Ciao a tutti!
Ho bisogno di aiuto per un tipo di tecnica usata per misurare l'esposizione.
Avete mai usato il sistema di misurazione con il palmo della mano? Funziona? è utile/vantaggioso?
Grazie!
Ciao, diciamo che in certe situazioni, si può adottare
La lettura sul palmo della mano, cosi come sull'azzurro
del cielo, in direzione del soggetto. Ne faccio uso
quando mi trovo a fotografare sulla neve per es.
Saluti@cordialità
La misurazione sul palmo della mano funziona di certo, con i dovuti accorgimenti.
Ma esattamente come la regola "sunny 16" o altri metodi empirici, oggigiorno credo siano da considerare soluzioni "d'emergenza".
Ad esempio la misurazione del palmo della mano la vedrei utile principalmente ad un paparazzo, che dovendo magari sfruttare l'unica occasione che avrà per fare uno scatto "al volo" in primo piano a qualcuno, voglia essere sicuro in anticipo che i toni della pelle verranno correttamente, e quindi testasse prima l'esposizione sulla sua mano.
Ma in situazioni meno frenetiche e dove sia possibile ripetere, con più calma, un eventuale scatto sbagliato... trovo che l'esposimetro faccià già correttamente il 90% del lavoro.
Tu quando o perché avresti bisogno di applicare questa tecnica?
Ciao,
Direi che hanno risposto alla tua domanda, nel frattempo ci spostiamo nella sezione consona
Fabio
Parlo da vecchio utilizzatore delle pellicole........l'esposizione calcolata sul palmo della mano si usava per avere il parametro del "grigio medio"......il potere riflettente del palmo della mano è grosso modo quello.....per cui quando avevi bisogno di rifarti a quel parametro perché la situazione si presentava con contrasti, tra ombre e alte luci, troppo violenti, con quella misurazione riuscivi poi ad arrivare al un parametro d'esposizione più adatto.
Oggi con i vari sistemi di compensazione e di lettura multipoint e con la differente reazione dei moderni sistemi esposimetrici fa parte della storia della fotografia, ma una volta era un sistema empirico che si usava.....eccome se si usava... così come si usava con le pellicole il variare la coppia tempo diaframma per sfruttare il difetto di reciprocità delle varie emulsioni....oggi i sensori danno una risposta lineare alla coppia tempo diaframma per cui usi tempo alto e diaframma basso non da differenze rispetto al contrario...le pellicole invece reagivano differentemente.....ed ecco anche perché talvolta chi è passato al digitale da relativamente poco tempo come me continua a scattare magari con tempi altissimi immagini che non ne avrebbero bisogno.
Ovviamente il riferimento al grigio medio è perché gli esposimetri hanno quella taratura..........
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