, non ho ben capito hmmm.gif

Grazie per la pazienza.
Silvio

Per questo tipo di utilizzo è consigliabile un obiettivo che sia dotato di ghiera dei diaframmi, uso l'elastico per comodità, se ne potrebbe fare a meno.
In pratica, dopo aver impostato l'apertura del diaframma che voglio usare fisso un'estremità dell'elastico alla leva che apre e chiude i diaframmi sull'obiettivo (sulla baionetta) e fisso l'altra estremità ad un una sporgenza sulla testa del treppiedi.
Così facendo tengo il diaframma a tutta apertura per poter procedere alla messa a fuoco, togliendo l'elastico il diaframma torna all'apertura impostata e quindi posso verificare la profondità di campo, se non mi soddisfa agisco chiudendo o aprendo il diaframma fino a quando non ho l'effetto voluto.

Se l'obiettivo non è dotato di ghiera per i diaframmi l'uso dell'elastico non è molto indicato, perchè togliendolo il diaframma si chiuderebbe alla minima apertura, va usato quindi un pezzettino di filo da pesca per poter tenere il diaframma aperto/chiuso che dir si voglia al valore desiderato.

Questa tecnica è consigliabile utilizzarla con obiettivi di lunghezza focale compresa tra i 20 ed i 50 mm., minore è la lunghezza focale maggiore sarà il rapporto di riproduzione ottenuto.

QUOTE(89stefano89 @ Oct 25 2010, 08:10 AM) *
a me non e´chiaro il rapporto di riproduzione, significa che l´immagine nel formato intero e´ scalata no?
ma questo non dipende anche dalla dimensione dell´immagine (dal prodotto del sensore in soldoni)?

un altra cosa, qual´e´ la differenza tra un obiettivo macro e uno non macro? (fisica intendo)
infine, ho visto dei sigma 70-300 ad un prezzo molto abbordabile, anche questi ultimi sono macro che differenza c´e´ tra un "puro" macro?

grazie


Il rapporto di riproduzione 1/1 implica che sul fotogramma il soggetto riprodotto abbia le dimensioni originali, una moneta di 10 mm di diametro sul fotogramma avrà la dimensione di 10 mm.
Se nel fotogramma il suo diametro è di 5 mm il rapporto di riproduzione sarà di 1:2.

Un fiore di 5 mm di diametro che sul fotogramma occupa 20 mm darà un Rapporto di riproduzione 4:1

La differenza tra un obiettivo macro ed uno non macro sta nella minima distanza di messa a fuoco.
Il 200 mm f/2.8 nikkor mette a fuoco a minimo 190 cm mentre il 200 mm macro f/4, sempre nikkor, mette a fuoco alla distanza minima di 50 cm.

Gli obiettivi zoom che hanno la posizione macro consentono ad opzione attivata di ridurre la distanza di messa a fuoco, ma non ti daranno mai rapporti di riproduzione 1:1 o superiori.

Spero di essere stato esauriente
Franco

Inviato da: 89stefano89 il Oct 25 2010, 10:19 AM

QUOTE(monteoro @ Oct 25 2010, 11:11 AM) *
Per questo tipo di utilizzo è consigliabile un obiettivo che sia dotato di ghiera dei diaframmi, uso l'elastico per comodità, se ne potrebbe fare a meno.
In pratica, dopo aver impostato l'apertura del diaframma che voglio usare fisso un'estremità dell'elastico alla leva che apre e chiude i diaframmi sull'obiettivo (sulla baionetta) e fisso l'altra estremità ad un una sporgenza sulla testa del treppiedi.
Così facendo tengo il diaframma a tutta apertura per poter procedere alla messa a fuoco, togliendo l'elastico il diaframma torna all'apertura impostata e quindi posso verificare la profondità di campo, se non mi soddisfa agisco chiudendo o aprendo il diaframma fino a quando non ho l'effetto voluto.

Se l'obiettivo non è dotato di ghiera per i diaframmi l'uso dell'elastico non è molto indicato, perchè togliendolo il diaframma si chiuderebbe alla minima apertura, va usato quindi un pezzettino di filo da pesca per poter tenere il diaframma aperto/chiuso che dir si voglia al valore desiderato.

Questa tecnica è consigliabile utilizzarla con obiettivi di lunghezza focale compresa tra i 20 ed i 50 mm., minore è la lunghezza focale maggiore sarà il rapporto di riproduzione ottenuto.
Il rapporto di riproduzione 1/1 implica che sul fotogramma il soggetto riprodotto abbia le dimensioni originali, una moneta di 10 mm di diametro sul fotogramma avrà la dimensione di 10 mm.
Se nel fotogramma il suo diametro è di 5 mm il rapporto di riproduzione sarà di 1:2.

Un fiore di 5 mm di diametro che sul fotogramma occupa 20 mm darà un Rapporto di riproduzione 4:1

La differenza tra un obiettivo macro ed uno non macro sta nella minima distanza di messa a fuoco.
Il 200 mm f/2.8 nikkor mette a fuoco a minimo 190 cm mentre il 200 mm macro f/4, sempre nikkor, mette a fuoco alla distanza minima di 50 cm.

Gli obiettivi zoom che hanno la posizione macro consentono ad opzione attivata di ridurre la distanza di messa a fuoco, ma non ti daranno mai rapporti di riproduzione 1:1 o superiori.

Spero di essere stato esauriente
Franco


chiarissimo ed esaustivo come al solito! grazie!

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