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NikonClub.it Community _ Tech Reference _ [GUIDA] - Consigli Su Uso Del Vr

Inviato da: GUPEP il Sep 20 2010, 07:46 AM

Spesso mi sorgono tanti dubbi sull'uso corretto del vr. Si accettano consigli ed esperienze...
Saluti G. Pepe

Inviato da: Attilio PB il Sep 20 2010, 10:22 AM

Ciao smile.gif
fai bene ad avere dubbi, il sistema VR è ben piu' complesso di quanto comunemente si ritenga ed il suo uso corretto non è sempre immediatamente comprensibile.

L'utilizzo principale per cui viene comunemente impiegato è relativo all'allungamento dei "tempi di sicurezza". Quando scattiamo una fotografia, ammesso di ricercare la nitidezza del soggetto, dovremo preoccuparci di trovare un tempo di scatto sufficientemente rapido da congelare il movimento del nostro soggetto, tipicamente nel caso di un soggetto umano non impegnato in attività sportive tale tempo è individuabile in circa 1/60.
Per avere un soggetto nitido, pero', dovremo preoccuparci anche di evitare che i nostri movimenti e la nostra postura e tecnica di scatto facciano insorgere del micromosso, cioè che noi stessi, muovendo il complesso macchina/ottica, determiniamo un leggero effetto mosso che andrà a scapito della nitidezza. Questo fenomeno è tanto maggiore quanto maggiore è la lunghezza focale del nostro obiettivo, la maggiore lunghezza focale infatti amplifica la percezione di tali movimenti nello scatto. Per ovviare a cio' si usa parlare di "tempi di sicurezza": premesso che i tempi di sicurezza sono soggettivi e dipendono appunto dalla capacità del fotografo di mantenere una corretta postura e di adottare una corretta tecnica di scatto, oltre ad una serie di condizioni psicofisiche personali e variabili, solitamente si usa considerare come sicuro un tempo pari all'inverso della focale in uso, quindi se lavoriamo con un obiettivo da 200mm il tempo di sicurezza standard per evitare il micromosso soggettivo sarà di 1/200. Il sistema VR si preoccupa di abbreviare proprio questo tempo compensando i movimenti che noi imprimiamo alla macchina, quindi nel caso volessimo fotografare un soggetto umano con un 200mm ci ritroveremmo nella situazione che per congelare il movimento del soggetto ci basterebbe scattare ad 1/60, se non abbiamo il VR dovremo pero' scattare ad 1/200 per evitare il micromosso, disponendo del VR che appunto compensa il micromosso, potremo tornare a scattare ad 1/60. Attenzione, il VR ci consentirebbe di scattare anche con tempi piu' lunghi, come 1/30, tuttavia in questo caso sarebbe il nostro soggetto a muoversi ed il VR non potrebbe compensare il movimento del soggetto, quindi ci ritroveremmo con un soggetto nuovamente mosso.
Questo è l'uso standard del VR.

La seconda opzione, presente solo in alcuni obiettivi, è la funzione Active. La funzione Active si utilizza quando scattiamo da mezzi a motore accesi (non necessariamente in movimento). Le vibrazioni indotte da un motore acceso hanno una frequenza diversa da quella dei nostri movimenti e possono ugualmente indurre un micromosso, la funzione Active si preoccupa proprio di compensare anche questo tipo di vibrazioni, va bene per fotografare da una Jeep, un elicottero, una barca a motore, non si usa su una barca a vela, un aliante, una jeep con il motore spento.

Il VR si usa anche quando il complesso macchina/ottica è montato su un monopiede, viceversa non si utilizza quando stiamo lavorando su un treppiedi, in questo caso infatti non abbiamo (non dovremmo avere) vibrazioni da compensare.

