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NikonClub.it Community _ NIKON F 35mm e Scanner _ Sviluppo Pellicola Casalingo

Inviato da: simonemgn il Jan 30 2013, 08:50 PM

Vorrei creare una discussione dove chi come me si sta affacciando al mondo dell'analogico possa chiedere a chi è più esperto alcuni chiarimenti.
Prima di tutto ringrazio chi ha la pazienza di insegnare anche i rudimenti di questo mondo.

volevo iniziare con tre domande:
La prima era un consiglio sulla sensibilità di una pellicola da utilizzare in interni (Casa). 400 ASA possono essere sufficienti?

Poi volevo chiedere un'informazione sullo sviluppo casalingo delle diapositive.
Metodo e6 e C41, sono intercambiabili o si devono scegliere in base alla pellicola che si compra? Danno gli stessi risultati?

Ci sono posti dove si possono comprare ed eventualmente sviluppare le pellicole ad un prezzo ragionevole?

Grazie ancora.

Inviato da: Antonio Canetti il Jan 30 2013, 08:59 PM

QUOTE(simonemgn @ Jan 30 2013, 08:50 PM) *
La prima era un consiglio sulla sensibilità di una pellicola da utilizzare in interni (Casa). 400 ASA possono essere sufficienti? vengo anche io dal vecchio mondo degli ASA&DIN, ma sono decenni che e stato sostituiti con la solo sigla ISO e i giovani conoscono solo questa

Poi volevo chiedere un'informazione sullo sviluppo casalingo delle diapositive.
Metodo e6 e C41, sono intercambiabili o si devono scegliere in base alla pellicola che si compra? Danno gli stessi risultati? lo sviluppo del colore e diapositive per via dei costi [ altamente sconsigliato sviluppare in casa, pochi decimi di gradi Celsius per cambiare intonazioni di colore e non se sono reperebili stazioni termocontrollare, mentre il classico bianconero si sviluppa senza problemi.

Ci sono posti dove si possono comprare ed eventualmente sviluppare le pellicole ad un prezzo ragionevole? se dici dove abiti forse qualche utente ti potradare la dritta giusta



Antonio

Inviato da: simonemgn il Jan 30 2013, 09:25 PM

QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 30 2013, 08:59 PM) *
Antonio


Ammetto che anch'io uso il termine ISO, arrivo dal digitale anche se ormai non sono un giovincello biggrin.gif .
In ogni caso sto informandomi anche sull'analogico, sopratutto dopo che mio padre mi ha regalato la sua F2 photomatic, una macchina che ho sempre adorato.

L'idea dello sviluppo casalingo mi affascina, mi sembra di calarmi in altri tempi, ha un calore che non vedo nell'elaborazione digitale (nonostante il digitale faccia parte della mia passione fotografica).
Mi sono informato in rete sullo sviluppo delle diapositive a colori in casa (mi piacerebbe fare delle diapositive di mio figlio). Ho visto che molti usano la Jobo cpe2, altri non la ritengono necessaria anche se come dicevi la temperatura di sviluppo ha range di un decimo di grado.
Non so bene se attrezzarmi o lasciar perdere perchè la cosa mi interessa molto e vorrei provarci, ma non vorrei impegolarmi in qualcosa di impossibile sprecando denaro.

A proposito, io abito in provincia di Milano.

Inviato da: vajra77 il Jan 31 2013, 08:23 AM

QUOTE(simonemgn @ Jan 30 2013, 09:25 PM) *
L'idea dello sviluppo casalingo mi affascina, mi sembra di calarmi in altri tempi, ha un calore che non vedo nell'elaborazione digitale (nonostante il digitale faccia parte della mia passione fotografica).
Mi sono informato in rete sullo sviluppo delle diapositive a colori in casa (mi piacerebbe fare delle diapositive di mio figlio). Ho visto che molti usano la Jobo cpe2, altri non la ritengono necessaria anche se come dicevi la temperatura di sviluppo ha range di un decimo di grado.
Non so bene se attrezzarmi o lasciar perdere perchè la cosa mi interessa molto e vorrei provarci, ma non vorrei impegolarmi in qualcosa di impossibile sprecando denaro.


Io il C-41 (processo di sviluppo per i negativi colore) lo faccio in una bacinella che entra nel lavandino, usando un kit di sviluppo (Rollei Digibase) che può essere utilizzato anche a 25ºC e un semplice riscaldatore per acquari. I bagni (sono quattro: sviluppo, sbianca, fissaggio e stabilizzatore) li tengo in bottigliette dell'acqua da 500ml, la stessa quantità richiesta dalla tank per coprire una spirale con pellicola 120.

Sto per iniziare anche l'E-6 (per le diapositive) sempre in bacinella, ma con una sonda termostatata che mantiene la temperatura entro i limiti di tolleranza del processo.

