FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Il Fotoritocco Prima Di Photoshop
Rispondi Nuova Discussione
togusa
Messaggio: #1
Al prossimo che dice che con la pellicola non c'erano tutti i trucchi che abbiamo oggi sul digitale, fategli vedere questo video.



https://www.youtube.com/watch?v=IoCtni-WWVs

Messaggio modificato da togusa il Jul 11 2016, 03:20 PM
sarogriso
Messaggio: #2
QUOTE(togusa @ Jul 11 2016, 04:16 PM) *
Al prossimo che dice che con la pellicola non c'erano tutti i trucchi che abbiamo oggi sul digitale, fategli vedere questo video.

Guardando il video che hai mostrato ci troviamo di fronte ad un lavoro di preparazione pre/durante impressione della carta di notevole entità, quaranta anni pure noi in maniera estremamente minima si giocava agitando in modo continuo un pezzo di carta sulle parti da sottoesporre, il Durst magari era girato verso il muro ma sia per noi che per il "Signore" del video tutto si svolgeva in prova unica, almeno per quel foglio di carta e l'errore portava a tirarne fuori un'altro dalla busta, niente salva regolazioni, batch, o "diavolerie" simili, per cui dico che mettere alla pari quei gran signori della camera oscura con gli attuali "frequentatori" della camera in chiaro forse non è il caso,

come la vedresti oggi sul forum una sezione camera oscura fatta a quel modo e quanti pensi possano essere gli aventi diritto di discussione? biggrin.gif

oggi si legge spesso come molte reflex di pochi anni siano additate come obsolete, sw relegati oramai ad essere cestinati ( tanti potenzialmente costosi ma "pagati" poi una misera "torrentata" cool.gif ) e tanti "discorsoni" fritto misto.

Altro che trucchi tongue.gif

ciao

saro
giampal
Messaggio: #3
QUOTE(sarogriso @ Jul 11 2016, 05:01 PM) *
Guardando il video che hai mostrato ci troviamo di fronte ad un lavoro di preparazione pre/durante impressione della carta di notevole entità, quaranta anni pure noi in maniera estremamente minima si giocava agitando in modo continuo un pezzo di carta sulle parti da sottoesporre, il Durst magari era girato verso il muro ma sia per noi che per il "Signore" del video tutto si svolgeva in prova unica, almeno per quel foglio di carta e l'errore portava a tirarne fuori un'altro dalla busta, niente salva regolazioni, batch, o "diavolerie" simili, per cui dico che mettere alla pari quei gran signori della camera oscura con gli attuali "frequentatori" della camera in chiaro forse non è il caso,

come la vedresti oggi sul forum una sezione camera oscura fatta a quel modo e quanti pensi possano essere gli aventi diritto di discussione? biggrin.gif

oggi si legge spesso come molte reflex di pochi anni siano additate come obsolete, sw relegati oramai ad essere cestinati ( tanti potenzialmente costosi ma "pagati" poi una misera "torrentata" cool.gif ) e tanti "discorsoni" fritto misto.

Altro che trucchi tongue.gif

ciao

saro

Invece no, i trucchi c'erano, eccome. Il primo in assoluto, per tanti come me- credo, era quello di far sparire in cinque minuti il bagno padronale (l'unico!) per far posto alla camera oscura, dopo le 11 di sera e con il beneplacito degli altri componenti la famiglia, gatto compreso. E poi giù di Durst e Componon (per chi se li poteva permettere) fino alle 2-3 del mattino, tanto fino alle 6, ora del treno per andare al lavoro, hai voglia dormire!
E c'era il trucco di arrangiarsi con una dotazione ridotta all'osso per ragioni economiche: il temporizzatore era 1001,1002,1003, l'esposimetro un paio di fogli di carta finiti nel cestino per imbroccare col terzo l'esatta esposizione; però se potevi ti compravi la smaltatrice che faceva certe foto di un lucido a "giaguaro"!. Nonostante ciò, molte stampe di allora, in barba a metodi poco ortodossi, hanno attraversato decenni di vita ed ancora oggi sono godibili. Certo, operando in quelle condizioni, c'era anche lo spreco di carta ed acidi; però così si imparava anche molto più velocemente a pre-vedere i risultati.
Ecco, a me sorge spontaneo a questo punto un confronto fra l'attuale fotografia fotoscioppata di mia nonna, prigioniera in un involucro marmoreo da ventenne, e quei bei sorrisi sdentati in b/n di allora e francamente ciò mi fa venire l'ansia. Forse sarà "romanticume" il mio, o la nostalgia di un vecchio, ma queste foto super-massaggiate proprio non mi piacciono.
Giampaolo
togusa
Messaggio: #4
Quello che volevo evidenziare io, è che allora come oggi, chi ha l'attrezzatura, l'esperienza (o abilità) e il tempo di lavorare sullo scatto DOPO averlo effettuato (vale a dire in camera scura allora, o al pc oggi), alla fine tira fuori il risultato.
Gli altri... ahimè... sono rimasti fermi ai tempi del rullino delle vacanze "sviluppato e stampato in 1h" in 10x15 lucido, e applicano la stessa "logica" a come fotografano oggi. Per intenderci, mi riferisco a quelli che sostengono che la foto "deve uscire già bella dalla macchina."
Antonio Canetti
Messaggio: #5
QUOTE(togusa @ Jul 12 2016, 11:09 AM) *
Gli altri... ahimè... sono rimasti fermi ai tempi del rullino delle vacanze "sviluppato e stampato in 1h" in 10x15 lucido, e applicano la stessa "logica" a come fotografano oggi. Per intenderci, mi riferisco a quelli che sostengono che la foto "deve uscire già bella dalla macchina."


