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Patagonia
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Lady O
Messaggio: #1
Bruce Chatwin, in un passato non troppo lontano, era il 1974 quando vi si recò e il 1977 quando pubblicò il libro "In Patagonia", diceva della Patagonia stessa: " un posto dove vivere mentre il resto del mondo salta per aria ".
Questo è un viaggio nella natura, dove il clima così imprevedibile modifica più volte nell'arco della stessa giornata le luci e i colori di ogni singolo ambiente, dove i silenzi hanno l'impeto del Pampero, il forte vento freddo che soffia senza tregua giorno e notte e che penetra nella pelle affinché tu non possa dimenticare che lì a pochi passi dalla fin del mundo c'è solo un braccio di Atlantico e poi l'Antartide con i suoi ghiacci perenni.
In questo viaggio, per qualche sporadico scatto, mi farò accompagnare dalle parole che Chatwin usò per descrivere alcuni dei luoghi che visitò, parole che esprimono ancora oggi, a distanza di anni, una natura ed un paesaggio rimasti immutati.

La Penisola Valdes ospita la colonia di uno degli animali più amati da tutti, i pinguini di Magellano che in mancanza di ghiaccio nidificano in piena terra e che, muovendosi indisturbati tra i visitatori, regalano divertenti siparietti nelle loro innumerevoli passeggiate.

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Il mare circostante, nella giusta stagione, è teatro delle scorrerie delle orche ai danni dei leoni marini o degli elefanti marini ( in zone che però non vengono rese raggiungibili dai turisti ma solo da agenzie produttrici di documentari ), ora gli animali possono quindi godersi il riposo e la riproduzione in un ambiente ormai tranquillo.

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" Attraversai lo stretto ed entrai nella Terra del Fuoco. Sulla costa settentrionale del Primo Stretto un faro a righe bianche e arancioni si ergeva sopra una spiaggia di ciottoli cristallini, cozze violacee e gusci rotti di granchi. La costa della Terra del Fuoco era una striscia grigia a meno di due miglia di distanza, "

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" Raggiunsi la città più a Sud del mondo. Ushuaia era sorta nel 1869.
La marea raggiunse i traghetti. Il sole si tuffò dietro una cortina di nuvole, diradandone i contorni e sprofondò al centro dello stretto. Una luce gialla si diffuse sulle onde mutandone il colore nero oleoso in verde veronese, e il bianco degli spruzzi divenne di uno schiumoso verde dorato ".


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" Sentite" disse " sentite come il vento ci passa attraverso. Misi la mano contro la parete. L'aria passava dalle fessure dove si era staccata la malta. La capanna di legno era fatta all'americana. In Patagonia le costruiscono in modo diverso e non chiudono gli interstizi con la malta. La proprietaria della capanna era una cilena chiamata Sepulvéda.
" D'inverno è terribile " disse " Ho coperto le pareti di materia plastica, ma è volata via. La casa è marcia, señor, vecchia e marcia. La venderei domani ".


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" così il giorno dopo mentre l'autobus attraversava il deserto, guardavo assonnato i brandelli di nuvole d'argento che si spostavano in cielo, e il mare grigio-verde di sterpaglia spinosa sparsa sulle ondulazioni del terreno e la polvere bianca che il vento sollevava dalle saline e, all'orizzonte, la terra e il cielo che si fondevano, mescolando e annullando i loro colori ".

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Ma poco a poco era sempre più evidente che ci si stava avvicinando al lago.

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E poi finalmente si arriva da "Lui" , il seduttore per eccellenza, il gigante azzurro tanto bello, brontolone e disponibile che al solo vederlo toglie il fiato.
Chiamarlo col suo nome è persino riduttivo, il gigante è di un azzurro abbagliante, la sua presenza riempie il già di per se' immenso panorama, e se si può lo fa diventare ancora più grandioso; è alto fino a 60 metri, in continuo movimento, è uno dei pochi ghiacciai al mondo che non si ritira ma aumenta spingendosi nel lago Argentino anche di 2 metri al giorno, e spesso dal suo fronte si staccano colonne intere di ghiaccio immediatamente precedute da fragorosi scricchiolii e cupi boati che possono ricordare un lontano temporale. Quando però si sente il boato, quello che era parte della parete è ormai diventato un enorme iceberg che insieme a molti altri andrà a popolare la superficie del lago creando uno scenario ineguagliabile.
Trovarsi a tu per tu col Perito Moreno è una grande emozione che per qualche minuto stordisce, ovatta la mente, sospende il tempo in una qualche dimensione e lascia senza fiato.