Un paio di scatti da negativo colore:

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=790764
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=790764

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=780539
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=780539

Inviato da: simone_chiari il Jan 31 2013, 10:40 AM

complimenti vajara, potresti darmi maggiori info sull'attrezzatura fai da te? mi interessa molto
Ciao
Simone

Inviato da: vajra77 il Jan 31 2013, 11:57 AM

QUOTE(simone_chiari @ Jan 31 2013, 10:40 AM) *
complimenti vajara, potresti darmi maggiori info sull'attrezzatura fai da te? mi interessa molto
Ciao
Simone


Ciao,
per il C-41 è semplice, potendo lavorare a 25ºC posso mantenere la temperatura con un normale riscaldatore da acquario (costano una decina di euro): in una bacinella per i panni tengo il riscaldatore, le 4 bottigliette e la tank (ho preso una Paterson che vuole proprio 500ml per il 120, altrimenti ne avevo un'altra A+P che ne voleva 600 e mi sballava i conti con i kit di sviluppo che sono pensati a multipli di 500). Il tempo di sviluppo è intorno ai 13 minuti, per cui non serve una precisione assoluta nel mantenimento della temperatura.

Per l'E-6, dovendo lavorare rigorosamente a 38ºC (temperatura alla quale i pesci friggono!) ho dovuto prendere un tubo riscaldatore ad-hoc, dotato di termostato per la regolazione automatica della temperatura, l'unica che ho trovato (senza ricorrere a soluzioni fai-da-te) è una Nova Protronic, da 300W, acquistata su un sito inglese (per la quale ho dovuto reperire anche un adattatore presa UK->presa ITA). La parte riscaldante va immersa completamente in acqua, e la sonda di controllo si immerge a una decina di centimetri di distanza. Vorrei confezionare il tutto in una scatola di plastica (di quelle per i vestiti) dove praticare poi le aperture per inserire le 4 bottigliette e la tank. Ora sto facendo dei test per vedere se la temperatura viene mantenuta in modo consistente (anche in funzione della quantità d'acqua), se la quantità d'acqua è adeguata e la temperatura ambiente è superiore a 20ºC non è un grosso problema mantenere il bagno in temperatura.

Certamete avrei potuto evitare tutti questi impazzimenti cercando una JOBO usata, ma sono troppo ingombranti per lo spazio che ho a disposizione (e sono pure care ...).

Saluti,
Francesco


Inviato da: simone_chiari il Jan 31 2013, 01:31 PM

QUOTE(vajra77 @ Jan 31 2013, 01:57 PM) *
Ciao,
per il C-41 è semplice, potendo lavorare a 25ºC posso mantenere la temperatura con un normale riscaldatore da acquario (costano una decina di euro): in una bacinella per i panni tengo il riscaldatore, le 4 bottigliette e la tank (ho preso una Paterson che vuole proprio 500ml per il 120, altrimenti ne avevo un'altra A+P che ne voleva 600 e mi sballava i conti con i kit di sviluppo che sono pensati a multipli di 500). Il tempo di sviluppo è intorno ai 13 minuti, per cui non serve una precisione assoluta nel mantenimento della temperatura.

Per l'E-6, dovendo lavorare rigorosamente a 38ºC (temperatura alla quale i pesci friggono!) ho dovuto prendere un tubo riscaldatore ad-hoc, dotato di termostato per la regolazione automatica della temperatura, l'unica che ho trovato (senza ricorrere a soluzioni fai-da-te) è una Nova Protronic, da 300W, acquistata su un sito inglese (per la quale ho dovuto reperire anche un adattatore presa UK->presa ITA). La parte riscaldante va immersa completamente in acqua, e la sonda di controllo si immerge a una decina di centimetri di distanza. Vorrei confezionare il tutto in una scatola di plastica (di quelle per i vestiti) dove praticare poi le aperture per inserire le 4 bottigliette e la tank. Ora sto facendo dei test per vedere se la temperatura viene mantenuta in modo consistente (anche in funzione della quantità d'acqua), se la quantità d'acqua è adeguata e la temperatura ambiente è superiore a 20ºC non è un grosso problema mantenere il bagno in temperatura.

Certamete avrei potuto evitare tutti questi impazzimenti cercando una JOBO usata, ma sono troppo ingombranti per lo spazio che ho a disposizione (e sono pure care ...).

Saluti,
Francesco


dopo questa dritta praparati perchè ti romperò le scatole messicano.gif
ciao e grazie
Simone

Inviato da: simonemgn il Jan 31 2013, 09:40 PM

QUOTE(vajra77 @ Jan 31 2013, 11:57 AM) *
Ciao,
per il C-41 è semplice, potendo lavorare a 25ºC posso mantenere la temperatura con un normale riscaldatore da acquario (costano una decina di euro): in una bacinella per i panni tengo il riscaldatore, le 4 bottigliette e la tank (ho preso una Paterson che vuole proprio 500ml per il 120, altrimenti ne avevo un'altra A+P che ne voleva 600 e mi sballava i conti con i kit di sviluppo che sono pensati a multipli di 500). Il tempo di sviluppo è intorno ai 13 minuti, per cui non serve una precisione assoluta nel mantenimento della temperatura.