Un utilizzo meno scontato del VR riguarda quelle situazioni in cui non abbiamo necessità di scattare con tempi lunghi, perché magari siamo in piena luce ed esposimetricamente non c'è necessità di allungare i tempi, ma abbiamo altri aspetti critici nello scatto. Prima di affrontare questo punto pero' dobbiamo capire un concetto di base: il sistema VR offre il grande vantaggio di stabilizzare l'immagine, che noi vediamo nel mirino, già nel suo passaggio dentro l'ottica, quindi con il VR acceso l'immagine arriverà dentro la fotocamera già stabilizzata, questo comporta che tutti i sistemi interni della fotocamera lavoreranno su un'immagine stabilizzata.
Questo aspetto è determinante quando pensiamo ad una situazione critica dal punto di vista della messa a fuoco, magari con un soggetto in movimento che la macchina dovrà seguire aggiustando il punto di messa a fuoco, avere un'immagine stabile ci consente di mettere il sistema AF in condizine di dover inseguire solo il movimento del soggetto e non anche il soggetto che si sposta a causa dei nostri movimenti, ottenendo una rapidità e precisione di messa a fuoco maggiori.
Discorso analogo possiamo farlo in una situazione esposimetricamente critica, se lavoriamo in "spot" su un soggetto piccolo e ad alto contrasto, i nostri micro movimenti, soprattutto con lunghi teleobiettivi, potrebbero facilmente farci perdere la posizione esatta di valutazione dell'esposizione al momento dello scatto, con il risultato di sbagliare esposizione, immagina di leggere l'esposizione sulla testa di un airone bianco in pieno sole che si staglia contro uno sfondo scuro, basta un movimento minimo per far cadere il punto di lettura spot sullo sfondo e far variare clamorosamente l'esposizione. In matrix, grazie alla valutazione che il sistema fa della scena, il problema è relativamente contenuto ma comunque presente, un movimento che contemporaneamente fa cadere il punto AF altrove ed include una zona marginale con una forte differenza di luminosità puo' far variare l'esposizione anche in matrix.
Infine, ma non ultimo, il VR stabilizza, come abbiamo detto, anche l'immagine che vediamo nel mirino, quindi ci consente una composizione dello scatto molto piu' accurata, includendo ed escludendo esattamente cio' che desideriamo ci sia e non ci sia nella nostra fotografia.

Circa l'uso operativo vero e proprio, invece, si tratta solo di prenderci minimamente la mano, non c'è nulla di difficile: con il VR acceso premi a metà corsa il pulsante di scatto, si accenderà l'esposimetro, il sistema AF metterà a fuoco ed il VR inizierà a cercare di stabilizzare l'immagine, dopo alcuni istanti vedrai nel mirino l'immagine che si è stabilizzata ed a quel punto potrai scattare, certo che il VR ti aiuterà in tutto quanto detto sopra.

Va utilizzato sempre? Certamente no, il VR implica un ritardo necessario nell'azione di scatto, ritardo dovuto appunto al tempo che impiega per normalizzare il movimento del gruppo ottico necessario alla stabilizzazione, ritardo che potrebbe farci perdere istanti preziosi.
Inoltre per sua natura il VR acceso introduce un lievissimo degrado qualitativo dell'immagine (va a pescare informazioni dalle parti piu' periferiche delle lenti del nostro obiettivo) che sebbene spesso trascurabile, in alcuni casi potrebbe non essere gradito.
Infine il VR lavora con la batteria della nostra macchina, a seconda dell'ottica che stiamo utilizzando il maggior consumo di energia puo' essere piu' o meno rilevante.

Concludo dicendo che il VR non sostituisce il treppiedi, nella maggior parte delle situazioni che richiedono l'uso di un treppiedi non si puo' prescindere da questo: architettura, still life, panorami, notturni, caccia fotografica, sono tutte situazioni in cui piu' del VR ci serve un robusto treppiedi se vogliamo portare a casa scatti corretti.

Se hai ulteriori dubbi chiedi pure smile.gif
Ciao
Attilio

Inviato da: Luigi_FZA il Sep 20 2010, 10:37 AM

Pollice.gif
Attilio,
un grazie per l'ottima spiegazione, suggerisco di valutare la sua inclusione tra le discussioni in evidenza.


L.


PS: non sapendo come va a finire la proposta sopra detta da parte mia, per non perderla, ho fatto un copia/incolla e salvata.

Inviato da: GUPEP il Sep 20 2010, 11:57 AM

Grazie, veramente tutto piu' chiaro...
Saluti G.Pepe

Inviato da: fabiop85 il Sep 20 2010, 03:19 PM

Credo che neanche sul sito nikon c'è una spiegazione a questo livello di dettaglio e precisione!

Complimenti!

Avendo solo ottiche non VR, mi hai fatto venire la voglia di provarne qualcuna!

