Sono stato all’Expo, da visitatore, senza aver letto nulla, di proposito e senza essermi fatto alcuna idea prima di andarci. Mi hanno detto: Ric, visto che andiamo a Milano, che ne dici se ci tratteniamo anche il giorno dopo e visitiamo l’Expo? Ho risposto sì, e ho preso confidenza con cosa fosse l’Expo solo arrivato davanti ai tornelli.
Mi sono portato con me una compatta perché non avevo intenzione di concentrarmi su foto architettoniche o altro e mi piaceva l’idea di darmi un vincolo: in effetti quando non ho già un’idea in testa o uno schema, un vincolo stimola la mia creatività. La compatta è a ottica fissa... e poi sono pigro e non volevo portarmi troppo peso.
Arrivato ai tornelli di uno degli ingressi e messomi in fila mi sono sentito immediatamente turista. Le file, i metal detector, la sensazione di essere trasportati e controllati e di subire passivamente quello che vedrò, mi hanno subito fatto sentire come un crocierista con tanto di bollino adesivo appiccicato sulla maglietta.
Dopo il primo km a piedi e una generale sensazione di curiosità, si arriva finalmente sul corso principale dove affacciano tutti i padiglioni, uno per nazione.
Il tema dell’Expo? “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” quindi il cibo, la terra, le possibilità che offrono i paesi e come si sostiene lo sviluppo. Beh, chissà perché per me crocierista, era diventato “qui si mangia e ci trovi cibi di tutto il mondo”.
Declinando il tema.. direi che si sviluppava anche in “attenzione ai prezzi e secondo me dovrebbero anche darci qualcosa gratis, visto il costo del biglietto”. Attenzione, questa considerazione dell’Expo che può sembrare ironica, è obbiettivamente la visione che quasi tutti hanno prima di aver visitato due o tre padiglioni e aver compreso che il cibo è più da intendersi come risorsa che come un assaggio di sushi gratuito.
Beh, cosa ne viene fuori? I padiglioni, e non lo dico solo io, sembrano attrazioni del più bel Luna Park al mondo, ma sinceramente non capisco perché questa cosa qui sia stata interpretata come una cosa così disdicevole. In fin dei conti, che cosa avremmo dovuto trovare? Una serie di opere d’arte o di capolavori architettonici? E comunque, anche se appariscenti e con l’appeal tipico della Casa degli Specchi di Gardaland, alcuni sono davvero dei piccoli capolavori architettonici. Ma capisco che sparare sulle soluzioni estetiche dell’Expo sia assolutamente necessario.
Dopo pochi minuti di visita e subito dopo aver annusato l’aria, una cosa mi ha conquistato e mi ha fatto davvero apprezzare l’insieme: l’atmosfera.
Infatti, davanti al primo padiglione (Angola) non posso non notare il sorriso e la cura con cui la ragazza angolana ci dà un caloroso benvenuto e ci introduce al suo paese. Lei era entusiasta e orgogliosa di rappresentare la sua nazione in quella che all’improvviso mi era sembrata una competizione, una gara e non più una semplice esposizione. Tutti i crocieristi avevano spontaneamente cominciato a stilare classifiche post visita ai padiglioni e in giro non facevo altro che sentire: “al primo posto, la Corea” “noi italiani facciamo una bella figura” “bello anche l’Austria” “sinceramente dagli Stati Uniti mi aspettavo di più” “che pena il Gabon” etc etc.
Ma l’atmosfera, l’entusiasmo e l’orgoglio con cui i ragazzi che lavorano nei padiglioni dei propri Paesi, sono per me stati una rivelazione. Ed ecco allora che per me l’Expo è diventato una rassegna dei loro sorrisi, del loro entusiasmo. Per me l’Expo sono loro, e sono anche la cosa che lo rende speciale e decisamente bello, mi sono sembrati come quei ragazzi che all’Olimpiade portano la bandiera del loro Paese. Alcuni di loro mi hanno regalato un secondo del loro tempo e un sorriso e ho deciso di proporveli qui, in questa piccola carrellata di volti e popoli in un sorriso più o meno universale.
Buona carrellata
Ric
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Mi sono portato con me una compatta perché non avevo intenzione di concentrarmi su foto architettoniche o altro e mi piaceva l’idea di darmi un vincolo: in effetti quando non ho già un’idea in testa o uno schema, un vincolo stimola la mia creatività. La compatta è a ottica fissa... e poi sono pigro e non volevo portarmi troppo peso.
Arrivato ai tornelli di uno degli ingressi e messomi in fila mi sono sentito immediatamente turista. Le file, i metal detector, la sensazione di essere trasportati e controllati e di subire passivamente quello che vedrò, mi hanno subito fatto sentire come un crocierista con tanto di bollino adesivo appiccicato sulla maglietta.