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Ghiacciaio Upsala
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Ho detto che il gigante azzurro è generoso, è vero, perché si lascia violare e percorrere da turisti che armati di un buon paio di gambe e di ramponi ai piedi si addentrano sulla sua superficie percorrendo un trekking che viene stabilito di giorno in giorno perché si cammina tra le sue pareti di ghiaccio, si sale e si scende tra le sue guglie azzurre, tra fenditure e crepacci magari creatisi nella notte, piccoli laghetti di un intenso azzurro formatisi dal ghiacciaio disciolto.
Si stima che il fronte del ghiacciaio abbia circa 300 anni, il tempo che intercorre tra la formazione del ghiaccio all'origine e il suo arrivo al muro prima dello sgretolamento.
Una delle più incredibili passeggiate che si possa mai fare, per i colori che invadono il paesaggio, per i rumori sordi che si sentono, lontani o vicini che siano e che comunque un certo batticuore lo danno costringendoci a domandare se proprio in quel momento questo gigante non abbia deciso di fare collassare qualche parete adiacente.

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La strada attraversa chilometri e chilometri di steppa infinita, nemmeno l'ombra di un albero. Un forte incessante vento costringe il pullman ad ondeggiare come una nave in mezzo al mare.

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Dopo diverse ore di sballottamenti si arriva finalmente in Cile. Non tira buon vento, scusate il gioco di parole, tra i due Paesi. la strada che porta a Puerto Natales è ancora lunga, ne approfitto per fare qualche scatto " al volo ".

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" La città di Puerto Natales era ancora illuminata dal sole, ma nuvole violacee si addensavano sul lato lontano da Last Hope Sound. Sui tetti delle case, rosi dalla ruggine, fischiava il vento ".

Quando arrivo il Fiordo Ultima Esperanza mi accoglie così

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So che domani sarà un altro giorno memorabile, mi aspetta il parco di Torres del Paine, ma ancora non sapevo che sarebbe stata una giornata in balìa di un vento così forte che mi avrebbe trascinata a terra e quasi nelle acque ghiacciate del lago Grey.
Il parco è tutto attorno e ai piedi delle sue vette più conosciute, il Cerro Paine, spesso coperte, come in questi giorni, dalle solite nuvole che vanno e vengono, ma purtroppo per me sono solo restate.

" I pantani della Terra del Fuoco sono gnoccosi materassi di muschio, stillanti d'acqua; del colore giallo opaco con macchie rossastre, di una ferita aperta in suppurazione, con pus e sangue. Coprono il fondo delle valli. piatti come un uomo che giace ferito ".

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" Il sentiero saliva e scendeva. Sbarramenti di tronchi erano sistemati su linee parallele nelle depressioni del terreno. oltre l'ultimo recinto c'era uno stagno di acqua nera circondato da alberi morti e lì cominciava il sentiero che saliva serpeggiando tra i primi grossi alberi da legname " .

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Un ultimo sguardo alle vette prima del rientro.

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Grazie a tutti, ciao.
Ornella

Messaggio modificato da Maurizio Rossi il Jun 21 2019, 07:37 AM
B2BRUNO
Messaggio: #2
Bravissima Ornella. Foto e commenti emozionanti e luoghi in parte diversi da quelli che ho visitato.
Se ho anche in minima parte contribuito a farti pubblicare questo tuo viaggio ne sono particolarmente felice.
Complimenti ancora.
Bruno
t_raffaele
Staff
Messaggio: #3
Brava Ornella Pollice.gif Ottimo racconto e click, molto dei quali sapientemente ben gestiti.
In particolare quelli al moreno. Non facile x via della luce che riflette.
Complimenti!!

Saluti@Cordialità

raffaele
Lady O
Messaggio: #4
QUOTE(B2BRUNO @ Jun 19 2019, 11:24 AM) *
Bravissima Ornella. Foto e commenti emozionanti e luoghi in parte diversi da quelli che ho visitato.
Se ho anche in minima parte contribuito a farti pubblicare questo tuo viaggio ne sono particolarmente felice.
Complimenti ancora.
Bruno

Ciao Bruno, eh sì che hai contribuito, te lo avevo detto smile.gif , pensa... unire le nostre due discussioni sarebbe come fare un tour quasi completo dell'Argentina.
Grazie del commento, ciao
Lady O
Messaggio: #5
QUOTE(t_raffaele @ Jun 19 2019, 02:06 PM) *
Brava Ornella Pollice.gif Ottimo racconto e click, molto dei quali sapientemente ben gestiti.
In particolare quelli al moreno. Non facile x via della luce che riflette.
Complimenti!!

Saluti@Cordialità

raffaele

Ciao Raffaele,
la tua esperienza ha colto nel segno perché la luce è stato un problema direi per tutto il viaggio. Spesso ho litigato con ambienti illuminati a macchia di leopardo da una luce intensissima alternata a zone in ombra che appiattivano i particolari e non sempre il tempo a disposizione era sufficiente per bilanciare lo scatto.
Grazie per i commento, e non solo per quello tecnico.
Un caro saluto, Ornella

Messaggio modificato da Lady O il Jun 19 2019, 01:46 PM
Alessandro_Brezzi
Messaggio: #6
Brava, il racconto in parte diretto ed in parte con le parole di Chatwin avvince e porta a soffermarsi ancor più sulle immagini, ottimamente realizzate e intercalate.

