Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. Bertrand Russell
Aforisma di Alda Merini
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri... E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri... E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
...Magari una traduzione? Eh?
Cerco
Non trovata, per ora, per ora.
Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi. (O. Wilde)
Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi. (O. Wilde)
Oggi è l' 8 settembre
Non tutti sanno che ricorrenza sia. Non importa.
Con l'occasione (non c'entra niente) prego tutti di scrivere in ITALIANO senza errori ed evitando ESSEMMESSESE, errori orrori che non sono affatto indifferenti, bensì non consentono proprio la comprensione delle vostre frasi. Va bene ? Dai ragazzi è 8 settembre. Fate uno sforzino
Non tutti sanno che ricorrenza sia. Non importa.
Con l'occasione (non c'entra niente) prego tutti di scrivere in ITALIANO senza errori ed evitando ESSEMMESSESE, errori orrori che non sono affatto indifferenti, bensì non consentono proprio la comprensione delle vostre frasi. Va bene ? Dai ragazzi è 8 settembre. Fate uno sforzino
Perché ven gras
sensa magner ?
(cit. Dante)
TRADUZIONE
PERCHE' MAI INGRASSO SENZA CHE IO MI ALIMENTI IN ALCUN MODO (NON MANGI) ??? (Dante, non necessariamente Alighieri)
sensa magner ?
(cit. Dante)
TRADUZIONE
PERCHE' MAI INGRASSO SENZA CHE IO MI ALIMENTI IN ALCUN MODO (NON MANGI) ??? (Dante, non necessariamente Alighieri)
E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni
(C. Colombo)
(C. Colombo)
E' bello avere desideri, è bello resistervi, ma è ancor più bello .... cedervi (alcarbo) 850
...e vai, con la 850 naturalmente!
i have a dream
or
i had a dream ?
or
i had a dream ?
Ovvio l'ovvio
Up (antichissimo detto Cinese)
Galina che canta a la fait l'euv
- Trad:
Gallina che canta ha fatto l'uovo (detto di chi accusa gli altri per primo e solitamente il colpevole è lui, ma per far sembrare che la colpa sia di un altro accusa per primo)
- Trad:
Gallina che canta ha fatto l'uovo (detto di chi accusa gli altri per primo e solitamente il colpevole è lui, ma per far sembrare che la colpa sia di un altro accusa per primo)
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. (Oscar Wilde)
Si era detto (avevo detto) di non riportare frasi famose di famosi
Ma se non peschiamo dai famosi, che cosa peschiamo ? Vecchi scarponi ?
Si era detto (avevo detto) di non riportare frasi famose di famosi
Ma se non peschiamo dai famosi, che cosa peschiamo ? Vecchi scarponi ?
"Si fa presto a dire 'Ama il prossimo tuo come te stesso'... Ma se io mi sto sui cogli.oni?"
(un mio cliente, tanti anni fa, spiegandomi il suo problema)
(un mio cliente, tanti anni fa, spiegandomi il suo problema)
L'avevo coniata un pò simile dicendo che il mio prossimo, se mi adeguo, se la passa molto male
un caro saluto a tutti
Non c'è più niente di ovvio delle cose ovvie (CONFUCIO)
“Attenti alla metafora!” Se le vie dei nostri discorsi fossero disseminate di cartelli stradali, questo dovrebbe essere uno dei più diffusi. La metafora, parola di origine greca composta da metà, oltre, e phero, porto, consiste appunto nel trasferire un vocabolo oltre o fuori dal proprio significato. La metafora è un traslato (dal latino translatus, trasferito) cioè appunto l’uso di un vocabolo con un significato diverso da quello proprio. Alcuni esempi: “sei una lumaca”, “hai un cuore di pietra”, “se la mangiava con gli occhi”, “appare un raggio di speranza”, “questo posto è un paradiso”. Qui lumaca, pietra, mangiare, raggio, paradiso, sono usati impropriamente, sono portati oltre il loro significato proprio, per creare una figura retorica che dia maggior forza all’espressione.
