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Adobe Rgb, Prophoto, Labcolor, Srgb
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fullerenium2
Messaggio: #1
Ciao, non mi ero mai posto il problema ma recentemente volendo approfondire alcuni argomenti di foto ritocco e sul profile colore, ho letto in alcuni forum che alcuni utilizzano il prophoto.
Scatto in RAW, fotocamera impostata in Adobe RGB, software Adobe camera raw e Photoshop.
Ho visto che ACR permette di scegliere lo spazio colore durante lo sviluppo RAW.
Si possono impostare ad esempio Adobe RGB, ProPhoto, LabColor, sRGB e tanti altri.
A monitor mentre cambio i vari spazi colore, l'immagine non cambia ma l'istogramma invece si modifica e sposta di molto (immagino perché il monitor essendo un banale RGB non mi copre tutto lo spazio degli altri profili che cambio).
La mia domanda è: cosa mi conviene utilizzare tra gli spazi colore utilizzati? Ho visto che ad esempio sviluppando in Lab ed aprendo quindi l'immagine in Photoshop, nei canali di regolazione è tutto diverso dal RGB.... quale quindi offre più potenzialità di intervento?
Grazie.
Riccardo_A
Messaggio: #2
Cerco di risponderti.
Il formato RAW contiene tutte le informazioni raccolte dalla fotocamera ante elaborazioni.
Pertanto, non viene alterato dalla scelta dello “spazio colore”, che invece influisce sulle caratteristiche dei jpg prodotti dalla fotocamera.
Anche l'elaborazione dei RAW con i sw (LR, ACR, ecc.) non è influenzata dalla scelta dello “spazio colore”, sino a quando non si salva il lavoro in jpg o formato simile.
Ovvero, terminata l'elaborazione, salvando o esportando il risultato su un file, si deve decidere lo “spazio colore” a seconda della destinazione d'uso.
Per visualizzare il jpg su video è meglio salvare con l'sRGB (il formato più limitato).
Per conservare una maggiore quantità di informazioni è preferibile l'Adobe RGB o meglio il ProPhoto.
Nel caso di stampe, è invece consigliabile informarsi su quale sia il formato usato o preferito dal laboratorio.
In certi altri casi, il problema non appare.
Ad esempio, se si stampa in casa tramite LR con il sw plug-in, fornito con la stampante, questo potrebbe operare automaticamente scegliendo lo "spazio colore" più opportuno.
In tal caso, resta da decidere comunque il “profilo colore” della carta, ovvero un'altro parametro assimilabile più o meno alla “temperatura di colore” o alla "correzione di dominanti".
Ciao
maxbunny
Messaggio: #3
Argomento essenziale se si vogliono sfruttare al meglio i propri raw. Ti consiglio di cominciare a leggere qui e poi leggi quanto più puoi qui, quest'ultimo un vero guru sull'argomento.
Molto interessante anche questo.
Ovviamente sul'argomento ci sono libri ed altre pagine web, ma il materiale che ti ho indicato ti assicuro che ti toglierà tuti i dubbi

Messaggio modificato da maxbunny il Nov 17 2017, 06:18 PM
fullerenium2
Messaggio: #4
Grazie per i vari link.
Una cosa che non ho detto è che nel 95% dei casi guardo le foto a monitor, il restante 5% mando in stampa su provider on-line per formato 12x18.
Scatto in Adobe RGB, sviluppo in Adobe RGB e quando publico sul web converto in sRGB.
Domanda, mi conviene scattare in Adobe RGB, sviluppare in prophoto, e poi salvare come? Se salvo in prophoto, poi concerto in RGB mi cambia molto la visione a monitor?
maxbunny
Messaggio: #5
QUOTE(fullerenium2 @ Nov 17 2017, 06:40 PM) *
Grazie per i vari link.
Una cosa che non ho detto è che nel 95% dei casi guardo le foto a monitor, il restante 5% mando in stampa su provider on-line per formato 12x18.
Scatto in Adobe RGB, sviluppo in Adobe RGB e quando publico sul web converto in sRGB.
Domanda, mi conviene scattare in Adobe RGB, sviluppare in prophoto, e poi salvare come? Se salvo in prophoto, poi concerto in RGB mi cambia molto la visione a monitor?