Per l'E-6, dovendo lavorare rigorosamente a 38ºC (temperatura alla quale i pesci friggono!) ho dovuto prendere un tubo riscaldatore ad-hoc, dotato di termostato per la regolazione automatica della temperatura, l'unica che ho trovato (senza ricorrere a soluzioni fai-da-te) è una Nova Protronic, da 300W, acquistata su un sito inglese (per la quale ho dovuto reperire anche un adattatore presa UK->presa ITA). La parte riscaldante va immersa completamente in acqua, e la sonda di controllo si immerge a una decina di centimetri di distanza. Vorrei confezionare il tutto in una scatola di plastica (di quelle per i vestiti) dove praticare poi le aperture per inserire le 4 bottigliette e la tank. Ora sto facendo dei test per vedere se la temperatura viene mantenuta in modo consistente (anche in funzione della quantità d'acqua), se la quantità d'acqua è adeguata e la temperatura ambiente è superiore a 20ºC non è un grosso problema mantenere il bagno in temperatura.

Certamete avrei potuto evitare tutti questi impazzimenti cercando una JOBO usata, ma sono troppo ingombranti per lo spazio che ho a disposizione (e sono pure care ...).

Saluti,
Francesco



Devo dire che mi hai ridato speranze, grazie mille, ho proprio voglia di cimentarmi con lo sviluppo delle diapoditive.
Una sola domana, dal momento che ho visto che i riscaldatori per acquari non arrivano a 38 gradi, ho cercato qualcosa di alternativo, ma senza successo.
La nova protronic, che hai menzionato sarebbe l'ideale, ma l'ho vista a più di 80 caffe (non è proprio economica). Non c'è un'altra soluzione? Per dire ... non si può disattivare il termostato di un riscaldatore per acquari e collegare un termostato esterno?
Grazie

Inviato da: vajra77 il Jan 31 2013, 10:44 PM

QUOTE(simonemgn @ Jan 31 2013, 09:40 PM) *
Devo dire che mi hai ridato speranze, grazie mille, ho proprio voglia di cimentarmi con lo sviluppo delle diapoditive.
Una sola domana, dal momento che ho visto che i riscaldatori per acquari non arrivano a 38 gradi, ho cercato qualcosa di alternativo, ma senza successo.
La nova protronic, che hai menzionato sarebbe l'ideale, ma l'ho vista a più di 80 caffe (non è proprio economica). Non c'è un'altra soluzione? Per dire ... non si può disattivare il termostato di un riscaldatore per acquari e collegare un termostato esterno?
Grazie


Credo che a livello di potenza il riscaldatore da acquario non ce la faccia proprio a mantenere più dei 36°C, anche modificandolo. Piuttosto, mi sembra di ricordare un utente del forum che si era costruito una vasca termostatata utilizzando materiali più a buon mercato (termostati e resistenze industriali) e assemblando il tutto da solo.

Sulla Nova Protronic: è vero che non è economica, ma se il tutto funziona dopo una ventina di rullini te la sei ripagata (ultimamente a Roma spendevo 7-8 euro per ogni sviluppo). Comunque, non voglio spingerti a un acquisto incauto, io non ho ancora provato il tutto quindi non ne sono sicuro nemmeno io: l'ho scelta perché era la cosa più a buon mercato. Spero di riuscire a sviluppare qualcosa nel week-end e poter tornare con un feedback.

Ad ogni modo, anche per farti un'idea potresti intanto iniziare col C-41, molto simile come procedimento ma meno esigente: nella mia esperienza i risultati sono stati da subito nettamente superiori a quelli che ottenevo dal laboratorio (e io non sono certo un perfezionista della camera oscura, anzi). A titolo di esperimento, poi, potresti fare delle prove con abbondanti quantità d'acqua riscaldata a 38°C e vedere quanto tempo riesci a mantenere la temperatura costante senza l'ausilio di un riscaldatore.

Saluti,
Francesco



Inviato da: simonemgn il Feb 1 2013, 03:36 PM

Vi ringrazio per le risposte, ma le domande che devo fare non sono esurite, abbiate pazienza guru.gif
Dal momento che vorrei fare un po di diapositive a colori, oltre alla fuji velvia e provia (che sono una fucilata) potete consigliarmi dell'altro? Qualcosa di buona qualità e qualcosa di qualità accettabile un po economica, visto che con la pellicola mi sto riavvicinando ora e vorrei fare delle prove.

Pensavo di fare dei ritratti a colori (solo diapositive)

Grazie

Inviato da: Nikorra il Feb 1 2013, 03:48 PM

QUOTE(vajra77 @ Jan 31 2013, 08:23 AM) *
Un paio di scatti da negativo colore:


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=790764]Visualizza sul GALLERY : 918 KB


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=780539]Visualizza sul GALLERY : 1.1 MB


Splendida resa, complimenti!

Ottimo sviluppo e ottime scansioni.

