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NikonClub.it Community _ NIKON SUSHI BAR _ Perché Le Fotografie Digitali In Bianco E Nero Sono Finte.

Inviato da: nikosimone il Apr 4 2017, 09:41 AM

Non dico niente per non dare una chiave di lettura particolare all'articolo...


https://robertocotroneo.me/2017/02/24/biancoenero/


P.S. già mi immagino DAP messicano.gif

Inviato da: Cobaltatore il Apr 4 2017, 09:51 AM

Analisi impietosa per i patiti del "BIENNE" super contrastato acchiappa like.

Inviato da: buzz il Apr 4 2017, 09:54 AM

Semplicemente una opinione, che non condivido per nulla, anzi la ribalterei con le stesse sue argomentazioni.
Un sensore rileva esattamente come la pellicola un "numero" di fotoni che lo colpisce nel tempo.
la costruzione del colore dipende dai filtri sopramessi e da un complesso calcolo matematico.
Stessa cosa per una pellicola a colori, con i filtri a strato e i "copulanti" per generare i colori.
tutto ciò, ai miei occhi, rende l'articolo perfettamente inutile.

Inviato da: capannelle il Apr 4 2017, 10:03 AM

A me sembra solo una grande forzatura.

L'autore dice che il bianco e nero analogico aveva senso perchè all'epoca era l'unico modo per riprodurre la realtà. Pertanto, secondo il suo ragionamento, dopo la diffusione delle pellicole a colori il b/n avrebbe dovuto essere abbandonato in quanto era diventato una finzione. Sappiamo benissimo tutti che non è andata esattamente così.
Nemmeno con l'avvento del digitale le cose sono cambiate smile.gif
Bisogna anche considerare il fatto che il b/n è una caratteristica quasi esclusiva della fotografia (e del cinema che dalla fotografia deriva). Gli artisti del passato non facevano quadri in bianco e nero. Anche le statue dell'epoca classica erano colorate, così come i templi greci e romani. Il colore in questi casi è andato semplicemente perduto per l'effetto del tempo.
Quindi il fatto di continuare a produrre fotografie in b/n anche quando la tecnologia permette di realizzare immagini a colori è una scelta tipica dell'epoca moderna.

Sappiamo tutti che la fotografia non riproduce la realtà, per cui la distinzione tra fotografia 'vera' e fotografia 'finta' non ha nessun significato.
I ragionamenti talebani dell'articolo non tengono conto che la fotografia va letta partendo dai contenuti. Soltanto dopo, se ci interessa, potremo chiederci con quale tecnica è stata realizzata l'immagine.

Inviato da: nikosimone il Apr 4 2017, 10:05 AM

QUOTE(Cobaltatore @ Apr 4 2017, 10:51 AM) *
Analisi impietosa per i patiti del "BIENNE" super contrastato acchiappa like.



Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.


Inviato da: Cobaltatore il Apr 4 2017, 10:42 AM

QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 11:05 AM) *
Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.



Ed infatti il BN fatto con la pellicola e sviluppato in camera oscura non era neri nerissimi e bianchi bruciati, c'era una serie di transizioni di grigio in mezzo, il BN acchiappalike (quello "drammatico" a detta di chi ne abusa), è una forzatura per creare scatti assurdi "innaturali" (così come i viraggi improbabili di colore, HDR mai visti, oppure saturazioni di erba e cielo che nemmeno nel signore degli anelli si son mai viste).
Sotto questo aspetto condivido l'opinione.
Fermo restando che un BN fatto in digitale, che però emula la pellicola BN può ancora essere piacevole e sensato, ma solo se nato e costruito dietro un progetto preciso, e non per dare un senso ad una foto venuta male.

Almeno questa è la mia interpretazione di quanto scrive, se poi voleva dire altro allora parliamone.

Inviato da: pes084k1 il Apr 4 2017, 11:12 AM

QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 10:41 AM) *
Non dico niente per non dare una chiave di lettura particolare all'articolo...


https://robertocotroneo.me/2017/02/24/biancoenero/


P.S. già mi immagino DAP messicano.gif


Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio

Inviato da: pes084k1 il Apr 4 2017, 11:38 AM

QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 11:05 AM) *
Un attimo un attimo.

Questa lettura NON è il linea con l'articolo.
L'articolo non si scaglia contro chi usa bianco e nero e filtri preimpostati di Instagram per rendere interessante una pessima foto.

Questo articolo dice altre cose:

i grandi fotografi che volevano continuare utilizzare il bianco e nero non hanno abbandonato le vecchie macchine a pellicola.
Per cui quel bianco e nero digitale sempre più diffuso è semplicemente un gioco, e solo chi utilizza la vera camera oscura può vantarsi di realizzare un lavoro artistico e autentico.


Qui si boccia il B/N "elettronico" in generale.


Anche la scansione del negativo B/N preserva le scale tonali e permette anche ingrandimenti maggiori, non è una questione di puzzetta sotto il naso di presunti artisti di camera oscura (invero superata e poco ripetibile). La risoluzione digitale del colore (e la sua pulizia) è ridicola e quando lo passo in B/N o mi contento di un filtro verde e basta o ottengo artefatti che in stampa danno innaturalezza. Già la Leica Monochrome evita questo problema, ma fare B/N con sensori Bayer... pensatene un'altra.

A presto telefono.gif

Elio

Inviato da: nikosimone il Apr 4 2017, 12:58 PM

QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:12 PM) *
Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio



QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:38 PM) *
Anche la scansione del negativo B/N preserva le scale tonali e permette anche ingrandimenti maggiori, non è una questione di puzzetta sotto il naso di presunti artisti di camera oscura (invero superata e poco ripetibile). La risoluzione digitale del colore (e la sua pulizia) è ridicola e quando lo passo in B/N o mi contento di un filtro verde e basta o ottengo artefatti che in stampa danno innaturalezza. Già la Leica Monochrome evita questo problema, ma fare B/N con sensori Bayer... pensatene un'altra.

A presto telefono.gif

Elio



e quindi?

non riesco a capire il nesso con l'articolo.