Se scatti in raw ( Nef per nikon ) non ha nessuna importanza cosa imposti, tanto lo spazio colore lo scegli con il raw converter in fase di sviluppo. Quale scegliere in questa fase? quello con il gamut migliore. E' un argomento di primaria importanza non essere pigro, non ti accontentare di quattro nozioni di risposta, leggi quello che ti ho indicato.
fullerenium2
Messaggio: #6
QUOTE(maxbunny @ Nov 17 2017, 07:04 PM) *
Se scatti in raw ( Nef per nikon ) non ha nessuna importanza cosa imposti, tanto lo spazio colore lo scegli con il raw converter in fase di sviluppo. Quale scegliere in questa fase? quello con il gamut migliore. E' un argomento di primaria importanza non essere pigro, non ti accontentare di quattro nozioni di risposta, leggi quello che ti ho indicato.

No dai non sono pigro... quando vi rispondevo mi stavo allenando ed avevo 160 battiti che per la mia età sono già troppi :-)
Certo che è meglio il gamut più ampio sennò mica vi avrei chiesto un parere.
Dammi tempo che in qualche giorno mi studio tutto.
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #7
Esatto... meglio che ti leggi un po’ di cose prima e chiedi se non ti è chiaro qualcosa smile.gif
Nel frattempo, usa il Pro photo, ma ricordati, prima di esportare in jpg, di convertire (non assegnare) in RGB.

Ciao,
Alessandro.
Redlion
Messaggio: #8
La prima cosa è leggere i link riportati perchè ti aiutano a capire la tematica che è importante ma non semplice.
Dopo averli letti, capirai che: i) se scatti in raw non importa che spazio colori imposti in macchina ma lo assegni in fase di sviluppo; ii) se 95% guardi le foto a monitor, non avrai bisogno altro che di Srgb, a meno di avere un monitor di livello, ben profilato e wide gamut, ma in tal caso dovresti già aver acquisito dimestichezza con i temi; iii) se mandi in stampa ad in laboratorio qualunque, vai di Srgb....prova a fare la domanda su che spazio colore usano la prossima volta che porti a stampare e vedrai probabilmente uno sguardo perso

Messaggio modificato da Redlion il Nov 19 2017, 06:16 PM
fullerenium2
Messaggio: #9
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Nov 18 2017, 12:35 PM) *
Esatto... meglio che ti leggi un po’ di cose prima e chiedi se non ti è chiaro qualcosa smile.gif
Nel frattempo, usa il Pro photo, ma ricordati, prima di esportare in jpg, di convertire (non assegnare) in RGB.

Ciao,
Alessandro.

Proprio a zero non ci sono però sono sempre andato a sentimento :-)
Non ho capito però il flusso di lavoro che mi consigli.
Mi diresti il tuo flusso dallo scatto al salvataggio della foto finale?
Io ad esempio:
- scatto in RAW+jpg (abobe rgb)
- sviluppo il raw con profilo abobe rgb impostato nel programma Adobe camera raw
- salvo il file in formato jpg che incorpora quindi il profilo Adobe rgb
- mando in stampa il file jpg ottenuto
- publico sul web convertendo il file jpg da profilo Adobe a RGB.

Scusatemi ma stavolta preferirei la pappa pronta... non ho molto tempo per documentarmi, altrimenti non vi avrei chiesto :-P

Edit: non voglio prendermi un monitor professionale, ho solo quello del mio portatile che è un surface pro.