Se posso permettermi, che scanner usi?

grazie.gif

Inviato da: vajra77 il Feb 1 2013, 07:26 PM

QUOTE(Nikorra @ Feb 1 2013, 03:48 PM) *
Splendida resa, complimenti!

Ottimo sviluppo e ottime scansioni.

Se posso permettermi, che scanner usi?

grazie.gif


Per il medio formato l'Epson V700, per il 35mm il Nikon Coolscan V ED (LS-50). Come software uso Vuescan.

QUOTE
Dal momento che vorrei fare un po di diapositive a colori, oltre alla fuji velvia e provia (che sono una fucilata) potete consigliarmi dell'altro? Qualcosa di buona qualità e qualcosa di qualità accettabile un po economica, visto che con la pellicola mi sto riavvicinando ora e vorrei fare delle prove.

Pensavo di fare dei ritratti a colori (solo diapositive)


Per i ritratti prova la Fuji Astia 100F, come diapositive economiche direi invece la Fuji Sensia (se ancora se ne trova) e la Kodak Elite Chrome.

Ciao a tutti,
Francesco

Inviato da: vajra77 il Feb 2 2013, 07:26 PM

Rieccomi, come promesso: nel primo pomeriggio ho sviluppato il primo rullo 120 di Fujichrome Velvia 100, in Tetenal Colortec E-6. Come detto sopra ho usato una bacinella per i panni con un riscaldatore termostatato, sviluppo in tank con agitazione mediante rotazione della spirale (ogni 15"). I risultati mi sembrano molto buoni, soprattutto privi delle sporcizie e delle sbavature che normalmente mi restituiva il laboratorio.

Ecco qualche scansione:

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967118
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967118

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967100
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967100

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967093
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967093

Inviato da: WalterB61 il Feb 2 2013, 10:31 PM

I risultati mi sembrano molto buoni....

Inviato da: simone_chiari il Feb 3 2013, 01:28 AM

QUOTE(vajra77 @ Feb 2 2013, 09:26 PM) *
Rieccomi, come promesso: nel primo pomeriggio ho sviluppato il primo rullo 120 di Fujichrome Velvia 100, in Tetenal Colortec E-6. Come detto sopra ho usato una bacinella per i panni con un riscaldatore termostatato, sviluppo in tank con agitazione mediante rotazione della spirale (ogni 15"). I risultati mi sembrano molto buoni, soprattutto privi delle sporcizie e delle sbavature che normalmente mi restituiva il laboratorio.

Ecco qualche scansione:


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967118


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967100


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967093


complimenti, la rotazione come l'hai gestita?
Ciao
SImone

Inviato da: simonemgn il Feb 3 2013, 08:19 AM

QUOTE(WalterB61 @ Feb 2 2013, 10:31 PM) *
I risultati mi sembrano molto buoni....


Altro che buoni, sono ottimi.
Lo sviluppo mi sembra che abbia dato i risultati voluti, complimenti.

Inviato da: DDS il Feb 3 2013, 08:23 AM

Grande! Che bei risultati! Pollice.gif
Il metodo McGiver è un valore aggiunto. Due domande. Che sia colore (come te, non uso cpe), che sia b/w ho sempre problemi a mantenere omogenea la temperatura per l'intero volume di liquido in vasca (sviluppo, bagnomaria ecc.) .Come hai risolto? Pompa a ricircolo..
Molto interessante anche la potronic. E' precisa? Quanta isteresi ha?

Inviato da: vajra77 il Feb 3 2013, 11:37 AM

QUOTE(DDS @ Feb 3 2013, 08:23 AM) *
Grande! Che bei risultati! Pollice.gif
Il metodo McGiver è un valore aggiunto. Due domande. Che sia colore (come te, non uso cpe), che sia b/w ho sempre problemi a mantenere omogenea la temperatura per l'intero volume di liquido in vasca (sviluppo, bagnomaria ecc.) .Come hai risolto? Pompa a ricircolo..
Molto interessante anche la potronic. E' precisa? Quanta isteresi ha?


Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967757
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967757

Inviato da: simonemgn il Feb 3 2013, 02:42 PM

QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 11:37 AM) *
Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967757



Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?

QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 11:37 AM) *
Inizialmente avevo provato con una "vasca" troppo grande e mi sono reso conto che era difficile portarla a una temperatura omogenea (ho sviluppato prima un C-41 a 38°C, per essere sicuro). Poi sono riuscito a infilare tutto in una bacinella circa 30x30 e ho visto che la temperatura si mantiene molto stabile, il tutto è molto compatto quindi non ho bisogno di far circolare l'acqua (è sufficiente il trambusto del togliere e rimettere la tank ogni volta che va svuotata).

Per agitare la pellicola ho usato il bastoncino per girarla dentro la tank: 15" iniziali e poi ogni 15".