anche allora i fotolab in modo automatico aggiustavano un po' le foto, difatti le ristampe successive i colori erano sempre diversi, inoltre il problema nasce che nelle fotocamere di entry livel sia reflex che telefonini riescono a post produrre in maniera notevole, tanto da meravigliare di come mai una macchina superiore bisogna "modificare" la foto.


Antonio
giampal
Messaggio: #6
QUOTE(togusa @ Jul 12 2016, 11:09 AM) *
Quello che volevo evidenziare io, è che allora come oggi, chi ha l'attrezzatura, l'esperienza (o abilità) e il tempo di lavorare sullo scatto DOPO averlo effettuato (vale a dire in camera scura allora, o al pc oggi), alla fine tira fuori il risultato.

Si è vero, anche se a mio parere non è possibile un confronto fra i due mondi (analogico e digitale) per l'aspetto della post-produzione, in quanto -a parte il professionista che poteva/doveva disporre di adeguata attrezzatura- la maggior parte del mondo amatoriale non andava al di là del minimo sindacabile per allestire una camera oscura. Oggi, al contrario, già nel software free si trovano ausili talmente sofisticati da consentire a chiunque con un minimo di applicazione di ottenere risultati più che soddisfacenti.
Giampaolo
togusa
Messaggio: #7
QUOTE(giampal @ Jul 12 2016, 12:53 PM) *
Si è vero, anche se a mio parere non è possibile un confronto fra i due mondi (analogico e digitale) per l'aspetto della post-produzione


Non è possibile ovviamente da un punto di vista tecnico, ma lo è sicuramente in quanto concetto.
La post-produzione, oggi come allora, è solo uno strumento in più da poter usare... ma che bisogna saper usare e voler usare.

La mia "critica", se vogliamo chiamarla tale, si vuole limitare a dire le cose come stanno in merito a chi sostiene che la post produzione (soprattutto) digitale siano solo "trucchetti" per far diventar bella una foto brutta, portando come argomentazione il fatto che "con la pellicola tutte queste manfrine non c'erano".
No, non è così.
Il loro ragionamento è uguale a quello della volpe con l'uva: non arrivi ad una cosa, allora dici che tanto non ti serve.
O almeno, io la penso così.
nikosimone
Messaggio: #8
QUOTE(togusa @ Jul 12 2016, 02:21 PM) *
Non è possibile ovviamente da un punto di vista tecnico, ma lo è sicuramente in quanto concetto.
La post-produzione, oggi come allora, è solo uno strumento in più da poter usare... ma che bisogna saper usare e voler usare.

La mia "critica", se vogliamo chiamarla tale, si vuole limitare a dire le cose come stanno in merito a chi sostiene che la post produzione (soprattutto) digitale siano solo "trucchetti" per far diventar bella una foto brutta, portando come argomentazione il fatto che "con la pellicola tutte queste manfrine non c'erano".
No, non è così.
Il loro ragionamento è uguale a quello della volpe con l'uva: non arrivi ad una cosa, allora dici che tanto non ti serve.
O almeno, io la penso così.


si ma siamo sempre alle solite.

un conto è la postproduzione, altro sono i "trucchetti".
un conto è regolare l'esposizione, il bilanciamento del bianco, le temperature colore ecc. ecc.

altro conto è far diventare la donna cannone pronta per la sfilata di Docce & Gabbati


giampal
Messaggio: #9
QUOTE(togusa @ Jul 12 2016, 02:21 PM) *
Non è possibile ovviamente da un punto di vista tecnico, ma lo è sicuramente in quanto concetto.
La post-produzione, oggi come allora, è solo uno strumento in più da poter usare... ma che bisogna saper usare e voler usare.

La mia "critica", se vogliamo chiamarla tale, si vuole limitare a dire le cose come stanno in merito a chi sostiene che la post produzione (soprattutto) digitale siano solo "trucchetti" per far diventar bella una foto brutta, portando come argomentazione il fatto che "con la pellicola tutte queste manfrine non c'erano".
No, non è così.