Messaggio modificato da fullerenium2 il Nov 19 2017, 11:00 PM
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #10
Personalmente, vista la mole di foto, parto da LR ed esporto direttamente da li in JPG sRGB per la stampa.
Le foto che apro in Photoshop via acr, sono in ProPhoto RGB. In genere, dopo l’elaborazione, salvo e rimando l’esportazione su LR, altrimenti, come dicevo prima, converto in sRGB e salvo in jpg.

Se ti trovi bene col tuo flusso di lavoro, va bene smile.gif

Ciao,
Alessandro.

P.S.: il discorso del profilo allo scatto non importa scattando in RAW
fullerenium2
Messaggio: #11
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Nov 20 2017, 09:23 AM) *
Personalmente, vista la mole di foto, parto da LR ed esporto direttamente da li in JPG sRGB per la stampa.
Le foto che apro in Photoshop via acr, sono in ProPhoto RGB. In genere, dopo l’elaborazione, salvo e rimando l’esportazione su LR, altrimenti, come dicevo prima, converto in sRGB e salvo in jpg.

Se ti trovi bene col tuo flusso di lavoro, va bene smile.gif

Ciao,
Alessandro.

P.S.: il discorso del profilo allo scatto non importa scattando in RAW

Si, mi trovo bene ma vorrei ottenere di più.
Perché lavori in ProPhoto per poi convertire in RGB? Durante il lavoro di sviluppo se lavori in ProPhoto cosa vedi di diverso? Io vedo che cambia solo listogramma, ma l'immagine rimane invariata.
Sul discorso RAW fotocamera che non incorpora profili, mi è chiaro.
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #12
Nell'ordine dal minore al maggiore in termini di gamut, abbiamo (come puoi vedere dal grafico allegato):
1. ProPhoto RGB
2. Adobe RGB
3. sRGB

Immagine Allegata

In maniera mooolto semplicistica (rimane sempre il consiglio di leggere articoli di Olivotto e/o Boscarol)
Come vedi, il più piccolo può vedere meno sfumature di colore rispetto agli altri due (soprattutto il verde). quindi, usando questo profilo molti colori andranno persi con l'Adobe RGB, avrai maggiori sfumature.
Quindi, in fase di elaborazione utilizzi lo spazio colore a gamut maggiore e 16bit di profondità per conservare tutte quelle sfumature che probabilemte, non noti neppure a monitor, ma ci sono. Esportando in JPG (che taglia il tutto ad un gamut minore nonchè profondità a 8bit) partendo da una maggiore qualità iniziale è ragionevole dire che avrai una qualità migliore rispetto a partire con una foto che è già "castrata" in partenza.

Ripeto, meglio leggere qualcosa di più preciso, visto che quanto sopra è mooolto terra terra smile.gif

Ciao,
Alessandro.

P.S.: Ora passa manovi e mi fa il mazzo... biggrin.gif
fullerenium2
Messaggio: #13
Avevo sul telefono questo vecchio manoscritto che chiarisce molti dei miei dubbi.
Un po' ancora confuso nella parte di output.
https://www.dropbox.com/s/ud7hu2m7ul29wls/G...grafia.pdf?dl=0
Massimo.Novi
Messaggio: #14
La questione degli spazi colore e dei profili è sempre difficile da digerire all'inizio.

In realtà a chi scatta fotografie non dovrebbe interessare poi tanto ma purtroppo i software non sono ancora così "intelligenti" da capire sempre come gestire la cosa e lasciano all'utente l'ultima parola, sia per il profilo dell'immagine, sia per quello con cui l'immagine appare sul monitor e/o in stampa.

Il consiglio di Alessandro è comunque giusto ( laugh.gif ), ossia usare possibilmente il profilo colore più ampio compatibilmente con quello che se ne vuole fare. Vediamo per punti.

1) Quando elaboro l'immagine, applicando filtri, variando punto di bianco, cambiando tonalità e saturazione ecc. usare un profilo colore ampio tipo ProPhotoRGB consente di non perdere nulla. Ovviamente il monitor non può riprodurre tale spazio (che va anche oltre l'occhio umano ma qui la cosa diventa complessa) e quindi ci si basa sull'istogramma che va usato facendo attenzione più che altro all'equilibrio tra ombre ed alte luci.