Alessandro
maxbunny
Messaggio: #7
Quuando si viaggia per vacanza purtroppo non si pò essere sempre nel posto giusto all'ora giusta, per questo mi piace affermare che in vacanza la luce non la si domina ma la si subisce tongue.gif Te la sei cavata molto bene! Un bel viaggio ben documentato.
Lady O
Messaggio: #8
Grazie Alessandro per il tuo intervento.
Un saluto, Ornella



Ciao Max, eh si... ce lo siamo detti tante volte, per tutti noi la luce a volte è indomabile.
Mi fa piacere che comunque tu le abbia gradite.
ciao, Ornella
lucciluigi
Messaggio: #9
Patagonia, Ushuaia, Rute 40 ..... chissà se riuscirò mai a realizzare questo viaggio che ho nel cassetto da tanto tempo .... intanto sogno guardando le tue belle immagini, ottimo reportage di un viaggio ai confini del modo!
Maurizio Rossi
Admin
Messaggio: #10
Ciao Ornella, deve essere stato un viaggio interessante a vedere dalle foto, che prima o poi spero di fare anch'io...
complimenti per questo bellissimo documento e belle immagini, brava Pollice.gif questo merita anche un reportage nella sez. apposita
ti ho sistemato la copertina come da tua richiesta. wink.gif

Messaggio modificato da Maurizio Rossi il Jun 21 2019, 07:35 AM
Lady O
Messaggio: #11
QUOTE(lucciluigi @ Jun 20 2019, 11:55 AM) *
Patagonia, Ushuaia, Rute 40 ..... chissà se riuscirò mai a realizzare questo viaggio che ho nel cassetto da tanto tempo .... intanto sogno guardando le tue belle immagini, ottimo reportage di un viaggio ai confini del modo!

Luigi, te lo auguro, anche io lo avevo nel cassetto da tanto tempo e poi ho finalmente deciso che la meta sarebbe stata questa, vedrai che prima o poi succederà anche a te.
Ti ringrazio per il commento.
Un saluto, Ornella
Lady O
Messaggio: #12
QUOTE(Maurizio Rossi @ Jun 21 2019, 08:33 AM) *
Ciao Ornella, deve essere stato un viaggio interessante a vedere dalle foto, che prima o poi spero di fare anch'io...
complimenti per questo bellissimo documento e belle immagini, brava Pollice.gif questo merita anche un reportage nella sez. apposita
ti ho sistemato la copertina come da tua richiesta. wink.gif

Grazie per tutto Maurizio.
Se me lo suggerisci farò un piccolo reportage magari leggermente diverso da questo, appena potrò lo farò.
Il viaggio è una passeggiata in una natura ridondante, mettilo in lista, non ti deluderà.
Grazie ancora, un saluto, Ornella
Maurizio Rossi
Admin
Messaggio: #13
Pollice.gif wink.gif si fallo...
QUI il serbatoio dove si vedono tutti
QUI un tutorial su come farlo.
Lady O
Messaggio: #14
Si, senz'altro lo farò appena mi sarà possibile, grazie per i link.
Ciao
aldosartori
Messaggio: #15
Bellissimo viaggio correlato da uno splendido racconto accompagnato da ottime immagini!
Che dirti? Farti i compolimenti è riduttivo, mi sembrava di essere li con voi....

Brava davvero Ornella!

Aldo
Lady O
Messaggio: #16
Ciao Aldo ! Apprezzo molto il commento che mi hai lasciato, era proprio nelle mie intenzioni fare rivivere le mie emozioni e osservazioni ad ogni cambiamento di ambiente.
Grazie ancora
Ornella
mauriziot
Messaggio: #17
ottimo lavoro e bellissimo viaggio.
complimenti Ornella e un saluto. mt
Lady O
Messaggio: #18
Ciao Maurizio, ti ringrazio per essere passato e per il bel commento che mi hai lasciato.
Un saluto, Ornella
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #19
Cavoli, questa me l’ero persa e sarebbe stato un peccato!
Gran bel viaggio e gran bel reportage.
Mi colpito la vicinanza delle barche da turismo a quei ghiacciai a picco sul mare: niente, niente si stacca un pezzo e, sai che ondate?

Ciao,
Alessandro.
Lady O
Messaggio: #20
Alessandro, i battelli, a volte catamarani, si tengono ad una distanza di " sicurezza " che direi si aggira intorno ai 50 metri dal fronte, più che sufficiente per essere al riparo dalle ondate successive il distacco, ma qualche anno fa ricordo di avere visto in televisione persone, che si trovavano sulle passerelle, che sono state investite da un'onda altissima che si è formata dopo il distacco di un blocco veramente enorme, e le passerelle non sono tanto vicine al ghiacciaio, quindi il tuo timore è fondato, ma sai che esperienza! potrebbe essere il sogno di ogni fotografo che trovandosi lì fosse così fortunato da scattare nel momento giusto. Io ho assistito a diversi distacchi, ma ero più affascinata e incantata dall'imponenza del ghiacciaio nel suo insieme, e questo mi ha fatto perdere qualche scatto interessante, e ho realizzato poi che per qualche tempo la fotografia è passata in secondo piano.
Grazie per il tuo commento
Ciao
Ornella
 
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