Sulla precisione della sonda posso dare un giudizio qualitativo: non mi sembra uno strumento super-raffinato, la scala del termostato non è affidabile, va tarata con un termometro esterno, tuttavia mi pare che agisca abbastanza prontamente al variare della temperatura, sia a salire che a scendere (nei dati tecnici c'è scritto che mantiene una precisione di circa 0.25°C intorno alla temperatura impostata). Di fatto, nella mezz'oretta che è durato il procedimento ho tenuto sempre d'occhio la temperatura dell'acqua, e non ha mai schiodato dai 39°C (si è spenta e riaccesa diverse volte).

In definitiva, considerando che la mia manualità è assai limitata e che ho usato tutto materiale improvvisato (la sonda, un termometro a mercurio, una bacinella), secondo me è una cosa abbastanza fattibile, non escludo che prima o poi ne sbaglio qualcuno però non mi sembra un processo così rigoroso come si sente dire in giro (su youtube ho trovato anche il video di uno che sviuppava in cucina utilizzando l'acqua di un bollitore!). Semmai ci sono due aspetti che non vanno sottovalutati: 1) i chimici in soluzione durano al massimo 2 settimane, quindi bisogna prepararli quando si hanno 5-6 rulli pronti (se si ragiona sui 500ml) e sbrigarsi a svilupparli tutti nel giro di una settimana; 2) i chimici sono vagamente tossici, nello stabilizzatore Tetenal c'è persino la formaldeide, quindi è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

Nel frattempo ho sviluppato un altro rullo (Velvia 50), l'impressione è che il risultato sia più brillante e vivace di quello che ottenevo dal laboratorio, forse perché sto usando dei chimici freschi freschi.

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=967757



Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?

Inviato da: vajra77 il Feb 3 2013, 04:41 PM

QUOTE(simonemgn @ Feb 3 2013, 02:42 PM) *
Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?
Mi ero già chiesto se i chimici fossero tossici, mi sembrava strano vedere filmati di persone che sviluppavano le loro pellicole in cucina e poi versavano gli acidi nello scarico del lavello.
Vuoi dire che sarebbe meglio raccogliere tutti i chimici per poi smaltirli in discarica?


Il primo problema è proteggersi bene quando si lavora: quindi locale ben ventilato, guanti, occhiali protettivi ed eventualmente maschera per i fumi. La formaldeide è considerata cancerogena, mi piacerebbe trovare un kit che non ne contiene (tipo quello della Fuji, che però è a 6 bagni!). Comunque, per quanto possano essere pericolosi penso siano niente in confronto a quello che mangiamo e respiriamo per una vita intera ...

Per lo smaltimento, quando avrò finito il C-41 ed E-6 penso di mettere tutto insieme per poi trovare il posto dove andare a smaltire il tutto.

Questo è l'accrocco che ho creato :-)



Inviato da: luca_roveda il Feb 3 2013, 05:31 PM




Pure io sto pensando di incominciare a sviluppare (non ho mai fatto il bianco e nero e quindi incomincio da zero) a colori visto che non "vedo" laboratori affidabili a meno che debba spedire tutto a vienna.
Sto seguendo attentamente questa discussione. . . vorrei chiedere una piccola curiosità : che scanner usate???

Inviato da: simone_chiari il Feb 4 2013, 10:41 AM

vista la piega che sta prendendo il topic è possibile inserirlo tra quelli in evidenza magari cambiandogli titolo?
grazie
Simone

Inviato da: maxiclimb il Feb 5 2013, 05:25 PM

Nota moderatore: ho cambiato il titolo per renderlo più chiaro ed evidente. smile.gif
Se la discussione proseguirà valuteremo se metterla in evidenza, oppure in Tech Reference.

Inviato da: simone_chiari il Feb 5 2013, 05:36 PM

QUOTE(maxiclimb @ Feb 5 2013, 07:25 PM) *
Nota moderatore: ho cambiato il titolo per renderlo più chiaro ed evidente. smile.gif
Se la discussione proseguirà valuteremo se metterla in evidenza, oppure in Tech Reference.


grazie mille
ciao
Simone

Inviato da: simonemgn il Feb 5 2013, 10:10 PM

QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 04:41 PM) *
Il primo problema è proteggersi bene quando si lavora: quindi locale ben ventilato, guanti, occhiali protettivi ed eventualmente maschera per i fumi. La formaldeide è considerata cancerogena, mi piacerebbe trovare un kit che non ne contiene (tipo quello della Fuji, che però è a 6 bagni!). Comunque, per quanto possano essere pericolosi penso siano niente in confronto a quello che mangiamo e respiriamo per una vita intera ...

Per lo smaltimento, quando avrò finito il C-41 ed E-6 penso di mettere tutto insieme per poi trovare il posto dove andare a smaltire il tutto.

Questo è l'accrocco che ho creato :-)





Un paio di domande.
Pensavo di dedicarni alle diapositive, ma sto cambiando idea, vorrei provare anche il negativo.
Non so quanti rullini potrei fare per cui mi chiedevo:
Per conservare la pellicola dovrei tenerla in frigor. È giusto conservarla in frigor, usarla e rimetterla in frigor o è una cosa da non fare una volta che il rullino è stato usato?
Se prendo i chimici per lo sviluppo e li apro, quanto tempo ho prima che il rimanente non diluito non sia più utilizzabile?