2) Quando stampo, mi dovrebbe interessare solo lo spazio colore della macchina da stampa e della carta. Qui le cose si complicano perché non è facile sapere esattamente quale profilo verrà usato e comunque si tratta quasi sempre di uno spazio colore di ampiezza inferiore ad un sRGB.

3) A video di solito riesco a riprodurre uno spazio sRGB-like (+ o -) a meno di non acquistare un monitor AdobeRGB che poi non sempre ha una resa complessiva così elevata come il prezzo farebbe supporre. Inoltre il monitor va (andrebbe) calibrato usando un colorimetro e quindi il profilo ottenuto usato al posto del profilo standard del Sistema Operativo o fornito con il monitor.

4) Convertendo poi da uno spazio all'altro (ad es. ho elaborato tutto in ProPhotoRGB e devo convertire in sRGB per i JPEG per la stampa. Qui le cose sono anche peggio perché a parte dover scegliere la modalità di conversione (Percettiva o Relativa), si dovrebbe poi valutare le altre perdite dovute al profilo di stampa (vedi sopra).

5) Quando si "gioca" con i filtri e i cursori per ottenere quei bei cieli cosìbluchepiùblunonsipuò e quei fiori giallichesembranofinti occorre ricordare che il video è RGB ma la stampa è un RGB che la stampante rende con CMYK (il che NON vuol dire che dovete convertire voi in CMYK prima di stampare a meno che non siate voi i tipografi del lab) e quindi la saturazione e la brillantezza NON saranno affatto quelle che vedete a video.

Insomma...esiste una ricetta "magica" ? Beh, bah, boh, buh, se si elabora con uno spazio colore abbastanza ampio, si sta attenti a non esagerare con gli effetti, si valutano gli estremi dell'istogramma, si sceglie accuratamente la modalità di conversione da uno spazio all'altro (percettiva di solito va bene quasi sempre) e si scegli un buon lab facendo qualche prova e cambiando se la qualità decade,...allora siete quasi alla metà della ricetta...

Il resto è,,,esperienza.

That's all folks!
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #15
Come sempre, un grande! smile.gif

Mi consolo che non mi hai mazzulato... biggrin.gif
rolubich
Messaggio: #16
QUOTE(manovi @ Nov 20 2017, 11:15 PM) *
Insomma...esiste una ricetta "magica" ? Beh, bah, boh, buh, se si elabora con uno spazio colore abbastanza ampio, si sta attenti a non esagerare con gli effetti, si valutano gli estremi dell'istogramma, si sceglie accuratamente la modalità di conversione da uno spazio all'altro (percettiva di solito va bene quasi sempre) e si scegli un buon lab facendo qualche prova e cambiando se la qualità decade,...allora siete quasi alla metà della ricetta...

Il resto è,,,esperienza.

That's all folks!


Se però si ha un monitor RGB e non maneggiamo proprio tutti i giorni le modalità di conversione, è maggiore il guadagno nell'usare Adobe RGB rispetto a sRGB oppure il danno nel caso non facciamo le cose come dovrebbero essere fatte?

Il RAW converter che uso, Capture ONE, è considerato un buon RAW converter ma lo spazio colore si assegna in fase di creazione del JPG e come visualizzazione a monitor, non si può scegliere lo spazio colore di lavoro perchè, se ho ben capito, usa uno spazio colore suo.
La cosa mi piace in quanto mi elimina la scelta su una materia che non controllo completamente. Ma c'è qualche limitazione rispetto a poter scegliere lo spazio colore di lavoro?