Dopo il primo km a piedi e una generale sensazione di curiosità, si arriva finalmente sul corso principale dove affacciano tutti i padiglioni, uno per nazione.
Il tema dell’Expo? “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” quindi il cibo, la terra, le possibilità che offrono i paesi e come si sostiene lo sviluppo. Beh, chissà perché per me crocierista, era diventato “qui si mangia e ci trovi cibi di tutto il mondo”.
Declinando il tema.. direi che si sviluppava anche in “attenzione ai prezzi e secondo me dovrebbero anche darci qualcosa gratis, visto il costo del biglietto”. Attenzione, questa considerazione dell’Expo che può sembrare ironica, è obbiettivamente la visione che quasi tutti hanno prima di aver visitato due o tre padiglioni e aver compreso che il cibo è più da intendersi come risorsa che come un assaggio di sushi gratuito.
Beh, cosa ne viene fuori? I padiglioni, e non lo dico solo io, sembrano attrazioni del più bel Luna Park al mondo, ma sinceramente non capisco perché questa cosa qui sia stata interpretata come una cosa così disdicevole. In fin dei conti, che cosa avremmo dovuto trovare? Una serie di opere d’arte o di capolavori architettonici? E comunque, anche se appariscenti e con l’appeal tipico della Casa degli Specchi di Gardaland, alcuni sono davvero dei piccoli capolavori architettonici. Ma capisco che sparare sulle soluzioni estetiche dell’Expo sia assolutamente necessario.
Dopo pochi minuti di visita e subito dopo aver annusato l’aria, una cosa mi ha conquistato e mi ha fatto davvero apprezzare l’insieme: l’atmosfera.
Infatti, davanti al primo padiglione (Angola) non posso non notare il sorriso e la cura con cui la ragazza angolana ci dà un caloroso benvenuto e ci introduce al suo paese. Lei era entusiasta e orgogliosa di rappresentare la sua nazione in quella che all’improvviso mi era sembrata una competizione, una gara e non più una semplice esposizione. Tutti i crocieristi avevano spontaneamente cominciato a stilare classifiche post visita ai padiglioni e in giro non facevo altro che sentire: “al primo posto, la Corea” “noi italiani facciamo una bella figura” “bello anche l’Austria” “sinceramente dagli Stati Uniti mi aspettavo di più” “che pena il Gabon” etc etc.
Ma l’atmosfera, l’entusiasmo e l’orgoglio con cui i ragazzi che lavorano nei padiglioni dei propri Paesi, sono per me stati una rivelazione. Ed ecco allora che per me l’Expo è diventato una rassegna dei loro sorrisi, del loro entusiasmo. Per me l’Expo sono loro, e sono anche la cosa che lo rende speciale e decisamente bello, mi sono sembrati come quei ragazzi che all’Olimpiade portano la bandiera del loro Paese. Alcuni di loro mi hanno regalato un secondo del loro tempo e un sorriso e ho deciso di proporveli qui, in questa piccola carrellata di volti e popoli in un sorriso più o meno universale.
Buona carrellata
Ric
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ciao Ric...fantastico!!!!preziosa, efficacie la presentazione, ...il sottile manierismo non ostentato, impercettibile ma presente giocoforza nel "DNA" , contribuisce a rimanere presenti sul tuo prologo e lo scorrere delle immagini diventa una bella suggestione di concetto.....un post in cui tutto è in armonia e lo spirito ne gode prima del fotografo, complimenti!!
ciao Ric...fantastico!!!!preziosa, efficacie la presentazione, ...il sottile manierismo non ostentato, impercettibile ma presente giocoforza nel "DNA" , contribuisce a rimanere presenti sul tuo prologo e lo scorrere delle immagini diventa una bella suggestione di concetto.....un post in cui tutto è in armonia e lo spirito ne gode prima del fotografo, complimenti!!
Grazie DAP, un saluto
Non mi deludi mai...
Ci sono trenta gradi e ho la pelle d'oca.
Uno dei casi più unici che rari in cui la presentazione scritta è complemento sincero e funzionale di ciò che segue.
E ciò che segue è davvero interessante: si percepiscono l'orgoglio, la fatica, la competizione e io ci vedo anche un senso di fratellanza.
Fantastica quella della signora slovena.
Piace molto molto!
ciao
Katia
Ci sono trenta gradi e ho la pelle d'oca.
Uno dei casi più unici che rari in cui la presentazione scritta è complemento sincero e funzionale di ciò che segue.
E ciò che segue è davvero interessante: si percepiscono l'orgoglio, la fatica, la competizione e io ci vedo anche un senso di fratellanza.
Fantastica quella della signora slovena.
