Ciao, lo so che è una domanda ridicola ma vorrei comunque chiedere un vostro consiglio.
Ho molti obiettivi ed alcuni li uso molto raramente.
Alcuni sono zoom, altri ottiche fisse, sia Ai manuali che AF-D o AF-S.
La mia domanda è come vanno conservati, ovvero se è meglio tenerli a testa in giù con la lente frontale che appoggia oppure al contrario, oppure se vanno tenuti orizzontalmente.
Oppure se vanno bene tutte le soluzioni ma bisogna ogni tanto cambiargli posizione.
Quello che mi preoccupa di più è il 70-200 che ha tante lenti e pesanti, ma anche certi fissi luminosi o grandangolari. Il timore che le lenti si possono disallineare sotto il loro stesso peso.
Avete esperienza in merito?
Grazie
Ho molti obiettivi ed alcuni li uso molto raramente.
Alcuni sono zoom, altri ottiche fisse, sia Ai manuali che AF-D o AF-S.
La mia domanda è come vanno conservati, ovvero se è meglio tenerli a testa in giù con la lente frontale che appoggia oppure al contrario, oppure se vanno tenuti orizzontalmente.
Oppure se vanno bene tutte le soluzioni ma bisogna ogni tanto cambiargli posizione.
Quello che mi preoccupa di più è il 70-200 che ha tante lenti e pesanti, ma anche certi fissi luminosi o grandangolari. Il timore che le lenti si possono disallineare sotto il loro stesso peso.
Avete esperienza in merito?
Grazie
una volta vendevano le campane di plexiglass per tenere ben conservate le ottiche e queste rimanevano in posizione verticale con l' attacco verso il basso.
peccato che nessuna le compravano e le hanno tolto dal mercato.
Antonio
peccato che nessuna le compravano e le hanno tolto dal mercato.
Antonio
io ho costruito un sistema che le tiene inclinate di 45° in maniera da non avere questa preoccupazione.
A me piacerebbe sapere di qualche prodotto per far ringiovanire le gomme delle ottiche.Buona continuazione.
Giuliano
Giuliano
Un fotoriparatore mi suggerì di tenere gli obiettivi con la parte contenente il meccanismo lamelle/ diaframma verso l'alto: una eventuale lubrificante non le avrebbe imbrattate!
Se guardi bene, nei negozi gli obiettivi piccoli sono tenuti in verticale, quelli grossi in orizzontale.
In un centro commerciale noto dalle mie parti hanno tutti gli obiettivi in posizione verticale con attacco baionetta in basso. Forse per far vetrina, ma penso sia la soluzione peggiore: preferisco la baionetta verso l'alto per questione di stabilita (anche se i gatti domestici sono killer). Io li conservo in orizzontale (dentro lo zainetto). Ciao!
Messaggio modificato da fabio_photonikon il Mar 1 2017, 02:14 PM
Messaggio modificato da fabio_photonikon il Mar 1 2017, 02:14 PM
In un centro commerciale noto dalle mie parti hanno tutti gli obiettivi in posizione verticale con attacco baionetta in basso. Forse per far vetrina, ma penso sia la soluzione peggiore: preferisco la baionetta verso l'alto per questione di stabilita (anche se i gatti domestici sono killer). Io li conservo in orizzontale (dentro lo zainetto). Ciao!
Intervengo su questo post perché, a parte la posizione che io credo sia indifferente se non per la stabilità (io li tengo con la lente frontale in basso), da quello che so ed ho visto tra professionisti del settore, gli obiettivi dovrebbero essere tenuti chiusi dentro lo zainetto solo per brevi periodi, perché lo zainetto chiuso è privo di luce e potrebbe essere umido... le condizioni ideali per i funghi. Però vorrei il parere di un esperto.
Intervengo su questo post perché, a parte la posizione che io credo sia indifferente se non per la stabilità (io li tengo con la lente frontale in basso), da quello che so ed ho visto tra professionisti del settore, gli obiettivi dovrebbero essere tenuti chiusi dentro lo zainetto solo per brevi periodi, perché lo zainetto chiuso è privo di luce e potrebbe essere umido... le condizioni ideali per i funghi. Però vorrei il parere di un esperto.
vetrinetta/armadietto aerato.