Mi rendo conto che possono essere domande da principiante, ma effettivamente sull' analogico è quelli che sono biggrin.gif

Inviato da: vajra77 il Feb 5 2013, 11:15 PM

QUOTE(simonemgn @ Feb 5 2013, 10:10 PM) *
Un paio di domande.
Pensavo di dedicarni alle diapositive, ma sto cambiando idea, vorrei provare anche il negativo.
Non so quanti rullini potrei fare per cui mi chiedevo:
Per conservare la pellicola dovrei tenerla in frigor. È giusto conservarla in frigor, usarla e rimetterla in frigor o è una cosa da non fare una volta che il rullino è stato usato?
Se prendo i chimici per lo sviluppo e li apro, quanto tempo ho prima che il rimanente non diluito non sia più utilizzabile?

Mi rendo conto che possono essere domande da principiante, ma effettivamente sull' analogico è quelli che sono biggrin.gif


Ti dico come faccio io, conservo i rulli in frigorifero fino a quando non li devo usare (li tiro fuori almeno un'ora prima di inserirli in macchina). Una volta impressionati non li rimetto in frigo, per paura che eventuale umidità incamerata con l'uso possa poi condensare e macchiare la pellicola. La durata dei chimici varia da marca a marca: in genere il concentrato aperto dura di più della soluzione diluita (es. il Tetenal E-6 dà due settimane per la soluzione e sei mesi per il concentrato aperto). Si può prolungare la durata del concentrato usando dei prodotti a base di gas propano (es. Tetenal Protectan) che si soffia nella bottiglietta e va a sostituire l'aria (il propano è un gas inerte).

Per il C-41 (negativo colore) sto usando il kit Rollei Digibase C-41, ho preparato le quattro soluzioni quest'estate e ancora funziona bene (l'ho scelto apposta perché non faccio molto negativo colore). In genere ti accorgi che stanno andando a male perché mutano colore per via dell'ossidazione.

A presto,
Francesco

Inviato da: vajra77 il Feb 17 2013, 10:27 PM

Giusto un update: ho sviluppato un totale di 6 rulli (5x120 e 1x35mm) con il primo frazionamento da 500ml del kit 1L di Tetenal ... avrei voluto spremerlo di più ma mi sono accorto che ora il primo sviluppo tende a formare una sorta di fanghiglia al suo interno (un precipitato ?), anche filtrandolo dopo un po' si ricrea, per cui ho deciso di non proseguire. Lo stato dello sviluppo colore e della sbianca-fissaggio mi sembra ancora buono, ma tant'è ...

Mi pare che il primo sviluppo sia più o meno uno sviluppo b/n, sarebbe interessante capire come ricrearlo con ingredienti meno deperibili. Importante anche rispettare l'aumento progressivo dei tempi di sviluppo (ogni due rulli sviluppati) consigliato dal produttore. Nell'ultimo che ho fatto non ho seguito il consiglio e mi sono ritrovato con un po' di sottosviluppo e dominanti magenta.

Qualche altro esempio:

Rolleiflex SL66, Zeiss Planar 80mm, Fujichrome Velvia
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990215
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990215

Rolleiflex SL66, Zeiss Sonnar 250mm, Fujichrome Velvia
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990216
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990216

Nikon F4, Nikkor AF 24mm D,Fujichrome Velvia
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990213
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990213

Nikon F4, Nikkor AF 70-210, Fujichrome Velvia
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990212
http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=990212

Inviato da: DDS il Feb 18 2013, 08:21 AM

Gran bel lavoro Francesco! wink.gif

QUOTE(vajra77 @ Feb 17 2013, 10:27 PM) *
mi sono accorto che ora il primo sviluppo tende a formare una sorta di fanghiglia al suo interno (un precipitato ?), anche filtrandolo dopo un po' si ricrea[/url]


Non sono un grande appassionato di 'colore' ma provo a ragionare con te sperando di non dire scemenze. Il primo è un bagno di sviluppo b/n però (mi sto aiutando con i miei manuali) in concentrazione molto più elevata (molto più energico) e più ricco di sostanze alcaline rispetto ai comuni sviluppi.
Mi viene da credere quindi che i precipitati cui fai riferimento siano normali sottoprodotti della reazione tra riduttore e alcali la cui formazione non è rallentata dalle bassi dosi in soluzione di conservante.
Tant'è che nelle formule che ho io per la preparazione del primo bagno il sodio solfito (conservante) è presente in quantità insufficienti a contrastare appunto la massiccia dose di carbonati. E in assenza di SS (o chi per lui) che renda solubili i prodotti generati dall'ossidazione, ecco che si posano sul fondo della soluzione questi precipitati densi e colorati. Filtrandoli dovresti risolvere un minimo, ma il problema non sono tanto i composti che si depositano sul fondo piuttosto quelli più leggeri in sospensione che potssono danneggiare la superficie dell'emulsione.
Se vuoi io un pò di formule le ho. Sono un pò datate e vanno certamente sperimentate. Le ricette sono comuni e non è difficile reperire i singoli prodotti: metolo, idrochinone, fenidone borace, potassio bromuro, potassio ioduro. C'è del tiocianato di sodio (solfocianuro) che dovrebbe essere un pò più difficile da trovare. Purtroppo non sono un chimico, e non conosco canali particolari.
Il problema sta tutto a monte: se per ovvie ragioni di trattamento non si possono modificare le concentrazioni dei singoli prodotti e cercare di tamponare l'ossidazione sarà difficile rallentare la formazione di precipitati. Sarebbe buona cosa risalire alle formule di tetenal, buttando un occhio sul safety sheet.
Io sono un pò incastrato con i tempi e non ho una sonda che mi tenga i 38 gradi altrimenti ti avrei aiutato volentieri a fare qualche prova. Tanto più che la prox settimana devo prendere un mare di chimica sfusa.
Prova a scovare qualche informazione in più in rete. Ti pare che qualcuno non abbia già trovato una soluzione al problema, o perlomeno non ci abbia già provato.
Facci sapere che è molto interessante. Ciao smile.gif
Enrico