Inviato da: Attilio PB il Sep 29 2010, 11:47 AM

Aggiungo qualche nota circa l'uso del VR nella fotografia sportiva:

dal punto di vista operativo nella fotografia sportiva il VR puo' essere utile o del tutto inutile:

- fotografo un soggetto in movimento, questo soggetto ha un moto proprio che necessita di un tempo di 1/200 per essere congelato, devo impostare il tempo di scatto ad 1/200 con o senza VR perché altrimenti il mosso del soggetto farà necessariamente venire mossa la fotografia, avere il VR acceso ci crea il problema di dover attendere la stabilizzazione del gruppo ottico prima di scattare, facendoci perdere tempo. In alcuni casi pero' puo' essere usato ugualmente: sto focheggiando su un ostacolo in attesa che arrivi il cavallo che lo salta, con il VR posso tenere e comporre correttamente l'inquadratura nell'attesa, quando il cavallo entra nel fotogramma scatto (sempre ad 1/200) ed ottengo lo scatto corretto, senza VR e senza autofocus una volta la fotografia sportiva si faceva cosi' smile.gif

- inseguimento del soggetto in AF continuo ed area dinamica: il VR puo' essere usato a patto di poter inseguire il soggetto ben prima dello scatto, lo inquadro con il VR acceso, aspetto la stabilizzazione e l'aggancio della messa a fuoco, a questo punto il modulo AF inizia ad inseguire il soggetto ed il VR lo aiuta perché elimina una delle variabili di movimento, quella del fotografo, al momento giusto scatto, ma sempre con il tempo necessario a bloccare il soggetto in movimento, se come prima mi serve 1/200 dovro' scattare ad 1/200, anche in questo caso il VR non allunga i tempi di scatto ma fornisce solo supporto operativo.

- Panning: il modulo VR del 70-200 riconosce automaticamente il panning ed evita di compensare i movimenti laterali, stabilizzando solo quelli verticali, in questo caso il VR offre un'ulteriore vantaggio, ci semplifica l'azione di panning perché i movimenti verticali non influenzeranno negativamente lo scatto, anche in questo caso lo scotto da pagare è il tempo in piu' necessario ad aspettare che il VR stabilizzi il gruppo ottico.

In sostanza nella fotografia sportiva il VR non allungherà mai i tempi di scatto ma, ammesso di avere il tempo necessario, fungerà solo da supporto operativo per aiutare alcune operazioni, sta a noi capire in quali occasioni conviene usarlo ed in quali tenerlo spento.

Ciao
Attilio

Inviato da: Tony_@ il Sep 29 2010, 12:52 PM

Solo un punto sul quale spesso si "cade" verbalmente in errore anche se la mente, in quel momento, pensa giusto:

quando si parla di frazioni di secondo, cioè tempi più brevi del secondo intero, si dice a volte "accorciare" i tempi di sicurezza spiegando per esempio che 1/250 si "accorcia" andando a 1/125 o a 1/60 ......................
In realtà il tempo non si accorcia, ma si allunga (!!)
= La mente, nel ragionamento "al volo", ha capito ma la lettura della frase è sbagliata.

Così, quando si passa da 1/125 a 1/250 (1/500, 1/800, 1/1000, ecc.) e si dice che il tempo è stato "aumentato", in realtà è stato "diminuito" o "accorciato".

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

grazie.gif Attilio,
anche se conoscevo già il funzionamento del VR, è stato piacevole leggere le tue note in merito.
Ottima spiegazione, molto chiara e comprensibile anche da neofiti.

Un saluto,
Tony.

Inviato da: Attilio PB il Sep 29 2010, 04:08 PM

QUOTE(Tony_@ @ Sep 29 2010, 01:52 PM) *
Solo un punto sul quale spesso si "cade" verbalmente in errore anche se la mente, in quel momento, pensa giusto:

quando si parla di frazioni di secondo, cioè tempi più brevi del secondo intero, si dice a volte "accorciare" i tempi di sicurezza spiegando per esempio che 1/250 si "accorcia" andando a 1/125 o a 1/60 ......................
In realtà il tempo non si accorcia, ma si allunga (!!)
= La mente, nel ragionamento "al volo", ha capito ma la lettura della frase è sbagliata.