Grazie

Messaggio modificato da rolubich il Nov 21 2017, 08:17 AM
Massimo.Novi
Messaggio: #17
Andiamo per punti ancora una volta:

1) Se si esegue la postproduzione in Camera Raw usando AdobeRGB si ha uno spazio "interno" comunque un poco più ampio del' sRGB. Poi si può proseguire sempre in AdobeRGB su Photoshop e alla fine convertire in sRGB per la stampa lab oppure magari lasciare in AdobeRGB se si usa una inkjet che copre più o meno quello spazio. Se si usa LR lo spazio RGB è sempre e solo quello interno che è poi un ProPhotoRGB con gamma lineare (il ProPhotoRGB di ACR è a gamma 1.8). Considerate sempre che per alcuni è più facile "autolimitarsi" subito in postproduzione su spazi non eccessivi tipo appunto AdobeRGB in modo da avere poi conversioni in sRGB o profilo di stampa che siano meno "estreme". Ovvero con minori rischi di comprimere gamme tonali da uno spazio ampio come ProPhotoRGB. Questo però dipende molto da come si opera in postproduzione e da cosa si pretende di ottenere. Parlando di "danni", una conversione da immagini troppo "sature" in ProPhotoRGB a sRGB (quindi due spazi con ampiezza molto diversa) con una modalità Relativa può in certi casi portare a posterizzazione (scalinature nei colori) che però sono meno evidenti se si usa la Percettiva.

2) In CaptureOne le cose vanno un poco diversamente, in quanto si usano profili ICC e non proprietari con in Adobe. C1 usa uno spazio di lavoro "interno" (PhaseOne in realtà non lo chiama nemmeno spazio di lavoro ma valori RGB e direi abbia ragione nel farlo) che è quello della fotocamera usata (viene riconosciuto automaticamente ma volendo si può anche cambiare). Lo spazio è sempre sufficiente a contenere tutto il gamut della fotocamera e ha un suo gamma che non mi risulta sia nè lineare, nè 1.8 esattamente (dovrebbe essere lineare alle basse luci soltanto ma qui lo dico e qui lo nego). Comunque è quello in cui C1 opera con valori RGB e curve in tutta la postproduzione, fino a che non si crea la recipe per esportare in un formato bitmap (es. TIFF/JPEG). In quel momento si sceglie lo spazio di destinazione (AdobeRGB, ProPhotoRGB, sRGB o che altro volete) e si prosegue su Photoshop o direttamente in stampa. Devo anche dire che con C1 mi sto trovando bene con i profili predefiniti.

Messaggio modificato da manovi il Nov 21 2017, 11:33 AM
fullerenium2
Messaggio: #18
QUOTE(manovi @ Nov 21 2017, 11:28 AM) *
Andiamo per punti ancora una volta:

1) Se si esegue la postproduzione in Camera Raw usando AdobeRGB si ha uno spazio "interno" comunque un poco più ampio del' sRGB. Poi si può proseguire sempre in AdobeRGB su Photoshop e alla fine convertire in sRGB per la stampa lab oppure magari lasciare in AdobeRGB se si usa una inkjet che copre più o meno quello spazio. Se si usa LR lo spazio RGB è sempre e solo quello interno che è poi un ProPhotoRGB con gamma lineare (il ProPhotoRGB di ACR è a gamma 1.8). Considerate sempre che per alcuni è più facile "autolimitarsi" subito in postproduzione su spazi non eccessivi tipo appunto AdobeRGB in modo da avere poi conversioni in sRGB o profilo di stampa che siano meno "estreme". Ovvero con minori rischi di comprimere gamme tonali da uno spazio ampio come ProPhotoRGB. Questo però dipende molto da come si opera in postproduzione e da cosa si pretende di ottenere. Parlando di "danni", una conversione da immagini troppo "sature" in ProPhotoRGB a sRGB (quindi due spazi con ampiezza molto diversa) con una modalità Relativa può in certi casi portare a posterizzazione (scalinature nei colori) che però sono meno evidenti se si usa la Percettiva.