Piace molto molto!
ciao
Katia
Hai trovato un modo originale per proporre e rendere interessante questo EXPO ché con tanta pubblicità gli avessero fatto non erano riusciti ad invogliarmi ad andarci mentre ora ne sono affascinato. Potrei parlare due ore ma spero di aver sintetizzato il mio pensiero in una frase mal punteggiata ed al limite della grammatica.
Il tempo non è mio amico
Il tempo non è mio amico
Non mi deludi mai...
Eh, ma così mi carichi di responsabilità
Grazie
Hai trovato un modo originale per proporre e rendere interessante questo EXPO ché con tanta pubblicità gli avessero fatto non erano riusciti ad invogliarmi ad andarci mentre ora ne sono affascinato. Potrei parlare due ore ma spero di aver sintetizzato il mio pensiero in una frase mal punteggiata ed al limite della grammatica.
Il tempo non è mio amico
Il tempo non è mio amico
Grazie mille, ma ci sei stato all'Expo? non so se si era capito... ma ne vale la pena secondo me
Il tempo sto imparando a gestirlo, non facile, ma ci proviamo
Grazie
Grazie mille, ma ci sei stato all'Expo? non so se si era capito... ma ne vale la pena secondo me
Il tempo sto imparando a gestirlo, non facile, ma ci proviamo
Grazie mille, ma ci sei stato all'Expo? non so se si era capito... ma ne vale la pena secondo me
Il tempo sto imparando a gestirlo, non facile, ma ci proviamo
Non ci sono stato. C'è mia moglie che coccola l'idea di andarci, ed ogni tanto nell'aria di casa fluttua la parola EXPO, rimbalzando tra le pareti ed uscendo poi da una delle finestre aperte per mitigare il caldo estivo ma non sappiamo come organizzarci per trovare almeno due/tre giorni per farlo. Ho capito che intendevi ne valesse la pena. Hai fatto anzi un bellissimo discorso introduttivo dove hai portato delle argomentazioni originali e valide, oltre a foto altrettanto valide e rappresentative del mondo. Hai messo in gioco le persone. La pubblicità è stata basata tutta sul cibo e la cosa a qualcuno è sembrata anche paradossale per alcuni versi visto che ci sono posti dove manca e la gente muore di fame. Io non voglio entrare in argomenti politici per cui tralascio anche l'interesse verso questo tipo di propaganda ed invece abbraccio la tua, finalizzata all'interesse delle relazioni interpersonali.
Belle Ric, e bella l'introduzione... praticamente impossibile per me andare, nonostante ne abbia tanta voglia... probabilmente dovrei sacrificare la mostra di Klein che sarà a Milano da Dicembre in poi (mi sembra) e non credo che potrei rinunciarci, a quella.
Anche tu hai creato... hai trasmesso un'atrmosfera davvero positiva e di fratellanza come ha sottolineato Katia.
Mi piace questo taglio... umano.
Sempre sempre bravo, concordo sul fatto che non deludi mai.
Saluti, Andrea
Anche tu hai creato... hai trasmesso un'atrmosfera davvero positiva e di fratellanza come ha sottolineato Katia.
Mi piace questo taglio... umano.
Sempre sempre bravo, concordo sul fatto che non deludi mai.
Saluti, Andrea
Bel racconto!
Faccio parte di quelli che non vedono l'ora di andarci, penso sia una bella occasione. Le polemiche credo siano giustificate se dirette verso la gestione degli appalti e dei soldi spesi, da questo punto di vista sarei critico anche io.
Poi credo che una manifestazione globale che ha come tema il cibo non possa non riservare una sezione anche alla sua assenza, assenza che riguarda miliardi di persone. Mi sembra una buona opportunità. Ma è solo una riflessione personale.
Riccardo
Messaggio modificato da ciao-ceo il Jun 12 2015, 01:55 PM
Faccio parte di quelli che non vedono l'ora di andarci, penso sia una bella occasione. Le polemiche credo siano giustificate se dirette verso la gestione degli appalti e dei soldi spesi, da questo punto di vista sarei critico anche io.
Poi credo che una manifestazione globale che ha come tema il cibo non possa non riservare una sezione anche alla sua assenza, assenza che riguarda miliardi di persone. Mi sembra una buona opportunità. Ma è solo una riflessione personale.
Riccardo
Messaggio modificato da ciao-ceo il Jun 12 2015, 01:55 PM
Bel racconto!
Faccio parte di quelli che non vedono l'ora di andarci, penso sia una bella occasione. Le polemiche credo siano giustificate se dirette verso la gestione degli appalti e dei soldi spesi, da questo punto di vista sarei critico anche io.
Poi credo che una manifestazione globale che ha come tema il cibo non possa non riservare una sezione anche alla sua assenza, assenza che riguarda miliardi di persone. Mi sembra una buona opportunità. Ma è solo una riflessione personale.