Inviato da: willy3300 il Apr 4 2017, 01:15 PM

io scatto in b&w solo a pellicola,piu' che altro perchè non riesco ad ottenere risultati soddisfacenti in pp e perchè mi diverte usare la mia fe2 messicano.gif

Inviato da: PAS il Apr 4 2017, 02:06 PM

Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.



Inviato da: capannelle il Apr 4 2017, 02:18 PM

QUOTE(PAS @ Apr 4 2017, 03:06 PM) *
Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.


Finalmente un intervento intelligente, che parla di fotografia senza scomodare la povera matrice di bayer

Inviato da: _FeliX_ il Apr 4 2017, 02:25 PM

Parto dalla considerazione finale dell'autore della articolo:
"L’illusione che nelle nostre vite potremo sempre avere a disposizione un rullino e una camera oscura, quando invece è solo una finzione di qualcosa di veramente finito. Anche se ci piace tanto."
Errato, c'è un "sottobosco" in fermento e in ascesa, nascono nuove carte e pellicole, case storiche come la Ilford riprendono la produzione di carte e ne aggiungono di nuove, Rollei, Ferrania, Beregger, Fuji, Kodak, Agfa, Foma, Ilford, Oriental saegull etc etc, aziende che ai più non dicono nulla, ma chi fa fotografia analogica conosce, adora e compra a seconda del proprio gusto. Leica non ha mai smesso di produrre le sue fotocamere a pellicola... perchè le vende, ovviamente.

Detto questo, il BN digitale e analogico non hanno nulla in comune se non l'assenza di colore. Le scale di grigio e le sfumature tonali della pellicola in BN semplicemente al momento non sono nemmeno paragonabili ad un BN digitale.
MA vanno valutate su carta stampata. Per quanto (come dice Elio) le scansione dei negativi sono comunque performanti, sono sempre risultati di una digitalizzazione dell'immagine. Bisogna invece paragonare una stampa su carta argentica ad una su carta chimica con inchiostro... che ve lo dico a fare!

Sarebbe un errore però dire che uno è meglio dell'altro, non ha senso, siamo nell'era digitale e il BN digitale piace a tutti, è pomposo, esasperato, drammatico o poetico a nostro piacere; un rosso su carta chimica lo puoi far diventare bianco accecante o nero cupo, ti basta muovere un cursore. La nitidezza di solito è esasperata, i contrasti inverosimili con quei cieli da fantascienza, la struttura quasi plastica... ma come dicevo è questo che piace, fa scena, appaga.

Il Tavernello è uno dei vini più venduti, piace, è leggero, è sano, poco alcolico quindi fa poco male, è alla portata delle tasche di tutti... però poi quando uno assagia un bicchiere di Sassicaia dice CaXXo!! E questo cos'é??


p.s. Resta comunque inteso che il valore della fotografia è il contenuto, che sia digitale o analogica, stampa chimica o argentica, poco conta: se è una foto ciofeca, ciofeca rimane.

Inviato da: nikosimone il Apr 4 2017, 02:29 PM

QUOTE(Cobaltatore @ Apr 4 2017, 11:42 AM) *
Ed infatti il BN fatto con la pellicola e sviluppato in camera oscura non era neri nerissimi e bianchi bruciati, c'era una serie di transizioni di grigio in mezzo, il BN acchiappalike (quello "drammatico" a detta di chi ne abusa), è una forzatura per creare scatti assurdi "innaturali" (così come i viraggi improbabili di colore, HDR mai visti, oppure saturazioni di erba e cielo che nemmeno nel signore degli anelli si son mai viste).
Sotto questo aspetto condivido l'opinione.
Fermo restando che un BN fatto in digitale, che però emula la pellicola BN può ancora essere piacevole e sensato, ma solo se nato e costruito dietro un progetto preciso, e non per dare un senso ad una foto venuta male.

Almeno questa è la mia interpretazione di quanto scrive, se poi voleva dire altro allora parliamone.


Ma no Cobà (che nel mio dialetto significa "Compare" = massimo grado di amicizia),

Lui non disquisisce sull'uso sbagliato del bianco e nero, fa una distinzione secca:
B/N con pellicola = grande fotografo
B/N digitale = instagrammer da 4 soldi.


Non dice "se il digitale emula la pellicola allora va bene", dice che va solo male, a prescindere dallo sviluppo più o meno "drammatico".

Anche perchè, se ne facesse una questione di "sviluppo drammatico" ci sarebbe da accoppiare anche le foto a colori ipercontrastate, ipersaturate e ultranitide...
...quelle che ti fanno male gli occhi a guardarle.

Dice che il B/N da pellicola è vero (contraddicendosi da solo) e quello da digitale è falso.


PELLICOLA
È bello il bianco e nero. Ma è figlio di un limite chimico, esiste perché un tempo non esisteva la possibilità di restituire i colori del mondo per come erano. E l’unico modo per ritrarre le cose era attribuire tonalità che non c’erano in natura.

DIGITALE
Poi è nato il digitale [...] E per fare il bianco e nero ci sono voluti migliaia di programmatori che negli anni hanno studiato un metodo per simulare attraverso algoritmi complessi l’effetto delle pellicole in bianco e nero.
Era giusto simulare qualcosa che un tempo esisteva in natura e con la fine delle pellicole non poteva più esistere?



Secondo me aveva mangiato una cassoela fuori stagione ed aveva esagerato con il vino buono, gli hanno detto "allora 'st'articolo lo mandi?" e lui ha scritto le prima fesserie che gli sono venute in mente mentre era assalito dai draghi che gli ballavano la rumba sullo stomaco.





Inviato da: Cobaltatore il Apr 4 2017, 02:48 PM

QUOTE(nikosimone @ Apr 4 2017, 03:29 PM) *
Ma no Cobà (che nel mio dialetto significa "Compare" = massimo grado di amicizia),

Ti ringrazio e contraccambio Simò

Secondo me aveva mangiato una cassoela fuori stagione ed aveva esagerato con il vino buono, gli hanno detto "allora 'st'articolo lo mandi?" e lui ha scritto le prima fesserie che gli sono venute in mente mentre era assalito dai draghi che gli ballavano la rumba sullo stomaco.