2) In CaptureOne le cose vanno un poco diversamente, in quanto si usano profili ICC e non proprietari con in Adobe. C1 usa uno spazio di lavoro "interno" (PhaseOne in realtà non lo chiama nemmeno spazio di lavoro ma valori RGB e direi abbia ragione nel farlo) che è quello della fotocamera usata (viene riconosciuto automaticamente ma volendo si può anche cambiare). Lo spazio è sempre sufficiente a contenere tutto il gamut della fotocamera e ha un suo gamma che non mi risulta sia nè lineare, nè 1.8 esattamente (dovrebbe essere lineare alle basse luci soltanto ma qui lo dico e qui lo nego). Comunque è quello in cui C1 opera con valori RGB e curve in tutta la postproduzione, fino a che non si crea la recipe per esportare in un formato bitmap (es. TIFF/JPEG). In quel momento si sceglie lo spazio di destinazione (AdobeRGB, ProPhotoRGB, sRGB o che altro volete) e si prosegue su Photoshop o direttamente in stampa. Devo anche dire che con C1 mi sto trovando bene con i profili predefiniti.


Quel documento che ho messo su Dropbox stranamente dice la stessa cosa :-)
Ancora una cosa non capisco: lavoro in uno spazio ampissimo per poi ricondurmi in un sRGB sia in stampa che su visualizzazione su web col rischio di avere saturazione differente e posterizzazione? A cosa serve allora uno spazio ampio se poi tutti vogliono il sRGB?
LucaCorsini
Messaggio: #19
La risposta è una parola : "CONVERSIONE"
Massimo.Novi
Messaggio: #20
Lo spazio ampio serve a non perdere informazioni, soprattutto nei RAW in cui il processo di conversione è gestito applicando il profilo colore in un passo intermedio ben definito.

Il problema della conversione lo avevamo accennato. Se si usa uno spazio esteso, si hanno pochi problemi di perdita ai margini dell'istogramma o al suo interno. Soprattutto se si ha l'accortezza di operare a 16 bit fino all'ultimo.

Quando si fa l'ultima conversione verso sRGB si può avere una resa buona o meno buona anche in base a cosa si è elaborato e a come si sono "pastrocchiati" gli RGB dei pixel. Non è il caso di ipersaturare o creare sfumature sottili se poi si sa che alla fine comprimeremo tutti in 8 bit e con un algoritmo (JPEG) che mischia i pixel senza pietà. Se osservate ad esempio un istogramma e vedete dei "buchi" verticali allora avete danneggiato sicuramente l'immagine.

Infine se stampate sapete bene che la carta e il procedimento di stampa ci mettono la loro e a volte possono anche mascherare posterizzazioni che a video appaiono critiche.

Se fosse così facile ottenere splendidi JPEG a 8 bit da cui stampare gigantografie di 4x6 metri, ci apriremmo tutti una "Butique du Photo" e lavoreremmo con le migliori firme dell'alta moda. Visto che così (credo) non è, significa che occorre una certa esperienza e una serie di verifiche per capire se certi flussi si riescono a gestire o no.

Messaggio modificato da manovi il Nov 21 2017, 06:22 PM
fullerenium2
Messaggio: #21
Ringrazio chi ha risposto ai miei quesiti. Da parte mia ho fatto delle prove e a malincuore devo dire che a monitor non percepisco nessuna differenza. Non ho potuto provare invece la stampa.
Come già accennavo, quello che invece noto è la modifica dell'istogramma.
Di seguito alcuni esempi:
IPB Immagine



IPB Immagine



IPB Immagine



IPB Immagine



Sono degli screen shot presi da ACR che uso. L'istogramma è chiaramente diverso a seconda del profilo di lavoro selezionato. Nulla cambia però a monitor. Forse perché listogramma si riferisce all'output (ovvero al file finale che sarà generato dopo il salvataggio)?

