Sinceramente non capisco il motivo della pubblicazione a tutti i costi da parte del fotografo dello scatto in causa,
ovvero andarsi a sputt...re con una fotoscioppatta in un reportage...
possibile avesse solo quello scatto da mandare all'agenzia???
pressioni eccessive (in tema di numero di scatti da proporre) da chi lo pubblica per poi, di fronte al fatto compiuto e sgamato, segarlo???
sicuramente leggerezza
Matteo
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ha vinto il premio! glie lo tolgono!
due volte che la foto fa il giro del mondo.
scusate il cinismo.
Antonio
ha vinto il premio! glie lo tolgono!
due volte che la foto fa il giro del mondo.
scusate il cinismo.
Antonio
Severissimi!
Forse troppo ?
Leggerezza... da utilizzatore saltuario del timbro clone (maledetti pali della luce, macchie sensore...), quello che mi stupisce è quanto male è stato fatto il ritocco. Si vede molto, troppo. Tutto intorno alla modifica c'è un alone sfumato che è la tipica traccia che si lascia in questi casi ed inoltre ha riappiccicato pari pari un pezzo di terreno che stava lì di fianco. Per me lo hanno cacciato per come non sa utilizzare photoshop più che altro ed hanno fatto anche bene.
Era già successa una cosa del genere anni fa con un altro fotografop che aveva rimosso un sacchetto di plastica presente nello scenario con photoshop
Assolutamente una str0nzata a mio avviso...scusate, cosa è cambiato di così grave e radicale nella foto, rispetto all'originale?! mah...
Graziano
Graziano
Per conto mio la decisione è giusta, il reportage deve essere veritiero, ne va del buon nome della testata e del fotografo
Giusto anche secondo me
Per conto mio la decisione è giusta, il reportage deve essere veritiero, ne va del buon nome della testata e del fotografo
http://www.lastampa.it/2013/11/13/multimed...VgM/pagina.html
leggetevi questo libro.....e' interessantissimo....."come la foto testimonia la storia " interviste a 10 fotografi !
Assolutamente una str0nzata a mio avviso...scusate, cosa è cambiato di così grave e radicale nella foto, rispetto all'originale?! mah...
Graziano
Graziano
Infatti, non toglie e non aggiunge niente alla scena. Per me se proprio dava fastidio all'agenzia, bastava una tirata d'orecchie al fotografo, ma licenziarlo è una cosa fuori di testa.
Ho unito le due discussioni uguali.
Ciao,
Alessandro.
Ciao,
Alessandro.
Non vedo perché sia severa la punizione, quasi tutte le agenzie hanno nei loro contratto l'obbligo di scattare in jpg e di non modificare le foto aggiungendo o togliendo, in pratica puoi cambiare qualche valore ma non togliere o aggiungere robe. E trovo che sia giusto, un reportage dev'essere fedele, al di là che il cambiamento sia minimo. Il caso del sacchetto di plastica se non sbaglio era in un concorso del national geographic e come in ogni concorso non si può modificare così la foto. Ma lì è stupidaggine del fotogafo, il cambiamento era talmente marginale che non si vedeva nemmeno...
Per conto mio la decisione è giusta, il reportage deve essere veritiero, ne va del buon nome della testata e del fotografo
su molti reportage che siano veritieri ci credo poco, un buon fotografo o videoperatore scafati son in grado di farci vedere cose per altre, senza bisogno di fotoritocchi!
pochi fotografi sono stati colti con le mani nel sacco, ma tanti fanno altrettanto senza essere scoperti, poche immagini vere e molte ricostruite, messe tutte insieme fanno la "verità"...ma esiste la verità?
Antonio
su molti reportage che siano veritieri ci credo poco, un buon fotografo o videoperatore scafati son in grado di farci vedere cose per altre, senza bisogno di fotoritocchi!
pochi fotografi sono stati colti con le mani nel sacco, ma tanti fanno altrettanto senza essere scoperti, poche immagini vere e molte ricostruite, messe tutte insieme fanno la "verità"...ma esiste la verità?
Antonio
pochi fotografi sono stati colti con le mani nel sacco, ma tanti fanno altrettanto senza essere scoperti, poche immagini vere e molte ricostruite, messe tutte insieme fanno la "verità"...ma esiste la verità?
Antonio
La Verità con la V maiuscola non esisterà, ma censurare una bugia è giusto e condivisibile, per quanto piccola, in ambito giornalistico. Questione, ripeto, di buon nome
ma poi..come avrà fatto a "farsi beccare"??
Scenario: Guerra tra Eritrea ed Etiopia.
Location: Fronte dei combattimenti.
Inquadratura: Su relitti di due carri armati utilizzati durante gli stessi combattimenti.
Testata giornalistica di un canale nazionale, che doveva fare un reportage su quel conflitto (era il 2002), le immagini strazianti di carri armati dilaniati dalle esplosioni, ormai ridotti a carcasse arrugginite e intorno desolazione pura.
Peccato che il fronte fosse a SUD di Asmara, e non a NORD (dove invece c'era Keren, città nota per un monumentale cimitero Italo-eritreo), e che tutto fosse stato girato con abilità da giornalisti "navigati".
La giornata si concluse con una solenne "abbuffata" al ristorantino locale.
Ah, le immagini strazianti per me, quelle sì, furono il giornalista che si mise il fondotinta per sembrare "abbronzato", e tirò fuori dalla tasca un pettine a serramanico. Se mai ce ne fosse bisogno, quell'episodio segnò la fine della mia fiducia verso i mezzi di informazione.
Inutile dire che quel giornalista, probabilmente, lo paghiamo ancora tutti noi.
Location: Fronte dei combattimenti.
Inquadratura: Su relitti di due carri armati utilizzati durante gli stessi combattimenti.
Testata giornalistica di un canale nazionale, che doveva fare un reportage su quel conflitto (era il 2002), le immagini strazianti di carri armati dilaniati dalle esplosioni, ormai ridotti a carcasse arrugginite e intorno desolazione pura.
Peccato che il fronte fosse a SUD di Asmara, e non a NORD (dove invece c'era Keren, città nota per un monumentale cimitero Italo-eritreo), e che tutto fosse stato girato con abilità da giornalisti "navigati".
La giornata si concluse con una solenne "abbuffata" al ristorantino locale.
Ah, le immagini strazianti per me, quelle sì, furono il giornalista che si mise il fondotinta per sembrare "abbronzato", e tirò fuori dalla tasca un pettine a serramanico. Se mai ce ne fosse bisogno, quell'episodio segnò la fine della mia fiducia verso i mezzi di informazione.
Inutile dire che quel giornalista, probabilmente, lo paghiamo ancora tutti noi.
Per conto mio la decisione è giusta, il reportage deve essere veritiero, ne va del buon nome della testata e del fotografo
Giusto anche secondo me
Sono stato recentemente all'esposizione delle opere di Robert Capa, in onore del suo centenario, e in una sezione dell'esposizione c'era una sua foto originale, e accanto ad essa la pagina di giornale su cui fu stampata...la foto originale ritraeva 3 giovani cinesi, però dietro ad uno di loro c'era un tizio che "disturbava" la scena...beh, nella foto stampata sul giornale, il tizio era miracolosamente scomparso, e al posto della sua testa fu ricostruito perfettamente il muro che stava dietro, come avessero usato un timbro clone
PS: foto del 1938...
Capa per questo motivo non era un fotoreporter con la F maiuscola?!
Ovviamente la cosa non aveva assolutamente cambiato il SENSO di quella foto, quindi...
Graziano
Messaggio modificato da grazmel il Jan 24 2014, 07:24 PM