Evidentemente mi sono sforzato di dare una motivazione alle sue argomentazioni (pensando che fosse un interlocutore senziente), ma se è come dici, meglio soprassedere.

A parer mio la fotografia è illusione e "menzogna" per definizione (in quanto da una percezione alterata della realtà), e https://www.nikonclub.it/forum/Nella_Gabbia_Dell_istante-t396723.html i problemi relativi al fatto che spesso invece noi la usiamo come prova "attendibile", per confutare il nostro modo di interpretare la realtà.

Come ogni cosa effimera, funziona se inganna chi la osserva, ovvero non si rende conto immediatamente della sua falsità.
Post produzioni (tipiche del digitale), palesemente falsate per stupire i non addetti ai lavori (ovvero la massa), non sono convincenti, per cui i grandi maestri (e qui a sto punto ci metto del mio), tendono a non abusare di questi strumenti per non perdere l'effetto "inganno" che da autorevolezza, alla propria visione della realtà. (per questo ho pensato che il suo passaggio sulla pellicola BN fosse una metafora per trasmettere questo concetto).

P.S. la peperonata inizia a fare effetto, si vede?

Inviato da: federico777 il Apr 4 2017, 03:48 PM

Mi sembra il classico argomento "che prova troppo", come si suol dire.
A seguire il metro dell'autore, infatti, è da quando esistono dia a colori di eccellente qualità - che superano quindi l'originaria impossibilità tecnica nel rendere i colori del mondo che ci circonda - che l'insistenza nel "simulare la realtà in bianco e nero" sarebbe priva di senso.
Invece ha continuato e continua su binari paralleli, appunto perché un certo linguaggio estetico è entrato nel nostro modo di vedere.

Inviato da: robermaga il Apr 4 2017, 04:44 PM

QUOTE(PAS @ Apr 4 2017, 03:06 PM) *
Boh!
Un’opinione come tante e con una forzatura arbitraria sulla quale non sono per niente d’accordo.

Quello che stride nell’articolo è il considerare come riferimento un bianco e nero “nostalgico” che scaturiva dal cosiddetto processo “analogico”ed eleggerlo come il “vero” bianco e nero.
E’ sbagliato. Il bianco e nero non ha riferimenti per il semplice fatto che nessuno di noi vede in bianco e nero.

Il bianco e nero non è figlio di questa o quella tecnologia, di fotocamere digitali o a pellicola E’ semplicemente un variante del linguaggio fotografico, un modo di esprimere, di interpretare, di rappresentare.

A me non interessa se i bianchi sono profondi o perlacei, se provengono da un vecchio bagno chimico o da nuovo un bagno di Photoshop.Quando vedo una foto in bianco e nero la giudico da quanto questa sia efficace nel coinvolgermi su ciò che il fotografo ha voluto esprimere.

Pollice.gif ... e non mi farei tanti problemi!

R.

Inviato da: _FeliX_ il Apr 4 2017, 05:07 PM

Al di la' dei contenuti (prendiamoli per buoni a prescindere) e volendo valutare solo il BN, quello digitale e quello analogico sono semplicemente diversi. E ribadisco che quello digitale, proprio perchè è molto più "facile e veloce" da ottenere per chiunque con un minimo di pratica in PP, proprio perchè si presta naturalmente alla spettacolarizzazione, piace, "va di moda".

Io da quando ho iniziato a scattare, sviluppare e stampare a casa le mie foto analogiche, ho fatto un percorso di apprendimento, ho iniziato ad imparare a capire le stampe argentiche, a farmi spiegare come e cosa guardare, e pian piano ho visto e capito la bellezza ineguagliabile della stampa analogica in BN.
Ho fatto un parallelo col vino e ci sta tutto, per apprezzare un barolo bisogna che qualcuno ti insegni a gustarlo, a sentire i tannini, i retrogusti, i sentori e i profumi, poi puoi fare confronti.
Guardatevi la stampa di un paesaggio di Ansel Adams.

Il BN analogico è migliore di quello digitale? Mi ripeto, no, sono diversi e nessuno dei due è in fin di vita, però l'analogico ad oggi per le sue qualità intrinseche è ancora il più bello anche se non va di moda, non è di massa.
Il digit è un tavernello laugh.gif

Inviato da: DAP il Apr 4 2017, 05:54 PM

non ho letto l'articolo, me ne sono fatto un idea leggendo i commenti.....e l'idea è quella di una paranoia infinita degna solo di un velo sepolcrale...........per quel che mi riguarda, a me interessa ciò che ho da proporre allo spettatore, a me interessa il coinvolgimento emotivo di esso, che sia scaturito da una pittura, da un armonia musicale o da una fotografia.....scelgo la conversione bienne con relativi doverosi accorgimenti sulla scala tonale quando credo nell'opportunità di un "messaggio" sostanziale specifico e quando il colore non lo ritengo necessario e lo ritengo veicolante verso altre suggestioni che non mi interessa offrire relativamente al motivo per cui ho fotografato una determinata circostanza.....mi interessa ciò che lo spettatore prova davanti a ciò che gli propongo punto!!..........continuare con la bega bienne analogico/digitale lo trovo assai stupido...a meno che non si discuta su determinate peculiarità dell'affascinante processo e risultati ottenuti da un bienne "di una volta"...ma era una volta e quanto avremmo da dire su quanto abbiamo perso a proposito di "una volta"........credo fortemente che un bravo fotografo non debba avere alcun timore di scrupoli quando riesce a ritrarre una bella circostanza, quando con gli strumenti oggi a disposizione, con una capace elaborazione, riesce a dare un prodotto che sappia emozionare.......a prescindere dal "back stage" !!

Inviato da: riccardobucchino.com il Apr 4 2017, 08:07 PM

Copio quanto ho scritto su fb in merito (con le dovute modifiche)

Il problema é che oggi molti di quelli che scattano a pellicola in bn non sanno cosa siano i filtri colorati e alcuni che scattano in digitale dedicano molto tempo alla conversione in bn badando a regolare le luminosità di ogni colore.