Questa invece è la schermata di quando da ACR dopo sviluppo vado a fare il salva (sono presenti diverse opzioni tra cui lo spazio colore da incorporare):
IPB Immagine



A questo punto, ho provato a salvare con quei 4 profili famosi e come già detto non vedo a monitor nessuna differenza sia aprendo il file col classico visualizzatore di Windows sia con irfanview. Come mai?
In questo passaggio quindi, quale è il miglior profilo da incorporare?

Se invece da ACR invece di fare salva faccio apri in Photoshop, qui faccio finta di smanettare con qualche effetto speciale e poi salva con nome in formato jpg, mi appare questa schermata
IPB Immagine



Faccio bene a lasciare il segno di spunta su incorpora ICC di ProPhoto (in questo caso) o devo prima convertirlo in RGB? E perché?

Se su Photoshop vado nella sezione impostazioni colore, questa è la mia schermata:
IPB Immagine



Nello spazio di lavoro ho AdobeRGB, sRGB, ma non vedo ProPhoto (c'è ROMM-RGB che dovrebbe essere un ProPhoto ma con gamma diversa mi pare). Quindi qui cosa mi conviene impostare?
Non sono riuscito a trovare la sezione dove si può selezionare la modalità percettiva o valutativa.

Grazie ancora.
Massimo.Novi
Messaggio: #22
Q) Nulla cambia però a monitor. Forse perché listogramma si riferisce all'output (ovvero al file finale che sarà generato dopo il salvataggio)?
A) Se non hai un monitor che supera sRGB cosa dovrebbe cambiare? Il software rimappa i valori fuori spazio in quelli del tuo monitor definiti dallo spazio colore del sistema operativo. L'istogramma invece riflette i reali contenuti del file. Li vedresti se avessi un monitor che copre tutti gli spazi colore.

Q) Come mai?
A) Se il software di visualizzazione non legge lo spazio colore e/o NON lo onora (lo usa) vedrai i colori diversi. IrfanView invece lo usa e fa il rendering adattato al tuo monitor. Per questo non vedi differenze.

Q) In questo passaggio quindi, quale è il miglior profilo da incorporare?
A) Dipende da dove vuoi visualizzare. Su Web sRGB ad es.

Q) Faccio bene a lasciare il segno di spunta su incorpora ICC di ProPhoto (in questo caso) o devo prima convertirlo in RGB? E perché?
A) L'incorporare il profilo in generale non serve visto che basta darne il nome e il software lo fa nei metadati. Se devi convertire in sRGB lo devi fare esplicitamente cambiando il profilo colore mediante la funzione di conversione spazio colore di Photoshop.

Q) Nello spazio di lavoro ho AdobeRGB, sRGB, ma non vedo ProPhoto (c'è ROMM-RGB che dovrebbe essere un ProPhoto ma con gamma diversa mi pare). Quindi qui cosa mi conviene impostare?
A) Dovrebbe esserci anche ProPhotoRGB (ROMM-RGB è lo spazio interno e non va usato). Dipende da cosa devi fare con l'immagine.

Q) Non sono riuscito a trovare la sezione dove si può selezionare la modalità percettiva o valutativa.
A) Si chiama "intento" e non esiste la valutativa: Percettivo o Colorimetrico Relativo.

Eh mi sa che devi farti le idee chiare con letture e prove. Il Q/A va bene fino ad un certo punto.

That's all Folks!
fullerenium2
Messaggio: #23
QUOTE(manovi @ Nov 22 2017, 06:31 PM) *
Q) Nulla cambia però a monitor. Forse perché listogramma si riferisce all'output (ovvero al file finale che sarà generato dopo il salvataggio)?
A) Se non hai un monitor che supera sRGB cosa dovrebbe cambiare? Il software rimappa i valori fuori spazio in quelli del tuo monitor definiti dallo spazio colore del sistema operativo. L'istogramma invece riflette i reali contenuti del file. Li vedresti se avessi un monitor che copre tutti gli spazi colore.