Tutto ciò premesso, “Attenti alla metafora!” E questo per una ragione molto semplice: appena una metafora diventa di uso comune, fa precipitare qualsiasi nostro discorso nella banalità più vieta. Gli esempi fatti sopra ne sono una dimostrazione.
Altri esempi: quante volte sentiamo dire in tv, o leggiamo nei titoli dei giornali, che le parti in conflitto dovrebbero “sedersi intorno a un tavolo”, dove tavolo sta per trattativa e sedersi significa essere disponibili? Quel tavolo poi è un banco di prova per il Governo; e se si litiga, ci vorrà qualcuno pronto a “gettare acqua sul fuoco”, perché dopo ogni strappo è necessario ricucire. Ogni accordo avrà sempre bisogno di una verifica sul campo; meglio ancora se sul territorio. Ma ecco pronto un nuovo titolo:“Altolà dei sindacati”, i quali, come ben sappiamo, sono spesso sul piede di guerra. E qual è ora l’argomento del contendere? Il nodo dei precari. E noi, cosa possiamo aspettarci? Una bella raffica di scioperi, naturalmente.
Il banalese, lingua dell’ovvio, oltre che di metafore trite si serve anche di frasi fatte come emergenza maltempo, viaggi della speranza, chiara matrice terroristica, tragedia della follia, clima d’intimidazione, guerra di cifre, popolo dei fax, svolta nelle indagini, rappresentanti della società civile e tantissime altre, per arrivare alla madre di tutte le insopportabili banalità, che ci perseguita da quando James Bond ha emesso il primo vagito: zerozerosette per dire investigatore.
Cattivi esempi da evitare, per non parlare di certe storpiature, in diminutivo o in accrescitivo, che spesso ahimé si rivelano contagiose: da un attimino a straordinario a incredibile all’ormai vetusto favoloso, fino al ripugnante megagalattico, che poté forse funzionare in bocca a un comico, e per una sola volta.
Tutto ciò premesso, “Attenti alla metafora!” E questo per una ragione molto semplice: appena una metafora diventa di uso comune, fa precipitare qualsiasi nostro discorso nella banalità più vieta. Gli esempi fatti sopra ne sono una dimostrazione.
Altri esempi: quante volte sentiamo dire in tv, o leggiamo nei titoli dei giornali, che le parti in conflitto dovrebbero “sedersi intorno a un tavolo”, dove tavolo sta per trattativa e sedersi significa essere disponibili? Quel tavolo poi è un banco di prova per il Governo; e se si litiga, ci vorrà qualcuno pronto a “gettare acqua sul fuoco”, perché dopo ogni strappo è necessario ricucire. Ogni accordo avrà sempre bisogno di una verifica sul campo; meglio ancora se sul territorio. Ma ecco pronto un nuovo titolo:“Altolà dei sindacati”, i quali, come ben sappiamo, sono spesso sul piede di guerra. E qual è ora l’argomento del contendere? Il nodo dei precari. E noi, cosa possiamo aspettarci? Una bella raffica di scioperi, naturalmente.
Il banalese, lingua dell’ovvio, oltre che di metafore trite si serve anche di frasi fatte come emergenza maltempo, viaggi della speranza, chiara matrice terroristica, tragedia della follia, clima d’intimidazione, guerra di cifre, popolo dei fax, svolta nelle indagini, rappresentanti della società civile e tantissime altre, per arrivare alla madre di tutte le insopportabili banalità, che ci perseguita da quando James Bond ha emesso il primo vagito: zerozerosette per dire investigatore.
Cattivi esempi da evitare, per non parlare di certe storpiature, in diminutivo o in accrescitivo, che spesso ahimé si rivelano contagiose: da un attimino a straordinario a incredibile all’ormai vetusto favoloso, fino al ripugnante megagalattico, che poté forse funzionare in bocca a un comico, e per una sola volta.
Ovvio. Up
p.s. sono alla canna del gas
p.s. sono alla canna del gas