L'arte é arte indipendentemente dal mezzo che si usa per esprimerla. É come dire che la pittura é meno nobile della scultura quando in realtà é solo un modo diverso di creare arte. Da molti discorsi che ho letto su internet sembra che se scatto a pellicola creo arte anche se fotografo male, ed é come dire che se prendo un pezzo di marmo di carrara e gli do due mazzate a caso sono un artista a livello del Bernini perché ho usato lo stesso materiale.

Non sarà la pellicola a farvi diventare artisti ne il digitale a rendere "finte" le vostre fotografie.

Inviato da: riccardobucchino.com il Apr 4 2017, 08:13 PM

QUOTE(pes084k1 @ Apr 4 2017, 12:12 PM) *
Il film ha una scala tonale e una risoluzione più simili all'occhio umano, il digitale è una foto a colori privata della crominanza e contrastata... Lo dico da anni.

A presto telefono.gif

Elio



Ctrl + Shit + U è diverso da Ctrl + Alt + Shift + B ma che te lo dico a fare? Non puoi capire.

Inviato da: _FeliX_ il Apr 4 2017, 08:14 PM

QUOTE(DAP @ Apr 4 2017, 06:54 PM) *
non ho letto l'articolo, me ne sono fatto un idea leggendo i commenti.....e l'idea è quella di una paranoia infinita degna solo di un velo sepolcrale...........per quel che mi riguarda, a me interessa ciò che ho da proporre allo spettatore, a me interessa il coinvolgimento emotivo di esso, che sia scaturito da una pittura, da un armonia musicale o da una fotografia.....scelgo la conversione bienne con relativi doverosi accorgimenti sulla scala tonale quando credo nell'opportunità di un "messaggio" sostanziale specifico e quando il colore non lo ritengo necessario e lo ritengo veicolante verso altre suggestioni che non mi interessa offrire relativamente al motivo per cui ho fotografato una determinata circostanza.....mi interessa ciò che lo spettatore prova davanti a ciò che gli propongo punto!!..........continuare con la bega bienne analogico/digitale lo trovo assai stupido...a meno che non si discuta su determinate peculiarità dell'affascinante processo e risultati ottenuti da un bienne "di una volta"...ma era una volta e quanto avremmo da dire su quanto abbiamo perso a proposito di "una volta"........credo fortemente che un bravo fotografo non debba avere alcun timore di scrupoli quando riesce a ritrarre una bella circostanza, quando con gli strumenti oggi a disposizione, con una capace elaborazione, riesce a dare un prodotto che sappia emozionare.......a prescindere dal "back stage" !!



Si ma a parità di contenuti sei d'accordo sul giudizio che da' l'autore dell'articolo al BN digitale e analogico? Di quello si parla, insomma converrai con me che una bella foto con un bel BN sia meglio di una bella foto con un brutto BN (ho scoperto l'acqua calda messicano.gif ). E per me l'articolo dice delle fesserie, come già detto trovo digitale e analogico diversi, e personalmente tra i due col tempo ho imparato ad apprezzare di più il secondo.
E poi sdoganiamo la discussione sempre dai "contenuti", parliamo anche di estetica, le belle foto sono anche paesaggi, panorami, nature morte, ritratto, nudo, macro, il gatto e i nipotini al parco! smile.gif

Inviato da: _FeliX_ il Apr 4 2017, 08:26 PM

QUOTE(riccardobucchino.com @ Apr 4 2017, 09:07 PM) *
Copio quanto ho scritto su fb in merito (con le dovute modifiche)

Il problema é che oggi molti di quelli che scattano a pellicola in bn non sanno cosa siano i filtri colorati e alcuni che scattano in digitale dedicano molto tempo alla conversione in bn badando a regolare le luminosità di ogni colore.

L'arte é arte indipendentemente dal mezzo che si usa per esprimerla. É come dire che la pittura é meno nobile della scultura quando in realtà é solo un modo diverso di creare arte. Da molti discorsi che ho letto su internet sembra che se scatto a pellicola creo arte anche se fotografo male, ed é come dire che se prendo un pezzo di marmo di carrara e gli do due mazzate a caso sono un artista a livello del Bernini perché ho usato lo stesso materiale.

Non sarà la pellicola a farvi diventare artisti ne il digitale a rendere "finte" le vostre fotografie.


Vero, l'ho constatato pure io, da quando uso anche la pellicola ho conosciuto tanti fotografi analogici che si sentono VERI fotografi, che ora snobbano il digitale, ne prendono le distanze, si sentono degli eletti, degli artisti... anche se fanno foto come tutti gli altri.
Pazienza, del resto quanti fotografi digitali si eleggono a "Tizio Photographer © ®" solo perchè hanno preso una reflex da un mese?

Inviato da: riccardobucchino.com il Apr 4 2017, 08:43 PM

QUOTE(_FeliX_ @ Apr 4 2017, 09:26 PM) *
Vero, l'ho constatato pure io, da quando uso anche la pellicola ho conosciuto tanti fotografi analogici che si sentono VERI fotografi, che ora snobbano il digitale, ne prendono le distanze, si sentono degli eletti, degli artisti... anche se fanno foto come tutti gli altri.
Pazienza, del resto quanti fotografi digitali si eleggono a "Tizio Photographer © ®" solo perchè hanno preso una reflex da un mese?