Così, quando si passa da 1/125 a 1/250 (1/500, 1/800, 1/1000, ecc.) e si dice che il tempo è stato "aumentato", in realtà è stato "diminuito" o "accorciato".

...


Argh, hai ragione, cerco sempre di prestarci attenzione proprio per il motivo che hai ben spiegato e di solito edito il testo a fine stesura, stavolta il primo mi è proprio scappato biggrin.gif edito adesso tongue.gif grazie mille della segnalazione smile.gif

Inviato da: Tony_@ il Oct 2 2010, 07:23 PM

QUOTE(Attilio PB @ Sep 29 2010, 05:08 PM) *
........... biggrin.gif edito adesso tongue.gif ...........

..................... Pollice.gif eeeehhh SI' solo "alcuni privilegiati" possono (!!!) ......... io NO Fulmine.gif (!!!).

................. ma è giusto che sia così!

Tony.

Inviato da: sascia il Oct 14 2010, 02:09 PM



Fenomenali !! Più chiari di così .....


grazie.gif


Salvatore

Inviato da: 89stefano89 il Oct 15 2010, 10:30 AM

scusate una cosa, ma il vr, mi fa perdere tempo in fase di scatto se non ho capito male, daltronde nella foto cattata con osenza vr ci sono differenze?
volgio dire se scatto ad 1/1000 con vr (che nons ervira´ a nulla immagino) o senza vr, le foto sono uguali o differiscono per nitidezza o altre variabili?

grazie

Inviato da: Lele954 il Oct 17 2010, 06:42 PM

Grazie per l' esurientissima delucidazione sul corretto uso del VR. Mi hai tolto alcuni dubbi. Grazie ancora smile.gif

Inviato da: larsenio il Oct 18 2010, 08:27 PM

QUOTE(89stefano89 @ Oct 15 2010, 11:30 AM) *
scusate una cosa, ma il vr, mi fa perdere tempo in fase di scatto se non ho capito male, daltronde nella foto cattata con osenza vr ci sono differenze?
volgio dire se scatto ad 1/1000 con vr (che nons ervira´ a nulla immagino) o senza vr, le foto sono uguali o differiscono per nitidezza o altre variabili?

grazie

con tempi molto veloce il VR è inutile, non perdiamo di vista il suo uso, ossia aiutare nello scatto in/con condizioni precarie di tempi smile.gif

Inviato da: 89stefano89 il Oct 22 2010, 06:55 AM

QUOTE(larsenio @ Oct 18 2010, 09:27 PM) *
con tempi molto veloce il VR è inutile, non perdiamo di vista il suo uso, ossia aiutare nello scatto in/con condizioni precarie di tempi smile.gif


si si non c´e´dubbio, il punto e´ se mi metto a scattare qualcosa su un 3 piedi e non disattivo il vr "rovino" l´immagine oppure non ha effetti collaterali?

Inviato da: federico.orta il Oct 30 2010, 11:41 AM

Un grazie anche da parte mia per questa spiegazione così completa!
Cercherò di far tesoro di queste pillole!

Inviato da: francescotorre il Nov 2 2010, 07:57 AM

Sei stato molto chiaro e dettagliato. Avevo un dubbio, che il VR portasse via un pò di qualità all'immagine, tu mi hai dato la certezza. Bisogna usare il VR solo quando è necessario. Un grazie, Francesco.

Inviato da: gualtierofr il Nov 4 2010, 07:29 PM

grazie per la spiegazione ottima e dettagliata!
Se il VR introduce un peggioramento dell'immagine sarà meglio disabilitarlo per le foto con cavalletto e per quelle con ottima luce in cui lo scatto è sicuramente superiore a 1/60

Inviato da: Ripolini il Nov 6 2010, 11:06 AM

Segnalo quel che consiglia il fotografo professionista americano Thom Hogan sull'uso del VR, qui:
http://www.bythom.com/nikon-vr.htm

Inviato da: nic_nikon il Nov 7 2010, 10:19 AM

QUOTE(fabiop85 @ Sep 20 2010, 03:19 PM) *
Credo che neanche sul sito nikon c'è una spiegazione a questo livello di dettaglio e precisione!

Complimenti!

Avendo solo ottiche non VR, mi hai fatto venire la voglia di provarne qualcuna!

Io, invece....dopo aver letto il post esaudientissimo di Attilio....sono felice di non averne mai avuti di obiettivi con tale tecnologia.