Q) Come mai?
A) Se il software di visualizzazione non legge lo spazio colore e/o NON lo onora (lo usa) vedrai i colori diversi. IrfanView invece lo usa e fa il rendering adattato al tuo monitor. Per questo non vedi differenze.

Q) In questo passaggio quindi, quale è il miglior profilo da incorporare?
A) Dipende da dove vuoi visualizzare. Su Web sRGB ad es.

Q) Faccio bene a lasciare il segno di spunta su incorpora ICC di ProPhoto (in questo caso) o devo prima convertirlo in RGB? E perché?
A) L'incorporare il profilo in generale non serve visto che basta darne il nome e il software lo fa nei metadati. Se devi convertire in sRGB lo devi fare esplicitamente cambiando il profilo colore mediante la funzione di conversione spazio colore di Photoshop.

Q) Nello spazio di lavoro ho AdobeRGB, sRGB, ma non vedo ProPhoto (c'è ROMM-RGB che dovrebbe essere un ProPhoto ma con gamma diversa mi pare). Quindi qui cosa mi conviene impostare?
A) Dovrebbe esserci anche ProPhotoRGB (ROMM-RGB è lo spazio interno e non va usato). Dipende da cosa devi fare con l'immagine.

Q) Non sono riuscito a trovare la sezione dove si può selezionare la modalità percettiva o valutativa.
A) Si chiama "intento" e non esiste la valutativa: Percettivo o Colorimetrico Relativo.

Eh mi sa che devi farti le idee chiare con letture e prove. Il Q/A va bene fino ad un certo punto.

That's all Folks!


Grazie Manovi. Sulla teoria ci sono, le cose mi sono chiare. Mi manca la parte terra terra perché non ho un monitor oltre RGB o stampante in casa.
Quindi potrei provare fino all'infinito ma non imparerei mai ;-(
Poi è tremendamente difficile per me mandare giù il concetto di dover sviluppare a 16bit, spazio ampio fino all'impossibile per poi castrare il tutto in RGB a 8bit. Tanto vale lavorare al minimo così so già quale sarà il risultato finale (penso io, ma i guru dicono il contrario).

Nelle impostazioni colore di Photoshop, alla voce spazio di lavoro devo mettere ProPhoto? Secondo me non ce l'ho questa opzione... mmmm
fullerenium2
Messaggio: #24
QUOTE(fullerenium2 @ Nov 22 2017, 07:13 PM) *
Grazie Manovi. Sulla teoria ci sono, le cose mi sono chiare. Mi manca la parte terra terra perché non ho un monitor oltre RGB o stampante in casa.
Quindi potrei provare fino all'infinito ma non imparerei mai ;-(
Poi è tremendamente difficile per me mandare giù il concetto di dover sviluppare a 16bit, spazio ampio fino all'impossibile per poi castrare il tutto in RGB a 8bit. Tanto vale lavorare al minimo così so già quale sarà il risultato finale (penso io, ma i guru dicono il contrario).

Nelle impostazioni colore di Photoshop, alla voce spazio di lavoro devo mettere ProPhoto? Secondo me non ce l'ho questa opzione... mmmm


Confermo che in Photoshop non ho nella lista degli spazi di lavoro la voce ProPhoto. La devo scaricare e metterla io nella cartella di Windows?

IPB Immagine



Ma forse il ROMM-RGB è il ProPhoto (da non confondersi col RIMM come indicato nel handbook che ho postato).

Messaggio modificato da fullerenium2 il Nov 22 2017, 09:27 PM
Massimo.Novi
Messaggio: #25
ROMM RGB è simile a ProPhotoRGB ma è leggermente diverso sul bianco (usando ProPhotoRGB e ROMM-RGB cambia l'istogramma anche se di poco) e in altro. ROMM-RGB è il nome originale e ProPhotoRGB è quello Adobe ma non sono identici almeno sui prodotti Adobe.

Puoi cercare su Google il profilo icm ProPhotoRB e installarlo.

Messaggio modificato da manovi il Nov 24 2017, 09:24 AM
 
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