Si e poi ci sono quelli "no, io solo Leica, la vera fotografia si fa con la Leica" e ovviamente poi ci sono quelli "leica solo a pellicola" quelli sono i peggiori di tutti, peggio anche di quelli con la medio formato digitale che non la sanno usare e bruciano luci e bucano ombre (che solo loro sanno come si fa con tutta la gamma che hanno a disposizione)

Inviato da: vz77 il Apr 4 2017, 09:47 PM

ho letto l'articolo ma è smontabile in ogni affermazione. un'accozzaglia di generalizzazioni per riempire uno spazio bianco.

in ogni caso l'informazione colore in moltissimi casi è inutile e distoglie l'attenzione da ciò che si vuole mostrare. in qualsiasi genere fotografico ci possono essere presenze o dominanti cromatiche che peggiorano o compromettono una foto o un'inquadratura o il bilanciamento di un'immagine. sta nel gusto del fotografo tirar fuori da uno scatto quello che reputa significativo. esiste un bel bn e uno non bello? per alcuni sì. per me esistono solo foto che piacciono a me e foto che non mi piacciono. c'è più differenza fra il bianco e nero su pellicola e quello digitale, che fra il colore su pellicola e quello su digitale? no. il bianco e nero era un tempo una necessità ora un vezzo? nì. c'era modo e modo di fare bn. così come oggi. se c'è intenzione artistica lo si può fare anche con 'tecniche' che simulano tecnologie passate. ma non c'entra nulla con il 'revival'. e in fondo se dovessimo stroncare tutte le cavolate che si vedono in qualsiasi film con finte vignettature filtri graduati etc tanto vale allora dire che tutto è finzione di qualcosa di veramente finito, anche se ci piace tanto. io di finto ci vedo solo questo non-pensiero di un semi-scrittore. semi-sceneggiatore. semi-criticofotografico. etc. vuoto pneumatico.

Inviato da: DAP il Apr 5 2017, 08:38 AM

QUOTE(_FeliX_ @ Apr 4 2017, 09:14 PM) *
Si ma a parità di contenuti sei d'accordo sul giudizio che da' l'autore dell'articolo al BN digitale e analogico? Di quello si parla, insomma converrai con me che una bella foto con un bel BN sia meglio di una bella foto con un brutto BN (ho scoperto l'acqua calda messicano.gif ). E per me l'articolo dice delle fesserie, come già detto trovo digitale e analogico diversi, e personalmente tra i due col tempo ho imparato ad apprezzare di più il secondo.
E poi sdoganiamo la discussione sempre dai "contenuti", parliamo anche di estetica, le belle foto sono anche paesaggi, panorami, nature morte, ritratto, nudo, macro, il gatto e i nipotini al parco! smile.gif

ciao Felix, sinceramente continuo a non volerlo leggere, sinceramente queste argomentazioni le trovo davvero vacue, intellettualmente banali......potrei con poca voglia sostenere l'ennesima conversazione sui generis " Digitale/Analogico "...ma andare nello specifico del bienne mi sembra davvero un argomento che si possa fare dopo la seconda bottiglia di Merlot dove quel che viene in mente va bene tutto basta passare la serata..........ribadisco, continuo a preferire ogni argomentazione che riguardi l'ambizione di poter arrivare a capire "come fare una buona fotografia" ( discorso complicatissimo quindi paventato qui in striminzite parole certo di poter far capire cosa intendo) ....quindi rimando "bienne analogico VS digitale " all'ultima delle questioni di cui interessarmi, relativamente al risultato , risultato la cui ambizione resta l'approvazione di ciò che ho fotografato ( la post produzione per me rimane una fase alchemica particolare ) , e se quello che ho fotografato ritengo utile proporlo "non a colori" sarà mia premura accorgermi di adeguata e accorta scelta dei toni a seconda del tipo di emozionalità che in finale voglio dare.....non credo che l'eventuale spettatore, oggi, si metta a considerare le differenze tra un bienne digitale e analogico quando ha davanti una bella/buona mia/tua/sua fotografia, quando ha davanti un immagine valida nei contenuti formali e concettuali......insomma trovo banale un articolo di questo di questo tipo a meno che non sia incluso in un discorso di più ampia rappresentazione storico-evolutiva dell'umanità e relative invenzioni

Inviato da: togusa il Apr 5 2017, 10:38 AM

Bah. <_<

A mio modesto parere, nel momento in cui qualcuno nel vedere (o nel giudicare) una foto che sia a colori, in bianco e nero, a schermo, stampata, eccetera... se la prima cosa che controlla è la tecnica o lo strumento usato per realizzarla, perde completamente di vista lo scopo della fotografia e perde anche completamente ogni diritto di giudicarne la bontà o la bellezza.

Se una foto è bella... è bella e punto, anche se l'ha fatta un bambino con la fotocamera della Barbie.
Se una foto è brutta... può anche arrivare da un banco ottico su piastra di collodio umido, ma resta brutta.

Inviato da: capannelle il Apr 5 2017, 11:04 AM

Ho degli amici che praticano in modo assiduo la fotografia analogica.
Quando discutono riguardo una mostra di fotografia che hanno visto, parlano sempre di belle stampe e mai di belle foto.




Inviato da: pes084k1 il Apr 5 2017, 12:25 PM

QUOTE(capannelle @ Apr 5 2017, 12:04 PM) *
Ho degli amici che praticano in modo assiduo la fotografia analogica.
Quando discutono riguardo una mostra di fotografia che hanno visto, parlano sempre di belle stampe e mai di belle foto.


Tutti quelli che ho incontrato in giro a scattare hanno delle belle foto in archivio (che se le inserisci nei portfolio dei grandi non te ne accorgi o fai figure barbine), ma pochissimi (inclusi i grandi) fanno belle stampe. La foto vera poi è "still" (i ritratti buoni li fanno tutti anche senza avere f/1.4, anzi lo fanno meglio a f/7.1 o con lo smartphone). Questa è la verità. Su Flickr una bella foto non la vedi o non la puoi vedere, di buone "immagini" ne vedi tante. Ma se mi cogli l'attimo fuggente e sfochi, o vendi lo scatto a un giornale o lo cestini. Monumentale è quello che vedi in pubblicità o ai matrimoni. Il servizio copre tutto, ma le foto migliori come inquadratura e tecnica (poche) le fanno gli altri, che magari non ti riporterebbero un "servizio".
Nel campo del B/N analogico, anche un pezzo di muro antico con fronde finissime fa la foto bella da vedere e appendere.