NO zainetto
NO imbustati
NO impacchettati
Aria ci vuole
Ma no dai però!!!!
Ho appena finito di comperarli tutti e sistemarli esattamente come da "istruzioni" oltre che a non usarne nessuno per paura di destabilizzare gli equilibri del gruppo.
ora non fatemi rifare tutto!!
altrimenti prendo questi!
Messaggio modificato da sarogriso il Mar 1 2017, 03:27 PM
Ho appena finito di comperarli tutti e sistemarli esattamente come da "istruzioni" oltre che a non usarne nessuno per paura di destabilizzare gli equilibri del gruppo.
ora non fatemi rifare tutto!!
altrimenti prendo questi!
Messaggio modificato da sarogriso il Mar 1 2017, 03:27 PM
Se guardi bene, nei negozi gli obiettivi piccoli sono tenuti in verticale, quelli grossi in orizzontale.
Sembra essere il suggerimento più consono. Per questione di spazio gli obiettivi piccoli li tengo in verticale e quando mi ricordo li rovescio sotto sopra per cambiargli posizione.
Sempre per questione di spazio quelli grossi son costretto a tenerli in orizzontale.
Mi preoccupa l'olio sulle lamelle ed infatti un 28 Ais l'ho dovuto far ripulire.
La soluzione è avere pochi obiettivi, anzi un bel 28-300 e si risolve tutto, vero? :-)
La soluzione è avere pochi obiettivi, anzi un bel 28-300 e si risolve tutto, vero? :-)
se la reflex deve essere un compatta, il 28-300 va bene, ma la reflex deve tirare fuori il meglio di se, gioco forza, ci vogliono più ottiche a secondo di cosa si riprende.
per me, come ho accennato sopra, le ottiche le terrei in piedi, ma per fare una battuta gli obbiettivi andrebbero..."scekerati".
o meglio tenerli un po' orizzontale e un po verticale in modo che il lubrificante non si Accumoli in una sola parte
Antonio
...frequentando questo forum,piu' che a fare belle foto,sto imparando a diventare paranoico...
io sono paranoico verso unico obiettivo 58 noct e altre le tratto piu o meno male e sono solo strumenti di lavoro e hobby
...frequentando questo forum,piu' che a fare belle foto,sto imparando a diventare paranoico...
...e non sei il solo! 20-30 anni fa il problema delle lamelle ingrassate si presentava spesso, gli AI-AIs erano "naturalmente" predisposti, ma francamente tale fenomeno non l'ho più visto con i moderni AFS. In misura ridotta l'ho visto con gli AFD, che però in compenso sono ben predisposti a muffe. Io tengo l'attrezzatura in due zaini chiusi in armadio blindato (potete immaginare quanto sia areato...) ed esce dagli zaini solo per scattare. Mai avuto un problema di olio o muffe, sarò stato fortunato
Messaggio modificato da lupaccio58 il Mar 2 2017, 08:40 PM
Grazie, ora invece che investire in ottiche Nikon mi tocchera spendere per andare da uno psichiatra per curare la mia paranoia.
Meglio chiuderlo questo thread, non si sa mai la paranoia sia contagiosa
Meglio chiuderlo questo thread, non si sa mai la paranoia sia contagiosa
Ma quale paranoia ... ... lasciate perdere tutto e comportatevi come ha giustamente fatto buzz
questa è la vera soluzione del problema per tutto, migliorabile ma già abbastanza valida !
Sto pensando di farlo anch'io un sistema del genere ma con dispositivo aggiuntivo, cioè un motorino elettrico a passo ridotto per ogni ottica che la faccia ruotare su se stessa molto lentamente (bastano un paio di giri ogni 24 ore ma anche uno solo può andare bene) tramite dei piccoli rulli in silicone quando è riposta nel suo scomparto. Un microinterruttore calibrato interrompe l'alimentazione quando l'ottica viene prelevata (percepisce la mancanza di peso) così da risparmiare corrente.
La rotazione dell'ottica su se stessa e l'inclinazione a 45° circa scongiurano ogni inconveniente, purchè ogni tanto si inverta il verso di ogni obiettivo (una settimana con baionetta in basso e una con baionetta in alto).