Inviato da: adolfo.trinca il Dec 24 2010, 12:27 AM

QUOTE(Ripolini @ Nov 6 2010, 11:06 AM) *
Segnalo quel che consiglia il fotografo professionista americano Thom Hogan sull'uso del VR, qui:
http://www.bythom.com/nikon-vr.htm


Me ne sono http://www.adolfo.trinca.name/wordpress/index.php/2010/06/15/sistemi-di-stabilizzazione/ fra l'altro traducendo l'articolo da te citato.

Inviato da: fedezoc il Jan 3 2011, 12:23 AM

salve a tutti, vorrei riprendere l'intervento di qualcuno sopra per sapere se il vr produce qualche distorsione o meno.
Ho provato a scattare due foto nella stessa posizione a mano libera, una con vr inserito e una senza. L'impressione è che il Vr rende effettivamente più nitida l'immagine ma sembra anche "schiacciarla" come con un effetto cuscinetto. Con il Vr inserito il 50mm sembra un 48 perchè la foto raccoglie dati in più ai margini rispetto a quando il vr non è inserito e si nota una "compressione-sovrapposizione" verso il centro.
Il vr mi sembra anche che tolga un pò di profondità di campo mettendo a fuoco bene tutto...
Ero curioso quindi di sapere come fa il vr a stabilizzare l'immagine.
Non ho fatto test accurati, dopo aver avuto la mia prima impressione mi rivolgo a voi che sicuramente avete più esperienza e conoscenze.
grazie
federico

ps: ho eseguito il test con un 18-200 a 50mm su una d90..

Inviato da: buzz il Jan 3 2011, 08:36 AM

il vr è costituito da un barilotto di lenti folottante, il cui spostamento è regolato da uno stabilizzatore sensibile al movimento. La sua attivazione o disattivazione pertanto non influisce sulla distorsione dell'immagine, che se presente, lo è in entrambe le situazioni: o inserito o disinserito.
l'unica differenza che potrà essere apprezzata riguarda la nitidezza dell'immagine nel complesso, dovuta all'eliminazione del micromosso, entro i limiti possibili di correzione.

Inviato da: fedezoc il Jan 4 2011, 12:28 AM

Sarà come dici tu, anche se a me è sembrato di tenere la stessa posizione forse mi sarò spostato in avanti o indietro di un paio di cm così da cambiare leggermente prospettiva e profondità.
grazie
saluti

Inviato da: buzz il Jan 4 2011, 12:48 AM

beh, facci vedere le foto, così possiamo vedere l'entità della distorsione,
Fai una foto su treppiede, o comunque con la stessa inquadratura con e senza vr così da vedere la differenza.

Inviato da: fedezoc il Jan 4 2011, 03:09 PM

ho fatto un test più accurato ed effettivamente non ci sono differenze sul piano delle distrosioni tra vr on e vr off, come dicevo, probabilmente mi sono spostato leggermente senza accorgemene.
Il dubbio mi era venuto perchè facendo un altro confronto tra un 200 su 18-200vr e un 200 su 70-300 non vr, il 200vr sembrava un 190 o comunque "più piccolo". Allora non ho dato peso alla cosa perchè trattandosi di due lenti diverse non aveva senso fare comparazioni, poi osservando di nuovo lo stesso fenomeno sulla stessa lente mi è sorto il dubbio, ma come ripeto, lo scatto era stato fatto frettolosamente e si trattava di una impressione.
il confronto e il forum ha dipanato ogni dubbio.
saluti
fede

Inviato da: Stefano Borsani il Jan 12 2011, 02:19 PM

Complimenti ad Attilio per l'ottima spiegazione del VR, mi chiarito ulteriormente il suo utilizzo.. volevo aggiungere (l'ho letto da qualche parte) che è importante disattivare il VR quando si usa il treppiede (quindi senza pericolo di mosso), perchè lo stesso sistema del VR andando a ricercare la presenza del micromosso potrebbe provocare lui stesso quei piccoli movimenti che vorremmo evitare..

Spero possa essere utile...buone foto a tutti!

Inviato da: Gi@ngio il Feb 8 2011, 02:31 PM

Ciao Attilio.
Complimenti per il modo esaustivo delle tue spiegazioni per niente sottintese.