A presto telefono.gif

Elio

Inviato da: DAP il Apr 5 2017, 12:29 PM

QUOTE(capannelle @ Apr 5 2017, 12:04 PM) *
Ho degli amici che praticano in modo assiduo la fotografia analogica.
Quando discutono riguardo una mostra di fotografia che hanno visto, parlano sempre di belle stampe e mai di belle foto.

ciao......evidentemente si interessano alle "belle stampe" e non a ciò che davanti hanno rappresentato ??!!!!!

Inviato da: capannelle il Apr 5 2017, 12:39 PM

QUOTE(DAP @ Apr 5 2017, 01:29 PM) *
ciao......evidentemente si interessano alle "belle stampe" e non a ciò che davanti hanno rappresentato ??!!!!!


Evidentemente sì....

ore a parlare di sviluppi adatti a ottenere un certo grado di contrasto o un certo aspetto della grana.

lo stesso si potrebbe dire di quelli psicotecnici del digitale che si impegnano alla morte nel fare 20 foto di un mattone e poi unirle in PS per farlo venire tutto a fuoco.

In questo i neo adepti dell'analogico o del digitale pari sono smile.gif






Inviato da: riccardobucchino.com il Apr 5 2017, 02:45 PM

QUOTE(pes084k1 @ Apr 5 2017, 01:25 PM) *
Tutti quelli che ho incontrato in giro a scattare hanno delle belle foto in archivio (che se le inserisci nei portfolio dei grandi non te ne accorgi o fai figure barbine), ma pochissimi (inclusi i grandi) fanno belle stampe. La foto vera poi è "still" (i ritratti buoni li fanno tutti anche senza avere f/1.4, anzi lo fanno meglio a f/7.1 o con lo smartphone). Questa è la verità. Su Flickr una bella foto non la vedi o non la puoi vedere, di buone "immagini" ne vedi tante. Ma se mi cogli l'attimo fuggente e sfochi, o vendi lo scatto a un giornale o lo cestini. Monumentale è quello che vedi in pubblicità o ai matrimoni. Il servizio copre tutto, ma le foto migliori come inquadratura e tecnica (poche) le fanno gli altri, che magari non ti riporterebbero un "servizio".
Nel campo del B/N analogico, anche un pezzo di muro antico con fronde finissime fa la foto bella da vedere e appendere.

A presto telefono.gif

Elio


In pratica le foto belle per te sono degli still life di muri antichi? Per la serie "i panorami non erano abbastanza noiosi cerchiamo qualcosa di più noioso?"!

Cmq caro mio gli smartphone non scattano a f/7.1 perché di solito hanno valori di apertura compresi tra 1.8 e 2.5 e quelli devi usare, ci sono poi rarissime eccezioni con ottiche dotate di diaframma ad apertura variabile.

Inviato da: fabio_botteon il Apr 5 2017, 03:15 PM

Per quanto mi riguarda, la più bella risposta a questo articolo, che comunque così non definirei perché non spiega ma "disprezza", l'ha data Sebastiao Salgado

“Nelle fotografie a colori c’è già tutto. Una foto in bianco e nero invece è come un’illustrazione parziale della realtà. Chi la guarda, deve ricostruirla attraverso la propria memoria che è sempre a colori, assimilandola a poco a poco. C’è quindi un’interazione molto forte tra l’immagine e chi la guarda. La foto in bianco e nero può essere interiorizzata molto di più di una foto a colori, che è un prodotto praticamente finito”.
Sebastiao Salgado

Inviato da: robermaga il Apr 5 2017, 04:20 PM

QUOTE(capannelle @ Apr 5 2017, 12:04 PM) *
Ho degli amici che praticano in modo assiduo la fotografia analogica.
Quando discutono riguardo una mostra di fotografia che hanno visto, parlano sempre di belle stampe e mai di belle foto.

Ma lo sai perché, perché possono esistere pure belle foto, ma belle stampe in bn la vedo dura. Belle come una volta intendo dire ...
Puoi fare pure un ottimo negativo, ma poi chi te lo stampa o dove trovi la carta di una volta per farlo da te. Da 70enne quale sono ricordo la carta matte, semi mat, la puntinata, carte bellissime dell'Agfa (che non credo esista più) a tonalità calda come la Portiga, la Record Rapid, le carte baritate smaltabili e ... si farebbe un discorso troppo lungo.
Quindi se ci riesce facciamo buone foto pure col bn digitale elaborato in Pshp e prendiamo atto che il mondo è cambiato.

Roberto

Inviato da: _FeliX_ il Apr 5 2017, 04:39 PM

QUOTE(robermaga @ Apr 5 2017, 05:20 PM) *
Ma lo sai perché, perché possono esistere pure belle foto, ma belle stampe in bn la vedo dura. Belle come una volta intendo dire ...
Puoi fare pure un ottimo negativo, ma poi chi te lo stampa o dove trovi la carta di una volta per farlo da te. Da 70enne quale sono ricordo la carta matte, semi mat, la puntinata, carte bellissime dell'Agfa (che non credo esista più) a tonalità calda come la Portiga, la Record Rapid, le carte baritate smaltabili e ... si farebbe un discorso troppo lungo.
Quindi se ci riesce facciamo buone foto pure col bn digitale elaborato in Pshp e prendiamo atto che il mondo è cambiato.

Roberto


No, non è cambiato, non sei per niente aggiornato, ti assicuro che di carte argentiche baritate pregiatissime e di tutti i tipi ne esistono più oggi che all'epoca. E qualitativamente, proprio perchè la tecnologia di oggi non è quella di 50 anni fa adesso siamo al top. Inoltre sul mercato sono arrivate da tempo le RC (politenate) anch'esse di qualità eccelllente.
E chiudo ricordando che oggi si usano prevalentemente carte a contrasto variabile che prima non esistevano, e permettono di fare cose in camera oscura prima quasi impensabili.
Il tutto per dovere di informazione corretta.
Chiudo OT.