Difatti, e su questo concordo. Ho detto che a me non piace che la possibilità di intervenire in modo abbastanza facile -o quantomeno facilitato, per effetto degli automatismi insiti nello stesso software di fotoritocco- spesso e volentieri si trasformi in abuso, snaturando così il soggetto, come purtroppo capita spesso di vedere, pensando con ciò di aver invece reso un servizio utile a quella fotografia.
Giampaolo
togusa
Messaggio: #10
QUOTE(nikosimone @ Jul 12 2016, 02:25 PM) *
si ma siamo sempre alle solite.

un conto è la postproduzione, altro sono i "trucchetti".
un conto è regolare l'esposizione, il bilanciamento del bianco, le temperature colore ecc. ecc.

altro conto è far diventare la donna cannone pronta per la sfilata di Docce & Gabbati



Io mi riferisco a cose più sofisticate di regolare l'esposizione e il wb.
Parlo di applicare contrasti locali, mascherature selettive, bilanciamento e saturazione dei canali colore.
Anche solo fare un bianco e nero degno di tale nome non è una cosa semplice, e infatti si vedono i risultati quando ci prova qualcuno che non lo sa fare.

Quello che dici tu invece, quello si chiama fotomontaggio, non è più fotoritocco.
nikosimone
Messaggio: #11
QUOTE(togusa @ Jul 12 2016, 02:42 PM) *
Io mi riferisco a cose più sofisticate di regolare l'esposizione e il wb.
Parlo di applicare contrasti locali, mascherature selettive, bilanciamento e saturazione dei canali colore.
Anche solo fare un bianco e nero degno di tale nome non è una cosa semplice, e infatti si vedono i risultati quando ci prova qualcuno che non lo sa fare.


e infatti prima di fotoscioppo le foto facevano tutte cag@re messicano.gif
suvvia cerchiamo un giusto mezzo, estremizzare non serve a niente e nessuno.

perchè se dici così poi dai fiato a quelli che, come ricordavi prima, ti rispondono che serve per aggiustare le foto venute male.

lo hai visto tu stesso, in camera oscura dovevi essere un supermaestro per poter fare le cose che adesso riuscirebbe a fare anche mia figlia con i programmi base di sviluppo del raw; eppure anche prima c'erano i capolavori e le cagate astronomiche.

ci sono mille "dipende", mille distinguo da fare.
cosa è utile, cosa è necessario, cosa è superfluo ed in quali tipi di fotografia.
ci sono polaroid "potentissime" e ci sono foto ultraritoccate ad essere delle schifezze solenni; viceversa ci sono polaroid che vanno buttate nel cestino per direttissima e foto ultraritoccate che staresti ad ammirare per ore come fossero degli affreschi rinascimentali.


più ci penso e più mi viene da dire che qualsiasi tipo di generalizzazione ci conduce fuori strada:
la foto dice tutto, guardiamo la singola foto e poi giudichiamo.


p.s. comunque il video è fantastico :-)
p.p.s questione di terminologia, io parlerei prima di sviluppo del raw, poi di foto-ritocco e poi di foto-montaggio: come "delimitarli"?
boh? ognuno si da i limiti che vuole, poi ci sono quelli che condividono e quelli che non condividono.

Messaggio modificato da nikosimone il Jul 12 2016, 05:02 PM
togusa
Messaggio: #12
QUOTE(nikosimone @ Jul 12 2016, 06:01 PM) *
p.p.s questione di terminologia, io parlerei prima di sviluppo del raw, poi di foto-ritocco e poi di foto-montaggio: come "delimitarli"?
boh? ognuno si da i limiti che vuole, poi ci sono quelli che condividono e quelli che non condividono.



Banalmente, fotoritocco è quando regoli parametri della foto, anche a zone, ma il soggetto rimane inalterato anche nei difetti (almeno quelli macroscopici - il brufolo dal naso clonato con lo stampino non è una roba impensabile).
Fotomontaggio è quando sposti parti di foto, le togli, le aggiungi, le alteri "spazialmente" (mettere una quinta di seno a una che avrà la seconda, è fotomontaggio).
buzz
Staff
Messaggio: #13
Il filmato in questione mostra solo una piccolissima parte di ciò che era possibile fare in camera oscura.
Io ho avuto la fortuna di avere a disposizione una interra cucina "di servizio" trasformata in CO con tanto di illuminazione gialla e rossa (per le lith) vasche di acqua corrente e tutti gli accessori autocostruiti, compreso il termostato analogico di precisione al decimo di grado.
Allora si elaboravano:
Esposizione selettiva
Linee cadenti (tramite basculaggio dell'ottica e del piano
Fotomontaggi tramite mascherature e doppia o tripla esposizione (e ventinaia di tentativi andati a male)
fuori fuoco (tramite la MASCHERA di contrasto)
contrasto (si giocava con i tempi ma anche con le carte prima e con i filtri multigrade dopo)
poi si creavano effetti speciali come le posterizzazioni a diversi gradi, fino al tratto tramite pellicola lith ortocromatica.