Inviato da: vajra77 il Feb 18 2013, 10:17 AM

Ciao Enrico, grazie dello spunto !

Mi sono posto il problema perché a occhio le altre soluzioni sono ancora integre e potrebbero essere sfruttate ulteriormente (abbassando il costo di sviluppo a rullino!), l'ultimo rullo che ho sviluppato presentava qualche deposito sull'emulsione, che poi è lo stesso tipo di sporco che notavo sui rullini sviluppati in laboratorio (ergo, anche loro usano sviluppi semi-esauriti).

Proverò a cercare qualcosa in rete, finora ho trovato qualcuno che le ha sviluppate col Rodinal ottenendo delle belle foto in bianco e nero smile.gif

Saluti,
Francesco

Inviato da: simone_chiari il Feb 19 2013, 12:45 PM

applausi per Francesco!
ciao
Simone

Inviato da: BeSigma il Feb 24 2013, 10:43 PM

Io mi sono iscritto ad un corso di sviluppo e stampa in camera oscura..... vorrei acquisire capacità permanenti per non perdere il gusto dell'analogico, ormai troppi lab stampano da pellicola in digitale.....
Per quanto rigurda lo sviluppo io voglio apprendere dimistichezza anche con il colore, con il metodo c41 si tratta di 3 passaggi e solo il primo passaggio deve essere preciso, tolleranza di 0,5°C, ma con vaschette termostatate e stanzine condizione non credo oggi sia impossibile farlo in casa..... per la stampa colore è complicata su carta chimica....

Inviato da: Lutz! il Feb 25 2013, 12:46 PM

Il riscaldatore non serve,
io uso una grande bacinella per l'E6, scaldo acqua a 40, 41 gradi e lascio che tutto si raffreddi. Quando arriv a a 38... inizio a sviluppare tendendo sempre tutit i chimici e la tank nella grande bacinella...

Risultati perfetti con Tetenal E6 in 3 bagni.

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=690572

http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=690572

Inviato da: BeSigma il Feb 25 2013, 05:23 PM

QUOTE(Lutz! @ Feb 25 2013, 12:46 PM) *
Il riscaldatore non serve,
io uso una grande bacinella per l'E6, scaldo acqua a 40, 41 gradi e lascio che tutto si raffreddi. Quando arriv a a 38... inizio a sviluppare tendendo sempre tutit i chimici e la tank nella grande bacinella...

Risultati perfetti con Tetenal E6 in 3 bagni.


http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=690572


complimenti per la resa

Inviato da: vajra77 il Apr 21 2013, 09:30 PM

Dopo una decina di rulli sviluppati con Tetenal Colortec E6, ho riassunto esperienze e considerazioni:

http://francescoferreri.com/2013/04/21/sviluppo-diapositive-con-tetenal-colortec-e6/

spero possa essere utile.

Saluti,
Francesco

Inviato da: DDS il Apr 22 2013, 08:07 AM

QUOTE(vajra77 @ Apr 21 2013, 10:30 PM) *
Dopo una decina di rulli sviluppati con Tetenal Colortec E6, ho riassunto esperienze e considerazioni:

http://francescoferreri.com/2013/04/21/sviluppo-diapositive-con-tetenal-colortec-e6/

spero possa essere utile.

Saluti,
Francesco


Pollice.gif ottimo tutorial e bel sito! Grande!

Una domanda sul prebagno. Quando ho sviluppato in e6 (ma faccio pochissimo colore e forse ricordo pure male) mi hanno suggerito di riscaldare la sviluppatrice (Lo faccio anche con il b/n) ma niente prebagno. Sai che c'è tutto il pipp0ne teorico sull'induzione che aumenta. Tu invece suggerisci di farlo. Ho dato un'occhiata alle istruzioni Tetenal e parla di "pre-heat". In giro ci sono opinioni discordanti. Boh, vabbè niente.. comunque tu lo fai e non hai mai avuto problemi quindi, buono a sapersi smile.gif

Ciao wink.gif

Inviato da: vajra77 il Apr 22 2013, 08:51 AM

QUOTE(DDS @ Apr 22 2013, 09:07 AM) *
Pollice.gif ottimo tutorial e bel sito! Grande!