Inviato da: PAS il Apr 5 2017, 08:42 PM

QUOTE(fabio_botteon @ Apr 5 2017, 04:15 PM) *
Per quanto mi riguarda, la più bella risposta a questo articolo, che comunque così non definirei perché non spiega ma "disprezza", l'ha data Sebastiao Salgado

“Nelle fotografie a colori c’è già tutto. Una foto in bianco e nero invece è come un’illustrazione parziale della realtà. Chi la guarda, deve ricostruirla attraverso la propria memoria che è sempre a colori, assimilandola a poco a poco. C’è quindi un’interazione molto forte tra l’immagine e chi la guarda. La foto in bianco e nero può essere interiorizzata molto di più di una foto a colori, che è un prodotto praticamente finito”.
Sebastiao Salgado


Aggiungo un aforisma di Ted Grant:
When you photograph people in color, you photograph their clothes. But when you photograph people in black and white, you photograph their souls


Inviato da: robermaga il Apr 5 2017, 10:57 PM

QUOTE(_FeliX_ @ Apr 5 2017, 05:39 PM) *
No, non è cambiato, non sei per niente aggiornato, ti assicuro che di carte argentiche baritate pregiatissime e di tutti i tipi ne esistono più oggi che all'epoca. E qualitativamente, proprio perchè la tecnologia di oggi non è quella di 50 anni fa adesso siamo al top. Inoltre sul mercato sono arrivate da tempo le RC (politenate) anch'esse di qualità eccelllente.
E chiudo ricordando che oggi si usano prevalentemente carte a contrasto variabile che prima non esistevano, e permettono di fare cose in camera oscura prima quasi impensabili.
Il tutto per dovere di informazione corretta.
Chiudo OT.

Continuo a credere che il mondo sia cambiato. Tuttavia hai ragione a dire che non sono aggiornato essendo più di 20 anni che non muovo foglia (nel senso di stampe in bn) e confesso la mia ignoranza chiedendo venia. Solo che probabilmente queste eccellenze hanno un mercato molto di nicchia non vedendo in giro nessuna pubblicità, neppure nei negozi di fotografia più famosi. Per la cronaca le RC (politenate) sono almeno 40 anni che ci sono, ma quelle del tempo di cui sopra a mio modesto parere non avevano la grande qualità delle baritate.
Cordialmente
Roberto

Inviato da: DAP il Apr 6 2017, 08:41 AM

bene, mi sono deciso a leggere l'articolo...e come immaginavo, una gran puzzonata scritto da chi per mestiere deve scrivere qualcosa, inventarsi qualcosa su cui opinionare con materiale simile a quei pensieri che vanno e vengono per la mente senza causa di reazione, gli è passato per la testa che il bienne non è come quello di una volta, l'ha scritto e si attaccata la medaglietta comprata sotto casa nel negozio delle medagliette per chi ogni tanto si accorge di qualcosa che 50 anni a questa parte è cambiato o non c'è più...........e comunque due sono le cose che penso di evidenziare stando ai commenti, si vuol fare il punto sulla stampa, il materiale e conseguente risultato clinico-ottico o si vuol considerare l'aspetto più evanescente, puramente emozionale, il punto di vista di chi ancora si lascia affascinare da cosa viene rappresentato nella foto, come lo si compone nel frame, insomma da tutti quei criteri che convenzionalmente universalmente ci fanno dire "Bella Fotografia" per il suo contenuto???....il bienne e il web, ma che razza di motivazione per farne un articolo! è una moda?? e che sia!!! cosa centra questo con chi della fotografia ne fa un mestiere o una gran passione su cui imprimere tanto del proprio vivere e sentirsi vivo?? chi ama la fotografia, chi ama il tempo passato a riflettere sulla fotografia, sul reale e sulla sua proiezione e interpretazione, chi nella fotografia trova il proprio intimo rapporto di meraviglia col creato, con ciò che gli sta intorno, con la gente, con i fiori o con i tramonti, con la musica la pittura le gioie e le tragedie, e al momento di rappresentarlo sceglie di farlo con più toni cromatici o con uno, lo fa immaginando un preciso parametro con cui veicolare ulteriormente la lettura e l'emozione dello spettatore tipo.....è svilente un articolo di questo genere, è stupido, è inutile..........concludo, ipotizzo una situazione dove presento una mia bella fotografia con elaborazione monocromatica con relative accortezze nella scelta della scala tonale ecc ecc(suvvia!! immaginiamo una bella fotografia, ok?!)....ipotizzo lo spettatore che mi dice <" si bella però il bienne di una volta!! gli argenti di una volta, la carta di una volta il nero di una volta."> e ipotizzo anche la mia reazione.......<"AOOOOOOOH ma che c....o stai a guardà!!!!!!! non stai a guardà la mia foto, non stai a guardà la mia riflessione, la mia caparbietà, non stai a guardà cosa ho visto, cosa ho intravisto, non guardi il mio rappporto col mondo, non guardi cosa ne penso come lo penso come lo vedo, vatte a prende un caffè te lo pago io fuori dalle xxx">............non so davvero se in qualche maniera sono riuscito a esprimere quello che penso di questo articolo....da cestinare insomma....c'è tanta roba da imparare per ambire a fare buone fotografie, buone cose da raccontare , da far vedere con il nostro amato strumento fotografico, il bienne di una volta è davvero l'ultimo dei miei pensieri, anzi, finito di scrivere ste mie farneticazioni non ci sarà propio più come non c'era prima.

Inviato da: shutterman il Apr 6 2017, 09:11 AM

vorrei tanto capire questo integralismo sulle tecniche fotografiche, è davvero una cosa odiosa. Se uno è una xxx è una xxx, non ti salva la pellicola o il digitale. Punto!

Inviato da: buzz il Apr 6 2017, 09:53 AM

forse perché l'argomento proposto parla solo di tecnica?

Inviato da: riccardobucchino.com il Apr 6 2017, 11:54 AM

QUOTE(PAS @ Apr 5 2017, 09:42 PM) *
Aggiungo un aforisma di Ted Grant:
When you photograph people in color, you photograph their clothes. But when you photograph people in black and white, you photograph their souls



Non sopporto chi per giustificare le proprie scelte defeca sulle scelte altrui, Ted Grant poteva dire quello, io potrei pensare che una baggianata del genere la può dire solo qualcuno che punto primo non ha una "giustificazione" valida per scattare solo in bn e quindi tira in ballo l'anima e insulta anche se velatamente chi scatta a colori. Ma soprattutto se uno cerca di giustificare una scelta che di per se non richiede alcunissima giustificazione significa che non è affatto sicuro di se e ha bisogno di approvazione, non sono uno psichiatra ma credo sia indice di problemi mentali.