Inviato da: fefethepilot il Feb 13 2011, 09:09 PM

smilinodigitale.gif ottimo... fine settimana prossimo mi faccio un bes test di questi consigli




[url=http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=533783]IPB Immagine

Inviato da: ronin_71 il May 16 2011, 10:52 AM

ciao a tutti volevo chiedere una cosa sui tempi si sicurezza:ovvero va rispettata la proporzione con la focale, se ho un 70-200 non potro' accorciare oltre 1-200 giusto?ma questa proporzione è fissa a 1-200? oppure se inquadro e metto l'obbiettivo a 100 non potro' accorciare oltre 1-100?
grazie e complimentissimi per la guida

Inviato da: buzz il May 16 2011, 11:11 AM

IL tempo di sicurezza è un valore aleatorio e sperimentale.
Non esiste una regola scientifica perchè dipende fortemente dalla capacità di un individuo ad avere la mano ferma.
Detto questo, la regola vorrebbe il tempo di sicurezza come il reciproco della focale.
Dal momento che questa regoletta è nata con il formato 35mm, andrebbe applicata alla "focale equivalente" (che brutto termine!) per cui se stai scattando con un 200mm ti tieni su 1/200 se invece usi lo zoom a 100, sarà sufficiente 1/100, ma tenendo conto che potresti avere una fotocamera DX i tempi diventano il reciproco della focale equivalente in una FX e quindi il 200mm andrebbe usato a 1/300 e il 100 a 1/150.Ma ripeto che sono tempi indicativi che non tengono conto delle qualità del fotografo, se ha bevuto troppi caffè, se sta in equilibrio precario, se è emozionato o eccitato dalla modella che ha davanti, se è appoggiato da qualche parte ecc ecc.

chiaro che con il CR inserito le vibrazioni del nostro polso sono ammortizzate e quindi il tempo usabile è comunque minore.

Inviato da: stefanobe67 il Jun 9 2012, 05:05 PM

Fondamentali i contributi "ufficiali" di Attilio e Buzz, nemmeno i libretti di istruzione spiegano queste cose.Mi chiedo però: i VR sono tutti uguali in termini di efficacia? Io ho un 18-55 e un 70-200 II e, pur non avendo fatto test miei, ho l'impressione che quello del 18-55 i quattro stop non li garantisce proprio... O forse ho il Parkinson ?

Inviato da: buzz il Jun 10 2012, 02:35 AM

E' impensabile che siano tutti uguali.
la tecnologia avanza e di sicuro i modelli più datati sono meno efficaci dei nuovi, così come i VRII dovrebbero essere migliori del VRI.
occorre provare e sperimentare sulle proprie ossa.

Inviato da: Alan81 il Aug 1 2012, 07:43 PM

Ciao a tutti e complimenti ad Attilio PB per la sua dettagliatissima spiegazione che credo sarà d'aiuto a molte persone (me per primo).
Questo è il mio primo messaggio sul forum (oltre quello di presentazione ovviamente).
Vorrei solo un chiarimento. E' stato detto che il VR non sostituisce un trepiedi e che in tali circostanze va disabilitato. Se però mi trovassi a dover fare delle foto statiche notturne, a monumenti piuttosto che a persone, e non avessi con me il trepiedi, il VR mi aiuterebbe?
Riassumendo...col trepiedi è meglio, ma se il cavalletto non ce l'ho, il VR mi da una mano?
Grazie a tutti!

Inviato da: buzz il Aug 1 2012, 08:10 PM

QUOTE(Alan81 @ Aug 1 2012, 08:43 PM) *
Ciao a tutti e complimenti ad Attilio PB per la sua dettagliatissima spiegazione che credo sarà d'aiuto a molte persone (me per primo).
Questo è il mio primo messaggio sul forum (oltre quello di presentazione ovviamente).
Vorrei solo un chiarimento. E' stato detto che il VR non sostituisce un trepiedi e che in tali circostanze va disabilitato. Se però mi trovassi a dover fare delle foto statiche notturne, a monumenti piuttosto che a persone, e non avessi con me il trepiedi, il VR mi aiuterebbe?
Riassumendo...col trepiedi è meglio, ma se il cavalletto non ce l'ho, il VR mi da una mano?
Grazie a tutti!


sì.