Una domanda sul prebagno. Quando ho sviluppato in e6 (ma faccio pochissimo colore e forse ricordo pure male) mi hanno suggerito di riscaldare la sviluppatrice (Lo faccio anche con il b/n) ma niente prebagno. Sai che c'è tutto il pipp0ne teorico sull'induzione che aumenta. Tu invece suggerisci di farlo. Ho dato un'occhiata alle istruzioni Tetenal e parla di "pre-heat". In giro ci sono opinioni discordanti. Boh, vabbè niente.. comunque tu lo fai e non hai mai avuto problemi quindi, buono a sapersi smile.gif

Ciao wink.gif


Confesso che, complice la lettura della traduzione italiana, non avevo colto la sfumatura del "pre-heat" ... l'ho interpretata erroneamente come pre-riscaldamento con-acqua (e non in-acqua), anche rammentando uno step analogo descritto qui:

http://www.fotoavventure.it/htdocs/modules/wordpress/?page_id=173

c'è da dire che il primo passaggio in acqua mi aiuta a eliminare lo strato anti-halo che ha una colorazione violacea o verde scuro molto forte, che immagino andrebbe altrimenti a contaminare il primo sviluppo.

Grazie del passaggio !

Francesco


Inviato da: DDS il Apr 22 2013, 11:05 AM

QUOTE
c'è da dire che il primo passaggio in acqua mi aiuta a eliminare lo strato anti-halo che ha una colorazione violacea o verde scuro molto forte, che immagino andrebbe altrimenti a contaminare il primo sviluppo


Sì. Il rovescio della medaglia è che la gelatina si impregna di acqua e lo sviluppo impiega un tempo maggiore a raggiungere i germi ed iniziare a ridurre l'Ag; si dovrebbe perciò compensare con un allungamento del tempo di sviluppo.
Bisogna valutare pro e contro.Ma sono dettagli, ognuno ha una sua teoria. Più importante invece è riscontrare sul campo solo trascurabili differenze, nell'alternare i due metodi.




Inviato da: simone_chiari il Apr 22 2013, 11:08 AM

QUOTE(vajra77 @ Apr 21 2013, 10:30 PM) *
Dopo una decina di rulli sviluppati con Tetenal Colortec E6, ho riassunto esperienze e considerazioni:

http://francescoferreri.com/2013/04/21/sviluppo-diapositive-con-tetenal-colortec-e6/

spero possa essere utile.

Saluti,
Francesco

Francesco una domanda sicuramente stupida ma la faccio uguale, quando versi i chimici nella tank la tieni nella bacinella per mantenere la temperatura costante?
ciao
Simone

Inviato da: vajra77 il Apr 22 2013, 11:19 AM

QUOTE(simone_chiari @ Apr 22 2013, 12:08 PM) *
Francesco una domanda sicuramente stupida ma la faccio uguale, quando versi i chimici nella tank la tieni nella bacinella per mantenere la temperatura costante?
ciao
Simone


No, trovo più comodo riempire la tank fuori dall'acqua (altrimenti dovrei tenerla con una mano per non farla capovolgere, dal momento che quando è vuota galleggia). I chimici però li tengo nel bagno a temperatura fino a un attimo prima di versare.

Ti aiuta molto il fatto di avere i lavaggi a temperatura alla fine di ogni bagno, così in quei due minuti e mezzo hai tempo di riporre l'ultimo bagno e preparare il successivo, ripulire i recipienti, ecc. ecc. Alla fine, con un po' di pratica, si riesce a procedere come una specie di catena di montaggio, con una sequenza ben definita e temporizzata di operazioni, così che in ogni momento sai quello che devi fare, senza distrazioni.

Ciao,
Francesco

Inviato da: simone_chiari il Apr 22 2013, 11:39 AM

ok grazie mille
Simone

Inviato da: simone_chiari il Jun 24 2013, 10:51 AM

dopo mille ragionamenti mi sono deciso, oggi pomeriggio vado a comprare il riscaldatore per l'acqua
ciao
Simone

Inviato da: zonaradioattiva il Jul 3 2013, 01:01 PM

trovo la discussione moooolto interessante ....vorrei sapere oltre a scanner c'e' qualcuno che si dedica anche alla stampa del colore??
percio' ecco le mie domande

che tipi di chimici e carta (consigli da chi ha provato varie marche) sono consigliati per la stampa del negativo a colore?
quali sono i passaggi o dove posso trovare qualche guida sui passaggi da eseguire ?(ho un ingranditore meopta opemus 5 con testa colore)
e per la stampa delle DIA??
preciso che con la stampa in bianco e nero me la cavo percio' mi tenta l'idea del colore
Grazie a tutti !!!!

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