Una ventola da 120 mm tipo quelle da case PC potrebbe assicurare la giusta ventilazione oppure, se li si tiene in armadio blindato con aerazione praticamente nulla, si possono posizionare sacchetti di silicagel sparsi per togliere l'umido. In tal caso però si dovranno alimentare i motorini per la rotazione ottiche con batterie adeguate oppure deve essere prevista una presa di corrente all'interno dell'armadio.
Per le lunghe assenze un gruppo elettrogeno e un impianto a riarmo automatico di corrente in caso di black out scongiurano brutte sorprese.
C'è solo un problema: durante un'assenza prolungata non si potrà cambiare il verso degli obiettivi riposti, ma basterà farlo immediatamente al rientro.
Bye,
Tony.
Messaggio modificato da Tony_@ il Mar 4 2017, 03:13 AM
io ho costruito un sistema che le tiene inclinate di 45° in maniera da non avere questa preoccupazione.
questa è la vera soluzione del problema per tutto, migliorabile ma già abbastanza valida !
Sto pensando di farlo anch'io un sistema del genere ma con dispositivo aggiuntivo, cioè un motorino elettrico a passo ridotto per ogni ottica che la faccia ruotare su se stessa molto lentamente (bastano un paio di giri ogni 24 ore ma anche uno solo può andare bene) tramite dei piccoli rulli in silicone quando è riposta nel suo scomparto. Un microinterruttore calibrato interrompe l'alimentazione quando l'ottica viene prelevata (percepisce la mancanza di peso) così da risparmiare corrente.
La rotazione dell'ottica su se stessa e l'inclinazione a 45° circa scongiurano ogni inconveniente, purchè ogni tanto si inverta il verso di ogni obiettivo (una settimana con baionetta in basso e una con baionetta in alto).
Una ventola da 120 mm tipo quelle da case PC potrebbe assicurare la giusta ventilazione oppure, se li si tiene in armadio blindato con aerazione praticamente nulla, si possono posizionare sacchetti di silicagel sparsi per togliere l'umido. In tal caso però si dovranno alimentare i motorini per la rotazione ottiche con batterie adeguate oppure deve essere prevista una presa di corrente all'interno dell'armadio.
Per le lunghe assenze un gruppo elettrogeno e un impianto a riarmo automatico di corrente in caso di black out scongiurano brutte sorprese.
C'è solo un problema: durante un'assenza prolungata non si potrà cambiare il verso degli obiettivi riposti, ma basterà farlo immediatamente al rientro.
Bye,
Tony.
Messaggio modificato da Tony_@ il Mar 4 2017, 03:13 AM
Ma quale paranoia ... ... lasciate perdere tutto e comportatevi come ha giustamente fatto buzz
questa è la vera soluzione del problema per tutto, migliorabile ma già abbastanza valida !
Sto pensando di farlo anch'io un sistema del genere ma con dispositivo aggiuntivo, cioè un motorino elettrico a passo ridotto per ogni ottica che la faccia ruotare su se stessa molto lentamente (bastano un paio di giri ogni 24 ore ma anche uno solo può andare bene) tramite dei piccoli rulli in silicone quando è riposta nel suo scomparto. Un microinterruttore calibrato interrompe l'alimentazione quando l'ottica viene prelevata (percepisce la mancanza di peso) così da risparmiare corrente.
La rotazione dell'ottica su se stessa e l'inclinazione a 45° circa scongiurano ogni inconveniente, purchè ogni tanto si inverta il verso di ogni obiettivo (una settimana con baionetta in basso e una con baionetta in alto).
Una ventola da 120 mm tipo quelle da case PC potrebbe assicurare la giusta ventilazione oppure, se li si tiene in armadio blindato con aerazione praticamente nulla, si possono posizionare sacchetti di silicagel sparsi per togliere l'umido. In tal caso però si dovranno alimentare i motorini per la rotazione ottiche con batterie adeguate oppure deve essere prevista una presa di corrente all'interno dell'armadio.
Per le lunghe assenze un gruppo elettrogeno e un impianto a riarmo automatico di corrente in caso di black out scongiurano brutte sorprese.
C'è solo un problema: durante un'assenza prolungata non si potrà cambiare il verso degli obiettivi riposti, ma basterà farlo immediatamente al rientro.
Bye,
Tony.
questa è la vera soluzione del problema per tutto, migliorabile ma già abbastanza valida !
