FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Sebastiao Salgado
intervista con Wim Wenders
Rispondi Nuova Discussione
claudioorlando
Nikonista
Messaggio: #1
Ho scelto questa sezione perchè più frequentata delle sezioni di cultura e comunque un omaggio ad un dei grandi, se non il più grande, reportagisti contemporanei. Uno spunto per i più giovani per scoprirlo e magari acquistare uno dei suoi libri. Se la sezione viene reputata errata dallo staff può sicuramente decidere di spostarla.

Un Nobel per la Pace a Sebastião Salgado? Sarebbe significativo e meritato”. Wim Wenders si emoziona ancora dialogando dell’incontro con il grande fotografo, soggetto/oggetto de Il sale della terra, il suo ultimo nonché straordinario documentario. Il cineasta tedesco è a Roma, invitato al Festival Internazionale del Cinema, per presentare il film nella sezione Wired Next Cinema presso il MAXXI e tenere una Masterclass con il pubblico, prevista per domani pomeriggio.

Il documentario non è inedito al mondo festivaliero, avendo avuto la premiére mondiale a Cannes, ma la sua partecipazione alla kermesse capitolina resta uno degli appuntamenti più sentiti e certamente interessanti. Devoto da sempre alle contaminazioni artistiche, Wenders ci ha più che mai negli ultimi anni deliziato con opere/dialogo tra il (suo) cinema ed altre espressioni d’Arte: la moda (Appunti di viaggio su moda), la musica (Buena Vista Social Club e The Blues), la danza (Pina) ed ora la fotografia.

“Al giorno d’oggi l’umanità ha scoperto quasi tutto, è stata ovunque. Non credo oggi si possano trovare interessanti avventure se non all’interno delle arti. Sono gli artisti i nuovi autentici avventurieri dell’Era contemporanea, e a me personalmente interessano perché le avventure che offrono sono quelle dello spirito”. Per questo per Wenders, ormai alla vigilia dei 70 anni, il processo creativo del documentario su un artista significa “realizzarlo con lei o lui. Parliamo principalmente di un luogo fisico e metafisico in cui si verificano l’incontro e il rispecchiamento di due Forze: la sua e la mia. Il risultato è proprio l’abbraccio di due arti, sapienze, storie”.

Ma tra tutti gli incontri, quelli con la compianta amica Pina Bausch e con il geniale fotografo Salgado, lo hanno segnato particolarmente. “Si tratta in entrambi i casi di esseri umani eccezionali, di fronte ai quali è stato necessario per me sia come regista che come uomo fare un passo indietro, lasciando lo spazio necessario allo spettatore per accedere più vicino possibile al protagonista. In un certo senso il passo indietro è importante effettuarlo anche nei film di finzione, ma nel documentario – e in particolare in questa tipologia di testimonianza – io non posso né devo interferire nel dialogo tra l’Artista che metto in luce e il suo pubblico. In altre parole, non posso interrompere la straordinaria esperienza di empatia, sofferenza e compassione che questi esseri straordinari hanno da trasmettere”.

Di tale pathos nella condivisione è naturalmente Wenders stesso il primo depositario, venendone arricchito e coinvolto in uno scambio viscerale. Per lui conoscere Sebastião Salgado ha comportato la messa in gioco delle proprie etica, estetica, visione di mondo. Ne Il Sale della Terra, diretto con il figlio del fotografo Juliano Ribeiro Salgado, assistiamo agli oltre 40 anni di attività di Sebastião in giro per il pianeta, instancabile mediatore della Storia per immagini di tanta umanità, specie della sua sofferenza estrema. Insieme hanno selezionato le indimenticabili fotografie dell’artista, proponendole in una cronologia visiva commentata dalla voce dello stesso Salgado. L’apice della commozione – anche per lo spettatore – arriva con l’ultimo viaggio in Rwanda in cui è testimone oculare (e fotografico) del ciclico e massacrante esodo del 1994: da allora decide di smettere di fare il fotografo sociale e dedicarsi ad altro. “Salgado aveva perso la pace perché aveva incontrato troppa sofferenza lungo il suo cammino. Mi ha raccontato che la sua cura è arrivata grazie alla Natura ed ha iniziato il progetto Genesi e di riforestazione della sua tenuta in Brasile. Diciamo che Sebastião ha fatto così “pace con la pace” e il Nobel per lui, un giorno, sarebbe straordinario: perché con la sua enciclopedia fotografica sulla seconda metà del XX secolo può essere considerato un vero peacemaker”. Accantonato Il sale della terra, che uscirà nelle sale italiane il 23 ottobre distribuito da Officine UBU, Wenders al momento sta finalizzando il suo nuovo film di finzione intitolato Every Thing Will Be Fine, un drama family girato in Quebec con James Franco, Charlotte Gainsbourg e Rachel McAdams.
 
Nuova Discussione
Risposte (1 - 3)
riccardoal
Messaggio: #2
ci chiedevamo con Cesare al Life se ti saresti fatto vivo......fallo ogni tanto che ci prendiamo un caffe.....
claudioorlando
Nikonista
Messaggio: #3
Ciao Riccardo, grazie dell'invito che spero di accettare al più presto, Un saluto wink.gif
enricoz84
Messaggio: #4
Ho visto qualche giorno fa il documentario di Wenders su Salgado. Lo consiglio a tutti.
Bellissimo affresco di una vita epica, travagliata e, in fin dei conti, ben spesa.
Non particolarmente avvincente come tempi, ma non è la suspense che cerchiamo in un documentario.
Io sarei perfettamente d'accordo sul Nobel per la pace a Salgado. Ne sono stati attribuiti tanti molto discutibili di premi Nobel per la pace, quello ad Obama per esempio, o all'israeliano Begin...e altri.
Salgado lo meriterebbe senz'altro.

 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
La Natura Vista Da Salgado _Nico_ 20 28-04-2006 17:08
Sebastiao Salgado su Youtube. zalacchia 11 22-03-2008 20:16
Salgado Sul Sito Di Repubblica Pegaso 8 06-01-2006 12:27
Sebastião Salgado .oesse. 6 20-04-2007 11:25
Sebastiao Salgado kk1972 4 21-10-2012 11:55