Aggiungo un aforisma mio inventato al momento:
Quando non riesci a trovare un bilanciamento del bianco che ti piace converti la foto in bianco e nero e di che l'hai scelto per mostrare l'anima del soggetto e non i suoi vestiti, quando ti faranno presente che il tuo soggetto è nudo rispondi "non è nudo, solo che essendo in bianco e nero non noti i suoi vestiti!"

Inviato da: PAS il Apr 6 2017, 01:17 PM

QUOTE(riccardobucchino.com @ Apr 6 2017, 12:54 PM) *
Non sopporto chi per giustificare le proprie scelte defeca sulle scelte altrui, Ted Grant poteva dire quello, io potrei pensare che una baggianata del genere la può dire solo qualcuno che punto primo non ha una "giustificazione" valida per scattare solo in bn e quindi tira in ballo l'anima e insulta anche se velatamente chi scatta a colori. Ma soprattutto se uno cerca di giustificare una scelta che di per se non richiede alcunissima giustificazione significa che non è affatto sicuro di se e ha bisogno di approvazione, non sono uno psichiatra ma credo sia indice di problemi mentali.
Aggiungo un aforisma mio inventato al momento:
Quando non riesci a trovare un bilanciamento del bianco che ti piace converti la foto in bianco e nero e di che l'hai scelto per mostrare l'anima del soggetto e non i suoi vestiti, quando ti faranno presente che il tuo soggetto è nudo rispondi "non è nudo, solo che essendo in bianco e nero non noti i suoi vestiti!"


Vabbè, ciascuno ha il proprio livello di sopportazione smile.gif

Non mi sembra Ted Grant abbia “defecato”. Semplicemente con il suo aforisma ha espresso un’opinione, soggettiva e quindi legittima come tutte le nostre soggettività.
L’ho citata, in coda ad un’altra, pur ritenendola troppo semplicistica ed assolutistica per dirimere la scelta tra colore e bianco e nero. Scelta che dovrebbe fare parte integrante del progetto di ogni fotografo per rendere con la migliore efficacia l’immagine che ha ripreso.
Immagine che, a sua volta, dovrebbe essere recepita dall’osservatore e valutata in relazione alla sua carica espressiva o estetica e senza retropensieri o preconcetti sulla genesi della scelta.



Inviato da: alkmenes il Apr 15 2017, 10:13 AM

A parer mio l'inghippo sta nella parola "arte".
Come se il depositario del concetto artistico fosse SOLO chi fotografa(va) in analogico.
E invece no! Chi "pensa" una fotografia, chi la immagina; chi studia il messaggio che vuole comunicare e poi lo mette per iscritto, raggiungendo un concetto, allora fa "arte".
Estendendo il concetto ad altre forme di comunicazione: chi scrive qualcosa di bello lo fa solo con penna e carta (magari calamaio e pergamena, a 'sto punto)? Quindi tutto ciò che è stato scritto con la tastiera di un PC è fuffa?
C'è del bello anche in un graffito urbano, e anche in chi lo fotografa (e lo condivide) con Instagram.
Auguri a tutti.

P.S. E poi, guardacaso, Cotroneo usa proprio un'immagine "finta", che non esiste, per comunicare. A me sembra ipocrisia a buon mercato. Forse più di quella di chi posta sul "demoniaco" (e che quindi "piace") Instagram.

Inviato da: Curad il Apr 21 2017, 10:25 AM

Buongiorno a tutti, ho iniziato a fotografare intorno ai 10 anni, a 14 anni imparavo i rudimenti della camera oscura mentre frequentavo l'Istituto Statale D'Arte di Firenze, all'epoca (1979) covo di brigatisti e perditempo. Quindi ad oggi sono 42 anni che faccio fotografie, ed ancora fai delle foto così brutte? vi domanderete, purtroppo sì, vi risponderò, ma questo non c'entra niente, era solo una presentazione di quello che vedo io.
Io vedo in bianco e nero, nel senso che i colori li percepisco tutti e non sono daltonico, ma per me la luce illumina tuto in BN, la macchina fotografica digitale è settata perennemente in BN ma scatto in raw perché qualcuno poi mi chiede le foto a colori, solo se devo uso il colore dall'inizio.
Anch'io ritengo la stampa ai sali d'argento superiore a quella digitale, spruzzare inchiostro non è uguale ad ossidare dei minerali. Ho fatto tante stampe da digitale in BN e se riguardo quelle su Oriental o Ilford baritate, il confronto non c'è, a livello qualitativo. E' un'altra pasta, un'altra profondità, un'altra gamma di toni ma magari non ho trovato io un buon stampatore in digitale. Qualcuno citava Salgado e lo cito anch'io, anche lui scatta in digitale e le stampe che vengono prodotte dai suoi file sono fantastiche, totalmente confondibili con quelle analogiche, quindi? Quindi ritengo che la materia vada sempre conosciuta fino in fondo, da ragazzo passavo le nottate in camera oscura, oggi con poche ore di PP si realizzano le stesse immagini, personalmente non faccio in digitale ciò che la camera oscura non mi permetteva di fare, o cio che io non sapevo fare. L'importante alla fine è produrre belle immagini.
C.

Inviato da: shutterman il Apr 22 2017, 11:37 PM

su N photography di qualche mese fa c' era una comparazione tra stampa chimica e stampa a getto d' inchiostro. Dispiace dirlo per i nostalgici, ma quest' ultima ha ormai surclassato in tutto la stampa chimica, con buona pace dei pellicolari. Senza voler sollevare discussioni ovviamente, riporto solo ciò che ho letto su una rivista di settore, per me la fotografia è tutta bella e non si dovrebbe neanche stare a pensare a queste sfide tecnologiche.

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