Sto pensando di farlo anch'io un sistema del genere ma con dispositivo aggiuntivo, cioè un motorino elettrico a passo ridotto per ogni ottica che la faccia ruotare su se stessa molto lentamente (bastano un paio di giri ogni 24 ore ma anche uno solo può andare bene) tramite dei piccoli rulli in silicone quando è riposta nel suo scomparto. Un microinterruttore calibrato interrompe l'alimentazione quando l'ottica viene prelevata (percepisce la mancanza di peso) così da risparmiare corrente.
La rotazione dell'ottica su se stessa e l'inclinazione a 45° circa scongiurano ogni inconveniente, purchè ogni tanto si inverta il verso di ogni obiettivo (una settimana con baionetta in basso e una con baionetta in alto).
Una ventola da 120 mm tipo quelle da case PC potrebbe assicurare la giusta ventilazione oppure, se li si tiene in armadio blindato con aerazione praticamente nulla, si possono posizionare sacchetti di silicagel sparsi per togliere l'umido. In tal caso però si dovranno alimentare i motorini per la rotazione ottiche con batterie adeguate oppure deve essere prevista una presa di corrente all'interno dell'armadio.
Per le lunghe assenze un gruppo elettrogeno e un impianto a riarmo automatico di corrente in caso di black out scongiurano brutte sorprese.
C'è solo un problema: durante un'assenza prolungata non si potrà cambiare il verso degli obiettivi riposti, ma basterà farlo immediatamente al rientro.
Bye,
Tony.
Uno dei migliori consigli che abbia letto fu questo:
"E' importante che siano riposti con diaframma in massima chiusura (numeri alti) e che vengano mossi diaframma, messa a fuoco, zoom, interruttori vari, ecc. ogni tanto per evitarne l'impigrimento meccanico e per mantenerne efficiente contatti, movimenti e l'eventuale lubrificazione interna.
Se le ottiche sono di tipo G (senza ghiera diaframmi) il diaframma si chiude automaticamente smontando l'ottica dal corpo e si potrà farlo muovere ogni tanto agendo sulla relativa levetta di trasmissione ubicata sull'innesto.
Sbagliato invece conservare a lungo le ottiche coricate sul fianco per possibili scompensi di lubrificazione interna qualora esista lubrificante fluido nelle parti meccaniche solitamente simmetriche rispetto l'asse ottico"
A questo punto potremmo anche interrogarci sullo stato termodinamico del vetro, sul fatto se il vetro sia un liquido o un solido. La sua condizione di "amorfo" lo fa rassomigliare ad un liquido a viscosità elevatissima quindi potremmo pensare che col tempo, se gli obiettivi vengono coricati orizzontalmente, il vetro dei singoli gruppi ottici possano colare creando una deformità rispetto all'asse ottico. Se riposti verticalmente potremmo assistere, sempre in virtù del fatto che termodinamicamente il vetro è un liquido viscoso, ad un assottigliamento al centro ed ispessimento ai lati dei gruppi ottici.
Tuttavia il vetro dal punto di vista meccanico è un solido a tutti gli effetti.
E se dovesse verificarsi una devetrificazione? Questo punto mi crea panico
Io li tengo in cantina insieme al Brunello............
... A questo punto potremmo anche interrogarci sullo stato termodinamico del vetro, ...E se dovesse verificarsi una devetrificazione? Questo punto mi crea panico
URCA ... , a questo non avevo pensato, ma c'è da prendere in seria considerazione tale remota possibilità (!!!).
Forse allora è meglio lo shakeraggio di Antonio Canetti almeno un paio di volte alla settimana; fatta in cantina davanti a una tazza di Brunello viene sicuramente meglio.
Bye... e ... ee ... Hicch
URCA ... , a questo non avevo pensato, ma c'è da prendere in seria considerazione tale remota possibilità (!!!).
Forse allora è meglio lo shakeraggio di Antonio Canetti almeno un paio di volte alla settimana; fatta in cantina davanti a una tazza di Brunello viene sicuramente meglio.
Bye... e ... ee ... Hicch
Forse allora è meglio lo shakeraggio di Antonio Canetti almeno un paio di volte alla settimana; fatta in cantina davanti a una tazza di Brunello viene sicuramente meglio.
Bye... e ... ee ... Hicch
Esistono anche gli enigmi alieni....
Giuliano