Inviato da: fpucci il Aug 2 2012, 06:38 AM

QUOTE(Alan81 @ Aug 1 2012, 08:43 PM) *
Riassumendo...col trepiedi è meglio, ma se il cavalletto non ce l'ho, il VR mi da una mano?

Entro certi limiti, si. Dipende dalla focale e dal tempo di esposizione. In maniera molto empirica (dipende dalle condizioni ambientali e dal proprio "manico") direi che generalmente fino a due-tre stop puoi starci tranquillo. Ad ogni modo, in questi casi è meglio avere il VR che non averlo smile.gif

Inviato da: Alan81 il Aug 3 2012, 05:58 PM

Bene, grazie mille! Stasera si esce a provare...

Inviato da: Gino12 il Oct 26 2012, 02:03 PM

complimenti per l' accuratezza della spiegazione!

QUOTE(Attilio PB @ Sep 20 2010, 11:22 AM) *
Ciao smile.gif
fai bene ad avere dubbi, il sistema VR è ben piu' complesso di quanto comunemente si ritenga ed il suo uso corretto non è sempre immediatamente comprensibile.

L'utilizzo principale per cui viene comunemente impiegato è relativo all'allungamento dei "tempi di sicurezza". Quando scattiamo una fotografia, ammesso di ricercare la nitidezza del soggetto, dovremo preoccuparci di trovare un tempo di scatto sufficientemente rapido da congelare il movimento del nostro soggetto, tipicamente nel caso di un soggetto umano non impegnato in attività sportive tale tempo è individuabile in circa 1/60.
Per avere un soggetto nitido, pero', dovremo preoccuparci anche di evitare che i nostri movimenti e la nostra postura e tecnica di scatto facciano insorgere del micromosso, cioè che noi stessi, muovendo il complesso macchina/ottica, determiniamo un leggero effetto mosso che andrà a scapito della nitidezza. Questo fenomeno è tanto maggiore quanto maggiore è la lunghezza focale del nostro obiettivo, la maggiore lunghezza focale infatti amplifica la percezione di tali movimenti nello scatto. Per ovviare a cio' si usa parlare di "tempi di sicurezza": premesso che i tempi di sicurezza sono soggettivi e dipendono appunto dalla capacità del fotografo di mantenere una corretta postura e di adottare una corretta tecnica di scatto, oltre ad una serie di condizioni psicofisiche personali e variabili, solitamente si usa considerare come sicuro un tempo pari all'inverso della focale in uso, quindi se lavoriamo con un obiettivo da 200mm il tempo di sicurezza standard per evitare il micromosso soggettivo sarà di 1/200. Il sistema VR si preoccupa di abbreviare proprio questo tempo compensando i movimenti che noi imprimiamo alla macchina, quindi nel caso volessimo fotografare un soggetto umano con un 200mm ci ritroveremmo nella situazione che per congelare il movimento del soggetto ci basterebbe scattare ad 1/60, se non abbiamo il VR dovremo pero' scattare ad 1/200 per evitare il micromosso, disponendo del VR che appunto compensa il micromosso, potremo tornare a scattare ad 1/60. Attenzione, il VR ci consentirebbe di scattare anche con tempi piu' lunghi, come 1/30, tuttavia in questo caso sarebbe il nostro soggetto a muoversi ed il VR non potrebbe compensare il movimento del soggetto, quindi ci ritroveremmo con un soggetto nuovamente mosso.
Questo è l'uso standard del VR.

La seconda opzione, presente solo in alcuni obiettivi, è la funzione Active. La funzione Active si utilizza quando scattiamo da mezzi a motore accesi (non necessariamente in movimento). Le vibrazioni indotte da un motore acceso hanno una frequenza diversa da quella dei nostri movimenti e possono ugualmente indurre un micromosso, la funzione Active si preoccupa proprio di compensare anche questo tipo di vibrazioni, va bene per fotografare da una Jeep, un elicottero, una barca a motore, non si usa su una barca a vela, un aliante, una jeep con il motore spento.

Il VR si usa anche quando il complesso macchina/ottica è montato su un monopiede, viceversa non si utilizza quando stiamo lavorando su un treppiedi, in questo caso infatti non abbiamo (non dovremmo avere) vibrazioni da compensare.