Quanti di voi hanno questi ricordi ed esperienze?
sarogriso
Messaggio: #14
QUOTE(buzz @ Jul 12 2016, 07:13 PM) *
Quanti di voi hanno questi ricordi ed esperienze?


Credo che diversi pro come te possano avere operato più o meno con le tecniche che hai descritto, un po' per piacere personale e molto per lavoro vero e proprio ma per noi amatori alle primissime armi ( parliamo di circa 40 anni fa ) certe attrezzature erano spesso auto costruite, in primis la vasca termo controllata dove tener immerse le bacinelle, gli stenditoi per le strisce dei negativi e la parete piastrellata dove si piazzavano le foto dopo il lavaggio ( così rimanevano belle dritte ), come dicevo le mascherature venivano fatte in modo autodidatta andando al risparmio con i provini di taglio minimo, i soldini erano pochi e già si partiva con il negativo a metro, con la bobinatrice e rullini di recupero con tot giri di manovella si avevano tot pose.

........ricordo ancora le belle immagini che venivano esposte ai vari Sicof. smile.gif
giuliomagnifico
Messaggio: #15


Before there was Photoshop | film photography | Photoshop 25th anniversary
giampal
Messaggio: #16
La mia prima camera oscura: non avevo ancora gli acidi (doveva consegnarmeli un amico dell'amico che lavorava nello spaccio della Ilford), per cui -tanta la curiosità di provare- che ho impressionato una decina di scatti su altrettanti fogli, tutti poi debitamente riposti nella loro busta nera per svilupparli solo una settimana dopo. Risultato forse al 20%, ma nonostante ciò che meraviglia quell'esperienza.
Poi la voglia di stampare in formato grande.
- venivano utilizzati due ferri a T (da recinzione degli orti) saldati assieme per formare un binario, su cui scorrevano due supporti per la colonna dell'ingranditore e per il piano di lavoro (questo ribaltabile per consentire anche la proiezione a pavimento), che tutte le volte dovevano essere posizionati contro due perni a vite annegati nel muro del bagno.
- per le vasche: un 1,6 mt. di canale per edilizia di 40cm di diametro (quelli gialli), taglio longitudinale e saldatura di due rettangoli di plastica ai lati (così si potevano appoggiare affiancati sulla vasca da bagno).
- acquisto -in società- di un rotolo 30mt x1mt circa. Poi giù il piano di lavoro, la carta veniva collocata sul pavimento con 4 pezzetti di nastro adesivo trasparente agli angoli.
Con due litri di acido (e poi di fissaggio), su e giù con le mani la copia da sviluppare, per quanto bastava, e che manifesti uscivano! Il lavaggio nella vasca da bagno. Un paio di quelle stampe le conservo ancora oggi dopo 45 anni.
Di linee cadenti per la verità non ce n'erano. Con il cinquantino di dotazione alla Nikomat (assieme alla custodia), si faceva di tutto e quando il soggetto proprio non ci stava per intero ci si convinceva che il mezzo busto "veniva meglio". Poi vennero in sequenza il triplicatore di focale (grande trovata che ti forniva anche una focale di 150mm) e finalmente un tele quasi da "caccia", cioé un bel 200mm di terza mano con tanto di adattatore Nikon, che col triplicatore arrivava a 600mm. ma quasi non ci vedevi fuori. Il grandangolare no, rimpiccioliva troppo (la scusa per i soldi che ci volevano).
Dico la verità: l'avvento del digitale l'ho accolto con grande sollievo, a risparmio di tutte le manovre che comportava l'allestimento della camera oscura. Ed ho venduto tutto velocemente, purtroppo pentendomi un paio di anni dopo, ma ormai era troppo tardi. Nel frattempo gli impegni di lavoro mi portavano fuori casa per tutta la settimana e così non c'era più tempo da dedicare alla stampa analogica.
Giampaolo
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
Photoshop Elements E Photoshop Cs Nightdark 16 10-11-2010 23:53
Photoshop O Photoshop Elements? mattehorn 9 16-09-2013 10:26
Photoshop Cs6 O Photoshop Cc? vvtyise@tin.it 6 22-07-2013 15:51
Adobe Photoshop Cs2 Vs Adobe Photoshop Lightroom Gio555 3 28-03-2007 08:38
Photoshop,photoshop Le O Cosa? mkalz 1 23-02-2005 16:12