Sono tutte a f22, tranne la prima. Mi potrebbero essere sfuggite macchie sul sensore. A questa chiusura di diaframma viene fuori tutta la storia tormentata del sensore della mia D800E, afflitto, almeno per l'intero primo anno di vita, ma probabilmente anche in seguito, da macchie d'olio, mai del tutto rimosse, neppure da LTR, che anzi me la restituì senza averne tolta praticamente nessuna (così è...).
Ranunculus kuepferi Greuter & Burdet
https://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=2235587
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Gentiana brachyphylla Vill. subsp. brachyphylla
https://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=2241002
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Sempervivum wulfenii Mert. & W.D.J Koch
https://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=2252660
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Linaria alpina (L.) Mill.
https://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=2252224
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Aggiungo anche una Zygaena (Zygaena) transalpina (Esper, 1780) infreddolita, semiparalizzata.
https://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=2241561
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Qualcuno criticherà "lo sfondo troppo invasivo" ma a me piacciono, in particolare il Semprevivum e la Zygaena. Fai molto bene a specificare esattamente le specie riprodotte, perchè troppo spesso vedo nei forum povere cavallette ed affini scambiate per "grilli"
Ciao Epipactis. In effetti, quando faccio questi close up con il grandangolo, vorrei che lo sfondo, e anche il secondo piano (che spesso è molto caotico), siano anch'essi protagonisti. Per questo chiudo il diaframma ormai quasi sempre a f/22 E' un po' una sfida, ma d'altra parte il grandangolo ha proprio la funzione di portare l'osservatore dentro l'immagine. Diciamo che mi sforzo di ottenere una rappresentazione "oggettiva" (pur secondo la mia soggettiva concezione di ciò che è oggettivo nella fotografia di oggetti naturali...). Da qui viene anche la ricerca della determinazione della specie. Considerando che non ho una formazione scientifica, questo è il mio modo di avvicinarmi alla natura cercando di rispettarla, di non idealizzarla (anche se so che è impossibile...).
Indubbiamente hai trovato un tuo stile, il che non è facile nella macro. La tua ricerca della determinazione esatta delle specie rappresentate ti fa onore. Non serve una formazione scientifica per amare la natura; una formzione accademica è un ottimo supporto, ma non serve a niente se non c'è anche lo spirito della poesia che rende suggestiva un' immagine di unfiore o di un insetto. Infatti i nostri latini dicevano che "poeta nascitur, non fit" un uomo nasce poeta, non lo diventa...
Alla determinazione delle piante cerco sempre di arrivarci prima da solo, consultando dei testi e naturalmente Internet, poi la faccio quasi sempre controllare da Acta plantarum. Devo dire che ormai spesso ci prendo. Per quanto concerne la determinazione della subspecie della Zigaena, non l'ho fatta controllare (pare sia decisiva la distanza fra le macchie centrali, che nella transalpina sono ben distanziate, mentre nella filipendulae sono piuttosto ravvicinate o addirittura unite).
Metto una foto che mostra il contesto della foto del Sempervivum wulfenii...
Una buona serie la 1-3-4 ben fatte valorizzano bene il soggetto ripreso
Come hai detto tu, il discorso dello sfondo protagonista è una tua cifra stilistica, a qualcuno può piacere e a qualcun altro no,, per cui non mi esprimo.
Molto molto onore ti fa il mettere nome e cognome dei fiori e degli insetti fotografati, un plauso all'impegno.
Tutte ottimamente realizzate dal punto di vista tecnico, molto ben fatte.
La mia preferita la Linaria Alpina, per il colore in contrasto con lo sfondo e per lo sfondo scelto, un fiore tra le rocce è sempre una vista che mi emoziona.
Proprio come dici, i colori complementari dello scatto lo rendono ancora più affascinante.
Il secondo scatto della Linaria lo trovo meno spettacolare , molto bello ma meno di impatto, perchè nella vista di dettaglio si vede un fiore tra due rocce, e ok; ma in quello con tutto il panorama roccioso, si vede UN fiore che è spuntato in una DISTESA di rocce. Quindi panorama ancora più ostile per il fiore.. non so se mi sono spiegato. Un fiore contro una roccia è un bel contrasto, ma il peso è 1:1, 1 fiore contro 1 roccia. Nel fiore contro la distesa di rocce, il peso è 1:50 (per dire un numero a caso) 1 fiore contro 50 rocce, quindi dato che in fotografia funziona tutto al contrario, quella macchiolina di colore in mezzo alla distesa di pietre assume ancora più valore.
Sono confusionario quando scrivo, lo so..
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