Un utilizzo meno scontato del VR riguarda quelle situazioni in cui non abbiamo necessità di scattare con tempi lunghi, perché magari siamo in piena luce ed esposimetricamente non c'è necessità di allungare i tempi, ma abbiamo altri aspetti critici nello scatto. Prima di affrontare questo punto pero' dobbiamo capire un concetto di base: il sistema VR offre il grande vantaggio di stabilizzare l'immagine, che noi vediamo nel mirino, già nel suo passaggio dentro l'ottica, quindi con il VR acceso l'immagine arriverà dentro la fotocamera già stabilizzata, questo comporta che tutti i sistemi interni della fotocamera lavoreranno su un'immagine stabilizzata.
Questo aspetto è determinante quando pensiamo ad una situazione critica dal punto di vista della messa a fuoco, magari con un soggetto in movimento che la macchina dovrà seguire aggiustando il punto di messa a fuoco, avere un'immagine stabile ci consente di mettere il sistema AF in condizine di dover inseguire solo il movimento del soggetto e non anche il soggetto che si sposta a causa dei nostri movimenti, ottenendo una rapidità e precisione di messa a fuoco maggiori.
Discorso analogo possiamo farlo in una situazione esposimetricamente critica, se lavoriamo in "spot" su un soggetto piccolo e ad alto contrasto, i nostri micro movimenti, soprattutto con lunghi teleobiettivi, potrebbero facilmente farci perdere la posizione esatta di valutazione dell'esposizione al momento dello scatto, con il risultato di sbagliare esposizione, immagina di leggere l'esposizione sulla testa di un airone bianco in pieno sole che si staglia contro uno sfondo scuro, basta un movimento minimo per far cadere il punto di lettura spot sullo sfondo e far variare clamorosamente l'esposizione. In matrix, grazie alla valutazione che il sistema fa della scena, il problema è relativamente contenuto ma comunque presente, un movimento che contemporaneamente fa cadere il punto AF altrove ed include una zona marginale con una forte differenza di luminosità puo' far variare l'esposizione anche in matrix.
Infine, ma non ultimo, il VR stabilizza, come abbiamo detto, anche l'immagine che vediamo nel mirino, quindi ci consente una composizione dello scatto molto piu' accurata, includendo ed escludendo esattamente cio' che desideriamo ci sia e non ci sia nella nostra fotografia.

Circa l'uso operativo vero e proprio, invece, si tratta solo di prenderci minimamente la mano, non c'è nulla di difficile: con il VR acceso premi a metà corsa il pulsante di scatto, si accenderà l'esposimetro, il sistema AF metterà a fuoco ed il VR inizierà a cercare di stabilizzare l'immagine, dopo alcuni istanti vedrai nel mirino l'immagine che si è stabilizzata ed a quel punto potrai scattare, certo che il VR ti aiuterà in tutto quanto detto sopra.

Va utilizzato sempre? Certamente no, il VR implica un ritardo necessario nell'azione di scatto, ritardo dovuto appunto al tempo che impiega per normalizzare il movimento del gruppo ottico necessario alla stabilizzazione, ritardo che potrebbe farci perdere istanti preziosi.
Inoltre per sua natura il VR acceso introduce un lievissimo degrado qualitativo dell'immagine (va a pescare informazioni dalle parti piu' periferiche delle lenti del nostro obiettivo) che sebbene spesso trascurabile, in alcuni casi potrebbe non essere gradito.
Infine il VR lavora con la batteria della nostra macchina, a seconda dell'ottica che stiamo utilizzando il maggior consumo di energia puo' essere piu' o meno rilevante.

Concludo dicendo che il VR non sostituisce il treppiedi, nella maggior parte delle situazioni che richiedono l'uso di un treppiedi non si puo' prescindere da questo: architettura, still life, panorami, notturni, caccia fotografica, sono tutte situazioni in cui piu' del VR ci serve un robusto treppiedi se vogliamo portare a casa scatti corretti.

Se hai ulteriori dubbi chiedi pure smile.gif
Ciao
Attilio


Inviato da: RiccardoErre il Nov 27 2013, 02:40 PM

QUOTE(fedezoc @ Jan 4 2011, 03:09 PM) *
il 200vr sembrava un 190 o comunque "più piccolo".


zoom complessi come quello o il 28-300 hanno uno schema ottico tale per cui l'effettiva lunghezza viene espressa solo a certe distanze

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