Riccardo
Faccio parte di quelli che non vedono l'ora di andarci, penso sia una bella occasione. Le polemiche credo siano giustificate se dirette verso la gestione degli appalti e dei soldi spesi, da questo punto di vista sarei critico anche io.
Poi credo che una manifestazione globale che ha come tema il cibo non possa non riservare una sezione anche alla sua assenza, assenza che riguarda miliardi di persone. Mi sembra una buona opportunità. Ma è solo una riflessione personale.
Riccardo
Ciao Riccardo,
grazie per il passaggio e il commento.
Non te lo so dire se manca qualcosa o se MacDonald's non dovrebbe essere lì, non ti so nemmeno dire se ci sia stata una gestione inoculata delle risorse... io ho fatto una passeggiata lì, senza pregiudizi, da vero turista. Il tema non è il cibo, bensì "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", ovvero quali risorse ogni paese utilizza per nutrire il pianeta. L'Italia, ad esempio, ha la bellezza come risorsa. La fame nel mondo non ha attinenza col tema, almeno secondo me.
Ciao
Ric
Belle Ric, e bella l'introduzione... praticamente impossibile per me andare, nonostante ne abbia tanta voglia... probabilmente dovrei sacrificare la mostra di Klein che sarà a Milano da Dicembre in poi (mi sembra) e non credo che potrei rinunciarci, a quella.
Anche tu hai creato... hai trasmesso un'atrmosfera davvero positiva e di fratellanza come ha sottolineato Katia.
Mi piace questo taglio... umano.
Sempre sempre bravo, concordo sul fatto che non deludi mai.
Saluti, Andrea
Anche tu hai creato... hai trasmesso un'atrmosfera davvero positiva e di fratellanza come ha sottolineato Katia.
Mi piace questo taglio... umano.
Sempre sempre bravo, concordo sul fatto che non deludi mai.
Saluti, Andrea
E' forte Klein, se ti riesce ascoltalo (non so se andrà a Milano per la personale.. credo sia ultraottantenne), è un vero rocker...
All'Expo ci sono delle bellissime foto di Salgado sul caffè... in bianco e nero e stampate su pannelli di 3-4 metri. Alcune bellissime.
Grazie mille per la visita
Ciao
Ric
Vado controcorrente ma non posso esimermi dal notare:
- bilanciamento del bianco diciamo "non ottimale" foto 3
- diversi scatti con luci bruciate o "molto al limite" (13-15-19-31)
- nitidezza che mi appare piuttosto scarsa (ma non mi é possibile valutarla compiutamente in quanto é stata inibita la versione in alta risoluzione)
- sequenza piuttosto "monotematica" che diviene ripetitiva e monotona.
Personalmente non mi entusiasma. Per nulla.
Spero non me ne vorrai.
Messaggio modificato da maurizio angelin il Jun 12 2015, 09:40 PM
- bilanciamento del bianco diciamo "non ottimale" foto 3
- diversi scatti con luci bruciate o "molto al limite" (13-15-19-31)
- nitidezza che mi appare piuttosto scarsa (ma non mi é possibile valutarla compiutamente in quanto é stata inibita la versione in alta risoluzione)
- sequenza piuttosto "monotematica" che diviene ripetitiva e monotona.
Personalmente non mi entusiasma. Per nulla.
Spero non me ne vorrai.
Messaggio modificato da maurizio angelin il Jun 12 2015, 09:40 PM
cavolo mi hai rubato l'idea... io ci andrò il mese prossimo, forse un lunedì così magari non trovo troppo casino, ma avevo proprio pensato a fare solo ritratti dal mondo...
vabbé chissene, non me ne vorrai ma lo farò anch'io... domanda a cui ho pensato parecchio, hai liberatoria per tutti o non serve???
fabio b.
vabbé chissene, non me ne vorrai ma lo farò anch'io... domanda a cui ho pensato parecchio, hai liberatoria per tutti o non serve???
fabio b.
Sì... ti divertirai. Ma noooo... la liberatoria è il sorriso, mica li stiamo massacrando. Ad ogni modo quella delle liberatorie è una questione delicata che non possiamo risolvere così e qui ora. In linea di principio, se utilizzi le foto a fini commerciali e guadagni grazie ai loro volti, allora meglio averla la liberatoria. Se invece fai un piccolo reportage estemporaneo, come questo mio... male che vada ti chiederanno di rimuovere qualche foto.
Ciao
Ric
Ciao
Ric
Ci andrò a ottobre, e sono sicuro che non rimarrò deluso,
una bella carrellata di nazionalità, bravo Ric.
una bella carrellata di nazionalità, bravo Ric.